Oggetto del Consiglio n. 210 del 23 luglio 1971 - Verbale

OGGETTO N. 210/71 - Iniziative per l'abrogazione delle norme penali di origine fascista. (Approvazione di Mozione)

Il Vice Presidente FOSSON dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione presentata dai Consiglieri regionali Signori Andrione Mario, Siggia Giovanna in Bianco, Pollicini Angelo, Balestri Francesco, Dolchi Giulio e Tonino Aldo, concernente l'oggetto: "Iniziative per l'abrogazione delle norme penali di origine fascista", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 2 luglio 1971:

MOZIONE

Il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta;

preso atto che si è costituito in Italia il Comitato Nazionale per le libertà politiche e sindacali e che tale Comitato è stato formato anche in Aosta con la partecipazione di tutti i Sindacati che operano in Valle e con l'adesione dei Partiti politici di ispirazione antifascista;

ritenuto che tale Comitato intende promuovere un referendum popolare abrogativo delle norme incriminatrici di alcuni reati politici d'opinione e sindacali;

considerato che il 29 aprile u.s. il Comitato Nazionale per le libertà politiche e sindacali ha depositato presso la Cancelleria della Corte di Cassazione il progetto di referendum popolare abrogativo delle norme del Codice Penale incriminatrici di reati politici d'opinione e di reati sindacali e che dal 15 maggio ha avuto inizio in tutta Italia la raccolta delle 500.000 firme di cittadini elettori necessarie per la richiesta del referendum;

atteso che è tempo ormai che il popolo sciolga la contraddizione tra le norme fasciste che continuano ad essere applicate in suo nome ed i principi sanciti dalla Costituzione repubblicana, nata dalla lotta di Resistenza al fascismo, che proclama come fondamenti del nuovo stato democratico le libertà politiche e sindacali, di opinione, di associazione, di riunione e di sciopero;

DELIBERA

1) di appoggiare la giusta iniziativa, facendo voti affinché la Regione Autonoma Valle d'Aosta - che vanta alte tradizioni di antifascismo e di democrazia - possa agire concretamente anche in questa occasione al fine di contribuire alla realizzazione di una più vera democrazia in Italia;

2) di invitare il Presidente della Giunta e il Presidente del Consiglio a prendere contatti con i Presidenti delle altre Regioni autonome, sia a statuto speciale che ordinario, affinché sia possibile ottenere che 5 Consigli Regionali richiedano il referendum popolare per l'abrogazione delle norme penali di origine fascista;

3) di inviare la presente mozione al Capo dello Stato, ai Presidenti del Senato e della Camera e al Presidente del Consiglio dei Ministri.

F.ti: Mario Andrione - Gianna Bianco Siggia - A. Pollicini - Balestri - Giulio Dolchi - Tonino Aldo.

Illustra il Consigliere ANDRIONE.

Intervengono il Consigliere MONTESANO che presenta un emendamento, l'Assessore al turismo, antichità e belle arti, MILANESIO, contrario all'emendamento e il Consigliere CAVERI, favorevole all'emendamento.

Intervengono l'Assessore MILANESIO e i Consiglieri MONTESANO e FOSSON.

Prendono la parola, per dichiarazione di voto, i Consiglieri DOLCHI (favorevole), RAMERA (favorevole), TONINO (favorevole) e BALESTRI (favorevole).

Il Vice Presidente FOSSON, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in esame, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della mozione in discussione, con l'emendamento proposto dal Presidente Montesano.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Vice Presidente FOSSON accerta e comunica che il Consiglio, ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trenta), ha approvato la sottoriportata mozione:

"MOZIONE

Il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta;

preso atto che si è costituito in Italia il Comitato Nazionale per le libertà politiche e sindacali e che tale Comitato è stato formato anche in Aosta con la partecipazione di tutti i Sindacati che operano in Valle e con l'adesione dei Partiti politici di ispirazione antifascista;

ritenuto che tale Comitato intende promuovere un referendum popolare abrogativo delle norme incriminatrici di alcuni reati politici d'opinione e sindacali;

considerato che il 29 aprile u.s. il Comitato Nazionale per le libertà politiche e sindacali ha depositato presso la Cancelleria della Corte di Cassazione il progetto di referendum popolare abrogativo delle norme del Codice Penale incriminatrici di reati politici d'opinione e di reati sindacali e che dal 15 maggio ha avuto inizio in tutta Italia la raccolta delle 500.000 firme di cittadini elettori necessarie per la richiesta del referendum;

atteso che è tempo ormai che il popolo sciolga la contraddizione tra le norme fasciste che continuano ad essere applicate in suo nome ed i principi sanciti dalla Costituzione repubblicana, nata dalla lotta di Resistenza al fascismo, che proclama come fondamenti del nuovo stato democratico le libertà politiche e sindacali, di opinione, di associazione, di riunione, di sciopero e di lavoro;

DELIBERA

1) di appoggiare la giusta iniziativa, facendo voti affinché la Regione Autonoma Valle d'Aosta - che vanta alte tradizioni di antifascismo e di democrazia - possa agire concretamente anche in questa occasione al fine di contribuire alla realizzazione di una più vera democrazia in Italia;

2) di invitare il Presidente della Giunta e il Presidente del Consiglio a prendere contatti con i Presidenti delle altre Regioni Autonome, sia a statuto speciale che ordinario, affinché sia possibile ottenere che 5 Consigli Regionali richiedano il referendum popolare per l'abrogazione delle norme penali di origine fascista;

3) di inviare la presente mozione al Capo dello Stato, ai Presidenti del Senato e della Camera e al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il Consiglio prende atto.