Oggetto del Consiglio n. 42 del 7 aprile 1954 - Verbale

OGGETTO N. 42/54 - CASA DA GIOCO DI ST. VINCENT - PROROGA DELLA CONCESSIONE ALLA SOCIETÀ S.I.T.A.V. PER L'ESERCIZIO DEI GIOCHI - COSTRUZIONE DI NUOVI LOCALI PER LA CASA DA GIOCO E SISTEMAZIONE DELLA "FONS SALUTIS" - DELEGA ALLA GIUNTA.

L'Assessore alle Finanze, Ing. FRESIA, riferisce al Consiglio in merito alle trattative svolte con la Società S.I.T.A.V., concessionaria della Casa da Gioco di St. Vincent, in esecuzione della deliberazione consiliare n. 55, in data 29-7-1953, ai fini della proroga della concessione per l'esercizio dei giochi, della costruzione di nuovi locali, di proprietà regionale, da adibirsi a Casa da Gioco, nonché ai fini della sistemazione della "Fons Salutis" di St. Vincent.

Richiama l'attenzione del Consiglio sulla deliberazione consiliare n. 55, in data 29 luglio 1953, nonché sulle seguenti deliberazioni di Giunta n. 59, in data 20 gennaio 1954 e n. 133, in data 3 febbraio 1954, trasmesse in copia ai Signori Consiglieri unitamente agli altri allegati all'ordine del giorno dell'adunanza:

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Verbale dell'adunanza del Consiglio regionale delli 29 luglio 1953

ESTRATTO DI DELIBERAZIONE

Omissis

OGGETTO N. 55 - CASA DA GIOCO DI ST. VINCENT - TRATTATIVE CON LA SOCIETÀ CONCESSIONARIA S.I.T.A.V. PER COSTRUZIONE DI NUOVI LOCALI, PER SISTEMAZIONE DELLA "FONS SALUTIS" E PER PROROGA DELLA CONCESSIONE DI ESERCIZIO DEI GIOCHI.

L'Assessore alle Finanze, Ing. FRESIA, riferisce al Consiglio in merito alle trattative in corso con la Società S.I.T.A.V., concessionaria della Casa da Gioco di St. Vincent, per la costruzione di nuovi locali, per la sistemazione della "Fons Salutis" e per la proroga della concessione di esercizio dei giochi.

Omissis

IL CONSIGLIO

ritenuta la necessità della sollecita soluzione del problema della costruzione dei nuovi locali per l'esercizio della Casa da Gioco di Saint Vincent;

preso atto delle proposte di massima approvate dalla Giunta con deliberazione n. 954, in data 13 maggio 1953;

vista la lettera n. 2281, in data 21 giugno 1953, della Società S.I.T.A.V. di St. Vincent;

ritenuto che mancano attualmente gli elementi e gli atti che consentano al Consiglio di adottare, nell'adunanza odierna, una decisione definitiva e impegnativa in merito alla importante questione di cui si tratta;

ad unanimità di voti (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli n. 27);

Delibera

1) di non ritenere opportuno di prendere in considerazione soluzioni parziali e provvisorie del problema dei nuovi locali per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent, dovendo l'Amministrazione regionale addivenire ad una soluzione di carattere definitivo di tale problema, che consenta alla Regione di disporre di locali di sua proprietà adeguati alle necessità della Casa da Gioco.

2) Di approvare, in via di larga massima, le proposte già deliberate dalla Giunta regionale e comunicate alla Società S.I.T.A.V., concernenti l'impegno, da parte della predetta Società, di costruire a sue spese, per conto e in proprietà della Regione, su terreno da cedersi gratuitamente e preventivamente in proprietà della Regione, un nuovo stabile avente locali ed arredamenti idonei nonché capienza almeno doppia rispetto a quella dei locali attualmente adibiti a Casa da Gioco dell'Hôtel Billia, oltre a saloni di rappresentanza (per manifestazioni, ricevimenti, spettacoli, concerti, ecc.), con sufficiente attigua area di terreno per parco-giardino e parcheggio macchine, il tutto secondo progetto esecutivo dettagliato da sottoporsi all'approvazione del Consiglio regionale.

3) Di approvare, altresì, in via di larga massima, che la Società S.I.T.A.V., concorra alla sistemazione definitiva e decorosa della "Fons Salutis" mediante la costruzione di nuovi locali e con criteri adeguati alle moderne concessioni in materia termale e secondo progetto esecutivo da approvarsi dal Consiglio regionale e dal Comune di Saint Vincent.

4) Di approvare, in via di larga massima, la concessione della Società S.I.T.A.V., quale contropartita per gli oneri che la Società stessa dovrebbe assumere ai sensi dei precedenti numeri, la proroga per un periodo inferiore a dieci anni (periodo da determinarsi in seguito dal Consiglio regionale) della vigente concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di Saint Vincent, concessione la cui scadenza è prevista per la fine del mese di marzo 1957.

5) Di incaricare la Giunta di continuare a perfezionare le trattative in corso con la predetta Società S.I. T.A.V. e di sottoporre proposte concrete e dettagliate all'esame e all'approvazione del Consiglio regionale.

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Estratto di deliberazione della Giunta regionale del 20-1-1954

...Omissis...

OGGETTO N. 59 - CASA DA GIOCO DI ST. VINCENT - TRATTATIVE CON LA SOCIETÀ S.I.T.A.V. PER PROROGA DELLA CONCESSIONE DI ESERCIZIO DEI GIOCHI PER COSTRUZIONE DI NUOVI LOCALI E PER SISTEMAZIONE DELLA FONS SALUTIS.

Il Presidente, Avv. Caveri, propone che la Giunta continui l'esame delle varie questioni attinenti alle trattative con la Società S.I.T.A.V. di St. Vincent per la costruzione di nuovi locali come sede della Casa da Gioco, per la sistemazione della "Fons Salutis" e per la proroga della concessione di esercizio dei giochi.

L'Assessore alle Finanze, ing. Fresia, rammenta che la Giunta, nella adunanza del 13 c.m., ha concordato in via di massima sui seguenti punti essenziali:

- proroga di un contratto: per un massimo di anni 9.

- premi di incremento progressivo: aumento del 20% dei premi attuali, con partenza però da un miliardo e 300 milioni (anziché da un miliardo) e sino ad un massimo di due miliardi e trecento milioni di gettito, con applicazione, oltre tale limite, della quota fissa del 10%.

- rimborso di spese alla S.I.T.A.V. in caso di anticipata chiusura della Casa da Gioco.

- rimborso parziale (anziché totale) delle spese effettivamente sostenute sino dalla data di inizio dei giochi nei nuovi locali (in base ad una quota di rimborso da ridursi del 10% all'anno a decorrere da tale data e sino allo scadere del contratto in vigore, e del 30% all'anno successivamente).

- Lavori di costruzione di nuovi locali: ultimazione entro il termine del 31 dicembre 1956.

L'Assessore Ing. Fresia riferisce, inoltre, che la Società S.I.T.A.V., su richiesta dell'Amministrazione regionale, ha fatto pervenire una relazione descrittiva delle opere concernenti la progettata nuova casa da gioco di St. Vincent, relazione di cui viene data lettura.

Segue discussione, nel corso della quale viene rilevata la necessità che l'installazione di un impianto di condizionamento dell'aria nei nuovi progettati locali sia posta come condizione essenziale.

Su invito del Presidente Avv. Caveri, intervengono quindi all'adunanza il Gr. Uff. Rivella Francesco, Amministratore della Società S.I.T.A.V. e il Col. Gastaldi Francesco, Commissario regionale presso la Casa da Gioco di St. Vincent.

L'Assessore Ing. FRESIA illustra brevemente al Gr. Uff. Rivella le condizioni che l'Amministrazione intende stabilire per la proroga della concessione di esercizio dei giochi alla Società S.I.T.A.V nonché per la costruzione di nuovi locali in St. Vincent come sede della Casa da Gioco.

Per quanto si riferisce, in particolare, all'attrezzatura di nuovi costruendi locali, l'Assessore Ing. Fresia richiama l'attenzione del Gr. Uff. Rivella sul fatto che la Giunta intende stabilire come condizione essenziale l'installazione di un impianto di condizionamento dell'aria, atto a mantenere le condizioni di temperatura, umidità e circolazione dell'aria costante sia nella stagione invernale che in quella estiva e che deve, pertanto, essere rimossa ogni riserva formulata in proposito dalla Soc. S.I.T.A.V.

Il Gr. Uff. Rivella dichiara di concordare in via di massima sulle condizioni stabilite dalla Giunta, eccezione fatta per quanto si riferisce ai premi di incremento progressivo e chiede siano mantenuti almeno nella misura attuale a partire dalla somma di un miliardo, con eventuale applicazione dell'aumento del 20% solo a decorrere dal miliardo e trecento milioni.

Segue breve ulteriore discussione, al termine della quale, allontanatisi dalla sala dell'adunanza il Gr. Uff. Rivella e il Col. Gastaldi,

LA GIUNTA

prende atto ed approva, in via di massima, come da relazione sotto riportata, la descrizione delle opere e dei lavori di costruzione del nuovo stabile da adibirsi a sede della Casa da Gioco di St. Vincent, nonché dei relativi impianti, rinviando a successiva adunanza l'ulteriore esame della questione per quanto si riferisce alle varie condizioni da stabilirsi per la proroga della concessione alla Società S.I.T.A.V. per l'esercizio dei giochi.

NUOVA CASA DA GIOCO IN SAINT VINCENT

- descrizione delle opere -

STRUTTURE

Fondazioni in calcestruzzo non armato, ossatura portante in cemento armato; solai misti in laterizi e calcestruzzo armato. Chiusure esterne in muratura di mattoni semipieni o forati con camera d'aria. Divisori interni in mattoni forati; soffittature in tavelloni forati.

Il terrazzo di copertura del fabbricato oltre al solaio con camera di aria incorporata, sarà ricoperto da idoneo manto impermeabile con sovrastante lastronatura in cemento.

PAVIMENTI

Sale da gioco: palchetti in rovere di slavonia, posati a riquadri con fascia perimetrale.

Taverna e servizi taverna: pavimento in linoleum.

Ingressi, disimpegni, hall e bar: pavimento in scaglie di marmo alla veneziana, lucidati a piombo o in marmettoni da cm. 40 x 40.

Servizi: pavimento in tesserine cm. 2 x 2 di grés porcellanato, colore avorio o simile.

Uffici: palchetto in rovere nazionale a spina di pesce.

Spogliatoi, magazzini, ecc.: pavimento in marmettoni di graniglia a semina varia.

Gradini in marmo colorato con sottogradi pure in marmo.

INTONACI E RIVESTIMENTI

Intonaco interno sia ai soffitti che alle pareti eseguito a scagliola su sottofondo di malta di calce, tinteggiato a tempera a colori lievi.

Intonaco esterno in granulati di marmo tipo Fulgete o simili.

Rivestimento esterno del piano terreno e dei pilastri dei piani superiori in travertino romano chiaro spessore cm. 2, a lastre regolari lucidate.

Le pareti dei servizi saranno rivestite con tesserine di mosaico vetroso cm. 2x4 - colori normali.

Le pareti delle scale da gioco saranno rivestite con pannelli di legno con zoccolo e cornice superiore.

Le pareti del vano scala e della hall saranno rivestite con lastre di marmo colorato spessore cm. 2.

Negli altri locali zoccolino in legno o in marmo a seconda dei pavimenti.

INFISSI

Infissi per finestre e vetrate interne in profilati speciali tipo serramenti, con vetri semidoppi o stampati.

Porte interne in rovere a pannelli massicci o a vetri, lucidate al naturale.

Le finestre del piano terreno saranno munite di inferiate in ferro lavorato. Le altre aperture esterne saranno munite di serrande avvolgibili in lamiera di acciaio.

Portoni in ferro ripiegabili con raccoglimento laterale e finestrelle per vetri per la stazione dei pullman.

Tutte le finestre saranno munite all'interno di tende alla veneziana, in lamelle di alluminio.

IMPIANTI

Impianto elettrico con condutture incassate nelle murature. Tutti i locali saranno convenientemente illuminati con luci diffuse indirette, a mezzo di lampade fluorescenti a tinte calde e lampadari a luce normale non fluorescente.

Impianto di emergenza per l'energia elettrica entrante automaticamente in funzione quando viene a mancare l'energia elettrica fornita dall'esterno.

N. 2 impianti di ascensori raggruppati in batteria ed adatti per un servizio intenso. Portata per ogni impianto n. 6 persone.

Impianto idraulico per la distribuzione dell'acqua calda e fredda agli apparecchi sanitari, ai banchi dei bar ed ai servizi della taverna in tubi Mannesmann incassati nelle murature. Nel servizi per il pubblico saranno installati: lavabi in porcellana vetrificata con rubinetteria cromata; vasi per gabinetti all'inglese in porcellana dura con cacciata a flussometro.

Impianto di ventilazione con i più moderni e razionali sistemi.

Installazione di un impianto di condizionamento dell'aria, atto a mantenere le condizioni di temperatura, umidità e circolazione dell'aria costanti, sia nella stagione invernale che in quella estiva.

Oltre all'impianto di telefoni per i servizi della Casa da Gioco, sono previste sufficienti cabine telefoniche per il pubblico, distribuite nei vari piani del fabbricato.

SISTEMAZIONE ESTERNA

L'area esterna verrà convenientemente sistemata a giardino, eseguendo i necessari movimenti di terra, spianamenti, costipazioni, costruzioni di muri di sostegno in pietra a faccia vista, formazione di viali ed aiuole con messa a dimora di piante, panchine ed illuminazione.

I bar saranno forniti di banchi e retrobanchi. I locali verranno convenientemente arredati con tende, tappeti, guide per scale, ecc. Nei locali di attesa del pubblico sono previste alcune vetrinette per esposizioni.

NOTA: Il progetto del nuovo fabbricato, gli elaborati e il plastico di insieme sono in visione nella sala di adunanza della Giunta regionale e saranno trasferiti ed illustrati in sede di adunanza del Consiglio regionale.

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Estratto deliberazione di Giunta in data 3 febbraio 1954

Omissis

OGGETTO N. 133 - CASA DA GIOCO DI ST. VINCENT - PROROGA DELLA CONCESSIONE ALLA SOCIETÀ SITAV DI ESERCIZIO DEI GIOCHI - COSTRUZIONE DI NUOVI LOCALI E SISTEMAZIONE DELLA FONS SALUTIS

Il Presidente, Avv. CAVERI, continua l'esame delle varie questioni attinenti alle trattative con la Società SITAV di St. Vincent per la costruzione di nuovi locali come sede della Casa da Gioco, per la sistemazione della "Fons Salutis" e per la proroga della concessione di esercizio dei giochi.

Ritiene che, dopo l'ampio ed esauriente esame della pratica fatto nelle precedenti adunanze di Giunta in data 8, 13, 20 e 27 gennaio c.a., si possa oggi addivenire ad una decisione circa le proposte da sottoporsi al Consiglio regionale, per le decisioni di competenza, previa definizione dell'unica questione rimasta in sospeso: quella relativa alle percentuali da stabilirsi per il rimborso di spese alla SITAV da parte della Regione in caso di anticipata chiusura della Casa da Gioco.

L'Assessore, Ing. FRESIA, osserva in proposito che sarebbe anzitutto opportuno stabilire percentuali scalari riferite ai periodi annui contrattuali (dal 1 aprile al 31 marzo) anziché all'anno solare.

Fa quindi presente che tali percentuali scalari potrebbero essere fissate nelle seguenti misure:

90% (novanta per cento) in caso di chiusura entro il 31 marzo 1957.

80% (ottanta per cento) in caso di chiusura entro il 31 marzo 1958.

60% (sessanta per cento) in caso di chiusura entro il 31 marzo 1959.

30% (trenta per cento) in caso di chiusura entro il 31 marzo 1960.

Segue breve discussione, al termine della quale;

LA GIUNTA

richiamata la deliberazione consiliare n. 55 in data 29 luglio 1953;

esaminate le proposte formulate dalla Giunta e le varie controproposte formulate dalla Società S.I.T.A.V nel corso delle laboriose trattative concernenti la proroga della vigente concessione per l'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent e la costruzione in proprietà della Regione di nuovi locali per l'esercizio della casa stessa, nonché la sistemazione definitiva della Fons Salutis di St. Vincent;

ad unanimità di voti;

Delibera

di proporre al Consiglio regionale l'approvazione della proroga a favore della Società SITAV di St. Vincent per il periodo di anni 9, a decorrere dal 1 aprile 1957, della concessione dell'esercizio della Casa da Gioco di St. Vincent alle condizioni sotto riportate, nonché alle altre condizioni e clausole di deliberarsi dalla Giunta per l'approvazione di un nuovo atto aggiuntivo di concessione:

la concessione si intende rinnovata per il predetto periodo di anni 9 (dal 1 aprile 1957 al 31 marzo 1966) alle condizioni e clausole di capitolato stabilite nell'atto in data 1 giugno 1946 n. 786 rep., registrato in Aosta il 18 giugno 1946 al n. 4071 Vol. 96 e con i successivi atti aggiuntivi e modificativi in data 3 agosto 1949 n. 893 rep., registrato in Aosta il 22 agosto 1949 n. 169 Vol. 201 e in data 12 ottobre 1951 n. 1104 rep., registrato in Aosta il 2 novembre 1951 n. 256 Vol. 106, con le seguenti aggiunte e modifiche:

1) l'atto aggiuntivo 12 ottobre 1951 n. 1104 di rep. - scadente il 31-3-1955 - viene prorogato sino al 31 marzo 1966, salvo le modificazioni ed aggiunte del presente nuovo atto aggiuntivo;

2) i premi di incremento progressivo (a titolo di rimborso forfettario di spese), da conteggiarsi su ogni unità di 100 milioni di incasso, a' sensi dell'articolo 3 del citato atto 12 ottobre 1951 n. 1104 sono aumentati del 10% per il periodo di proroga della concessione, a decorrere dalla data in cui avranno inizio i giochi in nuovi locali (anche provisori);

3) la Società concessionaria SITAV, oltre agli obblighi ed oneri previsti dai capitolati vigenti, dovrà provvedere a costruire un nuovo stabile in St. Vincent, a totali sue spese, per conto e in proprietà della Regione, su terreno da cedersi gratuitamente in proprietà alla Regione.

Detto stabile dovrà avere locali idonei, convenientemente arredati (con materiali di proprietà della Società SITAV), saloni di rappresentanza, servizi, parco giardino e parcheggio, come da progetto esecutivo già sottoposto all'approvazione della Giunta Regionale, la quale potrà apportare al progetto stesso eventuali lievi modifiche non sostanziali nel corso della esecuzione dei lavori.

Per la descrizione delle opere e dei lavori di costruzione del nuovo stabile e dei relativi impianti si fa riferimento alla deliberazione della Giunta regionale in data 20 gennaio 1954 n. 59;

4) il nuovo fabbricato dovrà essere ultimato improrogabilmente entro il 31 dicembre 1956, data nella quale tutti i locali dovranno essere resi abitabili e idonei agli usi per i quali sono costruiti;

5) la Società SITAV - a richiesta della Giunta regionale - dovrà garantire già per il mese di agosto 1954, l'ultimazione e l'apertura di nuovi locali da gioco di capienza almeno uguale a quella delle attuali sale da gioco o, in via subordinata, a costruire a proprie spese nuovi locali provvisori adiacenti all'Albergo Billia, secondo soluzione di decoro da approvarsi preventivamente dalla Giunta regionale;

6) i terreni da cedersi alla Regione per la costruzione del nuovo stabile e per la formazione di parco giardino e di parcheggio, a cura e spese della SITAV, consistono nei seguenti appezzamenti aventi la complessiva superficie di mq. 7018 circa come da planimetria allegata:

Foglio e numeri di mappa

Superficie mq. circa (S.V.C.)

F. XXIX n. 204

849

n. 629

1.047

n. 203 a)

1.105

n. 202

350

n. 594

298

n. 648

n. 631

805

n. 632

734

n. 203 b)

129

n. 207

321

n. 208

115

n. 209

100

n. 58

720

n. 51-51

415

resid.

30

Totale mq. circa (S. V. C.)

7.018

7) in caso di eventuale chiusura della Casa da Gioco entro il 31 marzo 1960 la Regione rimborserà alla Società SITAV le spese effettivamente sostenute dalla SITAV sino alla data di chiusura della Casa da Gioco per la costruzione della nuova Casa da Gioco e per l'acquisto di terreno ceduto alla Regione (lavori edilizi principali, impianti, terreni, lavori e opere di sistemazione) secondo le seguenti percentuali di rimborso a carico regionale:

in caso di chiusura entro il 31 marzo 1957 - 90%

in caso di chiusura entro il 31 marzo 1958 - 80%

in caso di chiusura entro il 31 marzo 1959 - 60%

in caso di chiusura entro il 31 marzo 1960 - 30%

in caso di chiusura dopo il 31 marzo 1960 la Regione non dovrà corrispondere alla SITAV alcuna somma a titolo di quota di rimborso spese.

La determinazione delle spese da ammettersi a conteggio ai fini del parziale rimborso secondo le percentuali suddette sarà fatto da un Collegio di tre arbitri dei quali il primo nominato dalla Regione, il secondo dalla Soc. SITAV ed il terzo di comune accordo fra le due parti, presa visione delle contabilità e note di spesa.

8) la Società SITAV dovrà provvedere alla sistemazione definitiva dei locali della Fons Salutis, mediante la costruzione di nuovi locali e la sistemazione dei vecchi locali secondo criteri adeguati alla moderna concezione in materia termale su progetto esecutivo da approvarsi preventivamente dalla Regione e dal Comune di St. Vincent. Le relative spese saranno ripartite in parti uguali fra il Comune di St. Vincent, la Regione Valle di Aosta e la concessionaria Società SITAV, la quale ultima concorrerà nelle spese stesse fino ad una quota massima a suo carico di Lire 30.000.000.

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SOCIETÀ PER AZIONI S.I.V. - (Società Iniziative Valdostane) sede in St. Vincent

Ill.mo Sig. PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

AOSTA

Il sottoscritto Avv. Giuseppe Fillietroz, quale Presidente della Società per Azioni S.I.V. (Società Iniziative Valdostane), con sede in St. Vincent, costituita con atto 23-9-1953 notaio Francesco Colombo registrato e depositato nella Cancelleria del Tribunale di Aosta, ed avente come scopo l'incremento delle attività e delle iniziative turistiche che abbiano comunque attinenza con il turismo valdostano, quali la gestione di alberghi, locali pubblici di divertimento, case da gioco, l'appalto delle gestioni di stazioni termali e di cura e di soggiorno, e comunque la partecipazione a tutte le iniziative di valorizzazione della Valle d'Aosta.

rivolge espressa domanda,

perché la prefata Società per Azioni S.I.V. venga ammessa al concorso per la gestione per il prossimo decennio della casa da gioco di St. Vincent, o comunque interpellata a tale effetto, qualunque sia la forma d'appalto o concessione che codesta On.le Amministrazione della Valle riterrà opportuno adottare ai sensi delle vigenti disposizioni di legge.

Si fa presente che la Società S.I.V. trovasi in provate condizioni per espletare il massimo sforzo per l'incremento dei giochi e per lo sviluppo del centro turistico di St. Vincent, compresa la eventuale costruzione, nel più breve tempo possibile e ad esclusivo suo onere di un complesso immobiliare che assicuri un razionale e signorile incremento della gestione in parola e delle realizzazioni e manifestazioni accessorie e complementari.

Con deferente ossequio.

Aosta, li 21-12-1953.

F.to Avv. Giuseppe Fillietroz

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All'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta

AOSTA

Il sottoscritto Avv. Franco PATRIARCA, con studio in Torino, Via S. Francesco d'Assisi 11, ed elettivamente domiciliato in Aosta nello studio del Dott. Giuseppe Torrione - Viale della Stazione, 3 A, espone:

È a mia conoscenza che in data prossima (1956) viene a scadere la concessione alla SITAV per la gestione del Casinò di St. Vincent.

Il Sig. Conte Ing. Dino Lora Totino di Cervinia, in rappresentanza del quale e nel cui interesse io scrivo, si è assicurato la collaborazione di un gruppo di persone finanziariamente dotate e pratiche dell'organizzazione della gestione di un stabilimento siffatto, allo scopo di attenere da codesta On. Amministrazione la concessione per la gestione del Casinò di St. Vincent.

Codesta On. Amministrazione non ignora che quando fu concessa alla SITAV la gestione del Casinò di St. Vincent, il Sig. Ing. Dino Lora Totino deteneva la maggioranza delle azioni costituenti il capitale di questa società.

È d'altra parte a conoscenza di quante attività, di natura turistica, l'Ing. Dino Lora Totino abbia creato in Valle d'Aosta, e quali siano i suoi grandiosi progetti per l'avvenire.

Confido perciò che codesta On. Amministrazione voglia considerare l'Ing. Dino Lora Totino e il suo gruppo particolarmente idonei a condurre la gestione del Casinò di St. Vincent.

Formulo perciò la richiesta di conoscere quali sono le condizioni ed i patti ai quali codesta Amministrazione subordina la concessione per la gestione del Casinò di St. Vincent.

Con ossequio.

Aosta, 1-3-1954.

F.to Avv. Franco Patriarca

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REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

Presidenza della Giunta

Prot. n. 2925/4 Aosta, 2 aprile 1954

OGGETTO: Esercizio Casa da gioco di St. Vincent - Comunicazioni.

Al Sig. Avv. Giuseppe FILLIETROZ

Presidente della Società Iniziative Valdostane (S.I.V.)

AOSTA

Via Porte Pretoriane

Allo scopo di poter riferire ai competenti organi regionali in merito alla domanda inoltrata dalla S.V. in qualità di Presidente della Soc. p. Az. S.I.V. concernente la gestione della Casa da gioco di St. Vincent per il nuovo novennio (1957-1966) prego la S.V. di volermi comunicare con cortese urgenza dettagliate informazioni circa la potenzialità finanziaria di codesta Spett. Società, anche in relazione al previsto obbligo di costruire un nuovo fabbricato sede della Casa da gioco da parte della Società concessionaria.

Prego altresì di voler cortesemente trasmettere copia dell'atto di costituzione di codesta Società S.I.V., precisando le condizioni offerte da codesta Spett. Società per l'eventuale concessione dell'esercizio della Casa da gioco.

Le offerte di condizioni dovrebbero sostanzialmente migliorare le attuali condizioni di capitolato per l'esercizio della Casa da gioco (contratto principale e altri aggiuntivi), oltre all'obbligo, da parte della Società concessionaria, di costruire in Saint Vincent, a proprie spese, per conto e in proprietà della Regione (su terreno da cedersi pure gratuitamente alla Regione) un idoneo fabbricato da adibirsi a sede della Casa da gioco.

Con distinti saluti.

IL PRESIDENTE

F.to S. Caveri

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REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

Presidenza della Giunta

Prot. n. 2926/4 Aosta, li 2 aprile 1954

OGGETTO: Esercizio Casa da gioco di St. Vincent - Comunicazioni.

Al Sig. Avv. Franco PATRIARCA

presso studio Dott. Giuseppe Torrione Viale della Stazione, 3-A

AOSTA

Allo scopo di poter riferire ai competenti organi regionali in merito alla domanda inoltrata dalla S.V. a nome e nell'interesse di un gruppo finanziario di cui è promotore l'Ing. Dino Lora Totino, concernente la gestione della Casa da gioco di St. Vincent per il nuovo novennio 1957-1966), prego la S.V. di volermi comunicare con cortese urgenza dettagliate informazioni circa la potenzialità finanziaria del predetto gruppo finanziario, anche in relazione al previsto obbligo di costruire un nuovo fabbricato sede della Casa da gioco da parte della Società concessionaria.

Prego altresì di voler cortesemente trasmettere copia dell'eventuale atto di costituzione di apposita Società, precisando le condizioni offerte dal Gruppo o dalla Società per l'eventuale concessione dell'esercizio della Casa da gioco.

Le offerte di condizioni dovrebbero sostanzialmente migliorare le attuali condizioni di capitolato per l'esercizio della Casa da gioco (contratto principale e atti aggiuntivi), oltre all'obbligo, da parte della Società concessionaria, di costruire in Saint Vincent, a proprie spese, per conto e in proprietà della Regione (su terreno da cedersi, pure gratuitamente alla Regione) un idoneo fabbricato da adibirsi a sede della Casa da gioco.

Con distinti saluti.

IL PRESIDENTE

F.to S. Caveri

Copia all'indirizzo di TORINO - Via San Francesco d'Assisi, 11.

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Dott. Ing. Dino Lora Totino di Cervinia

Raccomandata Torino, 3 aprile 1954

Prot. 708

On.le Amministrazione regionale della Valle d'Aosta

AOSTA

Faccio seguito alla lettera 27 marzo 1954 del mio rappresentante Sig. Avv. Franco Patriarca per precisare le mie offerte al fine di ottenere la concessione della gestione del Casinò di St. Vincent:

PERIODO DELLA CONCESSIONE

Anni 9 a partire dal 1 aprile 1957 al 31 marzo 1966.

TASSA DI CONCESSIONE

77% degli introiti lordi di gioco e dei proventi degli ingressi alla casa e nelle sale da gioco, fino alla concorrenza di 2 miliardi di incasso lordo annuo.

PREMI DI INCREMENTO PROGRESSIVO

Aumenti del 15% per il periodo della concessione, a decorrere dalla data in cui avranno inizio i giochi nei nuovi locali, su quanto è stabilito dall'articolo 3 dell'atto aggiuntivo intervenuto tra l'Amministrazione e la S.I.T.A.V. in data 12-10-1951 n. 1104 di rep.

COSTRUZIONE NUOVO STABILE

Accetto le condizioni di cui al n. 3 della. deliberazione della Giunta di cui a verbale 3-2-1954 con riferimento per quanto ha riguardo alla descrizione delle opere e dei lavori di costruzione del nuovo stabile e dei relativi impianti, alla deliberazione della Giunta regionale in data 20-1-1954 n. 59.

TERRENI

Ho avuto l'offerta di diversi terreni tutti idonei allo scopo, attendo per acquistarli la concessione della gestione del Casinò. La superficie dei terreni che mi sono stati offerti si aggira sugli 8/10 mila mq.

Detti terreni saranno ceduti in unico fabbricato, alla Regione per la costruzione del nuovo stabile e per la formazione di parco giardino e di parcheggio a mia cura e a mie spese.

FONS SALUTIS

Mio concorso alla costruzione di nuovi locali con criteri adeguati alle moderne concezioni in materia termale secondo progetto esecutivo da approvarsi dal Consiglio regionale e dal Comune di St. Vincent, sopportando un terzo della spesa.

RIMBORSO SPESE IN CASO DI ANTICIPATA CHIUSURA DELLA CASA DA GIOCO

Quelle indicate nel verbale della deliberazione della Giunta in data 3-2-1954.

ALTRI PATTI

Restando ferme le condizioni e clausole del capitolato stabilite tra la Amministrazione e la S.I.T.A.V. in data 1-6-1946 n. 786 e con i successivi atti aggiuntivi e modificativi in data 3-8-1949 n. 893, 12-10-1951 n. 1104, che siano compatibili con le condizioni più sopra elencate.

Rimango a disposizione di codesta On.le Amministrazione e porgo distinti ossequi.

F.to Ing. Lora Totino

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L'Assessore Ing. FRESIA riferisce quanto segue:

Nella seduta del 29 luglio il Consiglio aveva dato mandato alla Giunta di continuare a perfezionare le trattative in corso con la SITAV e di sottoporre un resoconto dettagliato e positivo all'esame del Consiglio regionale. Si iniziarono allora con il Comm. Rivella le lunghe trattative per arrivare a una soluzione completa e soddisfacente del problema sotto ogni aspetto.

Anzitutto si ritenne di dover esigere la certezza di disporre dei terreni nella posizione più favorevole e fu scelta la zona immediatamente a levante dell'Hôtel Billia e dell'Hôtel du Parc, scartando le zone a valle della strada nazionale.

Avuta la certezza che il Comm. Rivella possedeva i terreni nella zona prescelta, si richiesero una prospettiva dei disegni esecutivi e un modello in gesso della costruzione rispondente alle richieste essenziali, cioè di raddoppio delle sale da gioco e altri locali.

Fu, così, presentato un primo progetto che - esaminato lungamente - presentò il fianco a qualche critica, soprattutto dal punto di vista dell'aspetto estetico.

Si chiese allora al Comm. Rivella di voler cambiare il progetto e, dopo alcuni schizzi e varianti, la Giunta richiese di nuovo una documentazione completa cioè: disegni esecutivi, prospettive in nero e a colori, modelli in gesso.

L'ultimo progetto di massima richiese ancora una variante per renderlo soddisfacente sotto l'aspetto estetico e i disegni furono rimodificati in conseguenza.

Dopo la definizione totale di questi punti, si richiese al Comm. Rivella un modello in gesso di tutta la zona e comprendente il fabbricato nuovo e quelli vicini, compresa l'estensione dell'Hôtel du Parc da eseguirsi dal Commendatore Rivella. Questo modello prospettico dà un'idea abbastanza chiara della posizione dei fabbricati.

A questo punto cominciarono le trattative per gli impianti; in particolare, la Giunta ritenne di attirare l'attenzione della SITAV sulla assoluta necessità di un impianto di condizionamento di aria tale da poter servire d'inverno e d'estate. Ottenuta questa assicurazione e una descrizione scritta delle caratteristiche dei locali e degli impianti secondo i desideri della Giunta, si passò alla definizione delle condizioni della proroga.

Il Comm. Rivella aveva chiesto un aumento del 20% sui premi attuali, che partono dal gettito di i miliardo e arrivano fino a 2 miliardi, iniziando con tre milioni di premi per passare poi a 6 - 9 - 14 - 19 - 21 - 21 - 21 - 21 - 21. Pur rendendosi conto della necessità di dare un maggior incremento al gettito della casa da gioco, la Giunta ritenne di non poter accettare totalmente la richiesta e stabilì di contenere l'aumento del 10% dalla quota 1000 alla quota 2000, pari a Lire 15.600.000, con decorrenza dall'apertura dei nuovi locali anche se provvisori.

Come è noto, il Comm. Rivella aveva chiesto che in caso di chiusura anticipata, cioè prima della scadenza dell'attuale contratto (31-3-1957), la SITAV potesse ottenere il rimborso delle spese fatte per la costruzione della nuova casa da gioco e in considerazione del fatto che nessun beneficio era riservato alla SITAV come contropartita, mentre - per contro - la Regione sarebbe rimasta proprietaria dei terreni e dei fabbricati.

La Giunta ritenne, invece, di modificare le richieste del Comm. Rivella in maniera che il rimborso delle predette spese non fosse totale, ma ridotto di una quota parte di ammortamento del fabbricato. Per di più non accettò la proposta del rimborso integrale delle spese ma volle che la perizia del costo del fabbricato dovesse essere determinata da tre arbitri.

La Giunta si preoccupò, inoltre, di avere a tutti i costi una estensione dei locali per il prossimo mese di agosto e il Comm. Rivella si impegnò a costruire - anche solo in via provvisoria - dei locali sul modello di quelli di San Remo, che vanno sotto il nome di "Pergola Fiorita". Questa estensione dovrebbe venire indipendentemente dalla costruzione del nuovo fabbricato e le relative spese dovrebbero essere a carico totale della SIT AV

Traducendo in cifre i dati del progetto, si ha che i nuovi locali della casa da gioco hanno una superficie di mq. 1170, contro mq. 536 attuali per le sale da gioco, e di mq. 2670, contro 1.250, per gli altri locali. L'importo dei lavori, in base al progetto esecutivo, può essere considerato dell'ordine di circa 600 milioni.

Attualmente il Comm. Rivella ha messo allo studio la sistemazione della Fons Salutis, secondo un progetto che prevede un importo di spesa di circa 150 milioni, di cui 30 saranno a carico della SITAV, 30 a carico del Comune e 30 a carico della Regione.

In riassunto, le condizioni sono:

- Proroga di 9 anni, con scadenza al 31 marzo 1966,

- Aumento premi del 10%, con decorrenza dalla apertura dei nuovi locali anche se provvisori (Pergola fiorita). Se si arriva a due miliardi di incasso l'aumento premi comporta una spesa di Lire 15.600.000;

- In caso di chiusura anticipata il rimborso delle spese alla SITAV avviene su queste basi: 90% al 31-3-57 - 80% al 31-3-58 - 60% al 31-5-59 - 30% al 31 3-60; poi più nulla.

L'importo da rimborsare sarà determinato da tre periti.

In compenso il Comm. Rivella ha assicurato che la SITAV:

1) costruisce secondo il progetto e la descrizione annessa e deve terminare entro tre anni il fabbricato -

2) si impegna alla estensione dei locali provvisori (pergola fiorita) per agosto -

3) si impegna al progetto per la Fons Salutis di St. Vincent e contribuisce con 30 milioni alla spesa -

4) cede immediatamente i terreni alla Regione anche prima della stipulazione del nuovo atto aggiuntivo di proroga.

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Durante le trattative, il Comm. Rivella si mostrò, in genere, condiscendente verso le richieste della Giunta, e accettò, via via, le nuove richieste della Giunta.

Il Consiglio possiede, quindi, tutti gli elementi per dare un giudizio sulle proposte che - se accettate - permetterebbero la immediata estensione dei nuovi locali, un aumento del gettito, che potrebbe essere per lo meno dell'ordine del 20% ossia 200-300 milioni, e darebbe all'Amministrazione regionale la possibilità di disporre, alla scadenza dell'attuale contratto, di locali nuovi di proprietà regionale appositamente costruiti per questo scopo.

Nell'attuale momento, in cui si delinea l'estrema difficoltà di trattare con lo Stato per un riparto fiscale favorevole, questa prospettiva di ottenere un aumento di circa 300 milioni all'anno nel gettito della casa da gioco, assume una speciale importanza che è superfluo sottolineare.

Nel passato abbiamo dato alla SITAV una concessione decennale motivandola, soprattutto, con il valore delle personalità richiedenti. Ritengo che una formula analoga possa convenire all'Amministrazione per legare il Comm. Rivella, questo sistema essendosi dimostrato altamente impegnativo per il contraente più di quanto avrebbero potuto fare delle norme contrattuali dettagliate.

Dopo che le lunghissime trattative erano giunte a definizione, ci giunsero le proposte di una Società "SIV", a firma del Presidente Avv. Giuseppe Fillietroz. Queste proposte sono rimaste nel vago e si possono considerare praticamente svanite.

Il 1 marzo, invece, ci giunse ancora una proposta dell'Ing. Lora Totino il quale chiedeva di essere invitato alle trattative. La Giunta fece conoscere di avere praticamente già portato a termine le trattative con la SITAV secondo il mandato del Consiglio e i propri desiderata, attirando particolarmente l'attenzione sul fatto che qualunque nuovo concorrente avrebbe, però, sempre dovuto aspettare la scadenza del vigente contratto di concessione per poter iniziare la nuova gestione.

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Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, rileva, anzitutto, che l'Assessore Ing. Fresia ha dichiarato nella sua relazione che, in un problema del genere di quello in esame, ha molta importanza la personalità dei richiedenti (concessionari).

Comunica, quindi, che intende portare a conoscenza dei Signori Consiglieri e di illustrare alcuni particolari che forse sono già noti, ma che possono anche non essere noti.

Rammenta che l'Assessore Ing. Fresia, ha accennato a due domande di concessione dell'esercizio della Casa da gioco di St. Vincent, pervenute all'ultimo momento e che saranno esaminate in seguito dal Consiglio.

Precisa che una delle domande è stata sottoscritta dall'Avv. Giuseppe Fillietroz, di Aosta, quale Presidente della Società per azioni S.I.V., che è sorta perché vi è una persona la quale non ha nessun interesse che l'Amministrazione regionale, o direttamente o per tramite di una Società, costruisca in sua proprietà la nuova Casa da gioco.

Comunica che tale persona è il proprietario dell'Albergo Billia, il quale, oltre ai dividendi della Società S.I.T.A.V. percepisce ogni anno un rilevante affitto per i locali della Casa da gioco e arrotonda tale somma con altri 10 milioni di entrate accessorie.

Precisa che tale fatto fondamentale e indubitabile ha portato alla costituzione di una Società promossa, come detto, dal proprietario dell'Albergo Billia, il quale si serve di due luogotenenti: il Sig. Ardes-Page e il Dott. Marchiando.

Passando all'esame della personalità dei predetti, rileva che l'Ardes-Page è definito da una sentenza del Tribunale di Torino e da una sentenza della Corte di Appello di Torino - Sezione Penale.

Dà lettura di uno stralcio della predetta sentenza della Corte d'Appello di Torino - Sezione Penale - e pone in rilievo che tale sentenza, in parziale riforma della sentenza impugnata dall'imputato e dal Procuratore generale, dichiara il "Page Edoardo" colpevole del delitto ascrittogli e lo condanna alla pena della reclusione per mesi 10 e giorni 10. Sottolinea il fatto che, nel caso in esame, si trattava del reato di truffa, per il quale l'Ardes-Page è stato condannato dal Tribunale di Torino e del reato di falso in cambiali sulle quali egli avrebbe apposta la firma di altra persona.

Osserva che la sentenza della Corte di Appello di Torino, nella motivazione, dice: "il Casale, semi-analfabeta, è apparso al Tribunale di limitata levatura intellettuale di fronte al furbo Page, già sottoposto, ecc. ecc. (omissis)".

Il Presidente della Giunta, Avv. Caveri, comunica che nella predetta sentenza risulta, inoltre, che il Casale, stanco di favorire il Sig. Page e preoccupato perché le cambiali venivano fuori come le famose ciliege, si è deciso a presentare una denuncia per truffa.

Sottolinea la definizione "furbo Page" ed osserva che non vi è dubbio che il Page sia molto furbo, perché se non lo fosse stato non sarebbe riuscito ad ottenere da certi troppo compiacenti Signori la compartecipazione del 10% dei dividendi liquidati dalla S.I.T.A.V..

Questo è un mistero, egli dice, però fino ad un certo punto; perché sappiamo che questa compartecipazione illecita è stata il frutto di un millantato credito nei confronti del mio predecessore prof. Chabod, - di cui sono sempre stato avversario, ma del quale riconosco pubblicamente l'onestà -, e di un millantato credito nei confronti di suo cugino Page Ernesto (che faceva allora parte della Giunta regionale) e di un Ministro.

Comunica, a questo proposito, di essere a conoscenza che il Ministro in questione, essendo entrato nel suo ufficio il Sig. Page, lo ha fatto uscire precipitosamente; il che dimostra, che, malgrado un certo clima scandalistico, vi sono ancora dei Ministri onesti i quali sanno mettere alla porta coloro che si presentano con biglietti di visita poco raccomandabili.

Esprime la sua meraviglia per il fatto che il Partito socialista italiano, che ha nei suoi ranghi persone molto per bene, conservi ancora nelle sue file un individuo che è bollato dalla citata sentenza della Corte d'Appello di Torino.

Osserva che non intende aggiungere altro nei confronti del Signor Page.

Fa presente che l'altro luogotenente è il Dr. Marchiando, di Aosta, consulente del Billia, molto esperto in questioni finanziarie di varia natura che dal punto di vista politico hanno reso poco, ma che possono aver reso dal punto di vista economico.

Osserva che vi sono poi altre personalità minori, e, cioè, il Signor Freydoz, di Verrès, e il Signor Quarello che darebbero, indubbiamente, le più ampie garanzie morali per una nuova gestione della Casa da Gioco.

Questa, egli osserva, è la Società S.I.V., che non è altro che un gioco ed una manovra disturbatrice, nata per coprire gli interessi del Sig. Billia. Precisa che non è sua intenzione di illustrare, in questo momento, la personalità del Billia, sul conto del quale vi sarebbero molte cose da dire.

Ricorda che un giorno, da parte delle autorità alleate, è stato emesso contro il Billia un mandato di cattura, mandato che, ad un certo momento, è stato annullato per merito di un personaggio che è risultato essere il Signor Ardes, nella sua qualità di capo partigiano.

Il Presidente della Giunta, Avv. Caveri, passa quindi ad esaminare la personalità dell'Ing. Lora Totino e dà lettura, in proposito, di alcuni stralci della sentenza in data 28 febbraio 1945 emanata a Losanna dal "Tribunal Militaire de la Première division - Armée Suisse - Justice Militaire".

Precisa che la predetta sentenza condanna gli imputati Haenger Rudolf, Marsan Annibal, Wicht Auguste, Moser Alfred, Lora Totino Dino e Pierino Alfredo alle seguenti pene:

- il commerciante Haenger a due mesi di prigione, con la condizionale per la durata di anni tre;

- il militare Wicht, per inosservanza del servizio, per corruzione passiva, per delitto doganale, ecc., condannato a 3 mesi di prigione;

- con la condizionale di anni tre - alla degradazione ed all'espulsione dal Corpo Svizzero delle Guardie di Frontiera, ecc.;

- il Marsan, industriale di Torino, condannato a tre mesi di prigione - con la condizionale per anni tre - e al pagamento di una multa per istigazione all'inosservanza del servizio, per delitti doganali, ecc.;

- il militare Moser, per inosservanza del servizio, per istigazione al reato predetto, per corruzione passiva, per delitto doganale, ecc., condannato a sei mesi di prigione - con la condizionale per anni tre -, alla degradazione e all'espulsione dal Corpo Svizzero delle Guardie di Frontiera, ecc.;

- il Lora Totino, industriale italiano, domiciliato a Torino, colpevole di:

a ) istigazione all'inosservanza delle prescrizioni di servizio (articolo 22 e 72 C.P.S.) -

b) corruzione (articolo 288 C.I.S.) -

c) delitto doganale (L.F. sur les douanes du 1 octobre 1929) -

d) infrazione all'A.C.F. du 29 septembre 1939 à la surveillance des importations et exportations - condannato a otto mesi di prigione senza condizionale ed al pagamento di una multa;

- il Perino, italiano, segretario del precedente, colpevole di istigazione all'inosservanza delle prescrizioni di servizio e di corruzione, condannato a sei mesi di prigione, senza condizionale.

Pone in rilievo che la sentenza predetta concerne fatti gravi e molto interessanti avvenuti negli anni precedenti al 1945 per i quali i due militari precitati - che, per tali fatti, sono stati degradati ed espulsi dal Corpo delle Guardie di Frontiera -, hanno avuto in regalo 7 od 8 suole di scarpe vibram mentre tutti gli altri imputati contrabbandavano lingotti d'oro, platino, diamanti industriali, preziosi ed altro.

Il Presidente della Giunta, Avv. Caveri, dà ancora lettura di alcuni altri stralci della predetta sentenza concernenti il contrabbando d'oro, di preziosi e di altre merci e conclude esprimendo parere di aver lumeggiato sufficientemente la personalità dell'Ing. Lora Totino.

Riferisce, quindi, brevemente sulla personalità del Sig. Perino, rilevando che il predetto era Segretario e braccio destro di Lora Totino. Ricorda che il nome del Perino è legato alla scomparsa della guida alpina Chiara, ex ufficiale della Scuola Alpina di Aosta, il quale faceva parte di un servizio di collegamento del movimento partigiano. Informa che il Chiara - il quale doveva portare dei documenti molto importanti a Losanna, in una casa distinta col n. 22 - ha attraversato il confine con il Perino, ma mentre quest'ultimo è giunto regolarmente a Zermatt, il Chiara non vi è mai arrivato. Rammenta che, secondo quanto detto dal Perino, il Chiara sarebbe scomparso in un crepaccio durante la traversata. Osserva che, nonostante le minuziose ricerche fatte dalle guide alpine, il cadavere del Chiara non è mai stato ritrovato.

Comunica di essere a conoscenza di altri fatti, ma di ritenere che quanto ha esposto sia sufficiente per lumeggiare la personalità dei richiedenti la nuova concessione dell'esercizio della Casa da gioco di St. Vincent.

Il Consigliere Col. FERREIN rileva che il Consiglio si trova di fronte a due nuove richieste di concessione dell'esercizio della Casa da gioco di Saint Vincent, di cui una presentata da una pseudo Società, che dà poco affidamento, e l'altra da un dirigente di una Società la quale ha già molte attività in Valle d'Aosta e che, quindi, verrebbe quasi a costituire un trust nel territorio della Regione, se ottenesse anche l'esercizio della Casa da gioco.

Fa presente che vi sono proposte concrete della Società SITAV che, durante i vari anni di gestione della Casa da gioco, si è sempre comportata correttamente nei riguardi del- l'Amministrazione regionale, e ritiene, quindi, che non vi possano essere dubbi sulla opportunità e sulla convenienza della accettazione delle proposte della Società SITAV e sul rigetto delle richieste delle altre due Società.

Il Consigliere Sig. MANGANONI osserva che, secondo una voce che corre, i Consiglieri del gruppo social-comunista, i quali dovrebbero difendere gli interessi degli operai e dei lavoratori in genere, sono favorevoli al Casinò, centro di giochi e, quindi, di ozi e di vizi di coloro che si sono appropriati di ricchezze. Comunica di ritenere necessario in proposito, di fare una precisazione, affinché risulti a verbale.

Ciò premesso, riconosce che è vero che il Casinò è un centro di ozi e di vizi, frequentato da una schiera di filibustieri i quali vanno a spendervi il denaro rubato ai lavoratori.

Informa di essersi recato diverse volte al Casinò e che, pur non avendo pratica di roulette e degli altri giochi, ma conoscendo il valore dei gettoni, ha visto persone perdere con una certa disinvoltura dai 15 ai 20 milioni in una sola sera.

Osserva che è doloroso constatare che, mentre certe persone spendono con una tale facilità il denaro, vi sono, in Italia, molti bambini e molte madri di famiglia che non hanno di che sfamarsi ed ammalati che non dispongono di mezzi per farsi ricoverare in ospedali e per curarsi.

Precisa, peraltro, che non è chiudendo il Casinò di St. Vincent che si può raggiungere lo scopo di moralizzare la nostra società, ma bensì allontanando dal Governo centrale le persone che ne fanno attualmente parte.

Fa presente che i Consiglieri del gruppo socialcomunista, pur essendo contrari, in linea di principio al Casinò, - quale centro di ozi e di vizi (dichiara che vi sono centri di corruzione anche in località dove non ci sono Casinò, come Capocotta) - vedono nel Casinò la banca della Valle d'Aosta, perché fornisce i fondi necessari per la costruzione di strade nei Comuni di campagna, di scuole, di acquedotti, ecc. Pone in rilievo che se la Regione non introitasse i proventi della Casa da gioco si troverebbe nell'impossibilità di finanziare le spese per i lavori di pubblica utilità, in quanto la quota di riparto delle entrate erariali proposta dal Governo non sarebbe nemmeno sufficiente per pagare gli stipendi degli Insegnanti delle Scuole e del personale dell'Amministrazione regionale.

Precisa che, per gli anzidetti motivi, i Consiglieri del gruppo social-comunista sono favorevoli al mantenimento e al potenziamento della Casa da gioco di St. Vincent.

Rileva che il Casinò può rendere di più ma è indispensabile addivenire all'ampliamento dei locali attuali da gioco ed alla costruzione di nuovi padiglioni in quanto, come detto dall'Assessore Ing. Fresia, sarebbe in tal modo possibile incrementare i giochi ed aumentare, per riflesso, di 200 e più milioni i proventi annui della Regione; il che permetterebbe di eseguire altri lavori di pubblica utilità, ad esempio costruzione di nuovi tronchi di strade, di edifici scolastici, ecc.

Aggiunge che bisogna, altresì, tener conto che il nuovo costruendo fabbricato sarà di proprietà della Regione, ed, all'occorrenza, potrebbe essere, in avvenire, adibito a sede di una colonia estiva o come casa di riposo per i vecchi.

Conclude, precisando che i Consiglieri del gruppo social-comunista approvano le proposte fatte dalla Giunta ed illustrate dall'Assessore Ing. Fresia, concernenti la realizzazione di opere che daranno alla Regione la possibilità di incrementare le sue entrate annue per sopperire alle innumerevoli necessità del- la popolazione valdostana.

Il Consigliere Sig. BREAN premette che intende esaminare brevemente il problema della costruzione di una nuova Casa da gioco, senza entrare nei dettagli delle clausole illustrate dall'Assessore Ing. Fresia.

Ricorda che in precedenti adunanze consiliari è stato più volte posto in rilievo l'insufficiente capienza delle sale da gioco e, quindi, la necessità di costruire un nuovo stabile con locali più ampi e opportunamente attrezzati per incrementare i giochi e per assicurare alla Regione un maggior provento.

Rammenta che il Consiglio, nella seduta del 29 luglio dello scorso anno, ad unanimità di voti, ha deliberato fra l'altro:

- di non ritenere opportuno di prendere in considerazione soluzioni parziali e provvisorie del problema dei nuovi locali per l'esercizio della Casa da gioco di St. Vincent, dovendo l'Amministrazione regionale addivenire ad una soluzione di carattere definitivo di tale problema che consenta alla Regione di disporre di locali di sua proprietà adeguati alle necessità della Casa da gioco;

- di incaricare la Giunta di continuare e perfezionare le trattative in corso con la predetta Società SITAV e di sottoporre proposte concrete e dettagliate all'esame ed all'approvazione del Consiglio regionale.

Rileva che sono state ora sottoposte all'esame del Consiglio tre richieste inoltrate da tre Società diverse per quanto concerne la soluzione del problema della Casa da gioco di St. Vincent e della proroga della concessione.

Fa presente che la prima richiesta - quella della SITAV - formula proposte concrete per quanto riguarda i terreni sui quali dovrà essere costruita e ultimata, entro il 31 dicembre 1956, la nuova Casa da gioco, la costruzione e l'apertura di nuovi locali da gioco, per il mese di agosto 1954, convenientemente attrezzati onde incrementare i giochi e dare la possibilità alla Regione di aumentare il provento dei suoi introiti di circa 200-300 milioni all'anno, come detto dall'Assessore Ing. Fresia.

Rileva che viene, inoltre, prospettata al Consiglio l'opportunità della proroga dell'esercizio della Casa da gioco alla Società SITAV per la durata di nove anni a decorrere dal 10 aprile 1957.

Osserva che le richieste inoltrate dalle altre due Società concernono proposte non concrete ma evasive.

Rileva che, infatti, le dette due Società non precisano, nelle loro richieste, se il nuovo fabbricato rimarrà di proprietà della Regione e non dicono se dispongano già dei terreni sui quali dovrebbe essere costruito il fabbricato.

Esprime parere che il Consiglio, in base agli elementi in suo possesso, possa, nell'adunanza odierna, approvare la proroga dell'esercizio della Casa da Gioco alla Società concessionaria SITAV, ma non possa, invece, deliberare, sin d'ora, la concessione dell'esercizio della Casa da Gioco ad altra nuova Società con effetti dal 1° aprile 1957.

Pone in rilievo che bisogna tener presente, nell'esame delle varie richieste, quanto ha già detto il Presidente della Giunta, Avv. Caveri, e che costituisce un aspetto fondamentale della questione: garanzia che la Società concessionaria sia formata da persone di provata fiducia, capacità e serietà, per il buon esercizio della- Casa da gioco. Aggiunge che il buon gerente di una Casa da gioco non si può improvvisare, ma deve avere una lunga esperienza in materia.

Osserva che nei confronti della Società SITAV vi è la garanzia predetta, perché la Società stessa, durante gli otto anni di gestione, ha sempre agito con grande serietà e correttezza, dimostrando di essere all'altezza del compito.

Conclude, dichiarando di essere favorevole all'accoglimento delle proposte formulate dalla Giunta, salvo esame delle clausole particolari.

L'Assessore, Ing. FRESIA, prega il Consigliere Signor Manganoni di chiarire meglio la definizione data dei gestori della Casa da gioco.

Il Consigliere Signor MANGANONI dichiara che i gestori di Case da gioco sono i "feudatari del denaro".

L'Assessore, Ing. FRESIA, osserva che egli considera, invece, i gestori del Casinò come "percepteurs des impôts". Precisa che intende ripetere quanto già detto e, cioè, che durante le varie trattative il Commendatore Rivella ha sempre agito con signorilità e ha dato prova di essere una persona generosa e di cuore.

Il Consigliere Signor MANGANONI fa presente che preferisce non dire cosa pensa della generosità dei miliardari, anche perché l'Assessore Ing. Fresia conosce già la sua opinione in merito. Comunica di dover però dare atto che, due anni or sono, durante una sua visita al Casinò di Briançon (Francia) - ove ha avuto occasione di parlare con diverse persone fra le quali vi erano dei croupiers che prima prestavano servizio presso la Casa da gioco di St. Vincent - gli è stato riferito che nel Casinò di St. Vincent il trattamento era più signorile che presso qualsiasi altro Casinò.

Il Consigliere Dott. NORAT osserva che tutti i Consiglieri riconoscono che le persone che frequentano la Casa da gioco non sono forse tutte irreprensibili; però è indubbio che i proventi della Casa da gioco sono spesi dalla Regione per fini buoni, cioè per lavori di pubblica utilità.

Il Consigliere Sig. MARCHESE pone in rilievo che i Consiglieri democristiani sono, in linea di principio, contrari alla Casa da gioco, ma riconoscono la necessità del mantenimento della Casa da gioco di St. Vincent, in quanto coi proventi della Casa stessa la Regione può finanziare le spese occorrenti per il funzionamento dell'Amministrazione regionale e per l'esecuzione di lavori di pubblica utilità.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, constatato che nessun altro Consigliere intende chiedere chiarimenti e formulare osservazioni, pone ai voti, per alzata di mano, le proposte formulate dalla Giunta e di cui alla deliberazione di Giunta n. 133, in data 3 febbraio 1954.

IL CONSIGLIO

richiamata la deliberazione consiliare n. 55, in data 29 luglio 1953;

vedute le proposte risultanti nelle deliberazioni della Giunta regionale n. 59, in data 20 gennaio 1954 e n. 133, in data 3 febbraio 1954;

ritenuta la necessità della sollecita costruzione di nuovi locali - di proprietà regionale - per l'esercizio della Casa da gioco nonché della sistemazione della "Fons Salutis", nell'interesse della Regione e del Comune di St. Vincent;

ad unanimità di voti (Consiglieri presenti e votanti n. 32);

Delibera

di approvare la proroga a favore della Società S.I.T.A.V, di St. Vincent, per il periodo di anni nove, a decorrere dal 1° aprile 1957, della concessione per l'esercizio della Casa da gioco di St. Vincent alle condizioni proposte dalla Giunta e previste nella deliberazione della Giunta n. 133, in data 3 febbraio 1954, nonché alle altre condizioni e clausole da deliberarsi dalla Giunta per l'approvazione di un nuovo atto aggiuntivo di concessione.

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