Oggetto del Consiglio n. 304 del 17 dicembre 1971 - Resoconto
OGGETTO N. 304/71 - Modificazioni della legge regionale urbanistica e per la tutela del paesaggio in Valle d'Aosta. (Ritiro di Mozione)
Fosson (U.V.) - Questa è una mozione dei Consiglieri Manganoni, Tonino, Crétier, Macheda e Savioz, c'è qualcuno dei presentatori della mozione che vuole illustrarla?
La parola al Consigliere Manganoni.
Manganoni (P.C.I.) - Il problema è semplice, cioè dovrebbe essere semplice, ma noi lo rendiamo complesso, perché non si vuole affrontarlo, almeno non lo si vuole risolvere.
Gli strumenti urbanistici che provengono dai Comuni e vengono inviati alla Regione, sono i piani regolatori e i regolamenti edilizi con piani di fabbricazione; i piani regolatori potrebbero essere esaminati in base alla legge urbanistica regionale, la quale però non prevede i piani di fabbricazione.
Allora i piani di fabbricazione, praticamente non possono essere approvati, deliberati dalla Giunta perché? Perché la legge regionale non li prevede.
Noi avevamo sollevato questo problema molti mesi fa, tanto è vero che la Giunta aveva portato in Consiglio una proposta di modifica della legge urbanistica, se non che questa proposta non è passata in Consiglio; la Giunta si era impegnata di rivederla, di riesaminarla e di riportarla presto in Consiglio, se non che sono passati i mesi e in Consiglio non abbiamo visto niente, con quali conseguenze? Che nessun piano di fabbricazione può essere approvato dalla Giunta, se la legge non lo prevede, ed allora tutti i piani di fabbricazioni dei nostri Comuni, naturalmente giacciono alla Regione, perché la Regione non li può approvare.
Non voglio entrare in merito alle conseguenze di questi strumenti urbanistici che rimangono lì, ma io vorrei accennare e chiedere una spiegazione all'Assessore. Dunque, oltre a sollecitare questa modifica da portare al Consiglio, noi abbiamo approvato, nella seduta del 7 ottobre, una legge regionale recante norme per i controlli amministrativi sugli atti degli enti locali, in Valle d'Aosta, all'articolo 7 dice: "la Giunta regionale... riscontra un vizio di merito alla deliberazione prevista dall'art. 4 della presente legge, può entro 30 giorni dal loro ricevimento invitare con richiesta motivata l'ente interessato a riprenderla in esame"; il termine è di 90 giorni per le deliberazioni in approvazione dei bilanci preventivi dei progetti di opere pubbliche e degli strumenti urbanistici.
Negli strumenti urbanistici rientrano anche i piani di fabbricazione; allora come fa la Giunta ad applicare questa legge sulla tutela degli enti locali quando non ha gli strumenti per farlo, cioè quando la legge urbanistica non dà alla Giunta la potestà di approvare i piani di fabbricazione.
Cioè noi ci troviamo di fronte ad un'incongruenza, perché approviamo una legge stabilendo dei termini, quella sugli enti locali e poi non abbiamo la legge urbanistica che ci dà la facoltà di approvare i piani di fabbricazione, pertanto io chiederei alla Giunta, adesso non continuiamo le polemiche che abbiamo già fatto a suo tempo su questi piani, però io inviterei la Giunta a portare al più presto, possibilmente alla prossima seduta, questa modifica alla legge urbanistica che da quanto è emerso dalle discussioni in quel famoso Consiglio basterebbe aggiungere a fianco della parola, dove la legge dice: "piani regolatori", aggiungere "e regolamenti edilizi con piani di fabbricazione", quindi è una modifica secondo me molto semplice; in modo che la Giunta disponga della legge necessaria che le dia le facoltà, le possibilità di mandare avanti questo strumento urbanistico.
Milanesio (P.S.I.) - Il contenuto oggetto di questa mozione diciamo così che è praticamente superata, perché superato, quindi io dico che accetto come raccomandazione, la Giunta accetta come raccomandazione, in ordine allo sveltimento dell'esame di questi strumenti urbanistici da parte del Consigliere Manganone, la legge sulla casa così detta che è stata approvata recentemente dal Governo nazionale, trasferisce alle Regioni la competenza per l'esame degli strumenti urbanistici, nella fattispecie dei piani di fabbricazione, per cui automaticamente dalla data di promulgazione di questa legge la Regione Autonoma della Valle d'Aosta ha questi poteri, cioè, non c'è più il dubbio di interpretazione se questi poteri ci erano attribuiti, con la nostra legge regionale, non avendo fatto espressa menzione dei piani di fabbricazione, in questo modo viene ad essere superata qualunque discussione giuridica.
Abbiamo fatto un quesito a questo proposito al nostro consulente giuridico il quale ci ha detto che quella legge, trasferendo alle Regioni questi poteri, automaticamente le trasferisce anche alle Regioni a statuto speciale.
Quindi noi questi poteri li avevamo già, ma dovevamo regolamentarli, non è che non li avessimo, non erano espressi chiaramente nella legge del 1960, quindi dopo aver fatto questo quesito, avuto la risposta, noi ci stiamo già comportando come se avessimo questi poteri.
Voglio ricordare a Manganoni però che quel disegno che comportava quella piccolissima modifica era stato ripresentato, solo che combinazione non aveva avuto il parere nel frattempo, sulla modifica della Commissione Finanze e Affari Generali, e allora venne rinviato per la seconda volta, nel frattempo è uscita la legge per cui noi abbiamo ritenuto superata la presentazione di questa modifica.
In questo senso dico che la mozione sarebbe superata, accolgo però come invito, l'acceleramento degli esami da parte della Giunta regionale di questi programmi di fabbricazione e piani urbanistici.
Faccio presente che in questo momento, proprio non voglio trovare tutte le scappatoie, ma proprio per l'assenza del Presidente, abbiamo dovuto sospendere per un momento gli esami dei numerosi piani regolatori e piani di fabbricazione che abbiamo all'attenzione della Giunta; tutti quelli che sono stati presentati, che sono stati istruiti, sono all'esame per l'approvazione della Giunta. C'è da prevedere che entro un termine breve, che io penso non sia superiore al mese, tenuto conto che il Presidente dovrà rientrare, insomma, io penso che verranno approvati o comunque respinti alcuni di questi strumenti, comunque ci sarà una definizione da parte della Regione, ci sarà una risposta.
Fosson (U.V.) - Nessun altro prende la parola su questa mozione? Il Consigliere Manganone.
Manganone (D.C.) - Io vorrei chiedere qualche chiarimento all'Assessore Milanesio. Quando i piani di fabbricazione o i piani regolatori vengono trasmessi dai Comuni alla Regione, mi pare che determinati commi della legge 765 cessano di aver efficacia e quali sono questi commi? Se non sbaglio sono il primo, il secondo, il terzo e il quarto dell'articolo 17.
Quindi praticamente dall'invio da parte del Comune di questo piano di fabbricazione o di questo piano regolatore valgono le norme previste da questo piano di fabbricazione e da questo piano regolatore? Vorrei sapere dall'Assessore se sono escluse però il rispetto delle distanze dalle strade comunali, regionali, statali, ovvero se decadono anche i limiti di rispetto delle distanze dalle strade con l'invio da parte dei Comuni di questi piani regolatori o di questi piani di fabbricazione.
A me pare che cadano anche queste clausole fissate dal Decreto Ministeriale del 1° aprile e del 2 aprile, perché io vorrei portare a conoscenza anche dell'Assessore, probabilmente lo sa già, perché a Pont St. Martin c'è un piano regolatore che è stato approvato fin dal 1970 ed io penso che dalla sua trasmissione in poi determinati vincoli cessino e cessi pure anche il vincolo di distanza dalle strade perché è impossibile costruire a Pont St. Martin, tanto è vero che sono lì, in Commissione, 57 progetti in attesa di essere esaminati, ma non da quest'anno, fin già dal 1970, anzi vorrei ancora riferire fin dal 1969 verso la fine.
Quindi io chiedo proprio all'Assessore Milanesio, se il Comune, interpretando fedelmente la disposizione della legge del 1° giugno 1971, può concedere le licenze omettendo di fare rispettare queste distanze dalle strade negli insediamenti previsti dal piano, questo è ovvio.
Milanesio (P.S.I.) - Cioè, dunque per quanto si riferisce ai programmi di fabbricazione, programmi di fabbricazione e piani regolatori, sui programmi di fabbricazione pare che la trasmissione, pare perché stiamo esaminando questo problema proprio da vicino perché diciamo che vi sono delle norme sulla cui interpretazione si sta discutendo, per i piani di fabbricazione, programmi di fabbricazione, la trasmissione alla Regione e la ricezione da parte della Regione fanno scattare il meccanismo, dopo un certo periodo di tempo che mi pare sia di 60 giorni, della salvaguardia, cioè in poche parole il Comune può, adesso non ricordo se sono 60 o 45 o 30, ad ogni modo lo stiamo esaminando... (voce) ...non so se immediato, comunque o c'è un termine molto ridotto, fa scattare immediatamente la salvaguardia, cioè il Comune deve comportarsi come se questo piano di fabbricazione fosse stato approvato. Però che cosa succede? Supponiamo che la Regione poi respinga o faccia delle osservazioni, allora si ritorna di nuovo in regime di centro abitato, questo è l'assurdo, non so se mi spiego; ecco che quindi dobbiamo un pochettino, stiamo esaminando per evitare dei guai ai Comuni e anche una mancanza di coordinamento tra le varie iniziative, comunque la legge, la nuova legge, quella sulla casa così detta, che ha previsto anche delle norme a modifica della legge 765, cioè la legge 22.10.1971 n. 865, questa legge qui praticamente annulla alcune disposizioni della 765 in materia di entrata in vigore.
Per quanto si riferisce al piano regolatore noi riteniamo, questa è una interpretazione della Regione, che il piano regolatore non possa considerarsi approvato se non c'è una espressa manifestazione di volontà da parte dell'Ente che è chiamato ad approvarlo, non so se mi spiego, per cui se la Regione non lo approva non si può dire approvato per decorrenza di termini, è una sottile questione giuridica sulla quale si sta discutendo da, diciamo così, da un po' di tempo.
Comunque nelle more, per evitare che ci siano problemi insoluti, la Regione sta appunto esaminando questi piani e cercherà di esprimere il suo parere alla svelta; posso tranquillizzare il Consigliere Manganone dicendo che il primo piano che abbiamo cominciato ad esaminare è proprio quello di Pont St. Martin, che è anche uno dei più vecchi come adozione.
Per i piani di fabbricazione invece, riteniamo che valga la salvaguardia, per cui il Comune possa applicarlo, questo riteniamo per i piani di fabbricazione, per il piano regolatore invece il meccanismo è diverso, la legge attribuisce un'importanza superiore per cui riteniamo che per compiere formalmente questo atto amministrativo, questa deliberazione, l'atto debba avere l'approvazione dell'organo preposto a questo parere insomma, per cui se non ha questo parere non è un atto perfetto e quindi non è, diciamo così, applicabile e non può avere efficacia nei confronti dei terzi. Comunque è una discussione che stiamo approfondendo.
Manganoni (P.C.I.) - Dunque, preso atto che non si rende più necessaria la modifica della nostra legge dato che le potestà che sono previste per le Regioni a statuto speciale, quella legge che prevede, vengono estese anche, no pardon, automaticamente, cioè dalle Regioni a statuto ordinario vengono estese anche a quelle a statuto speciale, quindi decade la necessità di fare una legge analoga; preso atto anche dell'impegno della Giunta di approvare, insomma di definire questi problemi, di questi strumenti urbanistici, alcuni che da anni giacciono presso l'Amministrazione regionale e l'Assessore ha anche stabilito, per alcuni naturalmente, la data di un mese, io mi auguro che la Giunta rispetti. Ecco, in base a queste precisazioni noi ritiriamo la nostra mozione che non ha più ragione di essere.
Fosson (U.V.) - Va bene, allora la mozione è ritirata?
Manganoni (P.C.I.) - Io vorrei solo ringraziare per la risposta datami dall'Assessore, però mi pare che l'orientamento che sta dando la Giunta o l'interpretazione della legge non sia quella esatta.
Io qui ho dei documenti che gli farò poi avere, perché una cosa è l'approvazione da parte dell'autorità competente e un'altra cosa è l'adozione e, diciamo, la cessazione di determinati vincoli sul tavolo della Presidenza o dell'Assessore al Turismo questo piano regolatore è già efficace nei settori, negli insediamenti, ed ecco che qui cadono tutte le norme del Decreto del 1° e 2 aprile del 1970.
Fosson (U.V.) - Va bene, ad ogni modo la mozione è ritirata dai presentatori. Manganone, approfitto, senza polemica, quella questione che abbiamo detto prima "pervenuta alla Commissione", lettera alla Commissione 9 novembre 1971, alle due Commissioni, la Commissione Affari Generali ha esaminato in data 24 novembre la Commissione dei Lavori Pubblici in data 29 novembre, quel provvedimento, qui c'è la lettera.
Adesso io vorrei fare una proposta.
Manganoni (P.C.I.) - Do atto di questo, però la mozione, è molto chiaro, la mozione sollecitava non alla Commissione o alla Giunta, allora dobbiamo riconoscere però che questo ritardo anziché alla Commissione va attribuito alla Giunta o all'Assessore... (voce) ...noi specificavamo sulla mozione a chi attribuivano i ritardi.
Rollandoz (D.C.) - Nella Commissione ai Lavori Pubblici di questa primavera eravamo stati d'accordo che l'Assessorato ai Lavori Pubblici predisponeva uno studio per conoscere la lunghezza delle strade comunali sulle quali occorreva intervenire. Quello studio è stato trasmesso un mese dopo ai membri della Commissione, dopo di che eravamo... si era concordato in Commissione che la Commissione si riuniva per una proposta su quello studio; io ho aspettato fino al mese di ottobre, al mese di ottobre ho fatto predisporre dall'Assessorato una legge, l'ha approvata la Giunta e poi è avvenuto l'iter, è avvenuto.
Fosson (U.V.) - Credo di avere già chiarito prima quali sono i compiti delle Commissioni e quali sono i compiti degli Assessorati, intendiamoci, perché qui altrimenti... (voce di Manganone) ...No, no, perché qui ad un certo momento si scarica facilmente il barile su certe cose, quindi parliamone, noi ad esempio nella Commissione Agricoltura abbiamo chiarito diverse cose, quindi chiariremo anche in seno alla Commissione ai Lavori Pubblici.