Oggetto del Consiglio n. 75 del 5 agosto 1954 - Verbale
OGGETTO N. 75/54 - RIPARTIZIONE FRA LO STATO E LA REGIONE DELLE ENTRATE ERARIALI RISCOSSE IN VALLE D'AOSTA. (MOZIONE DEL CONSIGLIERE REGIONALE SIG. CUAZ CARLO) - OPUSCOLO ILLUSTRATIVO DA INVIARSI AI PARLAMENTARI E AD ALTRE PERSONALITÀ.
Il Presidente, Sig. G. BREAN, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione del Vice Presidente del Consiglio, Sig. Cuaz Carlo, concernente l'oggetto: "Ripartizione fra lo Stato e la Regione delle entrate erariali riscosse in Valle d'Aosta", mozione che è stata trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:
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Aoste, le avril 1954
Monsieur le President du Conseil Regional
AOSTE
Monsieur le Président
Je vous prie de tien voutoir présenter, lors de la prochaine séance du Conseil, la motion suivante:
Dans le but de solliciter la solution équitable et définitive de la répartition des impôts entre l'Etat et la Région, j'estime nécessaire que une action commune du Conseil Régional, de nos Parlementaires, ainsi que des autres Sénateurs et Députés, favorables à notre Autonomie, soit déployée afin q'une adéquate interpellation soit présentée aux deux Chambres.
A cette fin, je prie le Conseil d'exprimer son avis sur l'opportunité d'une telle intervention; s'il est favorable, je propose qu'un mémoire imprimé, susceptible d'être à l'occasion distribué aux Sénateurs et aux Députés, illustrant d'une façon claire et synthétique les données du problème, soit préparé par les soins de la Junte Régionale, au plus tôt.
Dans l'attente, veuillez agréer, Monsieur le Président, mes salutations distiguées.
F.to Cuaz Carlo Consigliere regionale
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Il Vice Presidente, Sig. CUAZ, illustra la mozione e pone in rilievo, anzitutto, che i Signori Consiglieri sono edotti della situazione finanziaria della Regione e sono a conoscenza della impostazione del bilancio preventivo dell'Amministrazione regionale, le cui spese, ordinarie e straodinarie, sono fronteggiate con entrate straordinarie non accertate e di carattere aleatorio.
Osserva che un'Amministrazione pubblica deve avere entrate di sicura realizzazione e fa presente che lo Stato deve, anche per un senso di giustizia, risolvere la questione finanziaria della Valle d'Aosta.
Comunica che, con la sua mozione, egli propone che il Consiglio adoperi tutti i mezzi possibili per cercare di arrivare ad una soluzione favorevole del problema e suggerisce che sia stampato un opuscolo nel quale siano chiaramente illustrate le esigenze, di carattere ordinario e straordinario, della Regione e la necessità assoluta che la Regione stessa possa contare su entrate sicure e continue per l'impostazione del suo bilancio.
Precisa che l'opuscolo, da redigersi a cura della Giunta, dovrebbe essere trasmesso a tutti i Parlamentari, Senatori e Deputati, affinché - qualora il Governo continui a respingere le nostre giuste richieste, - i Parlamentari stessi possano intervenire e fare pressioni a nostro favore in sede parlamentare, a mezzo di interpellanze.
Rammenta che, ultimamente, cioè durante la discussione della legge elettorale per le elezioni del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, i Parlamentari avrebbero potuto controbattere le affermazioni dell'On. Andreotti e, probabilmente, la discussione sulla legge elettorale avrebbe avuto un altro esito.
Ribadisce che è, quindi, non solo necessario ma indispensabile che i Parlamentari siano edotti della reale precaria situazione finanziaria dell'Amministrazione regionale della Valle di Aosta.
Il Consigliere Geom. G. NICCO premette che la mozione presentata dal Vice Presidente Sig. Cuaz è molto opportuna ed osserva che tutte le persone che lavorano nell'interesse della Valle dovrebbero, una volta per sempre, superare gli attriti che li dividono ed unire i loro sforzi per risolvere i vari ed importanti problemi che interessano attualmente la Regione Valle d'Aosta ed i rapporti fra lo Stato e la Regione per l'attuazione dello Statuto regionale.
Rammenta che il Consiglio regionale ha invitato più volte i nostri Parlamentari ad intervenire alle adunanze consiliari per concordare una azione comune in tal senso e per riferire al Consiglio circa l'interessamento da essi svolto e che svolgono tuttora a Roma per la soluzione di detti problemi, perché la nostra situazione è vista attualmente negli ambienti ministeriali attraverso delle lenti appannate.
Fa presente che, se l'affermazione secondo la quale lo Stato avrebbe erogato fondi in misura eccessiva alla Valle d'Aosta può sembrare esatta negli ambienti ministeriali, in realtà detta affermazione non corrisponde al vero perché i fondi erogati erano effettivamente necessari; rileva, infatti che i fondi erogati dalla Regione non sono stati regalati né sciupati, ma sono stati impiegati per finanziamento di opere di assoluta ed urgente necessità, perché la Valle d'Aosta era stata completamente abbandonata a sè stessa per molti anni.
Precisa che, se molto è stato fatto, molto rimane ancora da fare per un ammontare di spesa di vari miliardi di lire.
Ritiene che, come giustamente proposto dal Vice Presidente, Sig. Cuaz Carlo, si debba fare una relazione illustrativa e riepilogativa delle necessità della Valle d'Aosta, relazione che deve essere molto succinta e comprendere dei quadri chiari e precisi per quanto concerne i dati riferentisi alle opere di cui si rende ancora necessaria l'esecuzione in Valle d'Aosta, con particolare riguardo ai canali di irrigazione, acquedotti, fognature, strade, cimiteri, ecc. Ritiene che in tale relazione si debba porre in rilievo che molti Comuni della Valle d'Aosta sono situati in alta montagna e che si rende necessario venire incontro alle loro esigenze, ad evitare che le popolazioni di tali Comuni abbandonino i loro scarsi terreni irrigui, la cui limitata produttività non assicura l'indispensabile per vivere.
Ritiene che tutti i Consiglieri concordino sulla opportunità di addivenire alla pubblicazione di un opuscolo che illustri i predetti dati, opuscolo che dovrebbe essere inviato a tutti i Parlamentari.
Conclude, raccomandando che si rinnovi l'invito ai due Parlamentari valdostani a intervenire alle adunanze consiliari e a prendere contatto con il Consiglio e con la popolazione non soltanto nel periodo elettorale ma anche successivamente, cioè durante l'espletamento del loro mandato, affinché abbiano sempre presenti le necessità della popolazione della Valle d'Aosta.
Mr le Conseiller PERRON déclare d'être pleinement d'accord sur la motion présentée par Mr. Cuaz, Vice Président du Conseil, et il esprime l'avis qu'une documentation complète doit être envoyée non seulement aux Parlementaires valdòtains et aux autres Parlementaires, mais aussi à toutes les personnes qui s'occupent de faire une campagne de dénigrement de l'Administration régionale, parce que ce serait temps qu'on en finisse avec la campagne de presse, qui a seulement pour but de jeter de la boue sur l'Administration régionale.
Il remarque qu'il est juste que l'opinion publique soit éclairée à ce propos, en tant que beaucoup de personnes ne savent même pas quels sont nos droits et croient que le Gouvernement ait eu une grande compréhension pour nos nécessités, et que, conséquemment, toute la résponsabilité de la situation actuelle tombe sur l'Administration régionale.
Il estime que, pour éclairer l'opinion publique, on doive envoyer à tous les Syndics et Conseillers municipaux, en plus de l'opuscule qui a été proposé, les verbaux des séances du Conseil régional, depuis 1949 à, aujourd'hui, concernant la question financière, de manière que tout le monde puisse se rendre compte de la situation réelle des choses et connaître la position prise par le Conseil, car il faut que l'on sache que la responsabilité tombe sur le Gouvernement et non pas sur l'Administration régionale.
Il déclare qu'il est temps aussi que les serviteurs de Rome en finissent avec leurs "balivernes" et afin de briser cette propagande, qui démontre la perfidie de leur manière d'agir, il propose à nouveau que l'on envoie aux Communes l'opuscule et les verbaux du Conseil sus-énoncés et, en plus, la délibération de la Junte régionale en date 28-6-1952, concernant la question de la répartition des recettes du Trésor entre l'Etat et la Région et dans laquelle il est donné acte que la proposition avancée par le Gouvernement a été retenue insuffisante.
Il rappelle que les deux Parlementaires valdôtains, qui étaient présents à la séance du 28 juin 1952, se sont associés à la décision prise en cette réunion par la Junte régionale et il communique d'être de l'avis que ladite délibération doit être publiée.
Il propose que le Conseil donne mandat à la Junte pour la préparation et l'envoi de l'opuscule, des verbaux du Conseil et de la délibération de la Junte en date du 28 juin 1952.
Mr le Conseiller CHEILLON déclare d'être d'accord sur la motion que Mr Cuaz a présentée, parce que c'est depuis deux ans que nos deux Parlementaires ne se soucient plus des intérêts de la Vallée d'Aoste. Il informe que, plusieurs fois, Mr le Sénateur Page l'avait chargé de proposer au Conseil régional d'inviter les Parlementaires valdôtains à intervenir aux séances du Conseil, parce que, disait-il, ils n'avaient pas le droit de participer aux séances sans une invitation particulière. Il relève que le Conseil, sur proposition de Mr le Conseiller Doct. Norat, la première fois, et d'autres Conseillers successivement, a invité les deux Parlementaires à intervenir aux séances, mais sans résultat, puisque ni le Sénateur ni le Député n'y ont jamais pris part.
Mr le Conseiller MANGANONI rappelle que le premier Député valdôtain élu après la libération est intervenu quelques fois aux séances du Conseil, tandis que les deux Parlementaires actuels, qui expliquent leurs mandat depuis six ans, ne se sont jamais présentés.
Il Presidente, Sig. G. BREAN, osserva che la questione dei Parlamentari esula dall'argomento in discussione.
L'Assesseur Mr l'expert FOSSON déclare ce qui suit:
"La Junte ne peut que s'associer à la proposition faite par Mr Cuaz, Vice Président du Conseil.
Il est bien, tout de même, de rappeler que la junte a toujours cherché la collaboration des Parlementaires de la Vallée d'Aoste.
En effet, des réunions ont eu lieu dans la salle de la junte, auxquelles ont participé nos Parlementaires et le Président du Conseil régional, et précisément pour la question de la répartition financière. D'autres réunions, toujours sur ce problème et avec nos Parlementaires, ont été tenues à Rome.
Je vous dirai que j'ai été quelquefois déçu, dans ces réunions, de l'impostation donnée à ce problème par certains Parlementaires.
La première chose à faire, lorsqu'on traite un argument, c'est de connaître et d'étudier toutes les données de cet argument.
De notre part, nous n'avons rien à nous reprocher vis-à-vis de nos Parlementaires, parce que les données concernant ce problème nous les avons communiquées et éclaircies par lettre et de vive voix.
L'invitation adressée aux Parlementaires d'intervenir aux séances du Conseil est très juste et nous aurions tous voulu qu'ils fussent venus pour savoir quell'est la volonté du Conseil sur ce problème, car le Conseil a démontré l'unanimité de ses idées sur cette question, jusqu'au dernier moment, puisque le mois d'avril il a repoussé à nouveau les propositions du Gouvernement qui ne pouvaient être acceptées sans abdiquer à nos droits et au principe de l'autonomie.
Nous avons soutenu plusieurs fois, et le Président même de la République l'a dit, qu'il n'y a pas d'autonomie sans autonomie financière. Sur ce point nous sommes tous d'accord.
Cependant, dans cette motion il y a quelque chose de plus, car on y propose de mettre au courant des choses les Parlementaires de tous les partis. La junte partage cette idée, parce que, effectivement, nous avons vu plusieurs fois, spécialement pour ce qui concerne la question financière, que notre situation est complétement faussée.
J'ai eu occasion de m'entretenir avec un Parlementaire démochrétien, qui n'est pas de la Vallée d'Aoste, et auquel j'ai exposé en détail la question de la répartition des recettes du Trésor entre l'Etat et la Région. Il m'a dit: "ce n'est pas possible; je ne peux pas croire que le Gouvernement agisse de telle façon envers la Vallée d'Aoste. N'avez vous donc rien fait? Il faut aller réclamer à Rome".
Il est donc, effectivement, très nécessaire de mettre au courant de la situation soit les Parlementaires de tous les partis soit les Syndics et les Administrateurs communaux, comme proposé par Mr le Conseiller Perron, parce que la propagande surnoise que l'on fait continuellement à propos de cette question (- on nous a dit à Rome que nous avons trop d'argent et que nous vivons au milieu de l'or -) ne part pas d'hors la Vallée d' Aoste, mais, malheureusement, elle est faite par des valdôtains.
Il y a, quelques années, nous reprochions à Mr Manganoni d'avoir publié sur le journal "Le Travail" les revenus du Casinò, parce que nous pensions que cela pouvait nuire indirectement à la Vallée d'Aoste. Aujourd'hui, il y a beaucoup d'autres personnes qui font une propagande dans ce sens et cette propagande est tellement pénétrée que l'on pense que nous avons de l'argent à jeter et que, conséquemment, le Gouvernement nous donne plus de ce qui nous revients.
Or, à la suite des nombreuses discussions qui ont eu lieu, nous savons tous que ce qui nous a été donné jusqu' à présent n'est qu'une miette de ce pain auquel nous avons droit, miette qui n'est même pas suffisante pour faire face aux dépenses que nous supportons pour le paiement des rétributions aux instituteurs (professeurs et enseignants d'écoles primaires).
Hors de cette salle, beaucoup de personnes croient plutôt à la propagande qu'aux affirmations des Conseillers régionaux, qu'elles mettent en doute. Partant, je partage pleinement ce qu'a dit Mr le Conseiller Perron, c'est-à-dire, je suis de l'avis qu'il faut éclaircir la question aux Parlementaires de tous les partis, aux Syndics et aux Conseillers des Communes de la Vallée ainsi qu'à la population. Parce que, malheureusement, il y a peu de journaux locaux qui éclaircissent cette situation, tandis qu'il y en a beaucoup de ceux qui cherchent à tromper l'opinion publique, faisant ainsi un mal immense à la Vallée d'Aoste, car le dommage ne tombe pas sur les Administrateurs actuels en tant qu'il frappe directement les intérêts propres des valdôtains. Il est donc juste que cet éclaircissement soit fait hors de la Vallée d'Aoste, mais il faut aussi qu'il soit fait en Vallée d'Aoste.
La Junte préparera, bien volontiers, ce mémoire qui peut être rédigé en complétant la relation annexée au budget 1954, dans laquelle sont reportés les points fondamentaux de la question, points que l'on n'avaient pas mis assez en évidence dans les années précédentes.
Il faut ajouter quelques autres points à ladite relation, de manière qu'elle soit complète, et l' envoyer à tous ceux que l'on croira nécessaire, afin que l'on puisse obtenir quelque chose de plus; car, en ce qui concerne la question de la répartition des impôts, le Gouvernement, nous pouvons le dire à haute voix, comme une iniquité envers la Vallée d'Aoste, parce qu'il ne lui verse que 500 millions par an sur le montant de 5 milliards d'impôts qu'il perçoit annuellement, dont 3 milliards en Vallée d'Aoste et 2 milliards hors de la Vallée.
Il est donc juste que l'on fasse tous ces pas, que l'opinion publique soit informée de la situation réelle des choses, car nous ne voulons pas avoir de responsabilité à cet égard".
Il Presidente, Sig. G. BREAN, pone in rilievo che lo scopo della mozione è chiaro. Osserva, infatti, che vi si propone di redigere un opuscolo illustrante i termini della questione, dopo aver sottolineato, nella premessa, che per arrivare ad una sollecita definizione del riparto è necessaria una stretta collaborazione con i Parlamentari valdostani. Precisa che rientra, quindi, nell'argomento in discussione il rilievo, concernente il Deputato ed il Senatore della Valle d'Aosta, fatto dal Consigliere Sig. Manganoni.
Informa che la deliberazione consiliare in data 11 marzo 1954, n. 10, relativa all'oggetto: "Invito ai Parlamentari valdostani a presenziare alle adunanze del Consiglio regionale - ecc.", è stata comunicata agli On.li Senatore Page e Deputato Farinet con lettera in data 10 aprile 1954, prot. n. 71, che è del seguente tenore e di cui dà lettura:
"Mi pregio informare la S.V. Ill.ma che il Consiglio regionale, nell'adunanza dell'11 marzo 1954, richiamandosi a quanto già richiesto nelle precedenti riunioni consiliari del 5 ottobre 1951 e 30 luglio 1952, ha nuovamente espresso il desiderio che gli On.li Parlamentari della Valle d'Aosta presenzino alle adunanze consiliari, ai fini di una stretta collaborazione con gli Amministratori della Regione per la risoluzione dei problemi che interessano la Valle d'Aosta.
Rendendomi interprete di tale desiderio, rinnovo, quindi, cortese e pressante invito alla S.V. Ill.ma affinché voglia compiacersi di intervenire alle adunanze del Consiglio regionale.
Con distinta considerazione.
Il Presidente F.to V. Bondaz"
Il Presidente, Sig. BREAN, fa presente che il Deputato On. Farinet ha risposto alla nota surriportata con lettera in data 15 aprile 1954, che è del seguente tenore e di cui dà lettura:
Monsieur le Président du Conseil de la Vallée
AOSTE
En réponse à votre lettre du 10 avril 1954 - je ne puis que Vous renouveller ma précédente déclaration, c'est-à-dire que je partage très vivement le désir d'une étroite collaboration avec l'Administration régionale et que j'ai toujours inspiré mon œuvre à ce sentiment.
De même, je Vous renouvelle mes remerciements pour l'invitation d'assister aux séances du Conseil régional: mais cela dépend comme vous le comprendrez - de la compatibilité avec les engagements et les tâches de ma charge.
Veuillez agréer, Monsieur le Président, et être l'interprète de mes sentiments distingués.
Signé: Paul Farinet"
Il Presidente, Sig. BREAN, comunica ancora che la Presidenza del Consiglio ha provveduto ad inviare sia al Senatore Page che al Deputato Farinet, l'ordine del giorno dell'adunanza odierna ed i relativi allegati. Osserva, però, che l'On. Farinet era assente da Aosta.
Precisa, su richiesta del Consigliere Geom. G. Nicco, che agli atti non vi è alcuna lettera di risposta del Senatore Avv. Page.
Aggiunge, su richiesta del Consigliere Sig. Manganoni, che le lettere di invito a partecipare alle adunanze consiliari indirizzate agli On.li Senatore Page e Deputato Farinet sono due e, precisamente, una in data 20 ottobre 1951 e l'altra (quella surriportata) in data 10 aprile 1954.
Il Vice Presidente del Consiglio, Sig. CUAZ, fa presente che la sua mozione può essere scissa in due parti, di cui la prima è costituita dalla premessa e la seconda dalla richiesta (mozione vera e propria).
Precisa che nella premessa si esprime il voto che il Consiglio regionale ed i Parlamentari collaborino, di comune accordo, per un'azione intesa ad ottenere una sollecita, giusta e definitiva soluzione della questione della ripartizione delle entrate erariali, mentre, invece, nella mozione vera e propria si chiede che la Giunta regionale prepari, al più presto, un opuscolo illustrante i punti essenziali della questione, opuscolo da inviarsi ai Parlamentari.
Insiste sull'urgenza della redazione e della spedizione di detto opuscolo in considerazione del fatto che le discussioni sul problema del riparto fiscale continuano a dilungarsi mentre la sua definizione è molto urgente.
Rileva che l'Amministrazione regionale avrebbe dovuto illustrare, a suo tempo, a tutti i Parlamentari i problemi interessanti la Regione, onde ottenere il loro appoggio per la soluzione dei problemi stessi ed osserva che intende, con l'opuscolo di cui si tratta, colmare la lacuna in cui si è incorsi non illustrando, a suo tempo, le varie questioni.
Chiede che il Consiglio si pronunci in merito e dia incarico alla Giunta, ed eventualmente ad una Commissione da nominarsi, di redigere al più presto l'opuscolo di cui si tratta.
Mr l'Assesseur expert FOSSON déclare de vouloir faire une précisation à l'égard de ce qu'a dit le Vice Président du Conseil, Mr Cuaz, c'est-à-dire à propos de la phrase "colmare la lacuna".
Il remarque qu'il est d'accord sur cette question, mais il observe qu'un proverbe piémontais: "La prima carità l'est coula d'cà" enseigne que l'on ne doit pas se faire l'illusion que les résultats auraient été différents et meilleurs si l'on avait éclairci avant la situation aux différents Parlementaires.
Il relève qu'on avait confiance que les Parlementaires valdôtains seraient intervenus et auraient fait toutes les pressions possibles, soit à la Chambre qu'au Sénat, pour la solution de nos problèmes, en tant que, même si les autres Parlementaires seraient intervenus, les résultats n'auraient pu être plus positifs si nos Parlementaires s'étaient abstenus de pérorer notre cause.
Il souligne que les représentants de la Vallée d'Aoste au Parlement sont Mr Page et Mr Farinet et que c'est à eux qu'il appartient de se faire portevoix de la volonté du Conseil régional.
Il convient que l'on doit mettre au courant tous les autres Parlementaires de nos problèmes, mais il est d'avis que l'on ne doit pas se faire trop d'illusions que l'on puisse faire ainsi un grand pas en avant pour la question financière, parce que les autres Parlementaires soutiennent avant tout, et c'est logique et naturel, les questions et les problèmes de leur Région et se ce serait juste et souhaitable que nos deux Parlementaires soutiennent les questions et les problèmes de la Vallée d'Aoste.
Mr le Conseiller PERRON déclare d'être pleinement d'accord sur ce qu'a dit Mr l'Assesseur Fosson à l'égard des Parlementaires de la Vallée d'Aoste.
Il ajoute que, tout en ne prétendant pas que nos Parlementaires aient le courage démontré par les représentants du Trentin-Alto Adige, - qui ont demandé d'être reçus par le Président du Conseil, Scelba, et ont subordonné leur appuis au Gouvernement à la totale application de l'autonomie pour leur Région, - car nos Parlementaires sont, avant tout, serviteurs de leur parti, on pourrait tout de même prétendre d'eux quelque chose de plus.
A' ce propos, il observe que dans le journal "Le Pays d'Aoste", du 10 mars 1954, à la première page, est publié l'article: "Activité de nos deux Parlementaires", dans lequel est reportée une lettre de Mr Scalfaro, Sous-Secrétaire d'Etat à la Présidence du Conseil des Ministres, qui dit entr'autre: ".....mentre, d'altra parte, si potrebbe sperare in un sollecito corso dell'ordinamento finanziario se la Regione volesse uscire dalla sua inerzia".
Il remarque que nos deux Parlementaires auraient dû répondre à cette lettre d'une manière énergique et violente et rappeler au Gouvernement que le Conseil - par délibération en date du 2 février 1950 - a repoussé à l'unanimité la proposition du Gouvernement qui n'accordait que 630 millions par an à la Région, montant qui avait été retenu insuffisant aussi par nos Parlementaires.
Il rappelle encore la délibération de la Junte, prise dans la séance du 28 juin 1952, à laquelle été présents aussi les deux Parlementaires et Mr l'Avocat Bondaz, Président du Conseil, qui se sont associés à la Junte pour repousser les propositions ministérielles concernant la répartition des impôts, répartition qui ne n'assurait qu'une moquerie à la Région.
Il rappelle, enfin, que le Conseil, dans la séance du 12 mars 1954, a repoussé a nouveau, à l'unanimité (compris les Conseillers démo-chrétiens), le projet de loi proposé par le Gouvernement, concernant la question financière et la répartition des impôts entre l'Etat et la Région.
Voilà - dit-il - ce qu'auraient dû faire nos deux Parlementaires: attirer l'attention du Gouvernement sur ces déliberations au lieu d'écrire des lettres qui jettent de la boue sur l'Administration régionale; mais je pense que nos Parlementaires ne le feront jamais.
Mr le Conseiller MANGANONI souligne que Mr l'Assesseur Fosson a dit que l'on ne doit pas se faire trop d'illusions sur les résultats que nous pourrons obtenir avec l'appuis des autres Parlementaires et a souligné que ce sont nos Parlementaires qui devraient défendre nos intérêts.
Il affirme que nous devons être heureux qu'il y a d'autres Parlementaires à Rome, car si nous devions compter tout simplement sur nos Parlementaires l'autonomie accordée à la Vallée d'Aoste serait déjà tombée.
Il observe d'avoir constaté, en lisant les résumés des débats parlementaires, que le Sénateur et le Député valdôtains sont toujours muets comme des poissons.
Il précise que ce ne sont certainement pas nos deux Parlementaires qui prennent la parole lorsqu'il s'agit de défendre l'autonomie mais ce sont les Parlementaires de l'Haut-Adige. Il communique, à ce propos, qu'un Député démo-chrétien de l'Haut-Adige a eut le courage de se lever et de dire: "Subordino la mia fiducia al Governo alla condizione che sia integralmente applicata l'autonomia concessa alla Regione Trentino-Alto Adige".
Il observe que les valdôtains devraient rendre hommage au courage des Parlementaines du Haut-Adige, courage que certainement, à son avis, nos deux Parlementaires n'auront jamais, en tant qu'ils ne se soucient même plus de l'autonomie de la Vallée d'Aoste.
Il convient avec Mr l'Assesseur Fosson que l'opuscule ne résoudra pas tous les problèmes, mais il se déclare certain que cet opuscule contribuera à leur solution, parce qu'il servira à mettre au courant de notre situation tous les Parlementaires qui nous ont déjà défendu et qui continueront à nous défendre malgré l'Avv. Page et le Doct. Farinet.
Mr l'Assesseur expert FOSSON remarque de vouloir faire une précisation afin qu'il n'y est pas de malentendus et déclare de partager pleinement l'avis que l'on doive envoyer l'opuscule en question à tous les Parlementaires.
Il comunique de savoir très bien qu'il y a des Parlementaires qui, sur les plan de la politique et, tout particulièrement en ce qui concerne l'autonomie de la Vallée d'Aoste, nous aident beaucoup, mais il observe que, dans son intervention précédente, il a entendu se référer en manière spéciale aux problèmes financiers de la Région.
Il tient à souligner, à cet égard, qu'il est naturel et logique que chaque Parlementaires, lorsqu'il s'agit de battre monnaie, le fasse pour sa Région avant que pour la nôtre. Il déclare que sur le plan de la politique générale la chose est différente.
Mr le Conseiller PERRON remarque d'avoir oublié de dire, - à propos des lettres envoyées par nos Parlementaires à la Présidence du Conseil des Ministres pour solleciter le versement d'un acompte sur les sommes qui nous sont dues, - que Mr l'Avt. Page et Mr le Doct. Farinet ont démontré de ne connaitre même pas nos nécessités, car la somme inscrite ces dernières années, sur les bilans de la Région, comme quote de répartition due à la Vallée d'Aoste, n'à jamais été inférieure à 1.500.000.000 - 1.800.000.000 de lires.
Il observe que nos Parlementaires devraient insister auprès du Gouvernement pour le versement de cette somme et non se limiter simplement à demander des acomtes dérisoires qui blessent la dignité de la Région.
Il Presidente, Sig. G. BREAN, pone in rilievo che dalla discussione è emerso che tutti i Consiglieri sono d'accordo sulla opportunità della preparazione di un opuscolo che illustri "d'une façon claire et synthétique les données du problème de la répartition des impôts entre l'Etat et la Région", come proposto del presentatore della mozione.
Osserva poi che il Vice Presidente, Sig. Cuaz, propone che della redazione dell'opuscolo sia incaricata la Giunta od, eventualmente, una apposita Commissione. Osserva ancora che l'Assessore Per. Ind. Fosson chiede sia precisato se l'opuscolo in questione debba essere inviato a tutti i Parlamentari e alle Amministrazioni comunali.
L'Assessore Per. Ind. FOSSON conferma di essere pienamente favorevole alla proposta di invio dell'opuscolo a tutti i Parlamentari ed agli Amministratori comunali, anche per informare la popolazione; ma precisa di aver già detto che non bisogna farsi troppe illusioni di ottenere dei risultati più positivi.
Fa presente che, votando la mozione come è stata presentata, si dà mandato alla Giunta di preparare l'opuscolo; ritiene che non sia opportuno, per questione di tempo, affidare l'incarico della preparazione dello opuscolo ad una Commissione consiliare, anche per il fatto che il lavoro sarà svolto dalla Giunta in collaborazione con la Presidenza del Consiglio e che l'opuscolo dovrà essere sottoposto all'approvazione del Consiglio.
Il Consigliere Geom. G. NICCO dichiara che i Consiglieri del gruppo social-comunista approvano la mozione presentata dal Vice Presidente Sig. Cuaz; per quanto concerne la preparazione e la redazione dell'opuscolo, è d'avviso che l'incarico debba essere affidato alla Giunta, che è già in possesso di tutti gli elementi, e non ad una Commissione e ciò per accelerare i tempi.
Aggiunge che le bozze dell'opuscolo potrebbero essere eventualmente comunicate in visione ai Signori Consiglieri, qualora la Giunta sia di tale parere, affinché i Consiglieri possano segnalare eventuali omissioni o proporre aggiunte ritenute opportune.
L'Assessore Per. Ind. FOSSON comunica che la Giunta concorda sulla richiesta del Consigliere Geom. G. Nicco, in quanto la Giunta stessa intende avere la collaborazione dei Signori Consiglieri per la preparazione dell'opuscolo.
Il Presidente, Sig. G. BREAN, osserva che il Consiglio deve.anche pronunciarsi sulla proposta del Consigliere Sig. Perron, Segretario del Consiglio, di inviare a tutti i Comuni della Valle, oltre all'opuscolo, anche le deliberazioni di Giunta e di Consiglio concernenti la questione della ripartizione delle entrate erariali fra la Stato e la Regione.
Esprime parere che la mozione debba essere votata nel suo testo integrale, con raccomandazione alla Giunta di inviare a tutte le Amministrazioni comunali della Valle d'Aosta le deliberazioni di Giunta e di Consiglio concernenti la questione della ripartizione delle entrate erariali.
I Consiglieri Signori MANGANONI e Geom. G. NICCO propongono che l'opuscolo e le deliberazioni di cui si tratta siano inviati a tutti i gruppi parlamentari, a tutte le Amministrazioni comunali, ai membri del governo, agli Enti e a tutte le altre personalità che la Giunta riterrà del caso.
Mr le Conseiller PERRON demande à nouveau que la Junte envoie à toutes les Communes de la Vallée non seulement l'opuscule mai aussi les copies des délibérations de la Junte et du Conseil concernant la répartition des impôts entre l'Etat et la Région, afin que la population soit mise au courant de la position que chaque Conseiller a prise à propos de cette question.
Segue discussione fra il Presidente Sig. BREAN, l'Assessore Per. Ind. FOSSON ed i Consiglieri Signori MANGANONI, Geom. NICCO e PERRON circa le modalità di compilazione dell'opuscolo e sulla opportunità o meno di includere nell'opuscolo stesso le deliberazioni concernenti la questione della ripartizione delle entrate.
L'Assessore Per. Ind. FOSSON comunica che, per non rendere prolissa la pubblicazione, le deliberazioni di cui si tratta saranno soltanto richiamate o riassunte nell'opuscolo, senza però esservi inserite.
Precisa, in relazione alla richiesta del Consigliere Signor Perron, che per rendere edotta la popolazione valdostana circa la posizione assunta dai vari Consiglieri in merito alla questione del riparto, non è sufficiente inviare alle Amministrazioni comunali gli estratti delle deliberazioni, ma occorre inviare i processi verbali relativi a tali deliberazioni.
Aggiunge che la richiesta del Consigliere Sig. Perron, come pure la richiesta del Consigliere Sig. Manganoni, concernente l'invio dell'opuscolo ai Parlamentari e ad altre personalità, debbono essere considerate come raccomandazione fatte alla Giunta.
Il Vice Presidente, Sig. CUAZ, osserva che l'opuscolo, per essere efficace e rispondente allo scopo, dovrà essere redatto in forma chiara, sintetica e precisa.
Il Presidente, Sig. BREAN, pone ai voti l'approvazione della mozione nel suo testo integrale, con raccomandazione alla Giunta a trasmettere a tutte le Amministrazioni comunali della Valle d'Aosta le copie integrali delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta regionali concernenti il problema della ripartizione delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione Valle d'Aosta e l'ordinamento finanziario della Regione.
IL CONSIGLIO
ritenuta la opportunità di illustrare ai Parlamentari italiani ed altre personalità politiche i precedenti e l'attuale stato delle trattative per la ripartizione delle entrate erariali tra lo Stato e la Regione, allo scopo di promuovere la comprensione e la sollecita equa soluzione di tale problema;
ad unanimità di voti (Consiglieri presenti e votanti n. 20);
delibera
1) - di approvare la mozione sopra riportata presentata dal Vice presidente del Consiglio, Sig. Cuaz Carlo, concernente la proposta di compilazione e di stampa di un opuscolo illustrante, in modo chiaro e sintetico, l'annosa questione della ripartizione delle entrate erariali tra lo Stato e la Regione Valle d'Aosta, opuscolo da trasmettersi ai Parlamentari italiani e ad altre personalità politiche nonché agli amministratori dei Comuni della Valle, opuscolo da compilarsi e da pubblicarsi a cura della Giunta regionale;
2) - di stabilire che siano trasmesse agli Amministratori dei Comuni della Valle d'Aosta - in visione e per conoscenza - le copie integrali delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta regionali concenenti il problema della ripartizione delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione Valle d'Aosta e l'ordinamento finanziario della Regione.
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