Oggetto del Consiglio n. 7 del 8 gennaio 1968 - Verbale

OGGETTO N. 7/68 - Acquisto di un appezzamento di terreno, sito in località Gimillian, del Comune di Cogne, da destinare a giardino pubblico nell'interesse turistico della zona. Approvazione ed impegno della spesa. Delega alla Giunta. (Rinvio)

L'Assessorato Regionale del Turismo, Antichità e Belle Arti, in attuazione del programma di iniziative intese a creare nuove aree verdi nei principali centri turistici della Valle d'Aosta, ha condotto trattative per l'acquisto di un appezzamento di terreno da utilizzare per la costruzione di un giardino pubblico di interesse turistico in località Gimillian, del Comune di Cogne.

Si tratta di un appezzamento di terreno della superficie di circa mq. 1906, di proprietà della Signora Crotti Savin Alice, sito a ponente della località di Gimillian, in Comune di Cogne, e che risulta particolarmente idoneo alla destinazione di giardino pubblico. Infatti, si tratta di un'area di terreno in posizione dominante, ubicata sul dosso elevato dal quale si vede l'abitato di Cogne, il prato di Sant'Orso e tutta una fascia di punti panoramici molto suggestivi.

Detta area di terreno è costituita - come risulta dalla planimetria allegata, da tre particelle distinte in catasto al Foglio XXXIX con i nn. 178 (di mq. 1141), 323 (di mq. 539) e 324 (di mq. 226).

Come risulta dalla relazione tecnica in data 2.10.1967 a firma del Geom. Umberto Bougeat, dell'Ufficio tecnico dell'Assessorato Regionale del Turismo, il terreno di cui si tratta "presenta una leggera pendenza da nord a sud, ma il lato sud della particella 323 costituisce il lembo superiore di un fortissimo declivio, per cui l'area in questione è un autentico belvedere con magnifica vista sul capoluogo di Cogne e sul massiccio del Gran Paradiso".

Dalla citata relazione tecnica risulta, inoltre, quanto segue:

"Sulla particella n. 323 è stata recentemente costruita dalla RAI una antenna in cemento con basamento rettangolare fisso, di circa m. 3,00x4,00. È stata pure costituita una servitù di passaggio per l'accesso all'antenna lungo la mulattiera che divide le due particelle in narrativa. L'area totale per la servitù di passaggio e per il basamento è di circa mq 120".

L'atto costitutivo dei precitati diritti di superficie e di servitù di passaggio e di elettrodotto a favore della RAI-TV è stato ricevuto dal Notaio Dottor Germano Ollietti, di Aosta (Rep. n. 2488 in data 15.10.1958).

Dopo laboriose trattative, la Signora Crotti Savin Alice, domiciliata in Parigi (44 bis, Rue de la Chine), si è dichiarata disposta a cedere in proprietà alla Regione le particelle di terreno sopraindicate per il prezzo complessivo a corpo di L. 5.200.000, che il competente Ufficio Tecnico Regionale ha ritenuto equo e vantaggioso per l'Amministrazione Regionale.

La Giunta propone che il Consiglio Regionale

deliberi

1°) di approvare l'acquisto, - per la destinazione di cui in premessa -, dalla Signora Crotti-Savin Alice, al prezzo complessivo a corpo di Lire 5.200.000 (cinquemilioniduecentomila) dell'appezzamento di terreno, della superficie di mq. 1906, sito in Comune di Cogne, distinto in catasto al Foglio XXXIX, mappali nn. 178, 323 e 324;

2°) di prendere atto che l'acquistando terreno è gravato dai diritti di superficie nonché dalle servitù di passaggio pedonale e di elettrodotto di cui nella parte narrativa della presente deliberazione;

3°) di approvare e di impegnare la relativa spesa, - prevista in complessive Lire 5.900.000= (cinquemilioninovecentomila), comprese le spese (Lire 700.000) per la stipulazione, registrazione e trascrizione dell'atto notarile di compravendita -, spesa da finanziare mediante imputazione al capitolo 112 del bilancio preventivo della Regione per il corrente esercizio finanziario (Acquisto di beni patrimoniali), che presenta la necessaria disponibilità;

4°) di delegare e di demandare alla Giunta Regionale l'adozione di ogni successivo provvedimento deliberativo di esecuzione per la stipulazione dell'atto notarile di compravendita dell'immobile di cui si tratta, per l'approvazione e la liquidazione della spesa, nonché per gli eventuali ulteriori accertamenti circa l'esatta consistenza dell'immobile stesso e le intestazioni catastali aggiornate.

Balestri (P.S.I.) - La Sovraintendenza alle Belle Arti si è informata su questo terreno che si vendeva in Regione Gimillian. Siccome allora questo terreno non era sotto il vincolo paesaggistico, era preoccupata che questa bella località fosse occupata da qualche costruzione. In seguito, però, il terreno fu vincolato. Il terreno di Gimillian è stato destinato ad area agricola con indice di fabbricabilità di 0,30 mc/mq e sono permesse costruzioni agricole o di residenze unifamiliari. La zona ora è anche vincolata dalla Sovraintendenza, mentre quando noi proponemmo questo non c'era questo vincolo e c'era questa preoccupazione. Oggi il vincolo c'è, ed è in queste proporzioni, quindi ci rimettiamo al Consiglio per vedere se vuole acquistare questo terreno o se, dato questo vincolo, si voglia lasciare andare.

La Sovraintendenza ci dice che è una zona con un bel panorama e che sarebbe un peccato, oggi o domani, che sorgesse qualche costruzione e ne impedisse la visuale. Ecco perché era destinata a questo.

Savioz (P.C.I.) - Io sono del parere che si possa anche acquistare quel terreno, perché effettivamente la zona è di una bellezza tutta particolare dal punto di vista paesaggistico, ha una visuale a partire dal Monte Bianco e va a finire su nell'Alta Valle di Cogne. Quindi, sotto tutti gli aspetti, sarebbe utile non lasciare costruire neanche quel 0,30 mc/mq; sono piccole cose, ma danno comunque fastidio in quella località e in quella zona.

Perciò, a mio modesto avviso, si dovrebbe comperare quel terreno e sistemarlo; in un certo senso più che una sistemazione vera e propria sarebbe opportuno provvedere al suo rimboschimento. Questa potrebbe essere una soluzione: un rimboschimento fatto con molta attenzione, non a tipo forestale, ma a tipo giardino di montagna, perché adesso è piatto, completamente vuoto, quindi d'estate battuto dal sole in un modo terribile e d'inverno caratterizzato dalla tempesta che, quando soffia, porta via tutto. Si potrebbe fare qualcosa di buono.

Una cosa su cui non sono però d'accordo è il prezzo pattuito per l'acquisto di questo terreno. Signori, è un'esagerazione! Il prezzo che si paga per terreno non ha riscontro con nessun altro terreno, non l'hanno neanche pagato così gli albergatori per costruire gli alberghi nel centro del paese! È un terreno vincolato, è fuori completamente, è gravato di servitù di pali elettrici, di antenna radio-televisiva ed inoltre di due sentieri che ci passano sopra, con una diramazione che va verso l'alto e che è un altro sentiero agricolo; quindi è un terreno che praticamente dal punto di vista del valore, sia agricolo, sia per costruzioni, che innegabilmente non ha valore.

Io perciò sarei del parere di vedere un momento di ridurre il prezzo a una cosa normale, perché se il Consiglio determina di pagarlo a quella cifra indubbiamente i cittadini di Gimillian si chiederanno se questo Consiglio è qui per amministrare bene o male, a parte l'interessato che lo vende.

Fosson (U.V.) - J'ai vraiment peu à ajouter à ce qui a dit le Conseiller Savioz, parce que nous aussi nous sommes de l'avis qu'on puisse acheter ce terrain de Gimillian, effectivement c'est un balcon sur Cogne. Si ce terrain est en vente, surtout après ce que nous avons entendu il y a un instant par le Docteur Balestri, c'est-à-dire qu'on avait fait ces prévisions d'achat avant, quand on ne pensait pas que le terrain avait le "vincolo", nous retenons pouvoir l'acheter, mais effectivement le prix qui a été traité alors - peut-être en considération de ce qu'on pouvait construire - aujourd'hui devrait être revu, parce qu'on porterait vraiment un déséquilibre dans les prix des terrains de la zone de Gimillian.

Je répète ce qu'a déjà dit Savioz, parce qu'il me semble qu'il n'y a pas grand-chose à dire: il y a une servitude de passage, soit comme sentiers, soit comme routes qui arrive pratiquement jusqu'à l'antenne. Il y a la question de la télévision, il y a des poteaux pour des lignes électriques, de façon qu'on doit tenir compte de toutes ces questions et revoir le prix.

En principe nous sommes donc d'accord pour acheter ce terrain qui pourrait être destiné au public, mais le prix est trop élevé.

Monsieur Savioz parlait de reboisement, mais tout de suite après il s'est corrigé et il a dit que ce ne soit pas un reboisement forestier - parce que ce serait une autre question - au lieu de planter des arbres dans cet endroit pour faire un petit jardin, cela c'est un autre compte. Il n'y a rien d'autre à ajouter. J'ai dit qu'on est d'accord pour planter des arbres, mais pas pour faire un reboisement, parce que si on fait un jardin et on plante des arbres pour faire un jardin ce n'est pas un reboisement. Monsieur Savioz s'est corrigé tout de suite et maintenant c'est un peu dégoûtable que je répète ce qu'il a dit. Savioz a dit: "Je suis d'accord qu'on fasse tout de même un reboisement", puis il a dit: "que ce ne soit pas un reboisement forestier, mais qu'on plante des arbres" et je suis d'accord, moi aussi, parce que là il n'aurait pas de sens de faire un reboisement forestier, à part qu'il s'agit de mille mètres...

(voce) - ...non, pas de mille mètres...

...oui, de mille mètres carrés.

(voce) - Ah!

Alors il me semble, en résumant, que nous sommes d'accord pour acheter le terrain, mais que sur une question fondamentale nous ne sommes pas d'accord: le prix. Aussi sur la base de ce qu'a été dit aussi par le Docteur Balestri, je pense qu'on puisse effectivement revoir ce prix.

Manganoni (P.C.I.) - Che quella sia una bella zona, siamo tutti d'accordo. Però, quante belle zone noi abbiamo in Valle d'Aosta? Se noi vogliamo acquistare tutte le belle zone della Valle d'Aosta, dobbiamo acquistare almeno i tre quarti del territorio della Valle d'Aosta!

Vi dirò: possiedo anch'io delle belle zone, no? E voi ne siete informatissimi, perché a suo tempo avete riempito i muri di Aosta. Ora, io ammetto anche che le zone che io possiedo, le mie proprietà valgano meno di quelle là - poi la questione del bello o meno bello è più che altro una questione soggettiva -, ma io sono disposto ad offrirle alla Regione non per 3 mila lire al metro, come Gimillian, ma gliele offro per 100 lire al metro, va bene? E forse valgono come quelle di Gimillian.

Ora, vedete ...(voci)... eh no, perché sono i prezzi correnti! Perché io non regalo niente, ma non speculo, quello è il valore di quei terreni ed io sarei lietissimo di venderli tutti alla Regione a 100 lire al metro, poiché sarebbe un debito che ho attualmente e che mi scarico. Ora, vedete, siamo d'accordo anche di acquistare questo, e non vi dico a 100 lire al metro, no, perché non si può pretendere l'onestà da parte di tante persone, specialmente da parte di quelle che hanno a che fare col Consiglio regionale e dicono: "lì i soldi ci sono, basta chiedere", ma è tempo che noi mettiamo un limite a queste eccessive richieste quando la Regione acquista dei terreni. È tempo di mettere un limite.

Va bene acquistarli, ma voi avete fatto un calcolo? Vengono circa 2.900 lire al metro. Gimillian - se mi sbaglio l'Assessore al turismo mi corregga - è a circa 1.800 metri di altitudine, è una zona non fabbricabile. Si è parlato del vincolo dell'antenna TV, prima di tutto di una servitù di passaggio, perché i funzionari della TV dovranno pur accedere a questa antenna e qui c'è un vincolo di passaggio. Poi c'è un'antenna, nei pressi dell'antenna non si costruisce, ma c'è di più. Ha detto Balestri: "oggi c'è un vincolo della Sovraintendenza che stabilisce l'indice di fabbricabilità a 0,30". A parte che adesso rientrerebbe nelle norme transitorie della legge urbanistica che parla di 0,10, ma lasciamo perdere perché queste sono norme transitorie, stiamo ai 0,30. Ebbene, vuole la Giunta, vuole il Consiglio fare una semplice moltiplicazione? I 1.900 metri moltiplicati per 0,30 sono uguali a 57, cioè su tutto quel terreno si possono costruire 57 metri cubi di edifici. Sarebbe un edificio delle dimensioni pressappoco di quei due banchi della Giunta e della Presidenza del Consiglio.

Ora io mi chiedo chi va ad acquistare un terreno a quell'altitudine, con tutti i vincoli, su cui non si può fabbricare, perché avere un terreno di 1.900 metri e non potervi fare neanche una villetta microscopica... non so se vi rendete conto, perché 57 metri cubi corrispondono all'esempio che vi ho fatto di quei due banchi. È giusto che noi paghiamo 2.900 lire questo terreno, quando nella Bassa Valle, quando si è trattato di acquistare il terreno per il campo sportivo a Donnaz - ora non so se tutti voi conoscete la piana di Donnaz, ma a Donnaz e nella Bassa Valle in generale ci sono terreni scarsissimi, perché vi è un po' di piana nel Fondo Valle e poi vi sono le rocce, i dirupi e i castagni, purtroppo la verità è quella, quindi un'enorme scarsità di terreni fabbricabili in quella piana - i proprietari hanno chiesto 2.500 lire al metro e la Giunta o qualche membro della Giunta ha detto: "è troppo caro"? Io vi dico: ma abbiamo il senso della proporzione, il senso della misura? E in una zona non vincolata, dove si può costruire, perché lì si possono costruire non dico i grattacieli, ma delle case normali. E qui, a Gimillian, con tutti i vincoli, si può costruire un edificio il cui volume è pressappoco come quei due banchi e per il quale noi andiamo a dare 2.900 lire?

Vedete, io mi appello al buon senso del Consiglio. Guardate che noi stiamo creando delle sperequazioni in Valle formidabili e ci si lamenta non solo in Valle d'Aosta, ma in tutta Italia, della vergognosa speculazione edilizia. Siamo noi, in questo modo, a favorire e ad incitare questa speculazione, perché i proprietari dei terreni di Gimillian, dovessero sapere di questo prezzo - ma io mi auguro che la Giunta abbia un minimo di buon senso e non sia d'accordo, cioè che riconosca la validità delle nostre argomentazioni - e possedessero terreni fabbricabili non con questi vincoli - se in un terreno con limite di fabbricabilità 0,30 si paga 2.900 lire al metro, allora gli altri terreni non soggetti a vincolo dove si possono edificare uno o due metri cubi, non so il Piano regolatore di Cogne cosa prevedrà - allora quelli dovrebbero chiedere almeno dieci mila lire per rimanere nelle proporzioni! Noi pertanto incoraggeremmo e invoglieremmo la speculazione sui terreni.

Per queste ragioni che ho ripetuto e su cui i Consiglieri precedenti con il loro intervento erano d'accordo, io alla Giunta chiedo questo: in linea di principio acquistiamolo pure, però non a quei prezzi. A quei Signori proprietari, che non ho il piacere di conoscere - e ne sono lieto - si faccia questo ragionamento e gli si dica: ma a chi lo vendi questo terreno, se non alla solita madre Regione? Chi è quel privato che acquisterebbe questo terreno su cui non si può fabbricare a Gimillian?

Io invito pertanto la Giunta a riflettere. Forse vi può essere una giustificazione e di questo ne do atto all'Assessore, il quale dice: "allora, quando noi abbiamo trattato, non c'era questo vincolo"; gliene do atto, però, Balestri, adesso il vincolo c'è, e l'Amministrazione ha fatto bene a metterlo. A parte che adesso c'è anche la legge urbanistica che ci mette un altro limite con le norme transitorie; però, visto questo fatto nuovo, che si riveda questa proposta. Il fattore è questo - io parlo di fattore prezzo - e si dica a questa gente: ma insomma, stiamo con piedi per terra! Non è che noi dell'Amministrazione regionale abbiamo la Zecca e stampiamo i milioni e le decine di milioni così...

Pedrini (P.L.I.) - Una volta tanto io devo associarmi alle parole del Consigliere Manganoni, le condivido in pieno. In effetti, bisogna dare atto come nella Bassa Valle i prezzi siano evidentemente diversi da quelli dei 2.000 metri, specie poi dei 2.000 metri in quella zona, per cui dobbiamo effettivamente dire che c'è una sperequazione di cui la Giunta deve rendersi conto.

La nostra richiesta, pertanto, è questa: siamo perfettamente d'accordo sull'acquisto, però concordiamo sul fatto che il prezzo debba essere riveduto.

Germano (P.C.I.) - Io vorrei subito un chiarimento. Sono 500 metri? Ma scusatemi, la relazione dice: "Detta area di terreno è costituita - come risulta dalla planimetria allegata - da tre particelle distinte in catasto al Foglio XXXIX" e sono: il n. 178 (che qui abbiamo nella cartina e che è di 1.141 metri quadrati), il n. 323 (che qui abbiamo nella cartina sotto la servitù di passaggio e che è di 539 metri quadrati) ed il n. 324 (che è di 226 metri quadrati), il che complessivamente fa 1.906 metri ...(voce del Consigliere Colombo)... bè, io non dico molto dei prezzi, perché è stato trattato ampiamente.

Assessore, nella relazione è detto: "Come risulta dalla relazione tecnica..., il terreno di cui si tratta presenta una leggera pendenza". Come risulta dalla relazione tecnica, poi, vi è la servitù di paesaggio ed all'antenna e poi conclude: "Dopo laboriose trattative - queste trattative sono sempre laboriose! - si è fissato il prezzo di 5.200.000 lire "che il competente Ufficio Tecnico Regionale ha ritenuto equo e vantaggioso per l'Amministrazione regionale". Ora io chiedo: questa relazione c'è, fatecela vedere! Fatecela vedere, perché io voglio conoscere chi ha firmato una relazione tecnica che dice che il prezzo è equo e vantaggioso per l'Amministrazione regionale! A questo qui bisogna dargli una medaglia d'oro grossa così per aver avuto tale coraggio; è un atto di coraggio dire delle cose del genere, un atto di coraggio! E io chiedo che sia data ai Consiglieri questa relazione tecnica.

Volevo aggiungere, oltre alla questione del prezzo: ma questa deliberazione è stata esaminata dalla programmazione? Perché allora capisco! Che cosa vuol dire programmazione? Programmazione vuol dire piano e priorità. Noi stiamo parlando di Cogne, io conosco Cogne perché ci sono andato qualche volta d'estate. Chiedo anche la testimonianza di Mappelli: ma qual è la questione che manca a Cogne che salta agli occhi a chiunque vada a Cogne in estate? Sono i piazzali, altro che il giardino a 1.800 metri! D'accordo che bisognerà fare anche questo, ma prima facciamo i piazzali. Non si può passare nella strada, ci sono macchine ferme da una parte e dall'altra, non hanno posto dove andare; due macchine non si possono incrociare, eh!

Allora, se vogliamo fare un'amministrazione che sia perlomeno un po' programmata, io chiedo innanzitutto che queste delibere passino sempre alla programmazione e alla programmazione dico: stiamo attenti, facciamo i piani, sì, ma stabiliamo anche delle priorità. Cominciamo a fare le cose che sono urgenti, indispensabili, le più necessarie e, gradualmente, facciamo quelle che sono meno urgenti, a mano a mano che si risolvono dei problemi.

Mappelli (D.C.) - Dovrei solo precisare alcune cosette. È pur vero che attualmente c'è il vincolo a Gimillian, però, appunto perché ne sono a conoscenza, devo sottolineare questo particolare: c'è la volontà, perché allo studio c'è il Piano regolatore di Cogne. Ora, cosa dirà questo Piano regolatore per quanto riguarda Gimillian? Grosso modo, senza voler anticipare, il quadro potrebbe anche essere questo, perché arrivando a Gimillian, sulla destra, non ci sono terreni disponibili per uno sviluppo anche turistico; appena dietro alla frazione c'è quella barriera, che io la chiamo la frontiera ormai, con quel 280 mila che passa, e lì è impossibile. Dunque, il polmone di sviluppo dovrebbe essere in quel senso.

Ora, se i tecnici che hanno allo studio il Piano regolatore dovessero mettere quella zona lì intensiva, cioè con costruzione a determinate condizioni, che cos'è che verrebbe fuori? Che probabilmente, già solo per il fatto che ci sarebbe questa possibilità, non so fino a che punto gli interessati tratterebbero poi su quel terreno, in un secondo tempo, per rivedere i prezzi.

Pertanto io direi, se la Giunta ritiene di rivedere i prezzi - per l'amor di Dio, io non conosco nessuno, non so neanche chi siano questi Signori - che il problema o lo definiamo adesso o sennò poi probabilmente, quando ci sarà il profumo della questione del Piano regolatore che prevedrà a determinate condizioni la costruzione - perché tutto il centro storico di Gimillian non si può toccare - non si dovrebbe più poterlo toccare. Le altre aree non sono tanto disponibili, dunque il nuovo sviluppo sarebbe proprio da quella parte. Quindi io direi: se il Consiglio ha la volontà di acquistarlo, benissimo, si rivedano i prezzi però si acquisti, perché dopo ci potrebbe sfuggire un appezzamento che invece, tutto sommato, per quanto concerne il turismo potrebbe andare senz'altro bene.

Per quanto riguarda l'antenna non ci sono preoccupazioni in quel senso, perché al Colle del Drinc è allo studio di mettere un'antenna più potente, dunque quell'affare lì potrebbe anche sparire, in un secondo tempo.

Savioz (P.C.I.) - Io mi permetto di dissentire da quanto asserisce l'Assessore Mappelli: non è esatto dire che il Piano regolatore può modificare la legge sui vincoli. La legge sui vincoli è tutta un'altra cosa. Non c'entra niente con il Piano regolatore, il Piano regolatore va visto a sé e la legge sui vincoli è un'altra questione. Prima cosa.

In secondo luogo, lo sviluppo per la frazione di Gimillian è stato studiato attentamente a suo tempo e si può fare benissimo senza andare a finire su quel costone, perché? Perché... no, no, glielo dico con cognizione di causa, perché su quel costone costruire potrebbe andare bene sì e no durante l'estate. Lei mi insegna che quel costone è sempre battuto dai venti, d'inverno è insopportabile e non si può resistere lì, tanto è vero che i vecchi che potevano fare le costruzioni su un promontorio bellissimo con una visuale meravigliosa cosa hanno fatto? Hanno costruito dall'altra parte per essere salvaguardati dalle intemperie e dal freddo invernale.

Ritorno sull'argomento soltanto per asserire due cose.

Prima di tutto, Signori - e non l'ho voluto dire prima perché mi sembrava di non dover entrare nel campo puramente tecnico del problema - la particella 324 ha una pendenza di circa il 70%, se non di più, forse anche di più, e non ci interessa proprio niente. È come andare e voler comperare, non so, un dirupo dove nessuno può farci niente, dove neanche possono seminarci la segala perché è troppo dritto, ma sono stato zitto, non ho detto niente. Comunque la particella 324 si potrebbe anche fare a meno di comperarla, perché proprio lì i sono soldi buttati via, buttati via.

Sulle altre particelle insisto per quanto ho detto prima, il che è stato validamente ripetuto dal Consigliere Fosson.

Germano (P.C.I.) - Non vi è preoccupazione per il Piano regolatore, come già ha detto Savioz, è zona vincolata. Qui si può fare solo... guarda, sta' attento, che è la procedura per Pila che non avete seguito, Pila è una zona vincolata, e allora ci vuole un piano particolareggiato fatto sotto la direzione della Sovraintendenza. Se questa è una zona di belvedere, la Sovraintendenza non è talmente matta da metterla come zona di costruzione intensiva, ma come zona verde, prevede di fare un belvedere; quindi non vi è preoccupazione che questo terreno scappi e che subito vi costruiscano sopra un condominio. Si può trattare a prezzi più normali, ecco, questo si deve fare.

Balestri (P.S.I.) - Qui si continua a fare grandi discussioni per niente, perché nelle mie premesse c'era già che questi prezzi sono stati trattati prima del vincolo. Il Consigliere Fosson ha già detto tutto e quello che ha detto lui è giustissimo.

Ad un certo momento io feci dei rilievi a chi fece le perizie: mi sembrano dei prezzi cari. "No", disse, "guardi che i prezzi sono normali". Vi dirò di più: le trattative non sono nemmeno facili, perché questa Signora Crotti sta a Parigi, quindi c'è una lunga corrispondenza, non vuole cedere, poi all'ultimo ha ceduto su questo prezzo di 5.200.000 lire più le 700 mila lire per le spese notarili.

Ad un certo momento io desidererei una cosa: è logico che questi prezzi oggi sono cari, anche se non sono i 57 metri bensì sono 580, ma sono sempre cari nella posizione attuale. Ho però l'impressione che questa Signora non si renda conto di cosa sono i terreni vincolati e i terreni non vincolati. Preferirei quindi che il Consiglio indicasse un prezzo all'incirca; noi glielo proporremmo e, se lo accetta, bene, se non l'accetta pazienza. Perché sennò... eh, ma nelle mie premesse l'ho detto! E poi, siccome c'era all'ordine del giorno, non potevo escluderlo, ho voluto sentire voi. Alla conclusione logica sono arrivati Savioz e Fosson prima, i quali hanno detto che si capisce che questa è già una trattativa precedente.

Questi rilievi glieli avevo già fatti anch'io e mi hanno detto: "no, senza vincolo questi prezzi sono normali", quindi oggi è intervenuta questa seconda fase ed è logico.

Fosson (U.V.) - Vorrei aggiungere solo due considerazioni.

Naturalmente non possiamo, qui, in Consiglio, dire e fare un prezzo su questo. Noi vi facciamo delle osservazioni, ma la trattativa la farà la Giunta, ovviamente tenendo conto di tutte le osservazioni che noi abbiamo fatto.

In aggiunta a quanto detto prima, ha già detto Savioz che la particella 324 fa parte di tutto il terreno, si può acquistare, però non interessa niente, è inutilizzabile; quindi questa particella 324, se si paga 50 lire al metro quadrato, è pagata benissimo perché è in una zona completamente di dirupo.

Poi c'è un'altra considerazione da tenere presente, oltre a quella dei vincoli dell'antenna attuale, delle strade e oltre a quello che ha già detto Savioz, che è una zona battuta dal vento perché è un belvedere un po' avanzato in quella posizione, mentre va benissimo per adibirla a quello che si vorrebbe, adibirla come un balcone, come un belvedere sulla Valle di Cogne. Teniamo presente che costruzioni molto vicine al margine del dirupo non possono essere fatte in quella zona, perché l'Assessore Maquignaz saprà che l'Assessorato Agricoltura e Foreste ha speso già diversi milioni per la zona sottostante, che in parte è sottostante a questo e in parte è sottostante a quella costruita del villaggio; le ultime case del villaggio sono in pericolo, perché ci sono infiltrazioni d'acqua e c'è una frana che non è ancora fermata, di grosse proporzioni che interessa tutta questa zona di Gimillian. Tutto questo va pertanto tenuto presente nella trattativa, anche per un domani. A parte le considerazioni fatte sul vincolo e sul Piano regolatore, ammesso che si venisse a dire che in quella zona facciamo delle costruzioni intensive nella gran parte di questo terreno che ho preso in esame adesso, non si potrebbero fare, perché praticamente c'è una stabilità di terreno che non lo permetterebbe.

Pertanto tutto quello che è stato detto mi sembra sufficiente per dare i vari elementi alla Giunta - per quanto noi conosciamo abbastanza bene la zona - per trattare ad un prezzo che sia effettivamente molto più equo di quello proposto. Altro non ho da dire, perché mi sembra che siamo tutti d'accordo su questo punto.

Savioz (P.C.I.) - Io mi permetterei di dare un suggerimento all'Assessore al Turismo, sempre che questo sia bene accetto. Non è la prima volta che questa situazione viene a crearsi, perché decine e decine di volte ci siamo trovati di fronte a problemi di questo genere, ma una soluzione c'è. Si vuol sapere il valore e il prezzo di quel terreno? E si interpellino gli abitanti del posto!

Io scommetto tutto quello che volete, se ne trovate uno di Gimillian disposto a dare 500 lire al metro quadrato di quel terreno lì. Non lo trovate, assolutamente non c'è! Quindi questa è una base per le trattative. Ripeto... no, no, Balestri non è la prima volta che questo succede. A me è successo diverse volte; io ho preso gli interessati e ho detto: va bene, comperatelo voi, quanto volete dare? E poi vedete che le cose si mettono a posto, perché non è mica possibile! Insomma, qui la Valle d'Aosta oramai è passata un po' sulla bocca di tutti come una mucca da mungere, qui si munge continuamente, basta che ci sia l'Amministrazione regionale di mezzo e i prezzi vanno decuplicati, perché? Perché la colpa un po' è anche nostra, pur di comperare si paga, ma ci sono dei limiti.

Qui io non voglio fare un rimprovero, né a voi, né a quelli che c'erano prima, né a quelli che verranno dopo, però questa è un po' un'abitudine - oramai è un tran-tran - che è venuta fuori: è la Valle che paga e quindi la Valle paga il doppio, il triplo, il quadruplo. E questo è avvenuto non solo per i terreni, ma per tante altre cose, anche per le forniture della cancelleria; ad un certo momento ci siamo accorti che ci costava nientemeno che il doppio solo perché era la Regione che pagava. Abbiamo dovuto ricorrere a forniture extra Valle e fare dei concorsi per poter avere di nuovo prezzi accettabili.

Ma, Signori, questo è denaro pubblico! Se il pubblico poi non si rende conto che è suo denaro è un altro argomento, ma noi come Amministratori abbiamo il dovere di vedere fino in fondo. Voi mi direte: "è una piccola cosa, 500 metri quadrati di terreno rappresentano una sciocchezza nel Bilancio della Regione", ma questa è una tendenza che abbiamo, non dico che avete ma che abbiamo, perché è sempre stato fatto così, si è sempre pagato, è sempre passato tutto, si è sempre fatto. È ora di finirla questa storia qui, quindi il collega Balestri non ha che da interessarsi in questo modo: ponga il problema in questa maniera e poi vedrà che gli stessi abitanti di Gimillian gli daranno in mano le armi necessarie per difendersi, perché questa è un po' una vergogna.

Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Allora, tirando le somme della discussione che c'è stata, la Presidenza del Consiglio propone, viste e considerate che le raccomandazioni fatte dai diversi Consiglieri sono state accolte, mi pare, dall'Assessore Balestri e dalla Giunta, propone di depennare il punto n. 3 della delibera, cioè l'impegno di spesa e di modificare la delibera in questo senso: "Punto 1°) di approvare in via di massima la proposta di acquisto..." e poi, il punto 4°) diventa 3°) e viene modificato come segue: "di delegare e di demandare alla Giunta Regionale l'adozione di ogni successivo provvedimento deliberativo di esecuzione per l'acquisto del terreno" - aggiungere: per l'acquisto del terreno - "...per la stipulazione dell'atto..."

(voci) - ...ma no, è più semplice, si ripropone.

Montesano (P.S.D.I.) - Allora siete d'accordo di riproporla...

(voce) - ...perché le trattative...

Balestri (P.S.I.) - Essendo la proprietaria a Parigi, le trattative non saranno così facili, le facciamo e poi la riportiamo quando...

(voce) - Abbiamo qualche indicazione che è fatta...

Fosson (U.V.) - Io concordo nella soluzione proposta adesso, perché praticamente noi, se dovessimo adesso dare un'approvazione, in linea di massima dovremmo togliere la somma e modificare completamente questa delibera, per cui non avrebbe nessun senso.

La mia proposta viene pertanto ad essere quella del rinvio, quindi sono d'accordo.

Il Consiglio prende atto del rinvio.