Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 123 del 13 luglio 1970 - Resoconto

OGGETTO N. 123/70 - (Varia). Felicitazioni a Monsignor Vallainc, per la sua nomina a Vescovo.

Ramera (D.C.) - Signor Presidente, Signori Consiglieri,

la notizia diramata sabato dalla Radio-Televisione italiana e da tutti i quotidiani nazionali ed esteri per la nomina conferita dal Santo Padre al nostro conterraneo Monsignor Fausto Vallainc, non può suscitare in tutti i valdostani che un giustificato assenso di soddisfazione e di orgoglio nel vedere ancora una volta un figlio di questa terra assurgere a posizioni di così alto rilievo e che la nomina a Vescovo e il suo invio quale ausiliare dell'Arcivescovo di una prestigiosa sede come quella della città di Siena siano un bellissimo riconoscimento delle doti e dei meriti acquisiti da Monsignor Vallainc nel decennio in cui ha ricoperto l'importante e delicato incarico di portavoce di Papa Giovanni prima e di Papa Paolo VI poi, lo dimostra la solennità con la quale la Chiesa ha voluto, con una prassi quasi insolita, far conoscere al mondo cattolico la notizia, dandone incarico ai Cardinali O' Connor e Felici di annunciare pubblicamente la decisione del Santo Padre ai giornalisti di tutto il mondo accreditati presso il Vaticano.

Ma vi è di più, e se il Cardinale O' Connor ebbe sabato a dichiarare che Monsignor Vallainc è stato un grande difensore della Chiesa e del Papa, io ritengo doveroso sottolineare che egli fu sempre, anche, un valido difensore della nostra e della sua terra. Sarebbe sufficiente questo fatto per dimostrare il prestigio che Monsignor Vallainc, partito dalla Valle d'Aosta nel 1950, allora umile e sconosciuto sacerdote, ha saputo conquistare in seno alla Chiesa in questi venti anni, salendo via via le più alte responsabilità, tanto da divenire il portavoce ufficiale del Concilio Vaticano II e degli ultimi due Pontefici.

Monsignor Vallainc, pur nel gravoso compito cui era stato chiamato dai suoi molteplici incarichi, ha sempre sentito profondamente nel suo animo un profondo amore e una grande nostalgia per la sua Valle e sempre vi è tornato anche per pochi giorni soltanto nei brevi periodi di riposo perché sentiva la necessità di ritrovarsi tra le sue montagne, accanto alla gente di Champorcher, così come la sua casa di Via della Traspontina in Roma è stata aperta a tutti i Valdostani che si recavano nella capitale, poiché egli diceva che da questi incontri respirava la sua aria valdostana.

Nei due anni trascorsi a Roma a dirigere l'Ufficio della Regione, ebbi in lui non solo un amico, ma un Consigliere prezioso, che mi aiutò ad introdurmi anche nei più difficili ambienti del Governo, perché riteneva che, anche in questo modo di servire il paese, gli fosse meno lontana la nostra Valle.

Per questo sono personalmente felice, così come ritengo lo saranno tutti i valdostani della decisione che il Pontefice ha voluto adottare consacrandolo Vescovo e inviandolo in quella splendida città di Siena, dove certamente Monsignor Vallainc saprà conquistarsi ulteriori titoli di merito per quanto farà per la Chiesa e per la meravigliosa gente senese.

E questa soddisfazione che accresce pensando che due Regioni come la Valle d'Aosta e la Toscana hanno trovato, pur nella distanza geografica, un motivo di legame, quasi sia stato voluto da un qualcosa che supera la nostra umana comprensione con la nomina di un figlio della Toscana a Vescovo della nostra Diocesi e di un valdostano a Vescovo di una Città toscana.

Certo, pertanto, di interpretare i sentimenti di tutti i colleghi. Prego il Presidente del Consiglio e il Presidente della Giunta di voler partecipare a Monsignor Vallainc l'unanime soddisfazione dei Consiglieri della popolazione valdostana, con l'augurio più sincero per l'alto compito cui è stato chiamato.

Vorrei proporre, altresì, che una delegazione sia presente alla cerimonia che si terrà a Roma il prossimo 5 agosto per dare a Monsignor Vallainc la testimonianza del più cordiale e affettuoso riconoscimento della Regione valdostana nel giorno in cui la Chiesa lo consacra Vescovo.

Pedrini (P.L.I.) - Io approfitto della circostanza prima di tutto per associarmi in pieno con quanto ha detto il Consigliere Ramera, quindi la nostra soddisfazione, specialmente per noi della bassa Valle, è inutile dirlo, è stata enorme; nello stesso tempo volevo comunicare al Presidente del Consiglio e al Presidente della Giunta, a nome del Dr. Maghetti, che lo stesso è assente e mi ha pregato di riferirlo a voi, perché impegnato nel suo lavoro di medico, in quanto sostituisce il medico condotto e non si può muovere dalla sede e ci augura buon lavoro.

Dujany (D.P.) - A nome della Giunta ci associamo alle parole dette dal Consigliere Ramera e esprimiamo la nostra soddisfazione per la nomina recentemente avuta da Monsignor Vallainc.

Pregherei il Presidente del Consiglio di voler prendere opportuni contatti con i gruppi consiliari per organizzare la delegazione a Roma in occasione della sua nomina a Vescovo.

Montesano (P.S.D.I.) - Io mi associo alle parole pronunciate dal Consigliere Ramera in merito alla nomina a Vescovo di Monsignor Vallainc ed esprimo i voti augurali migliori, miei personali e io credo di interpretare anche del Consiglio, di tutti i Consiglieri regionali della Valle d'Aosta.

Accolgo l'invito del Presidente della Giunta e del Consigliere Ramera a prendere contatti con i diversi gruppi per poter organizzare questa delegazione di rappresentanti valdostani in occasione della cerimonia di consacrazione a Vescovo di Monsignor Vallainc.

Nessun altro chiede la parola?

Allora si passa al numero due dell'ordine del giorno.