Oggetto del Consiglio n. 242 del 24 ottobre 1967 - Verbale
OGGETTO N. 242/67 - Attuazione delle Regioni a Statuto ordinario. (Approvazione di ordine del giorno - Reiezione di ordine del giorno)
Il Presidente, MONTESANO, dà lettura al Consiglio del seguente ordine del giorno concordato tra i rappresentanti dei gruppi consiliari della Democrazia Cristiana, del Partito Comunista Italiano, del Partito Socialista Unificato, del Movimento dell'Union Valdôtaine e del Raggruppamento Indipendente Valdostano e Campagnards Valdôtains e presentato dal Presidente della Giunta, BIONAZ, concernente l'attuazione delle Regioni a Statuto ordinario:
"Il Consiglio regionale,
- considerato che l'attuazione delle Regioni a statuto ordinario, in applicazione della Costituzione destinata a trasformare la struttura dello Stato italiano in un senso più democratico;
- constatato che in Valle d'Aosta l'autonomia regionale è stata una innegabile fonte di progresso morale e materiale e sociale;
- considerato che l'istituzione delle regioni a statuto ordinario è destinata a rafforzare lo spirito regionalista e il decentramento amministrativo,
condanna
l'attuale atteggiamento della destra in Parlamento contro la legge elettorale regionale;
ricorda
che l'aspirazione ad uno stato nuovo, decentrato e regionalista è prezioso retaggio della lotta per la Resistenza;
auspica
che nel più breve tempo possibile il Parlamento approvi le leggi concernenti l'ordinamento regionale."
Dà inoltre lettura del seguente ordine del giorno presentato dai Consiglieri del Gruppo del Partito Liberale:
"I Consiglieri regionali Liberali, vista la situazione creatasi a Roma in riferimento al dibattito sulle regioni;
- mentre plaudono al gruppo parlamentare Liberale per la lotta che conduce a Montecitorio nell'interesse di tutta l'Italia e in particolare dei suoi cittadini;
- confermano a nome di tutto il Partito, la piena fiducia e osservanza per le cinque regioni a statuto speciale ed inviano ai loro deputati il solidale appoggio per la battaglia intrapresa".
Prendono la parola i Consiglieri MARCOZ, ANDRIONE e PEDRINI.
Il Presidente, MONTESANO, invita il Consiglio a votare sulla proposta di approvazione del seguente:
ORDINE DEL GIORNO
IL CONSIGLIO REGIONALE
CONSIDERATO
che l'attuazione delle Regioni a Statuto ordinario, in applicazione alla Costituzione è destinata a trasformare la struttura dello Stato Italiano in un senso più democratico;
CONSTATATO
che in Valle d'Aosta l'autonomia regionale è stata una innegabile fonte di progresso morale, materiale e sociale;
CONSIDERATO
che l'istituzione delle Regioni a Statuto ordinario è destinata a rafforzare lo spirito regionalista ed il decentramento amministrativo;
CONDANNA
l'attuale atteggiamento della destra in Parlamento contro la legge elettorale regionale;
RICORDA
che l'aspirazione ad uno Stato nuovo decentrato e regionalista è prezioso retaggio della lotta per la Resistenza;
AUSPICA
che nel più breve tempo possibile il Parlamento approvi le leggi concernenti l'ordinamento regionale.
Procedutosi alla votazione per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli ventotto e voti contrari due (Consiglieri presenti e votanti: trenta), ha approvato il soprariportato ordine del giorno.
Il Consiglio prende atto.
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Il Presidente, MONTESANO, invita, quindi, il Consiglio a votare sulla proposta di approvazione del seguente:
ORDINE DEL GIORNO
I Consiglieri Regionali Liberali,
VISTA la situazione creatasi a Roma in riferimento al dibattito sulle Regioni, mentre plaudono al gruppo parlamentare liberale per la lotta che conduce a Montecitorio nell'interesse di tutta Italia ed in particolare dei suoi cittadini,
CONFERMANO
a nome di tutto il Partito la piena fiducia ed osservanza per le cinque Regioni a Statuto speciale ed inviano ai loro deputati il solidale appoggio per la battaglia intrapresa.
Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, con voti contrari ventotto e voti favorevoli due (Consiglieri presenti e votanti: trenta), ha respinto il soprariportato ordine del giorno.
Il Consiglio prende atto.