Oggetto del Consiglio n. 136 del 7 ottobre 1955 - Verbale

OGGETTO N. 136/55 - CAMPAGNA DENIGRATORIA DI GIORNALI LOCALI NEI CONFRONTI DEI DIPENDENTI REGIONALI. (MOZIONE DEI CONSIGLIERI REGIONALI SIGNORI MANGANONI CLAUDIO E SAVIOZ FABIANO)

Il Presidente, PAREYSON, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione dei Consiglieri regionali Signori Manganoni Claudio e Savioz Fabiano, concernente l'oggetto: "Campagna denigratoria di giornali locali nei confronti dei dipendenti regionali", mozione che è stata trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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"Al Presidente del Consiglio Regionale

AOSTA

Preghiamo la S. V. di voler portare sull'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale la seguente mozione:

Visto la campagna denigratoria tendente a colpire l'onorabilità dei dipendenti regionali, inscenata da alcuni giornali locali che non esitano, fra l'altro, a citare tendenziose cifre di confronto con altre Regioni autonome,

il Consiglio Regionale,

nel deplorare la leggerezza e l'irresponsabilità con la quale si cerca di colpire una categoria di onesti lavoratori,

esprime la propria solidarietà e stima per i dipendenti dell'Amministrazione Regionale.

Aosta, li 16 luglio 1955.

F.ti: Manganoni Claudio, Savioz Fabiano"

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Il Consigliere SAVIOZ premette che era logico pensare che, con la costituzione della Valle d'Aosta in Regione autonoma a statuto speciale, si sarebbe riusciti a raggruppare tutti i valdostani di nascita, di adozione e di residenza in un insieme compatto per la difesa continua e strenua dei diritti acquisiti.

Lamenta che, purtroppo, più di una volta si è dovuto assistere a delle prese di posizione da parte di giornali locali e non locali contro l'autonomia concessa alla Valle d'Aosta, che viene descritta e rappresentata come il paese di Bengodi.

Osserva che, ancora ultimamente, alcuni Giornali di Aosta, - dichiara che lo stupisce alquanto e soprattutto lo fa rammaricare il fatto che si tratti di giornali della corrente politica della maggioranza e non già di colore politico della minoranza -, hanno affrontato addirittura una questione molto delicata.

Reputa cosa poco simpatica il dover assistere all'ingerenza di alcuni giornalisti negli affari della Regione, soprattutto quando tali giornalisti sapevano e sanno benissimo che è stata nominata una Commissione consiliare che ha già tenuto diverse sedute e che sta studiando, con particolare attenzione, il problema dei dipendenti regionali.

Rileva che lo stupisce soprattutto il fatto che si giunga al punto di dichiarare pubblicamente che i dipendenti della Regione sarebbero degli individui incapaci, per cui occorrerebbe rivedere tutto e modificare tutto.

Comunica che non intende soffermarsi sui raffronti che sono stati fatti fra il numero dei nostri dipendenti regionali e il numero dei dipendenti di altre Regioni, raffronti che non reggono perché sono basati su dati privi di fondamento. Osserva che ciò fa meraviglia, perché è compito specifico della stampa di informare l'opinione pubblica sulla realtà dei fatti e delle cose, mentre, in questo caso, l'opinione pubblica è stata male informata. Rileva, infatti, che non è affatto vero che il numero dei dipendenti della Regione autonoma della Valle di Aosta sia superiore a quello dei dipendenti della Regione autonoma della Sardegna, come da taluno si intendeva dimostrare con paragoni infondati.

Comunica di aver preso visione della lettera inviata alla Direzione dei giornali interessati dal Presidente della Giunta regionale per chiarire l'errore in cui i predetti giornali sono incorsi, - ammesso che si tratti di errore, per non usare altra parola -, ed esprime il suo compiacimento al Presidente della Giunta per la posizione assunta nella questione di cui si tratta.

Dichiara che ciò non toglie, però, che egli sente di dover biasimare l'azione denigratoria compiuta dai giornalisti. Fa presente che i dipendenti regionali devono essere considerati alla stessa stregua dei dipendenti di altre Amministrazioni pubbliche, il che non significa che fra di essi non vi possano essere degli elementi più capaci e più diligenti e degli elementi meno capaci e meno diligenti. Ritiene però che, se sarà il caso di riesaminare il problema dei dipendenti regionali, tale compito debba spettare al Consiglio regionale, che è pienamente all'altezza del suo compito.

Esprime, quindi, il suo vivo rammarico per le affermazioni inesatte pubblicate sui giornali e constata con amarezza che questo sistema di dare errate informazioni all'opinione pubblica nuoce enormemente all'autonomia e all'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta.

Conclude, dichiarandosi persuaso che il Consiglio vorrà approvare, all'unanimità, la propria solidarietà e stima per i dipendenti regionali ed assicurarli che giustizia sarà fatta nei loro confronti, in quanto il Consiglio regionale non si lascerà influenzare da certi giornalisti locali, i quali non si rendono conto del male che arrecano alla Regione con le loro campagne denigratorie.

Il Vice Presidente del Consiglio, PASQUALI, premette di ritenere che il Consiglio non possa che concordare, unanime, sulla sostanza delle dichiarazioni fatte dal Consigliere Savioz.

Per quanto riguarda il lato formale della questione, osserva che, come è stato già detto, vi è stato a suo tempo un tempestivo intervento del Presidente della Giunta, evidentemente a nome dell'Amministrazione regionale, intervento che è stato reso noto alla popolazione mediante pubblicazione sui giornali che avevano riportato le notizie errate.

Ritiene opportuno, anche per non dare eccessivo valore alla campagna di stampa che è stata fatta, che il Consiglio, preso atto del tempestivo intervento del Presidente della Giunta regionale e delle dichiarazioni fatte nell'adunanza odierna, consideri chiuso senz'altro l'episodio, senza giungere alla votazione sull'argomento, tanto più che la questione è stata già chiarita.

Propone, quindi, che il Presidente voglia considerare chiusa la discussione, dando atto che, evidentemente, saranno messe a verbale le dichiarazioni fatte.

Il Presidente, PAREYSON, chiede ai Consiglieri presentatori della mozione se approvino la proposta del Vice Presidente del Consiglio, Pasquali.

Il Consigliere MANGANONI dichiara che, essendosi il Vice Presidente, Pasquali, dichiarato d'accordo sulla sostanza della mozione presentata, essi non insistono per la messa a votazione della mozione stessa.

Il Consiglio prende atto.

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