Oggetto del Consiglio n. 171 del 18 settembre 1969 - Verbale
OGGETTO N. 171/69 - Giuramento del neo-Consigliere regionale Signor Rollandoz Roberto.
Si dà atto che, su invito del Presidente Montesano, è ammesso all'adunanza consiliare il neo-Consigliere Rollandoz Roberto, la cui elezione è stata convalidata dal Consiglio nell'adunanza odierna, in sostituzione del Consigliere deceduto Signor Bionaz Avv. Cesare - Presidente della Giunta Regionale.
Il Presidente, MONTESANO, ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto speciale per la Regione Autonoma della Valle d'Aosta e dell'articolo 4 del Regolamento interno del Consiglio, invita il predetto neo-Consigliere a prestare giuramento.
Dà, quindi, lettura, a voce alta ed intelligibile, stando in piedi, della seguente formula del giuramento: "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione Autonoma della Valle d'Aosta".
Si dà atto che il Consigliere Rollandoz Roberto, su richiesta del Presidente e stando in piedi, presta giuramento pronunciando le parole: "Lo giuro".
Il Consigliere MANGANONI dichiara quanto segue:
"A nome del Gruppo consiliare del Partito Comunista porgo il benvenuto al neo-Consigliere Rollandoz e, a titolo personale, porgo un benvenuto particolarmente cordiale al mio concittadino Rollandoz.
Il piccolo Comune di Introd sarà ora rappresentato da due Consiglieri appartenenti non solo a due correnti politiche diverse, ma a due generazioni diverse. Mentre io rappresento la generazione che ha subito il fascismo, la generazione che ha dovuto fare una guerra diretta ad opprimere altri popoli, ma che ha riscattato l'Italia con la resistenza e ha dato alla medesima la Costituzione Repubblicana e alla Valle d'Aosta lo Statuto Speciale che sancisce la nostra autonomia, tu rappresenti la generazione della contestazione, che vuole cambiare le strutture sorpassate e conservatrici di questa società.
Se la tua attività in Consiglio sarà ispirata a sentimenti realmente autonomistici e tenderà a fare della nostra Valle un Paese socialmente progredito, in cui la parola democrazia non venga usata per giustificare il dominio di una classe a scapito di un'altra, se la tua attività tenderà, cioè, ad annullare le ingiustizie sociali e ad attuare quelle riforme che a gran voce vengono richieste dal mondo del lavoro e terrà conto delle legittime rivendicazioni avanzate dai lavoratori, dai poveri, ebbene, in questo caso, avrai il nostro appoggio.
È con questo augurio che saluto il tuo ingresso nel piccolo Parlamento regionale".
Il Consiglio prende atto.