Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 283 del 7 novembre 1967 - Resoconto

OGGETTO N. 283/67 - (Varia). Questione procedimento penale Strazza.

Germano (P.C.I.) - Nella primavera del 1966, di fronte ad una crisi del Consiglio regionale valdostano, crisi che poteva essere risolta e superata soltanto con nuove elezioni, oppure con ricorso a provvedimenti contrari alla legge ed allo Statuto, il Compagno Renato Strazza aveva sollecitato l'intervento delle massime autorità dello Stato e del Governo per la soluzione della crisi nell'unico modo democratico possibile: il ricorso alle elezioni.

Invece l'autonomia valdostana e le leggi sono state calpestate: 17 consiglieri si sono proclamati maggioranza su 35, si è ignorata la stessa richiesta della maggioranza dei sindaci della Valle d'Aosta, che sollecitavano nuove elezioni, e con il concorso di tutti gli organi dello Stato italiano si è imposto alla Valle d'Aosta una Giunta regionale di centro sinistra, perché così si è voluto a Roma.

Ora, giunge anche la vendetta delle forze al potere e chi si era battuto perché le leggi venissero rispettate è colpito con una pesante condanna a 7 anni e tre mesi di reclusione. E questo è avvenuto a seguito di una denuncia infondata che alcuni esponenti del centro sinistra, che siedono in questa aula, avevano presentato contro il compagno Strazza.

Questa sentenza di condanna non colpisce soltanto noi comunisti, non colpisce soltanto il nostro Partito, nel quale il compagno Strazza ha sempre dato con generosità ed abnegazione tutta la sua attività; essa colpisce tutta la Valle d'Aosta, colpisce quella maggioranza di valdostani che nella primavera dello scorso anno si erano battuti contro il trasformismo e per i diritto degli elettori di essere essi a decidere chi li deve amministrare; colpisce tutti quelli, antifascisti e democratici, che come il partigiano Compagno Strazza hanno combattuto per la democrazia e perché le leggi non fossero soltanto dei pezzi di carta che possono essere stracciati ad uso e consumo del Partito dal potere.

I democristiani Torrione e Gheis, che il Tribunale di Milano ha riconosciuto colpevoli di aver tentato di rubare 600 milioni di lire, continuano tranquilli a passeggiare per le strade di Aosta; il compagno Renato Strazza non ha rubato, né ha tentato di rubare; ha chiesto che gli elettori si potessero pronunciare con un voto in occasione della crisi politica della primavera del 1966: contro di lui è stato emesso un mandato di cattura, contro di lui è stata emessa una pesante condanna a 7 anni e tre mesi di reclusione.

Al partigiano Renato Strazza, che si è battuto contro il fascismo e per la libertà del nostro paese, all'ex consigliere regionale, che ha fatto entrare nell'aula di questo Consiglio regionale la voce dei lavoratori, al valdostano Strazza, che si è battuto in difesa dell'autonomia della Valle d'Aosta, al Comunista, compagno Renato Strazza, che nella battaglia per il rispetto delle leggi e della democrazia ha messo tutte le proprie energie, come è costume di ogni militante comunista, inviamo in questo momento la nostra totale solidarietà e il nostro ringraziamento per quanto egli ha fatto e per l'esempio che egli ci ha dato.

Questa pesante condanna, scaturita dalla denunzia che gli esponenti del centro sinistra valdostano avevano presentato contro di lui, ci rattrista, ma allo stesso tempo, ci incita a continuare la battaglia e ci dà la misura di quanta strada bisogna ancora percorrere per la costruzione di una democrazia vera nel nostro paese.

Per questi motivi il nostro gruppo abbandonerà, per protesta, la seduta.

Caveri (U.V.) - Il appartient aux juristes de parler de la sentence de la Cour des Assises de Gênes. Je ne le ferai pas, parce que nous sommes ici dans une séance du Conseil régional, où il ne s'agit pas de couper les cheveux en trente-six morceaux, mais il s'agit de faire des évaluations politiques, il s'agit ici de dire quelle est notre opinion politique vis-à-vis, non pas d'un fait déterminé, mais de toute une situation d'ensemble. Or, la situation d'ensemble, depuis le mois de mai du 1966, démontre que le soi-disant régime de centre gauche, appuyé naturellement par les Libéraux, est devenu le gouvernement de centre gauche, est devenu un régime.

Et, vu que l'on parle de régime, je ne peux pas faire à moins, en parlant des faits qui ont frappé le Conseiller Strazza, de faire une comparaison entre ce nouveau régime et le régime fasciste et je ne peux pas faire à moins de me rappeler que, en 1932, le Fédéral fasciste Benelli avait découvert - à travers les informateurs de l'époque, dont une grande partie est aujourd'hui dans la démocratie-chrétienne - le secrétaire Fédéral fasciste Benelli avait découvert l'existence de la Jeune Vallée d'Aoste.

Et les éléments les plus fanatiques de la Fédération Fasciste avaient proposé de nous dénoncer tous au Tribunal spécial, ou de nous envoyer, pour le moins, aux confins, aux îles. Eh bien, qu'est-ce qu'il s'est passé? Il s'est passé une chose assez exceptionnelle en régime fasciste, c'est-à-dire que le Fédéral Benelli a dit: "Io quei giovani non li denuncio e mi guardo bene dal mandarli al confino, perché se io faccio questo mi metto contro tutta la Valle d'Aosta", et alors, pour une fois, un Fédéral fasciste avait donné preuve de modération, il avait donné preuve de sensibilité politique et il avait donné preuve d'intelligence politique.

Et alors, quelle est la comparaison qu'on peut faire avec ce que vous avez fait vous, tous ensemble, Conseillers régionaux de ma démocratie chrétienne, du soi-disant parti socialiste, et des autres alliés? Qu'est-ce que vous avez fait? Vous avez signé une dénonciation pour un délit du code pénal fasciste qui prévoit le minimum de la peine de dix ans de réclusion, et alors les larmes de crocodile que vous avez versées ces derniers jours sont parfaitement inutiles, ces larmes de crocodile démontrent, si la dénonciation démontre que vous êtes des sectaires, des pervers, que vous faites des vengeances et vous faites des basses représailles parce que vous êtes les mauvais, vous êtes les méchants et vous êtes les pervers. Les larmes de crocodile que quelqu'un de vous a versées en ces derniers jours démontrent que si vous êtes des sectaires et des pervers, vous êtes aussi des cafards, et vous êtes aussi des hypocrites. Et alors, dans le même temps, il y a une comparaison à faire: vous êtes les mauvais, vous êtes les méchants, vous êtes le pervers mais dans le même temps vous n'avez pas démontré cette intelligence et cette sensibilité politique qu'un fédéral fasciste avait démontrées; alors, le régime de centre gauche est pire que le fascisme parce que en plus vous êtes doublés de fausseté et d'hypocrisie.

Je termine en exprimant ma sympathie au Conseiller régional Strazza qui se trouve à être condamné à vivre loin de son pays et de sa famille pendant, qui sait pendant combien de temps encore, et dans le même temps au nom de l'Union Valdôtaine je dis: "si vous croyez avec ce système de nous faire peur, que nous modérions notre opposition, que nous mettions de l'eau dans notre vin, à cause de ces faits, sachez-le que vous vous trompez, parce que notre opposition sera toujours plus forte, sera toujours plus décidée et nous centuplerons les forces vis-à-vis à ces faits scandaleux" et j'ajoute, au nom des conseillers de l'Union Valdôtaine, que nous nous éloignons de cette salle en signe de dégoût envers vous pour ces choses dont j'ai parlé auparavant, et je regrette qu'il n'y ait pas Monsieur Bionaz, veut dire que ses collègues pourront lui référer ce que j'ai dit et nous nous éloignons en signe de protestation devant ces faits très graves qui se passent; et alors il serait l'heure d'en finir de parler de démocratie et de liberté, mettez-vous de nouveau la chemise noire que vous avez porté pendant tant d'années.

Montesano (P.S.D.I.) - La seduta è sospesa cinque minuti.

Appello nominale per la verifica del numero legale.

Montesano (P.S.D.I.) - La seduta è valida con 19 presenti.

Allora, Presidente della Giunta.

Bionaz (D.C.) - Io ho dovuto assentarmi un momento fa perché sono stato chiamato al telefono dal Ministero del Tesoro; evidentemente, mi doveva dare una risposta a delle richieste che io avevo presentato ieri, proprio in ordine al bilancio, perciò non ho potuto sentire quello che hanno detto il Consigliere Germano ed il Consigliere Caveri.

Durante questi minuti di interruzione sono stato messo al corrente di quanto era stato detto in questa aula.

E qui, io vorrei precisare, intanto, un fatto: è inutile ed è paradossale, paradossale, che si cerchi, che si cerchi di accollare alla maggioranza delle responsabilità in ordine ad una condanna che è stata pronunciata ieri a Genova! I Consiglieri della maggioranza, durante i fatti avvenuti nel 1966 al mese di maggio, si sono limitati ad esporre dei fatti alla magistratura, che è la suprema tutrice del diritto, del diritto! In casa nostra, in Italia è così!

La magistratura ha preso le determinazioni che riteneva di prendere e le condanne sono certamente delle conseguenze in ordine a dei fatti che sono stati giudicati nel modo che il nostro ordinamento consente e detta. Perciò respingiamo nel modo più assoluto, più categorico, qualsiasi accusa da parte di chicchessia sulle nostre responsabilità in ordine a certe condanne, e, diciamo di più, che possiamo anche capire l'atteggiamento di Strazza, che non è un uomo di legge, che non ha un grado di istruzione, diremo né superiore né universitario, c'è solo da dire, da fare una considerazione che Strazza oggi, purtroppo, ha dovuto subire le conseguenze dei consigli che gli sono stati dati; questo qui è già stato detto, e io lo ripeto, gli sono stati dati dei consigli che non andavano dati, e naturalmente, il povero Strazza ha subito quello che ha subito.

Sia ben chiaro che in un regime di democrazia, in uno Stato di diritto come il nostro, è inutile voler mettere in azione dei tentativi di anarchia come è stato fatto nel maggio del 1966, perché qui si deve rispettare la legge da parte di tutti ed era inutile, paradossale e ridicolo chiedere delle elezioni quando una maggioranza esisteva, e quando il Consiglio ha dimostrato, per un anno e mezzo, di funzionare benissimo.

Perciò respingiamo nel modo più categorico qualsiasi insinuazione - grottesca, dico io -, di accollare, alla nostra maggioranza, al centro-sinistra, delle responsabilità, o quanto meno degli atteggiamenti che hanno, diremo, che oggi pesano su uno che era un Consigliere regionale e che ha subito una condanna da parte della Corte d'Assise.

Questo intendevo dire a riprova ed a conferma di quello che è già stato detto qui al momento dell'insediamento del centro-sinistra, ed è stato ribadito al momento in cui la minoranza ha preso a sedere su questi banchi dopo molti mesi di assenza.

Perciò sia chiaro che noi siamo qui per fare tutelare la legge e per rispettarla noi per primi e a questo dovere e a questo obbligo nessuno si deve sottrarre.

Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola?

Allora si passa all'esame, alla continuazione dell'esame dell'ordine del giorno. Mi pare che siamo arrivati al n. 8.