Oggetto del Consiglio n. 238 del 24 ottobre 1967 - Resoconto
OGGETTO N. 238/67 - Magazzini generali di Aosta. Richiesta di informazioni. (Interpellanza)
Manganoni (P.C.I.) - Nel 1959, quando la nuova Giunta si è installata alla Regione, fra le tristi eredità vi era anche quella che si chiama "i magazzini generali". Ora, questi magazzini sono stati costruiti con dei criteri di almeno 50 anni fa e c'era da meravigliarsi che la Giunta precedente, alla quale io non intendo qui fare nessun processo, abbia costruito dei magazzini inservibili. A parte il fatto del come è stato costruito, perché dopo tre anni i muri crollavano, si sono dovuti ricostruire, a parte il sistema del come è stato costruito, ma lì sono delle accuse che si possono fare all'Impresa e particolarmente al Direttore dei lavori, perché se avesse sorvegliato bene, se l'Amministrazione regionale, se l'Assessorato ai Lavori Pubblici di allora avesse sorvegliato bene questi lavori, i muri non sarebbero crollati, ma a parte quel fatto, se la Giunta e l'Assessore interessato allora, fosse andato, non dico nelle cascate del Niagara, dove vanno gli assessori attuali, ma fosse andato solamente in Emilia, avrebbe avuto occasione di vedere come si costruiscono i magazzini generali, poteva vederne altrove. Io parlo dell'Emilia perché ne ho visti là, dei magazzini modernissimi, ma di magazzini modernissimi ce ne saranno un po' dappertutto, ecco perché ho citato l'Emilia, perché li ho visti lì.
Ora, dove nei magazzini generali si entra nei due piani, nel seminterrato e nel primo piano, coi camion rimorchio in mezzo, dentro il magazzino e ci sono i magazzini per parte, di modo che i costi per scaricare e caricare siano minimi; invece qui ci sono gli ascensori, i montacarichi, quelli che si costruivano nel secolo scorso.
Naturalmente la Giunta passata ha fatto il suo possibile per utilizzarli, ma chi voleva utilizzarli questi magazzini, perché anche cedendoli gratuitamente, il costo dello scarico della merce era tale che se ne sconsigliava l'uso, anche gratuito. Cosa è successo? Si è finalmente, ed era Assessore all'Industria e Commercio Colombo, cercato di formare una società con i commercianti di Aosta, vedere un po' di utilizzare questo, che da voi è stato definito museo regionale, monumento regionale o qualcosa del genere, voialtri lo avete così definito. Poi c'è stata la nuova Giunta, si sono spesi un sacco di quattrini, naturalmente, celle frigorifere, pozzi, raccordi ferroviari, perché bisognava completarlo questo monumento nazionale, a parte che forse se lo si demoliva la Regione aveva tutto da guadagnarsi perché almeno si poteva costruire un magazzino e non un museo, perché effettivamente è un museo perché costruito con criteri, ho detto, del secolo scorso. Ora, questa società, ci diceva Colombo in Giunta, sembra che sia a buon punto, no, dovrebbe concludere, doveva farsi uno statuto, c'era una partecipazione finanziaria, anche mi pare delle banche, della Regione... è passato anche in Consiglio.
Ora, dall'installazione della nuova Giunta è passato un anno e mezzo quasi, un anno e quattro mesi, però io non sono addentro nelle loro segrete cose, però quando passo laggiù io ho sempre l'impressione che quel magazzino sia vuoto come prima, sia sempre il museo di prima, non sono entrato a vedere se altri muri sono crollati, io mi auguro di no, però, è un ingente capitale della Regione, che la Regione ha investito e che non è utilizzato. Ora, quando voi all'opposizione continuavate a bersagliare e a gridare, lancia in resta, partivate, utilizzate questi magazzini, che erano i vostri compari che hanno costruito, cioè i democristiani della Giunta Bondaz, no, ora che ci siete di nuovo voi, cosa intendete farne, dopo che tutto il problema era già stato impostato, giudicando, scegliendo una soluzione che noi abbiamo giudicato fosse la migliore, ripeto, era Colombo Assessore; e adesso, in questo anno e mezzo cosa avete fatto, quando intendete realizzarlo, cosa intendete farne di questo monumento nazionale?
Benzo (D.C.) - Dunque, l'anedottica storia e l'esegesi critica dei magazzini generali l'ha già fatta il Consigliere Manganoni e io lascio a lui quella parte. Rispondo all'ultima parte che riguarda proprio l'interpellanza che domanda quali sono i motivi che hanno impedito alla società di gestione che è stata approvata dal Consiglio regionale, di esercitare la sua attività, e i motivi sono questi: solo nell'aprile del 1967 è stato possibile convocare l'assemblea generale dei soci, dopo aver ricevuto dai vari enti interessati le nuove segnalazioni, le nuove designazioni dei membri del Consiglio di Amministrazione. Nello stesso tempo, è stato portato avanti e riveduto il regolamento e la tariffa della società. In data 5 luglio 1967 si provvedeva a convocare il Consiglio di Amministrazione il quale approvava il regolamento e le tariffe dei magazzini generali approntati da una apposita commissione che era stata nominata già dal precedente Consiglio di Amministrazione.
La società approvava in quella sede, in quella seduta, il regolamento del Consiglio, il regolamento e le tariffe.
In data 25 agosto 1967, la questione era sottoposta come di legge al Comitato Regionale dei Prezzi, il quale a sua volta approvava la tariffa dei magazzini generali proposta dal Consiglio di Amministrazione. Nella stessa data, sempre agosto 1967, con deliberazione 3157, la Giunta regionale a sua volta approvava, come di legge, la tariffa dei magazzini generali.
Veniva quindi portato il tutto al notaio Luigi Berton, al quale veniva affidato l'incarico della redazione dell'atto notorio richiesto dall'articolo 2 del R.D. 1.7.1926 n. 279, riportante per esteso, oltre a tutti i dati riferentesi alla società, il regolamento e la tariffa approvati dal Comitato Regionale Prezzi, atto che venne consegnato all'Amministrazione regionale il giorno 14 ottobre 1967.
Mi recai direttamente a Roma subito dopo per presentare come è stato presentato, in data 20 ottobre 1967, con lettera n. 10991 prot. 5 del 18 ottobre 1967 la pratica per l'ottenimento dell'autorizzazione all'istituzione ed alla gestione dei magazzini generali di Aosta, consegnato direttamente al Ministero dell'Industria e del Commercio a Roma.
Ecco, mi pare che sia chiaro, che per esercitare la gestione dei magazzini necessita questa autorizzazione ministeriale. Noi riteniamo che questa possa venire celermente data, anche se ci è stato fatto notare che potrebbero esserci due tempi, a seconda dei nostri interessi, nostri interessi che i magazzini si inizino al più presto, perché? Perché se la richiesta fatta solo per merci nazionali, dipende solo dal Ministero dell'Industria e del Commercio, salvo che non ci facciano delle osservazioni sui regolamenti e sulle tariffe, dovrebbe essere una cosa abbastanza veloce; se invece riguarda le merci estere, necessita ancora di un ulteriore parere del Ministero delle Finanze. Quando ho saputo questo, indubbiamente io ritengo che sarà opportuno incominciare ad avere subito dal Ministero dell'Industria e Commercio la prima autorizzazione per poter dare inizio al più presto all'esercizio di questi magazzini e nello stesso tempo, nelle more vorrà dire che il Ministero dell'Industria e Commercio chiederà al Ministero delle Finanze questo parere e noi seguiremo questa pratica con la costanza dovuta in modo da accelerare l'iter anche per la seconda, questa seconda parte che riguarda le merci estere.
Ecco come noi abbiamo agito. Come ripeto è una questione di tempi che non ha avuto, e di questo può farne fede il Consigliere Casetta, che fa parte del Consiglio di Amministrazione della Società, quindi conosce esattamente il... no, c'era, c'è ancora il Consiglio di Amministrazione.
Montesano (P.S.I.) - Io vorrei, siccome vedo parecchie mani che si alzano, vorrei, vorrei soltanto, permetta Germano, che io legga l'articolo 35 che parla delle interrogazioni, così perché è stato sollevato... sì, sì d'accordo... ma io non voglio, appunto, voglio chiarire questo che nell'interrogazione non c'era una costrizione che determini la risposta, soddisfatto, non soddisfatto, l'interrogante ha tempo dieci minuti per illustrare questa... allora, chiarito questo che l'interrogante ha tempo dieci minuti per farlo, io do la parola a Lei.
Germano (P.C.I.) - Io voglio solo dire, non la insoddisfazione, ma la constatazione, qui ci troviamo di fronte ad un assessore che dà le risposte che qualsiasi burocrate di un ufficio potrebbe dare, ci dice il numero della lettera, la data, e poi il successivo fatto, ma la realtà qual è? La realtà è che voi vi siete insediati in giugno, avevate la società costituita con regolamento, tutto a posto, bastava chiedere l'autorizzazione a Roma, e procedeva, ma voi avete voluto rifare tutto, quella società non andava bene, perché per il Comune c'era Monami ed allora bisognava rifare tutto, così per la Regione, così per le altre cose ed allora siete stati un anno e mezzo fermi, questa la realtà, tenendo presente che la vostra propaganda, proprio su questo punto, volevate sempre attaccare gli altri poi, come bella risposta, siete stati un anno e mezzo fermi e siete ancora fermi adesso, perché vogliamo vedere quando cominciano a funzionare questi magazzini generali; è il vostro sistema di propaganda, prima avete detto 7 milioni e mezzo per delle settimane commerciali che tutti i commercianti sanno, non sono servite a niente, ed è una cosa normale, qualsiasi burocratico che legge le spese e la deliberazione di Giunta e così via; ma ricordiamoci, nel 1961 abbiamo fatto un Congresso delle Città Gemellate, con 500 sindaci di tutto il mondo qui, con Aosta su tutti i giornali del Mondo, che è servito come lancio propagandistico ecc. Abbiamo speso un milione e mezzo, per quattro anni avete tempestato sugli sprechi che si facevano: qui sette milioni e mezzo che non servono a niente, così; questo è il sistema, il sistema di questa Giunta, particolarmente legato a questo settore. Non so io, bisogna che gli altri assessori della Giunta vedano un po' quello che si fa, non è che si possano buttare via così i soldi, ci vuole un po' di raziocinio, ci vuole un po' di buon senso comune, qualsiasi cittadino, di fronte a queste cose, resta sdegnato, ecco ...
Benzo (D.C.) - Anche se il Consigliere Germano ha esulato dal tema, ha ripreso una palla e continuerà magari a rimbalzarla, per quanto concerne i magazzini generali, mi permetto di ricordarLe di nuovo, lui dice "bastava chiedere l'autorizzazione" ... non bastava chiedere l'autorizzazione in quanto non era pronto il regolamento e le tariffe dell'apposita commissione nominata dal precedente Consiglio di Amministrazione. Questa Commissione era fatta da dei tecnici; quando questi tecnici, che sono preparati alla bisogna, hanno consegnato nello stesso tempo le designazioni, indubbiamente, sono state quelle che sono state da parte dei vari enti dove determinati personaggi hanno dovuto, hanno dimissionato, e quindi sono dovuti cambiare gli amministratori. Quel fatto lì permane e ha costretto i consiglieri di amministrazione a riunirsi solo in aprile; ma da allora, solo da allora è stato presentato a questa commissione il regolamento e la tariffa; quando il regolamento e la tariffa sono stati presentati, allora non c'è stata più perdita di tempo. Le dirò di più, che però anche per anticipare questa apertura vera e propria, che d'altronde non è stata fatta in sette anni di vostra amministrazione, ad un certo momento, con l'Assessore ai Lavori Pubblici ci siamo recati proprio a vedere lo stato, che è ancora buono, sia dello stabile che dei meccanismi, diciamo, che servono per i magazzini generali, e nel più breve tempo possibile, sarà pronto. Se noi nel giro di poco tempo riusciremo ad avere questa autorizzazione dal Ministero, perché è la prima volta che viene presentata con un regolamento e una tariffa, i magazzini generali entreranno in funzione e adempieranno alla bisogna.