Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 302 del 17 dicembre 1971 - Resoconto

OGGETTO N. 302/71 - Concessione di contributi regionali all'Unione sportiva Aosta-Calcio e all'U.S. Robur di Aosta, nelle spese per la stagione agonistica 1971-1972. Approvazione e liquidazione di spese. Delega alla Giunta.

Fosson (U.V.) - La parola all'Assessore Milanesio.

Milanesio (P.S.I.) - Ci troviamo anche quest'anno di fronte alla richiesta di un contributo da parte dell'Unione sportiva Aosta.

Si aggiunge in più la richiesta dell'Unione Sportiva Robur la quale milita nello stesso torneo dell'Unione Sportiva Aosta, lo stesso girone.

È un argomento questo sul quale nel Consiglio si accendono sempre delle discussioni, delle dispute.

L'Amministrazione regionale, la Giunta regionale si è ispirata, come sempre in verità, nel proporre al Consiglio una certa deliberazione, si è ispirata a dei criteri che noi riteniamo di equità, e di, diciamo così, risparmio per quanto si riferisce all'impiego della pubblica finanza.

Qualcuno dirà: eh! ma come si propone di dare un contributo di un certo tipo all'Unione Sportiva Aosta ed un contributo inferiore all'Unione Sportiva Robur, come mai questo?

Intanto, mi pare sia facile dimostrare che vi è una differenza sostanziale fra queste due squadre, soprattutto in ordine al numero dei giocatori che giocano nelle medesime, non possiamo riferirci solo agli unici giocatori che scendono in campo, ma dobbiamo riferirci a tutto il patrimonio di giocatori, e soprattutto di giovani che possono venire allevati in queste squadre.

Ecco, perché noi arriviamo a dare queste proposte. Io vorrei limitarmi a dare una relazione brevissima, pronto, però, a rispondere alle eventuali domande, alle interrogazioni che voi vorrete rivolgermi, proprio perché riteniamo che sia il caso di sveltire la procedura del Consiglio, la relazione è molto esauriente, la relazione che è allegata agli atti.

Io sono qui solo per rispondere alle domande.

Si propone quindi la concessione di un contributo di 15 milioni per l'Aosta e di 8 milioni per la Robur.

Faccio solo presente questo, che sommando questi due contributi, noi otteniamo la stessa cifra che l'altro anno avevamo dato all'Aosta e alla Robur.

Quindi non vi è un aumento di spesa complessiva per quanto si riferisce a queste due squadre, rispetto a quanto avevamo dato rispettivamente a queste due squadre l'anno passato.

L'Aosta prende molto di meno, perché è stata retrocessa in una categoria inferiore.

Ma Robur prende molto di più perché è stata promossa ad una categoria superiore.

Mappelli (D.C.) - Io non ritengo giustificabile la posizione così, questa relazione fatta dall'Assessore, una più allievi e l'altra un po' meno.

Tu la metti giustamente in condizione di averne di meno, come si fa a ragionare cos' è come se tu, come Assessore venissi pagato di meno... Non so, come si fa a ragionare, io credevo che tu avessi portato delle giustificazioni sul piano tecnico e diversamente sul piano della struttura di questi due gruppi... differenziazione...

Ma quando tu mi vieni a dire che una ha più allievi, ma quanto tu ne darai meno, questa ne avrà sempre meno, il buon senso lo dice.

Comunque io non vedo, è troppa la differenza, una ha il doppio dell'altra, non dico mica che bisogna togliere all'altra, dato che fanno lo stesso girone, qui è un'amministrazione pubblica, è mica un ente privato che dice "questo mi piace di più di quello", questa è una discriminazione, per conto mio.

Insomma, il buon senso lo dice.

Savioz (P.C.I.) - Ecco, con ricorrenza, ogni anno, noi ci troviamo di fronte a queste richieste da parte della Società per i contributi a loro necessari per poter svolgere la loro attività, ed è logico che così sia, però c'è un problema che io vorrei ancora per la quarta, la quinta volta, risollevare in questo Consiglio.

Sulla necessità di venire incontro alle varie organizzazioni sportive, di vario genere, che ci sono nella nostra Regione, questo è ormai acquisito e non si discute più.

C'è però da fare una domanda a noi stessi, fin dove e come bisogna intervenire.

Nessuno ha coraggio di prendere posizione nel senso di dire che le società devono cessare la loro attività.

Le medesime per poter andare avanti, cosa fanno, continuano a fare debiti e a firmare cambiali.

Questa è la realtà in cui noi navighiamo, ed è una triste realtà perché finiamola di dare i soldi del pubblico a beneficio delle banche.

Non so se sia buona amministrazione per me, no, per me è cattiva amministrazione, quindi a suo tempo, parlo di sei, sette, otto anni fa, non so, forse anche di più.

Io ho presentato quando ero Assessore una soluzione definitiva per quello che concerneva la prima società sportiva che c'è in Aosta, purtroppo né la Giunta né il Consiglio accettarono questa soluzione, questa proposta, ma da allora a venire ad oggi, noi abbiamo speso diverse decine di milioni, che sono andati a finire nelle casse dei banchieri e non abbiamo risolto il problema, perché i debiti che c'erano in quel momento, ci sono ancora oggi, hanno cambiato le persone, hanno modificato le garanzie, però la verità è che tutti gli anni il Consiglio regionale della Valle d'Aosta dà dei contributi a questa società sportiva e questa regolarmente deve pagare gli interessi alle banche.

Signori, non credete che sia venuto il momento di prendere di petto questa questione e di avere il coraggio di prendere una soluzione in materia che vada definitivamente a fagiolo a tutto il problema?

Quindi, io direi i contributi vanno bene fino a un certo punto... però bisogna mettere le società sportive in condizioni di poter funzionare come devono funzionare e non bisogna mettere alla gogna in via continuativa, nel senso che devono spendere una parte dei contributi che la Regione dà per gli interessi che man mano che vanno avanti gli anni, moltiplicano il capitale.

Tutto qui, non c'è da fare né tragedie, né delle polemiche, non c'è da fare né delle accuse né andare a cercare dei meriti.

C'è però questa soluzione, c'è però questa situazione, e allora io penso che sia venuto il momento di riesaminare quelle famose proposte di dieci anni fa aggiornarle, liquidare il problema.

A meno che il Consiglio non decida ad un certo momento di non volere più le squadre di calcio e buona notte ai suonatori, perché così, francamente è una cosa che non può continuare.

Fosson (U.V.) - Chi chiede la parola? Il Consigliere Dolchi.

Dolchi (P.C.I.) - Io vorrei aggiungere alcune brevissime considerazioni, sul problema dei contributi alle squadre di calcio.

Secondo me, non possiamo non tener conto in una discussione, che come ha detto l'Assessore si rinnova ogni anno, che in Valle d'Aosta dopo la liberazione, lo sport ha preso un notevole incremento, e soprattutto per quanto riguarda il calcio, abbiamo constatato la necessità per incrementare soprattutto l'attività dilettantistica, era indispensabile per la mancanza di mecenati, l'intervento delle pubbliche amministrazioni, e questo ha dato i suoi frutti, ha dato i suoi frutti, non tanto nell'attività delle squadre che partecipano ai campionati più rappresentativi alla serie B, sono note le vicissitudine dell'Unione Sportiva Aosta, ma è comunque uno sport seguito e c'è stato un incremento notevole di attività in tutti i Comuni della Regione e soprattutto nel settore giovanile.

Molte volte si è detto è uno sport di massa, non è uno sport di massa. Partecipano a questo sport solamente gli sportivi che stanno seduti o in piedi negli stadi a seguire gli incontri.

Ebbene io vi vorrei dare alcuni dati brevissimi proprio perché ci si renda conto che l'intervento dell'Amministrazione regionale in questo settore non è superfluo.

Ci sono due squadre l'Aosta e la Robur che partecipano al campionato, così detto di promozione, le due squadre, Châtillon e A.N.P.I. Elter campionato di prima categoria, sei squadre campionato di seconda categoria, 23 squadre che disputano il campionato dilettante di terza categoria.

Queste squadre hanno, a seconda delle possibilità della stessa popolazione che rappresentano, a seconda, una, due, tre squadre di giovani, di giovanissimi, di allievi.

Sono quindi circa 1900 giocatori di tutte le età che praticano lo sport del calcio in Valle d'Aosta.

Fra queste, la più vecchia è stata fondata nel 1911, ricordo che ha sessant'anni, ecco forse una differenza che ha dimenticato il collega Mappelli, l'Aosta ha proprio per questa tradizione, oramai sessantennale, il maggior vivaio, è quella squadra alla quale attingono, hanno attinto in attesa di potersi fare le ossa, anche le altre squadre e altre considerazioni possono riguardare, direi, così, la gestione dell'Unione Sportiva Aosta, nei confronti delle altre squadre, i rapporti con le altre squadre.

Sono stati ceduti gratuitamente, cioè passati all'Unione Sportiva Aosta dal vivaio e dalle squadre, o dalla prima squadra, dalle altre squadre alle Società che partecipano come ho detto numerosi, ai vari campionati, ben 73 giocatori.

Ecco, io non è che voglia, premetto che mi asterrò dalla votazione perché faccio parte dell'Unione Sportiva Aosta, ma sono dati confutabili che nove giocatori della Robur provengono dall'Aosta, che nove giocatori dell'A.N.P.I. Elter provengono dall'Aosta, che sette del Châtillon provengono dall'Aosta, e che nel campionato di seconda categoria sei dell'Olimpia, due dell'Aymavilles, cinque del Quart, tre del Villeneuve, cinque del Nus, tre del Verrès, provengono dall'Unione Sportiva Aosta, e che nella terza categoria, sei giocatori del Cordelia, due del Saint Pierre, quattro del Gabetto, cinque di Gressan, uno di Morgex, provengono dall'Unione Sportiva Aosta.

Vi faccio grazia di tutti i nomi, comunque la documentazione per quei Consiglieri che volessero approfondire il problema, io la posso approfondire. Questo, cosa dimostra? Che bene ha fatto l'Amministrazione regionale ad intervenire, ad aiutare con quella ripartizione di fondi, fra tutte le società, a seconda della loro consistenza, dei contributi che sono risultati fondamentali, ma che c'è stata l'Unione Sportiva Aosta che proprio per la sua anzianità e per il suo numerosissimo vivaio e per i milioni che vengono spesi per il settore giovanile, ha permesso l'incremento dell'attività e l'incremento del parco giocatori delle altre società.

Ecco, mi sembra che in questa potrebbe essere spiegata la differenza della proposta che viene fatta dalla Giunta, dall'Assessore al Turismo fra l'entità del contributo all'Aosta e alla Robur; e ha già detto il collega Savioz quelle che sono anche le difficoltà che sono dell'Unione Sportiva Aosta per i campionati, passati, per i debiti contratti, per gli interessi passivi che gravano ora sul bilancio della Società.

Io non vorrei dilungarmi di più.

Mi sembra che la proposta della Giunta possa essere accettata, anche perché risponde ai bilanci presentati dalle Società interessate e concludo ricordando una cosa sola, c'è una differenza sostanziale, notevole, nel bilancio della Robur, nel bilancio dell'Aosta, per quanto riguarda i campionati passati, ma è ovvio, perché la Robur è passata da un girone inferiore al girone superiore, quindi il campionato precedente, si riferiva ad un girone, inferiore, dove le spese di trasferta e gli impegni finanziari erano notevolmente inferiori, mentre l'Aosta, purtroppo per la sua retrocessione, è passata da un girone superiore ad un girone inferiore, quindi nel bilancio consultivo risultano tutte le spese di campionato che non era più solamente dilettantistico, ma come appunto è stato precisato, era semiprofessionistico, per cui gli oneri, nei confronti dei giocatori erano notevolmente superiori.

Io non avrei altro da dire, cioè avrei anche altre, molte altre cose, da dire, ma mi sembra che il Consiglio con questi elementi possa esprime il suo voto favorevole alla proposta della Giunta.

Manganoni (P.C.I.) - Io voglio limitarmi ad alcune constatazioni dei fatti, basandomi su questa relazione.

Qui vediamo una società, la Robur, che è stata promossa, vediamo l'Aosta che è stata retrocessa e adesso si trovano tutte e due nella stessa categoria, dai dati che rilevo di qua, vediamo ancora che la Robur l'anno scorso ha avuto due milioni, l'Aosta ne ha già avuto ventuno e mezzo.

Allora si potrebbe anche fare questa deduzione, perché quelli sono andati avanti, quelli della Robur; perché gliene abbiamo dati pochi e allora hanno dovuto giocare, hanno dovuto mettercela tutta, perché questi sono andati indietro, perché questi navigavano nei milioni, "noi grandi, noi professionisti, noi soldi ne abbiamo", no, e queste sono le conseguenze, a mio parere, se ne avessimo dati un po' meno all'Aosta, l'anno scorso chissà che forse non sarebbe retrocessa, perché avrebbero pensato al giocare, giocare meglio come hanno fatto quelli della Robur, questa è una deduzione mia personale, che comunque non si può escludere... (voci) ...No, perché noi sappiamo, quel periodo in cui avevano mandato i giocatori a 80.000 lire al mese a passarsi le ferie in un certo albergo, nelle vicinanze di Aosta, i quali oltre a passarsi le ferie di giorno, poi di notte, ben sappiamo dove andavano, poi naturalmente a giocare al pallone... naturalmente retrocedevano, ma se a quelli anziché dare 80.000 e pagarli la pensione in un albergo, ne avessero dati molto meno, e li avessero mandati a lavorare, come fanno in genere i giocatori dilettanti, si sarebbero comportati meglio, comunque, questa è una considerazione personale.

Voglio solo osservare... la differenza enorme di contributo fra le due squadre che appartengono alla stessa categoria.

Faccio solo un'altra constatazione, una sola poi finisco perché ce ne sarebbero troppe da fare, da questi rendiconti stagionali, ecc., la squadra di calcio dell'Aosta, c'è qui un costo per... no, sì... per compensi corrisposti a giocatori, allenatori, ecc. 27.000.000, la stessa voce della Robur compensi, ecc. 2.000.000; quindi 25.000.000, una spende 2.000.000 e l'altra ne spende 27.000.000.

La Robur dice e qui diamo atto che questi almeno hanno avuto il coraggio di metterlo sopra, e hanno potuto metterlo perché la cifra era ragionevole, 15.000 lire al mese per ogni giocatore, trenta mila lire per 10 mesi, all'allenatore, di questi 27 milioni sotto questa voce generica, compensi, ecc. non si potrebbe sapere quelli dell'Aosta cosa danno mensilmente ai giocatori, ma compresi i premi, tutto, perché noi sappiamo com'è, in modo da poter fare anche un confronto, quelli della Robur hanno 15.000 lire al mese, no, chiaro, quelli dell'Aosta hanno messo 27.000.000 nella voce generica, quanto hanno al mese quelli dell'Aosta? Massaggiatore della Robur, allenatore, noi dobbiamo fargli i complimenti perché ha portato la sua squadra alla vittoria, alla promozione, l'altro allenatore, massaggiatore che invece li ha portati alla retrocessione, quanto ha al mese? Questo per poter fare i confronti, per avere una idea, perché noi sì stanziamo i milioni, denaro pubblico, allè, dai, però vediamo un po' dove vanno questi soldi, a chi, come?

Personalmente cosa avevano al mese? Questa la domanda che io pongo all'Assessore, non perché io voglia votare contro, sia contrario, ecc. No, io sono favorevole, specialmente allo sport popolare. Comunque questa è una mia considerazione a parte, per avere le idee chiare, in modo da sapere veramente questi soldi dove vanno a finire, nelle tasche di chi vanno a finire, invece così con queste voci generiche, messe giù appositamente per confondere le idee, per non dire niente ai Consiglieri, che hanno un po' una certa responsabilità, non sono denari loro, ma denaro pubblico che i Consiglieri amministrano, avrebbero anche il diritto di sapere, non solo, ma la stessa popolazione dovrebbe sapere, perché i soldi sono loro, cosa diamo agli uni, cosa diamo agli altri, adesso... poi che sono sullo stesso piano...i debiti, ne ha già accennato Savioz, la questione dei debiti dell'Aosta è una ...che va avanti da decenni, quindi, auguriamoci che non continuino a farne.

Io aspetterei questa risposta dall'Assessore.

Fosson (U.V.) - La parola al Consigliere Freppaz.

Freppaz (U.V.) - À l'argument n° 3, je regrette d'avoir constaté que des arguments seraient été nécessaires qui passent avant tout à la Commission consiliaire au Tourisme, moi ce n'est pas que je suis contraire, puis personnellement je dois dire d'être à faveur et de reconnaître l'encouragement qu'on doit faire aux Associations sportives, cependant ce sont des problèmes de compétence de la Commission consiliaire au Tourisme.

Fosson (U.V.) - Qualcun'altro chiede la parola? Consigliere Ramera.

Ramera (D.C.) - Io non ho sotto mano la relazione, non è colpa mia, e non ho ascoltato gli interventi precedenti, comunque dalla relazione di cui ricordo, a una squadra si danno 9 milioni e all'altra 17,16, una cosa del genere, naturalmente sono contrario a una deliberazione di questo genere.

Se due squadre fanno il medesimo sport, concorrono nella medesima categoria, e poi non dimentichiamoci che qui si parla sempre di sport, queste famose due squadre giocano nella bellezza della serie E nel campionato di calcio, perché quasi quasi noi siamo qui a discutere come se queste nostre squadre difendessero l'onore regionale in serie A.

No, sono in serie E addirittura, per cui io m'immagino se una di queste avesse mai la disgrazia di arrivare in serie A con le pretese che abbiamo visto negli anni passati, non basterebbe metà del bilancio regionale... (voci).

Ho sentito l'intervento appassionato del Collega Dolchi, il quale, essendo membro del Consiglio direttivo dell'Aosta ha speso naturalmente le sue parole in senso giusto, da lui ritenuto giusto. Però mi è bastata una frase "che tutte le squadre hanno attinto nel serbatoio dell'Aosta", mi verrebbe voglia di... ma io dico, se l'Aosta è quella squadra, m'immagino cosa abbia potuto dare agli altri, ecco mi immagino cosa abbia potuto dare agli altri.

Questa generosità di bidoni, io dico, perché a un dato momento una squadra che gioca in serie E, capoluogo di provincia di regione, che è talmente generosa da dare giocatori alle altre squadre, mi immagino quali regalie possa aver fatto.

Ma in fatto di regalie o di generosità, proprio dato che c'è il parallelo tra due squadre che giocano il campionato medesimo, io mi ricordo semplicemente una cosa: che appena la Robur ha vinto il campionato ed è salita di categoria, l'Aosta, così piena di mezzi, di giocatori, ecc., la prima cosa che ha fatto, generosa, fraterna, è andato a portar via il modesto allenatore della Robur che aveva guidato la squadra alla promozione.

Questa sarebbe la generosità e la fraternità che corre tra due squadre della stessa città.

E allora io dico una cosa: Signor Assessore, diamo a tutte e due la medesima cifra...esiste poi un problema, dell'Aosta molto probabilmente, che si trascina da secoli, da decenni, che sono i famosi interessi, o debiti, che pendono non so da quali gestioni del passato, io dico, facciamo anche qui una volta per tutte un colpo di spugna, vediamo quanti sono questi debiti, paghiamoli, però le due squadre, che si tirino su un po' i calzoni e allora si tirino su le mutandine, per fare più bella figura, perché veramente io non so, quando mi leggo il giornale e leggo l'Aosta sembra di essere i primi della classe, gioca con il Cigliano, il Volpiano, paesetti che hanno 1500... (voci) ...Cigliano scommetto che gioca più giù dell'Aosta, dato che c'è Germano, allora anche più su, comunque con dei paesetti di nessun conto.

Ma io dico, a un dato momento o si fa dello sport, per lo sport, io ho sempre detto o agonistico che meriti, altrimenti facciamo dello sport popolare, invitiamo tutte le squadre dei paesetti che si divertono la domenica, ma non abbiamo la pretesa di dire la nostra parola per lo sport del calcio, perché con tutti questi vivai, queste migliaia di giocatori che pullulano, che crescono all'ombra della bandiera dell'Aosta o di altre società, ma soprattutto dell'Aosta, dato che regala giocatori, mai visto un giocatore emergere! Mai visto, per carità, un giocatore emergere, neanche uno, tranne il famoso caso di Dalmonte che non so come mai sia capitato, però si è subito eclissato anche lui, mai visto un giocatore dell'Aosta emergere, dare lustro ai tanti quattrini che la Regione ha versato...

Quindi io propongo che la quota sia uguale per tutti, tutte e due le squadre e semmai per la questione debiti l'Assessore suggerisca qualcosa.

Fosson (U.V.) - Qualcun altro chiede la parola? La parola all'Assessore Milanesio.

Un momento allora. Va bene la parola all'Assessore Milanesio.

Milanesio (P.S.I.) - Io sono stato un facilissimo profeta quando ho detto che si ripresenta la discussione di tutti gli anni, difatti, non ho fatto una relazione, sono stato molto cauto, e ho fatto riferimento alla relazione presentata per iscritto che dà delle cifre, indica concretamente delle richieste e fa presente una situazione finanziaria e patrimoniale di due sodalizi, perché è difficile parlare di questo argomento e assumere delle determinazioni, intanto perché il Consiglio dovrebbe fare una scelta a priori, scelta che però ha già fatto, nel senso di dare dei contributi.

Quale poteva essere questa scelta a priori, dobbiamo incoraggiare lo sport spettacolo, che ad un certo punto diventa sport spettacolo, per i professionisti, niente di eccezionale, però diventa sport spettacolo, non c'è niente da fare.

Dobbiamo incoraggiare concretamente questo tipo di manifestazione sportiva, è anch'essa una manifestazione sportiva però più costosa delle altre, oppure dobbiamo abbandonare la sovvenzione allo sport, quando lo sport diventa spettacolo, diventa semi-professionismo, diventa professionismo.

Questa è la domanda che bisognerebbe porre al Consiglio regionale, in risposta a questa domanda ci comporteremo di conseguenza, però, in definitiva, noi per uno spirito di campanile, ben inteso, o mal inteso, vuoi per una serie di altre considerazioni, all'Aosta e a quelle squadre che hanno rappresentato in qualche modo la Regione, il Comune, insomma le squadre di bandiera, si è consentito con i mezzi pubblici, mezzi della Regione, mezzi del Comune, si è consentito di partecipare a dei gironi, a dei campionati che risollevano lo sforzo finanziario.

Io sono stato ben lieto che il Consigliere Dolchi abbia voluto fare un'esposizione molto ampia sul perché di questo mecenatismo pubblico, di questo mecenatismo comunale o regionale.

La ragione l'ha individuata egregiamente, ma l'avevamo già individuata prima, nel dire che non vi sono delle società industriali, economiche che fanno del mecenatismo, la nostra Regione è quella che è, siamo centomila abitanti, abbiamo già detto prima, vi è un grosso complesso produttivo che è la Nazionale Cogne, vi sono altre industrie che non sono grandissime industrie, sono medie, al massimo arrivano a livello della media industria, e non possono permettersi il lusso di sostenere finanziariamente delle squadre, degli atleti, a scopi pubblicitari come fanno altre organizzazioni economiche... il ricorso frequente all'ente pubblico, alla Regione, al Comune per l'esborso di questi denari per queste attività.

È chiaro che c'è una situazione particolare, c'è una situazione anomala perché fin che si tratta dell'intervento privato, ognuno i soldi li spende come vuole e sono affari suoi.

Quando si tratta invece di spendere del denaro pubblico, dobbiamo fare riferimento o a un interesse pubblico o per lo meno, ad una attesa, ad una aspettativa generalizzata da parte dei cittadini, altrimenti il nostro intervento non troverebbe giustificazione morale né amministrativa.

Ma io in questo momento mi sto comportando né più né meno di come si sono comportati i miei predecessori, cioè sono inserito in una scia, che ripeto, è discutibile, certamente discutibile, tanto è vero che tutte le volte che si viene in questo Consiglio le due anime, diciamo, di questo Consiglio si scontrano sullo sport, discutono.

Ora, però, a me pare di aver capito che l'unico intervenuto che sia rappresentante dell'anima, diciamo così, sport dilettantistico, punto e basta, niente contributi per le attività semi-professionistiche, sia stato forse un pochettino Manganoni, sotto quel profilo, gli altri Consiglieri invece, compreso Ramera, che ha fatto delle proposte che poi analizzerò, si sono inseriti in una logica, cioè quella di aiutare anche i semi-professionisti, ecco, mi pare che sulla necessità di intervenire non ci siano state delle discussioni; Manganoni ha detto: "forse sarebbe bene non dar niente".

Ora vi renderete conto che questi sono degli argomenti che scottano, cioè la Giunta ci pensa sopra, ci ragiona, pensa di fare il meglio, però è chiaro che quando vengono in Consiglio sono sempre oggetto di discussione, di valutazione... proprio perché queste distinzioni non passano tra partito e partito, passano all'interno degli stessi partiti, perché c'è chi ha più sensibilità, chi si sente portato a dare il suo contributo anche alla direzione di una squadra.

Altri che non seguono questo settore, non interessa assolutamente e allora di qui nascono le considerazioni critiche e molte critiche.

Perché si è proposto questo contributo differenziato? Per una ragione, innanzi tutto di vischiosità, cioè, ecco, mi spiego.

Intanto l'Aosta è stata retrocessa, ha fatto quello che ha potuto, ha un parco giocatore di un certo tipo, è chiaro che un certo numero di queste spese, per lo meno quelle che si riferiscono all'apparato, diciamo al parco giocatori, queste spese permangono, sussistono anche se scende in un girone inferiore, ci saranno meno spese di trasferta, ci saranno meno spese perché questo girone costa di meno rispetto all'altro, ecco la ragione della diminuzione del nostro contributo.

Voi direte "eh sì, però continuate a dare quindici milioni all'Aosta, mentre proponiamo di darne otto alla Robur", intanto la Robur si è affacciata a questa serie, può darsi che ci rimanga, può darsi che venga retrocessa.

Non so se mi spiego. Intanto questo è il primo anno, se rimanesse nella stessa serie, cioè se questo anno il campionato si svolgesse in modo tale per cui l'Aosta e la Robur rimangono entrambe nello stesso campionato, il problema di una certa equità sollevato da Ramera, io penso che troverebbe sensibili molti Consiglieri.

Però siamo in un anno di trapasso, quindi un anno in cui ci sarà una definizione; io sono convinto, forse mi sbaglio, sono convinto che comunque l'Aosta non possa essere retrocessa, non credo che l'Aosta sarà retrocessa. Potrebbe invece essere retrocessa la Robur.

Ora, intanto per giudicare della congruità di queste richieste... (Voci) ...Ma Mappelli, intanto io non voglio essere interrotto, tanto per incominciare, non voglio essere interrotto, primo, secondo non sono presuntuoso, ma ad ogni modo con certi Consiglieri posso anche essere presuntuoso. Soprattutto con i Consiglieri che non leggono neanche gli allegati, poi parlano tanto per mettere fuori qualche metro cubo di fiato, e per riscaldare l'ambiente.

Quindi io specifico questa nostra proposta, dicendo che intanto la situazione debitoria dell'Aosta... (Fosson: basta Consigliere Mappelli) ...così come da allegati e sono attendibili, sono stati controllati è una posizione debitoria di 14 milioni circa, c'è anche un sollecito da parte della banca che è giunto in questi giorni, che vuole intentare un'azione legale per il recupero di questi crediti.

Quindi situazione debitoria di 14 milioni che si riferisce soprattutto alle vecchie passate gestioni, dove vi sono ancora molte persone o le vedove di queste persone che hanno firmato degli effetti, oggi si vedono mettere all'incasso, con grosso dispiacere di questi signori.

Ora, quindi situazione debitoria di quel tipo, bilancio di previsione.

Il bilancio di previsione prevede un disavanzo di oltre venti milioni, ripeto, è il discorso dell'apparato, è il discorso del numero dei giocatori che ci sono, è il discorso degli allievi.

La Robur si presenta con un esercito, una previsione di esercizio di 9 milione e mezzo, aggiunge poi che ha quattro milioni di debiti.

Io ritengo che per quest'anno proporre l'assegnazione di questi due contributi sia dare una cosa sensata, fermo restando che alla fine di questo campionato vedremo come sono andate a finire le cose, se l'Aosta e la Robur continueranno a militare nello stesso girone, vada da sé che a questo punto si pone il problema di una più equa, veramente più equa distribuzione, oggi abbiamo una situazione di rischiosità, per quest'anno, questa situazione si presenta ancora, non possiamo far subire un tracollo, diciamo così, finanziario all'Aosta che già si trova in difficoltà, nello stesso tempo sarebbe esagerato dare più alla Robur, in quanto la Robur cosa ha chiesto? Ha presentato un bilancio di nove milioni e mezzo, le diamo otto milioni, mi pare che sono tanti.

Ora, con questo Ramera, non voglio dire che è giusto in assoluto che l'Aosta prenda 15 milioni e che sia giusto in assoluto che la Robur ne prenda otto.

Io dico solo questo che due sono i discorsi, o noi decidiamo di non dare niente a nessuno, si può anche decidere, così tronchiamo ogni discussione, oppure in questa situazione veniamo incontro alle esigenze reali e manifestate.

Io concordo con Ramera che se un altro anno l'Aosta e la Robur sono nello stesso girone, bisognerà trovare il modo di equiparare questo contributo, perché non sarebbe a mio avviso giusto che esistessero due pesi e due misure.

Però oggi c'è una situazione di vischiosità, tu mi hai capito perfettamente, una viene da un girone superiore con certi problemi, con certi debiti, ed è giusto intervenire in qualche misura, l'altra viene da un girone inferiore, ha avuto la promozione, non si sa se rimarrà in questo girone, in questa categoria, vediamo come va a finire, per quest'anno. Noi intervenendo in questa misura, intanto togliamo all'Aosta sei milioni e mezzo circa, rispetto al contributo dell'altro anno e diamo alla Robur in più sei milioni.

Cioè, mi pare che complessivamente, insomma, si rispettino le esigenze che hanno manifestato queste squadre.

Per l'avvenire concordo con Ramera, quando dice: potrebbero essere dei problemi per cui bisognerà studiare l'opportunità di un intervento più appropriato, ma dovremmo vederlo anche in relazione all'esigenza che manifesteranno queste squadre.

Io insisto su questo, io non so, mi pare di aver detto delle cose abbastanza serene, io non tengo né per l'Aosta, legittimo il Consigliere Dolchi - apprezzo il Consigliere Dolchi che venga qui in Consiglio e faccia la sua battaglia e dica... io non tengo né per l'Aosta né per la Robur, io non posso tenere per nessuno, ecco questo, il discorso, mi pare.

Devo far riferimento anche a quello che ha detto il Consigliere Savioz, che si è trovato anche lui tante volte questi problemi, diciamo così, tra i piedi, senza offendere nessuno, e anche lui ha dovuto molto spesso, così discutere con questo Consigliere, esprimere delle decisioni, prima come Sindaco e poi come Assessore regionale.

È vero che esiste il problema debitorio dell'Aosta, è vero, esiste ed è di 14 milioni circa, c'è una azione per recuperare questi crediti alla svelta.

Ecco, oggi assegniamo questi contributi e rivediamoci fra un anno, e rivediamoci alla fine del campionato, io concordo con Freppaz, quando dice questa discussione doveva essere fatta alla Commissione Turismo, però io faccio presente che gli argomenti io li mando alla Presidenza del Consiglio, con questo non voglio scaricare il "badeau" al Presidente Montesano, sia ben chiaro, io li mando alla Presidenza del Consiglio, è la Presidenza del Consiglio che li assegna per competenza. Ora io sarei stato ben lieto che questa discussione fosse avvenuta prima in Commissione Turismo, poi in Commissione Affari Generali, questa preghiera la faremo tutti assieme, penso che il Consiglio sia d'accordo affinché d'ora in avanti si svolgano così le cose, perché, noi di solito cosa facciamo? Sono delibere, ma sarebbe bene che si potessero portare, almeno per una discussione preliminare, per una consultazione, sarebbe anche meglio, però, ripeto, non spetta a me fare una cosa del genere.

Io li mando al Presidente del Consiglio, il quale poi decide, disloca, opportunamente queste proposte. Ora insisterò per questo: quest'anno manteniamo questo tipo di proposta che è ragionevole sotto il profilo della Pubblica Amministrazione perché non aumenta la spesa complessiva che abbiamo sostenuto l'anno scorso.

L'anno scorso, abbiamo speso, mezzo milione in più, direi, per l'Aosta e la Robur: ventun milioni per l'Aosta e due milioni per la Robur, facevano ventitré milioni e mezzo, quest'anno proponiamo di spendere ventitré milioni, non vogliamo lesinare su queste cose, però non aumentiamo il monte che avevano messo a disposizione l'anno scorso.

Facciamo questa ripartizione che tiene conto delle situazioni, come si presentano, nel tempo, l'Aosta ha delle passività, ha un apparato, ha una struttura, ha un vivaio, ha un certo costo di gestione, di amministrazione, veniamo incontro all'Aosta così com'è, come veniamo incontro alla Robur così com'è. Vediamo quest'anno cosa succede, se si consolidano queste situazioni, è chiaro che dovremo trovare un comune denominatore e allora si potrà fare il discorso cui ha accennato Ramera, saniamo i debiti e poi mettiamoli sullo stesso piede di parità. Ecco.

Io su questo sono d'accordo, non sono qui per perpetuare una disuguaglianza se questa disuguaglianza non deve essere.

Fosson (U.V.) - Prima di dare la parola al Consigliere Savioz che l'ha chiesta, vorrei fare solo una precisazione sulla risposta che ha dato l'Assessore Milanesio alla richiesta fatta dal Consigliere Freppaz.

Ora non si può dire così, semplicisticamente, noi mandiamo queste cose alla Presidenza del Consiglio, è la Presidenza del Consiglio che deve eventualmente mandare alle Commissioni perché la Presidenza del Consiglio manda alle Commissioni in base al Regolamento, i progetti di legge, perché su questo punto è tenuto a mandarlo, perché il regolamento è ben preciso.

Ora sulle delibere, certamente che il Presidente del Consiglio se mandasse le delibere alle varie Commissioni, esulerebbe da quello che è il suo compito e da quello che è specifico nel Regolamento. Quindi se ci sono degli argomenti particolarmente delicati che vengono approvati con deliberazione dal Consiglio regionale, deve essere l'Assessore che deve avere la sensibilità se quell'argomento va portato alla Commissione o meno.

Ora effettivamente, siccome le Commissioni sono per Regolamento, devono interessarsi, devono dare il loro parere per i progetti di legge, per i disegni di legge, possono essere interpellati dai singoli assessori, anche per quegli argomenti più controversi, in maniera di semplificare la discussione che avviene in Consiglio.

Questo solo per la precisione, in quanto alla risposta che è stata data al Consigliere Freppaz.

La parola al Consigliere Savioz.

Savioz (P.C.I.) - Fosson, tu mi hai già preceduto su alcune cose quindi io non le ripeterò e le accetto.

Quello che invece mi preoccupa è il fatto di non voler risolvere definitivamente questo problema, perché? Perché io penso che se a un certo punto l'Assessore al Turismo, ritenuto importante il provvedimento e la questione, si avvalga della Commissione del Turismo, si avvalga delle Commissioni competenti in materia.

Poniamo questo problema una volta per tanto al fuoco del Consiglio regionale, liquidiamolo e non ne parleremo più.

Invece di questo passo qui cosa facciamo, facciamo delle incongruenze, facciamo delle cose non giuste, l'Aosta continua a spendere circa due milioni all'anno per pagare degli interessi sui venti milioni che ha di debiti, la situazione diventa sempre più penosa, ricordo che questi debiti, non sono tutti colpevoli, quelli che hanno diretto la Aosta perché hanno avuto delle assicurazioni che poi non sono state mantenute, ma ho precisato prima: non voglio né recriminare, né accusare, né cercare dei meriti.

Io dico solo le cose così come stanno, ritengo che il Consiglio, per essere a posto deve affrontare questi problemi nelle commissioni competenti, riportarli, liquidarli, in modo che il denaro pubblico, ripeto, non vada più a finire, nelle casse e negli interessi dei bancari.

Fosson (U.V.) - Qualcun altro che vuole ancora parlare sull'argomento, se non c'è più nessuno mettiamo in votazione... la parola al Consigliere Germano.

Germano (P.C.I.) - Io vorrei insistere ancora un momento. Sono d'accordo sulla proposta della Giunta, però abbiamo sempre questa situazione anomala dell'Aosta che ha un debito di 14 milioni e che paga un milione e 400.000 circa di interessi passivi ogni anno.

Perciò io direi, insisto con quel che ha detto Savioz, approviamo questa deliberazione, così però incarichiamo la Commissione al Turismo, assieme all'Assessore, di esaminare questa situazione debitoria, di portarci un provvedimento che la risolva, di modo che l'anno prossimo guardiamo alle cose come sono senza avere questo carico di debiti.

In modo che sia una situazione pulita, dove ognuno dica la sua posizione, però sia chiara.

E penso che sia anche quello che diceva Ramera in sostanza.

Fosson (U.V.) - La parola al Consigliere Ramera.

Ramera (D.C.) - ... l'Assessore diciamo il saldo di questi debiti, per far più in fretta.

Non dico adesso, porti questo saldo, sia della Robur che quanti milioni ha? Quattro? E sia dall'altra che ne ha 14, chiudiamo, però la storia di dire rimandiamo tra un anno, saremo a fare la stessa discussione.

La Robur sarà, sfortunatamente per lei, dato che so che è l'ultima in classifica, retrocessa, l'altra si sarà salvata con poco onore, e allora direi: che un altro anno, fissiamo già adesso gli otto milioni per un altro anno all'Aosta, dato che chi rimane, rimane così, non si può dire: quella è arrivata quest'anno, gliene diamo soltanto otto, all'altra ne diamo 15 perché retrocessa.

Nel prossimo anno, che l'Aosta rimane così, il famoso parco giocatori, che ho detto io che giocatori sono prima... no, perché solo iscriverne delle centinaia fa niente, se poi non sanno giocare al calcio, non ha nessuna importanza.

Io ritengo che l'Assessore deve portare il provvedimento debitorio, diciamo, di saldo dei debiti al più presto. Così almeno lo chiudiamo questo argomento e non si ripresenti più un altro anno, perché allora non ci saranno scuse, perché già quindici anni fa quando ero in Consiglio comunale, con Sindaco Savioz, avevo detto che è troppo comodo fare i dirigenti di società ad Aosta. È troppo comodo, quindi a un dato momento noi diciamo che saldiamo i debiti e che dal prossimo anno avranno il contributo, il resto se lo provvedono loro.

Fosson (U.V.) - La parola all'Assessore Milanesio. Un momento Milanesio, la parola al Consigliere Tonino prima.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Voglio solamente dire questo: è tre anni che sono seduto qui in questo posto, è tre anni che sento parlare di debiti della Società Aosta, quindi io concordo pienamente con coloro che hanno fatto la proposta di liquidare questi debiti nel più breve tempo possibile, e così che si possa andare avanti come si deve.

Propongo anche giustamente che il contributo, visto l'andazzo del prossimo campionato calcistico, il contributo sia pari sia per la Robur, sia per l'Aosta, non è giusto che appaia una certa discriminazione, dico appaia. Sono valevoli alcune osservazioni fatte su questo, però appaiono queste discriminazioni.

Quindi io sono dell'avviso che si liquidino questi debiti che l'Aosta ha, di modo che il contributo che dà la Regione non vada nelle tasche delle banche, e si proceda in meglio.

Fosson (U.V.) - Un momento. Se permettete vorrei fare una precisazione per i Consiglieri. Molti dei Consiglieri che hanno preso la parola, che non erano presenti in precedenti Consigli, forse, per solo ricordare che i debiti dell'Aosta erano stati sanati completamente a un certo momento dall'Amministrazione regionale da alcuni anni, erano stati sanati completamente con l'impegno che non sarebbero più ritornati dei debiti e praticamente siamo ritornati a un certo momento nella stessa situazione di prima, questo solo per la precisazione, basta andare a vedere i verbali, andare a vedere il momento in cui sono stati sanati... (voce: nel '61, dieci anni fa e non è stato[m1] [m2] ...) ...Io vi garantisco che non ricordo in questo momento l'anno, ma i debiti dell'Aosta a un certo momento sono stati completamente sanati dall'Amministrazione regionale, non ricordo l'anno, non è vero, mi permetto di dire che è vero.

Ecco, bisognerà vedere, dico questo per la precisazione, perché se si darà un mandato alla Commissione di esaminare questo problema, bisognerà che si ricordi anche di questi precedenti.

Ecco, la parola al Consigliere Bordon.

Bordon (D.C.) - ... neanche interesse e necessità di intervenire però visto le cose come si mettono, è giusto che si puntualizzi qualche cosetta.

Anzitutto, basterà vedere i verbali delle sedute precedenti, io ho avuto l'onore di far parte di questa Aosta "football club" come grande portiere, sulla statura nessuno poteva discuterne, che ci sia un discendente oggi come portiere Bordon, lo vedete nelle cronache di tutti i giorni, e quindi arrivati a questo punto, per non drammatizzare la cosa fra è vero e non è vero che sia stata sanata la situazione, io volevo soltanto precisare alcune cose, non avevo bisogno di prendere la parola perché siamo tutti d'accordo, siamo avviati su una soluzione che mi sembra sia la più sensata.

Io non posso garantirvi se ha ragione Fosson o se ha ragione Germano, io mi ricordo solo che dal 1955 all'Assessorato al Turismo si è trattato questo problema, io l'ho lasciato in eredità a Savioz, Savioz avrà certamente lasciato in eredità ad altri, ma io ho l'impressione che questo problema non sia stato sanato. Cioè, a un certo momento, se non dimentico, se non sbaglio, la situazione dell'Aosta migliorò, perché a un certo momento, mi sembra, Presidente Bondaz, ebbe a vendere un giocatore al Genova, non mi ricordo più il nome e ebbe a prendere un certo numero di milioni, ricordo che allora venne in Assessorato, se non sbaglio, il Geom. Cuaz Enrico, che era uno dei responsabili di questa società e portò un bilancio passivo di una ventina di milioni.

Adesso non mi ricordo più, sono passati troppi anni, la verità e la conclusione è solo questa: che anche allora avevamo fatto lo stesso discorso e si vede che allora erano più carenti i denari, la mentalità era un po' diversa e non si riuscì a portare a soluzione questo problema.

Ora che cosa abbiamo sempre speso come parole per questa Aosta? Innanzi tutto noi abbiamo sempre detto: non il famoso motto mens sana in corpore sano, ma noi abbiamo sempre ritenuto che questi giovani che seguono questo sport in linea di massima non siano i capelloni che vanno a giocare al biliardo tutti i pomeriggi, che fumano e respirano in ambienti poco sani, noi abbiamo ritenuto che fosse uno sfogo, una valvola di sicurezza come avviene in tutta Italia e ci saremmo augurati che questa Aosta, siccome tutte le società sono passive, ce ne sono pochissime in Italia, neanche in serie A... noi ci saremmo augurati che come ha fatto la Sardegna, e come hanno fatto altre regioni, si volesse aiutare sempre di più questa Aosta, che in fondo in fondo era anche una propaganda turistica per il posto.

Naturalmente cosa abbiamo visto? Abbiamo visto che le cose si sono complicate sempre di più, addirittura adesso ne dobbiamo sovvenzionare due, perché sono tutte e due allo stesso livello, sarebbe stato bellissimo se invece di poterne sovvenzionare due, ne avessimo potuto sovvenzionare una, dando qualche cosa di più a questa Società. Ora, io non voglio ripetere quello che hanno detto gli altri, a me sembra che la proposta fatta da Milanesio, tenuto conto delle giuste considerazioni che ha fatto Ramera sia quella da accettare, una ha chiesto tanto, l'altra ha chiesto qualche cosa e vorrebbe ancora qualche cosa altro, perché ha i debiti, come dicevamo proprio l'Aosta, e quindi io sono del parere che quest'anno dovrebbe passare questa proposta presentata dalla Giunta con l'augurio che si riveda questo e lo si riveda come? Lo si riveda con la proposta Germano, con la proposta di tutti, esaminiamo questi debiti, finalmente, dell'Aosta che si possa portare via questi 14 milioni, quelli che sono, perché tutti gli anni sono uno e quattro, uno e cinque, l'avete ricordato voi, però vengono in diminuzione di quel capitale, e ha detto bene chi ha detto: non vadano più a vantaggio dei bancari, Tonino, perché a un certo momento sono un paio di milioni che tutti gli anni, buttiamo via in fumo, quindi se dobbiamo fare questa sanatoria, facciamola, finalmente il clima è molto adatto, siamo tutti d'accordo, perché non accade sempre, perché tutte le volte che abbiamo parlato dell'Aosta, abbiamo tirato fuori anche gli altri sport, quando sono seduto a quel banco il problema è un po' più difficile, quando sono all'opposizione il problema è più facile perché bisogna dare a tutti e tanto a tutti, e quindi io sono proprio di quel parere, io liquiderei questo contributo che è stato richiesto e pregherei l'Assessore di portare al più presto, alla Commissione Affari Generali, a chi ritenete questa sanatoria, per cui finalmente l'Aosta vada via, senza questa palla di piombo ai piedi, e possa riiniziare una nuova gestione, per cui se poi, io non auguro a nessuno di andare più giù o più su, cioè all'Aosta, io auguro a tutte e due che vengano su, ma se dovessero effettivamente venire su, io mi augurerei che tutte e due capissero la necessità di unirsi, di formare magari solo una squadra per cui invece di dare 20 milioni o 22 a tutte e due, se ne possano dare trenta a una sola, perché solo con questo sistema potenzieremo la Squadra e potremo mandarla avanti.

Fosson (U.V.) - La parola al Consigliere Bancod.

Bancod (U.V.) - Voglio ricordare questo: si parla sempre dell'Aosta, sempre contributi all'Aosta, però non dobbiamo mica dimenticare che ci sono altre squadre, per esempio c'è la Châtillon che va abbastanza bene, quindi anche la Châtillon dobbiamo sostenerla, non so vorrei sapere un po' quanti hanno chiesto un contributo, ma il contributo della Châtillon mi pare che è assai basso, insomma; quindi bisognerebbe vedere un po', unificare questi contributi, di modo che non ci siano delle disparità.

Fosson (U.V.) - Qualcun altro chiede la parola? La parola all'Assessore Milanesio.

Milanesio (P.S.I.) - Mi pare che il Consiglio concordi con la proposta della Giunta. Dobbiamo aggiungere questo, che la Giunta è d'accordo sulla necessità di risolvere una volta per tutte, perché a me risulta che non è mai stata risolta, ci sono state delle proposte di soluzione, ma poi queste proposte non hanno trovato l'assenso del Consiglio. Mi pare invece questa volta, trovando l'assenso del Consiglio, per lo meno di una grande parte del Consiglio, tutti gli intervenuti si sono trovati d'accordo, sulla necessità di sanare la situazione debitoria di questa squadra, ebbene oggi assegneremo questi contributi alle due squadre, subito agli inizi del 1972, io sono d'accordo che per questo debba essere convocata, diciamo così, a livello proprio di porta-parola delle varie forze del Consiglio, la Commissione Turismo, la quale dovrà elaborare, d'intesa con la Giunta, una soluzione da prospettare al Consiglio. Intanto accertarsi dell'entità della situazione debitoria, ma poi c'è qualche cosa di più, una volta sanata però la situazione debitoria, stabilire dei massimali, una logica per queste cose, non dovremo più, secondo me, venire in Consiglio da quel giorno in avanti, una volta sanata quella situazione, perché non si è mai sanata fino adesso, non dovremo più venire in Consiglio a discutere... (voce) ...Fosson sostiene che la cosa non è certa, io accetto, eh! Comunque scusa Germano questi debiti sono vecchissimi, a cui si fa riferimento, se fossero stati pagati, vorrebbe dire che la situazione sarebbe stata sanata, comunque, io non voglio insistere, esamineremo i verbali delle sedute del Consiglio, il vice Presidente Fosson, che ha una memoria buona, di solito, ne prendo atto, vuol dire spulcerà queste delibere, e vedremo che cosa è stato discusso, che cosa è stato deciso da questo Consiglio.

Intanto approviamo queste proposte, poi convochiamo per gli inizi del 1972 la Commissione Turismo, in quella sede esaminiamo le varie situazioni debitorie di queste due squadre che fanno questo girone e stabiliamo una norma di comportamento che dovrà valere, non dico per sempre, per gli anni a venire.

In quel modo, noi credo che eviteremo tutte le volte che ci saranno argomenti di questo tipo di perdere in Consiglio, esattamente un'ora, un'ora e mezzo.

Non è che l'abbiamo persa, sia ben chiaro, ma non era poi un argomento così importante e così profondo.

Rispondo al Consigliere Bancod, le squadre che meritano, in un girone inferiore a questo, perché questo è dei dilettanti, no, le squadre che militano in un girone inferiore tra cui il Châtillon e tante altre, noi diamo per queste squadre il contributo direttamente alla Federazione Italiana Gioco Calcio che è la Federazione che raggruppa tutte queste squadre, la quale Federazione provvede in base a dei parametri che sono stati stabiliti tanti anni fa a distribuire questi quattrini, per cui per queste squadre non esiste il problema di queste, ci sono dei parametri fissi e allora non si litigano tra di loro, perché in base a quello che fanno, in base a certi punteggi stabiliti dalla F.D.C. hanno diritto ad un certo numero di quattrini, il problema per quelle squadre non esiste, cioè vorrebbero tutti averne di più, percepiscono tutti nella stessa maniera e secondo certi parametri che sono fissi. Ora bisogna individuare una logica per le squadre che escono da questo limite, che superano questo limite per evitare che ci siano delle discussioni anche per quelle.

Fosson (U.V.) - Più nessuno prende la parola? La discussione è chiusa, quindi mettiamo in votazione la delibera così come è stata proposta dalla Giunta e mi sembra anche che ci sia un impegno da parte dell'Assessore Milanesio di portare l'esame della questione debitoria eventualmente, alla Commissione Turismo, se il Consiglio è d'accordo, mettiamo in votazione la delibera del punto 4 all'ordine del giorno.

Chi è d'accordo alzi la mano. Contrari? Astenuti? Astenuto il Consigliere Dolchi, e quindi il provvedimento, la delibera è approvata.

Mi sembra che il Consiglio era d'accordo di rinviare, su richiesta anche della Giunta, il punto n. 5 e il punto n. 6, che sono due mozioni a cui dovrebbe dare una risposta il Presidente della Giunta, e quindi passiamo al n. 7.