Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 305 del 14 gennaio 2009 - Resoconto

OGGETTO N. 305/XIII - Interpellanza: "Lavori di ristrutturazione dell'ex Caseificio di Saint-Marcel per la realizzazione di un reparto adibito a burrificio".

Interpellanza

Considerato che la Regione sostiene ancora in modo consistente il settore lattiero-caseario, intervenendo anche con la realizzazione di nuove strutture in cui trasformare, presumibilmente con costi di gestione più sostenibili, il latte delle aziende zootecniche;

Considerato che malgrado questo forte impegno i settori zootecnico e lattiero-caseario valdostano stanno attraversando una crisi e che alcune imprese di natura cooperativa, dalla lunga storia e fortemente radicate nel territorio, hanno cessato l'attività perché non più in grado di remunerare in modo sufficiente i conferimenti dei propri associati;

Considerato che in altre realtà di montagna alcune attività produttive sono state raggruppate sia per ragioni di natura igienico-sanitaria sia economiche;

Appreso che da tempo la Regione ha provveduto ad effettuare lavori di ristrutturazione nel caseificio di Saint-Marcel con la realizzazione di un reparto adibito a burrificio per la lavorazione delle panne derivanti dalla scrematura del siero raccolto in molte realtà produttive lattiero-casearie della nostra Regione;

Preso atto che la società ISECO S.p.A. ha già provveduto, con la partecipazione finanziaria della Regione, a modificare il processo produttivo nel Centro di Essiccamento Siero anche al fine di consentire la separazione della materia grassa dal siero raccolto;

Preso atto che la produzione del burro attualmente comporta per i produttori valdostani l'obbligo sanitario di un trattamento delle panne che costituisce un costo aggiuntivo a fronte di un prezzo del prodotto non sempre soddisfacente;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore all'Agricoltura e risorse naturali per sapere:

1) quale sia la natura, quali gli importi e quali i tempi dei lavori effettuati presso l'ex Caseificio Cooperativo di Saint-Marcel;

2) quale sia l'ammontare del contributo finanziario concesso alla società ISECO S.p.A. per realizzare le parti di impianto complementari al futuro burrificio e quale l'incidenza rispetto all'ammontare complessivo dell'investimento affrontato dalla suddetta società;

3) quali soluzioni intende adottare per individuare un soggetto in grado di assumersi, in tempi brevi, la gestione della struttura ed evitare che essa resti, com'è attualmente, inutilizzata.

F.to: Chatrian - Giuseppe Cerise

Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Come vede, la nostra interpellanza è molto puntuale e mira a ottenere informazioni importanti, ma quanto mai delicate, che mirano a conoscere soprattutto quali sono le soluzioni o le idee che intendete, come governo, proiettare per il domani e non meno importante anche i tempi. Sappiamo e siamo a conoscenza della grande difficoltà che sta vivendo il settore zootecnico della filiera nello specifico, ma cercheremo oggi di andare un po' oltre. Ecco che l'interpellanza mira ad entrare nello specifico delle strutture già probabilmente realizzate e pianificate, e... forse, da diversi anni non utilizzate.

Quali sono le strategie adottate nello specifico, viste le risorse economiche messe a disposizione in questo settore? Un settore che la Regione sostiene intervenendovi in maniera importante; facciamo qualche esempio, in strutture per la trasformazione del latte nelle aziende zootecniche, vedi caseifici sia cooperative che privati. Precisiamo che in altre realtà montane alcune attività produttive sono già state raggruppate.

Solo qualche riflessione e informazione. Nel maggio 2004, l'Amministrazione regionale incaricava un tecnico per studiare, già allora, cinque anni fa, lo sviluppo di nuove linee di trasformazione di prodotti agroalimentari; in particolare per quanto concerne la produzione di burro derivante dalla panna, prodotto proprio dai caseifici della Valle d'Aosta. Proprio cinque anni fa, da questo studio emerge che la centralizzazione della produzione di burro presso un unico sito risulta essere una soluzione opportuna dal punto di vista della riduzione dei costi di produzione, della razionalizzazione degli investimenti, della standardizzazione qualitativa e non dimentichiamolo, soprattutto della sicurezza del prodotto. Lo studio fatto va oltre dicendo che le panne derivanti dalla scrematura del siero di lavorazione della fontina non saranno più burrificate nei singoli caseifici, ma le operazioni si limiteranno a raffreddare e stoccare il siero in serbatoi e la raccolta del siero avverrà con le stesse modalità attuali, per cui non ci saranno costi aggiuntivi per il trasporto. Va oltre, dicendo che i caseifici ridurranno così i costi operativi: quei costi importanti in questo periodo di crisi, in questo periodo difficile, quei costi operativi legati al processo di burrificazione, mentre l'Amministrazione regionale registrerà un risparmio sul fronte dei costi di manutenzione e del rinnovamento tecnologico degli impianti obsoleti presso tutti i caseifici. Presso il centro di raccolta ed essiccamento siero di Saint-Marcel sono già disponibili gli impianti per la scrematura, la pastorizzazione, lo stoccaggio e la maturazione delle panne che saranno utilizzate per la trasformazione del burro.

Ciò detto, la strategia annunciata dal tecnico incaricato dall'Amministrazione regionale è stata ribadita e a luglio 2005 la Giunta ha approvato la fornitura dei macchinari necessari per il nuovo burrificio regionale, da realizzarsi proprio presso una parte dell'attuale caseificio di Saint-Marcel e l'importo stimato è di circa 200.000 euro. Nella stessa delibera si apprende che i competenti uffici, ai fini della pianificazione, dell'organizzazione a lungo termine anche per motivi logistici, data l'adiacenza al centro di essiccamento e la disponibilità di spazi inutilizzati all'interno della struttura destinata a caseificio (nonché di due celle disponibili per lo stoccaggio provvisorio del burro) propongono la realizzazione del burrificio presso il suddetto fabbricato di proprietà regionale sito nel comune di Saint-Marcel. Nel mentre, fine 2005, c'è la chiusura del caseificio esistente. Nel marzo 2006 - e arrivo alla conclusione - un'ulteriore delibera specifica maggiori costi per la manutenzione del 2005 dovuti (e segue l'elenco costi) all'apertura del burrificio regionale previsto per ottobre 2005.

Come vede, Assessore, vogliamo solamente conoscere gli intendimenti e le motivazioni che hanno portato a non prendere decisioni negli ultimi tre anni.

Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.

Isabellon (UV) - Grazie, Presidente. Risponderò sulla base delle richieste formulate.

Evidentemente c'è già stata una ricostruzione di alcuni passaggi da parte di uno degli interpellanti, il collega Chatrian. Comunque, per quel che riguarda il primo punto, "quale sia la natura, quali gli importi e quali i tempi dei lavori effettuati presso l'ex Caseificio Cooperativo di Saint-Marcel", si può affermare che il caseificio di Saint-Marcel è stato individuato per la sua vicinanza al centro siero, quale sede ideale per la realizzazione del burrificio regionale, così come era emerso dallo studio realizzato nel corso del 2004, che è stato citato nelle premesse, lo studio che era stato affidato al dr. Grigon nell'ambito di un incarico specifico affidatogli dall'Assessorato all'agricoltura.

Al fine di rendere idonea la preesistente struttura, la cui ristrutturazione risale agli anni 1983-1984, su parte della superficie del caseificio sono stati eseguiti dei lavori di suddivisione dei locali e di controsoffittatura. I lavori sono stati effettuati nel corso del 2007 per un importo complessivo di 43.776 euro più IVA. Nel corso del 2008 si è poi provveduto alla fornitura e posa delle attrezzature necessarie alla lavorazione e confezionamento del burro per un importo di euro 172.224 più IVA. Quindi la struttura è pronta.

Seconda domanda, "quale sia l'ammontare del contributo finanziario concesso alla società ISECO S.p.A. per realizzare le parti di impianto complementari al futuro burrificio e quale l'incidenza rispetto all'ammontare complessivo dell'investimento affrontato dalla suddetta società", alla società ISECO è stato concesso un contributo per la realizzazione degli impianti di scrematura del siero, pastorizzazione e maturazione delle panne. L'impianto realizzato non è funzionale esclusivamente alla produzione del burro, ma viene abitualmente utilizzato per assicurare il regolare funzionamento delle operazioni di essiccamento del siero. L'impianto è stato realizzato nel 2004 con un finanziamento pari a euro 217.980 più IVA, equivalente al 70 percento delle spese sostenute dalla società stessa.

Terza richiesta, "quali soluzioni intende adottare per individuare un soggetto in grado di assumersi, in tempi brevi, la gestione della struttura ed evitare che essa resti, com'è attualmente, inutilizzata", come ho detto, attualmente la struttura si è resa disponibile. Nel corso del 2009 secondo quanto indicato nella delibera di giunta 3548/2008, è prevista la costituzione - questo sarà oggetto di una delibera di Giunta nei prossimi giorni che si sta predisponendo - di un'apposita commissione con il compito di studiare e valutare le diverse possibilità per l'affidamento e la gestione delle differenti strutture di proprietà regionale elencate nella citata deliberazione. In pratica si tratta di tutte le strutture che sono state oggetto di una proroga di affidamento fino al 31 dicembre 2009, nonché degli eventuali parametri e oneri correlati. Di conseguenza sarà valutata la possibilità di estendere l'utilizzo dei medesimi criteri per l'individuazione di un soggetto gestore dei locali adibiti a burrificio; questo naturalmente prevede la possibilità anche di coinvolgere la Cooperativa produttori latte e fontina per quel che riguarda la sua attività legata alla gestione del conferito dei caseifici e la Fédération des coopératives, naturalmente, per il compito che svolge. Nel corso del 2009 la commissione che si dovrà occupare di queste operazioni previste in quella delibera, avrà anche il compito di occuparsi di questa struttura. Evidentemente l'obiettivo è quello di cercare con questa attività di dare un aiuto dal punto di vista gestionale ai caseifici dislocati nelle varie parti della regione.

Le problematiche legate ai trasporti, ai costi e a tutte le necessità e anche le difficoltà legate al nostro territorio è evidente che permangono, quindi molto spesso quello che è stato citato nelle premesse, che in altre realtà si sono accorpate delle strutture per cercare di economizzare i costi e anche a volte di migliorare dal punto di vista della gestione igienico sanitaria delle struttura con il loro accorpamento, è una operazione che da noi negli anni è stata valutata e tenuta in considerazione, ma è stata anche tenuta in considerazione la necessità di mantenere un servizio sul territorio a volte dislocato in zone forse più marginali, perché la necessità è quella di dare risposta anche ai piccoli conferitori, che devono avere pari attenzione rispetto a coloro che sono più attrezzati e che potrebbero essere più appetibili nel momento in cui viene ritirato il loro prodotto. Quindi la funzione storica delle cooperative permane, ed ha una funzione anche sociale di permanenza delle attività anche nei luoghi più distanti e nei luoghi dove economicamente, magari solo con un discorso economico, non sarebbe opportuno mantenere in vita delle attività.

Il discorso è complesso e tutto questo verrà valutato dalla commissione istituita con la deliberazione 3548, con il possibile coinvolgimento di tutti i soggetti preposti e interessati.

Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.

Chatrian (VdAV-R) - Grazie, Presidente. Conosciamo la funzione storica delle cooperative, rimane importante, ma conosciamo anche molto bene i conti delle nostre cooperative in questo periodo e, sottolineo, molto bene. I conti come lei sa non tornano, o quanto meno non tornano più.

Lei ha parlato prima di obiettivi in considerazione al fatto di dare un servizio. Siamo consapevoli da una parte della necessità di dare un servizio, ma siamo altrettanto consapevoli che forse i conti le aziende li stanno facendo e questi ricadono totalmente sull'azienda principale, la prima filiera, il produttore, il quale ha obiettive difficoltà. Non vorrei parlare di difficoltà di fine mese, ma forse ha delle difficoltà a far funzionare ancora la sua azienda in questi anni di "crisi".

Per quanto riguarda la nostra prima richiesta, lei ci dice che la struttura è pronta. Assessore, riteniamo tale affermazione grave, perché nel 2004 è stato affidato questo studio, nel 2005 c'è stata la prima delibera dove si approvava il tutto. Ulteriormente grave è il fatto che il caseificio è stato chiuso nel novembre 2005, più di tre anni fa, e poi lei ci dice nel punto due quant'è l'ammontare del contributo finanziato all'ISECO: d'accordo, ma...!

Per quanto riguarda il punto tre, ci dice "che stiamo studiando e conosciamo il problema delle altre cooperative, non solo quella di Saint-Marcel". Innanzitutto, è una proprietà regionale non utilizzata da quasi quattro anni e lei ci risponde che ancora state studiando, e valutando, visto che è stata approvata una delibera il 5 dicembre 2008 che proroga al 31 dicembre 2009 criteri e indicatori. Siamo un po' preoccupati sia per i ritardi sia per la difficoltà del settore, difficoltà che alla fine va a ricadere direttamente sui produttori; di conseguenza lei mi ha parlato esaustivamente di servizi, di funzione storica che rimane, ma poi conti alla mano queste aziende hanno delle grandi difficoltà e il primo prodotto, il latte, viene pagato ben poco, con costi di gestione probabilmente molto alti. Quindi aspettiamo, consci dell'importanza, soprattutto gli indicatori e i criteri, ma rimaniamo esterrefatti e sgomenti di fronte ai ritardi che l'Amministrazione regionale ha avuto in questi tre anni e mezzo.