Oggetto del Consiglio n. 39 del 3 giugno 1968 - Verbale
OGGETTO N. 39/68 - (Varia) - Sospensione della seduta e rinvio della continuazione dei lavori del nuovo Consiglio all'11 giugno 1968, ore 9.
Il Presidente, QUAIZIER Lorenzo, ricorda che, nella seduta del 21 maggio 1968, sono già stati designati quali scrutatori per l'assistenza nelle operazioni di scrutinio, a norma dell'articolo 2 del Regolamento interno del Consiglio, i Consiglieri Signori Albaney Giuseppe, Crétier Egidio e Mappelli Angelo. Conferma quindi tali designazioni e dichiara aperta la discussione sugli oggetti all'ordine del giorno.
Bionaz (D.C.) - Signor Presidente, io voglio chiedere a Lei e all'Assemblea di voler ulteriormente concedere un rinvio a questa seduta, non essendo ancora stati completati gli accordi programmatici sul nuovo governo regionale di centro-sinistra.
Penso che il motivo sia più che giustificato. Del resto, lo stesso testo dell'articolo 2 del Regolamento interno del Consiglio recita: "Nella prima adunanza e, ove risulti necessario, in quelle immediatamente successive, " - faccio notare che il Regolamento dice "in quelle" e che, quindi, non fa riferimento soltanto ad un'adunanza, ma a parecchie - "il Consiglio procede: ecc. ecc.".
Il motivo del rinvio mi sembra più che valido e chiedo quindi a Lei e ai Signori Consiglieri di voler concedere un ulteriore rinvio e di voler fissare, d'accordo con i gruppi consiliari, la data della prossima seduta che, a quanto ho sentito, andrebbe bene, per noi, a martedì 11 corrente mese.
Germano (P.C.I.) - Io non ripeto qui tutto quanto è stato detto già l'altra volta dal Consigliere Dolchi circa la nostra opinione sul Regolamento e su questo rinvio.
Secondo noi, il gruppo democristiano e i gruppi interessati, se non avevano raggiunto l'accordo, potevano non partecipare alla seduta e, quindi, avere automaticamente il rinvio.
Ad ogni modo, il nostro auspicio è che, nell'interesse della Valle d'Aosta e per il prestigio stesso del Consiglio, si concluda e si nominino i nuovi organi regionali.
Questa conclusione, secondo noi, non dovrebbe tanto avvenire sulla questione dei posti di Giunta o di sottogoverno, ma su di un programma serio, con delle scadenze e dei tempi precisi; questa dovrebbe essere la conclusione.
Perciò noi ci asteniamo da qualsiasi votazione.
Milanesio (P.S.U.) - Il Partito Socialista Unificato accoglie la proposta del Presidente della Giunta, proprio perché, malgrado gli incontri e le trattative che sono intercorse e che sono in via di risoluzione, un accordo completo e soddisfacente, proprio sul programma, ancora non si è avuto.
Se si trattasse solo, o se si fosse trattato solo di spartire dei posti di governo o di sottopotere, forse l'accordo sarebbe già stato raggiunto. Si tratta invece di dare ad una Giunta, che è un governo regionale di dare alla Regione uno strumento di azione amministrativa, che è un programma su cui questo governo deve fondarsi; ed è appunto su queste cose che stiamo ancora discutendo per trovare una soluzione soddisfacente per tutta la coalizione.
Quindi io ritengo che il rinvio sia giustificato.
Pedrini (P.L.I.) - Noi, rappresentanti del Partito Liberale, non abbiamo niente in contrario a questo rinvio. Mi pare che ci dobbiamo associare a quanto hanno detto gli oratori precedenti. Noi abbiamo evidentemente delle idee, abbiamo dei voti a disposizione e questi voti saranno a disposizione non già per dei posti, ma per un programma serio, onesto e confacente alla Valle d'Aosta.
Chamonin (R.V.) - Noi - parlo a nome del "Rassemblement Valdôtain" - noi speriamo che in questa settimana si possa finalmente trovare l'accordo su quel punto particolare del programma che fino adesso ci ha impedito di trovare un accordo. Siamo pertanto favorevoli a questo rinvio.
Quaizier (D.C.) - Non c'è più nessuno che chiede la parola? Ha la parola il Consigliere Tonino.
Tonino (P.S.I.U.P.) - Signor Presidente, Signori Consiglieri,
Siamo giunti alla seconda convocazione del Consiglio Regionale; sono trascorsi ormai 43 giorni dalla consultazione elettorale regionale e ancora oggi l'Avvocato Bionaz ci propone un nuovo rinvio.
Io veramente, a nome dei socialisti di unità proletaria, posso anche comprendere quali siano le ripercussioni, quali siano i travagli nell'interno di ogni singolo gruppo di uno schieramento politico di centro-sinistra.
Dopo la dura sconfitta subita in modo particolare dal Partito Socialista Unificato nelle elezioni politiche del 19 maggio u.s., possiamo anche comprendere come i socialisti abbiano voluto attendere le risoluzioni del Comitato Centrale del loro Partito.
Non possiamo, però, comprendere che anche nella stessa Democrazia Cristiana ci siano delle differenti valutazioni; non possiamo poi comprendere e tollerare che a fare le spese di questi vostri mancati accordi siano il Popolo Valdostano e la Valle d'Aosta, che attendono con impazienza che il Consiglio Regionale funzioni per affrontare gli urgenti problemi di cui tutti i Partiti si sono fatti promotori e di cui abbiamo parlato durante la nostra campagna elettorale.
Vi sono oggi prospettive nuove; le elezioni politiche del 19 maggio hanno chiaramente indicato quale potrà essere la strada percorribile per tener conto dell'indicazione dell'elettorato.
D'altronde, la risoluzione del Comitato Centrale del P.S.U., seppure in modo strumentale, a stragrande maggioranza ha negato che vi siano le indicazioni per proseguire, come se nulla fosse avvenuto, in un Governo di centro-sinistra, con la partecipazione diretta di quel Partito.
La risoluzione del Comitato Centrale del Partito Socialista Unificato ha, in sintesi, dato ragione a quanto chiedeva la sinistra socialista al Congresso dell'EUR, nel 1963.
Quindi, partendo da questi dati di fatto, anche se non ho alcun mandato politico del mio Partito per delle disponibilità o per qualsiasi avventura di comodo, debbo però, ad onor del vero, dire che vi sono altre nuove prospettive, altre attese nel mondo operaio, nel mondo contadino, per cui chiedo che si giunga ad una risoluzione immediata e a delle conclusioni.
Certo, a una eventuale apertura a sinistra, che tenga conto delle esigenze delle stesse masse operaia e contadina che, contrariamente ai dati clientelari isolati delle consultazioni del 21 aprile, hanno in campo nazionale condannato la politica di centro-sinistra, dimostratasi sterile e dannosa per gli interessi della stessa società.
Quindi, io direi che è ora di mettersi seriamente al lavoro; il perdere ulteriore tempo per una politica fatta di posti e di arrangiamenti, si dimostra sempre più sterile e poco edificante per i bisogni reali e urgenti della popolazione della nostra Valle.
Il Presidente, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere chiede la parola, pone ai voti, per alzata di mano, la proposta di sospendere la seduta odierna e di rinviare alle ore 9 del giorno 11 giugno p.v. la prosecuzione dei lavori del Consiglio.
Procedutosi alla votazione per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli ventuno e voti contrari sei, ha approvato la soprariportata proposta (Consiglieri presenti: trentacinque; Consiglieri votanti: ventisette; astenutisi dalla votazione i Consiglieri Signori: Crétier, Dolchi, Germano, Macheda, Manganoni, Savioz, Siggia in Bianco, Tonino; Consiglieri favorevoli: Albaney, Balestri, Benzo, Bionaz, Bordon, Chabod, Chamonin, Colombo, Dujany, Lustrissy, Maghetti, Manganone, Mappelli, Maquignaz, Milanesio, Montesano, Pedrini, Personnettaz, Pollicini, Quaizier, Ramera; Consiglieri contrari: Andrione, Bancod, Caveri, Fosson, Freppaz, Perruchon Vedova Chanoux).
Il Consiglio prende atto.
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Si dà atto che l'adunanza viene sospesa alle ore nove e minuti quarantaquattro e rinviata alle ore nove del giorno 11 giugno 1968.
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Letto, approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA CONSILIARE
(Quaizier Cav. Lorenzo)
IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO
(Milanesio Geom. Bruno)
IL SEGRETARIO ROGANTE
(Brero Dr. Attilio)