Oggetto del Consiglio n. 112 del 30 luglio 1956 - Verbale

OGGETTO N. 112/56 - ACQUEDOTTO PER LA FRAZIONE VIERING DI CHAMPDEPRAZ. (Mozione dei Consiglieri regionali Signori Barone Luigi e Manganoni Claudio)

Il Presidente, PAREYSON, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione dei Consiglieri regionali Signori Barone Luigi e Manganoni Claudio, concernente l'oggetto: "Acquedotto per la frazione Viéring di Champdepraz", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Al Presidente

del Consiglio Regionale

AOSTA

Preghiamo la S. V. di voler portare sull'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio la seguente mozione:

La frazione di Viéring a Champdepraz, con circa 400 abitanti, è tuttora sprovvista di acqua potabile e la popolazione deve servirsi dell'acqua proveniente dal vicino torrente, con tutti gli inconvenienti igienici risultanti dalle dichiarazioni degli ufficiali sanitari.

Il Comune ha provveduto ad assicurarsi una sorgente d'acqua potabile, come risulta dalle analisi del competente ufficio igienico, ed a fare allestire un progetto di massima con un preventivo di spesa di circa 7 milioni.

Considerato l'urgenza di provvedere all'esecuzione di tale opera anche per scongiurare eventuali e possibili epidemie, il Consiglio regionale invita la Giunta a voler predisporre per la esecuzione dello acquedotto per la frazione Viéring di Champdepraz.

Aosta, 15-6-1956.

F.ti: Barone Luigi - Claudio Manganoni

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Il Consigliere BARONE, ad illustrazione della mozione, riferisce quanto segue:

"Siamo stati indotti a presentare al Consiglio una mozione riguardante la costruzione di un acquedotto in quel di Champdepraz (frazione di Viéring), con il lodevole intento di procurare acqua potabile a circa 400 abitanti e per scongiurare il pericolo gravissimo, tuttora incombente, di eventuali malattie ed epidemie che potrebbero avere tragiche conseguenze.

Al contempo la mozione vuole impegnare la responsabilità di ogni singolo Consigliere per un caso, la cui risoluzione non deve essere, nel modo più assoluto, rimandata. Troppe volte si è assistito al succedersi di avvenimenti luttuosi che avrebbero potuto essere evitati facilmente, solo che si fosse provveduto in tempo a rimuoverne le cause.

Nel caso specifico della frazione di Viéring, mancante di acqua potabile, ci si trova di fronte non ad una eventualità vaga o comunque generica, ma ad una possibilità grave ed immanente che una intera popolazione possa essere colpita dalle conseguenze di acqua inquinata. È inammissibile che i frazionisti di Viéring debbano continuare a servirsi di un'acqua dichiarata non potabile, dell'acqua di un torrente, gialla o nerastra, a seconda delle precipitazioni. Io penso che, se anche il Comune di Champdepraz non si fosse fatto parte diligente per risolvere questa situazione di incombente, costante ed imminente pericolo, l'Amministrazione regionale stessa, responsabile della tutela di tutti i Comuni e di tutti i suoi figli, avrebbe dovuto, non appena squillato il campanello di allarme, provvedere in merito e con la massima celerità. Il Comune però con lettere, con delegazioni, mediante abboccamenti del Sindaco con i competenti uffici, con sollecitazioni varie, ha messo il dito sulla piaga e posto l'accento sulla gravità del caso.

L'anno scorso, l'Assessorato all'Assistenza ed Igiene venne informato del caso ed il Medico provinciale, Dott. Barbero, recatosi sul luogo, sinceratosi della non potabilità dell'acqua, veniva condotto in località Givet, dove constatava l'esistenza di una sorgiva di acqua potabile e buona, quali poche gli erano state date di ritrovare in Valle. Successivamente il Comune presentava un progetto di massima.

Il progetto c'è, redatto da un Geometra che non è alle prime armi e della cui competenza non credo si possa dubitare. E c'è, preoccupante, lo spettro di una disgrazia che potrebbe gettare nel lutto una intera popolazione.

Io voglio chiedervi, Signori Consiglieri, in quale stato d'animo vivreste sapendo che l'acqua bevuta può esservi letale. Io voglio chiedervi in quale stato di agitazione vivreste sapendo che ogni sorso d'acqua, bevuto dai vostri figli, può rappresentare per loro una grave malattia o, forse, la morte. Voglio che si risponda se questo è un vivere o un lento morire.

Perciò faccio appello alla vostra responsabilità come Consiglieri, al senso di umanità come uomini, alla vostra sensibilità come padri di famiglia.

Immaginate, in questo istante, di trovarvi sulla sponda del torrente Pialon e di vedere il vostro bimbo accostarsi per bere delle sue acque inquinate e ditemi se avreste il coraggio di pronunciare una sentenza che potrebbe essere di morte. E pensate che i cittadini di Viéring sono costretti ogni giorno a bere di quell'acqua; e pensate che sono cittadini buoni ed onesti lavoratori di un paese povero e che il guadagnarsi il pane col sudore della propria fronte non è colpa che si meriti una condanna così grave come quella di bere acqua dichiarata non bevibile.

Per tutte queste considerazioni, il vostro voto deve essere quello che determini il ritorno del sereno nell'animo di questa buona e brava e laboriosa gente, il voto di chi si sente di far parte dell'umanità e di essere quindi anche cittadino di Viéring, il voto di chi sente che i figli di Viéring sono anche i propri figli.

Qui si tratta di fare, di attuare immediatamente e non di fare ricerche.

L'acqua c'è, è copiosa e di sorgente buona. Non si va a ricercare quello che si ha in mano. In questo caso, nel caso dell'acqua potabile di Viéring, il ritardo potrebbe essere colpa grave.

Non mettiamoci nella tragica situazione di doverci qui ritrovare per discutere a base di "se" e di "ma" e della "tattica del poi".

Allora non potremmo più discutere, ma ammutolire".

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L'Assessore VESAN, in risposta alla richiesta rivolta alla Giunta dai Consiglieri presentatori della mozione in esame, comunica che è stato di recente presentato all'Assessorato ai Lavori Pubblici non già un progetto, ma un preventivo molto sommario e di larga massima della spesa necessaria per la costruzione dell'acquedotto di Viéring, con uno schizzo di corografia (scala 1:25.000) del costruendo acquedotto.

Informa che è pervenuto all'Amministrazione regionale tale preventivo di massima, non approvato né trasmesso, in via ufficiale, dal Comune con regolare deliberazione, ma presentato da una persona, che non si sa chi sia, al Geom. Gaio, dell'ufficio Tecnico regionale, il quale ha fatto sulla pratica la seguente annotazione: "tenere in sospeso ed attendere il progetto definitivo".

Riferisce che, ciò nonostante, appena pervenuto il progetto di massima, l'Assessorato ai Lavori Pubblici si è subito interessato della questione.

Fa presente che è prevista una spesa di Lire 7 milioni per la costruzione del menzionato acquedotto, spesa che, a prima vista, sembra alquanto sproporzionata rispetto al numero degli abitanti di Viéring, che è di 260 e non di 400 come si afferma nella mozione.

Precisa che sulla spesa incide notevolmente la condotta adduttrice della sorgiva d'acqua dal luogo di captazione alla frazione Viéring, condotta la cui lunghezza è di circa 3 Km.

Comunica che il progetto di massima prevede la captazione di una sorgente che scaturisce in alta montagna, a circa mt. 1800 di altitudine, al di sopra della frazione Viéring, in una zona impervia e rocciosa sul contrafforte della testa del Filone della miniera di pirite.

Riferisce che nella relazione stessa è detto che la tubazione dovrebbe passare attraverso una zona molto accidentata (canaloni franosi, torrenti ecc.).

Informa che è stata fatta una sola misurazione dell'acqua sorgiva, in data 10 corrente mese, dal tecnico regionale incaricato ed è risultato che la portata dell'acqua sorgiva è appena di litri 1,20 al minuto secondo.

Osserva che tale portata potrebbe essere soggetta a riduzioni anche notevoli durante il periodo di magra, per cui occorre estendere le operazioni di accertamento ed effettuare nuove misurazioni in determinati periodi dell'anno, ad evitare che, ad avvenuta costruzione dell'acquedotto, si verifichino spiacevoli sorprese, quale potrebbe essere la diminuzione dell'acqua sorgiva.

Rammenta, a questo proposito, ai Consiglieri, che un Comune della Valle d'Aosta ha costruita un acquedotto, che è costato ben 40 milioni all'Amministrazione regionale, senza curarsi di eseguire precedentemente gli accertamenti e le misurazioni necessarie, con la conseguenza che ora l'acquedotto è completamente asciutto nei periodi di magra.

Precisa che bisogna assolutamente evitare che un tal fatto possa ripetersi per l'acquedotto della frazione Viéring.

Pone in rilievo che, per far fronte ai lavori di ricerche dell'acqua sorgiva occorrente per l'acquedotto di Viéring, si è portato lo stanziamento di un primo fondo di L. 500.000 nel programma di lavori di pubblica utilità sottoposto all'approvazione del Consiglio nell'adunanza odierna.

Precisa che potrebbero essere fatte ricerche anche nel sottosuolo, mediante appropriate trivellazioni da eseguirsi da Ditte specializzate già all'uopo interpellate, oppure che potrebbe essere esaminata la possibilità di eseguire opere di depurazione e di filtraggio, onde garantire le necessarie condizioni igieniche e di potabilità dell'acqua di cui usufruisce attualmente la popolazione.

Conclude, dichiarando che l'amministrazione regionale è ben disposta ad accogliere la richiesta del Comune di Champdepraz per quanto riguarda l'acquedotto della frazione Viéring, ma che è necessario prima, come già detto, accertare che l'acqua sorgiva abbia una portata continua e costante.

Il Vice Presidente, PASQUALI, premesso che nella mozione si sottolinea l'urgenza di provvedere alla costruzione dell'acquedotto di Viéring per evitare eventuali possibili epidemie e che anche il Consigliere Barone, nel suo intervento, ha parlato di pericolo imminente per la popolazione di Viéring, chiede se il Comune di Champdepraz fosse o no a conoscenza dell'urgente problema che interessa la frazione di Viéring e, in caso affermativo, perché non l'abbia segnalato tempestivamente all'Amministrazione regionale.

Il Consigliere MANGANONI osserva che, per quanto riguarda il costruendo acquedotto della frazione Viéring, il Comune di Champdepraz ha presentato soltanto un progetto di massima e non già un progetto definitivo, anzitutto perché, prima di predisporre un progetto definitivo, occorre accertare che l'acqua sorgiva da captare abbia i requisiti richiesti per essere dichiarata potabile e, in secondo luogo, perché il Comune non disponeva dei fondi occorrenti per il pagamento delle spese del progetto e attendeva dalla Amministrazione regionale una risposta che desse assicurazione circa la assunzione a carico regionale delle spese di progetto e di costruzione dell'acquedotto.

Circa il rilievo dell'Assessore Vesan secondo cui gli abitanti della frazione Viéring sarebbero 260 e non già 400 come detto nella mozione, osserva che questo fatto non ha importanza, ma che ha importanza, invece, il fatto che la popolazione della frazione Viéring beve attualmente acqua inquinata.

Al Vice Presidente, Pasquali, il quale ha chiesto come mai il Comune di Champdepraz non abbia segnalato a suo tempo all'Amministrazione regionale l'urgenza di un acquedotto per la frazione Viéring, risponde che il Comune di Champdepraz si è interessato, come era suo dovere, del problema ed ha chiesto con lettera, alla precedente Amministrazione regionale, che si facessero i prelievi dell'acqua sorgiva e le analisi ed accertamenti necessari per la dichiarazione di potabilità da parte dell'Ufficio Sanitario regionale.

Riferisce che, non avendo il Comune di Champdepraz ricevuto alcuna risposta a tale richiesta, egli stesso si recò di persona, lo scorso anno, dall'Assessore Maschio chiedendone l'interessamento per i prelievi e l'urgente effettuazione delle analisi dell'acqua sorgiva da captare per l'acquedotto in questione.

Comunica che l'Assessore Maschio gli rispose allora che, essendo inverno, occorreva attendere il periodo estivo per i prelievi e gli accertamenti di cui si tratta.

Precisa che non è, quindi, colpa del Comune di Champdepraz se la soluzione del problema dell'acquedotto della frazione di Viéring è stata rimandata di uno o due anni, perché il predetto Comune aveva provveduto, come già detto, a scrivere all'Amministrazione regionale per l'effettuazione dell'analisi dell'acqua da captare.

Rileva che giustamente l'Assessore ai Lavori Pubblici intende che siano espletate le indagini relative alla portata ed alla continuità della sorgente, prima di proporre al Consiglio il finanziamento del costruendo acquedotto di Viéring.

Raccomanda, però, che le analisi e gli accertamenti siano espletati e portati a termine entro il più breve tempo possibile, perché la costruzione dell'acquedotto di Viéring è della massima urgenza, in quanto i frazionisti bevono attualmente acqua inquinata, con grave pericolo di una epidemia.

Ricorda che, prima della Liberazione, nella frazione Prarayé, di St. Marcel, molti abitanti si ammalarono di tifo e due di essi morirono per aver bevuto acqua inquinata.

Fa presente che, subito dopo la Liberazione, l'Amministrazione regionale provvide a far costruire un acquedotto nella predetta frazione di Prarayé, eliminando così il pericolo che incombeva sulla popolazione.

Raccomanda, quindi, all'Assessore ai Lavori Pubblici di accelerare, per quanto possibile, gli accertamenti sulla portata e la continuità dell'acqua sorgiva segnalata dal Comune di Champdepraz per le necessità della frazione Viéring, affinché si possa far predisporre il progetto definitivo dell'opera ed iniziare al più presto i lavori di costruzione dell'acquedotto.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, dichiara quanto segue:

"Non vorrei che ci fosse alla base di questa discussione un equivoco.

Ha già detto l'Assessore Vesan, ed io ripeto, che siamo perfettamente tutti d'accordo di fare il necessario per ovviare a questi eventuali inconvenienti; tuttavia, non potevamo non far presente il modo, per lo meno strano, con cui pervengono queste richieste.

In effetti, a parte le considerazioni circa quanto poteva fare il Comune negli anni precedenti, sta di fatto che non vi è, da parte del Comune, neanche una deliberazione con cui si richieda all'Amministrazione regionale, come fanno altri Comuni, di provvedere ad ovviare a questi inconvenienti.

Si fa pervenire una semplice corografia con un preventivo della spesa.

Siamo d'accordo sulla sostanza: bisogna dare l'acqua potabile a questa frazione.

Vi è, però, una considerazione che indubbiamente è la più importante: è stata fatta una sola misurazione dell'acqua sorgiva in periodo non di magra e si è constatato che la sorgente, - che dista tre Km. dalla frazione Viéring, - ha una portata di litri 1,25 al minuto secondo, pari a litri 75 al minuto primo.

Noi abbiamo, quindi, il dovere, come Amministratori regionali, di far effettuare altre misurazioni al fine di accertare se l'acqua sorgiva abbia costantemente detta portata e di vedere quali sono gli accorgimenti da seguire onde assicurare che detta acqua sorgiva, ammesso che sia continua e costante, pervenga alla frazione Viéring senza diminuire di portata, perché in tal caso tutto il lavoro sarebbe inutile.

Non si debbono fare degli acquedotti se non si è sicuri della portata d'acqua perché è accaduto, in passato, che si sono spese decine e decine di milioni con il risultato che, ad un certo momento, l'acqua è venuta a mancare.

Questo non deve più accadere.

Noi siamo perfettamente d'accordo di fare immediatamente gli accertamenti necessari in modo da vedere anche se vi siano o no altre sorgenti di acqua captatile nella zona.

Qualora vi sia soltanto la sorgente che è stata segnalata, si faranno le misurazioni occorrenti, oppure si vedrà se non convenga costruire pozzi che, forse, costerebbero anche meno, in modo da risolvere il problema.

Il Consiglio dia pure mandato alla Giunta in questo senso, noi siamo pienamente d'accordo; ma facciamo i lavori con quella serietà con la quale si deve agire da buoni Amministratori".

Il Consigliere NICCO Giulio, premesso che la questione del numero degli abitanti ha un'importanza relativa sull'argomento in discussione, ritiene che la differenza in meno rilevata dall'Assessore Vesan sia dovuta al fatto che non sono stati conteggiati gli abitanti di un gruppo di case situate a ponente della frazione Viéring, a circa un centinaio di metri, e che appartengono al Comune di Montjovet.

Per quanto riguarda la portata della sorgente, - che è stata accertata in litri 1,25 al minuto secondo dal tecnico incaricato dall'Amministrazione regionale di eseguire gli accertamenti del caso, precisa che, per quanto gli consta personalmente, la portata di tale sorgente dovrebbe essere di molto superiore al quantitativo accertato.

Osserva, poi, che il tecnico regionale avrebbe dovuto vedere se non vi fossero altre sorgenti più in basso e, in proposito, comunica che vi è appunto nella frazione Göa una grossa sorgente che non è utilizzata sul posto e la cui acqua potrebbe, quindi, servire per la popolazione della frazione Viéring di Champdepraz.

Dichiara che la soluzione del problema che interessa la popolazione di Viéring è della massima urgenza e che bisogna, quindi, fare in modo che la frazione Viéring abbia al più presto l'acqua potabile, il che non si può ottenere se non portando la acqua sorgiva sul posto mediante la costruzione di un acquedotto.

Precisa che ogni altra soluzione è assolutamente da scartare, sia quella del filtraggio dell'acqua di cui si serve attualmente la popolazione di Viéring, come pure la costruzione di pozzi, anche perché questi ultimi finirebbero per essere, più che altro, abituali dimore di rane e di altri animali.

Raccomanda, a questo proposito, all'Assessore alla Sanità ed Igiene di voler cortesemente interessarsi e disporre affinché siano ispezionate tutte le prese degli acquedotti comunali e frazionali, perché esse per la maggior parte lasciano molto a desiderare.

Il Consigliere BARONE dichiara che la soluzione del problema in esame mediante la costruzione di pozzi è assolutamente da scartare; fa presente che un pozzo esistente nella cascina Cretier, al di qua della ferrovia, si è interamente prosciugato dopo l'indigamento della Dora.

Il Presidente, PAREYSON, chiede ai presentatori della mozione se, in seguito alle esaurienti risposte dell'Assessore ai Lavori Pubblici, Vesan, e del Presidente della Giunta, intendano ritirare la mozione stessa, trasformandola in raccomandazione alla Giunta.

Il Consigliere MANGANONI, dato atto che il Presidente della Giunta ha affermato che il problema dell'acquedotto della frazione Viéring deve essere risolto con la massima sollecitudine ed urgenza, dichiara che i presentatori della mozione accettano di volgere in raccomandazione alla Giunta la mozione da essi presentata.

L'Assessore VESAN sottolinea che l'Ufficio tecnico regionale ha dimostrato particolare sollecitudine per la soluzione del problema in discussione, poiché, - prima ancora che il Comune avesse assunto ed inviato all'Amministrazione regionale una deliberazione intesa ad ottenere la costruzione dell'acquedotto nella frazione Viéring -, si è interessato della questione non appena ricevuto un semplice preventivo di larga massima, disponendo per l'effettuazione di una visita sopralluogo al fine di accertare quali siano i lavori da eseguire per risolvere al più presto il problema del rifornimento idrico alla frazione Viéring, di Champdepraz.

Il Consiglio prende atto.

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