Oggetto del Consiglio n. 10 del 15 gennaio 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 10/73 - Assegnazione gratuita dei libri di testo a tutti gli studenti delle Scuole Medie Superiori della Valle d'Aosta. (Approvazione di Mozione)
Tonino (P.C.I.) - Questa mozione, che abbiamo presentato si rifà ad una petizione presentata al Presidente della Giunta da circa 150 studenti della Bassa Valle, in cui si chiede l'esenzione della gratuità dei libri di testo a tutti coloro che per ragioni ovvie devono recarsi a studiare ad Ivrea, non essendoci in loco, se non affrontando molti chilometri di più per venire ad Aosta, scuole medie superiori. Dato che riteniamo che questi giovani studenti hanno tutte e loro buone ragioni di protestare per una ingiustizia sin troppo evidente, anche se riconosciamo che sia dovuta al concetto della scuola valdostana, pur tuttavia ancora una volta le sorti della Bassa Valle, che già conoscono una infinità di disuguaglianze, dovute alla sua posizione geografica rispetto alla città di Aosta ed altre zone della Valle, abbiamo ritenuto di presentare questa mozione, mozione che vi dico subito, in accordo con i colleghi firmatari e con il gruppo, proporremo una sostanziale modifica, nella parte deliberativa, proprio perché ci rendiamo conto di voler salvare il principio della scuola valdostana.
La modifica che noi proponiamo è la seguente, nella parte deliberativa:
"Delibera di impegnare la giunta regionale ad estendere un contributo pari alla spesa sostenuta per l'acquisto dei libri di testo a tutti gli studenti della Bassa Valle residenti nei Comuni del mandamento di Donnaz, in attesa che la Regione istituisca in loco una scuola media superiore".
Come voi sapete il mandamento di Donnaz raggruppa 23 Comuni e arriva fino a Montjovet. In questo modo il beneficio andrebbe a favore solamente di quegli studenti che effettivamente, per le ragioni che ho detto sopra, sono costretti a recarsi a scuola a Ivrea ed escludere coloro che, per altre ragioni, volutamente eludono al valore e al giusto concetto della scuola valdostana.
Pedrini (P.L.I.) - Desidero dire soltanto due modestissime e brevissime parole. Mi fa piacere che a distanza di tre anni il Gruppo comunista si associ alle posizioni prese dai Liberali in Bassa Valle su questo problema. Noi siamo lietissimi, non possiamo che sposare questa causa, tenendo, non già ad avere la primogenitura, perché questo non ci interessa, ma soltanto affinché si sappia bene che se questo viene approvato è merito di tutti e non soltanto del gruppo comunista. Io vorrei soltanto dare il significato del mio intervento a questo, perché noi Liberali siamo favorevoli a questa mozione.
Andrione (U.V.) - Pour les raisons que nous avons déjà expliquées longuement la fois passée, quand une motion égale avait été présentée par le Groupe Libéral, nous sommes contraires, et comme je n'ai pas eu le temps de me consulter avec mes amis, je parle à titre personnel, nous sommes contraires à élargir des bénéfices en dehors de celle qui est l'école valdôtaine. Nous croyons que la compétence de la Région est celle d'aider l'école régionale, et non pas de favoriser, pour les raisons particulières la fréquentation à des écoles qui ne sont pas de la Région. Cela touche évidemment, et je ne reste pas à répéter ce que nous avons dit l'autre fois au problème du bilinguisme, au fait que, en Vallée d'Aoste on enseigne le français; hors de la Vallée d'Aoste on ne l'enseigne pas, mais cela touche surtout à notre avis, un problème fondamental, qui est celui-ci: presque toutes les fois qu'on parle des gros problème généraux de l'administration on dit qu'on est contraires au système des subsides pour , peut-être dans la même séance, continuer à distribuer des subsides ou à déclarer obligatoires les subsides dans tous les cas.
Il est vrai, nous sommes les premiers à le reconnaitre que dans certaines communes de la Basse Vallée, surtout Pont Saint Martin et Donnaz, qui depuis des années, et même, des lustres, psychologiquement gravitent sur Ivrée, existe un problème; mais cela ne veut pas dire que celui qui de Courmayeur va étudier à Padoue, pour des raisons particulières à lui, doive avoir les mêmes bénéfices que ceux qui étudient en Vallée d'Aoste. La seule façon sérieuse d'affronter ce problème est celle de créer des écoles supérieures dans la Basse Vallée. Pour l'instant cela n'a pas été possible, mais nous ne croyons pas que c'est une solution que celle de distribuer l'argent régional dans une série de petites aumônes, parce que le mot est celui-là, qui finissent seulement par émietter le budget régional, sans résultats concrets, et sans transformation réelle de celle qui doit être l'administration régionale et son intervention dans les affaires publiques. En plus, pour ce qui concerne spécifiquement l'école, je crois que nous aurions la possibilité d'intervenir d'une façon différente et non pas déclarer obligatoire, par loi, le paiement des livres à des étudiants qui n'étudient pas en Vallée d'Aoste.
Chincheré (P.C.I.) - Decisamente, quando noi parliamo di contributi alla scuola, di una politica scolastica, ci riferiamo essenzialmente ad una scuola di tipo valdostano che ha tutta una serie di sue caratteristiche, tra cui lo studio del francese, lo studio della Valle d'Aosta, e via di questo passo. Però vi sono alcuni problemi che esistono, come quello della scuola in Bassa Valle, e che vanno affrontati; direi che sono problemi che noi pensiamo siano temporanei, ma esistono e meritano pure delle soluzioni anche temporanee; perché io vorrei porre al Consigliere Andrione queste domande, se questi 150 alunni, che attualmente gravitano intorno ad Ivrea, venissero ad Aosta, gli edifici scolastici della città di Aosta sarebbero in grado di accogliere garantendo loro tutto quello che necessita per andare a scuola, o questi edifici scoppierebbero, visto che sono già ad un punto di saturazione notevole?
Seconda domanda, la Regione Autonoma della Valle d'Aosta tutte quelle strutture primarie, trasporti, scuola, mense, per garantire a questi studenti una frequenza in Valle d'Aosta del loro corso di studio? Io non penso di inventare niente se a queste due domande do una risposta negativa, perché la realtà è che non siamo in grado di soddisfare in termini positivi questa richiesta. E pur vero che tutti gli sforzi dell'amministrazione, da oggi in poi, dovranno tendere a riportare in Valle questi studenti, però la realtà, purtroppo. È che, attualmente non siamo in grado di soddisfare queste esigenze laggiù.
E credo che la mozione presentata dai compagni Tonino, Cretier e Manganoni, con alcuni emendamenti, possa essere accolta; direi di più, secondo me, una proposta che potremmo fare è questa: che tutto il problema torni in brevissimo tempo alla Commissione consiliare permanente per la pubblica istruzione, in modo che metta giù organicamente i termini per la soluzione di questo problema. Io direi che, con una limitazione territoriale, cioè, solo per la Bassa Valle, soltanto per le scuole di Ivrea, e soltanto per gli studenti residenti e domiciliati in Valle d'Aosta, se abbiamo presenti questi termini, possiamo dare una soluzione temporanea a questo problema perché pensiamo che la soluzione, a scadenze, speriamo ravvicinate, sia quello di un ritorno di questi studenti in Valle d'Aosta.
Manganoni (P.C.I.) - Il a dit Chincheré, alors j'aimerais entendre ce que répondra Andrione, ensuite, je me réserve d'intervenir.
Freppaz (U.V.) - Évidemment je suis d'accord avec le Conseiller Andrione pour ce qui concerne l'école valdôtaine; cependant, personnellement cela, comme déclaration personnelle, je m'associe à la motion surtout pour éviter des discriminations, et ce sont des discriminations qui regardent les 150 élèves de la Basse Vallée.
Ici à Aoste, je sais exactement qu'ils manquent des édifices pour les écoles et donc aussi des pensionnats, par conséquent, venir à Aoste c'est trop loin et ensuite il manque le nécessaire pour les loger, pour les pensionnats, et surtout même peut-être les places à l'école.
Andrione (U.V.) - Comme j'ai été invité à répondre par Monsieur Manganoni, je voulais seulement dire ceci: que si la situation des écoles supérieures d'Aoste est effectivement assez chargée, celle d'Ivrée n'est pas meilleure.
Je reconnais que la proposition de Monsieur Chinchéré contient des côtés qui sont positifs, parce que c'est une proposition de bon sens, qui distingue, parmi les étudiants qui étudient hors de la Vallée, ceux qui effectivement le font pour des nécessités locales, pour des raisons géographiques et spécifiques à cette zone de la Basse Vallée.
Nous pouvons examiner le problème; il reste que pour nous, comme position de principe l'administration régionale doit défendre l'école régionale en Vallée d'Aoste, et que, avant, et contemporainement au problème des édifices scolaires dans la Basse Vallée, et de permettre aux étudiants de suivre les écoles chez eux, il faut étudier le problème des écoles dans sa complexité, dans sa généralité, parce que cela est peut-être plus important que de distribuer quelques dizaines de millions à des étudiants qui bien souvent n'en ont pas besoin.
Chinchéré (P.C.I.) - Io volevo confermare, Andrione, che questi principi che adesso tu stai dicendo della scuola in Valle d'Aosta per gli studenti valdostani, cioè, la questione di principio, noi siamo tutti d'accordo, non ci sono dubbi, tanto è vero che noi proponiamo delle soluzioni temporanee. La nostra battaglia è costruire in Bassa Valle le strutture per una scuola in Valle d'Aosta, non è una soluzione che sancisce dei principi a lungo termine, è una soluzione temporanea per un problema che speriamo sia temporaneo e di immediata, più rapida possibile soluzione.
Caveri (U.V.) - Volevo soltanto dire e ripetere in parte quello che ha già detto l'Avv. Andrione, e cioè, mi sembra che la proposta del Consigliere Chinchéré sia una proposta sensata perché, ferma restando la difesa della scuola valdostana, si può addivenire ad una soluzione di compromesso che riguardi un periodo di tempo limitato, che riguardi quegli studenti che sono veramente costretti ad andare a Ivrea. Quindi mi pare che la proposta di Chinchéré, se l'ho ben capita, di mandare la questione alla Commissione Istruzione Pubblica, di modo di trovare una soluzione temporanea, mi pare che sia la soluzione migliore.
Manganoni (P.C.I) - Sur le fait que Pedrini soit satisfait que les communistes s'associent aux Libéraux, eh bien, je veux faire une précision: les communistes s'associent à tous, pourvu qu'ils fassent des propositions en faveur et dans l'intérêts des valdôtains. Cela a toujours été la position des communistes.
Quand les Libéraux font des propositions surtout des travailleurs valdôtains. Eh bien, nous nous associons, et nous nous associons avec tous les groupes pourvu que leurs propositions aient ce caractère. Cela c'est une précision que nous avons fait plusieurs fois dans ce Conseil et que nous tenons à la répéter, M. Andrione, moi, je n'ai pas beaucoup à ajouter; mais d'ailleurs tous cela c'était dit dans le rapport qu'a fait Tonino; cela est dit dans la motion où nous disons "dans l'attente qu'on construise dans la Basse Vallée les édifices pour loger les écoles moyennes supérieures,
Or, sur le fait de défendre l'Ecole valdôtaine, nous sommes tous d'accord, personne n'a jamais mis en doute cela, mais ici il y a une situation que ceux de Pont Saint Martin, pour venir à Aoste ils doivent faire 50 km tandis que pour aller à Ivrée ils n'en font que 17. Or on ne peut pas prétendre que ces étudiants viennent à Aoste.
Enfin, des possibilités de logement je ne répète pas ce qu'a dit Chinchéré et ce qu'ont dit les autres, par conséquent moi je ne voudrais pas qu'on pense que les signataires de cette motion ne tiennent pas compte de la nécessité de l'Ecole valdotaine, de tous les problèmes; nous sommes parfaitement d'accord, cela je le dis et je le répète dans la motion, c'est dit dans la modification qu'a présenté Tonino, qu'il doit avoir un caractère absolument provisoire, jusqu'à ce que l'Administration régionale aura pourvu à construire dans la Basse Vallée les édifices pour instituer ces écoles.
Alors mois je pense qu'on est tous d'accord, et moi j'ajoute, que ce soit une loi, que ce soit une délibération, cela ne nous intéresse pas beaucoup; ce qui intéresse c'est que les étudiants de la Basse Vallée soient mis sur le même plan des autres étudiants, tenu compte de cette situation particulière dans l'attente de construire une école, n'est-ce pas, une construction scolaire dans cette zone.
Lustrissy (D.P.) - In merito alla questione proposta devo dire che, mentre questo, nel passato, e in ultimo, il Consiglio regionale nel maggio scorso aveva respinto, alla quasi unanimità una analoga proposta; cioè, sul problema di principio mi pare che la maggioranza dei Consiglieri concordi nel senso che la scuola valdostana va vista alla luce delle provvidenze in atto. Naturalmente il legislatore regionale, sinora ha regolato tutta la questione della gratuità dei libri di testo, estendendola a tutti coloro che frequentano le scuole in Valle d'Aosta, si devono recare fuori Valle per frequentare tipi di scuola non esistente. Questa è stata finora la volontà del legislatore regionale.
Naturalmente il problema della Bassa Valle, è un problema che ha sempre richiamato l'attenzione dei nostri amministratori perché di fatto esiste, ed essendo impossibile oggi prevedere una qualsiasi soluzione di decentramento al di fuori di quelle che sono le novità che si stanno prevedendo nel campo della scuola, come estensione e decentramento di scuola in rapporto di possibile istituzione di biennio di scuola media secondaria unificata, dobbiamo richiamare anche questa esigenza che oggi come oggi funzionano dei servizi efficienti di trasporto con la Bassa Valle, e anche gli studenti della Bassa Valle recandosi ad Aosta a studiare potrebbero fruire di tutte quelle provvidenze che sono a disposizione degli studenti pendolari che si recano ad Aosta, sia da Courmayeur, sia da Pont Saint Martin, per adempiere ai loro obblighi scolastici. Però, è chiaro che se in questo settore ci si muove in direzioni, alle volte, diciamo così, condizionati dall'attuale legislazione scolastica, dobbiamo anche riconoscere che il problema deve essere esaminato un po' più attentamente affinché questo si possa fare, io accetterei la proposta a nome della Giunta, di rinviare tutto il problema alla Commissione consiliare, di demandare alla Commissione consiliare una proposta definitiva riguardo al problema proposto, se i presentatori della mozione sono d'accordo... la proposta che è stata fatta da più Consiglieri di rinviare alla Commissione pubblica istruzione il problema affinché lo studi e lo esamini più attentamente e sia poi in grado di fare delle proposte ove di competenza, o alla Giunta o al Consiglio.
Tonino (P.C.I.) - Io non avrei nulla di contrario a rinviare l'oggetto all'esame della Commissione. Però quello che raccomando è una cosa: che quel progetto, insomma, il contenuto di questa mozione, che si capiva benissimo cosa si voleva, cioè che non è che noi non vogliamo recepire il concetto della scuola valdostana, ma vogliamo che per una ragione contingente sia discusso al più presto e sia deliberato al più presto, già tenendo conto di questo anno scolastico, che non vada a finire nell'anno scolastico 1974, ma tenendo conto dell'anno scolastico 1972/1973, di modo che questi studenti abbiano anche loro qualche cosa da questi libri, cioè un contributo pari alla spesa dei libri di testo che spendono in altri posti, poi per me non ho nulla in contrario che la cosa vada a finire in commissione; almeno, così siamo d'accordo anche noi, insomma. Però con assoluta urgenza, insomma.
Dujany (D.P.) - Io ho l'impressione che la vigilia elettorale ci faccia tutti diventare impazienti a prendere determinate decisioni, che nel nostro intimo dubitiamo della validità e della serietà. Io ho avuto occasione d'incontrare, nella zona di Pont Saint Martin, un gruppo di ragazzi che chiedevano, naturalmente, l'estensione di queste previdenze a loro favore, e ho avuto il coraggio di dir loro francamente che questo era un criterio che non era possibile da affrontarsi, perché mi pare che bisogna avere il coraggio di dire francamente le cose che sono possibili, e le cose che non sono possibili; perché o si accede al principio di concedere la gratuità dei libri di testo a tutti coloro che frequentano le scuole fuori della Valle d'Aosta o naturalmente si segue il criterio attualmente esistente e si concede la gratuità a coloro che frequentano le scuole esistenti in Valle d'Aosta. È vero che gli studenti che sono situati nella Bassa Valle si trovano in una situazione geografica particolare, però è altrettanto vero che non è che non siano posti nelle condizioni di impossibilità di accedere alle scuole medie della Regione, e se è vero che nella Regione ci sono deficienze di posti e deficienze di collegio, non è meno vero che le scuole del Piemonte hanno queste deficienze ancora più accentuate che non quelle che sono le situazioni scolastiche della Valle d'Aosta. Quindi non credo che si possa definire la situazione scolastica migliore fuori Valle rispetto alla situazione scolastica esistente nella Regione.
Mi pare piuttosto questo: che il discorso dovrebbe essere spinto in un'altra direzione, che nella zona del fondo Valle dovrebbero essere create delle strutture scolastiche che diano la possibilità alla popolazione del posto di avere questo servizio che oggi deve recepire, ecc... Ed è proprio in questa direzione che è stata fatta, mi pare, una dichiarazione impegnativa in sede di discussione di bilancio, ed è in questa direzione che dovremmo proseguire per prevedere uno stanziamento per l'ampliamento delle aule scolastiche nella zona di Pont Saint Martin in modo da poter avviare lentamente questo discorso, anche in attesa della riforma scolastica, che dovrebbe essere un problema in campo nazionale. Altrimenti se noi continuiamo in questa vigilia elettorale, a riempirsi, a distribuire del denaro con delle finalità anche abbastanza discutibili, in un modo abbastanza discutibile, perché io vorrei vedere in quali condizioni verrebbe a trovarsi il Consiglio regionale il giorno in cui decidesse di estendere questi interventi a favore degli studenti del mandamento di Donnaz, e li dovese negare a favore del mandamento di Verrès o a favore di altri mandamenti. Vorrei vedere, naturalmente in che condizioni ci veniamo a trovare. Mi pare che ci troveremo in una condizione di un certo disagio e in una condizione di una certa difficoltà, quindi mi pare che questa discussione sia estremamente valida perché deve attirare la nostra attenzione sulla soluzione del problema scolastico globale in quella zona, facendo, cioè portandosi in una condizione di discussione molto più ampia che non quel piccolo contributo.
A proposito di Donnaz vorrei ancora precisare quelli che sono stati i passi fatti dalla Giunta, e in modo particolare, direi anzi, dal Presidente della Giunta e dal Senatore Fillietroz, per quanto riguarda l'Ufficio del Registro di Donnaz.
Siamo stati dal Ministro e abbiamo prospettato la inopportunità, abbiamo presentato la inopportunità della chiusura del registro di Donnaz, in base alle indicazioni e alle sollecitazioni ricevute dal Consiglio regionale. Il ministro ci ha detto chiaramente questo: "Non è possibile sospendere il provvedimento, salvo rivedere il problema sul piano dell'esecuzione, dei tempi di esecuzione; però, il provvedimento oramai è preso e deve diventare esecutivo, poiché sono stati soppressi in tutta Italia, circa il 60% degli Uffici del registro esistenti. Per voi Valle d'Aosta abbiamo soppresso solo il 50%". Al che, ho fatto presente quale era la posizione particolare dell'Ufficio del Registro di Donnaz, in una zona periferica, per cui avremmo potuto avere anche un danno sul piano del servizio a favore della popolazione e anche su un piano finanziario, lui naturalmente ha detto, qui non posso derogare, altrimenti, se derogo per voi, devo derogare anche per l'ufficio del Registro della mia zona, di Bormio, che è il mio paese di nascita che è uno degli uffici del registro che sono stati soppressi.
Ho anche soggiunto "Signor Ministro, Lei riterrebbe opportuno di poter avere un incontro con una Commissione consiliare per approfondire questo problema?" Mi ha detto: "Lei può dire alla Commissione consiliare, se vuole venire a fare una passeggiata a Roma, può venire, però è inutile che venga perché i problemi stanno in questi termini."
Mi pare di aver voluto rispondere in un modo chiaro anche ad un impegno, una decisione preso dal Consiglio Regionale in un certo momento.
Chincheré (P.C.I.) - Signor Presidente, ci ha spiacevolmente stupito la sua affermazione iniziale. Evidentemente, noi non sottovalutiamo, non l'abbiamo mai fatto, il momento elettorale, che secondo noi è un momento prettamente democratico di partecipazione alla discussione politica da parte, non solo dei partiti, come momento di confronto, dialettico, ma anche da parte della cosiddetta gente, che è poi quella che realmente conta; ma vedere questa nostra mozione, questa nostra nuova interpretazione di questa mozione, soltanto da questo punto di vista Lei fa un grosso torto che noi respingiamo fermamente, tenendo ferme le cose che dicevo prima; perché? Dove sta la dimostrazione che la nostra non è una mozione demagogica, come direbbe Bordon, ma è una mozione che parte da un dato di fatto, reale, che non ci piace, ripetiamo, ma che è un dato di fatto reale, col quale noi, volenti i nolenti, dobbiamo fare i conti. Il discorso sui principi: è evidente, non mi dilungo perché li do per scontati, noi siamo per una scuola valdostana, in Valle d'Aosta, noi siamo perché gli studenti vengano agevolati in Valle d'Aosta, per frequentare le nostre scuole. Non diciamo nemmeno che le scuole del Piemonte, di Ivrea sono meno affollate o più brave delle nostre scuole, ci faremmo un torto ingiustificato; però i principi sono una cosa vera, sono una cosa che io devo rispettare, cioè, devo avere della rigorosità nei confronti di un principio, ma non posso avere una rigidezza nei confronti di un principio, non possiamo applicare i principi in modo schematico, altrimenti vengono fuori poi nella concretezza, nella operatività delle cose che non ci possono trovare consenzienti. La domanda che io mi faccio è questa, la domanda principale che io mi faccio: gli studenti della Bassa Valle, vanno a scuola ad Ivrea, perché si divertono di più o perché è una necessità reale; la risposta che io mi do e che daranno tutti gli studenti è che è una necessità reale; vanno forse a scuola ad Ivrea per non studiare il francese ed avere un esame in meno? Non credo nemmeno a questa affermazione e soprattutto non sarei d'accordo con una affermazione di questo genere, perché è chiaro che lo studio della lingua francese in Valle d'Aosta, e qui ci sarebbe da aprire un lungo capitolo, studiare un po' meno Montesquieu, un po' più gli autori valdostani, francesi, ad esempio, e questo sarà tutto un discorso che mi auguro...
(in lontananza voce di Caveri)
... anche, anche, ma tutto sommato, per un valdostano Montesquieu è molto più lontano di un Cerlogne, come mentalità e come... possibilmente integrandoli completamente entrambi. Non sarei d'accordo con una affermazione di questo genere, che io respingerei assolutamente ma il problema resta, perché io mi chiedo, la Regione autonoma della Valle d'Aosta ha garantito, vi è un problema di concorrenza, signor Presidente, noi continuiamo a dire, la Bassa Valle gravita storicamente su Ivrea; benissimo, mettiamoci in concorrenza dando servizi migliori, dando una scuola diversa, dando maggiori possibilità a questi studenti di restare in Valle d'Aosta ma questo discorso costa cinque anni, e in questi cinque anni, come facciamo? Diventa poi, ecco, questa applicazione rigida, di un principio, diventa nella realtà una discriminazione, perché io do a quegli studenti, non soltanto meno scuole, tra virgolette ma meno possibilità di andare a scuola, e su questo discorso non possiamo essere d'accordo. Perciò noi siamo, pensando che il problema sia risolvibile, e di conseguenza temporaneo, siamo per una soluzione temporanea, ma per una soluzione, direi, una soluzione estremamente attenta che si richiami attorno ad una serie di considerazioni che in questo Consiglio sono state fatte, in fase di discussione di questa mozione.
Quando noi diciamo che, la Bassa Valle da questo punto di vista venga delimitata diciamo una cosa concreta, una cosa seria, una cosa possibile, quando diciamo che soltanto per le scuole di Ivrea e non per le altre scuole, diciamo una cosa concreta ben definibile, ben definita; quando diciamo che bisogna essere residenti e domiciliati in Valle d'Aosta, diciamo un'altra cosa concreta e reale. O noi neghiamo l'esistenza del problema e di conseguenza diciamo che il problema non esiste e non merita soluzione, oppure ammettiamo che il problema c'è e in qualche modo lo affrontiamo.
Evidentemente noi siamo perché la mozione venga modificata in questo senso, siamo perché la mozione ritorni in Commissione consiliare, che secondo me, intorno a queste cose troverà una soluzione positiva, una soluzione positiva, ma che tenga conto di questo anno scolastico e vada alla soluzione nel più breve tempo possibile; se io posso fare una proposta, non so se è possibile di fare delle proposte di questo genere, direi la Commissione di riunisca in settimana, e si impegni per il prossimo Consiglio, o per fra due Consigli, di portare A, B, C, D, la soluzione al problema, che poi il Consiglio accetterà, respingerà... non lo so, approverà, farà quello che vuole. Però, ripeto, il problema c'è, va affrontato, noi siamo per la soluzione di questo problema, che pensiamo temporaneo, e di conseguenza siamo per la soluzione temporanea a questo problema.
Non accettiamo, respingiamo ogni rinvio al problema, respingiamo la negazione dell'esistenza del problema, siamo per una soluzione a breve termine ragionata, razionale, del problema stesso.
Manganone (D.C.) - Io mi permetto di attirare l'attenzione del Consiglio su questo stranissimo comportamento del Presidente di Giunta. Stamattina ci rifiuta l'accoglimento tramite la Presidenza del Consiglio, l'accoglimento di una nostra richiesta; adesso, nel bel mezzo di una discussione che niente aveva a vedere con l'argomento, ci tratta del problema dell'Ufficio del Registro di Donnaz, è una cosa inaudita. Penso che il clima preelettorale soprattutto abbia dato alla testa ai membri della Giunta; ma noi non entriamo più in questo argomento dell'Ufficio del Registro di Donnaz, perché abbiamo stilato una mozione che in giornata presenteremo.
Comunque ci stupisce questo comportamento irriguardoso verso i Consiglieri della minoranza, ed in particolare verso i Consiglieri della Democrazia Cristiana.
Tonino (P.C.I.) - Io non ripeto tutto quello che ha detto Chincheré. Concordo completamente con tutto ciò che ha detto, soprattutto nella parte iniziale, Presidente, mi dispiace, ma guardi non è stata intenzionalità nostra di fare del ...(?) presentando questa mozione; cioè, è un, esposto questo presentato dagli studenti della Bassa Valle, è già vecchio di qualche mese, direi è da novembre che esiste questo. Quindi non è che eravamo nelle date vicine alle elezioni; quindi la nostra mozione si è portata solo per questo e non già per dei fini elettoralistici.
La sua preoccupazione, dice, e poi cosa ne direbbero quelli di Verrès. Io appunto nella modifica che ho portato, ho parlato del mandamento di Donnaz, perché il mandamento di Donnaz comprende 22 comuni, ed arriva fino a Montjovet, proprio per evitare che altri Comuni che sono fuori di questo mandamento e che per altri motivi, così a dispetto della scuola valdostana volessero, rientrassero poi a prendere questi contributi, per evitare questo abbiamo delimitato proprio il mandamento di Donnaz perché il mandamento di Donnaz va fino a Montjovet e sono quelli che si trovano nel disguido maggiore, insomma, per andare ad Ivrea.
Per quanto riguarda la scuola superiore in Bassa Valle, io ho ripetuto nella mia illustrazione, lo diciamo nella parte in premessa, lo diciamo nella parte deliberativa che il problema si risolve con la costruzione di una scuola media superiore in Bassa Valle, però il tempo, come diceva appunto prima Chincheré, quanti anni passeranno ancora prima di avere questa scuola, e continuiamo a mantenere questi studenti così, con una certa discriminazione nei confronti di questi, e nei confronti di altri studenti di altri Comuni della Valle.
Bordon (D.C.) - Non avevo nessuna intenzione di prenderla, ma l'amico Chincheré, cortesemente me ne dà lo spunto, e io lo ringrazio. No, perché poi, combinazione, è uno dei pochi casi in cui forse non attribuiva troppa, troppa demagogia a questa mozione, ce n'è un po', questo è indubbio, ma però non ero partito da questo principio; ho preso la parola, perché sembrerà strano, qui tutti i gruppi parlamentari, tutti i gruppi consiliari, pardon, hanno preso la parola, salvo la Democrazia Cristiana, per cui uno può dire: ma, come mai la Democrazia Cristina, non dice niente su questo argomento.
Ebbene io vorrei proprio rispondere, sempre amichevolmente a Chincheré. Vedi Chincheré, noi ormai, sarà perché insieme ad altri Consiglieri vostri siamo da tanti anni, alcuni da troppi anni, in questo Consiglio regionale, quando vediamo queste mozioni non diamo più nessun peso; è strano ma è la verità, non diamo peso, non ci scaldiamo neanche perché abbiamo dei colleghi che dicevano, per esempio, mi sembra che con questo veniamo meno al principio della difesa del francese in Valle d'Aosta; ce ne erano altri che dicevano, non è neanche giusto perché si creano delle sperequazioni tra i cittadini stessi della Valle d'Aosta; quindi tutto quello che è venuto fuori, che è stato detto, ma noi intanto sapevamo che questo andava a finire in questo modo, perché secondo noi la serietà di amministratori deve essere quella di non dare delle illusioni e mi sembra che bene abbia fatto il Presidente della Giunta ad un certo momento ad intervenire, anche se non condividiamo il suo punto di vista, però qui già si sapeva, signori, si presenta una mozione, in fondo in fondo è una mozione che mette in difficoltà la Giunta e in particolare forse proprio l'Assessore alla pubblica Istruzione, ma è presentata da chi? Ma da un componente della maggioranza stessa; immaginatevi se ad un certo momento vanno a litigare tra di loro proprio in questo momento; quindi già si sapeva che questo non poteva accadere, quindi già si sapeva che ad un certo momento si sarebbe aggiunto qualche cosa che avrebbe svuotato questa mozione di tutto quello che dicevo, perché qui noi ad un certo momento sentiamo leggere, o illustrare la mozione dell'amico Tonino, che dice: "delibera di estendere la gratuità dei libri di testo a tutti gli studenti della scuola media superiore residenti in Valle d'Aosta, poi già nella sua citazione primaria dice, aggiungendovi però "temporaneamente" cosa che qui non c'era ...(voce)... ma limitatamente, non appena sarà stata, meglio costruita una scuola a Donnaz Pont Saint Martin, dove sarà l'ubicazione non ne ha parlato Tonino, quindi io non gli voglio attribuire delle difficoltà in questo campo, ma non appena ci sarà una scuola noi rinunceremo a questo, quindi c'è già una prima variante, ma poi sapevamo che cosa succedeva, ad un certo momento veniva fuori la battuta, la portiamo alla Commissione consiliare della Pubblica Istruzione, e ciao Ninetta... Naturalmente, che cosa mi fa ridere, perdonami Tonino, quando si fa l'illusione Tonino di dire, ma noi abbiamo chiesto che venga fuori al più presto possibile, affinché gli studenti della Bassa Valle ne possano usufruire quest'anno. Ma secondo me questo è proprio dare delle speranze a della gente che invece non le può avere.
Allora io avrei voluto sentire, e sono dispiaciuto, che ad un certo momento si sia presa la parola prima dell'Assessore alla Pubblica Istruzione, probabilmente l'Assessore alla Pubblica Istruzione avrebbe detto lui, rimandiamolo alla Commissione consiliare, tanto vediamo, campa cavallo, che l'erba cresce.
Quindi ecco perché la Democrazia Cristiana non aveva preso la parola, perché tanto già si sapeva che non se ne faceva niente, tanto è vero che in questo momento io non ho ancora capito se si danno, se si vogliono dare questi contributi in attesa che venga costruita una scuola, con le discussioni, con i chiarimenti che avete dato, per cui è giusto che si difenda il francese in Valle d'Aosta, perché a quanto dice Chincheré non ci sarebbero i 150 posti, perché questo l'ha detto Chincheré, non ve lo dico mica io, ed allora toccherebbe questa scuola, ed allora che colpa possiamo fare a questi studenti che non hanno i posti e che devono andare a studiare fuori, hanno diritto o non hanno diritto di avere i libri di testo. Questa era una prima domanda che tu avevi posto, ma chiediglielo a loro questo, che ti rispondano; la mia versione su questo problema è semplicissima, non si presentano delle mozioni di questo tipo, se non si è d'accordo, voi che fate parte della maggioranza, con la Giunta, perché ad un certo momento tutto questo finisce a, come si dice a tagliuzzerino (?), perché tanto lo si vede; arrivati a questo punto o si manda questo alla Commissione consiliare, oppure ritirate la mozione, per cui le cose rimangono al punto di prima. Noi invece non vediamo queste cose; se si deve discutere con la Giunta, se ne parla, si porta questo argomento in Consiglio, soltanto allora avrà valore; per il resto sono tutte delle chiacchierate ed è per questo che noi non volevamo parlare, ed è per questo che mi spiace perché di chiacchierate ne ho fatte già troppo anch'io adesso.
Lustrissy (D.P.) - Alcuni Consiglieri hanno avanzato questa esigenza: riportiamo l'argomento in discussione alla Commissione consiliare pubblica istruzione; la Giunta è d'accordo affinché si esamini e si approfondisca il problema e si presentino delle soluzioni.
Mi sembra che la proposta sia abbastanza chiara.
Manganoni (P.C.I.) - ... (voci)... Manganoni l'ha presa una volta sola e non si è ancora fatto richiamare, come molte volte il Consigliere Caveri, che la prende quattro volte.
Caveri (U.V.) - Ringrazio, commosso.
Manganoni (P.C.I.) - Anche se non è commosso, è la verità, comunque. Dunque, si creano delle sperequazioni fra gli studenti. Bordon, no, si rimediano, si rimedia a queste sperequazioni esistenti. Va bene, si creano, non importa, se tu hai detto "esistono" ebbene, allora io mi associo, allora, se lo ammetti che esistono queste sperequazioni fra gli studenti della Valle, è nostro dovere, come amministratori, correggerli, e in che senso? Evitando che una parte degli studenti abbiano i libri pagati.
Allora, il problema della Bassa Valle non è questione di capienze, di scuole di Ivrea o di Aosta, è di chilometri. Pont St. Martin - Ivrea: 17 Km/Pont St. Martin - Aosta: 50 km; il problema è tutto lì. Ed allora quegli studenti non vogliono perdere due ore alla mattina per venire su e due ore per andare giù, perché se noi abbiamo un pullman che da Pont St. Martin deve raccogliere tutti gli studenti del fondo Valle e venire ad Aosta, ci mette due ore, perché non prende l'autostrada, deve seguire la strada normale. Ecco le ragioni sono qui. Ora questo del fatto "in attesa" io ho l'impressione che si discuta delle mozioni senza leggerle, perché la mozione dice: "Considerato che gli studenti della Bassa Valle devono frequentare le scuole medie superiori di Ivrea, per ragioni non solo geografiche" e poi prosegue "in attesa che la Regione provveda alla costruzione, in quella zona, degli edifici per ospitare una scuola media superiore" quindi noi lo diciamo questo, ma dagli interventi che io ho sentito ho l'impressione che nessuno l'abbia letta, perché si continua a dire "in attesa" e, cribbio c'è scritto qui, "in attesa" chiaro, non ce l'ho con te Bordon, ma questo l'hanno detto altri "in attesa, in attesa".
Allora, nella delibera, ed adesso veniamo alla conclusione della delibera... (si sente la voce di Bordon) ...io ho detto che tu non hai detto "creare" hai detto "correggere", ed allora io sono pienamente d'accordo. Allora, sulla mozione, siccome noi sappiamo che molte volte, quando si vogliono insabbiare o mettere a dormire certi argomenti si ricorre alle Commissioni, e l'esperienza insegna, io vi risparmio gli esempi e i fatti, io sono certo che in questo caso non è intenzione della Giunta di insabbiare, ma siccome, l'esperienza insegna, allora noi, accogliendo la proposta dell'Assessore, approveremmo questa delibera con questa aggiunta, cioè la proporremo alla votazione del Consiglio, con questa aggiunta, oltre a quanto ha domandato Tonino di demandare alla Commissione all'Istruzione pubblica lo studio dei provvedimenti, che dovranno decorrere dall'anno scolastico 1972/1973 e che dovrà essere portato in Consiglio entro il 15 febbraio 1973; ecco, con questa aggiunta noi pensiamo di accogliere la richiesta dell'Assessore, di fare due precisazioni, cioè che abbia decorso per quest'anno, ed entro il 15 febbraio perché noi sappiamo, vi ho parlato prima dell'esperienza, noi in questo modo potremmo noi, i firmatari della mozione sarebbero d'accordo.
Pedrini (P.L.I.) - Io non volevo più parlare di questo argomento perché avevo detto prima. Allora, ripeto, non volevo più prendere la parola ma il Consigliere Manganoni mi ha chiamato un po' in causa e mi ha detto che i comunisti sono sempre a disposizione a votare quello che ritengono giusto, indipendentemente dalla forza politica che presenta gli argomenti. Io sono lieto di questa affermazione dell'amico Manganoni, perché prima di tutto, pone il partito comunista valdostano su un piano di completa democraticità, ed io, come Liberale, non posso che prenderne atto ed esserne lieto. Io mi auguro che questa sua affermazione continui nel futuro, così come egli ha affermato oggi. Ma non era tanto questo che volevo dire, quanto ritornando al problema specifico dei libri di testo per gli alunni della Bassa Valle, era che io, ad un certo punto mi stupisco, naturalmente, ne sono lieto, e voto così come i comunisti propongono, così come votai una volta sui silicotici, in cui fui accusato addirittura di essere filocomunista, perché voi del gruppo comunista avevate presentato una legge sui silicotici, che per noi era ottima, e noi l'abbiamo votata, proprio per dimostrare che noi non guardiamo veramente in faccia nessuno, ma quando si fa l'interesse dei valdostani noi siamo disposti ad appoggiare chiunque, in barba a chiunque, e derogando dagli ordini superiori o meno che noi in Valle d'Aosta, come Liberali, non accettiamo, proprio venire incontro ai desiderata e alle necessità del popolo valdostano.
Ma allora io mi pongo questa domanda, ripeto, come mai, tre anni fa, quando il Partito Liberale ha fato questa proposta che oggi il gruppo comunista propone, il gruppo comunista l'ha bocciata. Evidentemente io non voglio entrare nel merito della questione. Io desidero soltanto prendere atto con estremo piacere che dopo tre anni il gruppo comunista si sia accorto che questo problema, sollevato dai Liberali, così come ne abbiamo sollevato altri, che andranno man mano in discussione e su cui potremo anche trovare perfettamente d'accordo, sempre nell'interesse comune della Regione, io sono contento e lieto di prendere atto che il gruppo comunista, dopo tre anni, abbia presentato una mozione identica a quella presentata dai Liberali a suo tempo e dichiaro a nome del gruppo Liberale di votare su questa mozione su quanto proposto dal Consigliere Chincheré.
Lustrissy (D.P.) - Io vorrei fare una precisazione affinché le cose rimangano il più chiare possibile. Io proporrei a nome della Giunta questo emendamento "demandare..." - che è sostitutivo, evidentemente - "di demandare alla Commissione consiliare pubblica istruzione lo studio dei provvedimenti atti a risolvere il problema entro il corrente anno scolastico".; perché i termini, il 15 o il 20? È bello fissarli, ma però se entro il 15 non si fa per ragioni diverse, allora ci si può anche scambiare reciprocamente delle cordiali accuse, perché non avete fatto... Io ritengo che sia più corretto presentare la mozione in questi termini, perché intendiamo portare a soluzione il problema entro la fine del corrente anno scolastico, fare delle proposte atte a risolvere.
Manganoni (P.C.I.) - No, beh, se volete mettere magari alla fine febbraio, no, entro il corrente anno scolastico. Scusi assessore siamo concreti, noi sappiamo, ed è inutile che qui lo ignoriamo quando fuori lo sappiamo, ed è inutile che qui lo ignoriamo quando fuori lo sappiamo tutti, che fra non molto ci saranno le elezioni, quando poi, poi quindi, scioglimento del Consiglio, tutto quello che ne segue, noi questo lo sappiamo, perché poi il Consiglio scade, poi questo provvedimento, chi lo approva? La futura la Giunta, il futuro Consiglio, ma quando, dopo le ferie? Ecco perché noi insistiamo su questa data, che possiamo anche arrivare al 15, al 20 febbraio se vogliamo, ma non oltre, particolarmente per questa ragione, e poi per una questione di principio, e l'assessore se tiene contro di queste scadenze, dello scioglimento del Consiglio, di tutte le conseguenze, deve convenirne con me che è necessario stabilire questa data.
Freppaz (U.V.) - Le groupe de l'Union Valdôtaine s'associe aux déclarations faites par l'Assesseur à l'Instruction Publique, Lustrissy afin qu'au plus vite possible soit résout cet important problème.
Chincheré (P.C.I.) - Mi sembra che ci siano due possibilità, due soluzioni prospettate dai Consiglieri: una è la nostra, quella che ha proposto il compagno Manganoni, di emendamento alla mozione, l'altra è quella della Giunta, e fatta proprio dal Consigliere Freppaz a nome dell'Union Valdôtaine. Noi chiediamo che siano messe ai voti entrambe, compresa la nostra: prima la nostra, evidentemente e poi quella dell'Union Valdôtaine.
Lustrissy (D.P.) - Andiamo poi all'assurdo, no, per evitare dubbi di interpretazione.
Se noi aggiungiamo - "entro la fine del corrente" - comunque entro la fine, "prima della scadenza del mandato del Consiglio regionale".
Insomma, non possiamo fissare delle date - 15/20 giorni, insomma rendiamoci conto, è una proposta abbastanza seria.
Prima della scadenza del mandato del Consiglio regionale - e mi pare che con queste garanzie possa essere accettato da tutti.
Manganoni (P.C.I.) - ...dall'anno scolastico 1972-1973 che dovrà essere portato in Consiglio - avevamo messo entro il quindici per venire incontro, possiamo mettere entro il 30 febbraio, entro fine febbraio; così, sempre per venire incontro, che non si dica quindici giorni, da qui fino a fine febbraio c'è un mese e mezzo, e quindi noi su questo insistiamo, preghiamo di mettere ai voti così.
Dujany (D.P.) - Siamo arrivati veramente ad una disquisizione di lana caprina.
Vogliamo sospendere questo deliberato al pomeriggio e vediamo di trovare una decisione... ma insomma, scusami Manganoni, potremmo accettare la data del 15, se poi non ci atteniamo a cosa serve?
Il problema è un impegno; naturalmente di esaminare questo problema, questo mi pare è il discorso concreto; è un impegno di esaminare questo problema, di esaminarlo nel tempo più breve possibile per portare delle proposte nel tempo più rapido possibile al Consiglio Regionale. Ora non so, cosa contino queste date quando ci sia una volontà politica di farlo.
Personnettaz (D.P.) - Dunque, il Segretario dà lettura della mozione dei Consiglieri Manganoni, Tonino e Crétier.
Andrione (U.V.) - La parte impegnativa verrebbe modificata come segue:
"di demandare alla Commissione Istruzione Pubblica lo studio del provvedimento"... (voce di Manganoni) ...ah va bene, chiedo scusa, leggevo il primo:
"delibera 1°) di impegnare la Giunta a estendere un contributo annuo pari alla spesa sostenuta per l'acquisto dei libri di testo a tutti gli studenti della Bassa Valle che frequentano scuole superiori ad Ivrea e che siano residenti nei Comuni che fanno capo al mandamento di Donnaz, in attesa che la Regione istituisca in loco una scuola media superiore; 2°) di demandare alla Commissione Istruzione Pubblica lo studio del provvedimento che dovrà decorrere dall'anno scolastico 1972-1973 e che dovrà essere portato in Consiglio entro il 15 febbraio - entro fine febbraio 1973".
Personnettaz (D.P.) - Pongo ai voti; chi è favorevole alla mozione alzi la mano. Dichiarazioni di voto?
Bordon (D.C.) - La Democrazia Cristiana, proprio per quanto è stato detto qui dentro, prima, che quando ci sono delle proposte non hanno colore, purché abbiano interesse, noi qui purtroppo non sappiamo ancora quale decisione verrà presa, quindi noi puntualizziamo in modo assoluto che votiamo a favore di questa data della fine febbraio soltanto perché un problema venga portato avanti, in un senso o nell'altro, venga poi qui dibattuto, ma che non si mandi tutto alle calende greche come qualche volta accade con la Commissione, con le varie Commissioni consiliari.
Quindi il Gruppo della Democrazia Cristiana vota a favore della data del 30 febbraio, affinché questo problema, del 28 febbraio, affinché questo problema venga portato in discussione in Consiglio.
Lustrissy (D.P.) - Io vorrei fare una precisazione ancora perché mi sembra che ci sia un po' di confusione sulla proposta.
La mozione proposta nel testo letto attualmente propone due punti: il primo di demandare alla Giunta l'impegno di estendere la gratuità dei libri di testo; il secondo di risolvere questo problema entro il 15 o la fine di febbraio.
Ora, se noi accettiamo questa mozione così com'è formulata, già diamo una soluzione al problema, allora è inutile, dico, demandare il problema alla Commissione Pubblica Istruzione, perché ci prendiamo in giro a vicenda, se siamo seri.
Di più vi devo dire: non possiamo con la mozione impegnare un provvedimento deliberativo di quel genere, cioè l'estensione della gratuità dei libri di testo deve essere fatta con una legge regionale, deve essere fatto con un provvedimento deliberativo che impegna la spesa del Consiglio Regionale.
Il primo punto non lo possiamo accettare per i principi prima esposti.
Siamo coerenti con quanto abbiamo detto; se vogliamo demandare alla Commissione Pubblica Istruzione la soluzione del problema, non possiamo approvare il primo punto.
Sul secondo, abbiamo presentato, un emendamento sostitutivo dell'intero deliberato della mozione, nel quale, mediante il quale impegniamo la Commissione consiliare di assumere una determinazione da proporre a Consiglio entro il corrente anno scolastico, comunque, prima della fine del mandato di questo Consiglio.
Personnettaz (D.P.) - Allora mettiamo ai voti la mozione dei Consiglieri Manganoni, Tonino e Crétier.
Chi approva alzi la mano.
Andrione (U.V.) - Allora: "delibera: 1°) di impegnare la Giunta ad estendere un contributo annuo pari alla spesa sostenuta per l'acquisto die libri di testo, a tutti i gli studenti della Bassa Valle che frequentano scuole superiori a Ivrea e che siano residenti nei Comuni che fanno capo al mandamento di Donnaz, in attesa che la Regione istituisca in loco una Scuola media superiore;
2°) di demandare alla Commissione Istruzione Pubblica lo studio del provvedimento che dovrà decorrere dall'anno scolastico 1972-1973 e che dovrà essere portato in Consiglio entro fine febbraio 1973".
Pedrini (P.L.I.) - Dichiarazione di voto: il sottoscritto a nome del Partito Liberale dichiara che voterà la mozione comunista in quanto ripete la situazione della mozione presentata dal Partito Liberale tre anni fa.
Personnettaz (D.P.) - Allora chi è favorevole alzi la mano. Favorevoli: tredici, contrari: tredici. La mozione è respinta con tredici a tredici, adesso metto ai voti sempre la stessa mozione on l'emendamento di Lustrissy.
Andrione (U.V.) - Emendamento ... "delibera di demandare alla Commissione P.I. lo studio dei provvedimenti atti a risolvere il problema entro il corrente anno scolastico".
Manganoni (P.C.I.) - ... sei, qui siamo in ventotto...
Andrione (U.V.) - No, è entrato adesso Savioz.
Manganoni (P.C.I.) - ... no, i presenti cono 28, togli Savioz sono 27 ... sei...
Andrione (U.V.) - ... li ho contati uno a uno... Manganone e Savioz...tredici a tredici, è fatta, adesso votiamo quell'altra.
Manganoni (P.C.I.) - Uno, due, tre, quattro...
Personnettaz (D.P.) - Allora pongo ai voti l'emendamento di Lustrissy, chi è favorevole alzi la mano: contrari, astenuti...
Andrione (U.V.) - Sette, otto astenuti... (Voce) ...Otto astenuti, il gruppo della Democrazia Cristiana e Pedrini. I risultati sono: 8 astenuti, tutti i democristiani e Pedrini, e gli altri, per differenza, sono 20 favorevoli no? Se siamo in 28.
Personnettaz (D.P.) - Il Consiglio approva.
Allora passiamo al punto 10.
Andrione (U.V.) - Dove l'ho messo? Un attimo che cerco, ho perso una parte... mi dà un ordine del giorno.