Oggetto del Consiglio n. 44 del 11 aprile 1953 - Verbale

OGGETTO N. 44/53 - VOTAZIONE DI ORDINE DEL GIORNO DI PROTESTA CONTRO UN ARTICOLO, A FIRMA DOMENICO ZUCARO, PUBBLICATO NEL GIORNALE "AVANTI" DEL 9 APRILE 1953.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, dà comunicazione al Consiglio di un articolo, a firma Domenico Zucaro, pubblicato nel giornale "Avanti", di Torino, in data 9 aprile 1953, articolo di intonazione antivaldostana e nel quale si rilevano affermazioni infondate e denigratorie, che offendono l'Amministrazione regionale e la popolazione valdostana.

Dà lettura di alcune di tali affermazioni e propone che il Consiglio regionale reagisca energicamente contro il predetto articolo votando un ordine del giorno di deplorazione e di protesta.

Rileva che il suddetto articolo, che porta il titolo "Inchiesta sulla Valle d'Aosta - Ci sono intere zone proibite ai turisti", contiene infondate dichiarazioni molto gravi, di cui il Consiglio regionale e la popolazione debbono essere edotti. Fra altro, vi si dice: "In questo modo non si fa che seguire la politica di speculazioni e favoritismi inaugurata dal Governo nazionale. Anche qui, come avviene in altre Regioni, non si pensa che a nascondere, con la valorizzazione di alcune zone turistiche, le condizioni in cui si trova il resto della Valle".

Trattasi di affermazioni balorde, dichiara il Presidente della Giunta: infatti, è noto che sono state costruite linee telefoniche, linee elettriche, acquedotti ed altre opere di interesse pubblico anche nei villaggi più remoti.

Cita, ancora, i seguenti passi dell'articolo:

"... e le zone prive di ogni condizione civile di vita vengono dimenticate nel più inaudito abbandono".

"... infatti, sui 180 km. di strade - qui è esclusa quella provinciale - una parte soltanto, in quattro anni di amministrazione, è stata sistemata, e si è pensato solo alle strade che portano al Breuil, Chamonix, Gressoney, ecc.".

"Ora, con questa politica di investimenti, ad avvantaggiarsene sono soltanto le Società private e cioè i grossi proprietari. Ad esempio, nei due chilometri di strada da Peroulaz a Pila non esistono abitazioni riunite in una frazione, eppure sono stati spesi 40 milioni di lire per accontentare uno dei più grossi terrieri, Blanchet, e la Società turistica di Pila".

Per quanto riguarda il Sig. Blanchet, è cosa notoria, osserva il Presidente della Giunta, che il Blanchet era contrario alla costruzione della strada e della seggiovia e che soltanto la diplomazia del compianto Prof. Deffeyes è riuscita a vincere la sua riluttanza.

" E ciò mentre esistono capoluoghi di Comune, come Brissogne, senza strade".

Il Presidente della Giunta precisa che la strada di Brissogne è in corso di costruzione.

"Alcuni sostengono che diversi Assessori e Consiglieri della maggioranza sono personalmente azionisti;...".

" E questo genere di cose, su cui la popolazione non vede chiaro...".

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, rileva che la popolazione è a conoscenza che le azioni della Società "Pila" non hanno mai reso un centesimo, per cui non v'è nulla di male nel fatto che i Consiglieri abbiano sottoscritto azioni della predetta Società.

"...il troppo gonfiato bilancio del Turismo" e, dopo alcune righe: "Senza contare il premio St. Vincent, che, nei confronti della Valle, sembra addirittura addomesticato".

E' noto, invece, osserva il Presidente della Giunta, Avv. Caveri, che i premi dati ai giornalisti non valdostani sono stati molto numerosi e che, comunque, non sono state commesse parzialità.

Pone in rilievo altra affermazione dell'articolo, assai più grave e infondata, circa il preteso analfabetismo in Valle d'Aosta e dichiara che in Valle d'Aosta non vi è né analfabetismo né semi-analfabetismo. Rileva l'assurdità di altra affermazione, secondo la quale: "...a quaranta minuti da Aosta gli scolari non conoscono la radio, il treno, il cinema e tante altre cose".

Dà lettura, infine, di altra dichiarazione calunniosa e assai grave, che il Consiglio non può assolutamente lasciar passare sotto silenzio: "Si costruiscano pure le scuole, ma si pensi anche a fare qualcosa per certe zone arretrate, in cui, come mi dicono, sono ancora in vita vecchie usanze - le notti di San Giuseppe, dedicate a orge incestuose! - usanze che ancora sussistono per il loro stato di abbandono".

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, conclude dichiarando che, anche volendo non dare eccessiva importanza alle infondate affermazioni polemiche e denigratorie dell'articolista nei confronti dell'Amministrazione regionale, il Consiglio regionale non può assolutamente non reagire e non protestare contro l'articolista per le ultime citate affermazioni diffamatorie e lesive dell'onore del popolo valdostano.

Propone, quindi, che il Consiglio, dopo breve sospensione dell'adunanza, voti un ordine del giorno di protesta per le dichiarazioni gravemente denigratorie e offensive fatte dall'articolista Domenico Zucaro.

Il Consigliere Sig. MANGANONI dichiara che se nell'articolo dell'"Avanti", a firma Domenico Zucaro, di cui il Presidente della Giunta ha letto alcuni stralci, vi sono delle inesattezze, vi sono, però, anche alcune affermazioni esatte.

Precisa che non intende riferirsi ai passi dell'articolo ove si parla del Premio di St. Vincent, delle strade di Pila o di Brissogne. Rileva che anche in altri giornali e libri sono state pubblicate inesattezze sulla Valle d'Aosta. Cita il libro scritto da Saint-Loup sulla Valle d'Aosta, libro che ritiene sia stato stampato e divulgato con il concorso finanziario dell'Amministrazione regionale.

Fa presente che, in detto libro, è riportata una fotografia di "arpians" con sotto la scritta: "ces valdôtains sont aussi crottés que les bêtes"; osserva che tale asserzione sui valdostani è ripetuta in una pagina del testo.

Informa che una copia di tale libro gli fu inviata in omaggio dall'Amministrazione regionale e che, mentre in un primo tempo ebbe a ringraziare l'Assessore Prof. Deffeyes per l'omaggio fattogli, successivamente, avendo rilevato la suddetta frase offensiva, ebbe a comunicare all'Assessore Prof. Deffeyes che deplorava la predetta frase offensiva per i valdostani.

Ritiene che, se il Consiglio deve protestare per le dichiarazioni offensive contenute nell'articolo a firma Zucaro, pubblicato nel giornale "Avanti", è, altresì, necessario che il Consiglio protesti per la frase offensiva pubblicata nel libro "Pays d'Aoste" del Saint-Loup.

Dichiara di disapprovare, nell'articolo del giornale "Avanti", il passo in cui si afferma che, in Valle d'Aosta, "vi sono ancora in vita vecchie usanze - le notti di San Giuseppe, dedicate a orge incestuose! -" e il passo in cui si afferma che "in Valle d'Aosta esiste il semi-analfabetismo". Rileva che, effettivamente, salvo pochi casi di persone molto vecchie, l'analfabetismo non esiste in Valle d'Aosta e precisa di essere favorevole a fare una protesta contro tali affermazioni.

L'Assessore Dott. BERTHET osserva che, "i pochi casi di persone molto vecchie", ai quali ha accennato il Consigliere Sig. Manganoni, riguardano persone che non conoscono forse la lingua italiana, ma conoscono, però, la lingua francese, per cui non si può sostenere che tali persone siano analfabete.

Il Consigliere Dott. DUJANY rileva che le affermazioni offensive, riportate nell'articolo a firma Domenico Zucaro, provocano nei valdostani un senso di ribellione e di disprezzo verso chi le ha scritte. Infatti, egli osserva, nell'articolo non vi sono soltanto "cose inesatte", come sostenuto da Manganoni, ma vere mostruosità; infatti, vi si parla di orge incestuose e si affermano anche cose false (analfabetismo, ecc.).

Ritiene che l'autore di tale articolo non solo non conosca la realtà dei fatti, ma sia stato indotto a scrivere l'articolo di cui si tratta da persone in malafede.

L'Assessore Dott. BERTHET rileva che l'accenno fatto dall'articolista ai vasi di fiori e alle tendine alle finestre delle scuole, è da porsi in relazione ad una circolare diramata agli Insegnanti dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione, circolare con la quale veniva rivolto invito di adornare di vasi di fiori e di tendine le finestre delle aule scolastiche, onde rendere le aule stesse il più possibile accoglienti. Fa presente che Domenico Zucaro afferma, nel suo articolo, che l'Assessore Berthet, invece di prendersi cura di tali dettagli, dovrebbe impegnarsi a fondo per eliminare il semi-analfabetismo nella Valle.

Precisa, in proposito, che, in Valle d'Aosta, non si è dovuto istituire alcun corso di tipo A, per analfabeti, né alcun corso di tipo B, per semi-analfabeti, - perché non vi sono né analfabeti né semi-analfabeti.

Rileva che in Valle d'Aosta sono stati istituiti soltanto corsi di tipo C, per le persone già in possesso della licenza elementare, e che sono state istituite e funzionano ottanta scuole sussidiate, alle quali affluiscono i bambini che risiedono in frazioni distanti dal capoluogo.

Informa che, nel 1938, il Prof. Gribaudi, dell'Università di Torino, sulla scorta di dati desunti dal Distretto militare di Ivrea, precisava che in Valle d'Aosta non vi era analfabetismo.

Conclude, quindi, protestando energicamente contro le grottesche affermazioni dell'articolista Zucaro, il quale dimostra di non conoscere affatto la reale situazione dei fatti in Valle d'Aosta.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, dichiara di ritenere superflua ogni ulteriore discussione, in quanto l'articolo di Domenico Zucaro contiene tali mostruosità da fare apparire evidente l'animosità e la malafede dell'autore dell'articolo stesso.

Mr. le Conseiller PERRON déclare d'être d'accord avec Mr. le Président de la Junte, Avt. Caveri, en ce qui concerne l'approbation, de la part du Conseil, d'un ordre du jour de protestation contre la publication de l'article en question, mais de retenir que ce ne soit pas suffisant. A' son avis, l'Administration régionale devrait obliger la Direction du journal "Avanti" à publier une rétractation, à propos des affirmations monstrueuses contenues dans ledit article.

Il Consigliere Sig. MARCHESE dichiara di sentirsi profondamente offeso, quale valdostano d'adozione, per le mostruosità pubblicate dal Zucaro nell'"Avanti", e di concordare sulla necessità di elevare una vibrata protesta al riguardo.

Il Consigliere Sig. MANGANONI ricorda di aver richiesto che nell'ordine del giorno di protesta si deplori, altresì, la frase offensiva riportata dal Saint-Loup nel suo libro, "Pays d'Aoste"; ritiene che occorra pure protestare contro alcune dichiarazioni di articoli pubblicati da giornali locali, nei quali si fa una netta discriminazione fra gli stessi valdostani.

Aggiunge che bisogna essere obiettivi e, pertanto, non limitare la deplorazione ad un caso singolo.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, osserva che il libro "Pays d'Aoste", scritto da Saint-Loup, esalta la Valle d'Aosta.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, osserva che il Consiglio è ora chiamato a pronunciarsi sulla questione sollevata ed illustrata dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri, e non sulla questione sollevata dal Consigliere Sig. Manganoni, in quanto i Signori Consiglieri non possono prendere visione, seduta stante, del libro di Saint-Loup.

Mr. le Conseiller PERRON déclare de ne pas être d'accord avec Mr. le Conseiller Manganoni, en tant qu'il estime que l'article de Domenico Zucaro contient des affirmations bien plus graves que la phrase reportée dans le livre de Saint-Loup, livre qui est une exaltation de la Vallée d'Aoste.

Il convient que la phrase énoncée puisse ne pas être trop devinée, mais il est d'avis que la question doit être examinée dans son ensemble. En tout cas, dit- il, ladite phrase n'est pas si grave que l'expression "orge incestuose" de Domenico Zucaro.

Il insiste donc sur sa proposition d'inviter la Direction du journal "Avanti" à publier une rétractation de l'article de Zucaro.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, dà lettura, al Consiglio, dell'ordine del giorno proposto dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri.

I Consiglieri Sig. VACHER e Sig. MANGANONI propongono, a nome dei Consiglieri del gruppo social-comunista, che si approvi una breve sospensione della seduta.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, sulla proposta di breve sospensione della seduta, fatta dai Consiglieri Signori Manganoni e Vacher, il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, accerta e comunica il seguente risultato della votazione:

Consiglieri presenti e votanti n. 28 (ventotto); Consiglieri favorevoli n. 5 (cinque); Consiglieri contrari n. 23 (ventitre).

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, comunica che la proposta risulta respinta dal Consiglio.

Il Consiglio prende atto.

Il Consigliere Sig. MANGANONI si dichiara spiacente di dover rilevare la faziosità dei Consiglieri della maggioranza. Osserva che tutte le volte che, da parte del Presidente del Consiglio o del Presidente della Giunta o di un Assessore, è stata richiesta una sospensione della adunanza, i Consiglieri del gruppo social-comunista hanno sempre accolto la richiesta, mentre oggi, che i Consiglieri del gruppo social-comunista formulano, per la prima volta, una richiesta di sospensione, essa viene respinta dal Consiglio.

Dichiara, quindi, che i Consiglieri della minoranza si rifiutano di votare in merito all'ordine del giorno proposto dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri, in quanto la questione non è iscritta all'ordine del giorno dell'adunanza.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, osserva che l'articolo di cui si tratta è stato pubblicato nel giornale "Avanti" del 9 aprile 1953, per cui la proposta non poteva, evidentemente, essere iscritta all'ordine del giorno dell'adunanza odierna (11 aprile).

Rileva che, per contro, è assolutamente indispensabile e urgente che il Consiglio elevi vibrata ed energica protesta contro le affermazioni diffamatorie e denigratorie dell'articolo di Domenico Zucaro.

Fa presente che l'atteggiamento assunto dal Consigliere Sig. Manganoni induce a pensare che egli, dietro il paravento della procedura, nasconda la sua solidarietà con l'autore dell'articolo.

Il Consigliere Sig. MANGANONI dichiara che il Presidente della Giunta, Avv. Caveri, nasconde la sua solidarietà con l'autore della frase "ces valdôtains sont aussi crottés que les bêtes", riportata nel libro "Pays d'Aoste".

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, precisa che il Consiglio, ora, deve pronunciarsi sulle affermazioni denigratorie e menzognere di Domenico Zucaro; nulla vieta però, egli osserva, che, subito dopo, il Consiglio prenda in esame altri argomenti e altre proposte.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, ricorda di avere già prospettato la necessità che il Consiglio decida, ora, in merito alla questione sollevata dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri; fa presente che i Consiglieri del gruppo social-comunista potranno, subito dopo la votazione dell'ordine del giorno, formulare altre richieste e proposte.

Il Consigliere Sig. MANGANONI fa presente che, per i Consiglieri del gruppo social-comunista, trattasi di questione di ordine procedurale.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, rileva che il Consiglio è convocato in adunanza ordinaria, per cui la questione procedurale posta dal Consigliere Sig. Manganoni non è fondata ed è posta tardivamente. Ritiene, pertanto, che il Consiglio possa passare alla votazione dell'ordine del giorno, di cui dà lettura.

Il Consigliere Signor MARCHESE esprime la sua meraviglia per il fatto che il Consigliere Sig. Manganoni non abbia richiamato prima di oggi l'attenzione del Consiglio sulla frase contenuta nel libro di Saint-Loup, che è stato pubblicato circa un anno fa.

Dichiara di condividere il parere del Presidente della Giunta, secondo il quale il Consigliere Sig. Manganoni nasconde, dietro il paravento della procedura, la sua solidarietà con l'autore dell'articolo pubblicato sull'"Avanti", perché, in caso contrario, avrebbe riferito prima d'oggi al Consiglio la frase enunciata.

Il Consigliere Signor MANGANONI rileva che il Consiglio è invitato a votare sull'ordine del giorno di protesta per le affermazioni di Domenico Zucaro, senza avere potuto prendere visione dell'articolo stesso, che è stato letto solo in alcuni punti dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri.

Fa presente che sarebbe stato molto più opportuno che l'articolo di cui si tratta fosse stato comunicato in copia ai Signori Consiglieri e discusso nella prossima adunanza che, presumibilmente, avrà luogo fra una quindicina di giorni.

Il Consigliere Signora RONC-DESAYMONET pone in rilievo che l'ordine del giorno proposto dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri, è redatto in forma alquanto violenta e scorretta e ritiene che, essendo intendimento del Presidente della Giunta e dei suoi collaboratori di impartire una lezione di civismo e di educazione all'autore dell'articolo, l'ordine del giorno dovrebbe essere redatto in stile più moderato.

Dichiara di approvare che si protesti per le affermazioni dell'articolo di Domenico Zucaro non rispondenti alla verità.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, precisa che, trattandosi di difendere i diritti ed il buon nome dei valdostani dalle accuse diffamatorie di un giornalista spregevole, lo stile usato nel formulare l'ordine del giorno non può ritenersi troppo violento e scorretto.

Dopo breve discussione fra i Consiglieri Geom. G. NICCO e MANGANONI ed il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI ed i Consiglieri Signori CHEILLON e BREAN, il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, invita il Consiglio a passare alla votazione per la approvazione dell'ordine del giorno di protesta proposto dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri, contro le affermazioni denigratorie dell'articolo a firma Domenico Zucaro, pubblicato nel giornale "Avanti" del 9 aprile 1953.

Il Consigliere Sig. MANGANONI, a nome dei Consiglieri del gruppo social-comunista, fa la seguente dichiarazione di voto:

"Pur deplorando alcune delle affermazioni contenute nell'articolo pubblicato da Domenico Zucaro, noi dichiariamo di astenerci dal prendere parte alla votazione per le ragioni precedentemente esposte e, precisamente:

1) perché tale argomento non è iscritto all'ordine del giorno dell'adunanza odierna;

2) perché non è stata accolta la nostra proposta di esaminare, contemporaneamente all'articolo di Domenico Zucaro, le offese fatte ai valdostani con la frase "ces valdôtains sont aussi crottés que les bêtes", scritta nel libro "Pays d'Aoste", del Saint-Loup, e con l'articolo "La réforme du système électoral", pubblicato nel periodico locale "Le Pays d'Aoste", in data 1-11-1952, nel quale si proponevano discriminazioni fra i valdostani per quanto concerne il diritto al voto (ai montanari e pastori un voto; alle persone che hanno frequentato le scuole elementari due voti; alle persone che hanno un titolo di studio tre voti, ecc.)".

Si dà atto che il Consiglio regionale passa alla votazione, per alzata di mano, per l'approvazione del seguente ordine del giorno:

IL CONSIGLIO REGIONALE

avendo ricevuto comunicazione delle balorde affermazioni di certo Domenico Zucaro, corrispondente del giornale "Avanti", di Torino, pubblicate nel numero del 9 aprile u. s.,

RILEVA

che tali affermazioni sono gravemente denigratorie e diffamatorie e lesive dell'onore del popolo valdostano,

ELEVA

la sua vibrata ed energica protesta e

ADDITA

il miserabile e bugiardo imbrattacarte al disprezzo dei Valdostani e di coloro che amano la Valle e la Verità".

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Procedutosi alla votazione, il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, accerta e comunica il seguente risultato della votazione:

Consiglieri presenti n. 28 (ventotto); Consiglieri astenutisi dalla votazione n. 5 (cinque); Consiglieri favorevoli all'approvazione dell'ordine del giorno n. 23 (ventitre); Consiglieri contrari: nessuno.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, dichiara che l'ordine del giorno risulta approvato dal Consiglio.

Il Consiglio prende atto.

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Il Consigliere Sig. MANGANONI, chiesta ed ottenuta la parola, rileva che, per i Consiglieri del gruppo social-comunista, l'infelice frase "ces valdôtains sont aussi crottés que les bêtes", riportata da Saint-Loup nel suo libro "Pays d'Aoste", offende i valdostani quanto alcune delle affermazioni contenute nell'articolo di Domenico Zucaro, affermazioni che essi deplorano e per le quali si associano alla protesta approvata dalla maggioranza del Consiglio.

Ritiene che, come si è protestato per l'articolo di Domenico Zucaro, si debba, altresì, protestare per la frase offensiva di Saint-Loup. Propone, pertanto, che il Consiglio voti un secondo identico ordine del giorno di protesta, previa sostituzione del nome di "Domenico Zucaro" con il nome di "Saint-Loup", per l'offesa recata ai valdostani con la pubblicazione della frase suddetta nel libro "Pays d'Aoste".

L'Assessore Geom. BIONAZ, per quanto concerne l'articolo "Réforme du système électoral", apparso nel periodico "Le Pays d'Aoste", in data 1-11-1952, ritiene di poter affermare che l'autore di tale articolo non abbia inteso riferirsi ai valdostani, ma abbia voluto soltanto esporre ai lettori un suo punto di vista personale per quanto concerne la relatività del voto.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON rileva di non poter controbattere il Consigliere Sig. Manganoni, per quanto concerne il carattere offensivo della frase riportata nel libro di Saint-Loup a commento di una fotografia, in quanto non ha presente tale frase. Dichiara, però, che non si può condannare il libro "Pays d'Aoste", - che costituisce una esaltazione della Valle di Aosta, - basandosi su una semplice frase posta a commento di una fotografia. Fa presente che, per contro, l'articolo pubblicato da Domenico Zucaro è oltraggioso per i valdostani dal primo all'ultimo rigo. Aggiunge che il Consiglio potrà esprimere un giudizio circa la frase del Saint-Loup, richiamata dal Consigliere Sig. Manganoni, allorquando avrà potuto prendere visione di tale frase che, peraltro, va esaminata ed inquadrata nel complesso dell'opera.

Mr. le Conseiller DAYNE' déclare d'avoir présente la phrase citée et de retenir que les affirmations de Mr. le Conseiller Manganoni soient mensongères, parce que la-dite phrase se rapporte exclusivement à quelques bergers.

Il Consigliere Sig. MANGANONI dichiara che la nota frase del Saint-Loup figura due volte nel libro "Pays d'Aoste" e, precisamente, sotto una fotografia riproducente due pastori intenti alla mungitura delle mucche e in un passo del libro.

Segue breve discussione fra i Consiglieri Signori PERRON e MANGANONI, il quale ultimo insiste affinché sia accolta la sua proposta concernente la votazione di un ordine del giorno di protesta per la frase scritta dal Saint-Loup.

Il Consigliere Sig. CUAZ rileva che, mentre dalla lettura dell'articolo pubblicato sull'"Avanti" appare manifesta la malafede e l'animosità del Domenico Zucaro contro i valdostani, il libro del Saint-Loup, invece, è una esaltazione della Valle d'Aosta.

Mr. le Conseiller PERRON estime que Saint-Loup ne puisse être comparé à Domenico Zucaro, en tant que celui-ci est un détracteur de la Vallée d'Aoste.

L'Assessore Dott. BERTHET dà lettura dell'ultima parte dell'articolo di Domenico Zucaro, contestando nuovamente che vi sia semi-analfabetismo in Valle d'Aosta ed osservando che, - pur ammettendosi che il Saint-Loup possa essere stato poco felice in una sua frase, - è fuori luogo qualsiasi paragone del Saint-Loup con un Domenico Zucaro.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, ritiene che sia preciso dovere dei Consiglieri social-comunisti di inviare energica protesta al Direttore del giornale l'"Avanti", per la pubblicazione dell'articolo di Domenico Zucaro.

Il Consigliere Sig. MANGANONI osserva che anche i Consiglieri del gruppo della maggioranza dovrebbero inviare proteste al Saint-Loup e alla Direzione del giornale locale "Le Pays d'Aoste".

Dopo breve discussione, alla quale prendono parte il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, l'Assessore Per. ind. FOSSON e i Consiglieri MANGANONI, RONC-DESAYMONET e VUILLERMOZ, il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, invita il Consiglio a votare sulla proposta di ordine del giorno di protesta fatta dal Consigliere Signor Manganoni.

Si dà atto che il Consiglio passa alla votazione, per alzata di mano, sulla proposta, fatta dal Consigliere Sig. Manganoni, concernente l'approvazione di un ordine del giorno analogo a quello in precedenza già approvato dal Consiglio contro l'articolo a firma Domenico Zucaro, pubblicato nel giornale "Avanti" del 9 aprile 1953, con la sola modifica consistente nella sostituzione del nome di Domenico Zucaro, autore del predetto articolo, con il nome di Saint-Loup, autore del libro "Pays d'Aoste".

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, accerta e comunica il seguente risultato della votazione:

Consiglieri presenti e votanti n. 27 (ventisette); Consiglieri favorevoli all'approvazione del nuovo ordine del giorno n. 4 (quattro); Consiglieri contrari n. 23 (ventitre).

Il Presidente, Avv. Dott. Bondaz, dichiara che la proposta del Consigliere Signor Manganoni risulta respinta dal Consiglio.

IL CONSIGLIO

prende atto.

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Si dà atto che l'adunanza ha termine alle ore undici e minuti cinquantacinque.

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Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE

(Avv. Dott. V. Bondaz)

IL CONSIGLIERE SEGRETARIO

(Geom. A. Valleise)

IL SEGRETARIO ROGANTE

(Dott. A. Brero)