Oggetto del Consiglio n. 58 del 29 luglio 1953 - Verbale

OGGETTO N. 58/53 - PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE NELLE SPESE PER LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO FABBRICATO IN AOSTA AD USO CONSORZIO AGRARIO COOPERATIVO DI AOSTA E IVREA E MAGAZZINI DI DEPOSITO E CONSERVAZIONE DELLA FONTINA.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, dichiara aperta la discussione sull'oggetto: "Partecipazione della Regione nelle spese per la costruzione di un nuovo fabbricato in Aosta ad uso del Consorzio Agrario e per magazzini di deposito e conservazione della fontina".

Richiama l'attenzione del Consiglio sulla seguente bozza di convenzione da stipularsi tra l'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta ed il Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea, - predisposta dall'Assessorato all'Industria e Commercio, - e sulla seguente lettera in data 10 aprile 1953 del Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea, bozza e lettera trasmesse in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

---

CONVENZIONE

TRA L'AMMINISTRAZIONE REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA ED IL CONSORZIO

AGRARIO COOPERATIVO DI AOSTA E IVREA

In Aosta, il giorno ..... del mese di ..... 1953, tra l'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta, in persona del Presidente della Giunta, Avv. Caveri, ed il Signor ....., rappresentante del Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea, si conviene e si stipula quanto segue, in esecuzione della deliberazione n. ....., in data ....., del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, e della deliberazione n. ....., in data ....., del Consiglio di amministrazione del Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea;

Premesso che sugli appezzamenti di terreno segnati in catasto del Comune di Aosta ai mappali 3, 4 e 79 del Foglio XXXVIII, della superficie complessiva di circa mq. 5.000, già acquistati dal Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea e siti di fronte all'Arco d'Augusto di Aosta, tra il torrente Buthier e la Via Garibaldi, dovrà essere costruito un fabbricato, composto di un piano interrato e tre piani fuori terra, a cura e spese del Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea e dell'Amministrazione regionale, in comproprietà indivisa sino al perfezionamento della pratica concernente i! mutuo in corso di contrattazione da parte del Consorzio Agrario;

ritenuto che al finanziamento delle spese per la costruzione del predetto fabbricato provvederanno:

1) il predetto Consorzio Agrario, per un ammontare di Lire settanta milioni, di cui Lire ...... mediante mutuo da ammortizzarsi col beneficio dei contributo statale previsto dalla vigente legge;

2) l'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta, per un ammontare di Lire cinquanta milioni;

ritenuto che, ad avvenuto perfezionamento della pratica di contrattazione del mutuo di Lire ...... da parte del Consorzio Agrario, dovrà addivenirsi alla regolare cessione di quota (5/12) del terreno e di divisione della proprietà del predetto fabbricato fra i due Enti finanziatori, in modo che a ciascun Ente risulti assegnata in proprietà una quota parte del predetto fabbricato e del terreno di cui alle premesse;

ritenuto che, a tali effetti, all'Amministrazione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta dovranno essere assegnati in proprietà, in proporzione alla sua quota di concorso spese:

a) il piano sotterraneo del fabbricato, da destinarsi ad uso magazzino per la conservazione della fontina e dei prodotti caseari della Valle d'Aosta, piano che dovrà presentare, - secondo il progetto esecutivo allestito dal Prof. Sari, di Torino, - la cubatura di metri cubi seimila, vuoto per pieno, e che dovrà essere costruito ed allestito con i necessari impianti di aria condizionata al fine di assicurare la buona conservazione di quintali 5.000/6.000 di fontina;

b) i seguenti locali, siti al piano ......(omissis: locali da precisare);

c) la quota indivisa dei 5/12 del terreno predetto, quota che deve essere ceduta alla Regione comproprietaria.

Ciò premesso, si conviene e si stipula quanto appresso:

1) il terreno di cui ai mappali numeri 3, 4 e 79, da cedersi per quota indivisa alla Regione, rimarrà - libero da vincoli di ipoteca - in comproprietà dei due Enti interessati secondo le quote indivise corrispondenti rispettivamente ai 7/12 a favore del Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea e ai 5/12 a favore della Regione Autonoma della Valle d'Aosta;

2) il Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea si impegna a costruire, per conto proprio (quota 7/12) e per conto della comproprietaria Regione Autonoma della Valle d'Aosta (quota 5/12), sugli appezzamenti di terreno di cui ai mappali numeri 3, 4 e 79, del Foglio XXXVIII, del Comune di Aosta, un fabbricato ad uso magazzini di deposito, negozi e locali vari. Secondo il progetto allestito dal Prof. Sari, di Torino, il predetto fabbricato dovrà essere composto di un piano sotterraneo e di tre piani fuori terra, su una area coperta di mq. 1.800 circa, secondo il preventivo di spesa di complessive lire 120.000.000, di cui lire 70.000.000 quale quota a carico del Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea (7/12) e lire 50 milioni quale quota di concorso spesa a carico dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta (5/12);

3) ad avvenuta stipulazione del mutuo che il Consorzio Agrario deve contrarre per il finanziamento della sua quota parte di spesa, sarà stipulato, fra i due Enti comproprietari, regolare atto notarile di divisione del predetto costruendo fabbricato, - che deve restare libero da vincoli di ipoteca, mediante assegnazione in proprietà a ciascuno dei due Enti dei seguenti locali:

a) alla, Regione Autonoma della Valle di Aosta: tutto il piano sotterraneo, da adibirsi a magazzino di deposito per la conservazione della fontina e dei prodotti caseari, per una complessiva cubatura di circa metri seimila, vuoto per pieno, oltre ai seguenti locali...... (omissis: da precisare);

b) al Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea: tutti i rimanenti locali non compresi nel precedente capoverso - lettera a) - che saranno costruiti come da progetto allestito dal Prof. Sari, di Torino;

4) la Regione Autonoma della Valle di Aosta corrisponderà al Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea, a titolo di concorso nelle spese per la costruzione del nuovo fabbricato, la complessiva somma di Lire 50.000.000, da liquidarsi in base agli stati di avanzamento dei lavori vistati dall'Ufficio tecnico regionale;

5) nell'atto notarile di cessione di quota indivisa (5/12) del terreno e di divisione del fabbricato sarà stabilito il diritto di prelazione, in caso di eventuale futura vendita, a favore di ciascuno dei due Enti interessati;

6) le spese di stipulazione e di registrazione del predetto atto notarile di cessione e di divisione, da stipularsi entro il giorno ......., saranno a carico dei due Enti interessati, nella rispettiva quota dei 7/12 a carico del Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea e dei 5/12 a carico della Regione Autonoma della Valle d'Aosta.

---

CONSORZIO AGRARIO COOPERATIVO DI AOSTA - IVREA

OGGETTO: Progetto costruzione nuovi magazzini di Aosta - Dati riassuntivi del progetto.

L'Amministrazione del Consorzio Agrario, nell'intento di venire incontro alle necessità dell'agricoltura valdostana, è venuta nella determinazione di costruire una nuova sede con adeguati magazzini, in Aosta, come da allegato progetto allestito dal Prof. Sari di Torino.

La nuova costruzione dovrebbe sorgere sull'area di terreno di circa mq. 5.000 già acquistata dal Consorzio - di fronte all'Arco d'Augusto (tra il torrente Buthier e la Via Garibaldi) sui mappali 3, 4, 79.

Nello studio del progetto si è cercato di uniformarsi alle norme del piano regolatore della città, osservandone le distanze, le altezze ed i suggerimenti della Sovraintendenza dei Monumenti e Belle Arti.

Detta costruzione insiste su un'area coperta di mq. 1.800 circa e comprende un piano interrato e tre fuori terra. Il piano sotterraneo verrà destinato ad uso magazzini per le fontine e prodotti caseari della Valle.

Detto piano presenta la cubicità di mc. 6.000 (vuoto per pieno) ed ivi potranno essere ritirati circa q.li 5.000/6.000 di fontine, con relativo impianto di aria condizionata onde assicurare la buona conservazione del prodotto.

Il piano terreno verrà utilizzato come negozio per la vendita di tutti i generi utili all'agricoltura (cereali, farine, mangimi, concimi, anticrittogamici, ecc., nonché macchine ed attrezzi agricoli).

Nell'interno vi sarà un ampio cortile per deposito automezzi, carri, attrezzi, ecc..

Nei piani superiori, e cioè al 1° piano, verranno installati (verso il lato a ponente) gli Uffici di Direzione, Segreteria e alloggi per il personale, nonché altri magazzini per deposito e conservazione di prodotti agricoli (verso il lato a levante).

Al II° piano si potranno ricavare n. 10 alloggi da concedersi in affitto oppure altri locali da destinarsi alla conservazione e manipolazione dei prodotti.

Nella costruzione stessa si ricaveranno pure locali adeguati alle esigenze dell'agricoltura locale da servire come deposito di foraggi, patate, semi, frutta, nonché un ampio locale seminterrato da adibirsi a riunioni di agricoltori, con proiezioni di film interessanti l'agricoltura.

Il fabbricato predetto rappresenterà, in una parola, la vera "Casa dell'Agricoltore e del Contadino Valdostano".

PREVENTIVO DELLA SPESA

In base al computo estimativo redatto dal progettista, l'importo della nuova costruzione si concreta in

L.

127.350.000

così ripartite:

a) costruzione magazzini piano interrato mc. 6.000 (vuoto per pieno) per una capacità di circa ql. 5.000/6.000 di fontina

"

35.000.000

b) negozi e locali di deposito al pianterreno mc. 4.000

"

24.350.000

c) locali al 1° piano (uffici, direzione, segreteria e magazzini vari) mc. 3.500

"

21.000.000

d) locali al 2° piano (da adibirsi ad alloggi) mc. 3.500

"

21.000.000

Importo totale del fabbricato

L.

101.350.000

e) spese incontrate per acquisto del terreno mq. 5.000 x L. 4.000

"

20.000.000

f) Spese generali: per stipulazione contratti, registrazioni, compilazione progetto, direzione e assistenza dei lavori, ecc., in ragione del 6% circa

6.000.000

Importo complessivo dell'opera

L.

127.350.000

---

Tenuto conto dell'eventuale ribasso d'asta e delle economie che si potranno realizzare nel corso dei lavori, si ritiene di poter ridurre e contenere la spesa nella cifra arrotondata di L. 120.000.000 (cento venti milioni).

Piano di finanziamento:

Per l'attuazione di tale opera, questo Consorzio ha impegnato tutte le sue riserve economiche in vista di ottenere, da parte dell'Istituto Federale di Credito Agrario, la contrattazione di un mutuo per l'importo di L. 70.000.000, cifra massima consentita dalla attuale situazione economica patrimoniale dell'Ente.

Considerato che l'opera stessa non può essere attuata parzialmente, anche perché sussistono esigenze di carattere urbanistico, allo scopo di integrare il piano di finanziamento, è stata rivolta domanda all'Amministrazione della Valle perché voglia contribuire allo sforzo notevole che questo Consorzio intende affrontare, con un apporto finanziario sotto forma di quota di compartecipazione sul costruendo stabile.

Qualora l'Amministrazione regionale intendesse concorrere nella spesa, colla somma prevista di lire 50.000.000, le quote di comproprietà sul costruendo stabile rimarrebbero determinate come infra:

- Quota di comproprietà Amministrazione regionale per 5/12 eguale

L.

50.000.000

- Quota di comproprietà Consorzio Agrario per 7/12 eguale

"

70.000.000

Totale

L.

120.000.000

In via subordinata converrebbe pure esaminare se, nell'interesse di entrambi gli Enti finanziatori, non sia opportuno addivenire ad una forma di comproprietà in parti eguali e cioè:

in ragione di una metà ciascuno tra Amministrazione Valle e Consorzio.

Quest'ultima soluzione non dovrebbe essere a priori scartata, in quanto si dimostra più equanime e anche faciliterebbe la determinazione delle aliquote e i conteggi inerenti la gestione e amministrazione dello stabile.

Comunque questo Ente si rimette alle decisioni dell'Amministrazione Valle per guanto riguarda la scelta della soluzione che riterrà più confacente.

CONDIZIONI INERENTI LA COMPROPRIETÀ

È stata da taluni ventilata l'ipotesi di procedere alla costruzione del nuovo fabbricato in condominio, determinando in via preliminare i locali, o meglio la parte di costruzione spettante singolarmente ai due Enti, in modo da dividere fin d'ora lo stabile in due parti distinguendo i locali appartenenti all'Amministrazione Valle e quelli appartenenti al Consorzio.

Non si ravvisa, per ora, opportuno adottare quest'ultima soluzione.

Diverse sono le ragioni che consigliano di mantenere, per ora, lo stato di indivisione del costruendo fabbricato e, tra l'altro, devonsi tenere presenti le circostanze seguenti:

1) la pratica di mutuo, da parte di questo Consorzio, è stata impostata essenzialmente, sulla necessità di costruire ad Aosta i nuovi magazzini per la raccolta e per la conservazione dei prodotti lattiero-caseari, tra cui la rinomata "fontina" della Valle.

All'uopo è stato richiesto il contributo dello Stato sul pagamento degli interessi in ragione del 2,50%.

Prospettandosi fin d'ora l'ipotesi della divisione dell'edificio, e dei magazzini, verrebbe indubbiamente pregiudicata la concessione del contributo statale.

2) L'indivisione risulta, nel caso specifico, vantaggiosa per entrambi gli Enti finanziatori, anche perché, permanendo lo stato di indivisione, converrebbe stabilire la facoltà di prelazione in caso di vendita da parte di uno dei comproprietari. Rimarrebbe in tale caso pacifico che nessuno potrebbe cedere la sua quota senza avere prima interpellato l'altro proprietario, il che è assolutamente indispensabile per conservare in qualunque caso la specifica destinazione dell'immobile. Inoltre, data la particolare funzione cui detto immobile sarà adibito, è da scartarsi la possibilità di determinare a priori le quote specifiche di condominio, D'altra parte, qualora la proprietà risultasse aia divisa, ognuno dei condomini potrebbe vendere e cedere la sua parte anche a terzi, il che sarebbe dannoso e gravemente pregiudizievole alle funzioni che l'immobile deve assolvere nell'interesse generale dei produttori agricoli.

Comunque, la eventuale divisione dello stabile potrà sempre farsi in avvenire, qualora gli Enti interessati ne riscontrassero la convenienza.

CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE

della Provincia di Aosta - Ivrea

IL PRESIDENTE

F.to: Vesan

---

Aosta, 10 aprile 1953.

Lettera pervenuta portata a mano, dal Sig. Cuaz Charles, alle ore 17 del giorno 14 aprile 1953, martedì.

---

L'Assessore Per. Ind. FOSSON richiama ancora l'attenzione dei Signori Consiglieri sulla lettera in data 23 luglio 1953, protocollo n. 3291, lettera che è stata loro distribuita nell'adunanza odierna in quanto pervenuta all'Amministrazione regionale il 26 corrente mese e che è del tenore seguente:

---

Copia

CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI AOSTA-IVREA

Ufficio Presidenza Ivrea, Piazza A. Balla, 7

N. di prot. 3291 Ivrea, 23 luglio 1953

Spett.

ASSESSORATO INDUSTRIA E COMMERCIO

AOSTA

e, p. c.

ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE

AOSTA

CONSORZIO PRODUTTORI FONTINA

AOSTA

Facendo riferimento all'ultimo convegno tenutosi in Aosta il 7 luglio corrente tra i Rappresentanti del Consorzio Agrario e la S.V., lo scrivente Consorzio è rimasto finora in attesa di una comunicazione scritta, giusti gli accordi presi, inerenti le conclusioni che codesto On.le Assessorato intendeva sottoporre all'approvazione del nostro Ente.

Non avendo a tutt'oggi, ricevuto segnalazione alcuna al riguardo, ci permettiamo prospettare quanto segue:

- Richiamando la nostra lettera del 10-4-1953 dobbiamo riconfermare a codesto On.le Assessorato la necessità contingente che la proprietà del costruendo immobile di Aosta rimanga per ora indivisa, perché il finanziamento da parte dell'Istituto Federale di Credito Agrario, come appare anche chiaramente dal parere espresso dell'Ispettorato Compartimentale dell'Agricoltura di Torino, è condizionato alla specifica destinazione della costruzione di magazzini idonei alla conservazione e manipolazione dei prodotti lattiero-caseari della Valle di Aosta.

Questo concetto è stato recentemente ribadito dai rappresentanti dell'Istituto Federale finanziatore, il quale non può ammettere una divisione dello stabile nella forma da Voi prospettataci verbalmente nella riunione del 7-7.

Lo stesso dicasi per quanto concerne la concessione dei contributo statale che verrebbe a cadere qualora la proprietà dei magazzini per la conservazione della Fontina non risultasse appartenente al Consorzio.

Pertanto, per le considerazioni sopra esposte ci troviamo nella assoluta necessità di insistere sui concetti prospettati con la suddetta nostra del 10-4-1953, in quanto ogni indirizzo diverso verrebbe automaticamente a far cadere tutto il nostro piano di finanziamento e quindi a renderci impossibile l'attuazione del nostro programma.

Tanto Vi dovevamo a nostro scarico, mentre cogliamo l'occasione per rivolgerVi i più distinti ossequi.

IL DIRETTORE F.to (Orlando)

IL PRESIDENTE F.to (Vesan)

---

L'Assessore Per. Ind. FOSSON comunica che la bozza di convenzione è stata predisposta dagli Uffici di segreteria dell'Amministrazione regionale, in base alle direttive da lui personalmente impartite.

Fa, però, presente che la questione della partecipazione della Regione nelle spese per la costruzione del nuovo fabbricato in Aosta non ha potuto essere presa in esame e discussa a fondo dalla Giunta, in questi ultimi tempi, anche perché egli si era ammalato.

Informa che, dopo l'ultima adunanza, in data 11 aprile 1953, del Consiglio regionale, ebbero luogo due riunioni fra i rappresentanti dell'Amministrazione regionale ed i rappresentanti del Consorzio Agrario Cooperativo suddetto e che, alla seconda riunione, tenutasi il 7 luglio 1953, parteciparono altresì alcuni amministratori del Consorzio rappresentanti la zona del Canavese.

Ritiene che ogni Consigliere abbia letto, a suo tempo, le richieste formulate dal Consorzio Agrario Cooperativo con la sua prima lettera, in data 16 gennaio 1953, richieste che sono state ribadite nella successiva lettera in data 10 aprile 1953 e che si concretano nelle seguenti due soluzioni: o concessione di un mutuo di favore oppure compartecipazione dell'Amministrazione regionale nella spesa per la costruzione del nuovo fabbricato nella misura di 5/12 o della metà della spesa.

Ricorda che, come già detto altre volte, l'ammontare del costo del fabbricato è previsto in Lire 120 milioni, somma che dovrebbe essere finanziata: per Lire 70 milioni mediante mutuo da stipularsi con la Cassa Depositi e Prestiti e per Lire 50 milioni con l'apporto finanziario della Regione sotto forma di mutuo di favore oppure sotto forma di quota di compartecipazione; sempre che la Regione non intenda concorrere nella spesa in misura di 6/12, diventando comproprietaria, in quest'ultimo caso, di metà del fabbricato.

Pone in rilievo che la lettera in data 10 aprile 1953 contiene dati precisi per quanto concerne il volume totale del costruendo fabbricato e di ogni singolo piano, compreso il piano sotterraneo, che sarà sistemato e destinato ad uso magazzini per le fontine e prodotti caseari della Valle.

Rileva che il suo punto di vista in merito alla questione di cui si tratta - punto di vista che non può essere condiviso da tutti i membri della Giunta, perché, come già detto, la questione non ha potuto essere ampiamente discussa in sede di Giunta - è quello che ha più volte esposto e sostenuto nelle precedenti adunanze consiliari e, precisamente: egli è favorevole acché l'Amministrazione regionale concorra nella spesa per la costruzione, in Aosta, di un fabbricato limitatamente, però, all'importo di spesa occorrente per la costruzione di magazzini da adibirsi per la conservazione della fontina, magazzini che dovrebbero passare di proprietà dell'Amministrazione regionale e che verrebbero dati, in un secondo tempo, in gestione al Consorzio produttori fontina.

Precisa, quindi, di essere favorevole al concorso regionale nella spesa nella misura di Lire 50 milioni, somma che, - aggiunta ai 70 milioni mutuati dal Consorzio presso la Cassa Depositi e Prestiti, - permetterà al Consorzio stesso di avere il capitale necessario (120 milioni) per realizzare la costruzione del fabbricato; il concorso regionale dovrebbe, però, essere chiaramente subordinato alla condizione che i magazzini di deposito e conservazione della fontina siano di proprietà dell'Amministrazione regionale.

Osserva che gli amministratori del Consorzio Agrario Cooperativo non concordano su tale punto, come risulta dalla lettera in data 10 aprile 1953, nella quale si afferma che la determinazione "in via preliminare dei locali o meglio della parte di costruzione spettante singolarmente ai due Enti in modo da dividere fin d'ora lo stabile in due parti, distinguendo i locali appartenenti all'Amministrazione Valle e quelli appartenenti al Consorzio" non è ritenuta opportuna ed accettabile, in quanto pregiudicherebbe la concessione del mutuo (70 milioni) da parte della Cassa Depositi e Prestiti e, quindi, ne deriverebbe, praticamente, che il Consorzio Agrario sarebbe messo nella impossibilità di realizzare l'opera progettata.

Fa presente che, per non compromettere la realizzazione dell'opera, nello schema di convenzione - di cui copia è stata trasmessa ai Signori Consiglieri - si dichiara che la divisione del costruendo fabbricato, mediante regolare atto notarile, sarà fatta solo ad avvenuta stipulazione del mutuo che il Consorzio Agrario deve contrarre per il finanziamento della sua quota parte di spesa.

Ritiene, peraltro, assolutamente necessario che vi sia almeno un impegno, assunto con regolare deliberazione, da parte del Consorzio Agrario, di addivenire in un secondo tempo alla divisione del costruendo fabbricato e all'assegnazione definitiva dei locali ai due Enti interessati, ferma restando la condizione che fra i locali da assegnarsi alla Regione saranno compresi anche i costruendi magazzini per la conservazione della fontina.

Rileva che il Consorzio Agrario Cooperativo insiste, invece, sul fatto della compartecipazione della Regione pro quota indivisa.

Informa poi che, contrariamente a quanto i rappresentanti del Consorzio hanno comunicato in un primo momento circa l'iscrizione dell'ipoteca, a garanzia del mutuo, sui soli immobili di proprietà consorziale siti nel Canavese, è stato accertato che l'ipoteca verrebbe iscritta sia sul terreno acquistato in Aosta dal Consorzio che sul costruendo fabbricato.

Fa presente che, in relazione a tale fatto, nello schema di convenzione si è ritenuto necessario stabilire che sia il terreno acquistato dal Consorzio e sul quale dovrà sorgere il fabbricato, sia il fabbricato stesso, dovranno rimanere liberi da vincoli di ipoteche.

Comunica che, nell'ultima riunione del 7 luglio 1953, gli amministratori del Consorzio rappresentanti la zona del Canavese affermarono di aver chiesto il mutuo di Lire 70 milioni per la costruzione, in Aosta, dello stabile di cui si tratta, in quanto era interesse del Consorzio di avere a disposizione magazzini per il deposito e la conservazione della fontina.

Informa di avere risposto che la Regione avrebbe potuto dare la garanzia che i costruendi magazzini sarebbero sempre stati adibiti a tale scopo, ma che era intenzione della Regione di affidare la gestione dei magazzini al Consorzio produttori fontina.

Osserva che gli amministratori consorziali obiettarono che, se la Regione non poteva dare una formale garanzia circa la destinazione dei magazzini ad uso di deposito e conservazione della fontina, avrebbero richiesto una garanzia in tal senso al Consorzio produttori fontina.

Esprime parere che il Consorzio produttori fontina non possa, per ora, prendere impegni con il Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e Ivrea.

Comunica che, nel corso delle discussioni, il Presidente ed alcuni membri del Consiglio di amministrazione del Consorzio hanno prospettato l'eventualità, qualora la realizzazione del progettato fabbricato non possa avere luogo, che l'iniziativa possa essere assunta direttamente dall'Amministrazione regionale; questo, ben inteso, come ultima soluzione.

Fa presente che è indubbia la opportunità, per la Regione, di addivenire alla costruzione di magazzini per il deposito e la conservazione della fontina; ritiene che la prima proposta fatta dal Consorzio (compartecipazione della Regione nelle spese per la costruzione del fabbricato e cessione alla Regione di quota di comproprietà indivisa) possa essere presa in considerazione dal Consiglio solo alle condizioni precisate in precedenza, anche per non pregiudicare i futuri rapporti del Consorzio produttori fontina con il Consorzio agrario, tanto più che il Consorzio produttori fontina dovrà affrontare le maggiori difficoltà proprio all'inizio del suo funzionamento.

Osserva che i produttori di fontina non sono assolutamente in grado, in questo momento, di sborsare capitali per la realizzazione di magazzini convenientemente sistemati ed attrezzati, magazzini che dovranno pure sorgere in altri centri della Valle.

Ricorda che, in precedenti adunanze di Consiglio, è stata ventilata la possibilità della costruzione di magazzini a cura e spese della Amministrazione regionale, la quale potrebbe, in un primo tempo, darli in gestione gratuita al Consorzio produttori fontina, onde metterlo in grado di realizzare il capitale necessario per la creazione di apposita organizzazione per la tutela e lo smercio dell'importante prodotto tipico locale.

Osserva che se la proprietà del costruendo fabbricato dovesse rimanere indivisa il Consorzio Agrario Cooperativo potrebbe gestire, per conto del Consorzio produttori fontina, lo smercio della fontina e, in sede di ripartizione delle spese generali, comprensive dei ratei di ammortamento dei mutuo, addebiterebbe parte delle spese stesse al Consorzio produttori fontina.

Ritiene che scopo preciso dell'Amministrazione regionale sia attualmente quello di concedere il concorso finanziario richiesto esclusivamente per la costruzione di magazzini per il deposito e la conservazione della fontina, magazzini di cui la Regione abbia libera disponibilità.

Conclude, esprimendo parere che il Consiglio possa approvare il concorso finanziario della Amministrazione regionale, nella misura di Lire 50 milioni, per il finanziamento delle spese di costruzione, in Aosta, del fabbricato di cui si tratta a condizione che il Consorzio suddetto accetti il principio della divisione e dell'assegnazione ai due Enti finanziatori dei locali del costruendo fabbricato in proporzione delle rispettive quote e con assegnazione alla Regione dei magazzini di deposito e di conservazione della fontina.

Aggiunge che, qualora il Consorzio Agrario non dia le opportune garanzie in tal senso, l'Amministrazione regionale potrebbe svolgere le pratiche per ottenere l'erogazione a suo favore di un mutuo dalla Cassa Depositi e Prestiti e sostituirsi al Consorzio Agrario, provvedendo direttamente alla costruzione del fabbricato in questione, di cui una parte (magazzini) potrebbe essere ceduta al Consorzio produttori fontina e la rimanente parte potrebbe essere data in affitto, a prezzo modico, al Consorzio Agrario.

Su richiesta del Vice-Presidente, Ing. PASQUALI, l'Assessore Per. Ind. FOSSON ribadisce che lo schema di convenzione non rispecchia il parere concorde della Giunta, ma costituisce proposta sua personale, condivisa da qualche altro membro della Giunta.

L'Assessore Geom. BIONAZ conferma che i pareri dei membri della Giunta sono discordi circa le modalità di compartecipazione della Regione nelle spese per la costruzione in Aosta, del fabbricato di cui si tratta e precisa che, personalmente, non condivide il punto di vista dell'Assessore Per. Ind. Fosson.

Comunica di essere pienamente a conoscenza del problema che interessa il Consorzio Agrario, avendo fatto parte, a suo tempo, del Consiglio di amministrazione del Consorzio stesso e di poter, quindi, affermare che è sempre stata viva preoccupazione degli amministratori consorziali rappresentanti la zona della Valle d'Aosta di svolgere ogni loro opera allo scopo di ottenere che venisse costruito un fabbricato in Valle d'Aosta, anche in previsione di una futura separazione della zona di Aosta dalla zona di Ivrea.

Informa che, negli scorsi anni, egli aveva consigliato gli amministratori consorziali di procedere all'acquisto della Caserma Mottino che, previ i necessari adattamenti, avrebbe potuto soddisfare alle esigenze del Consorzio; senonché la Caserma suddetta fu in seguito rivendicata dalla Autorità militare ed il contratto non poté essere concluso. Il Consorzio esaminò, quindi, la possibilità della costruzione di un fabbricato in Aosta ed, a tale scopo, acquistò il terreno occorrente e si interessò presso la Cassa Depositi e Prestiti per la concessione di un mutuo di Lire 70 milioni ottenendo assicurazioni in proposito a condizione, però, che il costruendo fabbricato venisse adibito soltanto ad uso di magazzini per deposito e conservazione di merci nonché ad uso di negozi, mentre, invece, il progetto fatto allestire dal Consorzio prevede, altresì, la costruzione di alloggi.

Rileva che la Giunta regionale, preoccupandosi delle necessità degli agricoltori e dei produttori di fontina, intendeva addivenire alla costruzione di magazzini di deposito e che la soluzione prospettata dal Consorzio Agrario permette la realizzazione dei magazzini mediante concorso regionale nella spesa del costruendo fabbricato.

Riferisce sulle difficoltà sorte, per quanto concerne le modalità di compartecipazione della Regione e la ripartizione e assegnazione dei locali fra i due Enti interessati. Infatti, secondo alcuni, il concorso della Regione dovrebbe essere subordinato alla condizione che il Consorzio Agrario si impegni ad addivenire alla divisione del costruendo fabbricato ed alla assegnazione all'Amministrazione regionale dei magazzini da adibirsi a deposito e conservazione della fontina mentre al contrario, il Consorzio non può, per ora, accettare tale soluzione perché la concessione del mutuo da parte della Cassa Depositi e Prestiti è condizionata all'impegno per la destinazione del costruendo stabile a negozi e a magazzini idonei alla conservazione e alla manipolazione dei prodotti lattiero-caseari della Valle d'Aosta, per cui, il mutuo non sarebbe concesso qualora la proprietà dei magazzini non risultasse del Consorzio.

Osserva di non nutrire alcun dubbio che, allorquando fra i due Enti finanziatori si procederà alla divisione dell'immobile, i locali adibiti a magazzini saranno assegnati in proprietà all'Amministrazione regionale, anche in considerazione del fatto che i magazzini, essendo dotati di impianti e di attrezzature particolari, sono più costosi a costruirsi, ma commercialmente non sono redditizi né passibili di forte valutazione.

Per quanto concerne la questione dell'iscrizione della ipoteca su tutti gli immobili di proprietà del Consorzio Agrario, ritiene che la cosa non debba preoccupare eccessivamente in quanto l'ipoteca non inciderebbe che in minima parte sull'immobile di Aosta; per contro, all'Amministrazione regionale andrà il merito di aver cooperato, con il suo apporto finanziario, alla costruzione di un fabbricato in Aosta per le esigenze del Consorzio Agrario e del locale Consorzio produttori fontina.

Circa l'ultima soluzione prospettata dall'Assessore Per. Ind. Fosson - costruzione del fabbricato in questione a cura e spese della Amministrazione regionale -, osserva che, a prescindere dal fatto che il Consorzio Agrario verrebbe a rinunciare in tal modo al mutuo di Lire 70 milioni ed al contributo dello Stato, il Consiglio ha potuto rendersi conto, nell'esame del programma di lavori di pubblica utilità da eseguirsi in Valle, che molte altre opere rimangono ancora da fare e da finanziare.

Concorda, invece, sull'opportunità che l'Amministrazione regionale costruisca magazzini ad uso degli agricoltori e dei produttori di fontina in alcuni altri centri della Valle, di cui uno a Châtillon, uno nella bassa valle e uno nell'alta valle.

Ribadisce di ritenere fuori luogo ogni preoccupazione per quanto concerne l'assegnazione futura dei magazzini all'Amministrazione regionale ed aggiunge che la divisione dell'immobile potrà sempre avvenire in futuro, su richiesta dell'Amministrazione regionale stessa, quale comproprietaria.

Il Consigliere Sig. CUAZ premette che, quale amministratore del Consorzio Agrario Cooperativo, non può che concordare con quanto esposto dall'Assessore Geom. Bionaz.

Sottolinea, quindi, che in ogni Regione, in ogni Provincia, esiste e funziona un Consorzio Agrario Cooperativo e che è presumibile e auspicabile che, quanto prima, la zona della Valle d'Aosta si stacchi dalla zona del Canavese e costituisca il Consorzio Agrario Cooperativo della Valle d'Aosta.

Rileva che i preconcetti esistenti contro il Consorzio Agrario non hanno motivo di essere, in quanto detto Consorzio è costituito anche da molti produttori di fontina ed agricoltori della Valle d'Aosta, per cui il costruendo fabbricato diventerebbe in un futuro domani di proprietà dei medesimi.

Precisa che la Cassa Depositi e Prestiti subordina la concessione del mutuo di Lire 70 milioni a favore del predetto Consorzio alla condizione esplicita che tale somma sia devoluta per la costruzione di magazzini e che lo Stato concede un contributo del 2,50% per il pagamento degli interessi.

Osserva, quindi, che il Consorzio Agrario non potrebbe beneficiare del mutuo né del contributo statale qualora l'Amministrazione regionale, anziché dare il suo apporto finanziario al Consorzio Agrario, provvedesse direttamente alla costruzione dei magazzini di cui si tratta.

Riferisce di essersi attivamente interessato, quale membro del Consorzio Agrario, per ottenere che l'Amministrazione del Consorzio stesso venisse nella determinazione di costruire in Aosta il fabbricato di cui si tratta e, ciò, affinché il Consorzio Agrario abbia nella nostra Regione almeno uno stabile che, nella futura ed auspicabile separazione della zona della Valle d'Aosta da quella del Canavese, rimarrà di proprietà del costituendo Consorzio della Valle d'Aosta.

Ritiene, pertanto, che la miglior soluzione attualmente consista nell'accettare la richiesta del Consorzio Agrario concernente l'apporto finanziario regionale nella misura di 5/12 dell'importo totale della spesa (Lire 50 milioni) e la comproprietà pro-indiviso del terreno del costruendo fabbricato in ragione di 5/12, rinviando ad un secondo tempo la stipulazione dell'atto di divisione del fabbricato fra i due Enti finanziatori.

Pone in rilievo l'urgente necessità della costruzione di magazzini, in modo particolare per il deposito e la conservazione della fontina, in Aosta e in altri centri della Valle, affinché i produttori locali non abbiano più a sopportare gli ingenti danni che hanno patito sino ad ora per la mancanza di magazzini adatti e debitamente attrezzati per il deposito e la conservazione della fontina.

Mr. le Conseiller CHEILLON remarque que les intérêts des producteurs de la fontine ne s'accordent pas avec les intérêts du Consorzio Agrario et demande que la question de la propriété des locaux de la nouvelle construction soit bien définie avant que l'on accorde le capital qui a été demandé pour le financement de la dite construction.

Il Vice-Presidente, Ing. PASQUALI, esprime parere che ogni difficoltà potrebbe essere meglio superata qualora l'apporto finanziario dell'Amministrazione regionale fosse della metà della spesa anziché di 5/12 della spesa stessa; precisa che, in tal modo, il Consorzio Agrario non sarebbe più in maggioranza nel condominio e non potrebbe, quindi, imporre il peso della sua decisione in sede di ripartizione dei locali del costruendo fabbricato.

L'Assessore Geom. ARBANEY riferisce brevemente in merito ai precedenti della questione e alle ragioni che hanno indotto il Consorzio Agrario ad addivenire alla determinazione di costruire in Aosta un fabbricato per le esigenze del Consorzio stesso e degli agricoltori della Valle d'Aosta.

Precisa che la costruzione del suddetto fabbricato è di assoluta necessità per l'esistenza ed il funzionamento del Consorzio Agrario in Valle d'Aosta, anche perché la Caserma Mottino, attuale sua sede, deve essere lasciata libera e a disposizione dell'autorità militare, come da procedura di sfratto in corso.

Ricorda che il Rifugio-Albergo del Colle del Gigante (nuovo Rifugio Torino) è stato recentemente costruito con l'aiuto dell'Amministrazione regionale e ritiene tanto più doveroso che l'Amministrazione regionale dia il suo apporto finanziario per la costruzione in Aosta del fabbricato progettato dal Consorzio Agrario.

In merito allo schema di convenzione trasmesso ai Signori Consiglieri, osserva che tale schema non è stato sottoposto all'esame e alla discussione della Giunta, né è stato inviato in visione al Consorzio Agrario.

Per quanto concerne l'apporto finanziario regionale, rileva che, qualora lo stesso fosse subordinato alla condizione che il Consorzio Agrario addivenga alla divisione ed alla assegnazione dei costruendi magazzini alla Amministrazione regionale, tale fatto potrebbe pregiudicare la concessione del mutuo di Lire 70 milioni da parte della Cassa Depositi e Prestiti, come è stato precisato nelle lettere in data 10 aprile e 23 luglio 1953 del Presidente del Consorzio Agrario.

Ritiene che l'Amministrazione regionale, debba dare il suo apporto finanziario accettando il principio della proprietà indivisa pro-quota, salvo addivenire, in un secondo tempo, alla divisione dello stabile, non appena sarà possibile.

Esprime la certezza che il Consorzio non frapporrà alcuna difficoltà all'assegnazione all'Amministrazione regionale, all'atto della divisione, dei magazzini per la conservazione delle fontine e che aderirà al rilascio di un impegno preventivo in tal senso.

Il Consigliere Geom. G. NICCO, premesso che il suo intervento è fatto a titolo personale e che non ha alcun rapporto di interessi con il Consorzio Agrario, precisa che, a parer suo, la questione sta nel decidere se il Consiglio intenda o no dare il suo apporto finanziario al Consorzio Agrario permettendogli, in tal modo, di usufruire del mutuo di Lire 70 milioni per la costruzione del fabbricato.

Passando all'esame della proposta formulata dal Vice-Presidente, Ing. Pasquali, osserva che la parità delle azioni ha il suo peso nelle decisioni delle Società anonime, ma non nel caso particolare.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, comunica di essere favorevole ad un sistema di comproprietà, a condizione, però, che sia ben stabilito quale è la parte che deve essere di proprietà della Regione e quale la parte che deve essere di proprietà del Consorzio, in quanto ha presente il vecchio adagio che dice "communio mater discordiae".

Accenna alla questione del nuovo Rifugio-Albergo Torino, recentemente costruito al Colle del Gigante, lo scorso anno, con l'aiuto dell'Amministrazione regionale.

Informa che il Club Alpino di Torino, il quale ha potuto realizzare la suddetta opera solo mercé l'aiuto dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta, che è stata lunganime e generosa (- infatti nessun concorso finanziario è stato dato né dal predetto C.A.I. di Torino, né dagli industriali di Torino -) si è rifiutato e si rifiuta di aggiungere il nome del Prof. Deffeyes, che è stato l'artefice, il propulsore di tale opera, alla denominazione del Rifugio, di cui si era proposta la intitolazione di "Rifugio Torino-Deffeyes". Informa ancora che il C.A.I. di Torino pone difficoltà ad iscrivere ipoteca sullo stabile del nuovo Rifugio-Albergo a garanzia del capitale mutuato mediante il deposito di somme dell'Amministrazione regionale.

Ritornando, quindi, sulla questione in discussione, ribadisce che il suo parere, in via principale, è che la proprietà del costruendo fabbricato debba essere divisa; in via secondaria e di compromesso ed a titolo puramente personale, al fine di conciliare le divergenze che vi sono in Consiglio, formula la seguente proposta: considerato che non è possibile addivenire, previamente, alla divisione della proprietà, in relazione al fatto che la divisione pregiudicherebbe la concessione del mutuo di L. 70 milioni dalla Cassa Depositi e Prestiti; considerato che la soluzione del problema del costruendo fabbricato è di assoluta urgenza, propone che l'apporto finanziario di Lire 50 milioni sia concesso accettando, per il momento, la proprietà indivisa del fabbricato, a condizione, peraltro, che gli amministratori del Consorzio Agrario si impegnino, sin d'ora, con apposita convenzione o scrittura - con tutti i crismi e le autorizzazioni necessarie - a costruire, in Aosta, il fabbricato e ad addivenire, in un secondo tempo (dopo perfezionata la pratica di assunzione di mutuo), alla divisione (con atto notarile) del costruendo fabbricato, con assegnazione di locali ai due Enti interessati, in proporzione delle rispettive quote, ferma restando la condizione che fra i locali da lasciare a disposizione e da assegnarsi alla Regione, dovranno essere compresi anche i costruendi magazzini per la conservazione della fontina.

Esprime parere che la soluzione proposta, ritenuta accettabile e giuridicamente attuabile, non pregiudichi la concessione del mutuo e del contributo statale e permetta, pertanto, la realizzazione di un'opera così necessaria nell'interesse degli agricoltori e dei produttori di fontina in particolare.

Osserva che il Consiglio, pur preoccupandosi di tutelare i diritti dell'Amministrazione regionale nei confronti del Consorzio Agrario, non deve dimenticare che vi sono ragioni di urgenza che consigliano l'adozione del provvedimento, in quanto, per la salvaguardia e la valorizzazione della fontina - prodotto tipico locale - non è sufficiente l'emanazione di norme legislative in materia, ma occorre anche una organizzazione economica e sociale che curi gli interessi dei produttori provvedendo all'acquisto, alla conservazione e alla vendita del prodotto.

L'Assessore Geom. BIONAZ ritiene che la proposta formulata dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri, possa essere accettata dal Consorzio Agrario sempre che, però, la dichiarazione impegnativa che dovrebbe essere sottoscritta dagli amministratori del Consorzio stesso, non pregiudichi la concessione del mutuo da parte della Cassa Depositi e Prestiti o del contributo statale.

Ribadisce che è fuori luogo qualsiasi preoccupazione per quanto concerne la possibilità che i magazzini non siano assegnati all'Amministrazione regionale allorquando si procederà alla divisione dello stabile, anche perché i magazzini, sebbene siano più costosi, per la loro particolare attrezzatura, sono, però, commercialmente, meno redditizi degli altri vani.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, ritiene che la soluzione proposta dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri, sia attuabile e che le parti possano addivenire alla stesura di una separata dichiarazione impegnativa per entrambe, redatta secondo le dovute forme, con la quale stabiliscano sin d'ora che, allorquando si procederà alla divisione dello stabile in proporzione delle rispettive quote, fra i locali da lasciare a disposizione e da assegnarsi alla Regione saranno compresi anche i costruendi magazzini per la conservazione della fontina.

Il Consigliere Sig. CHEILLON osserva che il Consorzio Agrario ha interesse a che i magazzini rimangano di sua proprietà, anziché in proprietà dell'Amministrazione regionale o del Consorzio produttori fontina. Ritiene, quindi, assolutamente necessario che la questione sia ben definita, affinché in un domani il Consorzio produttori fontina possa essere autonomo e non debba sottostare al Consorzio Agrario.

Mr. le Président de la Junte, Avt. CAVERI, demande si les administrateurs du Consortium Agraire sont disposés à délivrer une déclaration dans laquelle ils acceptent les conditions dont il s'agit.

Mr. le Conseiller CUAZ déclare que l'Administration du Consortium est d'accord sur ce point et qu'aucune difficulté n'a été soulevée à cet égard par les administrateurs représentants la zone du Canavais.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON si richiama ai rilievi formulati in merito allo schema di convenzione ed informa che detto schema è stato predisposto dall'ufficio di segreteria in base all'indirizzo che egli aveva indicato in precedenza. Fa presente che egli, più che della questione formale vera e propria dell'atto, si era preoccupato di trovare una soluzione che desse all'Amministrazione regionale tutte le garanzie necessarie.

Comunica, peraltro, che qualora sia possibile raggiungere lo scopo mediante una scrittura impegnativa separata, sottoscritta dagli Amministratori del Consorzio Agrario, egli sarebbe pienamente d'accordo su tale soluzione, purché, però, nella scrittura sia chiaramente specificato che i magazzini per il deposito e la conservazione della fontina saranno di proprietà e a disposizione dell'Amministrazione regionale e non gravati da ipoteche.

Osserva che tale precisazione è assolutamente necessaria, perché se la proprietà dello stabile rimanesse indivisa il Consorzio Agrario potrebbe indurre il Consorzio produttori fontina a non separarsi e ne conseguirebbe che le spese di gestione verrebbero a gravare sul Consorzio produttori fontina non solo per la parte di sua competenza, ma anche per quanto concerne i ratei di ammortamento del mutuo che verrà contratto dal Consorzio Agrario.

Comunica che, nell'ultima riunione tenutasi con gli amministratori del Consorzio Agrario, è apparso chiaro che gli amministratori rappresentanti la zona del Canavese intendevano che il Consorzio produttori fontina dovesse sempre rimanere unito al Consorzio Agrario.

Rileva poi che il Consorzio Agrario è venuto spesso meno alla sua funzione specifica in Valle, perché ha più volte dimostrato la sua tendenza a rialzare i prezzi delle merci, il che risulta dalle analisi dei prezzi presentate dai Consorzio stesso.

Precisa che sarebbe deprecabile che il Consorzio Agrario adottasse lo stesso sistema anche per la fontina.

Lamenta il fatto che, mentre i Consorzi Agrari in genere funzionano ottimamente, vi siano dei Consorzi Agrari il cui funzionamento lasci a desiderare per il fatto che tendono ad esplicare attività commerciali.

In merito alla proposta formulata dal Vice-Presidente, Ing. Pasquali (concessione di un apporto finanziario regionale di 6/12 anziché di 5/12 dell'importo della spesa), fa presente che tale soluzione non risolverebbe nulla.

Conclude, ribadendo che all'Amministrazione regionale interessa avere la proprietà e la disponibilità dei magazzini per la conservazione della fontina, per poter venire incontro alle necessità dei produttori di fontina e per ottenere, in tal modo, che le spese generali del Consorzio produttori fontina siano ridotte.

L'Assessore Geom. ARBANEY dichiara di non concordare su quanto è stato detto dall'Assessore Per. Ind. Fosson, per quanto concerne la possibilità che, nel futuro, il Consorzio Agrario richieda al Consorzio produttori fontina di concorrere al pagamento dei ratei di ammortamento del mutuo. Precisa che, per ovviare a tale eventualità, è sufficiente che l'Amministrazione regionale specifichi, in sede di accordi, che il Consorzio Agrario non potrà richiedere il concorso del Consorzio produttori fontina per il pagamento dei ratei del mutuo.

Pone in rilievo che fra i compiti specifici del Consorzio Agrario è compresa la difesa dei prodotti agricoli e fa presente che, qualora, in avvenire, il Consorzio produttori fontina non intendesse rimanere unito al Consorzio Agrario potrà sempre separarsi; in tal caso la Regione non avrebbe che da chiedere la effettiva divisione dello stabile in ragione delle rispettive quote. Osserva, peraltro, che i rappresentanti del Consorzio Agrario non hanno mai affermato che il Consorzio produttori fontina debba rimanere legato al Consorzio Agrario.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, informa che gli è pervenuta, nella mattinata, dall'Istituto per il Credito Agrario per il Piemonte, una comunicazione secondo la quale l'ipoteca a garanzia del mutuo verrebbe iscritta sull'intero patrimonio del Consorzio Agrario e, quindi, non solo sugli immobili del Canavese ma anche sul terreno e sul costruendo fabbricato di Aosta.

Segue breve discussione fra il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, l'Assessore Geom. ARBANEY e l'Assessore Geom. BIONAZ, il quale precisa che, in realtà, l'ipoteca inciderà solo in minima parte sul terreno acquistato, in Aosta, dal Consorzio Agrario e sul costruendo stabile, perché gli immobili situati nella zona del Canavese hanno un valore di circa 250 milioni.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, preso atto della precisazione fatta dall'Assessore Geom. Bionaz, ribadendo la proposta già fatta in precedenza, dichiara che l'Amministrazione regionale non darà l'apporto finanziario al Consorzio Agrario e non firmerà alcun accordo con il. Consorzio stesso se da parte degli amministratori del suddetto Consorzio non verrà sottoscritta una dichiarazione impegnativa separata con la quale riconoscano che i costruendi magazzini per la conservazione della fontina saranno di proprietà e a disposizione dell'Amministrazione regionale.

Il Consigliere Geom. G. NICCO propone che il Consiglio approvi la proposta formulata dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri, e deleghi alla Giunta regionale la definizione delle trattative in corso tra la Regione e il Consorzio Agrario.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della proposta formulata dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri.

IL CONSIGLIO

vedute le richieste del Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e di Ivrea tendenti ad ottenere il concorso dell'Amministrazione regionale nelle spese di costruzione, in Aosta, di uno stabile da adibirsi a sede di uffici e di magazzini;

richiamate le deliberazioni consiliari n. 33, in data 3 aprile 1953, e n. 42, in data 11 aprile 1953;

considerata la necessità e l'urgenza della costruzione del nuovo fabbricato progettato dal Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e di Ivrea;

considerata la necessità e l'urgenza della costruzione in Aosta ed in altre località della Valle di magazzini per la conservazione della fontina;

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti: n. 26);

Delibera

1) di approvare, in via di massima, il concorso finanziario dell'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta, nella misura di lire cinquanta milioni, per il finanziamento delle spese di costruzione in Aosta, sui mappali 3, 4 e 79 del Foglio 38, di un fabbricato composto di un piano interrato e di 3 piani fuori terra, da servire ad uso del Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e di Ivrea e ad uso della Regione - o chi per essa - in particolare per magazzini di conservazione dei prodotti lattiero-caseari (fontina);

2) di delegare alla Giunta regionale la definizione e l'approvazione delle trattative in corso tra la Regione ed il Consorzio Agrario Cooperativo di Aosta e di Ivrea, ai fini della costruzione del predetto fabbricato, che sarà di proprietà dei due Enti suddetti in proporzione dei relativi apporti finanziari e, cioè, rispettivamente di 5/12 e di 7/12, previo impegno, da assumersi dal suddetto Consorzio:

a) di mantenere a disposizione della Regione, o di chi per essa, i magazzini di deposito e di conservazione della fontina;

b) di addivenire, in seguito, a richiesta della Regione, alla divisione ed alla assegnazione definitiva (mediante stipulazione di regolare atto notarile) dei locali del costruendo fabbricato di spettanza dei due Enti finanziatori, in proporzione delle rispettive quote;

c) di mantenere libera da vincoli di ipoteca la quota parte di proprietà immobiliare di spettanza dell'Amministrazione regionale;

3) di delegare, inoltre, alla Giunta regionale, l'approvazione di due separate convenzioni da stipularsi tra la Regione ed il predetto Consorzio Agrario e concernenti rispettivamente:

a) la prima: le condizioni e le modalità dell'intervento finanziario della Regione nelle spese di costruzione del fabbricato di cui ai precedenti numeri;

b) la seconda: l'impegno, previamente deliberato da parte del predetto Consorzio Agrario, di addivenire, in un secondo tempo (dopo perfezionata la pratica di assunzione di mutuo), alla divisione (con atto notarile) del costruendo fabbricato, con assegnazione di locali ai due Enti interessati, in proporzione delle rispettive quote, fermo restando che fra i locali da lasciare a disposizione e da assegnarsi alla Regione dovranno essere compresi anche i costruendi magazzini per la conservazione della fontina;

4) di delegare, infine, alla Giunta regionale di deliberare in merito all'assegnazione dei necessari impegni, anche finanziari, in relazione alla stipulazione delle convenzioni di cui ai precedenti numeri ed alla approvazione, al finanziamento ed alla liquidazione delle spese relative.

---

Si dà atto che l'adunanza ha termine alle ore venti e minuti cinque.

---

Letto, approvato e sottoscritto.

IL SEGRETARIO ROGANTE

(Dr. A. Brero)

IL PRESIDENTE

(Avv. Dr. V. Bondaz)