Oggetto del Consiglio n. 74 del 3 agosto 1951 - Verbale
OGGETTO N. 74/51 -.Varia - Provvedimenti intesi a favorire il finanziamento della media e della piccola industria.
L'Assessore alle Finanze Ing. FRESIA riferisce al Consiglio in merito alla possibilità di adottare provvedimenti intesi a favorire il finanziamento della media e della piccola industria.
L'Assessore Ing. Fresia informa che il problema del finanziamento della media e della piccola industria è stato oggetto di particolare esame e di lunghe discussioni da parte della Giunta, specie in seguito alla pubblicazione di una legge dello Stato che autorizza la istituzione in ogni Regione di Istituti di credito per il finanziamento della piccola industria, Istituti che dovrebbero godere di speciali facilitazioni, con possibilità di emettere obbligazioni e che dovrebbero essere sussidiati dallo Stato.
Rileva che la media e la piccola industria non possono svilupparsi se non si dà loro la possibilità di trovare capitali ad un basso tasso di interesse presso le banche; ritiene, pertanto, auspicabile la creazione in Valle d'Aosta di un Istituto di credito regionale che possa concedere mutui a basso interesse per la realizzazione di iniziative della media e della piccola industria.
Fa presente che - purtroppo - un Istituto di credito del genere non ha potuto ancora essere istituito ed è di difficile attuazione.
Informa che fu chiesto al Ministero competente di voler precisare quali fossero gli atti e la procedura di istituzione e di quali agevolazioni e facilitazioni potessero effettivamente godere tali Istituti di credito, ma non si ottenne risposta alcuna.
Rileva che - in base alle informazioni assunte successivamente presso gli Uffici vari in Provincia di Torino, - si seppe che la creazione dell'Istituto di credito di cui si tratta, in Provincia di Torino era stata studiata ma non aveva potuto essere realizzata.
Rileva che, di fronte a tale stato di cose, è stata esaminata un'altra soluzione che consiste nel deposito di un determinato importo di buoni del tesoro di proprietà dell'Amministrazione regionale presso un Istituto di credito locale; tale Istituto, depositando a sua volta i buoni del tesoro pressa la Banca d'Italia, - in garanzia di una anticipazione di capitale da parte della Banca stessa e sulla quale corrisponderà il tasso d'interesse del 4%, - sarà in grado di concedere prestiti alle aziende della media e della piccola industria ad un tassa inferiore a quello commerciale corrente, tasso che si aggirerà sul 7 od 8%.
Precisa che i prestiti sarebbero fatti a criterio e sotto la responsabilità esclusiva dell'Istituto di credito mutuante.
Rileva che la Giunta è rimasta alquanto perplessa di fronte a tale soluzione, in quanto si verificherebbe il fatto che di tale agevolazione beneficerebbero, in effetti, le poche aziende della piccola e della media industria che potrebbero essere in grado di ottenere mutui dalle banche fornendo le dovute garanzie, mentre, invece, non ne beneficerebbero le molte aziende della media e della piccola industria che non sono in grado di dare le garanzie richieste.
Fa presente, infatti, che, essendo il prestito effettuato dall'Istituto di credito a suo rischio e pericolo, sarebbe rifiutata la concessione di mutui a coloro che non sono in grado di dare le garanzie richieste.
Ora, ammesso che il Consiglio si orienti verso tale soluzione, si prospetta una questione delicata e cioè se sia opportuno che l'Amministrazione regionale segnali all'Istituto di credito i nominativi di coloro ai quali possono essere concessi i prestiti o se debba assolutamente astenersi dal fare qualsiasi segnalazione al riguardo.
Va tenuto presente - egli osserva - che non appena le aziende della media e della piccola industria verranno a conoscenza della possibilità di ottenere mutui con la garanzia della Regione, pioveranno numerose le richieste di concessione di mutuo e, naturalmente, vi saranno molti malcontenti in quanto potranno essere accolte dall'Istituto bancario soltanto poche richieste, in relazione al corrispondente limitato importo dei buoni del tesoro depositati in garanzia dall'Amministrazione regionale.
Rileva che le aziende della piccola e della media industria, per poter realizzare le loro iniziative e svilupparsi, hanno bisogno di mutui a basso tasso di interesse e a lunga scadenza, per cui l'Amministrazione regionale dovrebbe vincolare i buoni del tesoro per un periodo di tempo assai lungo, il che non è molto conveniente per l'Amministrazione.
Tali sono - egli precisa - gli aspetti positivi e negativi della soluzione prospettata e proposta al Consiglio.
Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, premette che una questione che lo ha molto preoccupato in questi ultimi tempi è proprio quella ora esposta dall'Assessore Ing. Fresia.
Informa che, in un primo tempo, egli non era alieno dal proporre al Consiglio la soluzione suesposta; senonché, dopo approfondito esame della questione, ora, è molto indeciso e preoccupato per una tale soluzione [Come da deliberazione consiliare n. 77, in data 5 ottobre 1951, si approva la cancellatura di numero 8 parole. Il Segretario Brero].
Rileva che, esaminando questa questione, ha sofferto e si è preoccupato non poco nel constatare i pericoli e le incognite della soluzione sopra prospettata, in quanto bisogna riconoscere che vi sono iniziative locali meritevoli di essere aiutate.
Osserva che, d'altra parte, più si riflette sull'argomento, più visite di sollecitatori si ricevono e più si rimane incerti, almeno per quanto lo concerne personalmente [Come da deliberazione consiliare n. 77, in data 5 ottobre 1951, si approva la cancellatura di numero 22 parole. Il Segretario Brero].
Fa presente che l'Amministrazione regionale ha già depositato - per limitati periodi di tempo - proprii titoli presso Istituti bancari locali, a garanzia di mutui da concedersi a favore di Comuni per l'esecuzione di opere urgenti di pubblica utilità.
Ritiene che si tratterebbe di intervento di carattere assai diverso se l'Amministrazione regionale depositasse e immobilizzasse, per un lungo periodo di tempo, un rilevante importo di titoli (derivanti da temporanei investimenti di contingenti giacenze di cassa) presso Istituti bancari locali per garantire prestiti di somme a favore di privati.
Fa presente, all'uopo, che non rientra fra le attribuzioni e i servizi istituzionali di una Amministrazione pubblica di concedere o di garantire mutui a favore di privati con denaro dei contribuenti.
Esamina le varie possibili modalità di pratica attuazione della soluzione prospettata dall'Assessore Ing. Fresia, in relazione anche alla opportunità, o meno, che l'Amministrazione regionale debba interessarsi della concessione dei prestiti ai singoli richiedenti mediante benestare all'Istituto di eredito (benestare espresso o tacito).
Il Presidente della Giunta Avv.Caveri, esamina quindi le due soluzioni o modalità di attuazione della proposta di deposito di Buoi del Tesoro prospettate al Consiglio dall'Assessore Ing. Fresia.
Fa presente che, in base alla prima soluzione, l'Amministrazione regionale dovrebbe depositare presso una Banca un determinato capitale in Buoni del Tesoro al fine di facilitare alla Banca la concessione di mutui a tasso ridotto a favore di aziende o di privati, senza interessarsi di conoscere a quali persone o aziende verranno concessi i mutui.
Rileva che non è possibile, in realtà in un piccolo centro come Aosta, ignorare a quali persone siano concessi questi prestiti; rileva, inoltre, che pur ammettendo, in ipotesi, che l'Amministrazione regionale non debba sapere e non sappia a quali privati la Banca concederà i mutui, ciò provocherebbe, certamente in seguito nei confronti degli amministratori, l'accusa di avere effettuato depositi di capitali in Buoni del Tesoro presso una Banca per favorire la concessione di mutui a privati o ad aziende senza preoccuparsi della solvibilità e della situazione economica e finanziaria delle aziende e dei privati beneficiari dei mutui stessi.
Fa presente che, in base alla seconda soluzione, l'Amministrazione regionale dovrebbe, invece, effettuare presso una banca il deposito di Buoni del Tesoro, al fine di cui sopra, segnalando, di volta in volta alla Banca stessa le aziende o i privati a favore dei quali la Banca dovrebbe concedere i mutui; rileva che, in questo caso, l'Amministrazione sarebbe considerata responsabile delle operazioni di prestito e dovrebbe fare preventivi accertamenti sulla situazione economica-finanziaria delle persone e delle aziende richiedenti la concessione di prestiti.
[Come da deliberazione consiliare n. 77, in data 5 ottobre 1951, si approva l'inserimento di numero 270 parole soprariportate. Il Segretario Brero].
Ritiene che - inevitabilmente - affluirebbero all'Amministrazione regionale richieste di garanzia per concessione di mutui da parte di tutti i privati che si trovano in cattive condizioni finanziarie e, cioè, da parte di tutte le persone alle quali le Banche abbiano rifiutato la concessione di prestiti perché non danno affidamento o perché non sono in grado di fornire le dovute garanzie.
Fa anche presente che potrebbe essere obiettato -- ed a ragione - che l'Amministrazione regionale non è particolarmente attrezzata per accertare se 'm privato od un'azienda siano o non solvibili, o dediti ad una attività bene avviata, in quanto trattasi di accertamenti che possono essere compiuti soltanto dagli Istituti bancari.
Rileva la fluidità della situazione economica e finanziaria delle aziende le quali, se anche oggi possono essere bene avviate ed in buone condizioni, possono trovarsi in condizioni precarie per le più varie e imprevedibili cause.
Sorge poi il pericolo che ogni richiesta di concessione di mutuo possa, sotto certi riguardi, assumere l'aspetto di una questione politica: infatti non va dimenticato che gli amministratori di un Ente pubblico, così come hanno dei sostenitori, che possono fare forti pressioni, hanno anche degli avversari e, quindi, potrebbero essere tacciati di favoritismi per aver autorizzato direttamente o indirettamente la concessione di mutui a persone che appartengono a determinate correnti politiche.
Rileva, invece, che la diversa soluzione già adottata per aiutare altre categorie economiche (della agricoltura e del turismo) mediante la concessione di contributi e di sussidi a fondo perduto - anche se è oggetto di preoccupazione - ha dato, peraltro, risultati fecondi ed è - comunque - meno pericolosa e più regolare della concessione o della garanzia di prestiti.
Richiama l'attenzione dei Signori Consiglieri sulla importanza e sulla delicatezza della questione in discussione e si rammarica che il Consiglio non sia più al completo, essendosi già assentati parecchi Si dichiara certo che l'eventuale deposito, da parte dell'Amministrazione regionale, di buoni del tesoro presso un Istituto bancario, a garanzia di concessione di mutui a privati, costituirebbe un precedente che provocherebbe l'affluire di una infinità di pressioni e di richieste all'Amministrazione regionale per il deposito di altri buoni del tesoro a garanzia di altri mutui, pressioni e richieste alle quali non sarebbe facile sottrarsi.
Ritiene suo dovere, di fronte alla sua coscienza ed alla sua responsabilità di amministratore della cosa pubblica, di dover dichiarare - suo malgrado - che se il Consiglio si orienterà verso la soluzione sopra prospettata ciò significherà che l'Amministrazione regionale sarà posta su un piano inclinato pieno di incognite e di pericoli.
Informa che le varie succitate sue preoccupazioni sono state pure illustrate in varie sedute di Giunta, in occasione della discussione della proposta di concessione di fideiussione bancaria della Regione per l'apertura di credito a favore delle Sezioni di Torino e di Aosta del Club Alpino Italiano, per il finanziamento delle spese di costruzione di un nuovo Rifugio-Albergo al Colle del Gigante.
Fa presente di avere insistito per ottenere, in un primo tempo, che l'Amministrazione regionale, in cambio della garanzia per l'apertura di credito, avesse la comproprietà del Rifugio e, in un secondo tempo, per ottenere che, quanto meno, la Regione fosse garantita con l'iscrizione di un vincolo ipotecario sul costruendo fabbricato.
Conclude, affermando di avere riferito al Consiglio con assoluta serenità e sincerità e conscio delle responsabilità e delle preoccupazioni che deve avere quale amministratore della cosa pubblica, prescindendo da qualsiasi considerazione riguardante persone od Enti che possano, comunque, essere interessati alle soluzioni prospettate.
Il Consigliere Sig. BREAN rileva che i mutui per il finanziamento della media e della piccola industria dovrebbero essere fatti a lunga scadenza, tonde permettere alle aziende finanziate di svilupparsi e di realizzare le loro iniziative.
Ritiene che l'Amministrazione regionale non possa, per gli scopi di cui sopra, vincolare per molti anni buoni del tesoro provenienti da temporanei investimenti di contingenti giacenze di cassa, e, d'altra parte, osserva che un mutuo a breve scadenza servirebbe soltanto per il finanziamento di iniziative a scopo speculativo.
Il Consigliere Sig. DAYNE' osserva che, a prescindere dalle preoccupazioni logiche ed obiettive espresse dal Presidente della Giunta, l'importante questione prospettata deve essere attentamente studiata e ponderata dal Consiglio. Per tale ragione, per il fatto che l'argomento non era iscritto all'ordine del giorno e per la considerazione che molti Consiglieri non sono in questo momento presenti, ritiene che non sia opportuno che il Consiglio decida seduta stante su una questione di così grande importanza e che comporta delle gravi responsabilità.
Il Consigliere Sig. MARCHESE si richiama al provvedimento consiliare n. 29, in data 7 aprile 1951, con il quale è stato approvato il deposito di buoni del tesoro presso un Istituto bancario a garanzia dell'apertura di credito a favore delle Sezioni di Torino e di Aosta del Club Alpino Italiano, per il finanziamento delle spese occorrenti per la costruzione del nuovo Rifugio-Albergo al Colle del Gigante.
Esprime parere che, per analogia, possa essere effettuato il deposito di buoni del tesoro a garanzia di mutui occorrenti per il finanziamento di aziende appartenenti alla media e alla piccola industria, che risultino solvibili.
Ritiene che a tale scopo, e per permettere la concessione di mutui a lunga scadenza, potrebbero essere depositati presso un Istituto bancario i fondi impegnati per la realizzazione del traforo del Monte Bianco ed investiti temporaneamente in buoni del tesoro.
Esprime, inoltre, parere che l'Amministrazione regionale, una volta depositati i buoni del tesoro, dovrebbe disinteressarsi sia per quanto concerne le persone e le aziende alle quali dovrebbero essere concessi i mutui, sia per quanto concerne gli accertamenti sulla solvibilità o meno delle aziende da finanziare, in modo che ogni responsabilità ricadrebbe non già sull'Amministrazione regionale ma sull'Istituto bancario.
L'Assessore Geom. BIONAZ rileva che la questione oggi sottoposta al Consiglio è stata discussa più volte dalla Giunta, in relazione alla necessità di trovare un sistema che permettesse di fare finanziare le aziende della piccola e della media industria, tenuto presente che la concessione di contributi a fondo perduto non può risolvere integralmente il problema del loro finanziamento.
Osserva che le giuste preoccupazioni espresse dal Presidente della Giunta sono state e sono condivise da tutti i membri della Giunta.
Tuttavia, per quanto la concerne personalmente, dichiara di ritenere, - pur essendo per natura assai prudente, - che la proposta illustrata dall'Assessore Ing. Fresia possa essere accolta, quanto meno, in via sperimentale e a condizione che il deposito presso un Istituto bancario di buoni del tesoro di proprietà dell'Amministrazione sia fatto per un importo limitato e per un breve periodo di tempo.
Ritiene opportuno che l'Amministrazione regionale non debba scendere all'esame particolareggiato delle` domande di concessione di mutui, esame che dovrebbe essere lasciato alla totale ed esclusiva competenza nonché alla responsabilità ed al rischio del- l'Istituto bancario, essendo gli Istituti di eredito particolarmente attrezzati per avere, in qualsiasi momento, informazioni precise sulle situazioni economiche e finanziarie dei privati e delle aziende richiedenti la concessione di mutui.
In tal modo ogni responsabilità e ogni rischio connessi alla concessione dei mutui ricadrebbe sull'Istituto bancario e nessun appunto di favoritismo potrebbe essere fatto agli amministratori della Regione.
Rileva che, evidentemente, l'Amministrazione dovrebbe pure astenersi, in modo assoluto, dal segnalare all'Istituto bancario qualsiasi nominativo di azienda o di persona per la concessione di mutuo. Ritiene che l'unico rischio potrebbe essere quello dell'eventuale fallimento dell'Istituto bancario che effettua i mutui e presso il quale la Regione.112 effettuato il deposito di buoni del tesoro.
Concorda con il Consigliere Sig. Bréan sulla considerazione che i mutui alle aziende che intendono realizzare iniziative economiche dovrebbero essere concessi a lunga scadenza e a basso tasso di interesse. Ritiene - comunque - di poter ribadire quanto detto in precedenza e, cioè, che il Consiglio, a titolo sperimentale, potrebbe autorizzare - per lo scopo di cui si tratta - il deposito di titoli presso un Istituto di credito per un periodo di tempo limitato e per un importo totale non rilevante, lasciando all'Istituto di credito ogni libertà di decisione sulla concessione dei mutui.
Monsieur le Conseiller CHEILLON. après avoir déclaré qu'il n'est pas tout à fait au courant de question, remarque que, selon l'avis de M. l'Assesseur Fresia, de Mr. l'Assesseur Bionaz et de Mr. le Conseiller Marchese, l'Administration régionale devrait garantir, moyennant dépôt de titres, les prêts que les banques feraient, sans se soucier de savoir à qui serait prêté l'argent, ce qui lui semble une grave erreur.
Il Consigliere Dr. NORAT rileva che, segnalando all'Istituto bancario i nominativi delle persone alle quali devono essere concessi prestiti, si porrebbe un vincolo alla libertà d'azione dell'Istituto bancario, con la conseguente responsabilità e con il rischio per l'Amministrazione qualora uno dei mutuatari diventasse insolvibile; ciò non sarebbe conveniente anche perché chi trae i vantaggi dalle operazioni di credito è l'Istituto bancario e non è logico che la Regione, senza aver alcun vantaggio dalle operazioni di mutuo, incorra in responsabilità e rischi.
Esaminando nel merito la proposta di deposito di titoli di cui sopra, dichiara che l'Amministrazione regionale non può e non deve fare operazioni bancarie con il denaro dei contribuenti.
Ritiene che l'iniziativa e il deposito di titoli sopra proposti, qualora attuati sia pure a titolo di esperimento, provocherebbero l'afflusso all'Amministrazione regionale di molte richieste di ulteriori depositi di buoni del tesoro per la concessione di altri prestiti bancari, con conseguenti forti pressioni di vario genere; ritiene che le più pressanti richieste sarebbero fatte, - in relazione ai precedenti costituiti -, proprio da parte delle aziende che versano in maggiori difficoltà.
Il Consigliere Sig. BREAN osserva che, ove non vi fosse il controllo sulla concessione dei mutui, avverrebbe quanto si è verificato sino ad oggi e, cioè, che i fondi depositati dai valdostani presso le banche andrebbero a finire fuori Valle.
Il Consigliere Sig. NICCO Anselmo ritiene che l'Amministrazione regionale non debba effettuare operazioni che sono di stretta competenza degli Istituti bancari. Propone, quindi, che i fondi già accantonati in titoli per il traforo del Monte Bianco siano destinati per l'esecuzione di altri lavori di pubblica utilità.
L'Assessore Ing. FRESIA osserva che - in caso di attuazione della prospettata iniziativa a titolo sperimentale - l'unico appunto che potrebbe essere mosso agli amministratori della Regione, sa- l ebbe quello di avere fatto una operazione azzardata; a tale appunto si potrebbe controbattere che vi è una legge dello Stato che autorizza la creazione di Istituti di credito locali per il potenzia- mento della media e della piccola industria.
Precisa che la soluzione prospettata permetterebbe di finanziare le attività della piccola e della media industria eliminando i sussidi a fondo perduto.
Ritiene che l'unico pericolo consisterebbe nell'eventuale fallimento dell'Istituto bancario presso cui verrebbero depositati i titoli.
Dichiara di non condividere tutte le preoccupazioni alle quali ha accennato il Presidente della Giunta, Avv. Caveri.
Ritiene che con il bilancio attuale dell'Amministrazione regionale l'immobilizzo di Lire 50 milioni in buoni del tesoro, da depositarsi presso un Istituto bancario a garanzia di mutui, non debba preoccupare eccessivamente gli amministratori.
Concorda sul fatto che non è possibile prevedere ora quali possano essere le reazioni politiche e psicologiche e le ulteriori pressioni e richieste alle quali ha accennato il Presidente della Giunta Avv. Caveri.
Si dichiara, peraltro, favorevole all'esperimento proposto, sottolineando che la disparità di vedute fra i membri della Giunta in merito alla importante e delicata questione non significa che esista disaccordo in seno alla Giunta. Fa presente, infatti, che in sede di Giunta la questione è rimasta allo stato di discussione e che al Consiglio non sono state formulate proposte concrete della Giunta ma sono state espresse soltanto opinioni personali sull'argomento in discussione.
Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, fa presente che, una volta accettato il principio e iniziato il deposito di titoli, gli amministratori - in relazione ai precedenti costituiti e invocabili - verrebbero sicuramente a trovarsi in situazioni molto difficili e critiche dalle quali non saprebbero come uscire: basta pensare alle varie pressioni e sollecitazioni già pervenute da più parti in questi ultimi tempi agli amministratori per prevedere la inevitabile valanga di richieste di successivi depositi di buoni del tesoro per la concessione di altri mutui.
Né sarebbe ammissibile il completo disinteressamento dell'Amministrazione per quanto concerne la concessione dei mutui da parte dell'Istituto bancario, in quanto si tratta di denaro pubblico, di cui l'Amministrazione regionale è responsabile.
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, dichiara di a. vere esaminato le considerazioni esposte a favore e contro la soluzione prospettata dall'Assessore Ing. Fresia per il finanziamento delle aziende della me- dia e piccola industria, soluzione sulla quale la Giunta è dubbiosa e non ha concretato una proposta da sottoporre al Consiglio.
Ritiene pregiudiziale la proposta formulata dal Consigliere Sig. Dayné e sulla quale il Consiglio dovrebbe pronunciarsi, decidendo se si possa, seduta stante, deliberare in merito alla importante questione prospettata.
Dichiara che, personalmente, sentito il pro ed il contro, non si sente in grado di pronunciarsi ora sulla soluzione prospettata, in quanto si tratta di una questione di una certa gravità che deve essere bene ponderata per le conseguenze e le responsabilità che ne possono derivare.
L'Assessore Prof. DEFFEYES dichiara di essere sempre stato favorevole alla concessione di sussidi a fondo perduto, a titolo di concorso dell'Amministrazione regionale nelle spese per il potenziamento delle colture agricole e per altre iniziative o categorie economiche, sussidi che hanno conseguito buoni risultati pratici.
Dichiara di non aver mai ritenuta opportuna la concessione di prestiti per il finanziamento di iniziative e di opere di qualsiasi natura.
Per quanto concerne, in particolare, la concessione di mutui per il finanziamento delle aziende della media e della piccola industria, si dichiara contra- rio alla soluzione prospettata dall'Assessore Ing. Fresia, soluzione per la pratica attuazione della quale si dovrebbe prima approvare norme regolamentari precise.
Per quanto concerne la prospettata creazione di un Istituto di credito, rileva che occorre uno studio approfondito della questione.
Ritiene che la questione possa essere inserita nell'ordine del giorno di altra adunanza consiliare in modo che il Consiglio possa decidere in merito.
L'Assessore Per. Ind. FOSSON riconosce che la prospettata creazione di un Istituto regionale di credito non sia di immediata attuazione e richiede un approfondito studio della questione; ritiene, peraltro, che tale problema possa e debba essere risolto per assicurare la possibilità di finanziare tutte le buone iniziative della media e della piccola industria e di favorire, in tal modo, il loro sviluppo.
Per quanto concerne il prospettato deposito di titoli, dichiara che, personalmente, sarebbe favorevole all'esperimento se si avesse la certezza che l'esperimento darà buoni risultati e che non provocherà l'afflusso di una valanga di successive richieste all'Amministrazione regionale per successivi depositi di titoli a garanzia di altri prestiti bancari.
Ritiene che, non essendovi tale certezza e non essendovi un programma preciso e ben definito, non sia opportuno effettuare l'operazione per non costituire precedenti invocabili da nuovi richiedenti e per non dare motivo a critiche e a malcontenti.
Il Consigliere Dr. NORAT ritiene che, qualora il Consiglio regionale decidesse di effettuare l'esperimento, affluiranno certamente all'Amministrazione regionale numerose richieste di ulteriori depositi di titoli per garantire altri finanziamenti, particolarmente da parte delle persone le cui aziende sono più pericolanti.
L'Assessore Geom. ARBANEY si dichiara lieto che sia stata discussa in Consiglio la questione concernente il prospettato deposito di buoni del tesoro di proprietà della Regione per prestiti da concedersi da Istituti bancari a favore di aziende della piccola e della media industria allo scopo di mettere in grado le aziende stesse di svilupparsi e realizzare le loro iniziative.
Rileva che la discussione avvenuta, oltre ad indicare l'orientamento del Consiglio, servirà ad evitare che si creino illusioni in merito alla possibilità di intervento dell'Amministrazione regionale per garantire prestiti bancari a favore di privati.
Ribadisce che la Giunta si è occupata più volte della importante questione, senza riuscire a concretare una proposta unanime da sottoporre al Consiglio.
Riconosce che le aziende della inedia e della piccola industria della Valle d'Aosta hanno necessità di capitali per sviluppare ed incrementare le loro attività.
Comunica che, personalmente, era favorevole in un primo tempo ad un esperimento del genere prospettato dall'Assessore Ing. Fresia; dichiara però di essere attualmente alquanto incerto se convenga tentarlo, dato che non è possibile prevedere quali gravi conseguenze tale esperimento potrà comportare per l'Amministrazione regionale.
Ritiene che si debba studiare la possibilità della istituzione in Valle d'Aosta di un Istituto di credito sul tipo dell'Istituto di credito agrario, che è stato creato dallo Stato per il finanziamento di attività della piccola e della media industria, nonché per il finanziamento dei lavori di miglioramento fondiario.
Riesaminando la soluzione prospettata dall'Assessore Ing. Fresia, - per un primo esperimento di deposito di titoli, limitato nella durata e nell'importo di capitale, - rileva che l'operazione comporterebbe per l'Amministrazione regionale il rischio derivante dall'eventuale fallimento dell'Istituto bancario ove sono stati depositati i titoli dati in garanzia; in tal caso il danno sarebbe limitato all'ammontare dei titoli depositati.
Qualora il Consiglio decida di fare l'esperimento di cui si tratta, ritiene che i prestiti dovrebbero essere effettuati a rischio e pericolo dell'Istituto bancario al quale, pertanto, dovrebbe essere lasciato il compito di procedere agli accertamenti preventivi sulla solvibilità o meno dei mutuatari nonché di decidere in merito alla concessione dei prestiti.
Il Consigliere Sig. MARCHESE, uditi i pareri e- sposti dai vari componenti della Giunta in merito alla questione, propone che la Giunta riesamini la questione e studi la possibilità di realizzare la soluzione prospettata ed elabori proposte concrete da sottoporre all'esame ed all'approvazione del Consiglio.
Esprime la certezza che, favorendo, con la concessione di prestiti bancari, lo sviluppo delle aziende della piccola e della media industria che abbiano basi solide, si aumenterà, per riflesso, il benessere della popolazione della Valle d'Aosta.
L'Assessore Prof. DEFFEYES, confermando quanto esposto in precedenza, precisa di essere sempre stato favorevole al sistema della concessione di contributi e sussidi a fondo perduto per il potenziamento delle varie attività economiche; ritiene, peraltro, che il problema del finanziamento delle aziende della piccola e della media industria possa anche essere risolto con la creazione di un Istituto di credito del tipo dell'Istituto di credito agrario, già istituito dallo Stato, e con l'approvazione di norme regolamentari precise per la disciplina della concessione dei mutui.
Aggiunge che, in tal modo, sarebbe fuori discussione la responsabilità, di ordine amministrativo finanziario o politico, della Regione e degli amministratori della Regione.
Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, ritiene che la discussione sull'importante questione sia stata molto proficua, sia per la Giunta che per il Consiglio ed anche per i privati, nel senso che ha servito a diradare quell'eccessiva euforia che in vari ambienti si era determinata in questi ultimi tempi.
Rileva che, in definitiva, tutti i componenti della Giunta hanno espresso le preoccupazioni che li assillano in merito alla questione che è stata discussa.
Il Consigliere Dr. NORAT rileva l'opportunità che il Consiglio si pronunci sulla questione di principio e cioè se l'Amministrazione regionale debba effettuare depositi di buoni del tesoro presso Istituti bancari a garanzia di prestiti.
L'Assessore Dr. BERTHET ritiene che, in luogo di rinviare al riesame della Giunta la questione, sia più opportuno che il Consiglio nomini una Commissione, la quale studi la questione nei suoi dettagli ed esamini quali iniziative debbano essere prese, formulando proposte concrete per l'esame e la discussione da parte del Consiglio.
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, fa presente che il Consiglio dovrebbe, in primo luogo, decidere sulla questione preliminare e, cioè, se ritenga di essere sufficientemente edotto per dare un voto in merito alla questione che è stata prospettata e discussa.
L'Assessore Prof. DEFFEYES rileva che la discussione avvenuta nell'adunanza odierna ha servito a conoscere il pensiero e le preoccupazioni dei Signori Consiglieri sulla questione prospettata; ritiene, pertanto, che possa essere accolta la proposta formulata dall'Assessore Dr. Berthet.
L'Assessore Geom. ARBANEY ritiene che il Consiglio debba pronunciarsi, in linea di massima, in merito all'accoglimento, o meno, della soluzione prospettata dall'Assessore Ing. Fresia.
Fa presente che, qualora il Consiglio decidesse in senso favorevole, si dovrebbero studiare sul da farsi per l'attuazione della proposta, mentre, in caso contrario, si prenderà senz'altro atto dell'orientamento negativo del Consiglio circa la soluzione prospettata; e ciò a prescindere dall'altra questione dell'istituzione in Valle d'Aosta di un apposito Istituto di credito.
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, dichiara di non sentirsi in grado di pronunciarsi nell'adunanza odierna sia a favore che contro raccoglimento della importante proposta formulata dall'Assessore Ing. Fresia.
Il Consigliere Sig. MARCHESE esprime pure la sua perplessità al riguardo e propone il rinvio di ogni decisione in merito all'argomento alla prossima adunanza del Consiglio regionale, demandando alla Giunta il riesame della questione.
Segue discussione in merito alla quale partecipano il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, il Presidente del Consiglio, Avv. Dr. BONDAZ, gli Assessori Geom. BIONAZ e Prof. DEFFEYES ed i Consiglieri Sig. MARCHESE, Sig. BREAN, Col. FERREIN, Dr. NORAT, Sig. DAYNE' e Dr. DUJANY.
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, riassumendo la discussione, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della proposta per la nomina, nella prossima adunanza, di una Commissione consiliare per lo studio dei provvedimenti da adottarsi per favorire il finanziamento della media e della piccola industria in Valle d'Aosta.
Si dà atto che i Consiglieri Sig. BOTTEL e Sig. DAYNE' dichiarano di astenersi e si astengono dalla votazione.
Si dà atto che, procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica il seguente risultato:
- Consiglieri presenti n. 22 (ventidue) - Consiglieri astenutisi dalla votazione n. 2 (due: Bottel-Dayné)
- Consiglieri favorevoli all'approvazione della proposta n. 20 (venti) - Consiglieri contrari all'accoglimento della proposta: nessuno.
IL CONSIGLIO
presenti n. 22 Consiglieri e con voti favorevoli 20 (venti) e con 2 (due) astensioni dalla votazione (Consiglieri Signori Bottel e Dayné);
Delibera
di approvare l'inserzione del seguente oggetto all'ordine del giorno della prossima adunanza consiliare: "Nomina di una Commissione Consiliare per lo studio dei provvedimenti che si possono adottare per favorire il finanziamento della media e della piccola industria in Valle d'Aosta".
______