Oggetto del Consiglio n. 10 del 8 gennaio 1968 - Verbale
OGGETTO N. 10/68 - Approvazione di un programma di interventi finanziari (contributi) regionali per la realizzazione di attrezzature turistiche e sportive in Valle di Aosta. Delega alla Giunta.
Montesano (P.S.D.I.) - L'adunanza è aperta con venti Consiglieri presenti. Aspettiamo il rientro dell'Assessore al Turismo per la risposta da dare ai Consiglieri... no, ha una riunione lì.
Manganoni (P.C.I.) - ...sospendo l'intervento, dato che l'interessato non c'è ed io dovrei ripetere perché non sente i problemi che gli pongo.
Montesano (P.S.D.I.) - Gal ha cercato l'Assessore Balestri. Allora l'adunanza si è completata con trentaquattro Consiglieri presenti.
La parola all'Assessore Balestri per la continuazione della discussione del punto n. 29 dell'ordine del giorno.
L'allegato programma costituisce in pratica il primo intervento su vasta scala nel settore delle attrezzature turistiche e sportive, con il quale si intende iniziare a porre rimedio ad una carenza ormai da lungo tempo constatata.
Tale situazione è stata resa ancora più evidente dalla apertura al traffico dei trafori alpini, che hanno collocato la Valle d'Aosta in una posizione competitiva nei confronti delle confinanti Regioni Svizzere e Francesi le cui infrastrutture sono ad un livello generalmente superiore alle nostre.
Gli interventi proposti riguardano alcuni casi di più manifesta insufficienza e nello stesso tempo tendono ad impostare la soluzione, a breve scadenza, di alcuni problemi di più vasta portata.
Pur dovendosi riconoscere che alcune opere non figuranti nel citato piano potrebbero rivestire carattere di necessità, si precisa che tale esclusione non deriva da una decisione negativa o dilatoria circa le medesime, ma piuttosto dalla impossibilità di inserirle attualmente nel piano, non essendo ancora ben definite le relative caratteristiche fondamentali.
È chiaro pertanto che dette istanze potranno essere considerate nella elaborazione di un nuovo programma, nel corso del 1968.
Si ritiene comunque di poter affermare che le opere elencate nell'allegato programma, il cui finanziamento farà carico ai competenti capitoli di bilancio degli anni 1967 e 1968 (per l'esercizio 1967 il capitolo 534 e per l'esercizio 1968 i capitoli 526, 534 e 535), sono il presupposto necessario per un ulteriore sviluppo turistico e civile della Regione, costituendo da un lato un necessario completamento delle infrastrutture turistiche già esistenti e, d'altro lato, consentendo anche ai residenti la pratica di alcune attività sportive fondamentali che, allo stato attuale delle cose, è assai spesso limitata o addirittura preclusa.
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PROGRAMMA DI INTERVENTI REGIONALI PER LA COSTRUZIONE DI ATTREZZATURE TURISTICHE E SPORTIVE IN VALLE D'AOSTA.
1) Concessione di contributo al Comune di Aosta per la costruzione di una pista di pattinaggio artificiale in regione Tzambarlet |
L. 100.000.000 |
Il Comune di Aosta ha praticamente definito le trattative per l'acquisto di una nuova area in regione Tzambarlet, contigua a quella occupata dal campo sportivo Tesolin e dalla piscina comunale.
In base agli atti unilaterali di impegno di vendita rilasciati dai proprietari dei terreni, il costo per l'acquisizione di tale superficie, pari a mq 12.028, ammonta a £. 29.126.000.=, arrotondabili a lire 30.000.000.=, per le spese relative all'acquisto.
Sulla nuova area dovrebbero sorgere la pista di pattinaggio, la pista di curling e il bocciodromo.
Il complesso comprenderà la realizzazione delle seguenti opere:
a) opere esterne (recinzione, strada pedonale, zona verde e parcheggi) |
£. 8.363.460 |
b) campo di hockey (completo di gradinate e impianto di illuminazione) |
£. 48.279.000 |
c) pista di curling |
£. 12.681.375 |
d) impianto di refrigerazione |
£. 45.990.000 |
e) servizi generali (spogliatoi, impianto di riscaldamento ecc.) |
£. 66.784.200 |
Totale |
£. 182.098.035 |
Il progetto prevede la possibilità di una successiva copertura delle piste di pattinaggio e di curling.
Adiacente all'impianto di pattinaggio dovrà essere anche costruito, a spese del Comune, il bocciodromo coperto per la cui realizzazione si prevede una spesa di circa £. 33.000.000.
L'area prescelta è stata ritenuta idonea allo scopo, essendo contigua ad una zona già destinata allo sport e consentendo pertanto la realizzazione di notevoli economie per le infrastrutture urbane già esistenti (collegamenti elettrici, idrici e stradali).
Copia degli elaborati tecnici è depositata presso gli Uffici dell'Assessorato Regionale del Turismo A. e B. A.
2) Concessione di contributo al Comune di Courmayeur per la costruzione dello stadio del ghiaccio |
£. 75.000.000 |
Il Comune di Courmayeur ha dato incarico all'Arch. Marchi di progettare la costruzione di uno stadio del ghiaccio nelle adiacenze del piazzale di raccordo con la superstrada del traforo del Monte Bianco.
Detto progetto prevede una spesa totale di £. 192.800.000 così ripartita:
a) £. 30.000.000 per acquisto terreno
b) £. 30.600.000 per sistemazione ingresso e parcheggio
c) £. 132.200.000 per costruzione dello stadio.
Per quanto concerne il finanziamento dell'opera il Comune ha ottenuto la concessione di un mutuo agevolato da parte dell'Istituto di Credito Sportivo dell'importo di lire 90.000.000; a tale somma dovrà aggiungersi il contributo regionale di £. 75.000.000, mentre la spesa residua di £. 28.000.000 circa, sarà coperta con fondi del Comune e con un contributo straordinario a fondo perduto del C.O.N.I., attualmente in corso di definizione.
Gli elaborati tecnici dell'opera sono in visione presso gli Uffici dell'Assessorato Regionale del Turismo A. e B. A.
3) Contributo regionale per la ricostruzione della funicolare Saint-Vincent centro/Fons Salutis |
£. 35.000.000 |
L'Amministrazione comunale di Saint-Vincent ha richiesto un intervento regionale per la ricostruzione della funicolare della Fons Salutis, il cui esercizio è stato soppresso dall'Ispettorato M.C.T.C., a causa della vetustà degli impianti e della loro conseguente insicurezza.
Il Comune di Saint-Vincent ha dato incarico all'Ing. Azzaroli di redigere un progetto di ammodernamento dell'impianto sino dall'anno 1964.
In base a tale progetto si sarebbero dovute sostenere le seguenti spese:
a) |
£. 18.515.000 |
per parti meccaniche e elettriche |
b) |
£. 3.015.000 |
per lavori civili |
e) |
£. 6.250.000 |
per trasporti e montaggi |
d) |
£. 3.985.000 |
per spese generali |
|
£. 31.765.000 |
totale |
È in corso l'aggiornamento dei prezzi di cui sopra, in base al quale la somma totale per l'ammodernamento della funicolare e per le opere accessorie viene oggi fatta ascendere in via di massima a £. 50.000.000 circa.
4) Acquisto di un terreno in regione Saumont da destinare a sede del poligono di Tiro di Aosta |
£. 5.000.000 |
La sezione di tiro a segno di Aosta ha avanzato richiesta all'Amministrazione regionale affinché essa provveda ad acquistare e mettere a sua disposizione un idoneo terreno sito in regione Saumont da destinarsi alla costruzione del nuovo tiro a segno.
Le opere di costruzione delle relative attrezzature sono previste in £. 22.000.000 circa, che la predetta sezione di tiro a segno conta di reperire, anche in più anni, grazie alle apposite provvidenze del C.O.N.I.
Appare comunque necessario, in via preliminare, di poter disporre del terreno e pertanto l'Assessorato del Turismo ha concluso una trattativa con il proprietario, ottenendo da parte del medesimo un impegno unilaterale di vendita dell'area prevista nel progetto della Sezione tiro a segno di Aosta, per un importo di £. 5.000.000.
Tale cifra può essere ritenuta congrua in quanto una apposita perizia redatta da un tecnico dell'Assessorato ne fa ascendere il valore a lire 5.577.600.
Gli elaborati tecnici sono in visione presso gli Uffici dell'Assessorato Regionale del Turismo A. e B. A.
5) Realizzazione di impianti sportivi e termali a Pré St. Didier. Primo stanziamento |
£. 100.000.000 |
In relazione ai progetti di potenziamento e valorizzazione della zona termale di Pré Saint Didier, progetti tuttora in corso di definizione, il cui ammontare è comunque dell'ordine di oltre 300.000.000, occorre provvedere a un primo accantonamento di somme, essendo difficile supporre che il finanziamento dell'iniziativa possa essere assicurato a carico di un unico esercizio.
La predetta somma sarà destinata innanzitutto a finanziare gli studi per la progettazione del complesso, mentre la parte residua potrà essere utilizzata per l'acquisizione delle ulteriori aree necessarie per l'attuazione del progetto.
6) Costruzione di un campo sportivo in Bassa Valle |
£. 40.000.000 |
I Comuni di Pont Saint Martin e Donnaz, nella riunione congiunta dei loro rappresentanti del 5 luglio 1967, hanno proceduto alla scelta di un'area idonea per la costruzione di un campo sportivo, che dovrà essere dato in uso ad un gruppo di Comuni della Bassa Valle.
In relazione al costo di impianti di tipo analogo devesi prevedere uno stanziamento minimo di £. 40.000.000 per l'acquisto dell'area e per la realizzazione dell'impianto.
7) Concessione di un contributo regionale per la costruzione di un campo sportivo in località Cioarde in Comune di Gressoney St. Jean |
£. 16.000.000 |
La Società Polisportiva di Gressoney Saint Jean ha già iniziato i lavori per la costruzione dei seguenti impianti sportivi:
a) campo di pallavolo
b) campo di pallacanestro
c) campo di calcio
d) campo di hockey su ghiaccio (che nella stagione estiva verrà utilizzato come bocciodromo).
Sono inoltre previste aree destinate a parcheggio ed alla costruzione di spogliatoi e di un bar, nonché l'illuminazione di tutti gli impianti predetti.
Il costo delle opere (escluse quelle già ultimate comprendenti spianamento e semina del terreno, formazione di gradinate naturali per il pubblico, cassonetto per campo di hockey su ghiaccio) ammonta a lire 24.000.000.
Il terreno, di proprietà della SIP, è concesso gratuitamente in affitto per un periodo di 19 anni, rinnovabile alla scadenza.
Gli elaborati tecnici sono in visione presso gli Uffici dell'Assessorato Regionale del Turismo, A. e B.A.
8) Concessione di un contributo regionale per la costruzione di un campo da tennis e relativi spogliatoi in Comune di Valpelline |
£. 5.000.000 |
L'Amministrazione comunale di Valpelline, nell'ambito del programma d'incremento turistico della zona, ha deliberato la costruzione di un campo da tennis e dei relativi spogliatoi su di un'area di proprietà comunale adiacente al prato della fiera, che, a seguito di sopralluogo, è stata giudicata idonea allo scopo.
L'importo dei lavori, in base al progetto, risulta così dettagliato:
a) |
£. 1.195.172 |
per costruzione campo da tennis |
b) |
£. 4.011.543 |
per costruzione degli spogliatoi |
c) |
£. 1.470.839 |
per opere varie di sistemazione (aiuole, alberi, recinzione ecc.) |
d) |
£. 322.446 |
per spese generali |
£. |
7.000.000 |
totale |
Gli elaborati tecnici sono in visione presso gli Uffici dell'Assessorato del Turismo, A. e B.A.
9) Concessione di un contributo regionale al Comune di Nus per l'acquisto di un'area di mq 3.000 a completamento della superficie destinata alla costruzione di un campo sportivo |
£. 5.000.000 |
Il Comune di Nus ha in corso trattative per l'acquisizione di un'area di 3.000 mq che, in aggiunta ai mq 5.000 già di sua proprietà, oggi destinati a campo sportivo e prato della fiera, potrà consentire la realizzazione di un campo sportivo regolamentare, per il quale è già stato redatto apposito progetto che ha ottenuto la approvazione della Commissione Impianti Sportivi del C.O.N.I.
I proprietari dei terreni interessati si sono dichiarati disposti a cedere l'area ad un prezzo medio di £. 2.500 al mq., pari a una spesa di £. 7.500.000 circa.
10) Costruzione di una piscina-coperta ad Aosta. Primo stanziamento |
£. 100.000.000 |
Nonostante la entrata in funzione della piscina scoperta, la città di Aosta non può ritenere di aver risolto completamente il problema degli sport natatori, in quanto il progettato impianto, a causa delle caratteristiche climatiche della città, ha un periodo di esercizio assai breve.
La costruzione di una piscina coperta risolverebbe in maniera definitiva la carenza riscontrabile nella Valle d'Aosta in tale settore, andando incontro sia alle esigenze del turismo che a quelle della popolazione residente, e particolarmente di quella scolastica.
Sono già state individuate alcune aree idonee ad ospitare il nuovo impianto, senza per altro giungere ad una scelta definitiva.
Appare comunque opportuno, dato il notevole ammontare di spesa che comporterà la realizzazione dell'impianto in questione, prevedere un primo stanziamento che consenta di fare fronte alle spese di progettazione e di acquisto dell'area che verrà prescelta all'uopo.
A titolo indicativo si fa presente che la spesa per la costruzione di una piscina coperta e delle relative attrezzature può oscillare, a seconda delle dimensioni, da lire 100 milioni a lire 250 milioni circa, terreno escluso.
Per le opere di cui sopra si propone che il Consiglio Regionale dia delega alla Giunta per l'adozione dei provvedimenti necessari alla loro realizzazione, con l'intesa che tutti gli impianti dovranno rispettare le norme emanate dal C.O.N.I. in materia, nonché le norme di pianificazione territoriale eventualmente esistenti.
Gli interventi regionali saranno subordinati al controllo tecnico preventivo dei progetti.
I lavori saranno sottoposti alla Sorveglianza dei competenti Uffici Tecnici regionali.
È allo studio la realizzazione dei seguenti impianti, che faranno oggetto di un successivo programma che verrà sottoposto all'esame del Consiglio Regionale.
1) Costruzione di un campo sportivo in Alta Valle.
Sono in corso contatti con alcuni Comuni dell'Alta Valle, e particolarmente con il Comune di Morgex, per l'individuazione di un'area idonea alla costruzione di un campo sportivo da destinare all'uso di un Consorzio di Comuni viciniori.
2) Sistemazione del campo sportivo di St. Marcel.
Sono in corso contatti con il Comune di Saint-Marcel per la definizione di alcuni interventi necessari alla sistemazione del campo sportivo di Saint-Marcel.
Balestri (P.S.I.) - Comincerò dall'inizio, cercando di raccapezzarmi in tutta quella che è stata la discussione di stamani.
Ha incominciato Manganoni, quindi entrerò subito in ballo col campo sportivo della Bassa Valle. Come voi ricorderete, all'inizio di questo programma fu mia premura di scrivere ai Sindaci della Bassa Valle ed ai Sindaci dell'Alta Valle per chiedere se era possibile fare degli impianti sportivi di una certa capacità, di una certa grandezza. Ritenevo quindi giusto che, ad un certo momento, in questi impianti dovessero partecipare vari Comuni come Consorzio, sia per la spesa che l'Amministrazione si era impegnata, sia anche per la gestione, perché ad un certo momento i campi sportivi di una tale capienza portano una certa spesa di gestione, e ritenevo che ogni singolo Comune non potesse essere all'altezza. Naturalmente, come è stato ricordato stamane in quest'Aula, ci fu una prima deliberazione del Comune di Pont St. Martin, il quale decise di fare e approvò la progettazione di un campo sportivo nell'area Cravetto acquistata dal Comune di Pont St. Martin.
Ad un certo momento - io non so le ragioni, perché non mi interessava sapere quali fossero quelle che poi portarono a queste polemiche - ci fu una riunione in cui intervenne anche il Comune di Donnaz. Ci fu una riunione qui, all'Amministrazione regionale, dove si convenne più o meno per questo campo sportivo; Donnaz rivendicava la sua parte ritenendo che si dovesse fare al limite del Comune fra Pont St. Martin e Donnaz e il Comune di Pont St. Martin chiese una garanzia di altri impianti per Pont St. Martin. Questo mi sembra fosse un po' ispirato al mio concetto di fare un campo sportivo che potesse servire più di un Comune.
Ora in queste polemiche le cose sono tirate avanti e, cari Consiglieri, non è colpa del sottoscritto se le cose sono andate molto avanti, perché io ho pregato il Comune, gli ho scritto un paio di volte; quella dell'ultima volta è ancora una lettera indirizzata ai Sindaci dei due Comuni di Pont St. Martin e di Donnaz, perché so e sento dire che sul terreno si è trattato, ci sono dei compromessi, ma ufficialmente non mi è pervenuto niente. Pertanto ho chiesto proprio una risposta scritta ufficiale per sapere cosa comportava la spesa dell'acquisto di questo terreno di cui ho sentito parlare e quanto era l'importo. Sì, ho sentito anch'io dire che si parla di 2.500 lire, ma niente di ufficiale. Ecco perché, già quindici-venti giorni fa, ho scritto ai due Sindaci dicendo: "scrivetemi ufficialmente e dopo inizieremo le pratiche", così so rispondervi quello che è stato deciso ufficialmente.
Io penso che l'accordo ormai intervenuto fra i due Comuni sia questo, per ora mi risulta questo, quindi penso che il campo sportivo di Pont St. Martin dovrà essere fatto in quell'area lì che è fra il Comune di Donnaz e il Comune di Pont St. Martin.
Germano (P.C.I.) - Dove si trova?
(voce) - Vi hanno mandato una piantina.
Germano (P.C.I.) - Perché non andiamo? Perché non li facciamo venire qui? Perché non risolviamo questo problema?
Balestri (P.S.I.) - No, caro Germano, di chiacchere se ne fanno tante e quindi che mi scrivano ufficialmente.
Germano (P.C.I.) - Vai almeno a vedere...
Balestri (P.S.I.) - Sono andato, io l'ho visto, ma ad un certo momento voglio qualche cosa di scritto che dice: "i due Comuni hanno deciso di farlo in questa zona qui". Ecco, tutto lì, perché fin che si fanno tante chiacchere rimarremo sempre alle solite. Si dice, si fa, il prezzo è questo, è quest'altro, però di ufficiale non mi hanno mandato niente. Di ufficiale mi hanno mandato solo una piantina dove è delimitato il terreno che stanno trattando; mi hanno mandato solo quella, ed è qui agli atti.
Manganoni, comincia a parlare di Gimillian, della zona di Donnaz, dei terreni pagati, eccetera. Manganoni, si ricordi che quando è servito i terreni si sono pagati 36 mila lire ad Aosta, e ora mi accusate di aver proposto altri acquisti a queste cifre qui, a 32 mila lire, ma se ne sono pagate anche 36. Quindi è una questione di valutazione, di prezzo. L'offerta dei terreni, l'offerta dei fabbricati da espropriare o da comprare, ad un certo momento dipende dalla domanda e dall'offerta. È inutile fare speculazioni su questo, tanto si sono pagate e si sarebbero anche pagate cifre maggiori, quindi non è il caso di scandalizzarsi tanto di queste.
Alla lunga, vorrei dire che sul discorso della Bassa Valle mi sembra che ora si stia un po' esagerando ad un certo momento, perché ne ho parlato anche stamani con Manganoni di quando abbiamo fatto questo programma. Noi avevamo in mente solo determinate opere principali sui due campi sportivi, uno che era in Bassa Valle ed uno in Alta Valle: la zona di Pré St. Didier e la zona di Aosta con la patinoire. Questa è stata la nostra partenza. Poi, finché non avremo un elenco preciso, uno studio preciso della Programmazione... eh, è passato un anno, Casetta, e le cose le sai benissimo, è inutile; sono passati tanti anni in cui non sono state fatte tante cose e all'ultimo anno si doveva, come per incanto, fare poi tutto. Questo è il discorso! Ma non è...
(voce) - Ma ti sei impegnato, ti sei impegnato tu...
Balestri (P.S.I.) - Infatti, sì, avevo annunciato questo, mi sono impegnato, stai tranquillo!
Ma non è detto ora che si vogliano poi mascherare le cose, perché allora vi dico che al Comune di Verrès è stato dato un contributo di 17 milioni per sopraelevare gli spogliatoi al campo sportivo e per dotarli di tutte le necessità occorrenti; quindi vedete che quando ci sono delle necessità noi interveniamo in Bassa Valle come in Alta Valle e non facciamo assolutamente discriminazioni fra nessuno.
Qui si ritorna al solito discorso dell'Ospedale di St. Vincent ed allora vi dovrei dire che non avete proprio capito niente! Perché, ad un certo momento, il discorso è molto chiaro qui, è inutile specularci sopra. Eh sì, caro Piero, allora non avete idea di come possa nascere e come possa vivere un Ospedale! Io sono il primo ad essere d'accordo e poi c'è anche quella famosa riunione: vogliamo fare un'Infermeria in Bassa Valle. Io sono il primo ad essere d'accordo, ma non mi parlare di Ospedale, perché la Regione può anche accollarsi l'onere del funzionamento e può dire: rimettiamo un certo numero di milioni l'anno e decidiamo di farlo, e su questo nessuno discute, ma non hai una possibilità di farlo andare avanti dal lato medico, perché o tu paghi anche i Medici fuori o non possono vivere sul posto dei Medici, poiché non hanno possibilità di guadagno in certe zone e quindi in quelle zone lì non possono vivere degli Ospedali. Questo è il discorso fondamentale. E poi, ad un certo momento, il discorso dell'Ospedale di St. Vincent se l'è visto il Comune di St. Vincent con i sussidi dello Stato.
(voce) - E tutti gli altri Comuni?
Balestri (P.S.I.) - ...E facciamolo in tutti i Comuni, allora, secondo questo discorso!
(voce) - E tutti gli altri Comuni che dicono di farlo in Bassa Valle non capiscono niente?
Balestri (P.S.I.) - No, se lo facciano, ma bisogna accollarsi... non hai capito, Germano, che cosa voglio dire io. Si può fare, ma è un grande sbaglio, perché noi possiamo finanziariamente permetterci di pagargli il deficit, però non passiamo imporre ai Medici di vivere lì e non ci saranno dei Medici all'altezza di condurre un Ospedale, questo è il discorso, mentre St. Vincent, fra il Casinò e le Terme, fra una cosa ed un'altra ti potrà permettere una possibilità del genere. È l'unico posto, secondo me, che ti permetterà una situazione del genere. Questo è il discorso fondamentale. Se vogliamo fare un'Infermeria come è tipo La Thuile o Cogne, allora quello è un discorso che torna, perché un'Infermeria si potrà fare, ma non un Ospedale.
Per i contributi sportivi Manganoni mi diceva che c'è una Commissione, e la Commissione dà i contributi secondo le attività che sono state fatte, secondo il rapporto dell'anno. Questo è sempre stato così, è stato prima e lo è ora. Ti dirò di più: io non sono nemmeno andato, e tu mi rimprovererai. Eh no, perché sennò sapevo che dicevano: "quello influenza"; l'hanno deciso loro, e lo decidono secondo il calendario che hanno delle proprie attività, è sempre stato così, quindi è inutile, ad un certo momento, volerci speculare sopra.
Si parla di St. Vincent, di tredici villaggi che non hanno fognature, strade. Ora io mi domando perché non le ha fatte lui. Eh, come no! Insomma, questo l'accusate parlando di un argomento dell'Assessorato del Turismo ...(voce)... sì, e ti rispondo...
Montesano (P.S.D.I.) - ...Germano!
Balestri (P.S.I.) - Sì, e ti rispondo, infatti. Il Consigliere Caveri ed il Consigliere Savioz ti potranno dire quante volte loro stessi ed anche il sottoscritto siamo intervenuti certe volte per dire che ritenevamo molto più importante fare le fognature, gli acquedotti, che non determinate strade.
Oggi se ne sente la carenza, ma allora ti risponderà Colombo che di fognature ed acquedotti se ne sono fatti più in quest'anno che nel bel periodo lungo di prima.
A questo punto, però, con l'intervento che ha fatto l'ex Assessore Manganoni stamani, c'è altro da dire. L'ha sempre torchiato l'Assessorato del Turismo quando era in Giunta - ed il mio predecessore ne sa qualche cosa, eh! -, quindi ad un certo momento che faccia la proposta al Consiglio di togliere l'Assessorato del Turismo e che si passi tutto all'Assessorato dei Lavori Pubblici - come sostiene lui -, così almeno saremo a posto.
I campi da tennis di Valpelline: ma insomma, anche qui si sta esagerando! Sinché si dice che sarà necessario un campo sportivo, sì, siamo d'accordo. Sono necessarie tante cose, questi programmi si vedranno attraverso un certo numero di anni, non è che in un anno si possa fare tutto e, se il Comune di Valpelline ha richiesto questo, qualche indicazione ci sarà.
Qui, caro Savioz, vorrei risponderti una cosa: oggigiorno il Comune di Valpelline - io non so come funzionasse prima - è uno di quelli che funziona bene, perché guarda, se c'è uno che manda tutti gli elenchi dei vasi ricevuti, dei cestini, delle panche pitturate continuamente, è proprio il Comune di Valpelline. Pertanto ha fatto qualche progresso, forse non per merito di nessuno, molto probabilmente per merito di un certo andazzo per cui si stanno muovendo i turisti in Valpelline. Quest'anno, nel Comune di Valpelline, in campeggi di 15 giorni l'uno sono andati dai 2.500-3.000 Belgi; quindi se questi giovani chiedono di avere - e vanno per un periodo abbastanza lungo - dei campi da tennis e di spendere 5 milioni, se il terreno è già del Comune, mi sembra che poi non sia un'esagerazione da sparare così sul Comune di Valpelline! Speriamo che l'anno prossimo, fra due anni, quando sarà possibile, si facciano anche altre attrezzature.
Mi sembra che a Pedrini ho più o meno risposto parlando del campo giù di Donnaz.
A Fosson vorrei dire una cosa: si tratta poi, ad un certo momento, di contributi che noi diamo ai Comuni e quindi, esaminando articolo per articolo, vedremo che in prima pagina ci sono 100 milioni per la patinoire di Aosta. Noi abbiamo deciso, in linea generale, di dare 100 milioni al Comune di Aosta per la patinoire. Che poi siano andati per acquistare questi terreni, che i terreni oggi valgano 2.500 lire circa e si vogliano fare delle speculazioni su quello che è stato, si va un po' ad intaccare l'autonomia comunale, insomma. Poi - io non discuto su quello che c'è stato prima, io parlo di oggi - se il Comune ha messo anche altri impianti tipo la pista di curling e il resto, ad un certo momento non è che siamo partiti noi, è il Comune che se la vede così e che vuole far questo. Visto che si fa l'acquisto di un certo numero di terreni, il Comune si è prefisso di fare tutte queste attrezzature senza il nostro contributo. Il contributo che diamo noi è un contributo che serve per tutto questo. Loro forse pensano, in seguito, di farci anche delle attrezzature sfruttando quei terreni che ci sono. Pertanto non è che siamo andati noi a suggerire il curling. Capisco che oggi il curling è meno sentito di tante altre cose che ci sarebbero da fare, ma insomma, questa è una valutazione che si sono fatti loro, non rientra nelle nostre.
Settantacinque milioni a Courmayeur: mi sembra che lo stadio del ghiaccio sia una di quelle opere che dà tutta una caratterizzazione alla Valle d'Aosta. In questi 75 milioni sono compresi anche i terreni destinati a compensare la diminuzione di area del parcheggio, sono state acquistate altre zone o stanno trattando di acquistare altre zone per parcheggi. Loro ci hanno chiesto questi 75 milioni come nostro contributo complessivo e quindi noi li diamo, ma i lavori che il Comune di Courmayeur sta eseguendo sono anche altri, come l'acquisto di terreni per i parcheggi, eccetera.
Qui arriviamo ai 35 milioni della funicolare di St. Vincent. La funicolare di St. Vincent, come avete saputo, è vecchia ed addirittura non le è stato rinnovato il permesso per andare. Questo è un discorso lungo. Merita farla, non merita farla? Loro non avevano i mezzi, sono d'accordo, e diciamolo pure francamente: al Comune di St. Vincent - questa era una previsione di parecchi mesi fa - sono stati dati altri fondi, quindi questa è una valutazione del Consiglio. Il Consiglio valuti cosa vuol fare per St. Vincent e su questo io non discuto.
I terreni di Saumont: 5 milioni. Qui si tratta di quei terreni di proprietà di un certo Signor Boch e che il prezzo viene ad essere, Fosson, sulle 1.000 lire al metro. Sono 5.000 metri circa. La riteniamo una cosa interessante, tanto più che ci sono i 22 milioni dati dal C.O.N.I. per questa attrezzatura. Ora, a questo punto, prima di proseguire, vorrei anche farvi un altro discorso. Stamani si speculava sul fatto di dire che il C.O.N.I. deve dare lui l'approvazione. No, guardate che abbiamo delle disposizioni precise di cui vi leggo la parte che più interessa: "Prescrive che i progetti per la costruzione, l'acquisto, l'adattamento, il restauro e le modifiche degli impianti sportivi siano approvati con decreto dell'Autorità competente, previo parere favorevole in linea tecnica della Commissione Interministeriale Impianti Sportivi che ha sede presso il C.O.N.I. - eccetera, eccetera - Questo vale per gli impianti in costruzione, ma vale anche per qualsiasi modifica e variazione di impianti già esistenti"; cioè il C.O.N.I. può impedirci di fare qualsiasi gara su campi o su attrezzature che non corrispondano ai loro requisiti.
I 100 milioni per i terreni di Pré St. Didier: qui se ne è parlato tanto. Pré St. Didier è una cosa che interessa tutta la Valle d'Aosta per la posizione in cui si trova. Vogliamo veramente sviluppare questa zona? Ad un certo momento, se noi non facciamo uno stanziamento che è un accantonamento... però vi dirò che gli uffici interessati già stanno trattando per vedere l'acquisto di quei terreni ancora necessari - non sto a ripetere quanto ha detto stamani Savioz - e che interessano per collegare le Terme, per collegare gli eventuali impianti alla Statale, senza fare quel giro nel paese che è praticamente impossibile; quindi molto probabilmente saranno quei due appezzamenti, e potranno interessare anche altre zone. E c'è già uno studio, abbiamo chiesto - così, solo a titolo di informazione - ad uno studio tecnico di farci qualche preventivo, qualche schizzo su quello che potrà essere lo sviluppo come impianti sportivi e come adattamento delle Terme vecchie. Se non facciamo un funzionamento così, praticamente non risolveremo mai questo problema. Noi chiediamo quindi un accantonamento, non abbiamo ancora dei progetti precisi, ma se non iniziamo a fare un accantonamento questo problema non si risolverà mai, perché se non ci sono i soldi nessuno si muoverà.
(voce) - Cosa intendi per "adattamento delle Terme vecchie"?
Balestri (P.S.I.) - ...mah, in linea di massima, e credo che anche tu sia favorevole, noi siamo per la risistemazione delle vecchie Terme...
(voce) - ...ma no, no, quelle bisogna rifarle...
Balestri (P.S.I.) - Appunto, sistemazione interna, ma diciamo la stessa cosa...
(voce) - ...non toccarle...
Balestri (P.S.I.) - Guarda, vuoi lasciarle così come sono?
(voce) - Pulisci pure per pulirle...
Balestri (P.S.I.) - No, internamente vanno riviste, internamente vanno attrezzate a quelle che sono le esigenze ...(voci di vari Consiglieri)... comunque questa è una discussione tecnica.
Savioz (P.C.I.) - Questa è una discussione che si potrebbe fare e, invece di promettere che senz'altro faremo o avresti fatto una Commissione e che l'avremmo sentita, potremmo dare quel poco che abbiamo, ma lo potremmo dare così, proprio per il bene di tutti, in quanto sono problemi che non si risolvono dalla sera alla mattina. Comunque non è questo il posto per discutere sulle vecchie Terme o sulle non vecchie Terme. Le vecchie Terme così come sono rappresentano un qualche cosa del passato. Il voler rimodernare internamente le vecchie Terme - non parliamo poi del punto di vista estetico esterno - significa rovinare le vecchie Terme e non avere niente di funzionale in senso pratico e moderno.
Balestri (P.S.I.) - È inutile entrare in questo argomento.
Savioz (P.C.I.) - Appunto, è inutile, questo non è il posto, ma io dico: discutetele queste cose!
Balestri (P.S.I.) - Andrà fatta la piastrellatura, andrà fatto quel che andrà fatto, i tecnici ce le indicheranno e poi ne discuteremo.
I 16 milioni che ci hanno indicato per gli impianti sportivi di Gressoney mi sembra che, più o meno, non abbiano creato obiezioni. Anche qui ci vuole l'approvazione del C.O.N.I., come dico, perché altrimenti per tutti questi impianti oggi o domani ci troviamo senza poter avere nessun risultato, poiché ci potrebbero impedire di svolgere delle attività.
Riguardi ai 5 milioni per Nus, credo che ci sia già tutto nell'allegato: si tratta di 3 mila metri quadrati per una spesa di... il terreno viene sui 2.500.000, gli diamo il 70%: su 7.500.000 sono 5 milioni.
La costruzione di una piscina coperta ad Aosta: ora qui il discorso può essere lungo, ma può anche essere breve. Nella piscina scoperta - io non voglio fare polemiche - c'è solo l'impianto di acqua rigenerata, non c'è l'impianto di riscaldamento. Chi è stato a fare il bagno sa qual è l'impressione: appena rigenerata ha un senso di tiepidezza, ma dopo un giorno che l'acqua è lì sapete gli effetti che si hanno... quindi si potrà anche rifare, e vorrò scritto un parere di un tecnico per sapere quello che si potrà o non si potrà fare. Però quello che mi hanno detto è che per rifare l'impianto di riscaldamento, anche nell'eventualità che si possa coprire con degli accorgimenti, bisogna rifare molta piscina, perché sennò non si riescono a fare le tubazioni per tutti questi impianti di riscaldamento. Questa è la risposta che mi hanno dato, ma come dico questo discorso lo vorrò approfondire, magari con degli accorgimenti. Oggi la tecnica permette tutto, permetterà anche quello. Però, mi dicono che, se si dovesse coprire l'attuale piscina, si finisce per spendere nella stessa misura o più di quello che sarebbe la spesa di una piscina nuova. Questo è quanto mi hanno riferito i tecnici e quello che approfondiremo.
A Germano vorrei dire che, sì, per carità, ognuno fa quello che può secondo le proprie possibilità, ma nella piscina scoperta, tutto sommato, si sono spesi 90 milioni e sarebbe stato bene averli previsti prima; forse per una piscina coperta ce ne vogliono molti di più, però se si prevedeva in due tempi... Ecco perché proponiamo un certo accantonamento, sennò penso che non arriveremo mai ad uno stanziamento completo per un'opera del genere.
Qui rispondo a Savioz (in parte l'ho già previsto): la pista di curling è una trovata del Comune, non è un'indicazione nostra, è una cosa loro e se la vedranno loro. Noi diamo i 100 milioni per la pista di pattinaggio. Per Pré St. Didier ti ho esposto le cose come stanno, eh, ce ne vogliono tanti di miliardi, ma noi ci auguriamo di fare solo le infrastrutture turistiche a Pré St. Didier, e speriamo che i miliardi vengano ad impiegarli i privati ...(voce)... Come sai, stanno tirando giù i piani, quindi sarà fatto anche il piano generale.
La Scuola alberghiera: tu hai toccato un argomento stamani che non rientra in questo, ma che è molto interessante... sì, va bene, ma io... Allora ti posso dire che potevamo incominciare a tenere quella che avevamo, anche perché queste necessità, a cui tu hai accennato stamani, sono veramente sentite, ma dovevamo incominciare a tenere quella che avevamo, perché... eh! È ben anche quella di St. Vincent ...(voce)... quelli durano sei mesi, non cambiar discorso, perché tu hai parlato dei corsi completi di tre-quattro anni. Questi sono di sei mesi, vanno bene, nessuno ne dice niente e stanno lì, ma tu hai parlato di una Scuola alberghiera fissa, con dei corsi... ed è utilissima, sono d'accordo anch'io, però tu sai benissimo che bisogna costruirla e bisogna, ad un certo momento, anche avere il personale attrezzato per farle queste Scuole alberghiere.
Savioz (P.C.I.) - Tu dici che manca quello, allora scusa, ma di questo problema, porca di una miseria, non è che ne hai afferrato molto, perché qui abbiamo tanti di quei tecnici da farsi non una, ma dieci scuole, diavolo! Figurati se in Valle d'Aosta manca il personale alberghiero per istruire i ragazzi, ma Dio mio, no, eh!
Balestri (P.S.I.) - Ma come! C'è il personale, ma va fatta la scuola per mettercelo, eh!
Savioz (P.C.I.) - Ma sì, ma tu mescoli i cavoli a merenda.
Balestri (P.S.I.) - Ma no, tu hai sparato stamani su questo problema delle Scuole alberghiere, che è veramente sentito; fosse caduto lì, ma ad un certo momento tu sai che è la Giunta precedente - di cui ho anche la colpa io - che ha lasciato cadere il problema di St. Vincent, parliamoci chiaro! E quindi c'eri anche tu, come c'ero io, forse l'hai ingoiata tu come l'ho ingoiata io, è inutile ora venire a rimediare tante cose!
(discussione generale in lontananza)
Fosson (U.V.) - Ma non esiste la Scuola alberghiera a St. Vincent? Al Dottor Balestri...
Balestri (P.S.I.) - Sì, ma non esiste come...
Fosson (U.V.) - Non esiste la Scuola alberghiera?
Balestri (P.S.I.) - Esiste, ma non esiste come l'ha detta stamani Savioz.
Fosson (U.V.) - Io pongo una domanda precisa: esiste o non esiste la Scuola alberghiera a St. Vincent?
Balestri (P.S.I.) - Esiste, ma non nella forma che l'ha descritta Savioz stamani.
Fosson (U.V.) - Perché le affermazioni che stava facendo erano completamente errate...
Balestri (P.S.I.) - Io rispondevo alle sue affermazioni di stamani.
Montesano (P.S.D.I.) - Un momento, Consigliere Savioz, un attimo, lo lasci finire. Scusi, Consigliere Savioz, io l'ho pregata di lasciarlo finire. Abbia pazienza, no! Lo lasci finire e poi farà il suo intervento.
Balestri (P.S.I.) - Ora mi sembra che la conclusione sia questa: ad un certo momento voi sparate sulle autonomie dei Comuni, sulla libertà dei Comuni, sul lasciar gli atti decisionali ai Comuni e che non si possono comprimere, su questo e su quest'altro e appena noi prendiamo qualche cosa dai Comuni... Siccome diamo loro dei contributi sulle opere proposte da loro, voi venite poi a farci tutte le critiche, perché i Comuni non possono fare questo o perché i Comuni non possono fare quest'altro, i prezzi sono alti o i prezzi sono bassi. Va bene, noi diamo loro i contributi, quindi sorveglieremo, ma ad un certo momento non possiamo andare ad anticipare! O veramente diamo loro dei contributi e li lasciamo trattare o altrimenti diciamo che vogliamo fare noi direttamente le cose ed allora il discorso cambia.
Ora vi dovrei domandare una cosa. Voi volete stralciare qualche cosa da qui, ma non capisco il motivo, il perché. Ad un certo momento la Giunta è l'organo esecutivo del Consiglio. Voi dite non abbiamo fiducia della Giunta...vabbè, questo è un discorso che ci riguarda... Voi volete stralciare da questo programma di lavori... appunto, perché noi, tenendo conto delle richieste dei Comuni, ve le abbiamo portate in parte - non precise, perché certe notizie non ci sono pervenute ancora dai Comuni -, ma facendo questo voi... no, non ho detto che è colpa dei Comuni, ho detto che le cose non si fanno dall'oggi al domani! Quando si fanno delle trattative dei terreni e quando ci sono delle progettazioni, Avvocato Caveri, non è che si fanno in cinque dieci giorni, in un mese, due mesi, tre mesi... lei sa bene come vanno queste cose!
Qui, ad un certo momento, io mi domando: perché voi volete questo? Perché voi non volete che si realizzino queste opere. Questa è la verità!
Montesano (P.S.D.I.) - Eh, già. C'è Pedrini, Manganoni, Fosson e Savioz.
Pedrini (P.L.I.) - Se mi permette, Signor Presidente, farò il tutto nelle dichiarazioni di voto.
Manganoni (P.C.I.) - Ho osservato questa mattina, dopo che da parte nostra si era denunciato questo trattamento da "parenti poveri" per la Bassa Valle, che Pedrini si è sentito in dovere di scatenarsi. Meglio tardi che mai! Però, Pedrini, l'hai capita adesso la politica di quei Signori? Ti faccio osservare comunque una cosa: io parlavo della discriminazione dei "parenti poveri", cioè i lavoratori della Bassa Valle erano dei parenti poveri, ma te ti escludo dai poveri.
(voce) - ...bontà tua e delle tue...
Manganoni (P.C.I.) - ...Ora vedi, Pedrini, perché non hai usato prima la tua influenza presso la Giunta per fare in modo che queste discriminazioni nei confronti dei paesi della Bassa Valle non avessero luogo? Ne avevi i poteri, Pedrini, ne avevi i poteri! E ti cito: quando hai voluto farti eleggere Presidente dell'autostrada l'hai trovata la via...
Pedrini (P.L.I.) - ...non è vero...
Manganoni (P.C.I.) - ...quando hai fatto stanziare i 600 milioni per due funivie e una strada a Chamois hai trovato la via, quando hai bisogno di qualche cosa tu pigli il telefono e dici: caro Bionaz, o così o io voto contro e la Giunta va per aria! E allora, il caro Bionaz, pur inghiottendo amaro, pur essendo grosso, il rospo lo avvalla e dice: meglio un rospo grosso che...
Bionaz (D.C.) - ...che Manganoni...
Manganoni (P.C.I.) - ...ora vedi, Pedrini ...(voci)... se tu ti servivi di questo famoso telefono e dicevi a Bionaz: o pensate anche alla Bassa Valle o io voto contro, stai certo, Pedrini, che di questi 500 milioni per attrezzature sportive non se ne davano solo 15 alla Bassa Valle, non si davano solo le piccole briciolette alla Bassa Valle! Una tua telefonata era sufficiente per mettere le cose in quadro; quindi vedi, Pedrini, io do atto della tua influenza e della tua potenza, della tua possibilità di ottenere nei confronti dell'attuale Giunta. Avresti dovuto servirtene prima e noi oggi non ci troveremmo in queste condizioni. Vista che la questione è accantonata, chiuso, chiudo tale questione e veniamo alle altre. Penso che avremo occasione poi esaminandolo, perché questi sono interventi... diciamo "di principio", interventi generali. Io prima pensavo che l'avessero ritirato e avessero accettato le proposte fatte dai miei colleghi Consiglieri, ma visto che invece non viene accettato e si insiste su questo, io penso che poi ogni punto verrà esaminato ed allora ne discuteremo.
Ora vorrei sentire un parere su questo: io ho parlato del campo di tennis a Valpelline ed ho detto che non serve ai turisti perché non ci sono o sono in numero limitatissimo. Primo. Guardate che io conosco Valpelline. Io non sono - scusami Balestri - della statura dell'Assessore al Turismo che forse non sa dov'è St. Nicolas; non solo, so dov'è Valpelline e dove sono gli altri Comuni, ma anche dove sono i villaggi. Ho girato e continuo a girare nella Valle come è dovere di tutti i Consiglieri. Ora, io ho detto: anziché un campo sportivo che non serve né per i turisti - che non ci sono - né per i giovani del posto, i quali non vanno a giocare al tennis, perché non possono mettersi i pantaloni bianchi, la giacchetta bianca, la maglia bianca, le scarpette bianche e tutto bianco, perché quelli sono dei lavoratori e i loro vestiti, le giacche e le maglie sono di colore piuttosto grigio, e non bianco...
(voce) - Ma è mica necessario...
Manganoni (P.C.I.) - ...che se prendono in mano - la mano di un lavoratore non è sempre pulita - quella palla bianca diventerebbe subito nera o grigia... lo dico davvero: i figli degli operai e dei contadini di Valpelline non vanno giocare a tennis. Sarebbe stato utile un campo sportivo per il gioco del pallone, perché al pallone giocano anche gli operai, i figli degli operai e i figli dei contadini, e avrebbe servito non solo Valpelline, ma anche Oyace, Bionaz, Ollomont, persino Doues.
Io vorrei sapere dalla Signorina Verthuy, Consigliere regionale della zona di Ollomont, che cosa ne pensa su questo argomento. Signorina, obiettivamente, lei giudica più importante il campo di tennis o il campo per il gioco al pallone? Obiettivamente! Non mi sono rivolto al Consigliere seduto a destra della Signorina, mi sono rivolto alla Signorina, no. Sarei grato mi dicesse o l'uno o l'altro o tutti e due, eh! Facciamoci anche un palazzo del ghiaccio, un campo di hockey, un 30 milioni per il gioco delle bocce, no? E poi dopo facciamo anche l'Università! Ma insomma, stiamo nei limiti!
È vero che voi sguazzate nel denaro sulla carta, perché il danaro è sempre a Roma, ad Aosta non arriva e i miliardi sono sempre da venire, quindi voi sulla carta sguazzate, miliardi di qua... Ma c'è Balestri che ci prova una soddisfazione matta, lui: cento milioni di qua, trecento di là, seicento milioni di là, 2 miliardi e 820 milioni a St. Vincent. Per fortuna che il pubblico, io penso, è locale, conosce la Valle d'Aosta, il Consiglio regionale e la Giunta li conosce, ma se qui dovesse venire uno di fuori Valle dice: ma questi Valdostani devono andare a letto nei letti con le lenzuola d'oro! Perché questi parlano di miliardi così, come quando io ero bambino, avevo i birilli in tasca, e dicevo: guarda quanti birilli! E voi: guardate quanti miliardi! Ma i miliardi sono a Roma, però, voi non li avete...
(voce) - non ti preoccupare!
Manganoni (P.C.I.) - Io mi auguro che arrivino per il bene dalla Regione, me lo auguro, però ho il terrore di sbagliarmi.
Allora andiamo avanti, anche se la Signorina Verthuy non ha voluto pronunciarsi, andiamo avanti lo stesso, forse, si pronuncerà dopo ...(voce)... L'altra volta io ho parlato di pillole, e qui mi hanno investito tutti.
Ad ogni modo, veniamo un po' alla questione di Aosta. Per campi di hockey si dice: 50 milioni. Sulla pista di curling hanno già detto gli altri (io confesso la mia ignoranza, non so cos'è il curling). Vi premetto che adesso, con i capelli grigi, non faccio più dello sport, ma a mio tempo ne ho fatto molto, però mi consola il fatto che non solo non lo so io, ho sentito tutti quelli che hanno chiesto prima di me: cos'è questo curling? Mah! Io penso che l'Assessore ce lo spiegherà, salvo che l'Assessore, come me, non sappia neanche lui cos'è...
Balestri (P.S.I.) - ...non ho mai giocato...
Manganoni (P.C.I.) - Quindi, Consiglio regionale, guardate cosa avviene qua dentro: il Consiglio regionale deve approvare lo stanziamento di 13 milioni per la pista di curling ed i Consiglieri regionali non sanno cos'è il curling! Io lo confesso, ma mi sembra che la Giunta, da quanto ha detto Balestri, di curling se ne intenda quanto me ne intendo io! Ed allora possiamo noi approvare 13 milioni per la pista di curling quando non sappiamo cos'è? ...(voci)...
Io penso che l'Assessore, dopo che i miei colleghi hanno chiesto cos'è il curling, avrebbe dovuto dire: "il curling è questo...". Non so, la pista di curling avrebbe dovuto spiegarcela, ma non ci ha spiegato niente ...(voci)... Questo fa dubitare... fattelo spiegare da Bordon, Bordon sa tutto!
(risate varie e discussione generale in Aula)
Manganoni (P.C.I.) - Veniamo sui discorsi seri.
Ma noi possiamo approvare delle cifre del genere per cose che non sappiamo cosa sono? Ma no, qui non facciamo ridere, facciamo pena, purtroppo, facciamo pena! Approviamo dei milioni che non sappiamo per che cosa. Allora vi dicevo: 50 milioni per l'hockey, 100 milioni per la piscina coperta, 13 per il curling, 45 per l'impianto di refrigerazione - per tenere i pesci freschi! -, 30 per l'acquisto dei terreni, bocciodromo coperto... anche qui, mi pare 30 milioni per un bocciodromo coperto. Io mi dico: ma siamo ancora con i piedi per terra o stiamo dando dei numeri?
Adesso, a parte gli scherzi, io mi pongo questa domanda: ma voi sapete la situazione di Aosta? Abbiamo parlato tempo addietro, qui, della Circonvallazione nord che stava alimentando Cimiteri e Ospedali di Aosta; in una settimana due incidenti mortali e due o tre incidenti non mortali.
Noi abbiamo fatto l'interpellanza in Giunta. Abbiamo detto: interessiamoci, facciamo quelle indispensabili rettifiche e modifiche e salviamo la vita di quella povera gente. Cosa ha detto Colombo? "Ti assicuro che entro quest'anno - allora era l'anno scorso, 1967 - saranno eseguite queste e queste opere". È vero, Colombo, e cos'hai eseguito? Niente! Ora, riguardo ai soldi, lì non si tratta di 500 milioni, ma forse di alcune decine di milioni per fare queste opere ed evitare i morti, per evitare gli incidenti mortali, ma qui non si fa, no! Continua a morire quella gente, tanto... Osservate: per lo più chi ci lascia la pelle sono dei poveri cristi, perché sono i pedoni, i ciclisti e i motociclisti, va bene? Sono dei poveri diavoli: operai, contadini, quindi qualcuno in più, qualcuno in meno, dite voi... Certo che se fosse qualche padrone del vapore che ci lascia la pelle, eh, allora voi cambiereste! Ma lì ci sono i poveretti, quindi la vostra politica è questa: gli operai e i contadini lasciali nel loro pantano, hanno sempre campato così e lascia che campino così, no?
Questo alla faccia del Centro-Sinistra. Scusatemi, compagni Socialisti, ma mi sembra che il vostro Centro-Sinistra ...(voce)... ma, a me il fatto che voi mi dite che sono finanziati non interessa niente; perché voi, scusate il termine, di balle ne avete raccontate troppe in questo Consiglio!
Io crederò quando vedrò l'inizio dei lavori. Colombo ha detto: "entro quest'anno - cioè entro il 1967 - i lavori inizieranno". Ha parlato anche di quel sottopassaggio vicino alla Maternità che deve partire; il ponte sotto la Circonvallazione nord c'è già, quindi si tratta di circa 200 metri di strada, non costosa, perché è in piano, e quindi lì eviteremmo... guardate che all'imbocco di quella strada della Bioula ci sono già stati morti e feriti, ma diversi, perché è pericolosissimo, ripido e con poca visibilità.
Colombo mi ha detto: "facciamo entro il 1967". Siamo nel 1968 ed i lavori non sono iniziati.
Colombo (P.S.I.) - Manganoni, diciamo le cose come stanno: io ho detto che il Comune avrebbe provveduto a fare quelle opere entro il 1967.
Manganoni (P.C.I.) - ...esatto...
Colombo (P.S.I.) - ...per poi dare l'avvio all'inizio dei lavori.
Manganoni (P.C.I.) - Esatto, Colombo, tu come puoi pensare che il Comune di Aosta possa pensare a quel problema quando ha il curling per la testa? Deve pensare alla pista di curling!
(discussione generale in Aula)
Manganoni (P.C.I.) - Gli Amministratori comunali... alle modifiche della Circonvallazione nord. Ma insomma, lo facciamo o non lo facciamo questo curling?
Montesano (P.S.D.I.) - Mi scusi, Consigliere Manganoni, ma rientri un po' nell'argomento!
Manganoni (P.C.I.) - Ma questo non è l'argomento? Le piste di curling sono scritte qui sopra, Presidente!
Montesano (P.S.D.I.) - Io allora devo dire che lei è un Consigliere divagante...
Manganoni (P.C.I.) - ...vada per divagante...
Montesano (P.S.D.I.) - È un Consigliere divagante.
Manganoni (P.C.I.) - Ho finito con la Circonvallazione nord.
Questo famoso acquedotto: è più urgente l'acquedotto... non vi parlo solo della città di Aosta, ma di tutta la collina che è senza acqua. Porossan beve acqua su cui c'è scritto "acqua non potabile", ma quello non importa, che bevano dell'acqua potabile o non potabile o non abbiano acqua, però la pista di curling la facciamo, per quello c'è tempo, no?
Abbiamo la fognatura di Porossan. Porossan non è un villaggio di 25 abitanti sito a 3 mila metri, Porossan è un borgo, un villaggio di Aosta che ha una popolazione quanto la maggior parte dei Comuni di Aosta. È senza fognature, non interessano le fognature di Porossan, facciamo il curling!
Gli Asili nido di Aosta: è vero che a voi degli Asili nido non importa niente, perché non è il figlio di papà che va all'Asilo nido, poiché papà può disporre di una governante, anche di due, per allevare il proprio rampollo. Gli Asili nido servono per gli operai, perché c'è la madre che deve lavorare, poiché oggi, purtroppo, in molte famiglie se non vi sono due entrate non si vive. Dopo i miglioramenti apportati agli stipendi e alle paghe degli operai dal Centro-Sinistra, oggi in molte famiglie ci vogliono due stipendi, la moglie deve andare a lavorare e il rampollo dove lo porta? Quella non può pagarsi la governante o le governanti per allevarsi il rampollo, e allora andrebbe bene un Asilo nido dove le mamme, queste mogli di operai e di piccoli impiegati, si portano il bambino. Quello non interessa, si deve fare la pista del curling!
Ora vi cito ancora un solo caso, perché potrei continuare fino a questa sera. Circonvallazione sud: Balestri, io penso che saprai dov'è la Circonvallazione sud, perché si trova ad Aosta, no? Sul tratto dalla Stazione verso Ivrea due pullman non passano per un tratto di circa 100 metri; poi più avanti si allarga ma, quando arriva un pullman, un camion deve fermarsi - non parliamo quando passano i T.I.R.! - per lasciare passare quell'altro, naturalmente con la coda che si forma dietro. Ora, diventa urgente allargare quel tratto lì, ma lì non interessa agli Amministratori di Aosta! Ma come fanno gli Amministratori di Aosta a sapere che lì non passano due pullman, quando devono dedicare tutta la loro attività allo studio delle piste del curling?
Su Aosta ho finito... no, ancora un caso. Vi è la strada di Via dell'Archibugio che dà l'accesso all'attuale Campo Tesolin, il quale darà l'accesso alle piste di curling che - penso io - si faranno laggiù. Ebbene, questa strada è larga 2 metri. Parte dal primo passo, attraversa la Ferrovia, passa lì dove c'è l'Albergo del Gran Paradiso, dove ci sono molte case e poi va al Campo Tesolin. Su questa strada non incrociate - non parliamo se si incontra un pullman! - due automobili. Io ci sono passato...
(voce) - ...non è quella la strada...
Manganoni (P.C.I.) - Quella è una delle strade, quella è la strada più diretta, perché cosa fanno gli abitanti della zona delle Case Operaie? Siamo obiettivi, perché lo faremmo anche noi: dovrebbero venire fin qui al sottopassaggio e fare tutto questo giro, però dicono: "qui la strada è più diretta" e prendono quella strada.
A parte il fatto del Campo Tesolin, ma per gli abitanti di quella zona c'è anche un albergo - non che voglia far lavorare il difensore degli alberghi, perché per me una semplice famiglia di operai ha gli stessi diritti di quelli che ha il proprietario di un albergo, questo sia molto chiaro - ma, tanto che sappiate dov'è, vi è anche un albergo e vi sono molte case. Ebbene, se incontrate un'automobile, dovete fare retromarcia fintanto che trovate una piazzuola, perché non potete incrociarla. Non si è sentita la necessità di allargare questa strada, no, però di fare la pista per il curling sì!
Ora io vi dirò: noi qui stiamo proprio scantonando, noi ci innalziamo sulle nuvole, non abbiamo più i piedi per terra! A Chambave, Verrayes, St. Denis, Pontey - vi faccio quell'esempio -, in quattro Comuni, i cui abitanti sommati tra loro saranno circa 3 mila, lì non si fa un campo sportivo, no...
(voce) - Dove, a Pontey?
Bionaz (D.C.) - Non sai neanche questo, tu che conosci la Valle d'Aosta?
Manganoni (P.C.I.) - No, io conosco la Valle d'Aosta!
Bionaz (D.C.) - Non sai che c'è un campo sportivo a Pontey?
Manganoni (P.C.I.) - No, a Pontey giocheranno al pallone in un prato, come si gioca in molti altri posti.
Bionaz (D.C.) - Nossignore, vai giù a vedere! E dice che conosce la Valle d'Aosta!
Manganoni (P.C.I.) - Bionaz, io ho dimostrato a voi tutti di conoscere la Valle d'Aosta e, anche se per caso fosse vero che là vi è un campo sportivo a Pontey, a Chambave, Verrayes e St. Denis, che si trovano sull'altra sponda della Dora, non c'è. Ed allora per Verrayes, per St. Denis e per Chambave, la cui popolazione supera i duemila abitanti, lì non c'è bisogno di fare dello sport, ma perché? Non le piste di curling, ma neanche un modesto campo sportivo per dare quattro calci ad un pallone!
E poi dopo si dice, quel collega Liberale diceva: "i giovani s'inciuccano"... ma già, e dove vanno? Nelle piole... Date loro la possibilità di giocare al pallone, così s'inciuccano meno, andranno meno nelle piole!
Vedete, ora non ribadisco quanto detto stamattina, ma qui vi è un disprezzo per una certa zona di Comuni, perché quelli sono Comuni poveri, con una popolazione povera, quelli si ignorano completamente! A parte che ho già detto che Verrayes e St. Denis non hanno neanche le fognature, neanche il Capoluogo ha le fognature...
E quando voi parlate di turismo e sul fatto che diceva Balestri, che io ho sempre torchiato il turismo, lo vedremo adesso questo problema, perché voi pensate che l'Assessore al Turismo conosce Verrayes e St. Denis? È mai andato nelle zone alte di Verrayes e St. Denis? Ci vada! E allora si accorgerà che sono zone bellissime, suscettibili di sviluppo turistico, perché si trovano oltre i 1.200-1.500 metri in zone pianeggianti, vicino alle pinete, zone bellissime. Cosa si fa per sviluppare il turismo in queste zone? Neanche le fognature! Altrove bisogna fare i campi di curling, lì neanche le fognature per sviluppare il turismo. Allora bisogna avere una visione d'insieme del turismo, e non prendere solo Pré St. Didier, Courmayeur e Breuil per le corna, ma bisogna esaminare tutta la Valle e sviluppare il turismo in tutta la zona, non solo nei Comuni ricchi.
Si è detto, ha detto Balestri...
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Manganoni, sono venticinque minuti...
Manganoni (P.C.I.) - ...che non hanno richiesto opere sportive nella Bassa Valle.
Mi dispiace di dover smentire la Giunta e dover dare dei bugiardi ai membri della Giunta e all'Assessore, ma c'è una delibera del Comune di Hône, in data 19 dicembre 1967, che si riferisce ad una lettera già inviata il 15 giugno 1967 - Balestri, senti questa - è dal 15 giugno 1967 ...(voce)... No, non è questione di educazione, è questione che io poi devo ripetere e devo sempre dirle tre o quattro volte; non le capisce già quando è attento, pensiamo poi quando parla con gli altri!
Montesano (P.S.D.I.) - Il pubblico non approvi, oh! Sennò sono costretto a fare sgombrare l'Aula. Questo non è un teatro.
Manganoni (P.C.I.) - La delibera citava una lettera inviata il 15 giugno 1967 - sei mesi fa - nella quale si prospettava alla Regione - io non ve la leggo tutta, ma si diceva questo - "Noi non abbiamo piazzali... sapete com'è Hône, è un disastro: tutte le settimane c'è il mercato di Fondo Valle dove affluiscono gli abitanti di Champorcher e di Pont Bozet, oltre quelli di Hône, fanno il mercato lungo la strada ed allora per passare con una macchina - non parliamo se ci si incrocia! -... non abbiano campi sportivi, i bambini qui continuano a trottare per questa strada e naturalmente, purtroppo, qualche volta vanno a finire sotto le macchine, perché c'è la Strada regionale che va a Champorcher". Allora il Comune di Hône diceva che dalle trattative intercorse con i proprietari avrebbe ottenuto la cessione di 2.900 metri, poi di 4.000 metri per la costruzione del piazzale, quindi con un'ampiezza tale sufficiente per fare il mercato una volta alla settimana e anche per la costruzione di un campo sportivo. Tutto questo terreno ammontava, mi pare, a 30 milioni, per cui con 30 milioni si aveva il terreno per il piazzale, per il mercato e per il campo sportivo.
Io ho fatto un calcolo (non ho tutti i dati, qui si parlava di una planimetria allegata, ma l'avrete allegata voi alla delibera, perché io non ce 1'ho): i terreni più vicini per il piazzale sono quelli su cui sorge un edificio con un grande magazzino - mi dicevano gli interessati che anche nel periodo invernale, con il cattivo tempo, andava molto bene per il mercato - che sarebbe una specie di mercato coperto; c'è già quel capannone, e sopra ci sono anche due alloggi. Ora con un prezzo... proprio lì, che si trova nel centro di Hône, chiedi 4.000 lire al metro quadrato, quindi prezzi bassissimi nel centro abitato di Hône, mentre invece l'altro terreno che serviva per il campo sportivo costava molto meno - io qui non ho le cifre - ma molto meno.
Ora dice Balestri: "nella Bassa Valle nessuno ci ha richiesto niente". E questa cos'è? Non l'hai vista questa? Allora perché vieni a dire che nessuno ha chiesto niente? ...(voci)... Questo è campo sportivo, piazzale... perché i piazzali non rientrano nel Turismo, non rientrano nel Turismo i piazzali? La proposta dei piazzali di Torgnon non ce l'ha fatta l'Assessore al Turismo? E allora perché non può farlo per Hône?
Balestri (P.S.I.) - Allora...
Germano (P.C.I.) - Eravamo contro, ti credo che per quello di Torgnon eravamo contro...
Manganoni (P.C.I.) - Ah, penso ben! Insomma, 10 mila lire i terreni a Torgnon, ma non siamo mica matti, no?
E qui, al centro di Hône, i più cari... gli altri costano meno, ma io non ho i prezzi... allora perché si dice qui al Consiglio che non abbiamo delle richieste dalla Bassa Valle? Non è vero! Le richieste ci sono, ma siccome nella Bassa Valle, a Hône, non ci sono i padroni del vapore, non ci sono i ricchi padroni dei grandi alberghi, non ci vanno in villeggiatura i miliardari, siccome laggiù ci sono solo degli operai e dei contadini, a Hône non si dà niente. Questa è la verità! E non dire che nessuno chiede niente, perché questa è una dimostrazione.
Questo denota il vostro sistema di procedere e qui c'è scritto di più: che hanno dato tempo due mesi al Comune e che se il Comune non si impegna entro due mesi quelli vendono il terreno ad altri. A 4.000 lire al metro penso che trovino da vendere il terreno ad altri, altro che i 2.900 a Gimillian! Voi però non avete risposto. No, voi sperate che trascorrano due mesi, che quel privato venda i terreni ad altri privati e poi direte: "eh, il terreno non c'è più, quindi non possiamo intervenire". Dite la verità: questo è il vostro secondo fine, no? Tiriamo tardi, facciamo dormire le pratiche, facciamo in modo che venga venduto ad altri, così noi non abbiamo più bisogno di intervenire per Hône. Questo è sommamente disonesto.
E mi diceva Balestri: "bisognerebbe fare entrare i vari Comuni in Consorzio per le spese di gestione dei campi sportivi". Ma Balestri, quali spese di gestione dei campi sportivi? Questo non è l'Aeroporto! I campi sportivi di manutenzione ne hanno forse meno di un campo da tennis e per lo più la manutenzione dei campi sportivi sai chi se la fa? I giovani che ci giocano. Chiedi un po' ad Artaz per il campo sportivo di St. Marcel cosa costa al Comune la gestione. So che vanno i giovani a togliere le pietre e a fare i segni bianchi, davanti alle porte per i corner o che so io, vanno loro. Non ci sono spese di gestione, quindi la questione del Consorzio per le spese di gestione sono delle "balle", sono delle scuse per giustificare la vostra volontà di non fare niente nella Bassa Valle. A Valpelline e ad Introd il campo da tennis non l'avete chiesto, non vi siete preoccupati delle spese di gestione, no, eh!
Dice ancora Balestri: "non è colpa mia se le cose del Campo sportivo di Pont St. Martin hanno tirato per le lunghe". Quando si è discusso qui in Consiglio, 5 o 6 mesi fa del Campo sportivo di Pont St. Martin, e che tu ci hai detto le stesse cose, io ti ho detto: "caro Balestri, se si vuole fare si fa, se non si vuole fare si aspetta". Ed allora ti ho detto: "non vuoi andare fin là? Convoca i due Sindaci, chiarisci e manda avanti il problema". L'hai fatto? No, no. Li hai chiamati i due Sindaci? Li hai convocati? No, no.
Pertanto questa è la manifesta volontà di non voler fare niente, di far dormire le pratiche per dire: "ah, ma i due Sindaci non si sono mossi eh, la colpa è loro". Questo è il vostro sistema, Signori della Giunta, e...
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Manganoni, sono trenta minuti...
Manganoni (P.C.I.) - Sto finendo.
Balestri dice poi: "io penso che i Comuni"... io penso! Guarda, sarebbe meglio pensare meno ed agire di più, muoversi, non solo pensare, perché finché ci si limita a pensare dietro ad una scrivania non basta, ciò vuol dire che non si vuol fare perché ci si limita a pensare.
Ora sia chiaro che queste mie accuse non sono rivolte solo a Balestri, ma a tutti voi che sedete in Giunta, perché tutti voi approvate questo suo modo di fare e ne siete corresponsabili.
Sui terreni Balestri dice ancora: "ad Aosta li abbiamo pagati anche 36 mila lire al metro". Sì, ma li valevano, perché non erano soggetti a vincoli, per esempio quando la vecchia Amministrazione regionale proponeva di comperare quei terreni davanti al "Suisse" per fare un posteggio, lì non c'erano dei vincoli. Io capisco che quei terreni potevano anche valere 36 mila lire, ma non i terreni soggetti a vincoli o siti a 1.500 metri di altitudine! Non bisogna cercare di confondere le cose, no, perché c'è una differenza ed è una differenza netta.
(voce) - ...ne valevano 80, non 36, anche 80, era...
(voci varie e discussione generale in Aula)
Ora, Balestri, tu dici che per la Bassa Valle si esagera... ma come si esagera! Ma noi ti citiamo dei dati, non sono delle opinioni. Di fronte a tutte queste accuse, a tutti questi dati, cosa rispondi tu? Vuoi rispondere che non sono vere queste nostre affermazioni? No. E allora cosa si esagera? Non si dice neanche tutto quello che si dovrebbe dire perché si porterebbe via troppo tempo. Io vorrei elencarti le necessità, le miserie della Bassa Valle. In principio, nel programma, si erano previsti solo due campi sportivi: uno nell'Alta Valle ed uno nella Bassa Valle. Va bene, però dove sono andate a finire queste previsioni? Qui ci sono dei miliardi che noi destiniamo a certe attrezzature inutili, in certi centri dell'Alta Valle. Dici: "ah, ma abbiamo dato a Verrès 17 milioni per sistemare lo spogliatoio del campo sportivo!". Ebbè, è tutto questo lo sforzo che avete fatto per la Bassa Valle? Diciassette milioni a Verrès per sistemare un campo sportivo e quasi vorreste rimproverare anche quello! Ma cosa sono 17 milioni di fronte ai miliardi che destinate a St. Vincent e ad altre zone già ricche, cosa sono 17 milioni? Vorrei vedere se aveste avuto il coraggio di negare anche quelli.
Ora, per l'Ospedale di St. Vincent, vedi, dice che noi non abbiamo capito niente! Noi abbiamo capito una cosa (e gliel'ho detto stamattina): che voi, se aveste voluto appoggiare le giuste richieste della Bassa Valle, non vi dimostravate insensibili e non ignoravate le firme dei 30 Sindaci della Bassa Valle che vi chiedevano l'Ospedale laggiù. Voi dite: "già, e poi chi pagava perché quello era in deficit?", mentre invece a St. Vincent, naturalmente, con i milioni del Casinò, i miliardari possono mantenersi l'Ospedale. Grazie Signori, allora gli Ospedali li facciamo solo dove sono i miliardari? Allora, dove c'è la povera gente, operai e contadini, a quelli niente Ospedali? Crepate voi, perché non avete i miliardi da mantenere un Ospedale. Grazie dei vostri principi! Scusate, ed eravate Socialisti una volta? Io mi stupisco!
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Manganoni io l'ho avvertita due volte che è passato il tempo, e poi ci sono altri quattro richiedenti.
Manganoni (P.C.I.) - Sì, io finisco e poi riprendo. La Regione non può accollarsi... lasciamo perdere l'Ospedale.
I contributi sportivi e la Commissione. Balestri, di fronte al Consiglio ne risponde l'Assessore, non le Commissioni! E noi queste accuse le facciamo non a questa Commissione - che non sappiamo da chi è composta - ma all'Assessore, che è responsabile di questo. È l'Assessore che deve giustificarsi, non dire: "mah, è la Commissione". È troppo comodo dire "la Commissione"...
I tredici villaggi di St. Vincent. Dice Balestri: "ma quando eri Assessore, perché non gliele hai fatte tu le strade e le fognature?" L'ho detto questa mattina: noi abbiamo costruito innanzi tutto le opere più urgenti. Noi, in sei anni, abbiamo fatto oltre 500 chilometri di strade; voi non li fate neanche se rimanete seduti lì vent'anni - ci siete rimasti quindici anni prima, non voi come persone, ma voi come Partito - sui banchi della Giunta. Quanti chilometri avete fatto? Questa è la domanda che io vi pongo.
Noi allora abbiamo dovuto costruire innanzi tutto le opere le più urgenti che ci chiedevano i Sindaci e abbiamo fatto le strade nei villaggi più grossi, più lontani e più scomodi. Non abbiamo potuto fare tanto, era logico: in sei anni si fa qual che si può fare in sei anni. In secondo luogo, quando noi siamo arrivati in Giunta vi era un progetto approvato e già l'appalto pronto per... non so come definirlo... quell'orrore che passa sotto il nome di "Municipio di St. Vincent", preparato da voi, non voi come persone, ma voi come Giunta Democristiana precedente fino al 1959. Noi ci siamo trovati di fronte a questo orrore di progetto tutto pronto per l'appalto, tutto approvato dal Comune. Appena entrati non ci siamo opposti, ma voi avete preparato quello, ed allora, dovendo il Comune spendere 500 milioni per il Municipio, naturalmente non poteva destinarli ad altro.
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Manganoni, io ho tolto la parola ad uno della maggioranza l'altra volta, e ora la tolgo anche a lei.
Manganoni (P.C.I.) - Lei la tolga anche a me ed io la... lei ha ragione!
Montesano (P.S.D.I.) - Io ho ragione, ma mi scusi, lei non me la dà la ragione!
Manganoni (P.C.I.) - No, io le do ragione, ma richiederò la parola per finire, la richiederò per finire, quindi non cambia niente. Allora ho parlato fin qua...
Fosson (U.V.) - Non approfitterò della mia mezz'ora, penso di finire prima... sì, così cederò la differenza a Manganoni.
Stamattina, molti Consiglieri che hanno preso la parola su questo argomento hanno messo in evidenza la manchevolezza della relazione fatta per la presentazione di queste opere che ammontavano ad un totale di 481 milioni. Quando un po' prima delle quattordici il Dottor Balestri ha detto che si riservava di rispondere nel pomeriggio, io ho pensato - siccome ho fatto io la proposta di non rispondere subito per poi intervenire di nuovo nel pomeriggio - che volesse completare verbalmente la relazione, la quale, come abbiamo rilevato stamani, era manchevole.
Ancora una volta ho avuto un'ampia delusione, perché praticamente il Dottor Balestri ha di nuovo toccato questi vari punti rispondendoci in una maniera molto sommaria. Su certe cose possiamo anche dire: "va bene, ringraziamo della spiegazione", per alcune domande che ho fatto io posso anche dire che ho avuto una risposta da lui, ma nell'insieme devo dire che l'esposizione verbale del pomeriggio, che poteva completare l'esposizione scritta di questa mattina, la relazione scritta, è stata altrettanto lacunosa. Questa è una constatazione che devo fare. Non se l'abbia a male il Dottor Balestri, io sono abituato a dire "pane al pane, vino al vino", e certe cose le dico proprio sempre con quello spirito, non per attacchi personali, ma per un attacco - come ho già avuto occasione di dire - sul piano amministrativo e sul piano politico.
Detto questo, per quanto concerne la relazione del Dottor Balestri su questi argomenti, io entrerò senza ripetere quello che ho già detto stamani, per non prolungare la discussione, ma vorrei di nuovo rispondere invece a quanto è stato da lui detto, particolarmente per quanto concerne il principio che ha voluto qui illustrare, nel senso che si stupisce che noi Consiglieri regionali entriamo nei particolari di questi vari progetti - non siamo entrati nei particolari dei progetti, perché abbiamo solo discusso nei particolari delle cifre che si vogliono stanziare -, si stupisce che noi vogliamo entrare un po' nei particolari e che vorremmo vedere i progetti. Il Dottor Balestri ci dice: "in definitiva si tratta di un certo numero di contributi che noi diamo ai Comuni e, se vogliamo approfondire questi argomenti come li volete approfondire voi della minoranza, questo va ad intaccare l'autonomia comunale, quindi noi limitiamoci a dare questi contributi e poi i Comuni facciano un po' quello che devono fare".
Eh no, io non sono d'accordo su questo principio e credo che tutti noi - almeno quelli della minoranza - non possiamo essere d'accordo su questo principio, perché è troppo comodo. Se un domani un Comune dice: io ho intenzione, che so, di fare una torre-faro - che non serve niente, ma che costa 500 milioni - e chiedo il contributo all'Amministrazione regionale, e noi, come Amministrazione regionale, gli diamo un contributo, diciamo che a noi non interessa niente, che facciano pure quella torre-faro che non serve a niente e buona notte! Ci limitiamo a dare un contributo.
Noi, però, da un po' di tempo a questa parte, stiamo parlando di "programmazione", concetto che ho già ripetuto questa mattina. Ora, se non sbaglio - e non voglio fare qui delle questioni teoriche, me ne guarderei bene -, mi pare che così, terra a terra, "programmazione" voglia dire stabilire delle priorità e stabilire queste spese in base a tali priorità.
Vorrei dire un'altra cosa e posso affermare con tutta tranquillità - non potrete certamente accusare il sottoscritto di essere un antisportivo - che io sono stato anche uno sportivo praticante, quando posso lo sport lo pratico ancora, quindi vedo sotto un angolo visuale particolarmente benevolo la questione dello sport nel suo complesso e dell'attrezzatura sportiva nel suo particolare. Però, proprio per quei concetti di "programmazione" di cui abbiamo parlato, proprio per quelle necessità e quelle esigenze che noi abbiamo in certi Comuni, ritengo debbano esservi ancora delle priorità su quelle che sono le attrezzature sportive. Dobbiamo cercare di fare il possibile per migliorare le attrezzature sportive, però verificando che in certi casi non ci sia uno spreco delle stesse, perché, parlando delle esigenze di un dato Comune - qui parlo sempre di esigenze attinenti al turismo per non andare a vedere le altre esigenze già illustrate da Manganoni o da altri -, se noi parliamo della questione degli acquedotti, delle fognature e delle strade ne avremmo tante, e probabilmente dovremmo dire che non facciamo niente per le attrezzature sportive. Qualche cosa bisogna fare e io - per le ragioni che ho detto - non sono del punto di vista di dire "non facciamo niente".
Veniamo un momento alla questione di Aosta. Qui Manganoni ha fatto benissimo a parlare del curling, perché io ho detto questa mattina che ritengo un'esigenza fondamentale, per Aosta, in una questione sportiva, di arrivare ad una pista di pattinaggio. La questione dell'hockey potrebbe essere vista ad esempio in un secondo tempo, perché prima di tutto per avere una squadra di hockey bisogna avere dei pattinatori provetti. Finquando non ci sono pattinatori provetti non si fa una squadra di hockey, a meno che non si voglia fare, anche qui, come si fa con le squadre di calcio: importare dei giocatori di hockey da altre parti per formare una squadra, gravandoci quindi ancora, oltre che del peso dell'attrezzatura sportiva, del pagamento dei giocatori per avere questo spettacolo.
Pertanto, parlando della questione dell'hockey - e qui parlo di questioni concrete inerenti alla Città di Aosta -, io avrei anche piacere di vedere qualche partita di hockey qui, ma ritengo che prima di avere un campo di hockey si possa avere benissimo una pista di pattinaggio limitando la questione, in maniera che tutti gli sportivi che lo vogliono praticare lo possano fare e, in un secondo tempo, si potrebbe fare la pista di hockey. La pista è la stessa, ma l'hockey ha bisogno delle tribune, e via dicendo, perché ad un certo momento è uno spettacolo, è una gara e ci sono degli spettatori. La pista di pattinaggio può invece benissimo stare senza tribune, quindi si diminuisce il costo e la si studia in maniera che un domani possa essere completata con queste tribune. D'altra parte, quando non si parlava tanto di sport ad Aosta, funzionava sempre una pista di pattinaggio; trent'anni o quarant'anni fa, i giovani di Aosta potevano andare a pattinare tutte le sere nel periodo in cui c'era il gelo, perché purtroppo il tempo è abbastanza ristretto. La pista di pattinaggio artificiale è quindi giusta, ma si potrebbe limitare la spesa.
Perché ho voluto entrare in questo dettaglio, che forse è un po' fuori luogo in questo momento? Perché, ad un certo momento, noi possiamo dire che siamo d'accordo e che si studia il problema per poterlo attuare per gradi, facendo prima una pista di pattinaggio - certamente ci vorrà il terreno, questo è indubbio - con una spesa relativamente bassa e poi, un domani, quando ci saranno le possibilità, che si potrà ampliare, non tanto la pista, quanto completare con le tribune e con tutte le altre attrezzature. Pertanto si potrebbe limitare la questione riguardante il refrigeramento per avere la pista artificiale e le spese potrebbero essere contenute. Ma tutto questo è il frutto di un esame approfondito, per vari problemi.
La pista di curling - mi permetto anch'io di aggiungere - può essere l'hobby di qualcuno, ma è proprio un qualche cosa che di sportivo ha ben poco, perché il curling lo si fa così, tanto per fare qualche cosa quando si vuole stare fuori all'aperto, ma non è un vero e proprio sport.
La preoccupazione da parte nostra è quindi quella di studiare e di vedere quello che vuol fare il Comune, perché il Comune lo si può indirizzare. Dando i nostri contributi gli si può dire: "va bene, noi intanto riteniamo che ad Aosta, per la parte turistica, sia prima di tutto interessante fare i posteggi di cui abbiamo sempre parlato, i parcheggi". Praticamente quella è una delle questioni fondamentali per il turismo ad Aosta.
Adesso, dal 1° gennaio, si è deviata la circolazione perché si è resa pedonabile la Via delle Porte Pretoriane. Benissimo, renderla pedonabile era una cosa che si doveva fare! Ma avete visto tutti quale soluzione si è concretata per renderla pedonabile? Si fa deviare tutto il traffico che entra nella Città di Aosta in quelle due viuzze - Via Vevey e Via Plouves - che certamente non sono un biglietto da visita presentabile per il turista che entra nella Città di Aosta. Ora, anche qui, da quanto tempo si è parlato della via parallela alle Porte Pretoriane? Si sono acquistati anche già alcuni terreni o vi era un qualche cosa su quella direttiva. C'era un impegno del Comune di Aosta, non si fa niente di quello? Questi sono problemi fondamentali - lo tengo a sottolineare in questa sede - agli effetti turistici, e non parlo solo della viabilità normale, perché pazienza, noi di Aosta possiamo anche passare in Via Vevey e in via Plouves, ma andate a vedere queste vie, guardate se un domani, nel periodo estivo, quando tutto il traffico che entra nella Città di Aosta dovrà passare in quelle due vie! Vi rendereste conto in quale ingorgo noi portiamo queste due vie e vi rendereste anche conto di quale biglietto da visita noi presentiamo al turista. Io non parlo delle necessità primordiali di cui vi ha già parlato Manganoni, ma voglio stare sempre nel campo del turismo, perché questi fondi vengono presi dal bilancio del Turismo, e quindi parlo di altre opere che dovrebbero essere tenute presenti come priorità. Sono questi i punti fondamentali che noi esponiamo.
Qui non si tratta di voler intaccare l'autonomia comunale, ma noi, come Amministrazione regionale, dobbiamo dire al Comune di Aosta se diamo un certo numero di milioni per questioni turistiche, quindi cosa riteniamo, stabilendo noi quali sono le priorità. Se il Comune vorrà fare qualche cos'altro lo farà con i suoi mezzi e buonanotte!
Ribadisco quanto ho detto prima: non dico di non dare niente per le attrezzature turistiche, però, da quanto ho esposto su tale argomento, si potrebbe benissimo fare un certo programma per queste, scaglionando la spesa in un certo numero di anni, in maniera da ottenere lo stesso risultato: si potrebbe avere immediatamente il campo di pattinaggio e, in un secondo tempo, arrivare all'hockey. Sarei invece contrario alla pista di curling.
Illustrata questa questione, che mi sembra fondamentale, vorrei nuovamente parlare, senza rientrare nei dettagli di quanto avevo già detto questa mattina, della questione di St. Vincent, perché il Dottor Balestri ha detto: "per St. Vincent dica il Consiglio quello che vuole fare, perché noi, a un certo momento, prima di studiare il problema dell'attrezzatura specifica di St. Vincent, avevamo portato questo, ma adesso è subentrata l'altra questione per cui abbiamo deciso di spendere 2 miliardi e 800 milioni; allora dite quel che volete fare". Mi sembra che da parte nostra abbiamo già detto tutto chiaramente questa mattina. Ribadisco: ritengo che i 50 milioni previsti per la funicolare della Fons Salutis di St. Vincent dovrebbero andare nell'altro programma e dovrebbero essere stralciati da questo, proprio per evitare tutta la sperequazione già sottolineata questa mattina che non sto qui a rimettere in evidenza. Trentacinque milioni possono andare a 50. C'è sulla relazione, se lei la completa, guardi dall'altra parte; è 35, ma dice che andrà a 50.
Questione Pré St. Didier. Qui anche Savioz, che ha la parola dopo di me, parlerà probabilmente di questo argomento, quindi non vorrei portarglielo via. Su tale questione sono già intervenuto questa mattina parlando delle cifre, dell'ordine di spesa generale, ma quella è un'altra cosa. Ciò che mi preoccupa è quanto è stato detto del Dottor Balestri e che ho sentito un momento fa: che a Pré St. Didier abbiamo intenzione di acquistare quei terreni per poter dare l'accesso alle Terme, è la stessa preoccupazione manifestata da Savioz riguardo al miglioramento delle Terme attuali. L'altra preoccupazione, per me fondamentale, è che abbiamo dato di nuovo l'incarico per uno studio di massima per le Terme di Pré St. Didier. Ora... ma guardi che io mi sono scritto quello che ha detto lei, eh! ...(voce)... Va bene. Prendo atto, però guardi che, siccome io scrivo appena uno dice qualche cosa, qui ho scritto: "abbiamo dato l'incarico per uno studio". Lei avrà detto: uno studio di massima... di urbanistica, va bene, non l'aveva specificato, prendo atto che è uno studio di urbanistica. Perché dicevo questo? Perché uno studio di massima è già stato svolto, quindi ad un certo momento bisognerebbe evitare di continuare a fare nuovi studi, mettere in discussione sempre tutte le cose fatte, perché di questo passo non si realizza niente! Eventualmente si prendono gli studi già atti, si guarda se c'è da perfezionare, perché c'è sempre da perfezionare qualche cosa. Non riteniamo che quanto è stato fatto ad un certo momento sia perfetto, però non bisognerebbe fare ogni momento dei nuovi studi, poiché è l'unico sistema per avere dieci studi e non fare niente.
La questione di Pré St. Didier è una questione che pertanto va vista a fondo. Qui mi permetterei di dire, proprio perché lì il problema è grosso - non si tratta di un campo sportivo che, una volta vista l'ubicazione, lo si fa in quel posto ed è fatto -, che si tratta di una spesa molto ingente, spesa che, se si fa, potrà essere sostenuta da privati, però c'è una parte che dovrà essere affrontata dall'Amministrazione regionale. Questo è quindi uno di quei problemi che dovrebbe essere studiato a fondo dalla Commissione della Programmazione, perché andiamo nell'ordine di spesa che supera il miliardo. Non ci si può imbarcare in un problema di questo genere dicendo: "facciamo un accantonamento di 100 milioni" così, pur di farlo. Ora, se ad un certo momento si è avanti con le trattative per i terreni, siamo d'accordo di acquistarli. Bisognerà vedere a che prezzo si acquistano questi terreni, questo è un altro paio di maniche, però prima di deliberare bisogna avere qualche cosa di preciso, bisogna avere idee chiare, perché noi, altrimenti, delibereremmo un qualcosa che resta puramente sulla sabbia o sulla carta.
C'è un'ultima affermazione che è stata fatta dal Dottor Balestri e che voglio smentire. Come vede, non sono più entrato nei dettagli in cui ero entrato questa mattina, perché eventualmente le altre cose le vedremo a suo tempo. Il Dottor Balestri, però, molte - e non l'ha mancato di fare anche questa volta -, messo un po' alle corde dai nostri interventi, che, come dico, non sono personali verso il Dottor Balestri, ma sono sul sistema da lui adottato sul piano amministrativo, molte volte, messo alle corde anche sul piano politico, non sapendo rispondere sugli argomenti specifici sbotta così: "mah, se voi volete stralciare qualche cosa potete farlo, però la vostra determinazione e tutte le vostre osservazioni sono state fatte esclusivamente con lo scopo di non permettere che si realizzino queste opere". Questo è quanto ha detto il Dottor Balestri; l'ha detto oggi e l'ha detto in altre occasioni. Ora io vorrei dirgli, ancora per una volta, che tutti gli interventi e tutte le osservazioni che noi facciamo - come quelli di oggi - in quest'aula su questo elenco, non su questo programma, non lo chiamo "programma", ma su questo elenco di opere, non hanno certamente la volontà di impedirne la realizzazione, come è stato affermato da lei.
Noi ci preoccupiamo di stabilire quelle date priorità; ci preoccupiamo che questi fondi siano spesi bene, perché non siamo abituati a costruire sulla sabbia, non siamo abituati a fare esclusivamente degli elenchi che un domani potrebbero rimanere, così, a scopo elettoralistico alla vigilia delle elezioni, ma desideriamo che si faccia un qualche cosa di concreto, approfondendo i vari problemi. Ed è proprio partendo da questo principio che noi insistiamo ancora una volta: su questo punto non abbiamo avuto una risposta chiara, ma anche se la risposta non è stata chiara ci sembra che la Giunta non voglia aderire alla nostra richiesta.
Ribadiamo il principio che non si possa assolutamente dare una delega incondizionata alla Giunta in queste condizioni, dinanzi ad un puro e semplice elenco di opere, senza avere approfondito, opera per opera, i progetti, i preventivi e tutto. Noi chiediamo quindi formalmente che per ogni opera si riporti in Consiglio il progetto, il preventivo e tutto il resto, in maniera che i vari Consiglieri possano esprimere un loro giudizio su dati concreti, e non su dei semplici elenchi o su relazioni che sono manchevoli, come abbiamo cercato di dimostrare attraverso i nostri vari interventi.
Pertanto, se possiamo essere d'accordo in linea di massima per tante cose, tenute presenti tutte le osservazioni che abbiamo fatto in dettaglio per l'una o per l'altra opera, ad un certo momento bisognerebbe riportare in Consiglio ogni singola opera corredata di tutti i propri elementi.
Savioz (P.C.I.) - Io non sarò molto lungo questa volta, Signor Presidente.
Montesano (P.S.D.I.) - La ringrazio.
Savioz (P.C.I.) - E non sarò molto nuovo, dirò subito: "sta' tranquillo, Bordon, che io non sono mai lungo", e per una semplice ragione: perché non voglio ripetere quanto ho detto questa mattina. Non sarebbe logico, né giusto. Io credo che l'Assessore avrà sentito cosa si è detto, cosa si è proposto.
Quello che però stupisce molto è un'affermazione, Balestri. Io non so il perché tu, ogni tanto, salti fuori con la questione che noi facciamo delle proposte o delle osservazioni per impedirti di fare. Ma io non capisco! Questa mattina ho parlato per mezz'ora, i miei colleghi lo stesso, nessuno ha detto che non vogliamo che si faccia! Noi vogliamo che si faccia, ma che si faccia bene! Può anche darsi che sbagliamo nel nostro concetto, in determinati casi, ma allora è opera dell'Assessore di chiarire a noi laddove noi sbagliamo, dove noi non siamo sufficientemente eruditi e preparati per quel determinato problema. Invece tu no, ti limiti a dire: "eh già, voi fate tutto questo per impedire di realizzare"! Mi sembra che questa tua posizione sia quella... non so, di un colpevole. Ora, qui non si tratta di colpe, qui non si tratta di niente, si tratta soltanto del fatto che, se il Consiglio è riunito, i Consiglieri hanno - io dico - il dovere di intervenire e di dare quello che posseggono nel loro cervello per aiutare l'Amministratore a risolvere determinati problemi. E mi ricordo che siamo stati là per sei anni, ma nessuno di noi ha mai detto una frase simile. Perché? E proprio tu lo devi dire? Chissà poi perché! Quindi non credere - almeno, io non parlo solo a titolo personale, ma anche degli altri colleghi -, noi facciamo delle riunioni, discutiamo e ci preoccupiamo tutti quanti di fare il possibile per venire qui, in Consiglio, e per darvi l'aiuto che deve essere dato da parte della minoranza; si capisce che non sempre siamo d'accordo con voi, ma questo è logico. Ci possono essere delle posizioni diverse, ma non per questo si voglia credere che noi vogliamo ritardare le opere; fino adesso ci siamo battuti in Consiglio perché si faccia presto e si faccia bene.
Precisato questo, io vorrei ancora dire un'altra questione di carattere generale. Tu continui a parlare di "autonomia comunale". Noi siamo d'accordo, io sono stato Sindaco e so cosa vuol dire autonomia comunale e so quanto sia pesante la tutela. Però, ad un certo momento, questo non significa che noi dobbiamo dare dei contributi tanto per, sia pure per poche lire o per tanti milioni, non ha importanza l'importo, l'importanza è sul principio. Noi dobbiamo dare dei contributi ai Comuni: sì, è giusto, è vero, ed è altrettanto giusto che i Comuni ne dispongano per le loro opere, ma quando si danno dei contributi bisogna darli su dei precisi... se non progetti, almeno dei computi, che siano ben precisi e ben chiari, che si sappia che cosa si vuol fare con quei denari, e poi che si stia attenti dal punto di vista delle delibere per quanto concerne tutto, vedi gli Enti comunali... Perciò l'autonomia da te reclamata è, non so, l'autonomia di chi vuole avere del denaro e farne quel che vuole senza renderne conto, o renderne conto soltanto approssimativamente. Naturalmente su quel genere di autonomia noi non siamo d'accordo. Noi siamo d'accordo per l'autonomia ai Comuni, però nel giusto quadro di una equa e precisa amministrazione.
Hai detto anche un'altra cosa che non mi sembra sia molto giusta. Tu dici: "noi abbiamo cominciato a fare questi stanziamenti e senza gli stanziamenti non si può fare niente". Ma, allora, il bilancio regionale a che cosa serve? Questo discorso va bene quando tu discuti il bilancio regionale, bilancio di previsione. Tu dici: io prevedo che, non so, a Pré St. Didier c'è una spesa di tanti miliardi di lire e sul bilancio di quest'anno io vorrei stanziare 300-400-500 milioni; stanzi 300-400 milioni, ma poi in Consiglio devi arrivare con dei progetti ben chiari, ben precisi, in modo che i Consiglieri sappiano che cosa vuoi fare. Qui però non si tratta più di stanziamenti, perché gli stanziamenti sono già fatti. Si tratta di cifre che tu porti qui e che noi non sappiamo che cosa tu ne vuoi fare, o almeno lo sappiamo solo così, apparentemente. Questo non è corretto dal punto di vista amministrativo. Diamine, certe cose io non vorrei dirtele, ma sono obbligato a dirtele, perché mi sembra che, tacendo su questi punti fondamentali, non do il mio contributo che onestamente io devo dare, perché sono pagato per quello, tra l'altro. I cittadini mi pagano per venire qui.
Sulla questione della Scuola alberghiera, Balestri, io ti pregherei... non voglio ripetere, il nastro è inciso, prenditi il nastro e ascolta bene quel che ho detto questa mattina... che non è presunzione, eh, sia ben chiaro, dato che non posso esprimere queste mie vedute sul futuro della Valle, se non che in questa sede. Io non faccio parte di nessuna Commissione, e non andiamo a cercare i perché, comunque non ne faccio parte, non posso dire niente in Commissione e mi devo limitare a dire qui quello che penso. La Scuola alberghiera regionale, insomma, la vogliamo o non la vogliano? Questa Scuola alberghiera regionale, almeno quella che c'è qui nel mio cranio, non ha niente a che vedere con la scuola dell'E.N.A.O.L.I. Cosa c'entra l'E.N.A.O.L.I.? L'E.N.A.O.L.I. ha una sua organizzazione, un suo sistema, un suo metodo. Questi ragazzi escono fuori dopo tre anni da questa scuola e non ne capiscono un'acca di quello che è il servizio alberghiero, perché sono stati riempiti di teoria e non hanno niente di pratico. Volete che ve lo dica, proprio lo volete? Ebbene, eccovelo sul piatto servito: questo è l'E.N.A.O.L.I. Con questo non voglio denigrare l'E.N.A.O.L.I. L'ho detto prima: quello è il loro sistema.
Noi vogliamo una Scuola alberghiera che prepari i ragazzi dal punto di vista tecnico, pratico ed istruttivo. Ve l'ho detto questa mattina e ve lo ripeto: questa è la nostra Scuola alberghiera. E la scuola deve essere valdostana a tutti gli effetti, regionale, senza interferenze di nessuno. Solo così avremo una Scuola alberghiera che merita di essere chiamata tale. Qui siamo su un terreno molto delicato e molto scottante. Non mi interessa quello che fanno a Roma, a Fregene o a Napoli... scuole che hanno i loro meriti delle quali non voglio discutere e non voglio neanche sapere. Io chiedo che in Valle d'Aosta ci sia una Scuola alberghiera valdostana a tutti gli effetti e che non ci siano inframmettenze con Tizio, Caio e Sempronio, che non si facciano certi connubi con quelli che vengono da fuori della Valle, perché qui il problema è tutto diverso.
La Scuola E.N.A.O.L.I. di St. Vincent - se non lo sapete, io lo so - ha dato dei pessimi risultati: questa è la verità, lo sanno tutti, quindi non racconto mica un mistero. Perciò, sulla Scuola alberghiera, molta attenzione. Studiatela attentamente, andate a vedere cosa si fa al di là delle Alpi, andate a vedere che cosa si sta facendo anche in Italia, in certi posti. Ci sono Amministrazioni che hanno visto chiaro su questo problema; perciò, caro mio Balestri, non mescoliamo le due cose! Io stamattina non ho neanche accennato alla Scuola E.N.A.O.L.I. di St. Vincent, perché per me era una Scuola alberghiera in cui, prima di tutto, noi come Assessorato del Turismo non avevamo nessuna ingerenza e non sapevamo niente, poiché quella dipende dal Ministero dell'Istruzione Pubblica, e quindi è una scuola con dei suoi programmi, delle sue particolari esigenze, perciò noi ne eravamo estranei. Però, a prescindere da questo, non è che non ce ne siamo occupati, abbiamo visto a fondo il problema e quella scuola a noi francamente non interessa... e non c'è più, è vero, bisogna farne un'altra.
Vorrei ancora dire qualche cos'altro, ma finisco. Ho detto che sarei stato breve e voglio esserlo. Io vorrei rifarmi un attimo... qui non posso essere molto preciso, perché non ho i verbali delle precedenti riunioni, ma quando abbiamo discusso di questo problema - se la mia memoria non mi tradisce - io avevo fatto una proposta che la Giunta non aveva accettato... non lo so perché, comunque non l'aveva accettata. Mi sembra che la risposta data dal Presidente della Giunta in quel momento era che la Commissione avrebbe ritardato enormemente l'elaborazione di questo piano e che, comunque, la Giunta non aveva bisogno di una Commissione per essere ritardata nella sua opera. Grosso modo dovrebbe essere questa la risposta data allora.
Ebbene, oggi siamo qui con un documento in mano di cui nessuno è contento, perché la verità è questa: nessuno è contento qui dentro. Anche se da quella parte non si dirà niente, e voteranno come fanno di solito, non sono contenti neanche loro, perché questo documento non è chiaro e preciso, è un insieme di cose messe lì così, che dicono tutto e dicono niente.
Io ho parlato questa mattina di nebulosità e questa sera dico che, se si approverà questo papiro così com'è, sarà l'approvazione non di una cosa nebulosa, ma di una cosa più nera della notte più fonda che possa esserci nel corso dell'anno. Pertanto il problema di rivedere queste cose qui tramite una Commissione è ancora presente. E non mi si venga a dire che le Commissioni sono fatte per arenare, per impedire o per non realizzare, perché dopo vent'anni di amministrazione pubblica, Signori, io posso dirvi che quando si vogliono le Commissioni e quando le Commissioni si fanno funzionare, queste sono l'unico metodo e mezzo per andare rapidamente all'esecuzione delle opere pubbliche. Quando si entra in Consiglio con un elaborato fatto da una Commissione rappresentativa di tutti gruppi, ebbene, non si sentono le discussioni che abbiamo sentito oggi. E non avete che da sfogliare i verbali delle passate Amministrazioni: bianche, rosse e verdi che esse siano, la verità è solo una ed è solo questa.
Pertanto io insisto ancora per la nomina di questa Commissione.
Germano (P.C.I.) - Alla chiusura del dibattito di questa seduta consiliare, questa mattina, quando si è chiesto di poter rispondere al pomeriggio perché c'era bisogno di consultare la Giunta, io speravo che il buon senso prevalesse. E devo dire, ad onore dell'Avvocato Bionaz, che quando ho saputo che erano di là in riunione e l'Avvocato Bionaz era qui, che lo speravo ancora maggiormente. Invece, nonostante non ci fosse stato l'Avvocato Bionaz, nonostante questo - io sono pronto a darne atto, quando è necessario -, si persiste nel voler presentare la proposta così com'è.
Scusa, Balestri, perché sennò poi non ci comprendiamo più: la proposta è così com'è? Da quello che hai relazionato tu ...(voce)... eccettuato St. Vincent... ma anche per St. Vincent... vuoi essere chiaro? È compreso o no? Ma allora è tolto St. Vincent? È tolto St. Vincent. Almeno abbiamo alcuni dati chiari...
Balestri (P.S.I.) - ...appunto, la Programmazione ha fatto delle riserve...
Germano (P.C.I.) - Va bene, però, per saperlo, St. Vincent l'avete tolto? Bene, questo è un dato di fatto.
Ora, permettetemi di dirvi che avete avuto il tempo di pensarci e che vi abbiamo fatto osservazioni per un'ora e mezza questa mattina; ciononostante, voi continuate a chiedere l'autorizzazione di spendere 481 milioni così come volete, così come volete. Come si può definire un'amministrazione di questo tipo? Io non lo so, guardate che vi ho letto questa mattina la delibera! Questa elencazione di 481 milioni senza allegati, terreni, senza metri quadrati, progetti che ancora mancano, elaborati tecnici che ancora mancano, si concludono con la deliberazione che... non lo dice neanche delibera, non so cosa sia "per le opere di cui sopra si propone che il Consiglio regionale dia delega alla Giunta per l'adozione dei provvedimenti necessari alla loro realizzazione". Nessun Comune d'Italia, ho detto neppure il più piccolo Comune d'Italia osa presentare in Consiglio una deliberazione così, nessuno! E pensare che da quello che si è detto si prendono parte dei soldi dal bilancio del 1967 e parte dei soldi dal bilancio 1968... non è precisato, non si sa. Non si sa che cosa abbiamo speso dell'altro bilancio e di questo bilancio.
Io contesto la validità di una delibera di questo tipo, la contesto, perché non è possibile fare una delibera di questo tipo, non è possibile!
Ribadisco quanto ha già detto Fosson: noi dobbiamo vedere tutti i progetti, tutti gli elaborati tecnici di una determinata opera se dobbiamo approvarla. La carta in bianco non si dà a nessuno, soprattutto non si dà a voi che avete dimostrato, nel presentare questa delibera... una delibera che prevede un piano globale per tutta la Valle che spende 205 milioni ad Aosta, e gli altri che mancano, perché dice "contributo", gli altri che mancano sono dati di nuovo dalla Regione? Con la legge dei 40 milioni? Quindi è tutto nostro. Non è che diamo solo un contributo, quindi avremmo il diritto di vedere tutto, tutto... 175 milioni a Courmayeur e poi 56 milioni in tutto il resto della Valle, in tutto il resto della Valle. È evidente che dare fiducia e carta bianca a gente che propone un piano globale di questo tipo è una cosa impossibile; è ancora più impossibile se noi facciamo una breve scorsa su come avete amministrato.
Guardate che avete battuto tutti i record. Se ci fosse un record del mondo di una Giunta che ha fatto tante cose mal fatte come voi, voi sareste i vincitori di questo record del mondo, sareste i vincitori! Proporre, a Torgnon, di dare 10 milioni ad uno speculatore che ne ha spesi 12 per un terzo del suo terreno e poi doverlo ritirare; proporre di regalare 3 milioni e mezzo ad una proprietaria di una casa all'Arco d'Augusto... regalare, perché era già stato pagato e poi doverlo ritirare per la nostra opposizione; proporre di comprare un terreno tutto vincolato vicino alle mura romane a 32 mila lire, tutto vincolato, e poi doverlo ritirare... Queste sono le fioriture vostre a cui bisogna poi aggiungere il giardino per ragazzi a St. Nicolas dove non ci sono i ragazzi, oppure la Scuola di Rhêmes Notre Dame dove c'è un allievo, oppure i campi da tennis a Introd e Valpelline! Ma è tutto un florilegio dove proprio tutti i record vengono battuti! Proporre e spendere nella realtà 600 milioni per Chamois, un paese di 110 abitanti che ha bisogno di tutti gli aiuti, ma c'è una sproporzione enorme! Fare quello che fate per St. Vincent, a cui si danno 150-160 milioni ogni anno per il famoso 5% e che si raddoppia la delibera da 22 milioni e mezzo a 45 milioni di nuovo all'anno e si aggiungono poi ancora 750 milioni per il piano straordinario, e adesso si aveva il coraggio di portare altri 35 milioni! Guardate, amministrare in questo modo è battere tutti i record del mondo!
Quando ci chiedete queste cose, di votare una deliberazione formulata in questo modo, bisogna avere veramente quella che a Chivasso si dice "la faccia di tolla", quindi io ribadisco il concetto e la validità di questa delibera e chiedo che al Consiglio siano portati gli allegati per tutte queste opere che sono una piccola somma: 481 milioni! Se non ci sono, la dovrete portare all'approvazione quando li avrete. Chiedo questo!
Chabod (D.C.) - Io penso che ormai si è detto tutto su questo. Si è parlato di turismo, di Cogne, si è parlato di tutto. Chiederei quindi, in base all'articolo 49, la chiusura della discussione.
(voce) - Bravo, Chabod, finalmente hai parlato! Bravo, non votiamo neanche, l'accettiamo anche noi la chiusura...
Montesano (P.S.D.I.) - Un momentino, perché mi pare che c'era il Consigliere Pedrini che aveva rimandato il suo intervento... allora c'è l'Assessore Balestri, il Presidente della Giunta e ancora il Consigliere Manganoni. Procediamo con ordine: Balestri.
(discussione in aula)
Montesano (P.S.D.I.) - Il Consigliere Chabod ha chiesto la chiusura della discussione. Ora, per chiarire, bisognerebbe che i Consiglieri ricordassero che il contenuto dell'articolo 49, il quale dà appunto la facoltà di chiedere la chiusura della discussione, dà però anche la facoltà ai diversi gruppi di intervenire attraverso un loro rappresentante. Io ricordo questo, adesso lo leggiamo assieme... 49.
Mi pare che il Consigliere Germano ha detto che chiede anche da parte sua la chiusura, no? Quindi è inutile mettere ai voti.
Germano (P.C.I.) - Se si faceva la chiusura e non parlava più nessuno ero d'accordo. Se abbiamo... certo, possiamo farlo anche noi...
Montesano (P.S.D.I.) - Sì, giusto. Io dico questo...
Germano (P.C.I.) - Solo questo, niente di misterioso.
Montesano (P.S.D.I.) - "Tuttavia il Consiglio può, su domanda di un Consigliere, decidere con la maggioranza di due terzi dei membri presenti e senza discussione che, in luogo e vece dell'oratore iscritto prima della votazione, sia ammesso a parlare soltanto un oratore per ciascun gruppo".
Allora riteniamo... Consigliere Fosson, non ho capito...
Fosson (U.V.) - Mi iscrivo a parlare per il gruppo.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora uno per gruppo. Il Consigliere Germano e Manganoni, uno dei due... che poi, insomma, dite le stesse cose.
Germano (P.C.I.) - Presidente, la cosa non è stata concordata bene fra di voi. Perché ha chiesto la chiusura della discussione?
Montesano (P.S.D.I.) - Sì, ma io dico che devo mettere ai voti.
Germano (P.C.I.) - Allora, se la mette ai voti, se passa non si parla più, ma se non passa si parla ancora. Ogni gruppo può fare una dichiarazione di voto.
Montesano (P.S.D.I.) - No, no, è questo che voglio precisare. Non è che non si parli più, parla un rappresentante per gruppo quando c'è una maggioranza dei due terzi, perciò non è che non si parli più.
Germano (P.C.I.) - Mi dia un po' questa pagina.
Montesano (P.S.D.I.) - Come dice? La pagina è 688.
Germano (P.C.I.) - Ecco se la legge di nuovo, forse...
Montesano (P.S.D.I.) - "Se è approvata la chiusura della discussione - e qui la metteremo ai voti - non possono prendere la parola i membri che non abbiano chiesto la parola prima della votazione. Tuttavia il Consiglio può, su domanda di un Consigliere, decidere con la maggioranza di due terzi dei membri presenti e senza discussione che, in luogo e vece dell'oratore iscritto prima della votazione, sia ammesso a parlare soltanto un oratore per ciascuno gruppo".
Germano (P.C.I.) - Chi accetta questo? La maggioranza è di due terzi per la chiusura della discussione. Siamo d'accordo di parlare solo uno per gruppo?
Montesano (P.S.D.I.) - No, io vi ho voluto esprimere il contenuto dell'articolo, eh!
(voce) - ...ma volevamo ben un chiarimento su questo...
Montesano (P.S.D.I.) - Va bene. Sono iscritti a parlare questi: uno, due, tre, quattro e cinque. Il Consigliere Pedrini, lei mantiene la... appunto, in ultimo no. In ultimo ...(voci in Aula)... Comunque credo che l'argomento sia stato profondamente dibattuto, quindi io mi affido poi alla discrezionalità dei Signori Consiglieri per gli interventi che devono essere fatti.
Balestri (P.S.I.) - Io replicherò brevemente, visto che continuiamo a precisare qualche cosa.
A Manganoni dirò che non ha sentito che 3.000 Belgi sono arrivati a Valpelline, 3.000 Belgi come presenze, e che in generale si trattengono quindici giorni l'anno per un periodo lunghissimo dell'anno. Pertanto è il Comune che ha richiesto la costruzione di questi campi da tennis, perché con 3.000 giovani Belgi, insomma, un campo da tennis sarà sempre meglio che niente.
Il Comune di Aosta: qui si stanno girando le cose e, se voi vi ricordate, ci fu un'interpellanza, ci fu una mozione che approvammo per il pattinaggio ad Aosta. Ad un certo momento, quando il Comune ha saputo che si dovevano acquistare i terreni per questo pattinaggio e l'Assessorato del Turismo se ne era interessato perché i preventivi per gli apparecchi di refrigerazione erano stati richiesti dall'Assessorato e tutte le altre iniziative, logicamente ha fatto un discorso che a noi è sembrato di dover accettare, e cioè questo: dateci questi 100 milioni che voi spendete per questo pattinaggio e con i 100 milioni che ci date noi potremo acquistare dei terreni per fare questo pattinaggio in più, con questo fondo possiamo acquistare ed avere una base per chiedere al C.O.N.I. il supplemento delle altre opere. Pertanto la questione del curling e di tutte queste cose è un'iniziativa del Comune di Aosta in cui noi non entriamo e che le realizzerà. Noi gli diamo 100 milioni. Non c'è l'apprensione per tutto questo, non c'è l'apprensione che poi ce ne chiedano altri, perché ...(voce)... non confondiamo le idee.
(voce) - Abbiamo dato 430 milioni all'anno...
Balestri (P.S.I.) - Non confondiamo le idee, Germano!
Ad un certo momento, loro, con questi 100 milioni, possono avere dei mutui dal C.O.N.I., possono avere un finanziamento gratuito dal C.O.N.I. per questi impianti sportivi e lo possono fare i Comuni.
Rispondendo a quello che aveva detto il Consigliere Fosson, trovo quindi giusto il suo ragionamento: prima facciamo il pattinaggio che è la cosa essenziale... sì, sì, questa era la nostra intenzione, ma se, ad un certo momento, il Comune di Aosta con questi mezzi può ottenere dal C.O.N.I. per finanziare anche gli altri impianti, perché dobbiamo ostacolarlo? Saranno sempre degli impianti maggiori che accresceranno ad Aosta! Che poi sia dato per il curling o per altra cosa questa è una valutazione che si sono fatti loro, questo è il discorso! E non dimentichiamoci, ad un certo momento, che noi, in maggior parte, diamo dei contributi ai Comuni e i Comuni con quello che hanno di fondo di questi mezzi possono acquistare i terreni, possono fare in modo da chiedere i rimanenti al C.O.N.I., sia come finanziamenti sia come mutui. La dimostrazione è che questa cosa è già stata fatta da molti di questi dirigenti.
Ripetiamo: il Comune di Aosta è in queste situazioni, Courmayeur è in questa situazione, e di St. Vincent se ne è già parlato. C'è l'acquisto del Comune e del terreno di Saumont per 5 milioni e sappiamo già che hanno ottenuto gli altri 22 milioni per fare tutte le attrezzature. Ci sono le due cose là di Pré St. Didier, ci sono due accantonamenti per lo scopo che si è detto, ma per tutte le altre questioni, sia Nus, sia Gressoney, sia il campo di Valpelline - che hanno già il terreno o che sono in questa situazione - diamo un contributo nostro. Sono spese maggiori che loro hanno ottenuto attraverso o sovvenzioni del C.O.N.I. o finanziamenti o mutui. Quindi il discorso si sta girando, non è che noi... ecco perché, ad un certo momento, dobbiamo aver fiducia, perché se non diamo l'assicurazione di questi finanziamenti loro non potranno concludere niente.
Consigliere Fosson: la Programmazione. Noi la delibera l'abbiamo mandata alla Programmazione e abbiamo avuto la risposta. L'unica riserva che hanno fatto è proprio sulla funivia di St. Vincent. E così ritorniamo al discorso di Pré St. Didier: non è che noi abbiamo fatto fare tutto, noi abbiamo fatto fare uno studio urbanistico per sapere come acquistare i terreni, quali sono i terreni necessari, dove si devono sviluppare le cose, non abbiamo fatto altro. È tutto lì.
Ora, se poi il Comune di Aosta, Consigliere Fosson, riesce ad avere altri mezzi per poter fare le scalinate per l'hockey o che, siamo d'accordo. È una cosa che, se fatta direttamente da noi, poteva anche avvenire in un secondo tempo, ma se può avere questi finanziamenti tanto si faccia e sarà un'attività sempre maggiore. Voi sapete che l'anno scorso è stato riattivato l'hockey su a Cervinia, al Breuil, e sapete benissimo il successo che sta ottenendo questa squadra di hockey, che poi è quasi tutta locale.
A Savioz vorrei rispondere sull'affare dei contributi, glielo voglio spiegare. Ecco perché noi - riprendo il discorso che si è fatto - diamo questi contributi: perché possono ottenere proprio dal C.O.N.I. sia i finanziamenti, sia dei mutui. Per il fatto della Scuola alberghiera, hai ragione Savioz, siamo d'accordo, ma pretendere che tutte queste cose si risolvano nel giro di 14-16 mesi non è facile, e tu lo sai, perché ne hai provato l'esperienza. Siamo d'accordo che l'impostazione sarà quella. Il progetto per il Municipio di St. Vincent è stato scelto da una Commissione di nomina comunale in data 13 novembre 1959, e lo stesso progetto doveva essere stato esaminato dalla Commissione regionale per l'Urbanistica e la Tutela del Paesaggio ed è stato approvato come progetto di massima in data 10 giugno 1961. La lettera inviata al Sindaco del Comune di St. Vincent porta la data del 3 luglio 1961, come pure... pure Manganoni si ricorda che quando abbiamo approvato l'Ospedale di St. Vincent... in Giunta c'eri anche tu, insomma, hai brontolato ma l'hai approvato, magari... non lo so, io non me lo ricordo, ma di sicuro è approvato. E così era stato approvato anche questo del Municipio di St. Vincent...
(voci) - ...nel 1961 chi c'era? C'eri tu, Manganoni? C'erano mia zia e tua nonna...
Bordon (D.C.) - Invece di scaricare sugli altri, ricordatelo! Tu eri in Giunta per l'approvazione...
Bionaz (D.C.) - Io vorrei soltanto fare alcune considerazioni di carattere generale. Non entrerò nei dettagli, perché mi pare che siano già stati sviscerati un po' da tutti.
Volevo ricordare amichevolmente al Commendator Pedrini che la questione di Pont St. Martin, quella di avere e di pretendere la messa a disposizione nostra di quell'area cosiddetta "Cravetto", non è partita da un'iniziativa della Valle. È stato il Comune, se lei ricorda, che ha messo a disposizione della Regione ciò, o che ha richiesto alla Regione dei contributi e che voleva fare il campo sportivo a Pont St. Martin, campo sportivo per la Bassa Valle. Mi ricordo che venne qui tutta la Giunta, se non addirittura una buona parte del Consiglio. Erano presenti il Commendator Pedrini, il Consigliere Manganoni e si disse: "ma sì, noialtri siamo d'accordo a mettere a disposizione quest'area e voi impegnatevi per fare - me lo ricordo bene - le arginature e per il contributo... sì, sì, è proprio così! Susseguentemente, io non so per quale... diciamo "modifica di opinioni" è cambiato l'atteggiamento del Comune di Pont St. Martin, si è modificato. Nessun male. Hanno detto: no, non facciamolo più a Pont St. Martin, facciamolo tra i due Comuni di Donnaz e di Pont St. Martin. Benissimo, ma non è un'iniziativa nostra quella! E mi conforta il fatto che era presente Pedrini a questa discussione: sembrava che non ci fossero opposizioni, tanto è che la delibera fu assunta dal Comune, dal Comune. Se il Comune di Pont St. Martin voleva quell'area, voleva avere un campo sportivo e richiedeva un contributo: benissimo. Noi abbiamo detto: perché no? E quel contributo effettivamente si voleva dare. Siccome è cambiato l'orientamento del Comune di Pont St. Martin, va bene, adesso la strada da battere è un'altra, ed è quella che è stata indicata anche dall'Assessore che dice: "vabbè, noialtri scegliamo un'altra area che serva tanto ad un Comune che all'altro e che serva a tutta la Bassa Valle".
Io volevo anche puntualizzare la questione del prezzo. Qui si è parlato di tutto, per quanto riguarda il prezzo, e si è detto: "quelli sono onesti perché hanno chiesto solo 2.500 lire, mentre a Gimillian hanno chiesto..." non so che somme. Ma che cos'è che determina il prezzo? È la domanda e l'offerta! Se i prezzi laggiù sono quelli, non c'è ragione perché noi riteniamo che gli uni, richiedendoli, siano onesti, e altri, chiedendo altro prezzo... evidentemente se li chiedono è perché hanno la possibilità o la probabilità di poterseli fare pagare. Non è questo che determina il prezzo, è la domanda e l'offerta. Io penso che quel prezzo laggiù, pagato nella stessa misura con la quale si pagano terreni occupati dall'autostrada... io ho trovato che sulla vostra parsimonia per i terreni non c'è niente da dire... insomma, fate il vostro dovere a tenere i prezzi nel limite giusto, ma la stessa ragione vale anche per i terreni che si dovrebbero comprare per fare un campo sportivo. Evidentemente non è che si voglia castigare certi proprietari perché si trovano in una certa località offrendo meno e premiare altri offrendo di più. No, perché si vede che proprio la domanda e l'offerta determinano un certo orientamento anche per quello che riguarda i prezzi.
Naturalmente qui ci sarebbe da rispondere a Manganoni, che ha offerto i suoi terreni a 50 lire al metro. Io non so quali sono i suoi terreni, ma se lui li offre a 50 lire al metro è perché ne valgono 5, non di più, certamente! Perché non ho mai sentito dire che facesse delle opere di carità, a nessuno... 50 lire al metro, io non so di quali terreni si tratta... Evidentemente se li offre a 50 è perché ne valgono certamente meno. Come si può giudicare il valore di un terreno perché è ubicato magari ad un'altitudine di 1.800 metri ed un altro perché magari lo è a 500 metri? Questo è assolutamente un criterio inaccettabile! Ci sono i tecnici che determinano queste cose, non è possibile generalizzare su questo ragionamento. Se il Comune deciderà di destinare i terreni al campo sportivo di Pont St. Martin e i Comuni interessati decideranno di pagarli a un dato prezzo, e se il prezzo sarà inferiore a quello che è stato ventilato qui è perché il valore sarà quello! Io penso che non si farà del torto a nessuno, non credo che i Comuni ne vogliano fare, e la Regione, evidentemente, darà il contributo ugualmente, con la stessa giustizia equitativa come ha fatto altrove se i terreni vengono pagati anche meno di quello che vengono pagati altrove, perché si vede che il valore è quello.
Io volevo poi ancora parlare con Manganoni che si è così tanto scaldato per certe impostazioni date a suo tempo dal Comune di Aosta. Lui dice: "i terreni del campo sportivo di Tzambarlet sono stati pagati per quello che è", ma non è sul prezzo del terreno del campo sportivo di Tzambarlet o del Tesolin, che Dio si voglia, che è sorta una certa polemica e voi ve lo ricordate bene, eh! È perché c'erano due perizie: una fatta dal Geometra Marcoz - e qui è unanime il consenso sull'equità, sulla preparazione di questo professionista - ed un'altra fatta da un altro ufficio, ma c'era una grossa differenza. È su questa che è nata la polemica, non sul valore alto o basso del terreno. Le pare, Manganoni? ...(voce)... Ad ogni modo non è così, la polemica è nata su questo e non sul valore, perché quando è stato acquistato il campo Tesolin si vede che il valore dei terreni era quello e se ci sono state delle perizie di professionisti avveduti, certamente preparati in un certo senso, evidentemente se altre perizie hanno valutato di più la polemica è nata certamente da questa disparità, perché il terreno è sempre quello ...(voce)... caso mai dal Comune, io no... ed allora un altro chiarimento...
Ora io voglio ricordare a voi che da un po' di tempo a questa parte l'esaltazione dei prezzi dei terreni si è verificata, ma per delle ragioni che sono indipendenti, non sono dipendenti dall'azione della Valle. Noi abbiamo visto che dei terreni vicini ad Aosta, terreni di St. Christophe, giù, vicino al campo di aviazione, sono stati venduti; la Valle ha autorizzato a quei tempi la vendita di quei terreni che sono stati venduti a 2.500 lire al metro. E non sono mica molti anni fa, ancora dopo l'acquisto del Tesolin. Oggi quei terreni non si trovano se non si pagano 10-12 mila lire al metro. Perché? Perché le aree diventano sempre più ricercate e questo non perché ci sia la Valle che aumenta i prezzi. La Valle non ha nessuno interesse ad aumentare i prezzi, tutt'altro. La Valle fa una politica... diciamo "di equità" e quando può evita di fare degli espropri per non fare dei torti a quelli che non dovrebbero subirne. Questa è la verità, perché, siccome le aree fabbricabili sono sempre più ridotte, i prezzi aumentano.
Manganoni si è anche scaldato, parecchio, per segnalare che ci sono molti Comuni senz'acqua, e non lo ha fatto solo Manganoni, anche Germano. Molti Comuni senz'acqua e noi parliamo di curling (non so come si pronuncia quel gioco... "curling"). La Circonvallazione è diventata un trabocchetto... si pensa soltanto a realizzare cose inutili, ad approvare da parte del Comune delle cose inutili, e non si pensa a salvare la vita dei poveri!
Questo discorso, a parte che non dovrebbe più essere fatto, sono delle povere argomentazioni, Manganoni, perché allora io ti ricorderò che eri Assessore quando è stata fatta la Circonvallazione nord. Io un giorno ho preso il Sindaco di St. Christophe - non sospetto di essere Democristiano - e quello di Quart - ancora meno sospetto di essere Democristiano - e sono andato dal Sindaco di Aosta dicendo: "come potete tollerare che si faccia un passaggio a livello qui alla Cappella di San Rocco, senza che ci sia un soprappassaggio? È possibile che tolleriate una cosa di questo genere?". Guardate che questa strada serve tutte le alte frazioni di Quart: Morgonaz, Cretallaz, Jeanceyaz... Sorreley, Senin, Veynes, Blavy, Parleaz - dove tu sei proprietario lassù a Parleaz ...(voce)... naturale, ebbè, mica per niente che offri il terreno a 50 lire al metro, insomma là... - e tutte le alte frazioni di St. Christophe dicevano: ma come potete tollerare che qui non ci sia un passaggio a livello, un soprappassaggio, è possibile? Ah, ma dice: io ne ho parlato con l'Assessore ai Lavori Pubblici e lui mi ha detto che a queste cose pensa l'A.N.A.S., si aggiusti l'A.N.A.S. Questi sono i ragionamenti che facevi quando eri Assessore ai Lavori Pubblici, e adesso ti scandalizzi perché è pericoloso il passaggio della Bioula! Si vede che tu passi solo alla Bioula e non passi più dall'altra parte!
Ora, queste sono cose che tu hai vissuto, qui, quando eri Assessore. Non è che si debba dare la preferenza ad una piuttosto che a un'altra, ma è inutile voler gettare le accuse sugli altri quando poi non si ha la coscienza tranquilla o almeno... non dico la coscienza, perché forse la parola è esagerata, ma quando poi non si è messa tutta quella diligenza per additare delle cose che oggi appaiono effettivamente come gravi, in quanto anche lì sono già successi degli incidenti, e pure mortali. Però di questo nessuno si preoccupa. Si viene soltanto qui a sciorinare certe responsabilità in capo a quelli che amministrano adesso, non si pensa che quelli che amministravano allora - che erano della stessa tua parrocchia - hanno segnalato di averti detto queste cose. E tu non ti sei preoccupato, perché hai detto: "a questo pensa l'A.N.A.S.". L'Assessore Colombo avrebbe potuto dire la stessa cosa: ci pensa l'A.N.A.S., no? Invece ha detto: il Comune ha messo... diciamo "in azione" una certa attività e ha fatto qualche cosa per evitare questo inconveniente.
Ora, due pesi e due misure: quando si è fatto il campo sportivo Tesolin c'era già Porossan e non c'era la fogna, ma la fogna di Porossan era molto più importante del campo sportivo!
Queste osservazioni allora non le hai mica fatte, e perché non le hai fatte? Dovevi farle allora! Oggi manca la fogna a Porossan e in moltissime altre frazioni. Evidentemente sono inconvenienti che bisognerà, appena sarà possibile, cercare di evitare, di sanare. Però questa non è una ragione per venire qui e dare delle colpe a tutto quello che è presente, senza ricordarsi che, soltanto 17 o 18 mesi fa, eravate voi che sedevate su questi banchi e non avete certamente brillato per evitare tutti questi inconvenienti di cui voi oggi siete a conoscenza. E poi la si pianti lì! In fin dei conti, venire qui a dire: "ma voi discriminate la Bassa Valle rispetto all'Alta Valle!"... ma lasciatele dire ai Comuni, ai Sindaci, queste cose! I Sindaci non lo hanno mai detto: vengono qui, presentano delle richieste, fanno dei piani e, nel limite del possibile, vengono accolti anche quelli.
Voi dite: la zona della Bassa Valle è depressa. Io credo che sia depressa né più né meno di tutte le altre zone diciamo più lontane. Ma che differenza c'è fra un contadino della Bassa Valle ed uno della Valle del Gran San Bernardo, per esempio? Io non vedo la differenza; anzi, se c'è una differenza, caso mai è che quello ha occasioni di lavoro che quell'altro non ha.
Noi vogliamo portare - lo dicevo oggi con l'Assessore Maquignaz - una certa incentivazione nella Bassa Valle per invogliare i produttori che, è vero, diciamo hanno un'azienda agricola più piccola, più ristretta dove fabbricare la fontina. Perché? Perché è l'unico prodotto che può dare certe possibilità, che si produce ancora su scala industriale e che oggi dà la possibilità, se non di essere molto redditizia, almeno di poter soddisfare i bisogni della famiglia, dell'azienda agricola e di poter avere un certo reddito. Questa è un'azione che si sta facendo lentamente, intanto con degli esperimenti collettivi che adesso si sono attivati e che hanno dato dei risultati positivi. Questo servirà anche per la Bassa Valle, vorrei dire specialmente per la Bassa Valle, perché in questo modo, facendo toccare proprio da vicino le realizzazioni che si possono ottenere in campo cooperativo, si riuscirà a risollevare anche quella zona della Bassa Valle, perché non è che non abbia possibilità produttive, è che fino ad adesso non ha pensato ad un certo genere di produzione. Sono questi gli obiettivi che noi ci dobbiamo porre, non quelli di dire: quelli li abbandonate e date i soldi da Aosta in su o da St. Vincent in su; del resto, se si è fatto qualche cosa per St. Vincent, se si è cercato e proposto...
Voi lo sapete che cosa rende St. Vincent... se si è fatto non è perché a St. Vincent siano più belli che in altri luoghi, ma perché St. Vincent è un polmone da cui tutta la Valle attinge le sostanze per poter avere un certo ricavo e per poter avere a disposizione certi redditi; non è che quello che non si vorrebbe fare altrove lo si debba fare a St. Vincent, è perché St. Vincent è in quelle condizioni. St. Vincent ha un certo... evidentemente assicura anche un miglioramento delle condizioni finanziarie della Valle.
Allora tali discriminazioni tenetevele per voi e non venite qui a raccontarle, perché nessuno crede alle vostre parole; queste possono servire semmai per dei comici, e ancora non so con che gusto e con quali risultati, ma questa assolutamente non è un'accusa, non è un rilievo che voi potete muovere a questa Giunta, nel modo più assoluto.
Se nella questione dei campi sportivi c'è stato qualche ingranaggio che non ha funzionato con la dovuta tempestività, è dovuto anche... non dico ad una negligenza, ma ad un ritardo non imputabile a noi. Si sono cambiati degli orientamenti, ma vabbè, quegli orientamenti oggi si sanno quali sono e potranno certamente essere condivisi o meno, però danno la possibilità di poter accontentare anche la Bassa Valle per quello che riguarda questi impianti sportivi.
Io qui non voglio ripetere tutto quello che ho già detto altre volte, ma si vorrebbe pretendere da noi che cosa? Che in pochi mesi... diciamo pochi, perché sono 15-16-17 mesi, che non sono molti di fronte ai 7-8 anni che hanno visto voi sui banchi della Giunta... cosa pretendete, che si faccia tutto in un batter d'occhio? Io non lo so, questo indubbiamente non vi serve neanche demagogicamente, perché vi copre di ridicolo! Noi non possiamo fare tutto in una volta, però abbiamo dimostrato che quello che si può fare lo si fa e lo si fa non discriminando nessuno, né quelli della Bassa né quelli dell'Alta Valle, perché per me la Valle è una sola, la Valle d'Aosta è una e tutta intera, tutta unita, non c'è nessuna discriminazione da operare. Del resto non si capisce perché questo discorso viene fuori semplicemente da parte di alcuni che ne fanno oggetto di demagogia. Non ho mai sentito da parte di nessun Sindaco, di nessun Parroco, di nessuna Autorità della Bassa Valle muovere questi appunti, perché tutto quello che si è potuto fare lo si è fatto.
Consigliere Germano, non abbiamo battuto nessun record. Io termino semplicemente ricordandovi che i record caso mai li avete battuti voi, record che nessuno si sarebbe mai sognato. Ricordatevi semplicemente una cosa: che quando noi eravamo già arrivati in porto con la questione dei contingenti, voi avete tirato quel trucco che faceva perdere miliardi alla Valle d'Aosta, miliardi, studiando quel rinvio al Parlamento, all'Aula, di quel provvedimento dei contingenti, e quelli non erano soldi che avevano ancora da venire, quelli c'erano già. Voi avete avuto il buon gusto e l'imprudenza - poiché di questo parleremo nei comizi con gli elettori - di rinviare la questione nella speranza che cadesse il Governo, perché allora c'era qualche cosa che non funzionava, o che la cosa fosse rimandata alle calende greche e che dell'aumento dei contingenti non se ne sarebbe più parlato. Questo record vi spetta, nessuno ve lo toglie, meno che mai i Valdostani che ben ricordano cosa avrebbero perso se la vostra manovra fosse andata a buon fine.
Dunque, nessun record da parte nostra. Noi facciamo semplicemente il possibile per fare quello che si può e non pretendiamo la luna. Vi abbiamo parlato di molte cose che abbiamo realizzato, alcune delle quali sono già in via di risoluzione definitiva.
Dicevate che non esistevano i venti miliardi della Cogne, però sapete che in Parlamento il Senato ha già approvato la legge, manca solo più l'approvazione della Camera. Anche questo dicevate: "ma non ci sono, sono tutte promesse!". Non sono promesse, perché il Senato ha già approvato in Aula il provvedimento dell'aumento di capitale... anche queste erano promesse!
I tre miliardi dell'articolo 12... ah, l'avete solo nella testa! Però il Consiglio dei Ministri li ha approvati e va in Commissione in questi giorni. Io dico soltanto una cosa: non so, voglio soltanto sapere se tutto questo armeggio che si nota su questo articolo 12 non sia il preludio ad un altro scherzo come quello che è stato fatto per i contingenti, per dire ai Deputati di parte sinistra: "votate contro perché non basta, non va bene, hanno portato queste voci per l'articolo 12, cose non giustificate, dunque voi non dovete votare, mandatelo in Aula". Guardate, non servirebbe neanche questo, vi metterebbe in cattiva luce, perché anche in Aula faremmo in tempo a farli passare. State tranquilli.
Qui diciamoci le cose molto chiaramente: nessuna discriminazione e nessun record battuto da parte nostra. I record li lasciamo tutti a voi, però vi diciamo subito - e da parte mia ve lo prometto - che queste cose le metteremo al giudizio dei Valdostani in quella che, a pochi mesi, sarà l'ora della verità.
Manganoni (P.C.I.) - Presidente, le chiedo scusa. Però, dopo tutto quel popò di roba che abbiamo sentito adesso, lei dovrà pazientare, noi non possiamo accettare tutte queste menzogne.
Montesano (P.S.D.I.) - ...18,48-19,01, questo è stato il tempo.
Manganoni (P.C.I.) - No, mezz'ora e ho finito. Lei mi chiami ed io finisco prima di mezz'ora. La pregherei però di tener conto se ci sono delle interruzioni. Io guarderò l'orologio, ma i minuti di interruzione non dovrebbero essere conteggiati.
Montesano (P.S.D.I.) - Minuto più, minuto meno...
Manganoni (P.C.I.) - Proseguo da dove mi ero interrotto, perché il Presidente mi aveva richiamato ed aveva ragione, per cui io disciplinatamente mi sono seduto.
Montesano (P.S.D.I.) - Le do atto.
Manganoni (P.C.I.) - Dice Balestri: "Manganoni ha sempre torchiato l'Assessorato del Turismo", per cui dice: "lo si sopprima, lo si sostituisca dai Lavori Pubblici!". No, no, io non ho mai torchiato l'Assessorato del Turismo, però dico all'Assessorato del Turismo quello che bisogna dire all'Assessorato del Turismo.
Per primo comincerò col dirvi: i bilanci dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, per ben la metà, sono destinati ad opere turistiche (non vi faccio l'elencazione per non farvi perdere tempo)... Pila, Arpy, la Strada dei Salassi, strade larghe 6 metri per certe zone, dove se ci fossero solo i contadini basterebbe una stradicciola di 3 metri, per quelle quattro "Api" che ci passano.
Anche nel bilancio dell'agricoltura c'era del turismo. Vi cito solo questo caso: la strada per Albard, fatta a Donnaz, fatta dall'allora Assessore all'Agricoltura, Fosson, bitumata dai Lavori Pubblici, ha un carattere oggi prevalentemente turistico, perché è una zona stupenda e magnifica - allora era un piccolo villaggetto disperso in mezzo ai castagni - dove sono già in costruzione le ville e vi è... non vi dico già il progetto, ma ci sono delle intenzioni per costruire degli alberghi.
Pertanto per il Turismo ci vanno i fondi dell'Assessorato dei Lavori Pubblici e anche quelli dell'Agricoltura. Vi dirò anche questo: voi andate a vedere tutte le strade poderali che si fanno con i soldi dell'Agricoltura nei mesi estivi e vi troverete tante, ma tante macchine, fra le quali anche molte straniere, quindi questo serve anche al Turismo.
Allora non venite a sviolinarci la questione del Turismo, perché qui, in questo Consiglio, siamo arrivati a questo punto: se noi dicessimo che sulla Becca di Nona bisogna costruire un faro per i bastimenti perché ha uno scopo turistico, sulla Becca di Nona si costruirebbe un faro per i bastimenti che arriveranno domani a Torino perché aventi carattere turistico.
Ora, io sono contrario a queste esagerazioni. Io dico: fra i compiti dell'Assessorato del Turismo non vi sono solamente quelli - come parlo dell'Assessorato attuale - di scialacquare, di spendere male e di sprecare il denaro pubblico destinando questo ad opere non urgenti e solamente ad alcune zone, come abbiamo sufficientemente denunciato oggi, non è solo quello il compito.
Uno fra i compiti fondamentali dell'Assessorato del Turismo sarebbe anche questo: di richiamare all'ordine albergatori esosi - non li metto tutti sullo stesso piano... Chabod non c'è, dì... - anche se non li metto tutti sullo stesso piano, perché vi sono anche quelli onesti. Purtroppo, però, ve ne sono anche molti disonesti, i quali danneggiano più loro la Regione col loro sistema di strozzinaggio ed annullano i benefici apportati dalle centinaia di milioni spesi dall'Assessorato, dall'Assessore Balestri che scrive su tutti i giornali del mondo "visitate la Valle d'Aosta"! Vengono in Valle d'Aosta, ci sono quei ladri - ripeto: alcuni, non tutti - che li strozzano e che fanno la peggiore propaganda possibile alla Valle d'Aosta. Anche questo rientra nei compiti dell'Assessorato del Turismo, lavoro però che l'Assessore al Turismo si guarda bene dal fare. Ora dice Balestri: "il Palazzo del ghiaccio di Courmayeur dà una caratterizzazione a tutta la Valle". Bene!
C'è una petizione - che poi ho passato per farmela battere - dove 300 abitanti di 17 frazioni di Montjovet... ah, grazie, no, sono queste le firme, circa 300 firme. E dice questo: "Noi, sottoscritti abitanti delle frazioni di Meran, Fiusey, Oley, Berriat, Brun, Vignola, Toffo, Muret, Traversière, Lillaz, Ross, Devin, Vervaz, Creston, Montquert, Bourg, Broccard del Comune di Montjovet, facciamo presente alla Giunta regionale che da circa 6 anni il nostro Comune ha presentato richiesta per la costruzione di un acquedotto ai sensi della legge Tupini... - un momento, lasciatemi finire -...che ciononostante alcun progresso sinora è stato compiuto. Siamo in 487 abitanti ed abbiamo anche parecchi capi di bestiame. Non disponiamo di acqua sufficiente per noi e per il bestiame; particolarmente nei mesi autunnali ed invernali disponiamo di pochissimi litri d'acqua. Chiediamo che nel presente Piano delle opere pubbliche sia inserita la costruzione dell'acquedotto, in modo da risolvere definitivamente il nostro grande problema. Riteniamo che prima di fare cose meno importanti sia garantita l'acqua agli uomini ed al bestiame di Montjovet". Questa è un'altra caratterizzazione della Valle d'Aosta, questo farebbe da contraltare al Palazzo del ghiaccio di Courmayeur: a Courmayeur il Palazzo del ghiaccio e in 17 frazioni di Montjovet non c'è acqua per gli abitanti e per il bestiame.
Voi avete detto: da sei anni, Manganoni, c'eri tu. Vi rispondo subito. È venuto da me il Sindaco di Montjovet sei anni fa, mi ha prospettato il problema ed io gli ho detto: "fai la richiesta" - perché l'ammontare era notevole - "fai la richiesta sulla legge Tupini". Gli ho consigliato come consigliavano le precedenti Giunte, come ha consigliato la Giunta Marcoz, la Giunta Caveri e come consiglia la Giunta Bionaz: se possiamo fare finanziare certi lavori con la legge Tupini da parte del Governo di Roma è meglio, così i soldi non dobbiamo cacciarli fuori noi. Ora queste pratiche sono andate avanti, hanno tirato per le lunghe, perché sappiamo la burocrazia romana com'è. Oggi in che condizione si trova il Comune? Che i fondi stanziati allora sul progetto di sei anni fa non sono più sufficienti, perché in sei anni c'è stata la svalutazione della moneta, poiché, se calcolata anche solo al 5% - non lo dico io, lo dicono i giornali finanziari che la svalutazione annua della lira va circa al 5% - oggi il 30% della spesa non è coperta ed è dovuto alla svalutazione.
Allora oggi, che si dovrebbe eseguire mi pare un primo tronco - qualcosa è stato eseguito, no? - con quei fondi... ah, neanche un primo tronco... ora, benché quei fondi ci siano, il Comune non può costruire l'acquedotto con quelli, perché non bastano più - vi ho detto il perché: vi è stata la svalutazione - ed allora chiede che la Regione intervenga. Naturalmente la petizione è stata fatta dagli abitanti, non dal Comune, non ha citato le leggi e le deliberazioni e tutto quanto, ma la popolazione chiede l'acqua. La Giunta cosa ha risposto a questo? Ha detto: "l'Amministrazione regionale, oltre all'integrazione normale che fa per tutti i lavori eseguiti con legge Tupini, che si sostituisce al Comune per evitare che contragga un mutuo, è disposta a stanziare ed a destinare i fondi necessari". È vero che oggi non sono più sufficienti per eseguire questo lavoro?
Ora, vedi Balestri, non è solo il Palazzo del ghiaccio che caratterizza la Valle d'Aosta, perché non incorriamo nell'errore - e qui non voglio fare allusioni a nessuno - di quelli che guardano solo la facciata, andiamo a vedere cosa c'è dietro alla facciata. È vero che quando usciranno i turisti dal Traforo vedranno un palazzo del ghiaccio e potranno dire: "però, eh, questi Valdostani hanno attrezzato bene, bravi Valdostani!", ma se quelli dovessero andare qui o nelle zone che vi ho elencato oggi, che mancano di fognature e mancano di acquedotti - e non c'è solamente quello - allora quei turisti dovrebbero dire: "ma bravi questi valdostani, fanno il Palazzo del ghiaccio a Courmayeur e non hanno né le fognature, né gli acquedotti"! Allora sarà questo a caratterizzare la Valle d'Aosta e non il Palazzo del ghiaccio di Courmayeur!
Ora, sulle funivie di St. Vincent, l'Assessore dice: le funivie di St. Vincent sono di valutazione del Consiglio. Quindi il Consiglio comunale ha richiesto questi fondi per la funivia? Allora non ha richiesto i fondi per le strade, per i 13 villaggi che vi ho elencato oggi, senza strade, e non ha chiesto i fondi per la fognatura dalla Fonte in su. Tutta la collina è sprovvista di fognature, anche al di sotto St. Vincent, nella zona della stazione, quei villaggi sono sprovvisti di fognature. Quella popolazione poi mi diceva di più: "quando noi andiamo ad irrigare, nei prati arrivano gli avanzi delle macellerie... pardon, non delle macellerie, ma degli abattoirs, dei mattatoi. Io penso che Dujany, che è della zona, dovrebbe saperlo meglio di me, quindi è questo che caratterizza la Valle d'Aosta, non solo il Palazzo del ghiaccio.
Ora dice Balestri: "ma se il Sindaco vuole fare queste opere, se a lui non interessano le strade, le fognature... ma Signori miei, ma voi siete Autorità di tutela! Se il Comune facesse questo con i suoi fondi, come Giunta, come Amministrazione potremmo limitarci a consigliargli di dare la precedenza agli acquedotti e fognature, ma qui non si tratta di fondi del Comune, si tratta di fondi che diamo noi, soldi che dà la Regione! Ora la Regione deve vedere, vigilare, in modo che questi fondi siano spesi bene e che si tengano presenti le necessità della popolazione di St. Vincent, perché se il Sindaco di St. Vincent è il portavoce della S.I.T.A.V., voi non dovete avallare questo portavoce. Voi dovete sentire e prestare l'orecchio anche alle voci dei poveri abitanti di quei villaggi, non solo dei portavoce della S.I.T.A.V. come avete fatto fino ad adesso e come continuate a fare, voi Giunta e i padroni del vapore. Io comprendo che facciate questa politica, però sbagliate, fate male.
Ora dite: rispettate... no, voi parlate sulle libertà dei Comuni, ma poi criticate. Noi non critichiamo la libertà dei Comuni, noi critichiamo lo spreco. Se poi questo spreco lo faccia direttamente Balestri o dia questi soldi ad un Comune per sprecarli, sono sempre soldi della Regione, è sempre denaro pubblico. Noi protestiamo contro questo sistema. Ora, se voi rispettate le autonomie dei Comuni... ma ad Hône, quando vi ha chiesto 30 milioni per il campo sportivo - è stato detto stamattina - l'avete rispettata l'autonomia dei Comuni? Qui i soldi li spendevano bene, ma non l'avete rispettata l'autonomia dei Comuni e non avete dato i 30 milioni al Comune di Hône, perché a Hône non c'è la S.I.T.A.V. e non ci sono i padroni del vapore. Ad Hône c'è della povera gente, degli operai, dei contadini ed allora cosa importa dei piazzali, del mercato... queste sono cose da trascurare! Noi abbiamo i grandi problemi: i campi di curling, quelli li dobbiamo fare, quelli sì che contano!
Dice ancora: a Valpelline ci sono 3.000 Belgi, e 3.000 Belgi giocano tutti in un campo da tennis, dove... io non me ne intendo di tennis, ma mi pare che al massimo si giochi in due per parte o in quattro o in sei, non so... l'Assessore al Turismo dovrebbe saperlo, no? Potrebbe suggerirlo. Allora... a parte che quei giovani - io lo so, ci sono stato in quelle zone - fanno delle escursioni in montagna ed è da ammirare, dovrebbero essere di esempio a molti giovani Italiani, perché partono a piedi con lo zaino e alé... su sulle montagne... Io dico: fanno bene a fare così e non penso che siano dai rammolliti del tennis. Vi dirò anche perché i Belgi non giocano al pallone. Se voi fate il campo da tennis potrà servire per quattro Belgi, ma se voi fate un campo sportivo, un campo da football, servirà sia per i Belgi che per i giovani del posto, vero Signorina Verthuy?
Verthuy Franca (D.C.) - ...si farà dopo...
Manganoni (P.C.I.) - Ah, si farà dopo! Ah, ho capito, quindi prima il tennis ...(voci)... prima il tennis e dopo si farà quello! Cioè come? Prima fate il Palazzo del ghiaccio, poi gli acquedotti e le fognature, tanto c'è tempo!
Le vostre perizie: qui si tratta di acquisti di terreni, non vi è una perizia allegata. Ora, questa mattina io avevo chiesto all'Assessore al Turismo la perizia dei terreni di Gimillian ...(voce)... ma già l'ho detto: non capisce quando ascolta, immaginati cosa capirà quando non ascolta, no? E poi io comprendo: ci sono persone che quando sono attaccate prendono nota, ascoltano e rispondono. Ci sono invece persone - è questione di carattere, ma anche di dignità - le quali insaccano, incassano, se ne stanno zitte, hanno la faccia come quelli di..., per non dire altro, e si dice: "va bene, lasciali dire". È questione di dignità e di amor proprio, ma io, per esempio, non sarei di quello stampo. Ebbene, questa perizia io ho dovuto andare negli uffici dell'Assessore per cercarmela. Ecco un'altra obiezione che noi solleviamo su tale programma: se le altre perizie dell'acquisto di questi terreni che voi ci portate sono fatte così, bene, mettiamoci le mani nei capelli!
Cosa dice questa perizia: premetto, Signor Presidente, che su questa perizia... se l'Assessore l'avesse data al Consiglio quando doveva darla, io non sarei più intervenuto oggi, adesso, però son dovuto andare a cercarla. Dunque, qui si parla dell'azione corrosiva di alcune falde di acque sotterranee, smottamenti - lo ammette, no? - e poi più sotto si dice che c'è un vincolo, un passaggio dell'antenna, 102 metri quadrati vincolati, cioè servitù, non vincolo, servitù per il trasmettitore R.A.I. Si dice dell'indice di fabbricabilità, (0,50), ammette che è un vincolo a sezione urbanistica dell'Assessorato regionale, ammette tutto, no? Poi sapete come conclude? Dopo aver ammesso tutti questi inconvenienti dice che il prezzo sottoscritto lo ritiene equo. Ora, guardate, io non vi leggo il nome di questo tecnico - e lo chiamo ancora "tecnico" -, ma Balestri, dài retta a me: a costui, che tu sai chi è, dagli degli scartafacci da scarabocchiare in ufficio, però, per il bene e per il decoro della Regione, non mandarlo più in giro a fare delle perizie!
Andiamo avanti: Bionaz dice che quando Manganoni era Assessore si è fatta la Circonvallazione nord e lui ha detto che andava tutto bene. Non è vero... oh, adesso non c'è più neanche Bionaz... ah, è lì... non è vero, non è vero. E lo dimostra questo fatto: che l'Amministrazione regionale, la Giunta Marcoz - non so se c'era già la Giunta Caveri - preso contatto con il Comune ed esaminato tutte queste manchevolezze, ha innanzi tutto stanziato per il Comune 80 milioni... 60 milioni, sarà 60, non è che si possono ricordare tutte le cifre degli anni scorsi. È vero che tu hai una memoria di ferro e che di quei famosi 3 miliardi che non arrivano mai, ti ricordi tutto, salvo di quei 3 miliardi. Di quei 3 miliardi te ne ricordi solo quando noi ti diciamo: Bordon, hai visto il colore di quei 3 miliardi? E allora Bordon dice: "ma no, arriveranno, arriveranno"...
Bordon (D.C.) - ...però arriveranno...
Manganoni (P.C.I.) - Bravo! Ed allora manderò tutto al futuro.
Primo: questo dimostra che non è vero, che noi ce ne siamo lavate le mani. In secondo luogo: dei tecnici dell'Assessorato dei Lavori Pubblici, assieme ad un tecnico dell'Assessorato dei Lavori Pubblici regionale e all'Ufficio tecnico del Comune, hanno avuto un incontro con l'A.N.A.S. ove hanno segnalato non solo tutti gli inconvenienti, ma il grave pericolo dell'incrocio della strada per Sorreley che segnalava Bionaz. All'A.N.A.S. hanno risposto come al solito: picche! Dice Bionaz: cosa ha fatto Manganoni che se ne fregava? Manganoni, che se ne fregava, assieme al Presidente Caveri, all'Ingegner Capo dell'Ufficio Tecnico e ad un Geometra sono partiti una mattina, hanno percorso a piedi buona parte della Circonvallazione nord, hanno esaminato i punti più pericolosi, hanno fatto una relazione con documentazione anche fotografica - se voi andate a guardare negli Archivi la ritroverete - e hanno segnalato questi inconvenienti chiedendo di intervenire...
(voce) - Risultato?
Manganoni (P.C.I.) - Spiego. Il risultato dall'A.N.A.S. noi non potevamo aspettarcelo nello spazio di due o tre mesi, perché sappiamo che con gli organismi statali bisogna avere una pazienza che corrisponde ad anni non a giorni. Abbiamo inoltrato questo forse tre o quattro mesi prima della vostra installazione lì, ed allora non potevamo pretendere che in tre mesi o quattro l'A.N.A.S. ci rispondesse.
Qual era il compito di coloro che siedono oggi su quei banchi? Sarebbe stato quello di tirare di nuovo fuori detta richiesta e sollecitare questo all'A.N.A.S., prima di tutto, ma noi, in tre mesi, cosa vuoi ottenere? Noi non possiamo pretendere che l'A.N.A.S. ci risponda in tre mesi e provveda! Noi abbiamo avuto anche degli incontri verbali con i tecnici dell'A.N.A.S., i quali ci hanno detto: "adesso esamineremo e vedremo di fare non tutto quanto voi richiedete, però di porre rimedio ai punti più pericolosi". Pertanto non è vero che io e la passata Giunta ce ne siamo lavati le mani. Ho citato anche dei dati, andate a vedere quella relazione.
Il problema però è un altro. Io insistevo presso Colombo, gli dicevo: perché non hai mantenuto le promesse che hai detto, che entro il 1967 avresti fatto questi lavori? E vorrei fare osservare un'altra cosa a Bionaz: la strada della Bioula - che io ho portato in campo - ha già il sottopassaggio. Quando hanno costruito la Circonvallazione nord hanno già fatto un ponte - lo so perché è in rilevato - sotto cui dovrebbe passare quella strada, quindi lì...
(voce) - ...lì non c'è neanche quello, neanche quello...
Manganoni (P.C.I.) - ...ma adesso cosa abbiamo? Abbiamo quel ponte che non serve a niente, perché non ci sono i 100 metri di strada da una parte ed i 100 metri di strada dall'altra.
Ora io, con tutti i latifondi che possiedo a Parleaz, come diceva Bionaz... a parte che si risolvono in quattro campi incolti di proprietà di mia suocera e questa mattina vi parlavo di venderli... quelli lì sono certo che mia suocera ve li vende a 50 lire al metro, non a 3.900 o 4.000 come a Gimillian. A parte quella considerazione, qui, con una cifra limitata, essendoci già il ponte, si può costruire quell'accesso. E non dico di non farlo anche alla strada di Sorreley, facciamolo!
(voce) - ...bisognava farlo allora!
Manganoni (P.C.I.) - Ma allora... scusi, Bionaz... Bionaz stava chiacchierando con Pedrini, si vede che Pedrini lo stava ricattando per qualche cosa, no? Anziché telefonargli, questa volta l'ha chiamato ed ha detto: vieni qua! Ed allora non ha sentito...
Io ho dimostrato che noi non ce ne siamo fregati.
(discussione in aula)
Manganoni (P.C.I.) - Pedrini, statti bravo! Ma tu che devi dire "ippopotamo" a me... guarda, a me ippopotamo! E guardati nello specchio, Pedrini!
(nuova discussione in aula)
Manganoni (P.C.I.) - Allora andiamo avanti, andiamo avanti ed io concludo.
Montesano (P.S.D.I.) - Va bene.
Manganoni (P.C.I.) - Togliamo mezzo minuto dalla mia mezz'ora.
Mi pare che Bionaz abbia detto che mancavano le fognature a Porossan quando noi abbiamo costruito il campo sportivo Tesolin... è vero! Ma noi, fin quando parlate di campi sportivi noi vi diciamo bravi! Però noi abbiamo fatto un campo sportivo, non le piste di curling, non i campi di hockey, non tutto quel popò di roba dai nomi difficili che io non so neanche cosa significhi! Un campo sportivo, sì. E noi vi diciamo: fatene di campi sportivi, ma campi sportivi, non piste di curling.
Noi abbiamo fatto dei campi sportivi e non solo quello. Noi, che qui siamo accusati - io in particolar modo - di essere contro lo sport e contro il Turismo.... di campi sportivi mai nessuna Giunta democristiana, in sei anni, ha costruito tanti campi sportivi come abbiamo costruito noi! Devo elencare anche questo? Allora lei mi mette un po'...
Montesano (P.S.D.I.) - Do un minuto...
Manganoni (P.C.I.) - Ah, mi fa l'aggiunta... Pont-Suaz... un momento, Tesolin... non noi, però quando c'eravamo noi con l'Amministrazione, poi St. Marcel, St. Vincent mi pare, correggimi se mi sbaglio... St. Vincent, Sissignore. A St. Vincent ho mandato io le pale meccaniche della Regione a fare i primi sbancamenti. Sta' zitto, questa è la verità non... guarda, Bordon, con me non l'arrangi, è inutile che racconti delle balle! Sono andato con il Sindaco di St. Vincent che ha pagato i camion e la Regione ha mandato le pale meccaniche per fare lo sbancamento e spianare il campo.
Bordon (D.C.) - ...di chi è quel terreno?
Manganoni (P.C.I.) - ...Io non so di chi è, perché il Comune doveva acquistarlo...
Bordon (D.C.) - Tu non lo sai, eh!?
Manganoni (P.C.I.) - ...Ah no, il Comune non ha chiesto i soldi a noi per acquistare...
Bordon (D.C.) - Tu hai mandato le pale, lo saprai ben...
Manganoni (P.C.I.) - Per i lavori, ma non per l'acquisto del terreno... Presidente, se quelli non la piantano, guardi che io parlo per quaranta minuti, eh!
Allora, noi abbiamo costruito, sì, i campi sportivi quando mancavano ancora le fognature a Porossan, è vero, ma il campo sportivo serve per i giovani, per far fare dello sport ai giovani, non sono palazzi del ghiaccio, campi di curling o che so io! Mandateli a giocare nei campi sportivi ...(voce)... Certo che tu non giochi né a hockey, né ad altro, perché con quel popò di trippa che hai tutt'al più puoi giocare sulla poltrona ...(voce)...
(discussione in aula)
Manganoni (P.C.I.) - Bionaz dice: "non parlate di discriminazione della Bassa Valle... non lo dicono i Sindaci e i Reverendi". Non so i Reverendi... sia chiaro, non perché non sono in buone relazioni, io sono in ottime relazioni, non con tutti i Reverendi, ma con molti: con quelli che rispettano le mie idee ed io rispetto le loro. Ebbene, non so sui Reverendi, però sui Sindaci vorrei chiedere a Bionaz: li ha sentiti i Sindaci? Primo.
In secondo luogo, si rende conto Bionaz che quando un Sindaco è seduto davanti alla sua scrivania non sempre, purtroppo, osa esprimere il suo pensiero? Per evitare che gli venga detto: "ah sì, tu hai osato dirmi questo? T'arrangio me. Passerai sotto le mie grinfie". Conosciamo il vostro sistema, la vostra procedura, li conosciamo. Ora c'è un altro fatto ...(voce)...
Bionaz (D.C.) - ...nessuno mai te l'ha detto...
(voci in aula)
Manganoni (P.C.I.) - Presidente, altri due minuti... ora, vi è un altro fatto... ma guardi che io poi non sto più...
Montesano (P.S.D.I.) - Per favore, altrimenti non finiamo più... lasciate parlare!
Manganoni (P.C.I.) - I Sindaci non potevano protestare contro questo deliberato che facciamo oggi, perché è passato oggi in Consiglio. Come facevano i Sindaci, nel passato, a sapere cosa passava oggi in Consiglio?
I 480 milioni, di cui solamente 40 per la Bassa Valle, passano oggi, non sono ancora passati, li voteremo fra poco, quindi come facevano a protestare? Naturalmente rendiamo pubblica ragione, poi forse Bionaz se ne sentirà qualcuna.
Ha parlato della Valle del Gran S. Bernardo, ma io vi ho citato anche altre zone della Bassa Valle, vi ho citato la zona Verrayes-St. Denis e vi ho detto che mi limito a queste, perché, se devo elencarvi tutti i Comuni tartassati della Valle, non la finisco più. Mi associo però anche alla Valle del Grande. La Valle del Grande è stata ignorata da Balestri, perché un campo sportivo per St. Rhémy, Allain, Étroubles, Gignod forse si poteva costruire; non un campo da tennis, ma forse un campo sportivo. Naturalmente Balestri non ha pensato neanche a questo. Premettiamo anche un fatto, però: diamo atto che nella Valle del Grande non hanno il guaio dell'autostrada che ha portato via - per lo meno ha dimezzato - l'attività economica della Bassa Valle fino a Verrès e, quando proseguirà da Verrès, se ne accorgeranno gli altri. Non è un augurio che faccio, ma purtroppo se ne accorgeranno.
Ha citato le fontine. Eh, almeno nella Valle del Gran S. Bernardo i produttori di fontina hanno questo vantaggio: i produttori di latte percepiscono un contributo dalla Regione. I produttori di latte della Bassa Valle non percepiscono neanche quello, perché loro non la possono fare la fontina... del burro, sì ...(voce)... guardi, io qui potrei impostare questa discussione, poi... il Presidente, bon... ma nella Valle del Gran S. Bernardo - sia detto fra di noi - c'è anche possibilità di una certa attività connessa alla vicinanza della frontiera che non è possibile nella Bassa Valle.
(voci) - ...quale vicinanza...
Manganoni (P.C.I.) - Come, come...
Montesano (P.S.D.I.) - È mezz'ora, Manganoni.
Manganoni (P.C.I.) - Ma qui mi si interrompe sempre...
Montesano (P.S.D.I.) - Sì, ma lei ad un certo momento fa delle domande e gli altri rispondono.
Manganoni (P.C.I.) - Se non mi avessero interrotto, io avrei già finito.
Ora dice Bionaz: ma cosa pretendete, che noi facciamo tutto? No, no, noi non pretendiamo che facciate tutto, ma pretendiamo che voi facciate le cose giuste e che teniate nella dovuta considerazione gli ordini di precedenza: acquedotti, fognature e asili vengono prima delle piste del curling! Questo vi diciamo noi! Non vi diciamo: fate tutto, vi diciamo: fate quel che potete, ma fatelo bene, riconoscendo le priorità che devono essere riconosciute e, anziché fare il curling, fate le fognature e gli acquedotti.
Qui Bionaz mi ha solleticato su un punto che... quanti minuti ho ancora Presidente?
Montesano (P.S.D.I.) - ...niente, 32 minuti.
Manganoni (P.C.I.) - ...niente, allora penso che qualcuno dei miei colleghi preciserà. Si è parlato di contingenti, si è parlato di Cogne e si è parlato di 3 miliardi sull'articolo 12. Se io non avessi esaurito il mio tempo, le chiederei altri 20 minuti, ma non glieli chiedo perché ho esaurito il tempo e passo questo compito a qualche mio collega.
Germano (P.C.I.) - Io devo dire che ho avuto agio, nella mia vita politica - anche perché divento vecchio e sono stato molto in Valle d'Aosta - di ascoltare diversi, direi tutti i Presidenti di Giunta, salvo il povero Chabod, ma gli altri li ho ascoltati tutti. Sono di diversa colorazione politica, ma devo dare di loro un giudizio diverso da quello di Bionaz. Tutti avevano una visione, chi più e chi meno, ampia e globale della situazione. Tutti avevano soprattutto una dignità, e di tutti bisogna dare un certo giudizio. Hanno saputo con dignità stare al loro posto. La stessa cosa non posso dire, onestamente, dell'Avvocato Bionaz. La visione ...(voce)... Presidente del Consiglio, la prego, io non voglio parlare mezz'ora, ma la prego di intervenire e far tacere quello che diventa un forsennato di questo Consiglio...
Montesano (P.S.D.I.) - ...continui...
Germano (P.C.I.) - Non lascia parlare nessuno...
Ha una visione piccinina della situazione, quando risponde non risponde con una visione globale: risponde con degli attacchi personali sul terreno di Manganoni e su quello che ha fatto Caveri, su quello che ha detto Fosson, degradando ed abbassando il livello della discussione, portando a dei livelli che non sono degni del nostro Consiglio; non sono mai stati così bassi, e per colpa di un Presidente della Giunta di quel tipo.
Guardate, leggete sulla Région l'augurio di Capodanno del Presidente della Giunta, dell'inizio dell'anno! Ebbene, sapete di che cosa parla? Di fondi, di sovvenzioni, di sussidi che servono a dare lavoro e a fare la dignità dei diritti autonomistici della Valle d'Aosta... "la visione ampia di uno sviluppo autonomistico", ma non c'è la parola "autonomia" ...(voce)... Ad ogni modo il livello di quell'augurio è molto, molto basso, e poi, se passiamo dal livello degli auguri all'operato, lasciatemelo dire: avete votato contro il progetto di riparto finanziario. Avete promesso, detto cento volte che l'avreste portato voi, ma non lo avete mai portato. Quando vogliamo farlo?... Eh! Finisce la legislatura, quando lo porterai? Nell'altra legislatura! Avete votato contro la legge per la zona franca, avete detto che gli studi... mi ricordo l'Ingegner Benzo, il quale mi diceva che sono molto avanzati, che alla fine sono più avanzati di quello che crediamo e tutto quanto. Però non l'avete portato.
Adesso ci avete pure rimproverato per i contingenti. Noi abbiamo chiesto che vi fossero più voci e più quantità e voi avete votato contro anche questo! Prendiamo le cose piccole: ma potevate almeno farcela prima della fine! Potevate ottenere quel trasferimento di beni demaniali che sono una piccola cosa, ma sono un nostro diritto autonomistico. Ebbene, in tutto questo tempo neanche quello avete ottenuto!
Io ho avuto occasione... ma piantala lì, Bordon, per favore...
Montesano (P.S.D.I.) - Perdiamo del tempo così...
Germano (P.C.I.) - ...anche per come avete amministrato vi ho citato prima una serie di cose.
Ora rispondi: "i Sindaci non si lamentano"... ma andate a chiedere ai Sindaci della Bassa Valle se sono d'accordo che l'Ospedale si faccia a St. Vincent! Io vi sfido a trovare il Sindaco Democristiano che sia d'accordo con questo, perché tutti sanno che devono portare i loro ammalati, feriti o che, ad Ivrea e che preferirebbero portarli qui a Donnaz, Pont St. Martin o a Verrès, in una zona più comoda. Come fate a dire: "non si lamentano"? Ma voi credete che quando i Sindaci vedono tali deliberazioni con questi fondi stanziati in questo modo non si lamentino? Si lamenteranno, state tranquilli, si lamenteranno.
Voglio ancora citare una piccola cosa per dire a che livello è stato portato il nostro Consiglio da questa Giunta: discutiamo di quella casetta vincolata vicino alle mura romane che avremmo dovuto pagare 30.000 lire al metro quadrato per un importo complessivo di 31 milioni e mezzo, facciamo tutte le critiche e, alla fine, si decide di ritirare il provvedimento. Questo era al mattino. Al pomeriggio - questo per voi che non c'eravate - sapete cosa succede? Che l'Assessore viene qui e dice: io ero col proprietario mentre stavo mangiando, e questo m'ha detto che si accontenta di 29 milioni invece di 31 milioni e mezzo. È venuto a proporlo qui, in Consiglio, come se il Consiglio si fosse trasformato in un mercato, in una fiera, dove le contrattazioni si fanno da un'ora all'altra. È questo il livello a cui hanno portato il nostro Consiglio! Lascio perdere tutto il resto, Torgnon, le ho citate tutte... su Torgnon si porta una volta, facciamo sopra tutte le critiche e la riportano un'altra volta negli stessi termini. Il caso di Chamois, con un preventivo di 320 milioni: qui portano una somma di 440, 120 milioni in più, e senza alcuna giustificazione. È questo il modo di amministrare? Ma, onestamente, vi pare che sia questo il modo di amministrare?
Secondo me voi avete fatto male sul terreno autonomistico, e poco e male sul terreno amministrativo. Ve l'ho già detto stamattina: abbiamo discusso una giornata e mezza di Pila, vi abbiamo detto che la procedura che seguivate non era giusta, vi abbiamo detto che non difendevate il paesaggio, che facevate gli interessi dei privati, ma soprattutto che non seguivate la legge. Non avete voluto sentirlo, il Coordinamento, che è l'emanazione del Governo Centrale ed è della vostra parrocchia, e la respinge; e così le altre leggi sull'organico, e così tutte le altre questioni. Questo è il vostro modo di amministrare e questa vostra persistenza nel farvi dare questa carta in bianco per 481 milioni, così mal ripartiti e così mal documentati, è un'altra dimostrazione del vostro modo di amministrare.
Se la discussione è chiusa, noi non facciamo neanche la dichiarazione di voto. Noi dichiariamo già di votare contro, ma chiediamo la votazione segreta.
Uno, due, tre, quattro, cinque, su... ci sarebbe una cosa: che ci sia qualcuno della maggioranza che abbia il buon senso di non accettare questo metodo e questo modo di amministrare.
Fosson (U.V.) - Io non voglio ripetere quello che ho già detto stamane e che ho aggiunto questo pomeriggio, quindi non entro più nella questione dei singoli stanziamenti qui previsti. Vorrei solo, al termine di questa discussione, fare ancora una proposta e sottolineare un qualche cosa che effettivamente avevo già sottolineato prima, ma che ritengo vada ancora rimarcato.
Mi limito alla parte della delibera in sé. È già stato fatto presente che, come è stato presentato a noi, questo provvedimento non è una vera e propria delibera. Abbiamo sui vari punti fatto le nostre osservazioni, quindi non abbiamo più da aggiungere niente. Però, a un certo momento, il Dottor Balestri dice: "noi la delibera l'abbiamo mandata alla Programmazione e la Programmazione è stata d'accordo, salvo quello che anche voi avevate fatto presente (cioè che noi avevamo fatto presente): di stralciare quello stanziamento per la funicolare di St. Vincent.
Ora, io non voglio riprendere quanto ha detto Germano quando ha parlato di sistema amministrativo facendo altri casi, voglio puramente riferirmi a questo: dico che sul bilancio del 1967 e sul bilancio del 1968 sono stanziati i fondi per questi provvedimenti. Ho sottolineato questa mattina che noi avevamo avuto assicurazione dal Dottor Balestri che questo elenco di opere... noi, allora, effettivamente avevamo parlato di "programma" ma questo invece non è un programma, è un elenco, e questo elenco doveva riferirsi al bilancio del 1967. Avevamo avuto assicurazione sin dal 2 marzo del 1967 di avere questo elenco, ma lo abbiamo avuto adesso, e siamo all'inizio di gennaio. I fondi del 1967 in parte sono stati spesi in altro modo; quest'elenco, quindi, si riferisce in parte al bilancio 1967 e in parte al bilancio 1968, però questi fondi sono stanziati in bilancio, quindi è ridicola la questione che si dice "ma se noi non approviamo questo elenco non si può fare niente". Intanto la Commissione della Programmazione è convocata - è una Commissione consultiva, d'accordo - per questa settimana per esaminare le infrastrutture che, se non sbaglio, saranno turistiche, ma sono infrastrutture.
Pertanto, volendo decidere oggi, con una delibera per tutte queste opere avrete sentito il Comitato della Programmazione, ma mi sembra che anche come svolgimento, se non si vuole completamente sovvertire la prassi e quella che dovrebbe essere la regola, bisognerebbe aspettare di approvare questo quando la Commissione abbia almeno esaminato. Forse non verrà fuori nessuna osservazione, ma dalla Commissione che dovrà prendere in esame tali infrastrutture - benché da esaminarne ve ne siano solo una parte - potrebbero venir fuori alcune osservazioni, certe priorità che potrebbero variare quest'elenco presentato oggi al Consiglio. Quindi per prima cosa vorrei sottolineare questa incongruenza.
I fondi ci sono, se si devono fare degli studi e andare avanti la Giunta lo può fare, ma certamente la Giunta, se ha qualche cosa di pronto e voleva accelerare le cose, avrebbe dovuto seguire un'altra procedura. Oggi, attraverso questo elenco informativo, avrebbe dovuto portare l'atto da deliberare allegando anche i progetti, i computi metrici, allegando tutto quello che era necessario, affinché i Consiglieri potessero decidere in piena cognizione di causa quelle opere a cui eventualmente si voleva dare corso immediato. Non avendo fatto questo, io ribadisco una richiesta formale. Questo per me non è un programma, ma è un elenco che tardivamente l'Assessore Balestri è venuto a darci su una richiesta fatta un anno fa.
Su questo elenco non è possibile pronunciarsi, da parte del Consiglio, e se la Giunta ritiene che vi siano opere pronte, a cui è pronta a dare l'avvio e che sono elencate qui, al primo Consiglio le porti. Però avrebbe potuto portarle in questa adunanza: il Consiglio avrebbe tranquillamente approfondito il problema ed espresso una sua volontà che sarebbe stata quella determinata dalla maggioranza. Forse potevamo concordare all'unanimità sui progetti che venivano portati al Consiglio; effettivamente avremmo anche potuto non essere concordi, ma eventualmente il Consiglio avrebbe potuto adottare una delibera e in quel senso dare l'avvio a certe opere. In questo senso, invece, non con una delibera, ma approvando quello che si richiede nell'ultima parte di questo elenco, effettivamente noi sovvertiamo tutto il principio amministrativo che è sempre stato adottato in questo Consiglio, perché praticamente - lo posso dire, in quanto credo di far parte di questo Consiglio non solo come Consigliere, ma come membro della Giunta, poiché ne ho fatto parte per diversi anni ed i più vecchi di questo Consiglio possono confermarlo - non è mai capitato, da parte di nessuna Amministrazione che si è succeduta su quei banchi, che si adottasse una prassi come oggi si vuole istituire, una prassi che dà un mandato ad occhi chiusi, senza alcuna possibilità di esprimere un giudizio con cognizione di causa.
Io prego quindi particolarmente la Giunta di riflettere un momento su questo punto. Non voglio più entrare nel merito di un'opera o dell'altra, ma vorrei fermarmi un momento su questa questione di principio e dire: portate al Consiglio le cose che avete pronte, le esamineremo, le potremo approvare all'unanimità, le potrete approvare a maggioranza, questo non ha importanza, ma almeno quello che approverà il Consiglio lo approverà con cognizione di causa, perché così non può approvare certamente niente.
Pedrini (P.L.I.) - Mi spiace dover ritornare su un argomento che è stato un po' il punto incandescente di questa seduta e, precisamente, il campo sportivo di Pont St. Martin-Donnaz.
Il Presidente della Giunta, però, probabilmente preso da tante altre cose, non si ricorda come esattamente si sono svolti i fatti. Egli, infatti, ha detto che vi è stata una riunione con alcuni membri del Comune di Pont St. Martin, riunione in cui si è parlato dell'ex area Cravetto dove si voleva fare un campo sportivo. Io vorrei ricordargli che, effettivamente, io ho partecipato con il Consigliere Manganone ad una riunione a cui hanno preso parte la Giunta Comunale di Donnaz e quella di Pont St. Martin, più alcuni Consiglieri di Pont St. Martin, alla presenza sua e dell'Assessore Balestri, ma quella riunione fu fatta proprio perché i Comuni di Pont St. Martin e di Donnaz volevano solo - è stato detto in quella riunione, ma il Presidente forse se ne è dimenticato - e solamente il campo sportivo nell'area nuova fra i Comuni di Donnaz e di Pont St. Martin. Quello a cui accenna il Presidente è un fatto successo alcuni mesi prima, quando per motivi non ben chiari, che non voglio qua stare a ...(voce)... sì, sì, c'era già, eravamo venuti, e il Geometra Manganone e l'Assessore Balestri mi sono testimoni: noi abbiamo parlato solo e solamente della nuova area, in quanto il Comune di Pont St. Martin aveva già deciso la revoca da parte del Comune di Pont St. Martin dell'ex area Cravetto. Ma non è questo il punto adesso, se detto prima o detto dopo.
Il punto è però un altro. Il punto è che, effettivamente, io devo dare atto in modo particolare alla maggioranza di Pont St. Martin, del Comune di Pont St. Martin, che ha avuto un bel coraggio di ritornare su una sua risoluzione, su una sua delibera; quando ha capito di commettere un errore gravissimo nel fare il campo sportivo nell'ex area Cravetto. Insomma, io vorrei... ma vi immaginate voi, nel centro, vicino a Piazza Chanoux o nel centro di Aosta, va bene, un campo sportivo dove almeno due o tre ore al giorno ci sono i ragazzi che hanno diritto di giocare, quindi di gridare, di chiamarsi, eccetera? Vi immaginate voi nel centro di Pont St. Martin alla domenica, va bene, un campo sportivo dove cinquecento, mille, duemila persone vanno ad ululare come ululo io quando vado a vedere una partita, con quella soddisfazione e tranquillità di tutta la popolazione perché lì è proprio il cuore di Pont St. Martin? Io lascio a voi giudicare se questo è... Io devo dare atto all'Amministrazione comunale, ripeto, che ha avuto un bel coraggio di dimostrare che aveva compreso di aver sbagliato, è ritornata sulle sue decisioni ed ha chiesto, giustamente, di fare il campo sportivo in un'altra posizione.
Vorrei richiamarmi proprio a quanto ha detto il Presidente. Se non erro, ha affermato che alcuni anni fa il campo di aviazione attuale di Aosta fu pagato - parliamo di allora - se ho ben capito, lire 2.500 al metro ...(voce)... comunque io non so, ma mi sono informato e, sentita questa affermazione, mi risulta - ditemi se non è vero - che il terreno lì non fosse del tutto confacente, era abbastanza acquitrinoso, insomma, non era buono, non era veramente un terreno come il Po. Ora tutto questo perché? Per richiamarmi ad un'altra cosa: quando qua si parla di questo appezzamento di terreno, di 2.500 lire al metro, io debbo dire che anche fra Donnaz e Pont St. Martin - e in questo difendo veramente gli agricoltori della zona - il prezzo di lire 2.500 al metro credo sia onesto, pur facendo mia la frase del Presidente che dice che il prezzo e l'offerta devono essere competitivi.
Mi sia consentito di dire una cosa. Quando si parla della S.A.V. e si dice: "ma la S.A.V. ha pagato 1.000 lire, 1.200, 1.600...", mi sia concesso dire che l'autostrada è passata in queste zone in posizione non di favore come questo terreno a cui si accede direttamente dalla Statale 26. È un terreno a cui si accede direttamente, non è un terreno verso Dora, non è un terreno... diciamo tagliato fuori totalmente come erano certi terreni agricoli della Bassa Valle. Qui voglio richiamarmi anche a quello che ha detto Manganoni, che in Bassa Valle effettivamente vi erano delle possibilità di comunicazione diretta con trattori, con camion, eccetera. Quindi qua non si difende un principio, non si difendono le 2.500 lire o gli interessi particolari, si difende soltanto un qualcosa che è stato detto e chiesto dai contadini all'Amministrazione comunale di Donnaz. Mi risulta che il Sindaco ha già raccolto tutte le firme di questa gente, la quale ha detto: "a quel prezzo noi vendiamo, sia pure avendo delle offerte", perché in questo momento non avessero firmato non lo pigliate più per 2.500 lire, ma ci vogliono già 4-5.000 lire, questa è la verità. Dobbiamo quindi dare atto al Sindaco di Donnaz, che non è sicuramente Liberale, di aver fatto un'opera meritoria nel prendere tutte le firme di questi proprietari, i quali veramente hanno dato questo terreno a 2.500 lire proprio per fare una cosa grata alla gioventù della Bassa Valle.
Vorrei rispondere solo un secondo al Consigliere Manganoni, il quale certamente - e in questo approvo quanto ha detto il Consigliere Germano - non brilla per alzare la dignità di questo Consiglio. Sia ben chiaro che io non mi tolgo di mezzo, perché anche a me talvolta piace la battuta, mi piace dire una frase che mi scappa, sono un impulsivo... mi metto anch'io alla sua stregua, ma sia ben chiaro che noi abbiamo sempre detto cose rispondenti a quella che era la nostra esigenza, senza mai fare della demagogia. Non abbiamo mai raccontato delle storie, né abbiamo fatto il re delle piste come lui ha fatto, né abbiamo voluto dire che quando lui era Assessore... io ben le ricordo le battaglie che ho fatto quando lui era Assessore, perché oggi, che si scaglia così facilmente, e non difendo la Giunta ma difendo soltanto le parole che egli un momento fa accennava a me, quando io mi rivolgevo a lui... Ah! Lascia fare... non importa, tanto io, re delle piste, ho deciso di fare così e non ci sono Santi al mondo che mi facciano cambiare parere. Questa è la verità e la documentazione è in Consiglio, basta prendere i passati nastri e si vedrà se questo risponde al vero o meno. È ora di finirla, che questo individuo che strilla - come strillo talvolta anch'io - ricatti, parli di ricatti di qua e di là - ormai t'ho azzeccato - è controproducente.
Il Consigliere Germano non ha bisogno dei miei consigli, però gli dico che come Capo del suo Partito deve strigliarlo un po', perché la platea, la tribuna non segue più Manganoni quando fa delle tiritere lunghe così. È controproducente per il Partito Comunista, e glielo dico per quell'amicizia che ci lega, perché effettivamente anche noi che dobbiamo stare qua a sentirlo per delle mezz'ore, effettivamente non ne possiamo più perché ci sentiamo rintronare le orecchie in una maniera che è veramente spaventosa. Lo preghiamo quindi di essere molto più preciso - dopo mi dici tutto quello che vuoi -, di essere molto più onesto nelle affermazioni, di meditare un momentino sulle sue parole, di informarsi se i tennisti, per esempio, non sono della gente ammosciata come lui ha detto - o rammollita - ma sono degli atleti che devono avere dei muscoli e dei polmoni formidabili. Tutto questo proprio per dare quel certo tono di dignità e di livello a cui si richiama il Comunista Germano e di cui io gli posso anche dare atto, senza però che venga qua a fare il moralizzatore, perché su questo piano pensiamo di essere tutti come lui, di pensare tutti come lui, desideriamo tutti che ci sia della dignità nel Consiglio. Desideriamo tutti quanti che il Consiglio sia portato ad un certo livello, desideriamo tutti fare bella figura, desideriamo tutti che finalmente il Consiglio sia portato ad un livello tale per cui non si scenda "alla pancia grossa... sulla poltrona, sul divano-letto e alla figura smilza del Manganoni: baffuto, cinese o non", ma che effettivamente si parli un linguaggio chiaro, onesto e pulito negli interessi di tutta la Valle. Questo è quello che noi pensiamo, quello che noi sentiamo e, approvando proprio quello che ha detto Germano prima su quella dignità del Consiglio e richiamandoci a quello, noi riaffermiamo ancora una volta la necessità veramente che il Consiglio, trattando di queste cose, di questi argomenti di mezzo miliardo alla volta, si alzi leggermente di tono.
Chiudo queste mie brevi parole ritornando all'argomento e facendo già adesso la dichiarazione di voto, se il Presidente me lo consente, in quanto i Liberali si asterranno dal voto sulla proposta della Giunta dei 481 milioni sulla ripartizione del Turismo.
Montesano (P.S.D.I.) - Guarda che la discussione è chiusa. Se si tratta...
Germano (P.C.I.) - È solo per fatto personale...
Montesano (P.S.D.I.) - ...fatto personale, altrimenti la riapriamo ed io lascio correre... andiamo avanti fino a mezzanotte.
Germano (P.C.I.) - Solo per fatto personale, perché sono stato chiamato in causa dal Consigliere Pedrini. Io ringrazio per il suo tono accorato e la dimostrazione della sua non demagogia; lo ringrazio anche per la sua preoccupazione sulle future fortune del nostro Partito. Noi faremo tesoro dei suoi suggerimenti, faremo tesoro.
Montesano (P.S.D.I.) - Ma no, Consigliere Manganoni non è possibile! Ma scusate, io adesso assumo tutta la responsabilità di Presidente. Io non posso continuare così, abbiamo detto che è chiusa la discussione! A Balestri io ho detto: "ti prego di non prendere la parola". Eh, bisogna che vi rendiate conto del peso che io sopporto in questo... non ve la posso dare. Se si vuole continuare la discussione io sono pronto, ma siccome è stata decisa la chiusura della discussione, bisogna chiuderla.
Dichiarazione di voto del Consigliere Chamonin.
Chamonin (U.V.) - Avremmo gradito vedere in questo programma di opere e di impianti sportivi da realizzare in Valle d'Aosta qualcosa che potesse anche servire allo svago del contadino, agli sport caratteristici della Valle. Vogliamo alludere qui allo Tzan, al Fiolet, alla Rebatta, sport per i quali i ragazzi dei nostri Comuni devono pagare di tasca propria per l'affitto dei terreni. Basterebbe l'acquisto, non dico di questi terreni, ma di un solo terreno alle porte di Aosta per le finalissime regionali di questi sport. E si noti che sono terreni che non hanno bisogno di costose opere, di costose infrastrutture, di costose attrezzature, non hanno bisogno di spogliatoi e di gradinate, quindi basterebbe effettivamente l'acquisto soltanto di questo terreno. Sono terreni che ad esempio potrebbero anche servire - ed è una cosa veramente sentita - alla finale della Bataille des Reines, che in definitiva è una cosa che il contadino sente veramente. Si tratta soltanto di pochi, pochissimi, veramente pochissimi milioni.
Noi chiediamo, dunque, all'Assessore al Turismo l'impegno preciso della presa in considerazione di questa nostra richiesta. Se abbiamo questo impegno, penso che noi potremmo anche votare a favore di quanto presentatoci, trattandosi per le opere previste in massima parte di contributi ai Comuni per impianti sportivi, comunque da realizzare, pur prevedendo gli impianti sportivi per le zone oggi non considerate in questo programma. Se non abbiamo questo impegno noi ci asterremo dalla votazione.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora una breve risposta da parte dell'Assessore.
Balestri (P.S.I.) - Allora devo rispondere...
Montesano (P.S.D.I.) - ...soltanto a questo...
Balestri (P.S.I.) - Guardi, non ci costa questo impegno, perché era stato discusso in Giunta, quindi praticamente la Giunta era già orientata per questa cosa.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora si passa alla votazione, richiesta per scrutinio segreto, da parte del Consigliere Germano a nome di cinque Consiglieri.
È stata già fatta la dichiarazione di voto... no, Manganoni, abbia pazienza! Io la prego, lo farà un'altra volta, lo farà un'altra volta....
Manganoni (P.C.I.) - Io ne ho diritto, però... rinuncio a questo mio diritto.
Montesano (P.S.D.I.) - Vabbè, la ringrazio. Passiamo alla votazione. Guardi, Consigliere Manganoni, io ho pregato Balestri di non intervenire proprio per non riaccendere la disputa, il colloquio, la discussione... è già una catena ...(voci)...
Mi viene detto che è in preparazione un testo di delibera su questo elenco di lavori, perciò leggiamo prima il testo della delibera e poi si passa alla votazione ...(voci)... No, è la stessa cosa, Avvocato Caveri.
Consigliere Fosson.
Fosson (U.V.) - Noi stiamo votando su questo allegato che è stato presentato e che è stato mandato come da ordine del giorno. Noi abbiamo fatto tutte le nostre osservazioni, abbiamo detto che era una questione improponibile e l'abbiamo fatto presente.
Presidente del Consiglio, ora non ci metta davanti al fatto di dire: "vi leggiamo una delibera", eh! Perché allora noi desideriamo avere il testo della delibera e ricominciamo la discussione...
Montesano (P.S.D.I.) - Vabbè, io metto in votazione il testo che voi avete.
Fosson (U.V.) - Ecco, d'accordo, questo allegato.
Montesano (P.S.D.I.) - Un attimo... sì, giusto, hai ragione tu. Sono d'accordo.
Fosson (U.V.) - Quindi va in votazione quello che ha detto lei.
Montesano (P.S.D.I.) - Vale a dire il punto n. 29. Chi approva? Un momentino, i due astenuti non hanno ricevuto palline. Per chi approva: pallina bianca, per chi respinge: pallina nera, mentre i due astenuti non devono avere palline.
VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO
Esito della votazione:
Presenti: 35
Votanti: 33
Favorevoli: 18
Contrari: 15
Astenuti: 2 (Cusumano e Pedrini)
Il Consiglio approva.