Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1 del 14 gennaio 1972 - Resoconto

OGGETTO N. 1/72 - Comunicazioni del Presidente del Consiglio

Montesano (P.S.D.I.) - Adunanze consiliari n. 21 per 120 ore complessive, pari a 10 ore mensili di seduta. Progetti di legge di legge presentati n. 51 di cui 41 su iniziativa della Giunta e 10 di iniziativa consiliare, di tali progetti 2 sono stati considerati ricevibili e 2 sono stati ritirati dalla Giunta.

Provvedimenti legislativi adottati dal Consiglio n. 34.

Provvedimenti deliberativi adottati dal Consiglio n. 131.

Prese d'atto n. 159.

Sono state presentate 14 interrogazioni e 14 interrogazioni sono state svolte.

50 interpellanze di cui 47 sono state svolte, e 41 mozioni di cui 36 sono state discusse.

Gli organi consiliari hanno avuto le seguenti riunioni:

l'Ufficio di Presidenza 4;

Ufficio di Presidenza e Capigruppo 19;

Commissione per gli Affari Generali e Finanze 19;

Commissione per l'Agricoltura 8;

Commissione per l'Industria e Commercio 12;

Commissione per la Pubblica Istruzione 13;

Commissione per i Lavori Pubblici 6;

Commissione per la Santità ed Assistenza Sociale 6;

Commissione per il Turismo, Antichità e Belle Arti 5;

Commissioni di inchiesta per l'Urbanistica 8;

Totale: 100 riunioni,

Di questo documento ne farò distribuire fotocopie ai Signori Consiglieri

C'è una comunicazione del Presidente della Association des Syndics de la Vallée d'Aoste:

"Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio Regionale della Valle d'Aosta

Le comunico che in data 14.12.1971 è stata costituita l'Association des Syndics de la Vallée d'Aoste che raggruppa i Sindaci della Valle nella loro qualità di rappresentanti delle relative amministrazioni comunali.

Come dallo statuto i compiti e scopi dell'Associazione sono i seguenti:

attuare una vera e completa economia della Amministrazioni Comunali adottando opportune iniziative per snellire i controlli e per incidere sulla programmazione regionale riferendo le richieste esposte dai cittadini:

promuovere e facilitare con opportune iniziative riunioni fra i soci per acquisire e migliorare conoscenze amministrative, comunicando esperienze ed adottando possibilmente criteri uniformi all'amministrazione;

tutelare la personalità del Sindaco nella sua funzione rappresentando gli interessi e la necessità della popolazione della Valle essendo evidentemente i portavoce delle istanze dei loro amministratori.

La preghiamo di voler cortesemente comunicare al Consiglio Regionale quando esposto facendo inoltre presente che le verranno comunicate le proposte elaborate dell'Associazione affinché il Consiglio Regionale ne sia edotto e deliberi in merito alla loro eventuale attuazione.

Deferenti ossequi.

Il Presidente

(Giuseppe Fillietroz)".

Comunico che il giorno 12 gennaio c'è stato l'incontro fra il Consiglio direttivo di questa Associazione des Syndics della Valle d'Aosta e il Presidente del Consiglio, il quale si è preso un contatto generico per poi rinnovarlo attraverso l'Ufficio di Presidenza e semmai anche dei Capigruppo consiliari con gli esponenti di questa Associazione recentemente istituita.

Do lettura di una lettera del Sindaco di Ayas in merito alla controversia del Rû Courthaud per il quale avevamo già comunicato al Consiglio un esposto fatto da un grosso numero di villeggianti.

"Al Presidente del Consiglio Regionale,

Al Presidente della Giunta Regionale,

All'Assessore all'Agricoltura e Foreste,

All'Assessore al Turismo e Belle Arti

Oggetto: VERTENZA FRA IL COMUNE DI AYAS E IL CONSIGLIO DI MIGLIORAMENTO FONDIARIO RU COURTHAUD DI ST. VINCENT.

Il sottoscritto Sindaco di Ayas in merito alla vertenza succitata espone quanto segue:

preso atto che con decreto ministeriale 15.2.66 il territorio del Comune di Ayas veniva vincolato ai sensi della legge 29.6.1939 n. 1497 sulla protezione delle bellezze naturali in quanto costituisce un complesso di quadri naturali di eccezionale bellezza costituito da verdi prati in dolce declivio con vaste pinete e corsi d'acqua, montagne ecc.

Preso atto che in data 1° marzo 67 con lettera prot. N. 3820 l'Assessorato del Turismo Antichità e Belle Arti della Valle d'Aosta ha espresso la sua concordanza per le sue preoccupazioni già espresse da questa Amministrazione Comunale; precisando che il trattato del Rû Courthaud delimita superiormente l'area sottoposta a tutela di questa Sovrintendenza e che pertanto ogni modificazione dovrà avere l'autorizzazione prescritta dalla legge del 1939 sulla protezione delle bellezze naturali;

preso atto del profondo attaccamento della popolazione e delle pressanti insistenze dei turisti che frequentano la Valle affinché questa non venga depauperata dell'incomparabile valore estetico e dell'insigne monumento storico costituito da detto canale;

preso atto ancora dell'importanza che le infiltrazioni di acqua dal Rû Courthaud hanno per la flora di particolare bellezza che cresce a valle del canale della conservazione del suolo e di rare varietà di pini in una zona diversamente, notoriamente assolata e arida, esprime ancora una volta la viva, accorata preoccupazione di amministratore responsabile della proprietà della comunità e di valligiano per la perdita irreparabile di un patrimonio comune insostituibile;

preso atto delle esigenze di irrigazione espresse dal Consorzio di miglioramento fondiario Rû Courthaud di St. Vincent;

manifesta la disposizione del Comune di Ayas e di Joux di giungere a una transazione della vertenza che tenga conto delle considerazioni sovraesposte nella presente lettera, ritenendo che una trasformazione radicale dell'alveo attuale del canale pregiudicherebbe senza rimedio l'intera situazione ambientale ed estetica del comprensorio;

ritiene assurdo innestare nel complesso intatto della montagna in una delle zone più frequentate turisticamente ed esteticamente più valide ad esprimere le bellezze della Valle d'Aosta, una conca di cemento che convogli le acque a pelo scoperto alternandosi a tubature in acciaio, riproducendo in una delle poche zone che ancora possono essere salvaguardate lo sconcio di una periferia di Città;

ritiene che in località La Vardaz, la condotta principale possa continuare intubata sotterraneamente per l'intero percorso a monte del canale per esigenze del Consorzio e che in tale località debba essere parimenti immessa acqua a pelo libero nell'attuale alveo del canale che non dovrà esser né manomesso, né modificato nel corso dei lavori di interramento della tubazione a monte e che nella sua vetustà e nel pittoresco percorso attraverso più note praterie correndo da La Vardaz al Gran Salto, formi un ambiente di eccezionale valore estetico tale da dover essere salvaguardato e conservato non essendo impossibile eseguirne la manutenzione;

ritiene che a tale scopo sia indispensabile assicurare un gettito d'acqua corrente in detto canale dalla località La Vardaz - Gran Salto non inferiore all'attuale portata sia perché detto canale non si riduca ad un rigagnolo o ad una fognatura, sia per salvaguardare le infiltrazioni di acqua necessarie alla conservazione della flora circostante, considerando anche che detta acqua può al Gran Salto essere dal Consorzio miglioramento fondiario Rû Courthaud recuperata e proseguire intubata;

ritiene che il Comune di Ayas possa assumersi in via di transazione la parziale manutenzione di detto canale onde addivenire ad un alleggerimento degli oneri del Consorzio di miglioramento fondiario Rû Courthaud di St. Vincent;

confida nella sensibilità del Presidente dell'Onorevole Consiglio della Valle, del Presidente della Giunta e degli Assessori competenti affinché non si cancelli una testimonianza preziosa degli avi e la bellezza di un ambiente incomparabile che deve essere motivo di orgoglio per ogni valdostano.

Il Sindaco

Comm. Davide Chasseur".

Savioz (P.C.I.) - Io vorrei spendere due parole per questa questione qui, se qualcuno di voi ha avuto la fortuna di poter fare la bellissima passeggiata che c'è lungo il Rû Courthaud si sarà accorto degli angoli pittoreschi e del profondo legame che c'è tra il rio che corre e la circostante natura. Intubare questo canale significa immediatamente togliere una delle bellezze principali per questa passeggiata, chiamiamola, turistica. Ma io non voglio entrare nel merito se deve essere o non essere intubata, io voglio soltanto e mi permetto di richiamare l'attenzione del Presidente della Giunta su questo che tutte le precauzioni siano prese affinché l'eventuale opera non abbia a rovinare definitivamente uno dei più begli angoli della Valle d'Aosta e con questo credo di avere detto tutto, ripeto non voglio inoltrarmi nei particolari, mi raccomando vivamente affinché il Presidente della Giunta voglia prendere a cuore questo problema e se in qualche modo possa essere utile in questa faccenda io sono a disposizione.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Anch'io mi riferisco su questo esposto che è stato letto testé dal Presidente del Consiglio e ritengo - prima di tutto approvo quanto è stato detto dal collega Savioz - che oltre alle bellezze naturali e turistiche di quella zona verrebbero, se così venisse intubata questa acqua, un giorno prive di acqua tutte le fontane della frazione, per cui io ho avuto dei contatti anche con i cittadini di Ayas i quali mi hanno espresso che loro non sarebbero contrari a che l' acqua sia data al Comune di St. Vincent, per esempio, purché venga garantito la continuità dell'esistenza di questo canale che è chiamato Rû Courthaud di modo che venga garantita l'acqua alle fontane a tutte quelle frazioni di Ayas, le quali con il tempo verrebbero private di acqua e inoltre verrebbe offesa quella particolare bellezza naturale che presenta appunto quella zona di cui ha illustrato poco fa il collega Savioz, per cui la raccomandazione che anch'io faccio al Presidente della Giunta è che tenga conto di queste cose e della volontà soprattutto popolare della gente di Ayas che chiede questo.

Pedrini (P.L.I.) - Signor Presidente, mi pare che il nuovo anno porti immediatamente delle alleanze nuove, io dopo aver sentito quanto hanno detto il Partito Comunista e il P.S.I.U.P., il Partito Liberale aderisce. Formiamo un nuovo governo insieme, almeno su queste cose, sulla salvaguardia degli interessi dei valdostani, almeno su questo possiamo trovare un accordo come lo abbiamo trovato in altri punti e come leggendo alla pagina di réclame di questa Amministrazione regionale ho visto che, bontà sua, il Presidente della Giunta ha dato atto che è merito anche di tutti i Partiti se siamo riusciti ad ottenere qualche cosa, diamo atto al Presidente della Giunta di questo, non prevedendo per il momento alcuna alleanza come ho detto al di fuori di P.C.I. e del P.S.I.U.P. perché non ho sentito la risposta ancora sul Rû Courthaud. Fatta questa premessa brevissima, bando alle boutade, evidentemente è un problema molto grosso, un problema che non è da sottovalutare sotto alcun profilo e dove noi riusciamo ancora a salvaguardare qualcosa di questa Valle, io penso che tutto debba essere fatto per salvaguardia. Il Presidente della Giunta ha dimostrato in questo periodo di prendersi a cuore alcuni problemi basilari e io sono convinto, anche se sta firmando, che mi sente e che piglierà, e che quindi prenderà a cuore - e se posso permettermi di chiedere - di riferire in Consiglio modestamente a noi che cosa pensa di fare o che cosa ha pensato di fare, o che cosa farà per quanto riguarda questo problema. È un problema ripeto di primaria importanza per la difesa della nostra natura, noi ci richiamiamo a questo augurandoci che la popolazione di Ayas di cui qua non si vogliono difendere gli interessi ma che evidentemente hanno a cuore il loro territorio e possono essere accontentati.

Fosson (U.V.) - Ma io non volevo prendere la parola su questo argomento perché ho avuto occasione alcuni anni fa di parlare lungamente e a più riprese in questo Consiglio, proprio su questo problema, e tra l'altro avendo esposto questi punti di vista che oggi mi sembra che vengano richiesti di nuovo dal Comune di Ayas e che con piacere vedo condivisi da una grande parte del Consiglio, sono stato tacciato allora quando dicevo queste cose, di voler difendere esclusivamente gli interessi della Valle d'Ayas contro gli interessi di St. Vincent e basterebbe andare a vedere certi giornali, certa propaganda elettorale e allora si vedrebbero tutte queste belle cose.

Ora non voglio dilungarmi, il Presidente della Giunta ha fatto una volta un sopralluogo con il sottoscritto quando era Assessore all'Agricoltura e questo sopralluogo era determinato proprio allora per vedere quale era il funzionamento di questo Rû Courthaud, - io l'ho fatto a più riprese, l'ho percorso a più riprese quindi lo conosco molto bene - e devo ribadire però quei concetti che avevamo ribadito allora perché la possibilità di coinvolgere una maggiore quantità d'acqua per irrigare St. Vincent c'è senza arrivare a deturpare il paesaggio, senza la necessità di fare delle condotte forzate come quella che è stata prevista nel progetto iniziale che noi abbiamo ritenuto fin d'allora non era logico di attuare perché c'è un problema dell'attraversamento di valloni dove scendono le valanghe e in quei casi è necessario che il canale sia coperto per evitare il riempimento fino a tarda stagione, quindi le opere... un costo maggiore per la ripulitura del canale, c'è la necessità di dare una solidità al canale in certe zone dove il canale facilmente si rompe causando dei danni ingenti ai vari alpeggi che sono sottostanti, ma ci sono anche chilometri e chilometri di canale che non hanno mai avuto necessità di manutenzione e funzionano mi sembra da secoli, con la possibilità di convogliare in questo stesso tratto di canale - e mi riferisco almeno a tutta la zona che è nel bosco prima di arrivare sulle montagne, sugli alpeggi che sono sopra Antagnod - c'è un terreno solido, c'è una possibilità di convogliare dell'acqua in quantità molto superiore a quella che porta adesso, senza alcun pericolo per la parte sottostante perché questo canale - almeno per una lunghezza di 4,5 chilometri - non ha richiesto manutenzione durante dei secoli e quindi non ha bisogno di manutenzione adesso. Ci sono altri tratti dove effettivamente bisognerà sistemare il canale e io apprendo con piacere questa insistenza del Comune di Ayas per trovare una soluzione che permetta la continuità dell'acqua a pelo libero nel canale attuale e nella quantità almeno attuale nel tratto che va dal La Vardaz sino al Gran Saldo che è una zona veramente molto bella e che se un domani questa zona non avesse più il canale a cielo scoperto o avesse come dicono loro un semplice rigagnolo e tutto il resto sarebbe intubato, certamente perderebbe tutta la sua bellezza naturale oltre a tutti gli inconvenienti che ci sarebbero per la questione delle risorgenti a valle e per tutto quello che è la flora di quella zona.

Quindi io non mi dilungo, confido nell'equità del Presidente della Giunta che conosce a fondo anche lui questo problema perché se n'è reso conto di persona nel passato e quindi si possa a un certo momento cercare di conciliare quelle che sono le esigenze dell'irrigazione della zona di St. Vincent con quelle che sono le esigenze anche del mantenimento delle bellezze naturali e di quei diritti anche che sono stati praticamente acquisiti dalla popolazione del Comune di Ayas.

Manganoni (P.C.I.) - Io non ripeto quanto hanno detto i Consiglieri che mi hanno preceduto, anche se una quindicina di anni fa l'ho percorso a piedi. Circa 20 chilometri, è una passeggiata, forse la più bella passeggiata della Valle d'Aosta a piedi perché almeno lassù non c'è asfalto, non ci sono macchine, non ci sono lambrette, non ci sono rumori, passeggiata veramente tranquilla.

Comunque, ho detto che non ripetevo quanto hanno detto i Colleghi e io penso che si può trovare una soluzione, sentendo - magari, questo può essere il Presidente della Giunta, l'Assessore all'Agricoltura che si interessano - convocando magari i rappresentanti dei Comuni interessati, perché badate che anche a Brusson - e io credo che l'Assessore Maquignaz di questo sarà informato - a suo tempo il Comune di Brusson aveva sollevato anche dei problemi, mi pare che adesso qui è solo il Comune di Ayas che solleva dei problemi, il Comune di Brusson aveva anche delle rivendicazioni delle richieste, comunque io penso che non è il caso di voler risolvere qui il problema, che non lo risolveremo certamente, ma sentendo questi Comuni interessati, vedendo di tutelare, naturalmente nei limiti del possibile, le loro richieste legittime, intubando magari a tratti e lasciando a pelo scoperto altri tratti, io penso che si può trovare una soluzione ed una soluzione bisogna trovarla ed io penso che sia appunto questo il compito della Giunta e particolarmente del Presidente o dell'Assessore all'Agricoltura che è addentro in quel problema.

Maquignaz (D.P.) - Ma io ritengo che mai una pratica come questa abbia dato tanto lavoro, diciamo, all'Assessorato dell'Agricoltura, alla Presidenza della Giunta perché le riunioni qui sono state fatte in numero tale i sopralluoghi, se ne parla dal 62 se non sbaglio e devo dire che forse l'errore lo ha fatto il Consiglio regionale.

Il Consiglio regionale aveva nominato dei tecnici per fare una perizia per esaminare qual era la soluzione ideale per poter portare l'acqua dal Courthaud al Colle di Joux. Questi tecnici hanno consegnato le loro soluzioni che il Consiglio regionale ha approvato. Si trattava allora di una parte in condotta forzata dal Colle di Joux fino al Gran Salto e invece il tratto rimanente, soluzione mista, cioè tratta in tubi di calcestruzzo e tubi... comunque sempre coperto, a pelo libero ma comunque sempre coperto, questo è stato approvato dal Consiglio regionale.

Da quando c'è stata questa approvazione, che se non sbaglio è avvenuta nel '66, il Consorzio ha presentato una domanda di contributo per ottenere fondi del FEOGA e ha ottenuto 369.000.000.

Sia chiaro che come si dovevano iniziare i lavori sono sorte, e solo in quel momento, sono sorte queste difficoltà, allora, l'Amministrazione regionale che cosa ha fatto? Ha cercato di convocare le varie parti, ha cercato sempre di fare da intermediario per trovare una soluzione valevole per tutti, col Comune di Brusson che rivendicava dell'acqua di infiltrazione del canale per l'alimentazione delle sorgenti il Consorzio aveva concesso 22 litri di acqua per poter compensare questo eventuale ammanco e lì il tratto si era iniziato.

La pratica del FEOGA riguarda invece il primo tratto, cioè sorgente fino al Gran Salto. Ora i fondi lì vanno persi naturalmente perché non essendosi potuti iniziare questi lavori non abbiamo chiesto diverse proroghe e l'ultima volta ci è stata negata, proprio perché era la quarta volta che dovevamo chiedere la proroga dell'utilizzazione dei 369.000.000.

Ultimamente abbiamo avuto una riunione con il rappresentante del Comune di Ayas e del Consorzio, si era cercato di fare un'ultima proposta, cioè iniziare dalla sorgente fino alla località La Verdaz, proprio per utilizzare almeno i fondi e lasciare impregiudicato ancora il tratto intermedio in modo che quel tratto lì non destava preoccupazioni perché come dal punto di vista paesaggistico il canale lì è nascosto e non lo si vede molto quindi, anche il Comune di Ayas concordava che lì non c'erano dei grossi problemi, però aveva subordinato l'inizio dei lavori di quel tratto a un accordo preventivo del tratto intermedio, cosa che non è stato possibile ottenere in quella riunione.

Quindi cosa ci rimane da fare noi? Sapendo che noi abbiamo approvato quella soluzione, cioè il Consiglio regionale lo deve sapere, lo abbiamo approvato noi nel '66, tutti, all'unanimità, la soluzione interamente coperta, quindi è chiaro che noi dobbiamo rivedere la nostra posizione in questo caso e quindi direi di portare in Consiglio il problema, non oggi perché oggi non lo possiamo fare, ma in una prossima seduta riesaminare questo problema tenendo conto però che noi potremmo già nel frattempo sentire di nuovo il Comune di Ayas - che mi pare in quell'esposto si è reso disponibile - insieme con il Consorzio per avere un'idea di cosa dovremmo proporre al Consiglio regionale.

Montesano (P.S.D.I.) - Bene. Allora passiamo all'esame dell'ordine del giorno, al punto 2 c'è comunicazione del Presidente della Giunta. Non c'è nulla e allora si passa al punto 3 dell'ordine del giorno.