Oggetto del Consiglio n. 96 del 25 maggio 1955 - Verbale

OGGETTO N. 96/55 - RICHIESTA DELLE GUIDE ALPINE FRACHEY ERNESTO E FRACHEY OLIVIERO, DI AYAS, PER CONCESSIONE DI CONTRIBUTO REGIONALE NELLE SPESE DI PARTECIPAZIONE AD UNA SPEDIZIONE ALPINISTICA.

L'Assessore al Turismo, BORDON, riferisce al Consiglio in merito alla seguente richiesta delle guide alpine Frachey Ernesto e Frachey Oliviero, di Ayas, tendente ad ottenere la concessione di un contributo regionale nelle spese di partecipazione ad una spedizione alpinistica nell'Himalaya:

---

"On.le Assessorato per il Turismo

AOSTA

Le sottoscritte guide alpine Frachey Ernesto e Oliviero, residenti a Champoluc, si permettono di rivolgere a questo Assessorato per il Turismo la seguente domanda: Avendo la possibilità di partecipare a una spedizione alpinistica (verso il 10-4-1955) nel gruppo dell'Himalaya per la conquista di una cima di circa 8000 metri, spedizione organizzata dal noto alpinista Ing. Piero Ghiglione, per la quale egli stesso fornisce parte del finanziamento, ci rivolgiamo a questo Consiglio Valle onde ottenere un contributo di un milione e duecentomila lire che servirebbe a coprire soltanto le spese di viaggio di noi due guide.

Noi pensiamo che questa spedizione, come le altre passate, porterebbe nuovamente alto il nome della Valle d'Aosta e servirebbe ancora una volta a rinnovare la grande tradizione delle Guide valdostane. Nello stesso tempo servirebbe a portare anche le guide di Ayas fra coloro che hanno dato tanto per la loro Valle e creerebbe un incremento alpinistico e turistico nella nostra Valle di Ayas.

Data l'urgenza della cosa, saremmo grati se al più presto potremo avere una risposta, che noi, fiduciosi, pensiamo che sia favorevole, e saremo in grado di poter comunicare con esattezza i dettagli della spedizione.

Ringraziando, porgiamo distinti ossequi.

F.to: Frachey Ernesto, Frachey Oliviero"

---

L'Assessore BORDON informa che, allorquando la domanda dei fratelli Frachey gli è stata presentata, erano presenti alcuni abitanti di Champoluc, i quali hanno fatte presente la necessità dell'accoglimento della domanda. Comunica di non poter dare notizie circa l'organizzazione della spedizione, l'affidamento che la stessa può dare, e circa i risultati che la spedizione stessa si propone di conseguire. Aggiunge di essersi limitato a sottoporre la domanda dei fratelli Frachey all'esame del Consiglio onde conoscerne l'orientamento in merito.

Il Consigliere BERTHOD osserva che, non conoscendosi lo scopo e il programma della spedizione, l'Amministrazione regionale dovrebbe rinviare ogni decisione in merito alla concessione o meno del contributo.

Il Consigliere NORAT rammenta che la spedizione alpinistica che ha conquistato il K 2 aveva inoltrato domanda di contributo tramite il CAI ed aveva scopi alpinistici e scientifici. Chiede se la spedizione organizzata dall'Ing. Ghiglione si proponga gli stessi scopi e se dia le dovute garanzie; in caso contrario, se la spedizione avesse soltanto uno scopo alpinistico e turistico, non si dovrebbe concedere alcun contributo. Dichiara che il Consiglio regionale dovrebbe essere in possesso di elementi concreti per poter decidere sull'accoglimento, o meno, della domanda di contributo presentata dai fratelli Frachey.

Il Consigliere BARMASSE rileva che la spedizione dell'Ing. Ghiglione, a differenza di quella organizzata per il K 2, che aveva un carattere ufficiale e nazionale, ha piuttosto il carattere di una iniziativa privata.

Osserva che, mentre la menzionata spedizione al K 2 si era rivolta, per la scelta delle guide, al Presidente dell'Union des Guides, l'Ing. Ghiglione ha scelto direttamente lui stesso le guide.

Ritiene necessario assumere informazioni precise per sapere se la spedizione abbia non soltanto uno scopo turistico-alpinistico, ma anche scopi scientifici.

L'Assessore BERTHET dà lettura di uno stralcio di un articolo pubblicato sul Giornale "IL SECOLO" da cui risulterebbe che l'Ingegnere Ghiglione avrebbe già ottenuto l'autorizzazione dal Governo del Nepal e sarebbero già conclusi gli accordi con gli sherpas. Osserva che, pertanto, la spedizione ha un certo qual fondamento, ma rileva che detta spedizione avrebbe dovuto aver luogo verso il 10 aprile 1955, mentre si è già ormai al 25 maggio e la spedizione non ha ancora avuto inizio. Aggiunge che la cima verrebbe scalata soltanto dai due fratelli Frachey, sulle cui buone capacità alpinistiche non vi sono dubbi.

Il Consigliere BERTHOD insiste sull'opportunità che il Consiglio rinvii ogni decisione sulla concessione del contributo richiesto, in attesa di avere maggiori notizie circa gli scopi della spedizione.

Il Vice Presidente, PASQUALI, pone in rilievo che, secondo quanto è stato riferito, l'Ingegnere Ghiglione avrebbe già ottenuto dal Governo del Nepal l'autorizzazione ad effettuare la spedizione. Comunica di essere a conoscenza che il predetto Governo concede l'autorizzazione per l'effettuazione di spedizioni alpinistiche nel gruppo dell'Himalaya soltanto una o due volte all'anno, ed esprime il dubbio che l'autorizzazione già rilasciata all'Ingegnere Ghiglione possa essere ormai scaduta.

L'Assessore BORDON precisa che, secondo quanto comunicatogli dai fratelli Frachey, la spedizione, qualora non sia effettuata in primavera, avrebbe luogo in settembre.

Il Consigliere BARONE, dopo avere dichiarato di essere di parere contrario a quello espresso dai Consiglieri che hanno preso la parola sull'argomento, osserva che non è possibile organizzare ogni anno una spedizione alpinistica a carattere nazionale, per cui ritiene che bisogna dare la possibilità di effettuare ascensioni alpinistiche in programma a coloro che ne hanno intenzione.

Per quanto riguarda la spedizione Ghiglione, dichiara di essere di avviso che non bisogna affermare a priori che detta spedizione non abbia scopi scientifici Per il solo fatto che il sussidio non è stato richiesto alla Regione tramite il CAI.

In fatto di garanzia circa l'esito della spedizione, rileva che anche la spedizione del Karakorum poteva lasciare dubbi. Osserva che il fatto della tarda età dell'organizzatore non significa nulla, perché, - a prescindere dal fatto che la guida Beniamino Fosson, di Champoluc, ha scalato, a 90 anni, la - punta del Castore, nel gruppo del M. Rosa -, l'ascensione verrebbe fatta non già dall'Ing. Ghiglione, ma dai due fratelli Frachey.

In merito alla proposta di rinviare ogni decisione ad avvenuta effettuazione dell'ascensione, rileva che una tale decisione significherebbe precludere senz'altro ai fratelli Frachey la possibilità di partecipare alla spedizione alpinistica di cui si tratta, in quanto i fratelli Frachey hanno necessità di ottenere in anticipo la concessione del contributo per poter prendere parte alla spedizione.

Dichiara di essere favorevole all'accoglimento della domanda dei fratelli Frachey e alla concessione del contributo richiesto.

Il Consigliere NICCO Giulio osserva che, nella domanda inoltrata dai fratelli Frachey, non sono indicati né il nome della cima o del monte che intendono scalare nel gruppo delle montagne dell'Himalaya, né i fini che la spedizione si propone di conseguire. Ciò premesso, dichiara di non essere contrario alla concessione del contributo, ma ritiene opportuno, per le ragioni anzidette e per una ragione di principio, che il contributo debba essere concesso soltanto ad avvenuta spedizione.

Esprime parere che, mancando i necessari elementi per giudicare sugli scopi e sull'affidamento della spedizione alpinistica, sia opportuno che il Consiglio dia incarico all'Assessore al Turismo di assumere informazioni precise e dettagliate circa gli intendimenti degli organizzatori della spedizione.

Il Presidente della Giunta, BONDAZ, premette che l'Assessore al Turismo ha fatto molto bene a portare in Consiglio la domanda di concessione di contributo presentata dai fratelli Frachey, per conoscere in merito l'orientamento del Consiglio. Comunica, quindi, che, avendo avuto occasione di esaminare la pratica relativa, si è reso conto, dalla lettura di una lettera inviata ai fratelli Frachey dall'Ing. Ghiglione, che l'organizzazione è ancora nel vago, perché vi si parla anche della possibilità che la spedizione sia organizzata per il Sud America. Rileva che, pertanto, non vi è ancora un definito e determinato programma per la spedizione, che non ha un carattere nazionale o ufficiale. Precisa che l'Amministrazione regionale è pronta ad aiutare qualsiasi iniziativa seria che abbia la possibilità di sfociare in una soluzione che, anche se non sarà in tutto positiva, serva a dimostrare l'ardimento dei figli della Valle d'Aosta. Propone, però, che il Consiglio dia incarico all'Assessore regionale al Turismo di istruire la pratica al fine di accertare gli scopi concreti che la prevista spedizione alpinistica intende conseguire ed ogni altra notizia circa la organizzazione della spedizione stessa, con invito al predetto Assessore di riferire in merito al Consiglio, in una prossima adunanza, per le decisioni da adottare sulla richiesta di contributo inoltrata dai fratelli Frachey.

Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della proposta formulata dal Presidente della Giunta, Bondaz.

IL CONSIGLIO

ritenuto che il Consiglio non è in possesso degli elementi necessari per giudicare sull'affidamento e sul programma definitivo della spedizione alpinistica, nonché sui risultati concreti che la spedizione stessa si prefigge di conseguire e sulla data di effettuazione della spedizione medesima;

ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti e votanti numero trentadue);

Delibera

di demandare all'Assessore regionale al Turismo, Bordon, di istruire ulteriormente gli atti della pratica al fine di accertare il programma definitivo e gli scopi concreti che la spedizione alpinistica intende conseguire e ogni altra notizia circa la organizzazione della spedizione stessa, con invito di riferire al Consiglio, in una prossima adunanza, per le decisioni da adottare dal Consiglio regionale in merito alla menzionata richiesta di contributo inoltrata dai fratelli Frachey Ernesto e Frachey Oliviero, di Ayas.

______