Oggetto del Consiglio n. 299 del 16 maggio 1979 - Verbale

OGGETTO N. 299/79 - Disegno di legge regionale concernente: "Istituzione di posti presso l'Assessorato della Sanità e Assistenza Sociale".

Con provvedimento n. 319 in data 9 maggio 1978, il Consiglio regionale approvò il disegno di legge concernente l'istituzione del servizio socio-psico-pedagogico per la scuola materna e dell'obbligo.

Il Presidente della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta rinviò non vistata la legge di cui trattasi per violazione degli artt. 3, 51 e 97 della Costituzione, per aver previsto la sistemazione, a seguito di concorso riservato, del personale non di ruolo attualmente in servizio.

Nel riprendere in esame il disegno di legge in argomento, la Giunta regionale ha ritenuto opportuno dare al provvedimento una impostazione diversa da quella del testo primitivo, in considerazione della necessità che il servizio di assistenza psico-sociale debba essere rivolto a tutti i cittadini e non solo agli alunni della scuola materna e dell'obbligo.

Si illustrano, qui di seguito, le norme del nuovo disegno di legge regionale proposto all'approvazione del Consiglio.

All'articolo 1 si istituiscono i posti necessari per lo svolgimento dell'attività socio-psicologica previste dalla legge regionale n. 65 del 1977 e delle altre attività di carattere assistenziale, sociale e sanitario rientranti nella competenza della Regione.

All'articolo 2 sono indicati i titoli di studio necessari per la nomina ai posti di nuova istituzione.

L'articolo 3 prevede la possibilità di impiegare il personale, che sarà nominato nei posti di nuova istituzione, per il servizio socio-psico-pedagogico della scuola materna e dell'obbligo.

L'articolo 4, infine, proroga al 31 dicembre 1979 il termine ultimo, già fissato al 30 giugno dello stesso anno, per il mantenimento in servizio del personale non di ruolo in considerazione del fatto che il personale stesso (un sociologo, tre psicologi e quattro logopediste) non potrà essere nominato in ruolo entro il 30 giugno, dati i tempi necessari per l'espletamento dei relativi concorsi pubblici.

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Disegno di legge n. 81

REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA

Legge regionale ...................................... n. ....... : "ISTITUZIONE DI POSTI PRESSO L'ASSESSORATO DELLA SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE".

Il Consiglio regionale ha approvato;

Il Presidente della Giunta regionale

PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1

Per lo svolgimento delle attività previste dalla legge regionale 11 novembre 1977, n. 65, e delle altre attività sociali assistenziali e sanitarie di competenza della Regione, nella tabella organica dei posti e del personale dell'Assessorato della Sanità e Assistenza sociale nonché nelle tabelle di attuazione della carriera economica, di cui agli allegati A) e C) alla legge regionale 9 febbraio 1978, n. 1, sono istituiti i seguenti nuovi posti:

- un posto di Sociologo (carriera direttiva, ruolo speciale, gruppo regionale A/3);

- otto posti di Psicologo (carriera direttiva, ruolo speciale, gruppo regionale A/3);

- sette posti di Logopedista (carriera di concetto, ruolo speciale, gruppo regionale B);

- un posto di Fisioterapista (carriera di concetto, ruolo speciale, gruppo regionale B);

- un posto di Ortottista (carriera di concetto, ruolo speciale, gruppo regionale B).

Art. 2

Per la nomina ai posti di nuova istituzione, di cui al precedente articolo 1, sono richiesti i seguenti titoli di studio:

1) Sociologo: diploma di laurea in sociologia o altro diploma di laurea con indirizzo sociologico o con specializzazione in sociologia;

2) Psicologo: diploma di laurea in psicologia o altro diploma di laurea con indirizzo psicologico o con specializzazione in psicologia o psicopedagogia;

3) Logopedista: titolo finale di studio di istruzione secondaria di secondo grado o artistica, integrato dal diploma di audiometria e di fonologopedia;

4) Fisioterapista: titolo finale di studio di istruzione secondaria di secondo grado o artistica, integrato dal diploma di terapista della riabilitazione;

5) Ortottista: titolo finale di studio di istruzione secondaria di secondo grado o artistica, integrato dal diploma di ortottista.

Art. 3

A richiesta dell'Assessore regionale alla pubblica istruzione, il personale di cui alla presente legge sarà utilizzato anche per il servizio socio-psico-pedagogico della scuola materna e dell'obbligo, sulla base di intese concordate con l'Assessore regionale alla Sanità e Assistenza sociale.

Art. 4

Il termine previsto al quinto comma dell'articolo 3 della legge regionale 9 febbraio 1978, n. 1, è prorogato fino al 31 dicembre 1979.

Art. 5

L'onere derivante dall'applicazione della presente legge, valutato in annue lire 162.000.000, graverà sul capitolo 7400 della Parte Spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1979 e sul corrispondente capitolo di spesa dei bilanci preventivi della Regione per gli anni successivi.

Alla copertura dell'onere di cui al comma precedente si fa fronte:

a) quanto a Lire 60.000.000 mediante riduzione del fondo speciale per oneri derivanti da provvedimenti legislativi in corso di perfezionamento, iscritto al capitolo 2175 del bilancio di previsione per l'anno 1979 (punto n. 9 dell'elenco allegato E della legge di bilancio).

b) quanto a Lire 50.000.000 mediante riduzione del fondo speciale per oneri derivanti da provvedimenti legislativi in corso di perfezionamento, iscritto al capitolo 2175 del bilancio di previsione per l'anno 1979 (punto n. 10 dell'allegato E della legge di bilancio).

c) quanto a L. 52.000.000 mediante riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 7875 della Parte Spesa del bilancio di previsione per l'anno 1979.

Gli aumenti di spesa derivanti dalla normale progressione economica e di carriera del personale di cui alla presente legge sono approvati, a decorrere dall'1.1.1980, con legge di bilancio.

Per gli anni futuri gli oneri necessari sono iscritti con legge approvativa del bilancio di previsione.

Art. 6

Al bilancio di previsione per l'anno finanziario 1979 sono apportate le seguenti variazioni:

PARTE SPESA

Variazioni in diminuzione:

Cap. 2175

Fondo speciale per oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali in corso di perfezionamento (Spese correnti - Allegato E)

L. 110.000.000

Cap. 7875

Spese per interventi nel settore dell'igiene e della sicurezza sociale (D.P.R. 11 febbraio 1961, n. 264; D.P.R. 22 dicembre 1967, n. 1518 e D.P.R. 11 febbraio 1961, n. 249)

L. 52.000.000

Totale

L. 162.000.000

Variazioni in aumento:

Cap. 7400

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale dell'Assessorato

L. 162.000.000

La presente legge sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione.

È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.

Dolchi (P.C.I.) - Trattasi del disegno di legge n. 81. Tra gli allegati avete avuto i pareri della Commissione Sanità in data 4 maggio, della Commissione Affari Generali e Finanze in data 11 maggio, ordine del giorno aggiuntivo, data l'urgenza, di cui adesso si farà interprete l'Assessore Rollandin che adesso ha la parola.

Rollandin (U.V.) - A proposito di questo disegno di legge, che viene presentato in parte per sanare una situazione anche qui, come già tra l'altro abbiamo avuto occasione di parlarne ieri per altri motivi, per un altro tipo di personale. Una parte delle figure sanitarie che qui sono ricordate già operano, però opera a contratto, e quindi l'esigenza di questo personale era sentita. Naturalmente questo va nel quadro della riorganizzazione dei servizi, soprattutto sul territorio, non tanto per una questione interna di Assessorato, ma per la riorganizzazione di tutto il lavoro che è previsto per la legge 833.

Le figure che qui sono ricordate sono nell'ottica di una collaborazione tra quello che è il piano di prevenzione e di azione sanitaria che si fa nelle scuole fino a una certa fascia di età e poi naturalmente deve essere esteso in tutti i campi e a tutte le fasce di età. Ma proprio per evitare questi scollamenti, ci saranno dei programmi d'intesa che riguardano particolari settori e che verranno sviluppati di comune accordo, puntando sulle figure che qui sono riportate. Quindi è giusto che abbiamo una posizione regolamentata e naturalmente inquadrata in un determinato sistema di azione per agire con una certa tranquillità e, di conseguenza, impostare correttamente un lavoro di qualificazione, di opera sanitaria e di intesa.

Dolchi (P.C.I.) - È aperta la discussione generale. Non c'è nessuno che interviene? La parola al Consigliere Pollicini e poi al Consigliere Péaquin che è iscritto a parlare.

Pollicini (D.P.) - Qui si tratta delle funzioni che derivano dalla riforma sanitaria e l'istituzione dell'Unità Sanitaria Locale; ci rendiamo conto che si tratta di un'attuazione, di cui evidentemente condividiamo le finalità e lo abbiamo anche affermato. Lo riteniamo di estremo interesse, però ribadiamo un concetto che qui continuiamo a ripetere e che vorremmo che fosse interpretato una volta per tutte nel suo senso reale, e cioè vorremmo vedere se è possibile una definizione globale del problema.

Io capisco quando abbiamo nuovi servizi della struttura del personale regionale, ma qui, ad ogni seduta consiliare, abbiamo una serie di innovazioni di nuovi posti, di nuove possibilità di assunzione. Ci rendiamo conto che aumentano le funzioni delegate alla Regione, che ci sono certe esigenze, però qui non dimentichiamo che la struttura regionale è estremamente pesante e se non la articoliamo in modo complessivo, cioè secondo un disegno unitario, rischiamo di avere tante parrocchie per cui ognuno guarda la propria: l'Assessorato dei Lavori Pubblici porta i propri problemi, l'Assessorato della Sanità porta i propri problemi, quello dell'Istruzione Pubblica i propri, e via di questo passo. Sarebbe opportuno porre un alt a questi problemi, vederli tutti nella complessità dell'Amministrazione regionale e portarli tutti in maniera completa.

Abbiamo abbandonato lo studio dell'I.S.E.E., e va bene, ci potrebbero essere delle motivazioni, io non ne sono convinto ma può anche darsi che ci siano, portiamo un'altra proposta che sia quella di verificare l'opportunità di un discorso che possa garantire un minimo di chiarezza su quelle che sono le posizioni all'interno dell'Amministrazione regionale, delle sue funzioni, del personale necessario, perché rischia, se fatto di volta in volta, di essere un intervento scoordinato forse non completamente efficace e probabilmente si presta a uno stillicidio continuo di cui la prima vittima, tutto sommato, rischia ancora di essere, per certi aspetti, l'Assessore o certi Assessori.

Io ritengo quindi valida la funzione, sono d'accordo sulla finalità, ma ho parecchie perplessità sul modo di procedere; ecco, io vorrei che fosse inteso questo tipo di critica che vi viene rivolto. Da questo orecchio il Presidente Andrione non ci ha mai voluti sentire, perché mi pare possa anche sembrare comodo inizialmente questo modo di procedere, però penso che alla lunga travolga anche lui, e qui mi pare che - non è il caso specifico, forse sarebbe stato opportuno scegliere un'altra occasione però approfittiamo - ieri abbiamo avuto il problema dei lavoratori, oggi abbiamo il problema del servizio socio-psico-pedagogico, più tardi avremo il problema dei vari Assessorati, delle Segreterie particolari, e via di questo passo! Facciamo un discorso globale, fermiamoci un momento, prepariamo una bozza complessiva e poi discutiamola. Ora abbiamo una finalità oggettiva a quella che è la funzione di questa burocrazia regionale, altrimenti rischiamo di fare delle piccole cose che non risolvono niente e che lasciano il problema com'era prima.

Dolchi (P.C.I.) - La parola al Consigliere Péaquin.

Péaquin (P.C.I.) - Condivido le preoccupazioni dette dal Consigliere Pollicini, ed è necessario che si venga ad una regolamentazione di tutto il personale mediante un disegno più globale, ma qui ci troviamo però in una situazione di fatto che ci comporta di fare delle scelte. Eravamo molto più perplessi sul disegno di legge precedente, il n. 78, perché non diceva bene le finalità di questo personale e siamo favorevoli al disegno che è stato invece presentato oggi, che porta il n. 81, proprio perché fa riferimento e prevede di coprire, dà la possibilità di fare le attività previste dalla legge regionale (n. 65) per i consultori; ecco, per questo siamo favorevoli, e c'è anche un altro motivo: ci sono delle persone, mi pare sei, che lavorano in questi centri oggi dislocati in Valle, che rischierebbero di perdere il loro posto di lavoro se entro la fine di giugno non viene approvata questa legge. Di quello che si era parlato in Commissione e poi non è stato messo qui, anche se dovrebbe essere scontato, è come vengono ricoperti questi posti; dovrebbero essere ricoperti, mi parrebbe opportuno dirlo, tramite concorso pubblico; ecco, dovrebbe essere già scontato, però forse è bene metterlo anche sulla legge.

Dolchi (P.C.I.) - Altri che intendono prendere la parola? La parola al Presidente della Giunta.

Andrione (U.V.) - No, io volevo solo dire che Pollicini è cattivo, perché ha ragione quando fa certe affermazioni, però fa finta di non avere sentito quello che nella passata legislatura, e in questa credo l'avremo detto almeno 25 volte, e cioè che una cosa è la ristrutturazione dell'apparato regionale e quindi, per fare un esempio, una cosa è distribuire differentemente le funzioni in modo da riunificare nell'Assessorato dell'Agricoltura certe funzioni, togliendo per esempio le foreste, per metterle come urbanismo in Assessorato del suolo o cose di questo genere, un'altra cosa è dare ai differenti Assessorati i mezzi per svolgere le loro competenze. È vero - e qui nessuno lo nega - che è molto più facile rispondere al secondo bisogno, cioè rispondere al presente e dire che c'è questa funzione in più, si crea questo ufficio, si danno questi posti, piuttosto che vedere l'insieme dell'Assessorato.

Vorrei però ricordare che, quando alla fine della passata legislatura abbiamo portato l'Ufficio dell'I.S.E.E., ero l'unico favorevole in Consiglio, perché il Consiglio, all'unanimità, me l'ha rimandato sul tavolo e quindi, come ho detto adesso, lo rimandate ancora ed è colpa mia. Ho avuto tanto da fare, vorrei fare una riunione dei Capi Gruppo e rispolverare, perché noi non è che lo abbiamo abbandonato, lo studio dell'I.S.E.E., prendere e fare questo esame e vedere...direi di mantenere come principio quello, ma di non porci delle ambizioni così ampie, cosi importanti di rivoluzione totale. Per fare un esempio, l'Azienda Regionale dei Lavori Pubblici invece dell'Assessorato o altre cose di questo genere effettivamente implicano delle grosse difficoltà, porsi degli obiettivi più limitati nel tempo e modificare man mano l'apparato regionale per modernizzarlo, per dotarlo di maggiore efficacia, incisività, anche se ci rendiamo conto che non sono cose facili, e come il Consigliere Péaquin adesso riprendeva le critiche di Pollicini, ma credo che proprio in questo ordine del giorno c'è un invito a formare i trasporti. È vero, è una competenza in più, la Giunta adesso ha votato la creazione dell'Ufficio dei Trasporti cercando di limitarlo al massimo e di vedere poi in seguito se è vero che ci sarà bisogno di strutture più ampie, perché l'altro tipo di pressione, purtroppo, è quella che viene dall'interno della burocrazia regionale stessa, e allora non ci sarebbero limiti. Di qui a poco tutti gli abitanti della Valle d'Aosta saranno impiegati dalla Regione autonoma perché si dilata continuamente anche per il fatto che - dobbiamo dircelo onestamente - la resa non è quella che potrebbe essere, uno dei punti fondamentali da studiare non è solo quello di mettere delle norme giuridiche, dei cappelli sulle cose, ma quello di ottenere che il personale che c'è renda, anche se poi, onestamente, dobbiamo riconoscere che non è pagato molto, malgrado i telegrammi che per sbaglio riceviamo da parte del Ministro Pandolfi.

Dolchi (P.C.I.) - Altri che chiedono la parola? La parola all'Assessore alla Sanità.

Rollandin (U.V.) - A proposito di quanto è stato detto sulla struttura, cioè di questo personale, pur con le precisazioni che non riguardano...almeno non penso che debbano riguardare questo fatto specifico che, giustamente, sento di sostenere perché va nella direzione che è stata impostata, vale a dire di decentramento...ora, i compiti da assolvere, che noi dobbiamo assolvere, e i problemi che sono da risolvere con questo tipo di impostazione sono effettivamente gravi, perché ci troviamo ad affrontare soprattutto sul territorio, con del personale che non è qualificato, determinati problemi, per cui c'è tutta una situazione da impostare e senza naturalmente avere del personale. Abbiamo la legge 180, e sappiamo tutti come tutti i Comuni s'interessano giornalmente ai problemi delle persone dimesse dall'Ospedale psichiatrico, e non si sa come affrontare il problema perché naturalmente al di là dell'assistente sociale, dell'assistente sanitaria che va a visitare il caso, quando si tratta di risolverlo, quando naturalmente non si arriva al caso in cui il Sindaco firma il ricovero coatto, cosa succede? Chi affronta questo problema? Come vengono affrontati questi problemi sociali? Senza contare l'altro problema della droga e l'altro risvolto, cioè al di là dei Comitati e del lavoro dei Comitati che naturalmente devono affrontare questo problema, alla risoluzione pratica sul territorio, non possiamo pensare, anche qui, ad un unico centro in grado di assolvere tutti i problemi, dobbiamo cercare di affrontare il problema capillarmente per tutte queste funzioni. È chiaro che le figure che qui sono richiamate...oltre tutto, il fatto preventivo sociale e sanitario, perché qui l'aggancio è stato fatto con la legge 60...nei Distretti c'è già sempre questo aggancio, cioè quello della parte sanitaria con la parte sociale che è già difficile da distinguere in ambiti più grandi di quelli che sono le nostre valli, e qui, in Valle, è chiaramente assurdo fare una distinzione tra piano sociale e piano sanitario per una serie di problemi - queste figure si troveranno ad affrontare anche tale risvolto e sarà naturalmente gravissimo è gravosissimo oltre tutto il compito che in questo momento si deve affrontare in questo campo. Tutti i giorni noi ci troviamo a dire che non si sa come risolverlo, al dì là della buona volontà, al di là dell'iniziativa singola, effettivamente c'è una carenza enorme perché tutta una serie di problemi sono riversati sui Comuni che non hanno il personale e, di conseguenza, sull'apparato regionale, che non è in grado di decentrare perché anche qui non c'è del personale qualificato...una serie di problemi. Queste figure qui ricordate, ripeto, a mio avviso, non riusciranno nemmeno a risolvere tutto il problema locale e con le nuove funzioni dovrà essere studiato in modo molto più approfondito, perché questa, ripeto, non è ancora la risoluzione del problema, è solo...diciamo pure "un tamponamento", perché effettivamente tutte queste figure, tranne una o due, operavano già sul territorio con degli aggravi notevoli, e quindi, pur recependo il concetto fondamentale dell'osservazione appunto nel caso singolo, non penso che debba essere osservato altro.

Dolchi (P.C.I.) - Considerata chiusa la discussione generale sul disegno di legge n. 81, il Consiglio è chiamato a pronunciarsi sui singoli articoli.

Articolo 1. Nessuno chiede la parola? La parola al Consigliere Péaquin.

Péaquin (P.C.I.) - Dicevo di precisare meglio il concorso pubblico...a questo punto non so se l'Assessore accetta se noi presentiamo un emendamento.

Dolchi (P.C.I.) - La parola all'Assessore Rollandin.

Rollandin (U.V.) - Come si era già chiarito in Commissione, io ho chiesto se l'elaborato così come era stato presentato prevedesse già il concorso pubblico e mi è stato dato accertamento in questo senso, cioè che non c'era bisogno di mettere formule aggiuntive per quanto riguarda la necessità di concorso pubblico.

Dolchi (P.C.I.) - La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Dem. Prol.-Nuova Sin.) - Ieri è stato approvato un disegno di legge che è della stessa natura per la modificazione della pianta organica del Laboratorio Regionale di Igiene e Profilassi, e all'articolo 2 c'è scritto chiaramente: "la copertura dei posti istituiti con la presente legge si provvede mediante concorso pubblico". Allora, o non la si mette mai, oppure bisogna metterla...

Dolchi (P.C.I.) - La parola al Presidente della Giunta.

Andrione (U.V.) - È semplicemente questo, se non è detto niente può essere scritto come ha detto Riccarand adesso per quell'altra legge, in quanto il concorso deve essere fatto sui sei che sono già all'interno perché hanno i titoli, ma se non è detto che in sede di prima applicazione si può fare il concorso interno si può procedere ad assunzioni in altre maniere, l'assunzione può essere fatta solo attraverso il concorso pubblico, lì è la questione di titoli. Comunque è pleonastico, perché quando non è specificato differentemente l'eccezione è quella che non è concorso pubblico. La norma prevede il concorso pubblico, quando non è specificato non può essere fatto differentemente perché qualsiasi tipo di assunzione che non fosse fatta con concorso pubblico sarebbe illegittima.

Dolchi (P.C.I.) - Consigliere Péaquin, insiste?

Péaquin (P.C.I.) - Ho le garanzie che è implicito e non ritengo di insistere.

Dolchi (P.C.I.) - Articolo 1. Nessuno chiede la parola? Metto in approvazione per alzata di mano l'articolo 1 del disegno di legge n. 81. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Grazie. Chi non è d'accordo? Chi si astiene?

Esito della votazione:

Presenti: 28

Votanti: 28

Maggioranza: 15

Voti favorevoli: 28

Il Consiglio approva all'unanimità dei presenti e votanti.

Articolo 2. Stesso risultato.

Articolo 3. Stesso risultato.

Articolo 4. Stesso risultato.

Articolo 5. Stesso risultato.

Articolo 6. Stesso risultato.

Ci sono dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto. Si passa alla votazione della legge a scrutinio segreto.

VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO

Proclamo l'esito della votazione concernente il punto 7bis:

Presenti: 29

Votanti: 29

Maggioranza: 15

Voti favorevoli: 27

Voti contrari: 2

Il Consiglio approva.

Il Consiglio approva il soprariportato disegno di legge n. 81.

Dolchi (P.C.I.) - Si passa alla trattazione del punto 7ter.