Oggetto del Consiglio n. 4 del 8 gennaio 1968 - Verbale
OGGETTO N. 4/68 - Acquisto di aree da adibire a parcheggi in Aosta e negli altri Comuni della Valle. (Interpellanza dei Consiglieri Manganoni e Casetta)
Interpellanza
Sull'elenco delle opere e degli investimenti finanziari per i quali la Regione ha richiesto allo Stato per l'anno 1966 un contributo speciale a termine dell'art. 12 dello Statuto Regionale, era prevista la somma di lire 328 milioni per l'acquisto di aree da adibire a parcheggi ad Aosta e nei Comuni della Valle.
Interpelliamo
la Giunta per sapere quali aree da destinare a parcheggio siano state acquistate.
F.ti: Claudio Manganoni - Casetta Giuseppe
Montesano (P.S.D.I.) - Chi risponde? Consigliere Bordon.
Bordon (D.C.) - Io ho avuto già occasione di parlare, ripetute volte, di questo articolo 12 e delle richieste che avevamo fatto per il 1966 di 1 miliardo; abbiamo parlato di un elenco che poi era stato chiesto in copia da determinati Consiglieri e che i Consiglieri hanno avuto.
Io ritengo che questa interpellanza, che è un po' strana, sia nata per una somma che è iscritta in questo elenco, per l'acquisto di parcheggi che poi non sono stati comperati.
Innanzi tutto dovrei dire che quando si è fatta questa richiesta si è fatta una "richiesta calderone", una richiesta che comportava nelle sue varie voci un ammontare di 3.733.000.000, e che cosa doveva servire a dimostrare? Che l'Amministrazione regionale stava spendendo tutti questi denari per determinati lavori, per determinate opere, per determinate provvidenze, opere che non erano tutte ed essenzialmente di competenza della Regione, ma che potevano avere anche un interesse nazionale. D'altronde, leggendo quel lungo elenco, ad un certo momento per esempio si trova: "sottoscrizione azionaria di Società per la costruzione di Funivie, di Seggiovie... sottoscrizioni per i Trafori", e noi ripetevamo - e ripetiamo adesso, e lo ripeteremo fino a quando non avremo ottenuto il riparto - che queste somme ci competono, cioè lo Stato dovrebbe darci questo concorso in quanto che non sono somme solo di interesse regionale.
Attraverso questo lungo elenco che noi avevamo dato dimostrando che spendevamo 5 miliardi per delle opere già fatte o da fare o che stavamo facendo, con i Funzionari del Governo abbiamo avuto delle discussioni, e naturalmente costoro non ammisero tutte le somme che noi avevamo portato. In successivi contatti e colloqui, determinate somme che noi riteniamo ancora oggi debbano essere incluse in un eventuale articolo 12 sono state stralciate, perché invece i Funzionari hanno ritenuto di non includerle.
E allora, come assegnazione alla Regione Valle d'Aosta, è rimasto un contributo speciale di Lire 1 miliardo per l'articolo 12, per il 1966. In sede di trattazione della pratica per l'assegnazione del contributo in oggetto, la Ragioneria centrale dello Stato (Ragioneria Generale dello Stato), su un complesso di spesa di 3.733.000.000 stanziata sul bilancio del 1966, ha preso in considerazione le seguenti spese: le opere stradali per 650 milioni; gli edifici scolastici per 275 milioni; le sistemazioni archeologiche per 150 milioni; le opere igieniche e acquedotti per 155 milioni; gli appartamenti di fabbricati rurali a scopo turistico per 200 milioni; l'ammortamento di mutui per opere pubbliche per 617 milioni; l'ammortamento mutui per il Comune di Aosta per 170 milioni, per un totale complessivo di 2.217.000.000.
Su questa somma complessiva, che noi dimostriamo e che non è solo di interesse regionale, il Ministero del Tesoro con gli altri Ministeri interessati avrebbe preso in esame e concesso questo miliardo per il 1966; è passato in discussione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri circa una ventina di giorni fa e andrà in Commissione con l'augurio, io penso di tutti noi, che vada a buona fine.
Pertanto, dovrei dire ai due Consiglieri interpellanti che la somma che noi avevamo messo qui è effettivamente quella, perché riteniamo ancora oggi che i parcheggi per Aosta e per altre località della Regione siano di interesse nazionale, in quanto che noi riteniamo che se un domani attraverso i due Trafori dovesse continuare ad aumentare l'afflusso di queste macchine si troverebbero degli ingorghi, penso che questo traffico dirotterebbe, andrebbe da altre parti con una perdita che sarebbe non solo della Regione, ma anche dello Stato.
La somma a cui si riferiscono gli interpellanti è stata stralciata, quindi noi potremmo rispondere semplicemente che, non essendo stata ammessa, noi non abbiamo potuto fare i parcheggi, ma non è neanche questa la risposta. Noi diciamo semplicemente che queste somme erano indicative.
Con questo miliardo noi facciamo fronte a una parte di quelle somme che lo Stato ha riconosciuto di interesse ragionale e nazionale. Per quanto riguarda i parcheggi, noi andiamo avanti a misura che possiamo perfezionare i contratti e risolvere le grane che ci possono essere. Per cui, per esempio, si sono comperati i terreni dalla Signora Glarey, si sta facendo l'atto per i terreni dell'Ospizio di carità del valore di 29 milioni, e continuiamo su quella strada a misura che le cose si chiarificano, a misura che i contratti si possano fare e si possano fare gli atti.
Manganoni (P.C.I.) - Ha detto Bordon: è stata una "richiesta calderone". Ma Bordon, come mai succede sempre - ripeto "sempre" - che a distanza magari di tre mesi o di un anno la Giunta debba dire: l'opposizione aveva ragione?
Noi non l'abbiamo definita "richiesta calderone", però la nostra definizione si avvicinava. Noi l'abbiamo definita "richieste elettorali" a cui voialtri non avreste fatto fronte perché i soldi non li avreste avuti e voi vi siete scandalizzati.
Diceva Mappelli: "abbiamo fiducia nei Ministri di Roma!". Ecco tutta la fiducia nei Ministri di Roma, caro Mappelli! E diciamo... prendono i pantaloni quelli, altro che fiducia nei Ministri di Roma!
Ed allora qui Bordon conferma quanto dicevamo noi, cioè qui si prende per il bavero il Consiglio, si raccontano delle balle al Consiglio, l'ha confermato Bordon, ora! Discussioni ostruzionali del Governo, dice, discussioni ostruzionali, i Ministri hanno stralciato alcune cifre... ma il Consiglio ne è stato informato di questo? No, perché per voi il Consiglio conta quanto contano gli spazzini. Il Consiglio serve per venire, cioè dovrebbe servire, per voi, per venire qui, alzare la mano come fa la Palude e dire: "bravi Amministratori è da approvare tutto". Noi però non apparteniamo alla categoria della Palude, quindi questa è una mancanza di riguardo, mancanza nei vostri doveri elementari di informare il Consiglio.
L'avete letta in Consiglio, qui, questa lunga ed interminabile elencazione, 328 milioni, oltre ai nostri sorrisi di incredulità, ve lo abbiamo anche detto che voi ci menavate per il naso e, infatti, ce lo avete confermato. Quindi si va a Roma, i Ministri di Roma, i Funzionari... no, pardon, ha parlato di Funzionari, i quali forse neanche sanno dov'è la Valle d'Aosta se non guardano la carta geografica e dicono "qui sì, qui no", alé, un rigo sopra. E i 328 milioni sbandierati da voi, dai vostri giornali che vi reggono la coda, dalla TV... no, pardon, dal "Gazzettino della Valle d'Aosta", un can-can da non finire... i miliardi, i miliardi... adesso Bordon dice 328 così, un colpetto, una riga sopra dai Funzionari di Roma.
Ora, voi quando sedevate su quei banchi continuavate nei vostri attacchi: se ad Aosta non ci sono parcheggi dove si mettono le macchine? E noi ci siamo dati da fare, abbiamo iniziato progetti, iniziato le trattative con i proprietari, eccetera. Voi avete piantato lì tutto! Io parlo solo dei parcheggi di Aosta, per non parlare di quelli della Valle, perché i parcheggi mancano in tutti i Comuni. Oggi mancano parcheggi dappertutto. È vero che voi non avete i soldi per fare i parcheggi, però avete quelli per fare i campi da tennis ad Introd o a Valpelline. E ad un tratto Bordon ci dice: "ci hanno stralciato".
Io prego l'Assessore Bordon di mandarci questa elencazione che ci ha trasmesso allora aggiornata, affinché il Consiglio sappia quale ridda di milioni e miliardi è rimasta su questa elencazione e quanti ne sono stati stralciati. Questo io chiedo, e penso di non esagerare, io penso che questo sia il diritto legittimo di ogni Consigliere, perché non si tratta di 10 lire o di 500 lire, si tratta di centinaia di milioni, si tratta di miliardi.
Ora io, innanzitutto, protesto per questo sistema di scavalcare completamente il Consiglio di dar solamente da bere al Consiglio delle grandi cifre, con molti "zeri", quello che avete sempre fatto. Primo. E poi chiedo che ci venga trasmessa questa elencazione aggiornata, con le cifre ammesse da quel famoso Funzionario di Roma e le cifre stralciate da quel famoso Funzionario di Roma, e devo deplorare il fatto che siano stati stralciati questi fondi per la costruzione dei piazzali che oggi sono la vita, sono i polmoni con i quali si deve respirare, è vero, in tutti i Comuni.
Bordon (D.C.) - La prima battuta che mi verrebbe dovrebbe essere questa: Manganoni non ha capito niente. Io invece chiedo scusa a Manganoni, perché si vede che dopo un anno e mezzo che sto spiegando che cosa abbiamo fatto per l'articolo 12 non sono riuscito a spiegarglielo. Quindi la colpa è tutta mia se Manganoni non ha capito niente.
Arrivati a questo punto, la sostanza è però proprio quella che ho detto io. Che sia colpa mia o colpa tua, Manganoni, non hai interpretato bene quanto è scritto qua sopra. Questa discussione che noi stiamo facendo per l'articolo 12 - che abbiano tirato via i parcheggi, che abbiano non riconosciuto l'interesse nazionale e regionale per determinate opere da noi ancora oggi ritenute tali - non ha per noi nessuna importanza, in quanto che l'importante è solo questo: che sul cumulo dei denari che noi dimostriamo, o che riteniamo di dimostrare allo Stato e che ci interessano come Regione e come Nazione, ci diano quel miliardo da noi chiesto per l'articolo 12 nell'anno 1966.
Ora io capisco che, in te in modo particolare, c'è una idiosincrasia per questo articolo 12; questo articolo 12 ti ha tolto i soldi, tant'è che qualche volta mi preoccupo ...(voce)... non ricomincio ma rispondo, devo pur rispondere, perché prima mi si parla...
Germano (P.C.I.) - ...perché per due anni che chiediamo i parcheggi per due anni voi non fate niente...
Bordon (D.C.) - ...perdonami, Germano, ma quando noi ci difendiamo siamo accusati di fare dei comizi.
Ora io qui chiedo semplicemente questo al Consigliere Manganoni: in questo elenco che noi abbiamo esibito abbiamo voluto presentare 3 miliardi e mezzo di spese che noi ritenevamo di poterci far prendere in considerazione. Arrivati ad un certo momento ce ne trattano 1 miliardo e ne rimangono 2 e tanti, però il miliardo che noi richiediamo per il 1966 ci viene dato.
Io spero, perché lo auguri anche tu... perché io non credo che qualcuno poi laggiù abbia l'auspicio di voler dire "speriamo che non passi", poiché come uomo politico sarei veramente lieto che qualcheduno facesse questo, immaginati che pacchia sarebbe di vedere alla vigilia delle elezioni qualche politico... eh bravo! Eh già, caro mio! Lo chiediamo dopo, fate pure quello che volete, per me.
L'essenziale è però solo questo: rimanendo all'interpellanza, non c'entra niente il parcheggio, non c'entra niente, c'entra una cosa sola, che noi abbiamo chiesto questo miliardo sull'articolo 12 per l'anno 1966. Questo miliardo è passato in Consiglio dei Ministri e, ripeto, ci auguriamo tutti, anche voi, penso, che pervenga, quindi non ho altro da aggiungere. Le discussioni sui parcheggi e su tutto questo non c'entrano niente, state tranquilli che i parcheggi li faremo, li faremo nella misura che li potremo fare, perché voi, ora che siete all'opposizione siete solo capaci a far fare presto agli altri, quando voi non avete fatto niente a suo tempo. Arrivederci e grazie.
Manganoni (P.C.I.) - Io non ho capito niente, è naturale, perché il fatto di capire è un monopolio esclusivo di Bordon e i Consiglieri capiscono quando danno ragione a Bordon; allora quei Consiglieri capiscono, ma se un Consigliere dimostra che Bordon racconta delle bubbole quel Consigliere non capisce niente.
Ora, l'idiosincrasia di Manganoni per l'articolo 12 è dovuta a questo fatto: che l'articolo 12 è servito a voi Giunta per turlupinare e Consiglio e Valdostani. Nella vostra lunga elencazione di miliardi che adesso, parlando di parcheggi, non ci sono più, adesso vedremo su tutte le altre opere dove sono andate a finire, e non ci saranno più.
Io vi chiedo soltanto questo: di questi tre miliardi, due del 1967 e uno del 1966 - mi pare siano 4 miliardi, eccetera - quante lire fino ad oggi avete nelle casse? Solo questo io chiedo.
Montesano (P.S.D.I.) - Ricordo all'interpellato e all'interpellante che si tratta di un'interpellanza, non di una mozione, quindi, perciò...
Manganoni (P.C.I.) - ...questo lo deve ricordare a me e a Bordon...
Montesano (P.S.D.I.) - ...interpellato e interpellante ho detto, eh!
Bordon (D.C.) - Mi è stata posta una domanda e rispondo a questa domanda. Allora gli dirò che in raffronto ai 4 miliardi e 300 milioni che avevate voi di riparto, noi siamo già a 7 miliardi e mezzo. Non solo. Oggi come oggi - e l'ho detto prima - abbiamo questa pratica che è già stata approvata dal Consiglio dei Ministri per 3 miliardi: uno per il 1966, che è quello di cui lei sta parlando, e due per il 1967.
Noi riteniamo quindi che attraverso questo mese di gennaio passi con l'iter solito, attraverso le Commissioni della Camera dei Deputati e del Senato e ci pervengano i tre miliardi.
Manganoni (P.C.I.) - Morale: oggi quanti ne avete in cassa? Questo dovevi rispondere, non arrampicarti sui vetri! ...non una lira...
Bordon (D.C.) - Ci pensiamo noi, guarda, la contabilità di questa Amministrazione la facciamo noi. Il Comizio lo fai poi tu, a Châtillon, e te lo diciamo poi, quando li abbiamo.
Montesano (P.S.D.I.) - È chiusa la discussione sull'interpellanza.
L'Assessore all'Istruzione mi chiedeva se il Consiglio era d'accordo nell'esaminare il punto 4 sul quale il Consiglio si è già pronunciato quasi all'unanimità, quindi non si dovrebbe perdere tempo, così come per il n. 5, che è una deliberazione per un concorso. Credo che si faccia molto in fretta su questi due punti.
Il Consiglio è d'accordo? Allora si passa all'esame del punto n. 4.
Il Consiglio prende atto.