Oggetto del Consiglio n. 12 del 1° febbraio 1968 - Verbale

OGGETTO N. 12/68 - Comunicazioni del Presidente del Consiglio.

Montesano (P.S.D.I.) - La seduta è aperta con 24 presenti. Al primo punto dell'ordine del giorno sono iscritte le comunicazioni del Presidente del Consiglio, più che una comunicazione, io desidero rivolgere ai Consiglieri tutti un caldo invito ad esprimere in questa prima seduta del Consiglio regionale della Valle d'Aosta un adito di solidarietà per le popolazioni siciliane colpite così tragicamente dal terremoto. A tutti noi sono presenti le immagini che i giornali e la televisione ci hanno riportato e quindi a tutti noi è presente la grandiosità e la terribilità di questa tragedia.

Io già dopo il primo episodio di questa tragedia ho inviato, a nome di tutti i Consiglieri, un telegramma di solidarietà al Presidente dell'Assemblea siciliana, che qui vi leggo: "Notizie disastro che così duramente colpisce popolazione siciliana, trova commossa rispondenza Valle d'Aosta - Nome mio personale et Consiglio regionale esprimo sentimenti affettuosa solidarietà et cordoglio verso famiglie colpite et popolazione tutta". A questo telegramma il Presidente dell'Assemblea siciliana ha così risposto: "Signor Presidente, a nome dell'Assemblea regionale siciliana, desidero esprimere a lei e ai colleghi del Consiglio della Valle d'Aosta i sensi del nostro animo grato per le testimonianze di fraterna solidarietà alle popolazioni delle Regioni colpite dal sisma. La prego gradire con i più vivi ringraziamenti i miei migliori saluti".

Come tutti i Consiglieri sanno, c'è stata una decisione di Giunta per un aiuto concreto alle popolazioni colpite e all'ordine del giorno di questo Consiglio c'è anche una mozione di un Gruppo consiliare. Com'è avvenuto in altre occasioni in cui sono state colpite altre Regioni d'Italia, il Consiglio ha espresso anche concretamente questa sua solidarietà e quindi ha voluto contribuire materialmente all'aiuto alle popolazioni colpite, perciò anche questa volta io farò distribuire ai Signori Consiglieri un atto di sottoscrizione che vorrà essere volontario nella sostanza soprattutto e ragguardato, se loro credono, alla presenza del Consiglio stesso.

Io quindi, a nome di tutti voi, in questa prima seduta che appunto segue a quella tragedia, rinnovo i sentimenti profondi di solidarietà alle popolazioni siciliane colpite dal terremoto.

Germano (P.C.I.) - In genere, quando fatti così gravi commuovono l'opinione pubblica, si mettono da parte le polemiche politiche, si tace per il momento sulle cause di determinati fenomeni di paurosa disorganizzazione, inefficienza delle strutture dello Stato e si pensa a quella povera gente, si provvede alla solidarietà. Soprattutto quando le cose avvengono come al giorno d'oggi e la televisione ci porta in casa ogni giorno il triste spettacolo di queste popolazioni: popolazioni laboriose, contadine, della parte più povera della Sicilia, che nel giro di pochi giorni hanno perso tutto: beni, parenti, possibilità di ricostruire una vita, possibilità di inserirsi di nuovo nel loro ambiente naturale.

L'anno scorso con il problema degli alluvionati, dopo otto giorni di inerzia della Giunta regionale e della Giunta comunale, siamo intervenuti al Comune e alla Regione e - possiamo dirlo perché si è resistito per farlo - abbiamo imposto il Comitato unitario per vincere le diffidenze di coloro che non volevano versare o avevano timore di versare, perché non erano sicuri di dove sarebbero finiti i loro soldi. Non ci siamo poi preoccupati se nel corso dell'azione di solidarietà il Bollettino valdostano, la radio, la TV, i giornali hanno fatto un po' di propaganda alla Giunta di Centro-Sinistra valorizzando quello che era stato fatto, questo non ci interessava: ci interessava che si manifestasse nel modo più ampio la solidarietà del popolo valdostano verso gli alluvionati.

Avremmo voluto anche oggi non parlare di queste cose. Oggi però, di fronte ai fatti che sono succeduti, non possiamo non esprimere il nostro disaccordo. Dopo la nostra mozione si sono stanziati 5 milioni alla Regione e dopo la mozione in Comune si sono stanziati 11 milioni, ma questi soldi sono partiti più di 8 giorni dopo. Non si è saputo superare la questione della tutela e del coordinamento, in modo che l'aiuto fosse immediato; anche in queste cose una Regione autonoma come la nostra ha fatto più brutta figura de "La Stampa", un giornale che sappiamo quel che è, perché anche questo ha la "carità pelosa", però ha saputo mandare i suoi inviati subito e, anche se critica il Governo, questo giornale, pur facendo il soccorso ai Siciliani, continua a portare avanti la sua campagna razzista e antimeridionale. Sul piano organizzativo hanno saputo superare anche noi, ed è un giornale, perché non è partito da... un Assessore regionale, un Assessore comunale il prendere accordi, il vedere quello che poteva fare la nostra Regione, perché non si è ancora fatto oggi il Comitato unitario e non si raccoglie e chi vuole lo deve fare per conto suo (adesso abbiamo avuto l'appello del Presidente del Consiglio, ma sono passati più di 15 giorni).

Gli operai alla Cogne non sanno come fare, ci sono alcuni che hanno versato, alcuni che si sono rifiutati, hanno voluto mandare per conto loro perché non si è fatto il Comitato unitario, perché non si è tenuto conto del nostro suggerimento di andare a vedere, a prendere contatti con le Amministrazioni pubbliche e prendere qui un certo numero di bambini, o orfani, o bisognosi di assistenza, di aiuto... niente.

Direi di più, ed è questo il motivo di fondo del mio intervento: voglio esprimere qui in quest'Aula il mio sdegno e lo sdegno del mio Gruppo, la nostra indignazione verso le insensibilità di questa Giunta, e pensare che il Partito Socialista, tra le diverse ragioni del suo voltafaccia, elencava anche una presunta insensibilità dell'Onorevole Caveri su tali questioni, sulle questioni del razzismo verso gli immigrati. Vediamo un po' cosa ha fatto questa Giunta di Centro-Sinistra, che sarebbe un'altra cosa: sono arrivati i profughi in tutta l'Italia, e anche all'estero, sono stati ricevuti ovunque da Sindaci, Assessori, alloggiati in albergo, in alloggi requisiti, nutriti, vestiti e i Sindaci si sono impegnati ad avviarli al lavoro per integrarli nella società; abbiamo visto alla televisione il Sindaco di Milano con tutta la Giunta riunita che esaminava questi problemi. Ebbene, cosa si è fatto ad Aosta? Sono arrivati anche ad Aosta e, dai dati che mi sono stati forniti, sono arrivati in venticinque: tre gruppi familiari, più una persona sola, che però è sistemata presso suo figlio, che sta abbastanza bene e quindi non è in condizioni di bisogno. Cosa si è deciso di dare a queste persone? Si è deciso di dare 10.000 lire per Capo Gruppo e 3.000 lire per ogni componente ogni 15 giorni!

Sono stato ieri sera col Consigliere comunale Monami a visitare una famiglia, a portare il nostro modesto contributo e a vedere cosa si poteva fare. È una famiglia terremotata di Poggioreale composta da Castronovo Salvatore, il nonno settantenne, la moglie, il figlio, la nuora e tre nipotini di otto, sei e quattro anni. Sono alloggiati presso dei parenti: Carminiti Francesco, Via De Lostan, 10, che sono 7 in famiglia; sono in 14 in 2 stanze. Il Signor Castronovo è partito dalla Sicilia senza più nulla, con certificato del Prefetto di terremotato di Poggioreale, gli hanno dato 22.000 lire per il viaggio, è arrivato giovedì 25 pomeriggio, è andato in Comune dove lo hanno mandato alla Regione, ha aspettato tutta la giornata e alla fine per i suoi 7 componenti la famiglia ha avuto 28.000 lire, con la raccomandazione di non presentarsi più fino al 10 ottobre, al 10 febbraio... fino a scaduti ...(voce del Consigliere Bordon)... Bordon, non c'è da scherzare su queste cose, perché scherzarci su vuol dire essere insensibili ...(voce del Consigliere Bordon)... sei un avvoltoio quando dici questo, non si scherza su queste cose! Sono cose serie che succedono nella nostra città, in questa Giunta; non si scherza su queste cose perché sono fatti reali. Questa famiglia ha avuto ancora altre cose, la Croce Rossa ha fornito due reti metalliche, due turche con coperte senza lenzuola, più un fornello, alcune pentole e dei vestiti usati che non servono a tutti. Se vuoi saperlo, una vicina ha telefonato alla Croce Rossa per dire: "mandateci anche le lenzuola affinché dormano con esse", le hanno risposto: "bisogna tenerli un po' stretti, perché se possono tornare da dove sono venuti, è meglio".

La Regione non ha fatto niente. L'Assessore, quei 30-40 dipendenti dell'Assessorato della Sanità non si sono sentiti in dovere di andare a visitare questa famiglia, di alloggiarla in condizioni diverse, di fare quello che fanno tutte le Amministrazioni comunali dell'Alta Italia. Questo nonno aveva una figlia dispersa, non sapeva dov'era. La figlia gli ha telefonato da Savona che è alloggiata in albergo, mangiano al ristorante, le danno loro i soldi per le loro piccole cose: questo è l'atteggiamento di Savona, quest'altro è l'atteggiamento del Governo autonomo della Regione Valle d'Aosta! Presidente, io chiedo che la solidarietà si esprima in un altro modo e che si provveda affinché questa gente sia alloggiata, assistita, avviata al lavoro nel limite delle sue possibilità. Non si deve agire in questo modo, perché altrimenti noi facciamo delle belle parole, diciamo della bella solidarietà, ma poi nella realtà ci comportiamo come dei negrieri!

Bionaz (D.C.) - Io mi associo alle parole del Presidente del Consiglio nei riguardi dei terremotati della Sicilia. Evidentemente la Giunta ha fatto subito qualche cosa e non dopo le mozioni dei Comunisti, ma prima delle loro mozioni, sia ben chiaro e non vestiamoci delle solite penne di pavone! Ho inviato un telegramma - di cui non ho il testo e non credo sia necessario leggerlo - identico a quello del Presidente del Consiglio, ho già avuto la risposta: è una risposta piena di ringraziamenti, di gratitudine da parte del Presidente della Giunta regionale siciliana. Per quanto mi consta, per tutto quello che si poteva fare, che si doveva fare, la Giunta, la Regione e l'Assessorato della Sanità hanno fatto quello che dovevano fare.

È stato versato un fondo alla Croce Rossa, non abbiamo preso l'iniziativa del Comitato unitario e non vedo perché ci debba essere, la Croce Rossa è un Ente che non ha mai dato ragioni particolari perché gli si muova l'appunto di non sapersi comportare in circostanze come questa. I fondi sono stati versati alla Croce Rossa e come tali sono stati trasmessi in Sicilia. Credo che quello che si poteva fare sia stato fatto, non ritengo di raccogliere i rimproveri e gli appunti del Consigliere Germano perché non li meritiamo nel modo più assoluto. Se è vero che sono 25 o 26 le persone che sono arrivate dalla Sicilia, non mi risulta che fra queste ce ne sia una che si sia lamentata, da me almeno qui alla Regione nessuno è venuto a lamentarsi.

Io penso che sia stato fatto quello che si poteva fare e che le circostanze evidentemente hanno consentito di fare, non credo che per 25 persone la Giunta si sarebbe fatta rimproverare e avrebbe raccolto dei rilievi così gravi, comportandosi nel modo col quale oggi il Consigliere Germano ci attacca. Non ritengo che questi rimproveri siano assolutamente accettabili; comunque, per maggiori chiarimenti su quello che è stato fatto, penso che l'Assessore alla Sanità dirà il resto. È certo è che in questa circostanza non ci siamo comportati con insensibilità, nel modo più assoluto, caso mai l'insensibilità è di coloro che approfittano anche di queste circostanze per fare della demagogia e per appropriarsi di certe argomentazioni politiche. Non raccolgo le insinuazioni, le provocazioni, i rimproveri perché la Giunta ha fatto quello che doveva fare e non merita nessuno di questi appunti.

Mappelli (D.C.) - Dopo aver messo a disposizione 5 milioni in sede di Giunta, abbiamo ricercato negli asili e convitti della Valle i posti disponibili per eventuali ricoveri di bambini di queste famiglie che sono arrivate in Valle d'Aosta. Abbiamo a nostra disposizione una trentina di posti: 20 posti per bambine e 10 posti per maschietti. Se dovessero arrivare delle famiglie con bambini in età scolastica, automaticamente questi ultimi possono essere messi in questi asili e convitti (in questo caso a Châtillon).

Il Consigliere Germano parlava di una famiglia che è andato a trovare e forse ha detto bene quando ha detto che erano dai parenti. Mi risulta che questa famiglia che è dai parenti dovrebbe avere a sua disposizione, così mi è stato riferito... o stanno trattando per avere due camerette vicino a questa famiglia di parenti, ma quelli che non avevano i parenti - dunque sono arrivati qui con niente anche quelli - sono all'Hôtel Dora, qui ad Aosta.

Abbiamo invece un altro caso che ci ha preoccupati, nello stesso tempo l'abbiamo seguito molto da vicino: è stato il caso - se non mi sfugge il nome - dei Gagliano, il papà dei quali è deceduto strada facendo per arrivare in Valle d'Aosta. Ora, questi tre Gagliano erano in grado di lavorare, abbiamo la fotocopia della lettera che l'Ufficio del lavoro li aveva avviati al lavoro, ma purtroppo - e questo è successo nel giro di 48 ore - sono arrivati, ci siamo riuniti... ed è vero che in un primo tempo si era così deciso di dare subito questi 10 più 3 ogni 15 giorni, in più altre 10.000 lire per un eventuale affitto, dunque sarebbero 20.000 lire ogni capofamiglia immediatamente per questi primi otto giorni, in più logicamente la ricerca e del posto di lavoro, e della sistemazione dell'alloggio. Noi abbiamo messo a disposizione un funzionario, il Signor Faval, per quanto riguarda il reperimento della disponibilità di eventuali alloggi; un assistente sociale in collaborazione con la Polizia e l'Ente comunale di assistenza legale di Aosta, per la ricerca della sistemazione. Ora, noi abbiamo all'albergo Dora cinque persone con il capofamiglia; giustamente, non avendo dei parenti e avendo la disponibilità immediata di due camerette, abbiamo pensato bene all'Hôtel Dora come sistemazione. Logicamente a quegli altri tre che erano arrivati prima più i familiari - io parlo dei tre capofamiglia - abbiamo dato tutto, il posto di lavoro; purtroppo, sono dovuti ritornare giù nel Lazio. Non so neanche dov'è successo questo inconveniente che è morto il padre o il patrigno, a me risultava che per questa famiglia che abita presso parenti fossero riusciti a trovare alcune camere proprio vicino a loro; ad ogni buon conto, se questo non è avvenuto, sarà nostra premura cercare di sistemarli al più presto. Per queste persone che erano in grado di lavorare il posto di lavoro c'era; quelle che non avevano i parenti le abbiamo alloggiate all'albergo. Naturalmente per il caso di questa famiglia che il Consigliere ha voluto prima segnalarci può darsi che ci sarà ancora qualche cosa da fare, vedremo di sistemare anche loro. Anche questa mattina siamo alla ricerca di alloggi, tant'è vero che si pensa di chiedere alla Cogne se ha qualche alloggio qui a ponente della città da mettere a nostra disposizione; poi qualcuno pagherà, anche perché poi, trovato il posto di lavoro, tutto si metterà a posto.

Noi abbiamo dunque tutte le premesse per qualunque necessità ci fosse e, se ci fossero bambini da mettere a scuola, abbiamo la disponibilità di posti. L'unico inconveniente rimane, purtroppo, quello di reperire gli alloggi di cui siamo alla ricerca. Per quanto riguarda il resto, facciamo del nostro meglio, perché, non sapendo dove mettere le persone, le abbiamo messe anche noi in albergo (a Ponte Suaz ci sono cinque persone).

Balestri (P.S.I.) - Rispondo per quanto concerne la Croce Rossa. Effettivamente c'è stata la lamentela di una Signora, di cui ora non ricordo il nome, alla quale abbiamo risposto direttamente e ho mandato l'elenco della roba che è stata consegnata, che è stata scelta direttamente dall'interessata insieme a dei generi di conforto, zucchero e caffè e altra roba ...(voce del Consigliere Germano)... qualcosa c'era, io ho mandato la lista di quello che hanno scelto loro, caro Germano, e sono loro che sono andati a scegliere questa roba. Se hanno ancora bisogno di maggiori lenzuola, me ne occuperò e vedrò, ma mi sembra che qualche lenzuolo ci fosse nella lista. Ad ogni modo la lista completa è stata mandata anche a questa Signora che si è lamentata ed è stata mandata anche una copia per conoscenza al Presidente della Regione.

Riguardo all'affermazione che è stata fatta: "si dà poca roba affinché questa gente se ne vada", io non posso rispondere... ma me ne interesserò perché mi sembra talmente grave che non la ritengo possibile.

Montesano (P.S.D.I.) - Io esorto i Consiglieri a non fare polemica su questo argomento tragico per la popolazione. Sono sicuro che tutti hanno questo spirito di solidarietà, poi ci potranno essere delle manchevolezze. Io penso che sia dignitoso anche per noi non scivolare nella polemica su questo argomento. Parli pure Consigliere Manganoni.

Manganoni (P.C.I.) - Purtroppo nel nostro Paese si succedono disastri entro dei periodi molto brevi. Ogni lustro c'è un'alluvione, adesso c'è stato il terremoto. Ora, io non voglio farvi tutta la storia del passato, però voglio accennarvi alcuni fatti.

In tutte queste circostanze il popolo italiano e il popolo valdostano hanno sempre dimostrato la loro generosità con versamenti di denaro, con la fornitura di indumenti o di altro. Buona parte però di questi aiuti non sono mai giunti a destinazione e si è creata oggi una diffidenza giustificata fra la popolazione. Alla Cogne dove lavoro mi dicono: "va bene, versare, ma poi questi soldi dove vanno? Chi li vede?".

Ora, questa diffidenza è giustificata; io sono stato al Vajont due anni dopo il disastro e ho parlato con la gente, che ha detto: "gli aiuti che abbiamo ricevuto sono stati quelli che ci sono pervenuti direttamente"; hanno citato, ad esempio, i Comuni di Milano, di Bergamo, mi pare che abbiano inviato cinque case prefabbricate, "le case pochi giorni dopo sono arrivate, le abbiamo installate e le abbiamo viste, ma i miliardi raccolti in Italia dalla televisione, dalla R.A.I., noi - vi dico, dopo due anni non so il seguito perché non ho ascoltato più - non li abbiamo visti".

Ora, qui in Valle cosa viene a verificarsi? Già fin dall'inizio, fin dal periodo del Polesine, dato che qui c'è una certa diffidenza per il centralismo romano, giustificato, si è detto: " non ci fidiamo molto di versare questi soldi su un conto corrente di Roma". In occasione dell'alluvione del Polesine, qui ad Aosta allora cos'è stato fatto? I camion hanno raccolto degli indumenti, dei letti e sono partiti direttamente da Aosta e sono andati sul posto e li hanno distribuiti ai sinistrati. Alla Cogne si sono raccolti svariati milioni, come sottoscrizione delle maestranze; i membri della Commissione interna sono partiti, hanno preavvisato in tempo i Sindaci dei Comuni danneggiati del loro arrivo, sono andati lì, i Sindaci hanno riunito la popolazione e hanno distribuito direttamente gli assegni agli interessati. Dopo circa due mesi che la Commissione interna si è recata sul posto - perché due mesi erano necessari per la raccolta dei fondi, la sottoscrizione, eccetera - e quella popolazione ha detto: "questi sono i primi soldi che noi riceviamo dopo due mesi". È una vergogna dopo tutti i miliardi sottoscritti, no? Allora è comprensibile questa giustificata diffidenza.

Per la passata alluvione qui si era presa un'iniziativa lodevole e si era riscossa l'approvazione della popolazione, perché si era formato un Comitato, il quale aveva detto: "noi provvediamo a portare i fondi raccolti qui in Valle d'Aosta direttamente agli interessati così siamo certi che quei fondi non vanno a finire nei meandri dei Ministeri romani". Perché oggi non si è fatto lo stesso? Alla Cogne si sottoscrive - io parlo della Cogne perché lavoro lì, ma penso che questo sia successo anche altrove -, però l'interrogativo che noi ci poniamo è: questi soldi dove vanno? Siccome non mi fido più di tutti questi Enti statali, siccome non si sa mai dove vanno a finire tutti questi soldi, ho fatto un assegno di cinquemila lire, l'ho mandato al mio giornale, il quale provvederà a portarlo direttamente sul posto.

Ora, su questo modulo che ci distribuisce il Presidente si dice: "alla Segreteria della Presidenza l'importo dell'indennità di presenza... - eccetera - tale versamento è devoluto a favore della Sicilia...", eccetera. Signor Presidente, lei poi questi soldi dove li manda? Non che io non mi fidi di lei... lei li spedisce materialmente, ma dove vanno questi soldi?

Montesano (P.S.D.I.) - ... alla destinazione che decide il Consiglio...

Manganoni (P.C.I.) - ... il Consiglio decida dove vanno, perché se lei mi assicura che questi soldi li porta, li manda direttamente ai sinistrati, va bene, ma se questi soldi vengono versati a quei soliti Enti, che in Italia pullulano come funghi dopo la pioggia e i soldi che si raccolgono non si sa mai che fine fanno... io dico francamente che c'è da diffidare.

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Manganoni, permette un momento? Bisogna però trovare diciamo così, un destinatario; i sinistrati francamente sono tanti...

Manganoni (P.C.I.) - Presidente, io le dico il destinatario...

Montesano (P.S.D.I.) - ... e bisogna trovare un indirizzo, diciamo così, preciso...

Manganoni (P.C.I.) - ... se lei innanzitutto seguisse... con il Comitato poteva anche partire e andare giù uno o due rappresentanti della Regione per consegnare i soldi direttamente ai Sindaci, magari dicendo loro: "prima convocate la popolazione e distribuiamo 10.000, 20.000, 50.000 per ogni famiglia", non importa il come, però siamo certi che, quando ritorneranno, quei due rappresentanti diranno: "noi i soldi li abbiamo dati agli interessati". Questo era il sistema migliore. Vede, è doloroso dover fare queste constatazioni in queste circostanze, però quanto io le ho detto è vero? È vero che non si sa dove vanno a finire tutti questi soldi che il popolo generosamente versa? Allora, qui si è sbagliato a non fare il Comitato, perché, anziché avere solamente questa indennità di presenza, si sarebbero raccolti molti milioni: tutti quelli sottoscritti dalla Cogne, per fare un esempio, e allora i rappresentanti della Regione potevano andare in Sicilia dai Sindaci e dagli interessati e portare non solo poche medaglie di presenza, ma un buon numero di milioni e distribuirli subito in Sicilia, o se non si vuole andare direttamente a distribuirli in Sicilia - purtroppo i sinistrati sono andati un po' dappertutto -, l'importante è che vadano immediatamente nelle tasche dei sinistrati. Sarebbe stata la soluzione migliore, però ce n'è ancora una di ripiego: inviamo i soldi direttamente ai Sindaci, scavalcando Comitati, scavalcando Prefetti, scavalcando tutta questa burocrazia che poi non si sa cosa ne fa dei quattrini... Mandandoli direttamente ai Sindaci io penso che si può già avere una maggiore certezza della destinazione di questi fondi. Quello quindi è il mio primo intervento.

Ora, sull'altra questione, io non voglio polemizzare, d'altronde forse Germano conosce il problema meglio di me. Il Presidente Bionaz ha detto: "non si sono lamentati, nessuno è venuto a lamentarsi", ma questi poveretti sono sconvolti, proviamo ad immaginare in che situazione mentale si trovano le persone che sono venute qui in Valle d'Aosta dopo il terremoto! Io capisco che questi poveretti, anche se senza niente, non siano andati dal Presidente della Giunta a lamentarsi... siamo pratici! A parte che quelle persone non sapranno neanche che c'è un Presidente della Giunta in Valle, non conosceranno tutto il nostro ordinamento. Non vale quindi questa giustificazione, nessuno è venuto da me a lamentarsi.

Ora, se le cose stanno così - e stanno così perché l'hanno confermato gli Assessori - effettivamente noi abbiamo un po' mancato perché, guarda Mappelli, 3.000 lire ogni 15 giorni, no! Come si campa oggi con 3.000 lire ogni 15 giorni a persona? Mettiamogli pure anche le 20.000 lire per capofamiglia, 10.000, ecco, Mappelli, siamo... francamente qui non è che voglia polemizzare, fare delle accuse, però da quanto ho sentito, da quanto ha detto Germano e da quanto avete ribadito voi, è troppo poco, ci vuole una manifestazione di solidarietà non solamente con parole e telegrammi, ma più concreta. Pensiamo a questa povera gente, per lo più sono operai, contadini, gente povera che non ha niente e quel poco che aveva: magari una vecchia casetta, eccetera, magari è crollato tutto, è stato distrutto tutto. Teniamo conto anche dello stato d'animo di questa povera gente... e allora io invito la Giunta a non irrigidirsi sulle 3.000 lire, sulle 10.000 lire, diamo a queste persone ciò di cui hanno bisogno.

Ora, il fatto di aver trovato 30 posti nei convitti per i bambini, va bene, è lodevole; ma adesso il problema non è quello dei 30 posti nei convitti perché non è che ci hanno mandato sui bambini. Qui abbiamo 15-20... quante persone ha detto Germano che sono arrivate qui? Non possiamo mettere queste persone in convitto, no? Cerchiamo loro una sistemazione almeno decorosa, almeno decente, almeno che abbiano l'impressione che arrivando in Valle d'Aosta non sono arrivati in un Paese di gente insensibile, tenuto conto anche del numero limitato, perché se fossero delle migliaia, si potrebbe dire: "sono delle migliaia", ma sono poche decine, quindici, venti. Diamo loro un'altra dimostrazione, rimediamo a quanto è avvenuto. Abbiamo già fatto male a non averlo fatto subito appena arrivati, ma rimediamo e adesso dimostriamo loro un altro spirito di solidarietà, di ospitalità, che è nostro dovere in questo caso.

Germano (P.C.I.) - Non voglio prolungare la discussione perché discuteremo la mozione, però devo constatare e devo far presente alla Presidenza che è già successo un'altra volta - ed è stata richiesta una Commissione, chiamiamola di accertamento -, io ho segnalato il mio rappresentante, non so se questa Commissione sia già riunita, è bene che quello che avviene in Consiglio abbia anche un seguito.

Devo far rilevare che l'Avvocato Bionaz mente per replicare, perché noi abbiamo presentato la mozione il 16 gennaio; la Giunta, su sollecitazione del Presidente del Consiglio, si è riunita il 17 gennaio e ha stabilito questo, assente il Presidente della Giunta che era impegnato a Roma, quindi non è vero che è stato fatto prima, non diciamo delle bugie in Consiglio, altrimenti io sarò sempre costretto a farle rilevare!

Montesano (P.S.D.I.) - Devo fare una precisazione, Germano, scusi. Per la verità dei fatti, non è possibile che io abbia detto una cosa del genere. Io ho ricevuto la sua mozione il giorno 16, sono andato immediatamente in Giunta e il Presidente della Giunta non c'era, fungeva da Presidente - e qui sono testimoni tutti - l'Assessore Colombo. Io sono arrivato - e sono tutti testimoni qui - e la Giunta aveva già deciso. Questa è la verità e glielo posso dire con una grande tranquillità.

Germano (P.C.I.) - ... lei aveva telefonato il giorno dopo...

Montesano (P.S.D.I.) - ... no, io le ho telefonato: la Giunta ha preso questa decisione; però non ho fatto... non che sia stato l'Avvocato Bionaz, non c'era affatto quella sera l'Avvocato Bionaz, il giorno 16. Glielo ho comunicato dopo, la Giunta aveva già preso questa decisione. Questa, d'altra parte, è una solidarietà spontanea che è venuta a lei, è venuta ai rappresentanti della Giunta: questo perché io metta le cose nella giusta verità.

Germano (P.C.I.) - Io chiederei la testimonianza del Segretario rogante se il 16 mattina la Giunta era riunita, perché non è possibile...

Montesano (P.S.D.I.) - ... no, il 16 pomeriggio...

Germano (P.C.I.) - ... noi siamo venuti il mattino da lei e lei mi ha detto: oggi io vado in Giunta.

Montesano (P.S.D.I.) - E difatti ci sono andato quel pomeriggio...

Germano (P.C.I.) - ... ma allora non è vero quello che ha detto il Presidente della Giunta: che la Giunta ha deciso prima della nostra mozione.

Montesano (P.S.D.I.) - La mozione io l'ho fatta presente nel momento in cui...

Germano (P.C.I.) - ... bene, così mettiamo le cose a posto. Chiuso l'incidente, io direi: ne discutiamo nella mozione, però sia chiaro che la decisione di dare 10.000 lire ai capifamiglia e 3.000 lire per ogni componente ogni 15 giorni è stata presa da una Commissione composta da Regione e Comune, ora, questo è insufficiente.

Andrione (U.V.) - A nome del mio Gruppo, vorrei associarmi alla prima parte di quanto ha detto il Professor Montesano e cioè alla doverosa solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto. Salto perché non ritengo che sia utile rifare della polemica su come siano stati organizzati gli aiuti alle popolazioni. Dato che condivido quello che il Consigliere Manganoni ha detto circa il non fidarsi dei vari Enti che fanno queste raccolte, vorrei proporre che quelle qualche centinaia di migliaia di lire che si possono raccogliere fra di noi venissero portate immediatamente da una macchina della Regione o a Milano, dove per televisione si è visto tre giorni fa come sia ridotta la stazione centrale, o a Chivasso, dove sembra che il rifluire dei profughi dalla Svizzera, che ha chiuso le frontiere, abbia creato una situazione veramente penosa. Senza nessuna spesa particolare se non una macchina che parte da Aosta, con due funzionari della Regione. Se decidiamo insieme di raccogliere qualche soldo adesso e di portarlo immediatamente là, può darsi che, senza fare della retorica, senza fare delle questioni sbagliate, si possa veramente aiutare qualcuno, è una proposta...

Montesano (P.S.D.I.) - Io, per quello che riguarda la mia posizione, io "surriscaldo" in Consiglio questo atto di solidarietà; come Presidente del Consiglio, chiedo se volete aderire alla proposta di Andrione. Altri che chiedono la parola?

A titolo soltanto, diciamo così, pratico, i Signori Consiglieri hanno avuto quel piccolo modulo da riempire, a fine seduta chi vuole lo può riconsegnare alla Segreteria della Presidenza del Consiglio. Nessun altro chiede la parola?

Bionaz (D.C.) - A chi si consegnerebbero questi denari?

Andrione (U.V.) - Per esempio c'è... l'Assessore Crippa apparso per televisione e a Chiasso c'è un Comitato unitario... non è difficile perché sono arrivati 2.000 Siciliani alla stazione di Milano in 24 ore, là per televisione si vedevano delle scene dell'altro mondo!

Montesano (P.S.D.I.) - Sì, ci informiamo, tanto si può fare benissimo, sono tutti d'accordo su questa via da seguire.

Bionaz (D.C.) - Questo se siamo d'accordo... mi pare che Crippa sia l'Assessore alla Sanità del Comune di Milano... e il nostro Assessore all'Assistenza li porta direttamente all'Assessore dell'Assistenza del Comune di Milano, così, se lei ritiene che quella sia una destinazione giusta, benissimo.

(voci del Consigliere Pedrini e del Presidente Bionaz)

Andrione (U.V.) - Consigliere Pedrini, il fatto è che la somma che si può raccogliere qui è relativamente piccola, se la concentriamo, può darsi che si aiuti qualcuno efficacemente; se la si disperde così, non vale la pena.

Benzo (D.C.) - Io vorrei esprimere un parere personale. Mi pare che forse la proposta fatta precedentemente dal Consigliere Manganoni può raggiungere diversi effetti. Se si trasferisce questa cifra direttamente a un Sindaco di un Paese, si sa che con quel Sindaco arriva direttamente sul posto, rispetto all'invio del nostro Assessore alla Sanità a Milano con una cifra di qualche centinaia di biglietti da mille o da un altro Assessore. Indubbiamente tutti questi Enti a Milano, a Torino stanno provvedendo a queste poche centinaia di persone in arrivo, mentre laggiù sappiamo che c'è necessità di tutto, anche delle 10.000 lire.

Andrione (U.V.) - Tutti i giornali, la televisione hanno annunciato che il Sindaco di Santa Margherita è da tre giorni che fa delle... per ottenere che i funzionari vadano nella tenda che funge da Municipio e non si vede nessuno. Non solo per quello, sembra che la disorganizzazione... non sono stato in Sicilia, ma sembra che lo stato di desolazione sia tale per cui... almeno è una certezza, quando si arriva a dare così direttamente in una situazione... di certo abbiamo aiutato qualcuno, sennò viene poi fuori la storia del terremoto di Avezzano del 1915.

Montesano (P.S.D.I.) - Io potrei fare una proposta. Noi abbiamo sentito parlare dei profughi terremotati qui in Valle d'Aosta. La somma che noi raccoglieremo non è una grande somma, quindi anche il Consiglio regionale, nell'espressione dei Gruppi, può aiutare direttamente i profughi che sono qui in Valle d'Aosta.

Andrione (U.V.) - ... a parte le polemiche che ci sono state, queste persone qui saranno aiutate, non penso che la Giunta regionale...

Montesano (P.S.D.I.) - ... d'accordo ma c'è la sicurezza... la somma che noi raccoglieremo è piccola e ci sono dei terremotati qui in Valle d'Aosta, naturalmente la nostra solidarietà è proporzionata alla somma che noi raccogliamo e quindi possiamo anche fare così. In ogni modo ci sentiremo, io sentirò dai Capi Gruppo che cosa vogliamo fare. Concluderemo il discorso con un contatto che io prenderò con i Capi Gruppo e vedremo il modo migliore per poter arrivare alla destinazione della somma che il Consiglio raccoglierà.

Il Consiglio prende atto.