Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 293 del 11 novembre 1967 - Resoconto

OGGETTO N. 293/67 - Legge regionale recante: "Norme sulla corresponsione e sulla pensionabilità dell'indennità regionale spettante al personale scolastico in servizio presso le scuole elementari della Valle d'Aosta, in relazione al prolungamento di orario per l'insegnamento della lingua francese".

Dujany (D.C.) - Volevo, prima di iniziare la relazione, far presente al Consiglio che l'allegato distribuito testé contiene delle variazioni semplicemente formali, che poi vedremo all'atto della discussione di ogni singolo articolo.

È stato distribuito questo allegato, per dare la possibilità ai Consiglieri di seguire meglio queste variazioni.

Sin dal 1947 l'Amministrazione regionale, con provvedimenti vari, ha determinato dei contributi delle indennità a favore del personale insegnante delle Scuole elementari e del relativo personale direttivo per l'insegnamento della lingua francese come prestazione di ore supplementari e di prolungamento di orario scolastico per l'insegnamento di tale lingua.

La misura di tale indennità è stata variata, adattata, con ripetuti provvedimenti deliberativi.

Oggi si tratta di inserire in un provvedimento legislativo questi vari provvedimenti di indennità di lingua francese e, in secondo luogo, si tratta di rendere pensionabile questa indennità di lingua francese.

Quindi mi pare che la prima parte non ha nulla di nuovo. Nella prima parte si cerca solo di inserire con una disposizione legislativa dei provvedimenti il cui importo non subisce nessuna variazione; nella seconda parte, invece, si tratta di rendere pensionabile questa indennità.

In quale modo è resa pensionabile? È resa pensionabile con decorrenza 1° gennaio del '68, mediante una trattenuta a carico del personale insegnante del 6% sull'80% della retribuzione e una trattenuta del 12% a carico dell'Amministrazione regionale.

Un'altra caratteristica di questo provvedimento sta nel fatto che si stabilisce un fondo previdenza di contributi integrativi regionali da amministrarsi da un Consiglio di Amministrazione regionale in modo che il personale e l'Amministrazione regionale possa amministrare questo fondo di previdenza anche a vantaggio delle categorie interessate, anche mediante la costruzione o la realizzazione di determinate opere previdenziali a favore degli interessati.

Manganoni (P.C.I.) - Alcune domande.

Innanzitutto questa indennità - mi pare che noi la indennità per la lingua francese la versiamo anche ai dipendenti regionali, o no? - No? Allora chiuso. I dipendenti della Regione non hanno indennità per la lingua francese? Hanno altre indennità ma non per la lingua francese. Ho capito.

Allora io vorrei chiedere: qui ci sono diversi coefficienti, alla pag. 2. Dunque, mensile, partiamo da un massimo di 47 mila e scendiamo ad un minimo di 18 mila - articolo 3, pag. 2, di questa legge che avete distribuito questa mattina.

Io vorrei sapere quali categorie rientrano nelle 47 mila, 45 mila, ecc. - così all'ingrosso, fin quando arriviamo alle 18 mila. Poi a pag. 4, dice l'art. 8 - premetto, io questa legge l'ho avuta adesso quindi faccio delle domande che forse avranno risposta in altri articoli, ma io non ho avuto tempo di leggerli.

Dujany (D.C.) - Ho detto che quell'allegato che è stato distribuito adesso non ha nulla di nuovo.

Manganoni (P.C.I.) - Va bene. Allora, qui dice, all'art. 8: "alle maestre di ruolo, ecc., sarà corrisposto il trattamento integrativo regionale di quiescenza di cui alla presente legge, qualora abbiano almeno 15 anni di iscrizione al Fondo di Previdenza.".

Ora io vorrei fare questa domanda: se, per esempio anziché 15 anni ne ha 12, cioè ne ha meno di 15, cosa succede? Perde completamente tutto?

Poi, qui sotto, dice: "Il personale predetto, ai fini del compimento dell'anzianità minima di iscrizione prescritta per avere diritto al trattamento integrativo regionale di quiescenza (anni venti) ...". Qui sopra parla di 15, qui di anni 20; allora ve ne sono di quelle categorie che hanno bisogno di 20 anni, se ho capito bene.

Perché per alcuni bastano 15 anni di iscrizione e per altri ne son richiesti 20?

Germano (P.C.I.) - Volevo solo chiedere, una questione che mi pare abbastanza interessante, quella della gestione del fondo, che si parla genericamente di un Consiglio di amministrazione dove saranno presenti anche i rappresentanti degli insegnanti, che cosa si intende e come si intende, perché mi pare che l'iniziativa che il fondo sia gestito da un ente autonomo è una iniziativa saggia perché, per lo meno, le finalità della gestione diventano più chiare, più evidenti.

Ma, cosa si intende per questo Consiglio di Amministrazione? Non sarebbe opportuno mettere che ci sia una rappresentanza anche regionale, compresa la minoranza, e inserirlo già nella legge?

Questo volevo chiedere.

Dujany (D.C.) - Art. 3, Manganoni, coefficienti - quali categorie sono comprese in questi coefficienti? 580 l'ispettore scolastico, 522 i direttori.

Dal 220 al 402 gli insegnanti a seconda della loro anzianità in base al loro stato giuridico previsto dalle loro leggi.

Art. 8 (legge il 1° comma). Insomma, tutta questa legge di pensionabilità del francese è legata alle disposizioni esistenti dalla legge che regola lo stato giuridico del personale della scuola.

Ora, il personale della scuola ha la possibilità di poter avere la quiescenza quando ha 15 anni di servizio oppure 20 anni di servizio a secondo delle particolari condizioni in cui si trova.

Chi invece non ha raggiunto il minimo degli anni pensionabili non è che perda tutto, ha diritto a una liquidazione una tantum e la disposizione completativa dell'art. 8 è prevista nell'art. 9. Si vede che tu, Manganoni, non hai letto molto questa legge.

Perché dice che "al personale di ruolo che cessi dal servizio per un periodo di almeno 12 mesi di iscrizione di previdenza e non abbia maturato il diritto al trattamento integrativo regionale di quiescenza, per mancanza della anzianità, è corrisposta una indennità "una tantum" che è regolata anche questa da disposizioni generali".

La questione del Comitato. Dunque mi pare che qui, Germano, la parte più importante e più significativa sta in questo: che queste somme dovranno essere gestite in un modo autonomo.

Da chi saranno gestite? Appena questa legge sarà approvata, bisognerà fare un regolamento per l'amministrazione di questo fondo, in modo da prevedere il suo Consiglio di Amministrazione.

Io pensavo, su un piano personale, di fare un qualcosa di estremamente duttile, di estremamente semplice, in modo da non creare un grosso elefante che potesse assorbire gli utili di questo denaro.

Pensavo un Consiglio di amministrazione costituito di 3 persone dove ci siano i rappresentanti della Regione e i rappresentanti delle categorie interessate...

Germano (P.C.I.) - Dobbiamo sempre prevedere un regolamento e poi, per l'applicazione di quel regolamento bisogna ancora fare un altro regolamento. Perché, dato che siamo qui, non facciamo che inserire, in Consiglio, i compiti e le finalità sono già lì. C'è già anche detto che i predetti fondi, in caso di eventuali eccedenze di somme disponibili potranno essere finanziate e anche spese per opere ed iniziative di carattere assistenziale e previdenziale a favore del personale insegnante iscritto al fondo stesso.

La finalità è poi quella nel caso delle eccedenze. Per il resto deve mantenere la ripartizione che c'è.

E allora, perché invece di dire "secondo le norme di apposito emanando regolamento" dire "Il Consiglio di amministrazione è composto da 5 persone, cioè ce ne sono 3 di nomina regionale, due di nomina degli interessati. Nei tre di nomina regionale se ne prevede uno per la minoranza". E siamo a posto, a me pare.

Se no tiriamo sempre le cose alle lunghe con regolamenti interpretativi che, che...

Dujany (D.C.) - Mi pare inopportuno, in una legge, dover scendere nei particolari della composizione di questo Consiglio di amministrazione perché si rischierebbe di non precisare anche alcuni particolari circa l'amministrazione di questo fondo, perché mi pare che questo regolamento dovrebbe prevedere, oltre che la composizione del Consiglio di amministrazione, anche alcuni criteri di amministrazione.

Quindi mi parrebbe opportuno di lasciare aperta questa possibilità. Di affermare, in questa legge, che questo fondo sarà amministrato da un Consiglio di amministrazione. Di tener conto delle raccomandazioni fatte da Germano in sede di regolamentazione, tenendo conto, naturalmente questo indirizzo delle 4-5 persone in cui siano rappresentati anche gli amministratori regionali, con la minoranza. Però mi pare opportuno di rimandarlo successivamente.

Manganoni (P.C.I.) - Un'ultima raccomandazione: di non seguire l'esempio dello Stato che per amministrare i nostri fondi delle pensioni, una buona parte se li fa già fuori per pagare la burocrazia.

Ne dò atto a Dujany - tu hai già messo le mani avanti - ha detto: "faremo in modo". E fate bene. Però fate attenzione di non lasciarvi un po' alla volta prendere la mano e di non arrivare sul piano statale, che è una vergogna perché buona parte dei soldi che prendono ai lavoratori, che pagano i lavoratori, vanno a finire per pagare una burocrazia enorme, esagerata.

Quindi ho avuto le tue assicurazioni. Insisto però ancora su questo: di rimanere su quel piano.

Berthet (D.C.) - Ma, io penso, Manganoni, che questi amministratori di questa cassa non devono prendersi delle indennità particolari. È una cosa che deve essere amministrata fra colleghi. I colleghi designano i loro rappresentanti e poi non avranno mica da sedere tutte le settimane. Se faranno due riunioni all'anno, è tutto quello che faranno con un consuntivo.

Eventualmente il Segretario di questa Commissione potrà essere un segretario dell'Assessorato stesso.

Io vedo, per esempio, l'amministrazione della Cassa Mutua degli elettrici, non sono mica pagati; sono designati dai colleghi e punto e basta. Ed è forse l'unica Mutua che funzioni molto bene. L'unica cassa delle varie Mutue che funzioni molto bene.

Quindi non penso che ci siano delle indennità particolari, e che ci siano rappresentanti della Regione e delle categorie, sono d'accordo, anche se c'è un rappresentante della minoranza questo non ha nessuna importanza.

Ma, che siano pagati, che si faccia l'arrembaggio, sempre per avere delle indennità, mi sembra che non sia una cosa neanche logica. In fondo amministrano i loro fondi, ed è una cosa molto saggia, questa.

Manganoni (P.C.I.) - Sono d'accordo con te. Ma sappiamo, purtroppo, cosa succede in Italia.

Germano (P.C.I.) - In questi giorni si parla molto della luna, che si arriverà presto sulla luna. Il Consigliere Berthet c'è già. Bisogna che scenda sulla terra in questa Italia, proprio con questi organismi ci sono i più grandi carrozzoni di questo mondo.

È proprio nell'utilizzazione delle eccedenze vediamo che questi organismi, mentre da una parte investono in palazzi, in gruppi immobiliari, in tante di queste cose le eccedenze, e poi hanno i deficit nei confronti dello Stato.

Quindi non è che sia una cosa... avverrà, naturalmente, in una proporzione diversa. Però, se possiamo non farlo avvenire, tanto di guadagnato.

Berthet (D.C.) - Difatti, l'Assessore, l'aveva limitato a tre, perché non voleva costituire un carrozzone.

Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi?

Allora si passa all'esame particolare della legge, articolo per articolo e quindi ognuno faccia le osservazioni man mano che vengono letti gli articoli, ci sono delle modifiche che poi richiamerà l'Assessore.

Siggia (P.C.I.) - (legge l'articolo 1) - Approvato all'unanimità

Art. 2 (lo legge) Approvato all'unanimità con 26 voti

Art. 3 (lo legge) Approvato all'unanimità con 26 voti

Art. 4 (lo legge) Approvato all'unanimità con 26 voti

Art. 5 (lo legge) Approvato all'unanimità con 26 voti

Art. 6 (lo legge) Approvato all'unanimità con 26 voti

Art. 7 (lo legge con aggiunta: apposito rendiconto, ecc.) Approvato con 26 voti

Art. 8 (lo legge articolo dell'allegato nuovo) voti 25

Dujany (D.C.) - Volevo dire che le variazioni che sono già state lette sono nel primo alinea, dove si dice: "al personale predetto, al fine del compimento dell'anzianità minima...," al 2° comma, e invece di "può essere concesso", si dice "è concesso un aumento, ecc."

È già stato letto il testo già modificato.

Art. 9 - Approvato all'unanimità - voti 26

Art. 10 (legge nuovo allegato) Approva con voti 25

Art. 11 (legge nuovo allegato) Approva con voti 26

Art. 12 (legge nuovo allegato) Approva con voti 26

Art. 13 (legge) è abolito tutto l'ultimo comma del vecchio allegato Approvato con 26 voti

Art. 14 (legge con aggiunta alla fine) Approvato con 26 voti

Art. 15 - Lo diamo per letto. Approvato con 28 voti.

Montesano (P.S.D.I.) - C'è una tabella. Anche questa deve essere votata, no, Dott. Brero?

Dujany (D.C.) - Questa è una tabella dimostrativa dell'onere a carico del personale, in rapporto alle quantità e alle retribuzioni attualmente in vigore e l'onere a carico dell'Amministrazione regionale.

Per riassumere: l'onere di questo fondo di previdenza annuale a carico della Regione sarà 18 milioni e sarà di 7 milioni a carico del personale interessato. In totale l'importo dovrebbe essere di 25 milioni.

Montesano (P.S.D.I.) - Allora non va votato perché è soltanto una dimostrazione di spesa.

Si passa alla votazione a scrutinio segreto della legge complessiva.

Votanti: 28 - favorevoli: 26 - contrari: 2.

Il Consiglio approva.

Siggia (P.C.I.) - Presenti: 29, votanti: 28. Lustrissy non ha votato. Non ha votato gli articoli e non ha votato neanche la legge.