Oggetto del Consiglio n. 65 del 6 aprile 1956 - Verbale
OGGETTO N. 65/56 - SOCIETÀ DI ALLEVAMENTO BOVINI - DETERMINAZIONE DI NORME CONCERNENTI I PREMI PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELLE SOCIETÀ NELLA SELEZIONE DEL BESTIAME.
L'Assessore all'Agricoltura e Foreste, ARBANEY, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione, concernente la proposta di approvazione di norme concernenti i premi e contributi da erogarsi annualmente alle Società di allevamento di bovini funzionanti nella Regione, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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A partire dall' anno 1949 il lavoro di selezione della razza valdostana pezzata rossa e pezzata nera si è andato sempre più sviluppando ed attualmente il numero delle Associazioni Zootecniche funzionanti nella Regione è il seguente:
- Società di allevamento per la razza valdostana pezzata rossa n. 20;
- Società di allevamento per la razza valdostana pezzata nera n. 5;
- Società di allevamento con una sezione per la razza pezzata rossa ed una sezione per la razza pezzata nera n. 7.
Al 31 dicembre 1954, i capi bovini complessivamente controllati erano i seguenti:
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bovine |
n. |
4671 |
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tori C.N. |
n. |
92 |
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torelli |
n. |
184 |
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vitelli e manze |
n. |
3044 |
Sinora, a cura dell'Amministrazione regionale si è provveduto a corrispondere, ogni anno, contributi nelle misure seguenti:
- L. 10.000 per ogni toro capo nucleo
- L. 5.000 per l'allevamento di ogni torello
- L. 500 per ogni bovina iscritta (tale somma viene destinata in occasione delle rassegne a premiare i proprietari delle bovine migliori)
- L. 500 per rimborso tariffe di monta di ogni bovina iscritta (vengono rimborsati al massimo i primi due salti).
Con tale sistema, la somma che l'Amministrazione regionale ha dovuto corrispondere alle Società di allevamento per l'anno 1954 risulta dal seguente prospetto:
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Premi mantenimento ai tori Capi nucleo (92 x 10.000) |
L. 920.000 |
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Premi allevamento torelli (184 x 5.000) |
L. 920.000 |
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Premi di rassegna alle bovine (4.671 x 500) |
L. 2.335.500 |
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Rimborso tariffe di monta circa (6.500 x 500) |
L. 3.250.000 |
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Totale |
L. 7.425.000 |
I contributi predetti vengono erogati alle Società in occasione delle rassegne, che, per motivi di ordine organizzativo, hanno luogo presso le varie Associazioni zootecniche ogni due anni.
Considerato che gli allevatori traggono dalla loro appartenenza alle Società di allevamento notevoli vantaggi, quali il miglioramento del proprio bestiame, maggior facilità di vendita del bestiame a prezzi migliori di quelli normalmente pagati per i soggetti non selezionati, si ritiene opportuno che i contributi annuali da erogare alle Società di allevamento siano determinati come segue a partire dall'anno 1956:
1) L. 500 per ogni bovina iscritta (premio di rassegna a proprietari delle migliori bovine);
2) poiché appare giusto che ogni allevatore iscritto alle Società provveda a proprie spese al pagamento delle tariffe di monta delle proprie bovine, il contributo che veniva corrisposto per il rimborso delle tariffe di monta dovrebbe essere ora sostituito da un altro contributo destinato alle Società, che servirebbe alle Società stesse per fare fronte alle spese necessarie per i riproduttori, segreteria, ecc.
Tale contributo potrebbe essere così stabilito:
a) L. 400 per ogni bovina iscritta per quelle società nelle quali i tori capi nucleo sono di proprietà di privati. Tale somma servirebbe alla Società stessa per corrispondere una indennità di mantenimento ai proprietari dei tori capi nucleo e per sopperire alle spese varie;
b) L. 700 per ogni bovina iscritta per quelle Società nelle quali i tori capi nucleo sono di proprietà delle Società: per queste ultime Società, è, infatti, opportuno che il contributo sia maggiore, in quanto le spese per l'acquisto ed il mantenimento dei riproduttori sono assai elevate.
Poiché i contributi di cui al presente capoverso n. 2 servirebbero in massima parte alle Società per fare fronte alle spese di acquisto e di mantenimento dei riproduttori, potrebbe venire soppresso il contributo annuo di lire diecimila per ogni toro capo nucleo.
3) L. 5.000 per l'allevamento di ogni torello selezionato: tale contributo dovrebbe essere corrisposto solo per quei torelli che, all'età di 10-12 mesi, vengano presentati alla visita di approvazione, mentre nessun contributo dovrebbe essere erogato per i torelli macellati prima della visita di approvazione.
Con il proposto nuovo sistema di erogazione di contributi la spesa da sostenersi annualmente dall'Amministrazione regionale, in base ad un numero di capi iscritti alle Società pari a quello dell'anno 1954, anziché ammontare a L. 7.425.500 sarebbe la seguente:
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Premi di rassegna alle bovine (4.671x500) |
L. 2.335.500 |
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Premi di funzionamento alle Società di allevamento (2671 circa x 400 e 2.000 circa x 700) |
L. 2.468.400 |
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Totale spesa |
L. 5.723.900 |
Occorre, tuttavia, tener presente che, intendendo l'Assessorato regionale per l'Agricoltura e le Foreste estendere ulteriormente il lavoro di selezione, la spesa annua per il funzionamento delle Società di allevamento deve essere preventivata in L. 7.500.000 circa.
Premesso quanto sopra, si propone che il Consiglio regionale
Deliberi
1) di determinare nelle seguenti misure i premi e i contributi da erogarsi annualmente alle predette Società di allevamento della Regione, a partire dall'anno 1956;
a) L. 500 per ogni bovina iscritta, quale premio da destinarsi, in occasione delle rassegne del bestiame iscritto alle Società di allevamento, ai proprietari delle bovine con migliore classifica morfologica e funzionale;
b) L. 400 per ogni bovina iscritta, quale contributo di funzionamento alle Società di allevamento nelle quali i tori capi nucleo sono di proprietà di privati;
c) L. 700 per ogni bovina iscritta, quale contributo di funzionamento alle Società di allevamento nelle quali i tori capi nucleo sono di proprietà delle Società stesse;
d) L. 5.000 quale contributo per l'allevamento di ogni torello selezionato, con l'avvertenza che avranno diritto al contributo quegli allevatori i cui torelli saranno stati presentati, all'età di 10-12 mesi, alle visite di approvazione, mentre nessun contributo spetterà ai proprietari di torelli selezionati macellati prima di aver subito la visita di approvazione.
2) di stabilire che tali premi e contributi siano corrisposti alle Società di allevamento in occasione delle rassegne del bestiame che si terranno periodicamente presso le varie Società, con delega alla Giunta di provvedere al finanziamento e all'erogazione delle spese relative sino all'ammontare di spesa annua massima di Lire 7.500.000 (sette milioni cinquecentomila) nei limiti degli appositi stanziamenti di bilancio.
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L'Assessore ARBANEY informa che, già prima del 1930, erano stati costituiti in diversi Comuni della Valle dei nuclei di selezione della razza bovina valdostana, nuclei controllati dapprima dalla Cattedra di agricoltura e, in seguito, dall'Ispettorato agrario.
Osserva che detti nuclei usufruivano di vantaggi notevoli e, durante l'ultima guerra, erano esenti dal conferimento dei bovini all'ammasso, da requisizioni, ecc.
Comunica che, dopo la costituzione della Valle d'Aosta in Regione Autonoma, si è voluto dare la possibilità ad un maggiore numero di allevatori di usufruire dei benefici di cui godevano i nuclei e furono create le Società di allevamento bovini, che funzionarono contemporaneamente per un periodo di anni 4; dopo di che i nuclei furono soppressi, perché godevano di privilegi troppo forti, il che non era ritenuto giusto.
Informa che le Società di allevamento hanno, come già i nuclei, lo scopo di migliorare la razza bovina funzionalmente (latte, grasso, ecc.) e morfologicamente (aspetto, mantello, ecc.).
Osserva che tali miglioramenti sono di interesse degli allevatori, per cui dovrebbero essere gli allevatori stessi a fare quanto è loro possibile per ottenerli; fa presente che si è ritenuto opportuno di venire loro in aiuto per l'attuazione di varie iniziative e che, a tale scopo, sono stati concessi dei sussidi regionali dal 1949 in poi.
Riferisce che, sino ad oggi, i sussidi venivano erogati secondo i criteri già stabiliti a suo tempo per i nuclei di selezione, ad esempio: le tariffe di monta erano gratuite per gli allevatori che facevano parte della Società ed era la Società che provvedeva a pagare al tenutario del toro le tariffe di monta per i suoi associati.
Rileva che le proposte in esame concernono norme che differiscono da quelle stabilite in precedenza per i nuclei; infatti lo scopo delle Società essendo quello di migliorare il bestiame, è meglio che i tori siano di proprietà delle Società perché quando sono di proprietà di privati sono tenuti fino a quando se ne ha un tornaconto economico; dopo di che sono venduti anche se si tratta di tori capo nuclei e spesso proprio quando i tori potrebbero dare un maggiore profitto ai fini del miglioramento del bestiame.
Precisa, che, partendo da questa base, si è ritenuto giusto che ogni allevatore iscritto alle Società provveda al pagamento delle tariffe di monta delle bovine e si propone quindi che i contributi che venivano corrisposti sino ad oggi alle Società, per rimborso delle tariffe di monta, siano sostituiti da altri contributi a favore delle Società stesse e che potrebbero essere stabiliti nella misura di lire 700 per ogni bovina, se il toro è di proprietà della Società, e nella misura di L. 400 per ogni bovina se il toro è di proprietà privata. Fa presente che, nel primo caso, è opportuno che il contributo sia maggiore, in quanto serve per fare fronte alle spese relative all'acquisto e al mantenimento dei tori che sono assai elevate.
Comunica che, ogni due anni, vengono fatte rassegne del bestiame delle Società di allevamento e, in tali occasioni, vengono corrisposti dei premi ai proprietari delle migliori bovine, in ragione di Lire 500 per ogni bovina iscritta.
Informa che le Società di allevamento funzionanti alla data di oggi sono 32 ed osserva che sarebbe auspicabile che ve ne fosse una in ogni Comune della Valle.
Precisa che la razza bovina valdostana è stata riconosciuta dal Consiglio Superiore dell'Agricoltura come una delle tre razze bovine italiane per la produzione di latte, che sono: la razza bruna alpina, la razza Frisona e la razza pezzata rossa valdostana. Aggiunge che la razza pezzata rossa valdostana è l'unica razza che non sia di origine estera, poichè la razza bruna alpina proviene dalla Svizzera e la Frisona proviene dall'Olanda.
Fa presente che, aumentando la produzione, occorre, necessariamente, controllare funzionalmente e morfologicamente la razza bovina valdostana, ciò che può essere fatto soltanto tramite le Società di allevamento. Rileva che il controllo deve essere fatto seriamente, perché se venissero vendute ed esportate fuori Valle capi di bovine di razza pezzata rossa valdostana, che poi risultassero non essere tali, l'economia agricola della Valle d'Aosta verrebbe ad essere danneggiata e il danno si ripercuoterebbe direttamente su tutti gli allevatori.
Il Consigliere NICCO Giulio dichiara di concordare sulla proposta di concessione dei contributi alle Società di allevamento bovini per il miglioramento della razza bovina valdostana. Osserva che. purtroppo, molti allevatori tengono in maggior conto la quantità che non la qualità del bestiame e ritiene, quindi, necessario sia fatto tutto quanto è possibile per farli recedere da tale principio e per invogliarli a selezionare il loro bestiame.
Richiama, in proposito, l'attenzione dell'Assessore sulla necessità di un controllo continuo del servizio della monta taurina, ad evitare quanto si verifica, ad esempio, nel capoluogo di Châtillon, ove bovine di razza pezzata rossa e pezzata nera vengono portate alla monta dello stesso toro.
Ritiene che, se non si possono obbligare tutti gli allevatori di bestiame ad iscriversi alle Società di allevamento, si possa, però, vietare loro di fare coprire le bovine di razza pezzata-rossa da un toro di razza pezzata-nera e viceversa. Rileva che il patrimonio zootecnico costituisce il maggior reddito degli agricoltori valdostani, per cui bisogna assolutamente cercare di migliorarlo eliminando, per prima cosa, l'inconveniente da lui segnalato.
Il Consigliere MANGANONI rileva che le proposte illustrate dall'Assessore Arbaney tendono al miglioramento del patrimonio zootecnico, che e il principale reddito dell'agricoltura valdostana; dichiara quindi di concordare pienamente su tali proposte.
L'Assessore ARBANEY comunica che la questione del controllo delle monte taurine è sempre stato oggetto di particolare attenzione da parte del suo Assessorato, tanto è vero che sono stati persino denunciati al Pretore, per l'applicazione delle penalità previste dalla legge, gli agricoltori che hanno contravvenuto alle norme che regolano la monta taurina.
Osserva che l'inconveniente segnalato dal Consigliere Nicco Giulio non si verifica nei Comuni ove funzionano le Società di allevamento di bovini, perché in genere vengono istituite due Sezioni, una per la razza pezzata rossa e l'altra per la razza pezzata nera. Informa che si è verificato anche il fatto che sono stati adibiti alla monta taurina dei tori che non erano stati preventivamente autorizzati dall'apposita Commissione, tanto è vero che ogni anno vengono denunciati al Pretore vari casi del genere.
Il Consigliere NICCO Giulio rileva che se l'inconveniente da lui segnalato può essere tollerato nei piccoli Comuni di campagna, per le difficoltà di spostamento del bestiame da un Comune all'altro nei mesi invernali, lo stesso non trova alcuna scusante in un grande centro, quale è quello di Châtillon, e deve, quindi, assolutamente essere eliminato.
Osserva che la maggiore colpa di tale inconveniente ricade sui Veterinari i quali lasciano fare, per non urtare i grossi proprietari. Prega, quindi, l'Assessore Arbaney di voler richiamare i Veterinari al loro dovere.
L'Assessore ARBANEY dichiara di concordare su quanto detto dal Consigliere Nicco Giulio, perché effettivamente vi sono stati dei Veterinari che hanno rifiutato di denunciare, in alcuni casi, gli agricoltori che avevano contravvenuto alle norme sulla monta taurina e sulle vaccinazioni, tanto è vero che ha dovuto intervenire personalmente il Veterinario regionale.
Assicura che il controllo sarà intensificato nell'interesse del miglioramento del patrimonio zootecnico valdostano.
Il Consigliere DUJANY rileva che, dalla discussione, è emersa la necessità di fare istituire nuove Società di allevamento di bovine, specialmente nei Comuni in cui ancora non ve ne sono. Rivolge, quindi, viva preghiera all'Assessore Arbaney di voler fare opera di persuasione presso gli agricoltori, attraverso la collaborazione dei Veterinari consorziali e comunali, per la istituzione di nuove Società di allevamento di bovine nelle zone in cui mancano.
Il Consigliere SAVIOZ raccomanda all'Assessore Arbaney che si vigili in modo particolare affinché non siano ammessi al servizio di monta i tori non preventivamente riconosciuti idonei al servizio dall'apposita Commissione.
Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione delle proposte della Giunta.
IL CONSIGLIO
preso atto di quanto riferito dall'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Arbaney;
considerati i notevoli benefici derivanti nel campo della zootecnia dal funzionamento delle Società di allevamento di bovini, ai fini della selezione e del miglioramento della razza bovina valdostana;
ritenuta la necessità di determinare le nuove misure dei premi e dei contributi da erogarsi annualmente alle predette Società di allevamento, a decorrere dall'anno 1956;
ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti: trenta);
Delibera
1) di determinare nelle seguenti misure i premi e i contributi da erogarsi annualmente alle predette Società di allevamento della. Regione, a partire dall'anno 1956:
a) L. 500 per ogni bovina iscritta, quale premio da destinarsi, in occasione delle rassegne del bestiame iscritto alle Società di allevamento, ai proprietari delle bovine con migliore classifica morfologica e funzionale;
b) L. 400 per ogni bovina iscritta, quale contributo di funzionamento alle Società di allevamento nelle quali i tori capo nucleo sono di proprietà di privati;
c) L. 700 per ogni bovina iscritta, quale contributo di funzionamento alle Società di allevamento nelle quali i tori capi nucleo sono di proprietà delle Società stesse;
d) L. 5.000 quale contributo per l'allevamento di ogni torello selezionato, con l'avvertenza che avranno diritto al contributo quegli allevatori i cui torelli saranno stati presentati, all'età di 10-12 mesi, alle visite di approvazione, mentre nessun contributo spetterà ai proprietari di torelli selezionati macellati prima di aver subito la visita di approvazione;
2) di stabilire che tali premi e contributi siano corrisposti alle Società di allevamento in occasione delle rassegne del bestiame che si terranno periodicamente presso le varie Società, con delega alla Giunta di provvedere al finanziamento e all'erogazione delle spese relative sino all'ammontare di spesa annua massima di lire 7.500.000 (sette milioni cinquecento mila) nei limiti degli appositi stanziamenti di bilancio.
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