Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 291 del 2 dicembre 1971 - Resoconto

OGGETTO N. 291/71 - Comunicazioni del Presidente della Giunta regionale.

Dujany (D.P.) - Signori Consiglieri, vorrei mettervi al corrente di alcuni fatti successi dall'ultima riunione del Consiglio in rapporto a indirizzi e a voti fatti da questo Consiglio regionale.

Prima di tutto, il problema relativo all'occupazione in bassa Valle e in relazione alla crisi della Bassa Valle.

Il giorno 18 novembre ha avuto luogo a Roma presso il Ministero delle Partecipazioni una riunione alla presenza del Ministro Onorevole Piccoli delle Partecipazioni, del Sottosegretario Onorevole Principe, del Presidente della Giunta, dall'Avvocato Einaudi, del Deputato e del Senatore Ollietti e Berthet, del Dottor Frassinetti, Professor Milano, Commendatore Ramera, Signor Scollica, il Sindaco di Verrès Signor Pogliotti, Serra, Stevenin, Beneforti quali rappresentanti dell'organizzazione sindacale. È stato preso in esame il problema dell'occupazione nella Bassa Valle, per continuare il discorso iniziato parecchi mesi fa circa la creazione di alcuni posti di lavoro di carattere maschile e di carattere femminile a seguito della... dei licenziamenti e a seguito della mancanza di tali posti di lavoro per i fatti a loro noti.

La conclusione di questo incontro è stata la seguente: il Ministro Piccoli ha impegnato l'Avvocato Einaudi, quale Presidente dell'EGAM, di voler preparare un programma preciso e proposte concrete da sottoporre all'approvazione delle persone che erano presenti in quella riunione del 18 novembre, entro il 15 dicembre, affinché si dia inizio alla realizzazione di una certa quantità di posto di lavoro nello stabilimento denominato SADEA.

Per quanto riguarda l'occupazione femminile, il Ministro ha dichiarato la disponibilità del Ministero delle partecipazioni statali di partecipare attraverso un contributo di... nei limiti del 30-40% all'installazione di un'industria che fosse seria e che fosse in condizioni di presentare un programma serio per l'occupazione femminile.

Accanto a queste conclusioni, direi si è interessato il Ministro a prendere opportuni contatti con l'Ingegner Pesenti per cercare una soluzione dei problemi dell'occupazione della zona di Arnaz, attraverso la riattivazione dello stabilimento di Arnaz. Il Ministro si è impegnato di prendere questi contatti e di riferire successivamente entro il 15 di dicembre, e altre situazioni particolari di minore importanza sono state discusse ed esaminate in quella sede.

Per quanto riguarda il problema dei contingenti, vorrei informare il Consiglio, d'altra parte penso che la Stampa lo abbia già fatto, ma lo volevo fare ufficialmente in questa occasione, il 1° dicembre la Commissione finanze e tesoro del Senato ha approvato in sede deliberante l'aggiornamento delle quantità dei contingenti dei beni in esenzione fiscale contingentati da attribuirsi in Valle d'Aosta, in modo particolare l'aumento della benzina e l'immissione di alcuni altri generi. Mi permetterò di distribuire al Consiglio regionale il testo preciso della legge in modo che ogni Consigliere sia in condizione di poter valutare esattamente quale è il contenuto della legge.

Per quanto riguarda il problema delle acque, il Consiglio di Amministrazione dell'ENEL ha deciso di fare nella seduta di lunedì, di versare un acconto, corrispondente ai 9/10 dei canoni delle acque sospese dal 1962 ad oggi, a favore della Regione Valle d'Aosta, in attesa che siano perfezionati gli atti relativi alle concessioni delle Società idroelettriche di varie centrali che non sono ancora state regolarizzate.

Il problema della titolarità delle acque è stata riconosciuta la Valle d'Aosta, la regolarizzazione di questa concessione avverrà in via amministrativa, anziché in via legislativa. Quindi in questo momento ci troviamo dinnanzi alla soluzione del problema sul piano strettamente finanziario, cioè il versamento dei canoni che erano sospesi dal 1962 e continua l'iter della regolarizzazione del problema della titolarità della concessione delle acque attraverso dei provvedimenti amministrativi.

Questa mattina mi è stata data comunicazione dal Presidente del Consiglio che la sesta Commissione permanente della Camera dei Deputati in sede legislativa ha approvato definitivamente il disegno di legge sulla revisione dell'ordinamento finanziario della Regione. Mi pare opportuno sottolineare questa felice coincidenza che il Consiglio regionale che aveva approvato all'unanimità, proprio un anno fa, la proposta di legge presentata da questa Giunta, oggi è riunito per accogliere l'importante notizia della sua approvazione della legge da parte del Parlamento.

Il Consiglio regionale deve segnare la data di oggi come una delle più memorabili della nostra autonomia, perché il conseguimento della nuova ripartizione fiscale significa al tempo stesso conquista della nostra autonomia finanziaria, senza la quale non vi può essere autonomia politica ed amministrativa, significa anche riaffermare la riaffermazione del nostro particolarismo, significa, infine, attuazione di uno dei punti più importanti del nostro Statuto.

Determinante per il risultato conseguito è stata l'unità e la solidarietà manifestata da tutti i gruppi consiliari presenti in questo Consiglio regionale. L'attività, la costanza, la solerzia dei membri della Giunta, dei Parlamentari valdostani Senatore Berthet e Onorevole Ollietti, dei funzionari regionali, la buona volontà infine del Governo e del Parlamento.

Come ho già avuto modo di dichiarare, riaffermo oggi che questa legge fa onora al Parlamento che l'ha approvata e conferisce prestigio e credibilità all'azione regionalista del Governo presieduto dall'Onorevole Colombo che ha voluto, il 16 luglio 1971, presentare al Senato un disegno di legge stesso di iniziativa governativa.

La Giunta regionale è lieta oggi di presentare al Consiglio ed al popolo valdostano il risultato del suo lavoro e della volontà di tutti. La soddisfazione deriva anche dal fatto che, in poco più di un anno, questa Giunta regionale ha saputo preparare il disegno di legge, presentarlo all'approvazione del Consiglio regionale e il 21 novembre dello scorso anno, superare numerose e inevitabili difficoltà e contrasti, ottenere il consenso del Governo, nonché l'approvazione dei due rami del Parlamento, prima che le imminenti scadenze costituzionali determinassero l'arresto della normale attività legislativa dello Stato.

Dopo 24 anni, lo Statuto speciale della Valle d'Aosta, che stabilisce l'attribuzione alla Regione di una quota dei tributi erariali, è stato attuato. Ricordo che fino al 1955 la Regione riceveva contributi straordinari, quote di tributi erariali e acconti sulle quote di proventi erariali solo di volta in volta, con leggi e decreti.

Nel 1955, con legge 1179 del 29 novembre, il primo ordinamento finanziario della Valle d'Aosta veniva approvato, realizzando un sistema di ripartizione delle entrate mediante l'attribuzione alla Regione di una quota fissa di alcuni tributi erariali e mediante una quota mobile su altri tributi erariali.

La determinazione di tale quota mobile doveva venire annualmente con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, in accordo con altri Ministeri e d'accordo con il Presidente della Giunta regionale. Un siffatto sistema era causa di disagio e di mortificazione per l'autonomia dell'ente regionale valdostano.

Oggi, si è ottenuto lo scopo di assicurare alla Regione un'entrata annuale soddisfacente, sicura ed accertabile in precedenza e si è stabilito che la quota precisata dal 1° comma dell'articolo 12 dello Statuto è una sola, è la quota fissa, quella quota unica e predeterminata che questo Consiglio, negli ultimi 24 anni, ha tanto auspicato e richiesto e che è stata oggetto di tante discussioni e polemiche in questo Consiglio e dinanzi alle varie occasioni elettorali.

Il mio ringraziamento, che rivolgo oggi a voi Consiglieri, alla memoria del compianto Senatore Berthet, all'Onorevole Ollietti, al Parlamento e al Governo, alla Giunta e all'Assessore alle finanze, al Segretario generale e ai funzionari di questa amministrazione che si sono adoperati con diligenza, accortezza, ai funzionari dei ministeri interessati e anche il ringraziamento del popolo valdostano.

Un'altra scadenza e un altro impegno ci aspettano per un lavoro immediato ed è il problema relativo al passaggio delle competenze amministrative fra lo Stato e la Regione. Non dimentichiamo che in questo momento, la Regione della Valle d'Aosta si trova in un contesto nazionale nuovo. Lo Stato, il Parlamento ha deciso di strutturare, attraverso l'istituzione delle Regioni, ha deciso di strutturare uno Stato regionalista in sostituzione di uno Stato centralizzato.

Se la nostra attività e la nostra presenza non sarà solerte e non sarà presente in questo momento delicato, la nostra autonomia rischia di correre dei pericoli veramente preoccupanti. Rischiamo di adattarci ad un ordinamento regionalistico di carattere nazionale, perdendo quelle che sono le nostre ragioni particolari e le nostre particolarità dello Statuto. Quindi ritengo che la nostra azione deve immediatamente proseguire su quest'altra attività che diventa particolarmente importante in questo momento, se vogliamo che la Valle d'Aosta mantenga il suo particolarismo e le motivazioni che hanno motivato e che hanno dato ragione del suo Statuto particolare.

Dolchi (P.C.I.) - Sulle comunicazioni del Presidente della Giunta, sui fatti importanti che egli ci ha ufficialmente comunicato, i comunisti si compiacciono per i risultati avvenuti e conseguiti, a seguito dell'azione intrapresa dal Presidente della Giunta, dagli assessori, dai parlamentari e dalle forze politiche autonomiste, dai partiti i quali hanno dimostrato con i fatti le loro azioni, i loro voti la loro posizione conseguente verso la Valle d'Aosta.

Da parte nostra, ribadiamo che il clima di unità e di attività e di attività e di collaborazione instauratisi ha permesso i risultati positivi tra cui fa spicco l'approvazione del riparto fiscale, che, al di là dell'importanza finanziaria, segna l'inizio di un'epoca nuova, dove il potere decisionale della Regione potrà appieno affermarsi e segna pure la fine di uno stato di soggezione politica che tante volte abbiamo lamentato e denunciato.

Spetta ora al Consiglio di andare ancora avanti e di servirsi con efficacia di questi nuovi strumenti legislativi, e dei poteri finanziari che derivano dal nuovo riparto fiscale, per operare nell'interesse dei lavoratori, dell'avvenire e del progresso della Valle d'Aosta.

Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Allora passiamo ai punti, agli oggetti di questa mattina che sono stati rinviati al pomeriggio, tra i quali al primo punto c'è l'interpellanza segnata al n. 4.