Oggetto del Consiglio n. 69 del 27 febbraio 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 69/73 - Problemi relativi ai rapporti Regioni - RAI-TV.
Montesano (P.S.D.I.) - Io sono stato incaricato di fare una relazione su questo argomento, ma più che una relazione io farei una breve introduzione a quello che voi già conoscete e richiamando quanto è stato detto nella seduta del 9 e mettendovi al corrente di quello che è avvenuto dopo.
Nella seduta del 9 di febbraio il Presidente della Giunta fece una comunicazione al Consiglio che riguardava il suo rifiuto di prendere parte ad una Tribuna regionale dedicata al Presidente della Giunta, cioè interviste con i giornalisti e giustificò questo suo atteggiamento, ribadendo che le Regioni dovrebbero essere sentite e giustamente sentite in quello che riguardava la RAI-TV, anche perché questa richiesta non era, il Presidente della Giunta lo richiamava soltanto, perché erano richieste che erano state fatte nei diversi Convegni avvenuti.
In quel giorno ci fu un intervento del Consigliere Dolchi il quale propose un atteggiamento unanime del Consiglio per dare forza anche morale alla decisione del Presidente della Giunta, il tutto fu trasferito per decisione dello stesso Consiglio alla seduta dei Capigruppo e dell'Ufficio di Presidenza che fu fatta il giorno 17 susseguente.
In quella Conferenza dei Capigruppo si distinse il primo argomento, cioè la decisione del Presidente della Giunta della seduta del 17 di febbraio e da quello che sarebbe dovuto essere l'atteggiamento del Consiglio regionale, in merito ad una programmata Tribuna elettorale, mi pare del 9 di maggio, lasciando poi invece ai Partiti, i quali ne hanno il diritto e nello stesso tempo il Consiglio non ha nessuna potestà di interferire, le decisioni per quello che riguarda la Tribuna elettorale che andrà in onda in occasione delle elezioni regionali.
I Capigruppo espressero al Presidente della Giunta la solidarietà e mi incaricarono di inviare al Dr. Jacobelli un telegramma che io vi leggo:
"Dr. Jacobelli - Direttore di Tribuna Politica
Facendo seguito at rinunzia Presidente Giunta trasmissione televisiva giorno 17 prossimo Le comunico che Conferenza Capigruppo consiliari habet espresso solidarietà decisione Presidente rinviando ogni altra decisione relativa at trasmissione tribuna regionale 9 maggio at risultanze dibattito che avrà luogo nella prossima seduta consiglio regionale - Vive cordialità.
Montesano
Presidente del Consiglio".
Ecco l'argomento torna al Consiglio proprio in merito alle decisioni, - mi lasci finire Mappelli - poi Le darò la parola - alle decisioni che questo Consiglio prenderà.
Sono decisioni che hanno, sono fondate sullo spirito della presenza delle Regioni anche in questo importante capitolo della vita nazionale che la trasmissione a mezzo della televisione, l'informazione televisiva. Queste decisioni sono tanto più attuali soltanto se si considera che è in corso la riforma della RAI-TV. Ora la presenza delle Regioni è stata dibattuta nei diversi Convegni ed è stato espresso un parere unanime sia al Convegno di Napoli, del quale Convegno io vi lessi un ordine del giorno, e sia ai Convegni di Milano e Firenze. Ma le Regioni non è che richiedano oggi una presenza in questo importante settore della vita nazionale ma le Regioni stesse sono i punti sui quali è articolata tutta la vita nazionale, se si pensa soltanto al fatto che le Regioni sono presenti alla elezione al Capo dello Stato, le Regioni vengono ad essere sollecitate adesso con la loro presenza nel CNEL, non è ingiustificato che le Regioni siano presenti anche nel campo della RAI-TV.
Proprio in questi giorni è stata presentata al Governo la relazione cosiddetta Quartulli, la quale accenna alla presenza delle Regioni nel cosiddetto Comitato dei Garanti, Comitato dei Garanti che dovrebbe essere formato da quattro rappresentati del Parlamento, un rappresentante designato dal Presidente della Repubblica e due rappresentanti delle Regioni eletti fra le Regioni a Statuto speciale e a Statuto ordinario.
Ora, su questo punto, deve svolgersi la discussione in questo Consiglio; io desidero però precisare che il Consiglio è chiamato a decidere sulla presenza o meno dei vari Gruppi consiliari, espressione di Partito in questo Consiglio alla Tribuna regionale del 9 di maggio, e poi pregherei i Signori Consiglieri di prendere in esame il testo di legge che è stato varato dalla Regione Lombarda. Testo che io farò distribuire a tutti i Consiglieri, per vedere se è possibile in una delle prossime sedute, con gli elementi che ciascuno avrà a disposizione, ribadire questo testo di legge da inviare al Parlamento.
Io desidero concludere questa mia introduzione esprimendo qui in Consiglio una solidarietà al Direttore di Tribuna Politica, Dr. Jacobelli e al moderatore che noi abbiamo avuto sempre in queste Tribune regionali, il Dr. Zatterin, i quali hanno avuto una impressione non favorevole da un comunicato ANSA, nel quale si poteva equivocare una loro deficienza nell'applicazione del Regolamento. Io credo di interpretare il pensiero di tutti i Consiglieri e anche del Presidente della Giunta, esprimendo in questa seduta la nostra deferenza al Direttore di Tribuna Politica e ai suoi collaboratori.
Detto questo, io apro il dibattito e mi pare ci sia il Consigliere Mappelli che ha chiesto la parola.
Mappelli (D.C.) - Ringrazio il Sig. Presidente per avere informato anche nei dettagli quanto noi dovremmo decidere.
Decidere se i vari Gruppi consiliari, evidentemente noi non possiamo che caldeggiare e portare il nostro contributo per una riforma dell'attuale sistema e poi vi è invece l'altro aspetto, quello che i Partiti e per essi coloro che siedono in quest'aula rappresentano di partecipare alla Tribuna elettorale del 9 maggio, e io qui desidero formulare una domanda precisa, anche perché è un elemento di valutazione, al Presidente della Giunta Dujany, quando noi faremo le elezioni regionali perché questo è un elemento fondamentale per una valutazione in questo senso.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola?
Dolchi (P.C.I.) - Ma io penso che sia stato giusto che il Presidente del Consiglio abbia portato all'attenzione del Consiglio regionale l'argomento che in fondo viene dibattuto a livello nazionale, interessa e appassiona tutte le Regioni.
Mi sembra che gli argomenti siano due, ancora una volta, quello della partecipazione alla Tribuna Regionale del 9 maggio, cioè Tribuna riservata ai Gruppi consiliari, non alla Tribuna elettorale che avrà luogo nell'ultima settimana prima delle elezioni, il venerdì prima delle elezioni, quello si è manifestato già nella riunione dei Capigruppo come un problema di solidarietà anche con le altre Regioni. C'era il Lazio, la Lombardia, l'Emilia, le Marche che non avevano partecipato, e successivamente abbiamo avuto notizia che anche la Sardegna non ha partecipato, quindi è chiaro che la Valle d'Aosta non poteva fare una azione di crumiraggio di fronte a questa unità che si era manifestata a livello regionale. Ma perché le Regioni non partecipano? Ecco il problema è quello.
Ma perché fanno questa azione di protesta a cui noi ci siamo associati?
Siamo stati d'accordo nell'azione di protesta. Siamo d'accordo nel portare avanti il discorso che le altre Regioni portano, esaminando le proposte che sono state fatte a Napoli e recepite in ulteriori documenti da parte delle altre Regioni, associarsi a queste altre Regioni con un atto deliberativo, mi sembra che il Presidente del Consiglio ritenga che entro il 31 marzo, come si è avuto un impegno a livello nazionale in una riunione di tutte le Regioni, anche la Valle d'Aosta sarà interessata.
Ecco, mi sembra che oggi potremmo riaffermare la nostra solidarietà al Presidente della Giunta che non ha partecipato alla trasmissione per questo atteggiamento di solidarietà con tutte le altre Regioni, riconfermare che se prima del 9 maggio non ci saranno quelle soluzioni o quei passi, che ci fanno sperare o considerare prossima una soluzione del problema come le altre Regioni hanno auspicato, anche la Valle d'Aosta il 9 maggio, cioè tutti i Gruppi si asterranno dal prendere parte, sempre per riconfermare questa protesta, e ci impegniamo, mi sembra, anche su precisazione del Presidente del Consiglio, entro il 31 marzo a promuovere una deliberazione, a fare nostro con il testo di legge delle altre Regioni comunque a prendere una decisione precisa, come ci è stato richiesto, come hanno auspicato tutte le Regioni in campo nazionale, affinché anche la Valle d'Aosta precisi esattamente con un voto, con un pronunciamento, la sua posizione.
Io credo che noi lo possiamo fare entro il 31 marzo. Avremo ancora due Consigli, saranno pesanti, ma ritengo che sia indispensabile questa solidarietà con le altre Regioni per un problema così importante, al quale problema la cui soluzione la Valle d'Aosta certamente non può né estraniarsi né sottrarsi.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola? Consigliere Manganoni.
Manganoni (P.C.I.) - Io voglio sottolineare un fatto che penso collegato alla discussione che stiamo facendo adesso in merito alla RAI-TV.
Io ho assistito alla trasmissione del Telegiornale che riportava le celebrazioni in Valle d'Aosta per la consegna della medaglia d'oro e ho dovuto constatare che si è completamente ignorato il Presidente della Giunta.
Io ho assistito ad altre trasmissioni televisive che interessavano le visite che l'On. Leone faceva in altre zone, in altre Regioni per altre circostanze.
Sempre si vedeva alla televisione l'autorità, sia in Sindaco, il Presidente della Regione o il Presidente della Provincia, comunque, che portavano il saluto del Presidente della Repubblica.
Per la Valle d'Aosta il Presidente della Regione alla trasmissione televisiva non esisteva. Ora io non voglio pensare che questa omissione voluta da parte della TV sia connessa al fatto che discutiamo attualmente, non voglio neanche pensare che questa omissione sia forse anche connessa al contenuto del discorso del Presidente, che io come cittadino valdostano e come Consigliere regionale non posso che applaudire, ma che forse non deve essere, può anche darsi che non sia eccessivamente piaciuto, non dico ai politici, non dico al Presidente della Repubblica, comunque ad alcuni esponenti dell'alta burocrazia romana.
Ora io intendo qui protestare contro questa faziosità da parte della RAI nella trasmissione della celebrazione del 25 febbraio. Voglio precisare che a me non importa la persona, l'uomo Dujany, a me importa che il Presidente della Giunta che, anche se non fosse Dujany, chiunque esso sia, rappresentava in questa caso la Valle d'Aosta, e vi è stato volutamente ignorato.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi?
La parola al Presidente della Giunta.
Dujany (D.P.) - Mi pare che il problema sollevato dal Consigliere Manganoni e un ... della Valle d'Aosta che ha seguito direi il gesto di informazione poco...
... è un problema direi notato da tutta la popolazione della Valle d'Aosta che ha seguito la manifestazione del 25 febbraio, e penso che questo non sia che uno dei modi di procedere della nostra televisione, ed è proprio questa una delle ragioni sostanziali per cui tutti cerchiamo di portare avanti una riforma della televisione, perché in questo caso io ho avuto occasione di confrontare una realtà con una trasmissione, in tanti altri casi non abbiamo questa possibilità, quindi non abbiano una capacità di giudizio valido come in questo caso.
E mi pare che un ordine del giorno anche direi, che sottolinei direi il gesto di informazione poco oggettivo potrebbe anche essere valido.
D'altra parte questo problema è stato rilevato anche da altre persone che hanno delle responsabilità politiche al di fuori della Regione.
Per quanto riguarda poi il problema specifico, il Presidente del Consiglio mi pare che abbia chiaramente diviso i due interventi, cioè gli interventi alla Tribuna Politica e gli interventi alla Tribuna Elettorale. In questa sede non ritiene, e mi pare giustamente, di affrontare il problema delle trasmissioni televisive in sede di Tribuna Elettorale, quindi la discussione è limitata al problema del 9 maggio che è un intervento di Tribuna Politica, che tra l'altro è anche una data fissata molto a capocchia anche questo, subendo certi Regolamenti di carattere nazionale che non si rendono conto che il mese di maggio non si potrà fare una Tribuna Politica perché saremo in piena campagna elettorale, qualunque sia la data delle elezioni.
Quindi mi pare anche discutibile questo modo di prevedere una riunione di Tribuna Politica televisiva distinta dalla Tribuna Elettorale in un periodo in cui saremo in piena campagna elettorale.
Questo è un altro modo di procedere della televisione che non si rende conto delle realtà regionali ma procede ancora attraverso dei Regolamenti di carattere nazionale, naturalmente che vedono i problemi in una visione più ampia e non in una visione delle varie situazioni locali.
Comunque per poter inquadrare meglio il problema, cioè delle ragioni per cui il Presidente della Giunta ha ritenuto di non partecipare alla trasmissione televisiva, che sono delle ragioni estremamente serie e non delle ragioni, direi, di carattere superficiale come qualche giornaluccolo locale ha voluto sottolineare, con una superficialità veramente indegna, di essere un cittadino della Valle d'Aosta, volevo rilevare in un modo molto breve e molto sintetico quali sono stati, direi, i vari passi fatti dal Consiglio regionale e dalla Giunta su questo argomento.
Fin dal marzo del 1971, il Consigliere Dolchi presentava al Consiglio regionale una interpellanza in cui chiedeva se vi era intenzione da parte della Giunta regionale di prendere iniziative concrete in proposito della riforma della RAI-TV in senso regionalistico.
Quindi mi pare che il discorso non è di oggi, il discorso è di circa un anno e mezzo fa. Nella stessa adunanza il Presidente della Giunta rispondeva dicendo di essere d'accordo e di tenere informato il Consiglio sulle iniziative che saranno assunte allo scopo.
In data 15 maggio del 1972, il Consigliere Mappelli presentava una mozione sulla ricezione dei canali televisivi nei Comuni della Valle e sulla insufficienza del Gazzettino della "Voix de la Vallée".
Il Consiglio regionale approvava ad unanimità la mozione stessa con cui si invitava il Presidente della Giunta:
1) ad ottenere l'installazione di ripetitori televisivi in tutto il territorio valdostano;
2) ad ottenere e a richiedere il potenziamento delle trasmissioni dedicate alla Valle d'Aosta con l'istituzione di un notiziario televisivo di un settimanale radiofonico e con la ristrutturazione della "Voix de la Vallée", usufruendo di personale locale.
Quindi mi pare questo nel 1971 e nel 1972. A seguito del mandato ricevuto dal Consiglio, il Presidente della Giunta trasmette le richieste sopra accennate al Direttore Generale della RAI con la lettera del 12 giugno del 1972; il Direttore della RAI risponde in data 5 luglio 1972 con lettera in cui in sostanza si dice d'accordo su un secondo programma radiofonico quotidiano dedicato alla Valle d'Aosta, realizzabile tecnicamente e finanziariamente e su un settimanale radiofonico; per tutto ritiene utile un incontro che, a dir la verità, non è mai avvenuto.
Per quanto concerne la riforma della RAI-TV in senso regionalistico, il Presidente della Giunta dava comunicazione al Consiglio regionale in data 9 ottobre 1972 preannunciando il testo di un progetto di legge di iniziativa delle varie Regioni.
Il 24 maggio si svolge a Napoli, dopo una serie di Convegni fatti a Milano e a Firenze, quest'ultimo a Napoli, delle Regioni per la riforma della RAI-TV che vota un documento finale che il Presidente del Consiglio, se non vado errato, ha letto in questo Consiglio nella precedente riunione.
Il 5 febbraio del 1973 si riuniscono a Firenze ancora le Giunte regionali che approvavano un documento finale con il quale si impegnano a presentare al Consiglio regionale, entro il 31 marzo del 1973, un disegno di legge da presentare al Parlamento di cui ha parlato precedentemente il Presidente del Consiglio.
In data 9 febbraio del 1973 al Consiglio regionale il Presidente della Giunta dichiara l'esito della riunione di Firenze.
Per quanto riguarda la Tribuna Politica, per quanto riguarda l'atteggiamento del Presidente della Giunta, vorrei dare alcuni chiarimenti al Consiglio, oltre alle dichiarazioni che ho fatto nella precedente riunione.
In data 10 gennaio 1973 il Direttore di Tribuna Politica comunicava che per il 1973 ci saranno quattro trasmissioni dedicate alla Valle d'Aosta.
In data 24 gennaio comunicava che la registrazione riservata al Presidente avverrà il 15 febbraio, ore 10.00. Viene allegato il Regolamento in cui si afferma che la quarta trasmissione consisterà in un'intervista del Presidente della Giunta da parte di uno o più giornalisti. Ho poi chiesto chiarimenti che cosa voleva dire la quarta trasmissione, mi hanno detto che la quarta voleva dire la prima, quindi qui bisogna poi anche imparare a leggere questi Regolamenti.
Alla riunione del 9 febbraio il Presidente della Giunta comunicava di non partecipare alla registrazione.
Il 12 febbraio i Capigruppo si riuniscono e sull'esito il Presidente dà notizia al Dr. Jacobelli con il telegramma che è stato testé letto.
La stampa dà notizia del Comunicato stampa sulla decisione del Presidente della Giunta; il Direttore della trasmissione televisiva in data 13 febbraio intende suscitare una lettera con la quale si afferma che egli non è responsabile del funzionamento della Tribuna Regionale, e questo è chiaro perché il problema naturalmente non dipende da lui ma dipende da problemi decisionali di responsabilità ben più ampia.
Il 7 febbraio del 1973 il Presidente del Consiglio mi chiedeva la data delle elezioni per fissare una speciale Tribuna Elettorale regionale. E non ho nessuna difficoltà ad entrare naturalmente sul problema della data delle elezioni, è chiaro che in base alla legge, le elezioni devono essere indette dal Presidente della Giunta in una data intercorrente fra il 20 maggio e il 21 luglio.
Quindi questa è la discrezionalità nella quale si devono indire le elezioni; con tutta probabilità le elezioni avranno luogo in una domenica situata tra il 27 maggio e il 10 giugno.
Montesano (P.S.D.I.) - Chi chiede la parola?
Consigliere Ramera.
Ramera (D.C.) -... non so a che cosa poi arriveremo, quindi ad un dato momento, se dobbiamo fare una conversazione così tra Consiglieri sul problema tutto bene, ma dico ad un certo momento si conclude con qualche cosa no? Quindi vorrei sapere le informazioni date da Lei, le comunicazioni del Presidente, stanno tutte bene, però vorrei sapere cosa finiamo per fare.
Manganoni (P.C.I.) - Io, rimanendo nell'ambito dell'intervento, proporrei un ordine del giorno di protesta, chiamiamolo, diretto agli organismi dirigenti della TV per i fatti che ho esposto, cioè di avere assolutamente ignorato il Presidente della Giunta regionale, cioè io mi limito a predicare questo per quanto riguarda il mio intervento, per l'altro problema mi rimetto alle decisioni che prenderanno i colleghi.
Andrione (U.V.) - Secondo quanto è stato detto nella riunione dei Capigruppo e dell'Ufficio di Presidenza, ogni Gruppo dovrebbe dichiarare se è o meno d'accordo a quella proposta che è stata illustrata da Dolchi alcuni minuti fa, e cioè che credo dovremmo essere ricevuti, per lo meno la delegazione del Consiglio regionale dovrebbe essere ricevuta dal Dr. Bernabei, nella sua qualità di Direttore Generale della RAI per sapere quali sono le intenzioni della RAI in materia di riforma di tipo regionale delle trasmissioni televisive. Bisognerebbe sapere se siamo effettivamente tutti d'accordo nel rimanere fermi su questa posizione e, in caso negativo, non partecipare alla trasmissione del 9 maggio, perché se no effettivamente saremmo qui a perdere del tempo, perché basterebbe che un Gruppo dichiarasse di non essere d'accordo su quanto stabilito allora. Mi sembra che ci fosse un Gruppo che non era rappresentato, perché tutte le nostre discussioni cadono nel nulla; evidentemente ogni Partito, ogni Movimento dovrà di nuovo valutare la situazione e decidere autonomamente se vuole o non vuole presentarsi alla Tribuna Regionale del 9 maggio.
Per noi il nostro Gruppo rimane fermo a quanto si era deciso allora, se non vi sono da parte della RAI non vi sono quelle garanzie che una nostra Delegazione deve chiedere. Noi non parteciperemo alla Tribuna Regionale del 9 maggio a condizione evidentemente che nessun Gruppo partecipi. Se invece la decisione non sarà unanime, valuteremo nuovamente il nostro comportamento e credo che questo fosse stato detto in quella riunione con l'accordo di molti per lo meno dei Gruppi rappresentati in Consiglio Regionale.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Consigliere Pedrini.
Pedrini (P.L.I.) - Evidentemente dobbiamo dire anche noi liberali qualcosa perché durante la riunione dei Capigruppo non eravamo presenti in quanto a Roma per il Congresso del P.L.I.
Non siamo quindi al corrente a fondo di quali sono le richieste che noi dovremmo fare, che questa Commissione dovrebbe fare perché nessuno ci ha messo al corrente. Noi stigmatizziamo sotto qualsiasi profilo quello che è l'ignorare il Capo della Regione Valdostana nel 25 di febbraio, con questo solidarizziamo evidentemente con il Presidente della Giunta in quanto ha toccato non il Dr. Dujany, ma ha toccato l'esponente valdostano o chiunque esso sia, e qualsiasi Partito politico egli possa rappresentare.
Per quanto riguarda invece la Commissione del 9, abbiamo molte perplessità, per cui sin d'ora, dobbiamo dichiarare che noi non sappiamo con esattezza, proprio per non essere stati informati, quindi sotto un certo profilo io non voglio dire delle parole pesanti, ma anche una certa mancanza di coordinamento, ecc. noi non siamo evidentemente disposti, se non dopo essere stati consultati, a dare il nostro parere in merito.
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Prego.
Dujany (D.P.) - Brevissima riflessione - mi pare che, mi riferisco alla trasmissione dei Capigruppo, fissata per il 9 maggio - mi pare che non dovrei essere io a dirlo, chiedo scusa perché qui è compito dei Capigruppo e non della Giunta, ma mi pare di poter suggerire che naturalmente non è pensabile una trasmissione televisiva di Tribuna Politica il 9 maggio, quando siamo già in campagna elettorale. Quindi ci dovrà essere una serie di trasmissioni televisive elettorali che dovranno naturalmente coprire tutto quell'arco di tempo. Quindi penso che automaticamente questa trasmissione che era stata così catapultata dall'alto per il 9 maggio senza sapere che in Valle d'Aosta si facevano le elezioni non potrà naturalmente realizzarsi.
Ecco di qui il problema della necessità di una riforma della Radio-Televisione, perché queste cose succedono in quanto non c'è la presenza delle Regioni in fase decisionale.
Quindi qui si introduce poi un altro argomento, un altro discorso.
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola?
Io credo, Consigliere Ramera, che il Dr. Andrione ha risposto in parte a quello che Lei chiedeva; la sostanza della cosa sta in decisioni che il Consiglio regionale deve prendere in merito, come dicevo in principio, a due argomenti: l'argomento che riguarda Tribuna Regionale e per la quale ogni Gruppo prenderà le sue decisioni, e l'argomento che riguarda invece più ampiamente la riforma della RAI-TV.
Ora dai giornali io ho letto questa mattina, mi sembra, o ieri, come avete letto voi, che il Presidente Andreotti ha inviato ai Parlamentari, ha inviato ai Sindacati, ha inviato ad altre forze politiche, espressioni politiche dello Stato, la relazione Quartulli, cioè a dire la relazione che per incarico del Governo una Commissione preparato per portarla in discussione al Parlamento.
Io mi sono meravigliato che tale relazione non sia stata inviata, a meno che non l'abbia ricevuta il Presidente della Giunta, io non so se il Presidente della Giunta ha ricevuto questa relazione Quartulli, che il Presidente del Consiglio Andreotti ha inviato a tutti i Parlamentari.
Dujany (P.S.D.I.) - Ho ricevuto un telegramma che era in corso di distribuzione.
Montesano (P.S.D.I.) - Perché è importante questo che io dico? Perché sulla base della relazione Quartulli, cioè sulle intenzioni del Governo, si può intessere una discussione e si può arrivare a delle decisioni anche in cognizione di causa dell'altra causa su quello che il Consiglio andrà a prendere.
Ora ho accennato anche che c'è anche da parte di alcune Regioni, e principalmente della Regione Lombarda, la trasmissione e l'approvazione delle trasmissioni di una legge sulla RAI-TV approvata dal Consiglio regionale Lombardo. Quindi io ho preannunciato che questo testo che io ho qui e che farò duplicare sarà inviato a tutti i Consiglieri per poter decidere con conoscenza del testo, se il testo stesso così com'è, oppure modificato, possa essere fatto nostro e possa essere approvato dal Consiglio regionale come proposta di legge regionale.
Ora vogliamo oggi decidere se partecipare a Tribuna Regionale del 9 maggio? Oppure vogliamo, nell'ambito di questo mese dare tempo ai diversi Gruppi di poter decidere nel loro interno e poi portare le loro conclusioni al Consiglio regionale?
Ecco, questo io più che domandarlo a me stesso lo domando a voi, che se oggi noi decidiamo di fare qualche cosa in merito alla Tribuna Regionale del 9 maggio, bisogna che il Consiglio si esprima e soprattutto che si esprimano i diversi Gruppi, che io sono convinto, così come diceva il Consigliere Andrione, che su questa decisione ci deve essere un po' l'umanità, altrimenti cadrebbe qualsiasi valore della decisione del Consiglio, perché non possiamo interferire nella decisione dei diversi Gruppi e quindi i Gruppi che non vogliono prendere, non volessero prendere parte alla Tribuna Elettorale non possono impedire ad altri Gruppi che ne vogliono prendere parte di parteciparvi.
Siete d'accordo nel rimandare il tutto alla riunione del 31 di marzo? Cioè dopo aver preso conoscenza del testo di legge?
Io domando al Consiglio questa decisione, cioè questo rinvio anche per la Tribuna Regionale del 9 di maggio, visto che siamo ancora a tempo, non siamo costretti oggi a dire sì o no alla partecipazione, io chiedo al Consiglio se vuole trattare globalmente questo argomento nella seduta della fine mese di marzo.
Consigliere Pedrini, io domando a tuti i Gruppi, a tutti i Consiglieri, Manganoni domando anche a Lei, se è d'accordo su questo.
Manganoni (P.C.I.) - Io sono d'accordo, ma sull'ordine del giorno di protesta.
Montesano (P.S.D.I.) - Ne parliamo a parte.
Manganoni (P.C.I.) - No, direi su questo io mi riservo di concordarlo con altri colleghi, ecc. e di presentarlo in Consiglio domani; quello che riguarda, per il resto io sono d'accordo col Consiglio.
Montesano (P.S.D.I.) - Lei ha detto che quella è una cosa a parte e noi ne abbiamo preso atto e quindi Lei prepari l'ordine del giorno e lo presenti domani mattina. Io Consiglio è d'accordo allora nel rinviare queste decisioni alla fine di marzo? O anche se è possibile a metà marzo, d'accordo? Va bene, allora chiusa la discussione, come dice? Sarà un po' difficile per metà marzo.
Dujany (D.P.) - Beh entro marzo.
(Voce)
Montesano (P.S.D.I.) - Ma io lo faccio trasmettere, lo facciamo duplicare domani e poi lo trasmettiamo a tutti i Consiglieri in modo che ogni Gruppo prenda le sue decisioni a proposito.
Dolchi (P.C.I.) - All'ordine del giorno?
Montesano (P.S.D.I.) - Sì lo metto all'ordine del giorno, però ci vuole del tempo, guardi che è un testo che è voluminoso, i Consiglieri devono studiarselo questo.
Allora rinviato l'argomento si passa all'oggetto n. 16.