Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 320 del 15 gennaio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 320/XIII - Approvazione di risoluzione: "Coinvolgimento della Regione per ogni modifica all'ordinamento valdostano, comprese le abrogazioni di norme pregresse".

Risoluzione

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Preso atto del decreto?legge 22 dicembre 2008, n. 200, recante "Misure urgenti in materia di semplificazione normativa", presentato alla Camera dei Deputati il 30 dicembre scorso (AC 2044) e attualmente in fase di conversione in legge;

Rilevato come nel provvedimento si preveda l'abrogazione, assieme ad altre normative concernenti la Valle d'Aosta, del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 23 dicembre 1946, n. 532;

Ricordato come ciò avverrebbe in violazione di una norma d'attuazione, il decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320, che prevede all'articolo 1 che una serie di norme prestatutarie debbano essere modificate esclusivamente con il procedimento di cui all'art. 48bis dello Statuto speciale a tutela di quella parte di ordinamento valdostano;

Dato atto della tempestiva richiesta del Presidente della Regione al Governo italiano di giungere ad una modifica del decreto?legge proprio per le ragioni elencate nei punti precedenti e segnalato come il Governo si sia già espresso su di una disponibilità per quello che parrebbe essere un errore materiale;

Ribadita tuttavia l'assoluta delicatezza di questa materia per la difesa dei principi su cui è fondata la nostra autonomia speciale;

Segnalata la possibilità che nel decreto?legge vi possano essere altre leggi interessanti la Valle d'Aosta quali ? a titolo esemplificativo ? il decreto legislativo luogotenenziale 7 settembre 1945, n. 546, il decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 15 novembre 1946, n. 355 o il decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 1° aprile 1947, n. 218;

Impegna

il Governo regionale e la Commissione consiliare competente e

Invita

altresì i parlamentari valdostani a proseguire ? effettuati ulteriori approfondimenti sul complesso delle abrogazioni concernenti la Valle d'Aosta - l'azione che porti alla modifica del decreto?legge n. 200, ribadendo il principio di coinvolgimento della Regione per ogni modifica all'ordinamento valdostano, comprese le abrogazioni di norme pregresse.

F.to: Zucchi - Empereur - Crétaz - Bertin - Caveri - Donzel - La Torre - Louvin - Rini Emily - Salzone

Président - La parole au Conseiller Zucchi.

Zucchi (PdL) - Grazie, Presidente. Brevemente, questa risoluzione è frutto di un lavoro che è avvenuto ieri pomeriggio alle 14,30 nel corso di una riunione straordinaria della I Commissione, che ha preso spunto dalle parole del collega Louvin all'inizio della seduta di ieri sulle comunicazioni del Presidente della Regione, una delle parole che è stata anche dal nostro gruppo definita in un primo momento irrituale nella forma ma che, nella sostanza, aveva la propria valenza.

E proprio per quanto riguarda la sostanza, è stato deciso, dopo una rapida consultazione fra quasi tutti i componenti della Commissione, e mi scuso in questa sede se non ho avuto modo di consultarli tutti, di convocare la Commissione alle ore 14,30 di ieri, per stendere un documento a supporto dell'azione, che già il Presidente Rollandin aveva avuto modo di spiegare in aula, che aveva effettuato in merito alla vicenda che riguarda il decreto legge recante misure urgenti in materia di semplificazione normativa poste in essere dal Ministro Calderoli.

Il decreto legge, in una vastità di argomenti trattati, ha eliminato, e si è poi saputo in seguito per un mero errore formale e non certo di contenuti, delle norme prestatutarie della nostra Regione che, qualora fossero eliminate, porrebbero in serio rischio quelle che sono alcune prerogative della nostra Regione e che in senso più generale minano i principi su cui si basa la nostra autonomia speciale.

Senza dilungarmi troppo nel merito, perché ritengo che saranno coloro che seguiranno nel dibattito ad illustrare questa risoluzione, mi limito in questa sede a ringraziare in particolare l'on. Caveri che, su mia richiesta, ha messo a frutto le sue indubbie competenze in materia, alla luce della sua lunga militanza in più legislature, al quale ho chiesto aiuto per preparare, vista l'urgenza, questa bozza anzi, che ha preparato questa bozza che è stata emendata nel lavoro della Commissione di ieri, prima dell'adunanza pomeridiana del Consiglio.

Ringrazio lui, ringrazio tutti i Commissari che sono intervenuti, abbiamo fatto un lavoro rapido ma al tempo stesso incisivo. È un intendimento che sull'esempio di altre analoghe iniziative che sono state poste in essere da questa Commissione, e mi riallaccio in questo senso alla questione che riguarda l'iniziativa prima discussa sulla riforma elettorale in campo europeo, vede anche in questo clima una sinergia fra il Governo regionale, la Commissione competente e i Parlamentari valdostani impegnati a sostenere la necessità di risolvere questo caso con la, quasi, certezza che si raggiunga l'obiettivo, perché non vorremmo mai che si arrivasse alla conversione di questo decreto senza che ci fosse lo stralcio di queste norme che riguardano la nostra Regione.

Quindi a supporto del lavoro già posto in essere dal Presidente della Regione, che ha già puntualmente scritto al Ministro Calderoli e anche verbalmente parlato con lui in merito alla vicenda, ringrazio tutti coloro che sono intervenuti e hanno partecipato alla stesura della risoluzione e sono convinto che la vicenda avrà sicuramente un esito positivo.

Président - La parole au Conseiller Caveri.

Caveri (UV) - Merci, M. le Président. Molto brevemente per ricostruire il dibattito che si è svolto ieri in Commissione, ringrazio anche il Presidente della Regione per aver fornito alla Commissione la lettera con la quale evidenziava le preoccupazioni su questa invasività del decreto legge presentato dal Ministro Calderoli. Decreto legge, peraltro, di difficilissima lettura perché sono oltre mille pagine di testo, in cui a partire dal 1861 vengono abrogate circa diecimila leggi, un'operazione di potatura di grandissima portata e in linea di principio assolutamente condivisibile, anche se la Commissione ieri ha discusso e ha espresso due tipi di preoccupazione.

La prima preoccupazione riguarda, come opportunamente scritto al Ministro Calderoli dal Presidente della Regione, l'inserimento all'interno delle norme abrogate anche di un decreto del Capo provvisorio dello Stato, il decreto 532/1946, che appartiene a quell'elenco di norme prestatutarie che esplicitamente in una norma di attuazione del 1994 sono considerate intoccabili, alla stregua delle norme di attuazione allo Statuto e modificabili solo con il procedimento straordinario di cui all'articolo 48bis dello Statuto, vale a dire il passaggio nella Commissione paritetica.

Per onestà, come il Presidente ci aveva detto, il Governo si è reso conto di aver inserito per sbaglio questa norma che ovviamente è una norma intoccabile dalla legislazione ordinaria.

Un altro aspetto interessante è stato l'esame, che abbiamo fatto con i colleghi, delle diverse leggi o leggine che sono contenute nel provvedimento e che a una prima lettura riguardano la nostra Regione. La prima è una legge del 15 aprile 1869, concernente il secondo tronco di strada nazionale da Aosta in Francia per il Piccolo San Bernardo e come questa ce ne sono una serie di altre, ad esempio una del 1912 sui monumenti romani di Aosta, una del 1928 sulla ferrovia Aosta Pré-Saint-Didier, che dimostra che alcuni temi sono sempre verdi nel dibattito politico, e avanti così per una ventina di provvedimenti.

Quello che colpiva di più era proprio il decreto legislativo 532/1946, che consideriamo intoccabile se non con le procedure statutarie.

Va detto però, come ha osservato in particolare il collega Louvin, che per altre norme che qui vengono citate, fra cui un decreto del settembre 1945, n. 546, in materia di acque, che fu uno dei temi più caldi nel dibattito politico di allora perché è contemporaneo quasi al decreto luogotenenziale e fu oggetto di dibattiti fortissimi perché contenendo la questione delle acque, dell'idroelettrico e delle miniere, era un argomento che faceva tremare i polsi e ancora, la norma sulla professione di guida alpina e maestro di sci e quella sull'ordinamento degli uffici di conciliazione che sono stati superati dai giudici di pace, il fatto che vengano mantenute in essere delle norme antiche consente, nel caso di necessità come è avvenuto in sentenze particolarmente complicate della Corte costituzionale, di ricostruire la ratio alla quale si è arrivati in senso contemporaneo a un certo tipo di soluzione giuridica.

Concordiamo con il Governo che l'emergenza più grande riguarda il vulnus molto forte, che tocca quel decreto del Capo provvisorio dello Stato su alcuni servizi, ricordando che per nostra fortuna la Corte costituzionale ha confermato la bontà della scelta della norma di attuazione con una serie di sentenze, ne ricordo una particolarmente significativa per i poteri prefettizi del Presidente della Regione, che è la sentenza 38/03.

Queste sono le ragioni che portano il Consiglio regionale ad impegnare il Governo, la Commissione medesima e i Parlamentari valdostani, naturalmente quello nei confronti dei Parlamentari valdostani non è un impegno, ma è un invito per correttezza istituzionale, e credo che, come opportunamente segnalato dal Presidente Zucchi, si tratti di un'azione corale e sinergica a difesa di un concetto che deve valere anche per le abrogazioni. Scriviamo infatti testualmente: "il principio di coinvolgimento della Regione per ogni modifica all'ordinamento valdostano, comprese le abrogazioni di norme pregresse".

Président - La parole au Conseiller Donzel.

Donzel (PD) - Intervengo per precisare che anche da parte nostra, rispetto a questa questione, c'è stata attenzione. È importante che immediatamente da parte del Governo regionale ci sia stata una presa di posizione, ma deve essere altresì chiaro che tutto il Consiglio regionale è intenzionato a fare chiarezza su questa vicenda, piuttosto complessa, che coinvolge una serie di norme che hanno costituito i presupposti delle attuali condizioni di autonomia di cui oggi godiamo.

Quindi si vuole dare un segnale preciso; ho sentito parlare di svista del Governo, accolgo questa cosa come una svista, una mancanza, e anche se si tratta di una svista è un fatto grave perché, visto che è compito dei governanti avere un po' più di lungimiranza dei cittadini comuni, le sviste non sono mai apprezzabili, però al di là di questa questione che può essere recuperata, c'è l'affermazione del principio che qualora vi siano delle modifiche dell'ordinamento valdostano - in questo caso era doveroso il coinvolgimento dell'Amministrazione - ma anche là dove non sia doveroso e si vadano a toccare cose che possono essere abrogate, il sentirsi prima sarebbe un atto che va nella logica di riconoscimento della specialità.

Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.

Rollandin (UV) - Ringrazio gli intervenuti per aver voluto ricordare quello che è stato l'iter che ha portato a questa risoluzione. Preciso che su questo tema non avevo dato comunicazione, anche se vi era stata tutta l'attenzione necessaria, ricordo che gli uffici regionali, che ringrazio, avevano seguito il decreto 200 dalla sua nascita e avevano esaminato tutte le determinazioni che sono state presentate, anche quella che ha ricordato il collega Caveri a proposito delle acque, che non era sfuggita all'attenzione dell'Amministrazione e degli uffici che avevano visto che questa normativa era stata trasfusa nello Statuto e che assolutamente non c'era sotto questo profilo, nell'abrogazione di questa norma, nessun problema per la potestà statutaria.

L'unica che ha queste caratteristiche è quella che abbiamo sollevato; abbiamo avuto una risposta affermativa, non solo, lo stesso Ministro ne ha parlato, quindi ritenevamo che la cosa fosse risolta.

Nel contempo credo che sia importante che il Consiglio abbia preso atto di questa situazione, condividendo lo spirito di tagliare tutte le norme inutili, credo che sia corretta questa preoccupazione che con questa mozione esprimiamo, di poter avere un'attenzione particolare quando si fanno le pulizie di non portare via qualche pezzo pregiato di quello che deve rimanere. Con questo non posso che dichiarare l'accordo a votare la risoluzione che è stata presentata con questo spirito, ricordando che la cosa, pur spiacevole perché il fatto di immaginare che potessero andare a toccare la norma sostanziale aveva fatto venire i brividi, è stata chiarita. Per cui non abbiamo voluto ingigantire un aspetto che è comprensibile e non volevamo dargli una interpretazione faziosa, diciamo così. Quindi, abbiamo sollevato il problema e siamo lieti che anche il Consiglio ne prenda atto e dia questa giusta interpretazione di attenzione quando si fa riferimento a delle norme importanti come quelle che si riferiscono alla Statuto.

Président - Je soumets au vote la résolution:

Conseillers présents et votants: 35

Pour: 35

Le Conseil approuve à l'unanimité.