Oggetto del Consiglio n. 60 del 5 aprile 1948 - Verbale

OGGETTO N. 60/48 - RIESAME DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA REGIONE - PROGRAMMA DI LAVORI PUBBLICI. (Oggetto trattato in seduta privata).

Si fa menzione che l'Assessore Sig. Nouchy ed i Consiglieri Signori Thomasset, Guerraz, Dujany, Not. Thiébat e Geom. Vesan lasciano la sala della adunanza durante la discussione del presente oggetto.

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Il Presidente Avv. Caveri, richiamandosi alla decisione adottata dal Consiglio nell'adunanza del mattino di rinviare alla seduta pomeridiana la discussione in merito alla situazione finanziaria della Regione, dà la parola all'Assessore alle Finanze Ing. Fresia con invito a riferire in merito.

L'Assessore Ing. Fresia riferisce che il 31 dicembre 1947, allorché il Consiglio approvò in via di massima un programma di opere pubbliche, si riteneva di poter disporre - come da assicurazioni avute - del contributo statale promesso e concordato in Lire 580 milioni per l'esercizio 1947; precisa, infatti, che il Ministro del Tesoro e il Ministro delle Finanze avevano già approvato lo schema di decreto di concessione del contributo statale di Lire 580 milioni per l'esercizio 1947, in luogo del non ancora avvenuto riparto delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione. Comunica che a Roma era stata data assicurazione che anche per l'esercizio 1948 sarebbe stato concesso un contributo statale nella stessa misura. Oltre al contributo straordinario per il 1947 era stato assegnato al Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Piemonte il fondo di Lire 250 milioni sull'esercizio 1947/1948 per esecuzione di opere pubbliche in Valle d'Aosta; si sperava di ottenere eguale assegnazione anche per l'esercizio statale 1948/1949. Tenuto conto dell'ammontare dei contributi e della situazione di cassa l'Amministrazione della Regione poteva finanziare il programma di lavori pubblici approvato il 31 dicembre 1947.

L'Assessore Ing. Fresia precisa che la situazione finanziaria è ora la seguente: contributo statale per il 1947 promesso in Lire 585 milioni; Lire 360 milioni sono stati già assegnati direttamente all'Amministrazione della Regione mentre per quanto riguarda le rimanenti Lire 225 milioni ancora non si sa se verranno erogate direttamente al bilancio della Regione od a quello del Provveditorato per le Opere Pubbliche per il Piemonte per l'esecuzione di lavori pubblici in Valle d'Aosta. L'Assessore Ing. Fresia precisa che per l'esercizio 1947, calcolando che lo Stato eroghi integralmente all'Amministrazione della Regione il contributo di Lire 585 milioni sull'esercizio 1947, ed aggiungendo a tale somma 100-120 milioni circa di fondo cassa, nonché 250 milioni quale importo proventi della Casa da Gioco, si ha un'entrata annua di circa 925 milioni contro una spesa annua di circa 625 milioni per la ordinaria amministrazione; rimarrebbero, pertanto, disponibili 250-300 milioni per la esecuzione di lavori urgenti di pubblica utilità e per sistemazione di strade, semprechè il secondo contributo di 225 milioni sia assegnato al bilancio dell'Amministrazione della Regione. L'Assessore Ing. Fresia ritiene che con la situazione finanziaria attuale non si possa dar corso all'esecuzione dei programmati lavori pubblici; precisa, infatti, che data la incertezza che il secondo contributo di 225 milioni sia assegnato alla Regione, attualmente non si dispone che 100-120 milioni, con i quali si può far fronte alle spese di ordinaria amministrazione per due mesi circa.

Il Consigliere Geom. Arbaney rileva che il secondo contributo di 225 milioni è stato assegnato dallo Stato ad integrazione del precedente contributo statale già concesso al bilancio della Regione per l'esercizio 1947, per cui dovrebbe essere erogato direttamente al bilancio della Amministrazione della Regione.

Il Presidente Avv. Caveri osserva che il secondo contributo di Lire 225 milioni concesso in data 16 marzo 1948 non risulta concesso ad integrazione del precedente contributo di Lire 360 milioni già concesso in data 4 marzo 1948, il che lascia supporre che il Governo abbia voluto mantenere il principio della detrazione dal contributo annuo dei proventi della casa da Gioco di St. Vincent; precisa, infatti, che il decreto in data 16 marzo u.sc. accenna ad un contributo straordinario per lavori pubblici e non fa richiamo al precedente decreto in data 4 marzo u.sc.

Il Consigliere Geom. Cuaz suggerisce l'opportunità che sia istituito un ente per la gestione dei proventi della Casa da Gioco di St. Vincent allo scopo di poter stralciare i fondi stessi dal bilancio dell'Amministrazione della Regione.

Il Consigliere Geom. Vesan, concordando con il Consigliere Geom. Cuaz, rileva che la Casa da Gioco di St. Vincent è stata istituita per ragioni inerenti allo sviluppo del turismo e pertanto propone che sia creato un apposito ente avente finalità turistiche, con statuto proprio e propria gestione nonché con proprio bilancio nel quale siano preventivate, in entrata, i proventi della Casa da Gioco di St. Vincent e in uscita le spese per la costruzione di nuove strade, per la sistemazione di quelle esistenti e per iniziative attinenti al turismo. Il Consigliere Geom. Vesan rileva ancora che mercè l'istituzione di tale ente sarebbe possibile contribuire alle spese per la manutenzione delle strade non classificate provinciali; aggiunge che al bilancio di tale ente, in uscita, potrebbe, altresì, essere inserita la voce: "Assistenza e Beneficenza".

Il Presidente Avv. Caveri osserva "in primo luogo" che non è facile trovare una forma giuridica alla quale richiamarsi per la istituzione dell'Ente in oggetto ed, in secondo luogo, che i proventi della Casa da Gioco di St. Vincent servono alla Regione per far fronte alle spese dei servizi tutti di istituto.

Il Consigliere Geom. Vesan fa presente che occorre studiare con attenzione la forma da dare al costituendo Ente.

L'Assessore Ing. Fresia fa presente che la questione principale consiste nel trovare una soluzione che consenta di non fare detrarre i proventi dei giochi dal contributo statale nonché di evitare duplicazioni di oneri per imposta di ricchezza mobile, per tassa di registro e per altre tasse ed imposte in genere. Su richiesta di chiarimenti del Presidente Avv. Caveri, l'Assessore Ing. Fresia precisa che l'Ente istituendo potrebbe provvedere, con i proventi della Casa da Gioco, alla esecuzione dei lavori pubblici e potrebbe non avere eccessivi oneri per tasse ed imposte, precisa ancora che la Amministrazione della Regione deve attualmente pagare per imposte e tasse erariali sui proventi dei giochi circa il 30% dei proventi stessi. Fa, però, presente che il Comitato di Coordinamento intende che i proventi della Casa da Gioco siano stanziati in entrata nel bilancio della Regione.

Il Presidente Avv. Caveri osserva che qualora il Consiglio concordasse sulla proposta di istituzione dell'Ente in oggetto si dovrebbe rifare il contratto stipulato con la Società S.I.T.A.V. sostituendosi all'Amministrazione della Regione il nuovo Ente.

Il Consigliere Geom. Vesan fa presente che l'Amministrazione della Regione potrebbe dare mandato al nuovo Ente di sostituirla nei rapporti con la Società S.I.T.A.V.

Il Consigliere Avv. Torrione ritiene che la istituzione dell'Ente in oggetto potrebbe avere effetti pericolosi dal lato politico, in quanto i suoi amministratori verrebbero a gestire somme di notevole entità e pertanto potrebbero avere il loro peso nella Valle nel campo politico.

Il Presidente Avv. Caveri, concordando con il Consigliere Avv. Torrione, rileva che qualora amministratori del costituendo Ente non fossero gli amministratori della Regione, assumerebbero, praticamente, maggiore importanza le elezioni dei primi che non le elezioni dei Consiglieri della Regione.

Il Consigliere Geom. Vesan fa presente che l'Amministrazione della Regione dovrebbe avere suoi rappresentanti nel Consiglio di amministrazione del costituendo Ente. Propone che il Consiglio dia mandato ad una Commissione od all'Assessore alle Finanze di esaminare e di studiare la questione del lato finanziario, tributario e fiscale.

Il Consigliere Sig. Savioz osserva che la questione della istituzione di un Ente che gestisca i proventi della Casa da Gioco di St. Vincent esula dalla discussione sulla situazione finanziaria dell'Amministrazione della Regione; chiede se con l'erogazione da parte dello Stato del secondo contributo di Lire 225 milioni il Consiglio possa attuare il programma delle opere pubbliche approvato il 31 dicembre 1947.

Il Presidente Avv. Caveri rileva che l'Assessore alle Finanze Ing. Fresia faceva assegnamento per l'esercizio 1948 su un contributo statale in luogo del riparto entrate erariali in misura pari al contributo di Lire 580 milioni promesso per l'esercizio 1947.

L'Assessore Ing. Fresia conferma che il contributo sarebbe stato concesso dallo Stato anche per il corrente anno nella stessa misura dell'anno 1947 se non fosse intervenuta la discussione dello Statuto della Valle d'Aosta alla Assemblea Costituente e se l'On.le Einaudi non avesse proposto ed ottenuto l'approvazione e l'inserimento nello Statuto stesso dei suoi due emendamenti.

Il Consigliere Sig. Manganoni esprime il suo vivo disappunto per il fatto che nonostante l'avvenuta concessione per il 1947 di un contributo statale di Lire 585 milioni e cioè di 5 milioni superiore a quanto era stato concordato, non si possa dar corso all'attuazione dei lavori previsti nel programma di opere pubbliche approvato il 31 dicembre 1947.

Il Consigliere Geom. Cuaz esprime parere che in seguito alla avvenuta concessione del contributo statale al bilancio 1947 sia possibile attuare il programma delle opere pubbliche approvato il 31 dicembre 1947.

L'Assessore Ing. Fresia dichiara che per poter attuare tale programma è indispensabile ottenere dallo Stato un contributo, anche per l'esercizio 1948, in misura pari a quella concessa per l'esercizio 1947; precisa che le attuali disponibilità di cassa non consentono di finanziare lavori pubblici; aggiunge che tre mesi or sono è stata richiesta al Governo una anticipazione od acconto sul contributo per l'esercizio 1948 e che a tutt'oggi non è pervenuta alcuna risposta in merito. Precisa che dalla data (1-1-1946) in cui ha iniziato il suo funzionamento a tutt'oggi l'Amministrazione della Regione ha incassato in ritardo dallo Stato in tutto 150 milioni, per cui alle spese di gestione si è dovuto far fronte con i proventi della Casa da Gioco e rinviare necessariamente l'esecuzione di lavori stradali indispensabili.

Il Consigliere Sig. Manganoni rileva che alcune opere previste nel programma approvato il 31 dicembre 1947, ad esempio la costruzione del Ponte di Champdepraz ed altre, vengono attualmente eseguite direttamente dal Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Piemonte e che quindi le spese previste per l'esecuzione di tali opere potrebbero servire a finanziare lavori pubblici previsti nel programma.

Il Presidente Avv. Caveri comunica al Consiglio, a titolo informativo, dati circa le spese degli ultimi tre mesi e dell'intero esercizio 1947.

L'Assessore Ing. Fresia fa osservare che in realtà le spese dell'esercizio 1947 ammontano a circa 600 milioni in quanto molte somme, sebbene non siano ancora state pagate, sono già state impegnate e contabilizzate fra i residui passivi.

Il Presidente Avv. Caveri, su richiesta del Consigliere Avv. Torrione, dà lettura dell'elenco delle spese sostenute dall'Amministrazione della Regione nel corso dell'anno 1947 e nel primo trimestre 1948 ed informa che a gran parte di queste spese si è fatto fronte con i proventi della Casa da Gioco di St. Vincent, e con le non rilevanti imposte e tasse regionali (sovrimposte ex-provinciali, ecc....).

Su richiesta del Consigliere Sig. Manganoni, l'Assessore Ing. Fresia, ribadendo quanto detto in precedenza, dichiara che, data l'attuale situazione finanziaria, non è possibile dare attuazione integralmente e immediata al programma di opere pubbliche approvato il 31 dicembre 1947.

Il Consigliere Sig. Manganoni, in considerazione dell'impossibilità di attuare integralmente il programma succitato, propone che il Consiglio deliberi, quanto meno, di dare subito inizio all'esecuzione e al finanziamento di alcuni lavori pubblici di inderogabile necessità, quali ad esempio gli impianti di acquedotti e di linee elettriche di allacciamento di Comuni isolati e di rinviare all'anno prossimo l'esecuzione dei rimanenti lavori di notevole entità. Rileva che, a parer suo, l'impianto di acquedotti nei Comuni che ne sono sprovvisti costituisce il primo passo verso l'incremento del turismo cui ha accennato il Geom. Vesan nel proporre l'istituzione di un Ente avente per fine di provvedere alla manutenzione delle strade ed all'incremento del turismo. Aggiunge che gli abitanti dei Comuni di montagna ancora isolati hanno l'impressione che l'Amministrazione della Regione si disinteressi delle loro necessità e che, anche per tale motivo, è opportuno che si dia immediata esecuzione ad alcuni lavori per dimostrare l'interessamento del Consiglio; fa presente che una parte dei lavori in programma potranno ora essere finanziati ed eseguiti dal Genio Civile su fondi speciali.

Il Presidente Avv. Caveri rileva che l'Amministrazione della Regione trovasi attualmente in una situazione finanziaria molto delicata, in quanto, pur riconoscendosi l'inderogabile necessità di provvedere alla esecuzione di urgenti opere pubbliche, si è nell'impossibilità di far fronte alle spese occorrenti perché si dispone attualmente di fondi appena sufficienti alle spese di ordinaria amministrazione.

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Si fa menzione che lasciano la sala dell'adunanza (ore 18.10) i Consiglieri Thomasset, Guerraz e Nouchy.

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L'Assessore Geom. Bionaz dichiara di concordare, in linea di massima, con il Consigliere Sig. Manganoni; ritiene però che l'Amministrazione regionale, in attesa di definire il riparto delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione ed in attesa di ottenere il contributo per il 1947, non possa attuare subito integralmente tutto il programma di lavori a suo tempo approvato. Assestato il sistema finanziario e in via normale si dovrà stanziare annualmente fondi per ogni singolo Assessorato, di modo che ogni Assessore possa tempestivamente predisporre un piano annuale di lavori e di attività; aggiunge, però, che, nell'attuale situazione finanziaria dell'Ente, si potrebbe ridurre il piano dei lavori da eseguirsi in relazione alle attuali disponibilità finanziarie.

Il Presidente Avv. Caveri, richiamandosi all'affermazione dell'Assessore alle Finanze Ing. Fresia secondo la quale l'Amministrazione della Regione per l'attuazione di una prima parte del programma approvato il 31 dicembre 1947 può disporre attualmente dai 200 ai 250 milioni sui 500 circa previsti, propone che il Consiglio dia mandato alla Giunta di riesaminare il programma delle opere pubbliche in relazione ai fondi disponibili, come suggerito dall'Assessore Geom. Bionaz, e di riferirne al Consiglio con proposta di attuazione urgente di una prima parte del programma. Rileva a questo punto che all'inizio della discussione sulla situazione finanziaria egli si è preoccupato che la questione venisse esaminata in seduta privata affinché i Signori Consiglieri potessero esporre i loro pareri con tutta libertà, e cioè senza pregiudizi o preoccupazioni per la opinione pubblica. Aggiunge che il Consiglio deve ponderare attentamente ogni aspetto della questione prima di adottare decisioni, guardando all'avvenire, e tenendo presente che da Roma si segue attentamente la attività amministrativa e finanziaria della Regione.

Il Consigliere Sig. Savioz esprime la sua meraviglia per il fatto che, nonostante l'Amministrazione della Regione disponga di parecchi milioni in più rispetto alla somma stanziata il 31 dicembre 1947 per l'esecuzione di opere pubbliche, non si possa attualmente dar corso all'esecuzione delle opere suddette; fa presente che la mancata attuazione del programma di lavori pregiudica il prestigio del Consiglio della Valle, in quanto tutti i Comuni sono stati, a suo tempo, informati delle somme stanziate per l'esecuzione di lavori pubblici; segnala a questo proposito che il Comune di Pont St. Martin deve sospendere i lavori di ricostruzione delle case per mancanza di fondi. Deplora l'avvenuta affissione di manifesti con i quali è stata resa nota alla popolazione la concessione del secondo contributo di Lire 225 milioni da parte dello Stato; propone che, qualora non si disponga dei fondi occorrenti per attuare il programma a suo tempo approvato, se ne renda edotta la popolazione, ad evitare che i Signori Consiglieri si debbano trovare nella penosa necessità di doverne informare essi stessi i Comuni interessati.

Il Presidente Avv. Caveri fa presente che la propagazione della notizia relativa alla concessione del secondo contributo e l'affissione dei manifesti relativi non sono avvenute ad opera dell'Amministrazione regionale ed aggiunge che la situazione finanziaria dal 31 dicembre ad oggi è peggiorata sensibilmente in seguito all'approvazione da parte della Costituente ed il conseguente inserimento dello Statuto della Regione dei due emendamenti proposti dall'On.le Einaudi.

L'Assessore Ing. Fresia precisa che il Consiglio nell'adunanza del 31 dicembre 1947 ha provveduto all'impegno delle somme promesse dal Governo e che si riteneva di poter avere a disposizione a breve scadenza.

Il Consigliere Sig. Savioz osserva che il Consiglio regionale, prima di adottare una deliberazione d'impegno per l'attuazione del programma di opere pubbliche, avrebbe dovuto avere la certezza di incassare i fondi occorrenti.

Il Presidente Avv. Caveri ribadisce che l'Assessore alle Finanze Ing. Fresia faceva assegnamento, anche per l'esercizio 1948, su un'integrazione pari a quella concessa per l'anno 1947, ma che purtroppo le previsioni per l'anno in corso non sono così rosee come al 31 dicembre 1947. Aggiunge che l'Assessore Ing. Fresia si preoccupa di avere i fondi occorrenti per fronteggiare le spese di ordinaria amministrazione del 1948, fino a che sia avvenuto il riparto delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione od almeno sino a che sia concesso dallo Stato un sufficiente contributo per l'esercizio 1948.

Il Consigliere Sig. Savioz rileva che il Consiglio nell'approvare il programma delle opere pubbliche ha agito con leggerezza.

L'Assessore Geom. Bionaz contesta l'asserzione del Consigliere Sig. Savioz.

Il Presidente Avv. Caveri osserva che la deliberazione relativa all'approvazione del programma delle opere pubbliche è stata adottata dal Consiglio in seduta privata e che nessuna comunicazione, promessa o assicurazione sono state date dalla Amministrazione regionale ai Comuni per l'esecuzione del suddetto programma di lavori. Aggiunge che, pertanto, egli ha la coscienza tranquilla.

L'Assessore Geom. Bionaz afferma che la deliberazione adottata in data 31 dicembre 1947 era necessaria e indispensabile, in quanto l'Amministrazione doveva entro tale data procedere all'impegno dei fondi di bilancio che riteneva di avere a disposizione come da assicurazioni governative. Ribadisce quindi che tale deliberazione è stata dal Consiglio adottata in seduta privata e che, pertanto, nessuna comunicazione o promessa avrebbero dovuto essere fatte ai Comuni.

Il Consigliere Sig. Savioz osserva che non è possibile mantenere il riserbo su determinate questioni quale ad esempio quelle relative alla ricostruzione delle case sinistrate di Pont St. Martin ed alla costruzione del ponte di Champdepraz, opere per le quali le amministrazioni comunali interessate sono state necessariamente invitate a predisporre i relativi progetti; dichiara di essere preoccupato della non buona impressione suscitata nell'opinione pubblica dalla mancata esecuzione di opere pubbliche.

Il Consigliere Geom. Arbaney precisa che il Consiglio, nell'adunanza 31 dicembre 1947, nell'approvare e finanziare, in base alle disponibilità di bilancio a quella data, un programma di opere pubbliche, ha adottato semplicemente una deliberazione di massima e di impegno di fondi e non è passato all'esame delle singole opere pubbliche da eseguire, né ha preventivato per ognuna di esse la relativa spesa, ma ha rinviato ad altra adunanza l'esame e l'approvazione delle singole opere. Osserva che il Consiglio non ha dato alcuna assicurazione circa la esecuzione del programma alle amministrazioni comunali, e che se qualche assicurazione è stata data è stata data fuori Consiglio. Aggiunge che giustamente l'Assessore alle Finanze Ing. Fresia si preoccupa di avere fondi occorrenti per le spese di ordinaria amministrazione e che dall'esame della situazione di cassa l'Ing Fresia ha rilevato che l'Amministrazione può disporre, presentemente, per l'attuazione immediata di una prima parte del programma, di soli 250 milioni.

Il Consigliere Sig. Manganoni fa presente che, in seguito alla deliberazione di massima adottata dal Consiglio, i singoli Assessori hanno dovuto chiedere cifre e dati ai Comuni interessati e che gli Assessori stessi si trovano ora in una posizione delicata.

Il Presidente Avv. Caveri osserva che potranno essere subito eseguiti lavori per l'ammontare di 250 milioni; fa presente, a tal proposito, che non bisogna promettere né impegnare anzitempo le decisioni dell'Amministrazione ed informa che, essendo stato interpellato da un Sindaco nella giornata di oggi circa l'esecuzione eventuale di un'opera pubblica, gli risposte che competente a decidere era il Consiglio di cui il Presidente fa parte. Ribadisce che al 31 dicembre 1947 il Consiglio, in base alle assicurazioni governative, riteneva di poter disporre, anche per il 1948, di un contributo statale di misura pari a quello promesso per il 1947. Purtroppo la situazione finanziaria attualmente non è ancora definita; comunque - egli dichiara - se il contributo di cui sopra verrà concesso anche per il 1948, i residui 250 milioni potranno essere impiegati per l'attuazione integrale del programma approvato il 31 dicembre 1947.

Il Consigliere Sig. Savioz ribadisce che, avendo il Consiglio approvato un programma di lavori nell'adunanza del 31 dicembre 1947, occorre che tale programma sia attuato.

Il Presidente Avv. Caveri ricorda ancora che la deliberazione è stata adottata in seduta privata e fa presente di non essere a conoscenza che qualche giornale locale abbia riportato notizie sul programma di lavori approvato in tale adunanza.

Il Consigliere Sig. Vacher afferma che i giornali locali hanno dato notizia del programma di opere pubbliche e che egli stesso alcuni giorni dopo la riunione del Consiglio del 31 dicembre 1947 ricevette copia di un giornale in cui si dava notizia del programma e dello stanziamento, da parte del Consiglio regionale, di oltre 500 milioni per il finanziamento di lavori pubblici; tale notizia fu pure confermata in occasione di una riunione di partigiani, reduci ed ex-internati; nulla quindi di strano che la popolazione ne sia al corrente. Comunica che il gruppo al quale egli appartiene ha chiesto la convocazione del Consiglio della Valle per chiarimenti e delucidazioni circa la propaganda che viene fatta in merito al secondo contributo di Lire 225 milioni concesso dallo Stato, e per conoscere le ragioni per le quali, nonostante all'Amministrazione della Regione siano stati concessi 25 milioni in più del previsto, non si attui il programma di opere pubbliche. Rileva l'opportunità che la popolazione sia edotta della realtà dei fatti e cioè che l'Amministrazione della Regione non può dar corso all'esecuzione dei lavori in programma a seguito del comportamento sfavorevole del Governo.

Il Presidente Avv. Caveri precisa che la situazione finanziaria è peggiorata per l'approvazione dei due emendamenti allo Statuto proposti dal l'On.le Einaudi alla Costituente, e che della mancata immediata attuazione del programma non può essere fatta colpa né alla Presidenza né alla Giunta. Il Consigliere Sig. Vacher osserva che egli non intende muovere appunti a nessuno, ma che nella sua qualità di Consigliere della Valle desidera essere informato se vi siano o non i fondi occorrenti per l'attuazione del programma di lavori pubblici.

Il Presidente Avv. Caveri e l'Assessore Ing. Fresia ribadiscono quanto da essi già riferito in precedenza in merito alla attuale mutata e non definita situazione finanziaria. L'Assessore Geom. Bionaz osserva che, nell'approvare il programma delle opere pubbliche, il Consiglio della Regione non ha stabilito il termine entro cui sarebbero stati eseguiti i lavori; in secondo luogo fa presente che i 580 milioni di contributo al bilancio 1947 sono stati effettivamente concessi, ma che, essendo l'Assessore alle Finanze preoccupato di avere in cassa i fondi occorrenti per le spese di ordinaria amministrazione del 1948, al programma più volte citato può essere data attualmente parziale esecuzione per un primo importo di Lire 250 milioni; per i residui 250 milioni si potrà provvedere in seguito allorché sarà definito il riparto delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione.

Il Presidente Avv. Caveri ribadisce nuovamente che occorre anche pensare all'esercizio 1948 e che, pertanto, una certa somma deve rimanere in cassa a disposizione per le spese di tale esercizio in attesa di ottenere il contributo per il 1948 o il riparto delle entrate erariali in quanto potrebbe verificarsi anche il caso che, dopo le elezioni del 18 aprile, sia fatta chiudere la Casa da Gioco di St. Vincent.

Il Consigliere Sig. Savioz insiste sulla opportunità che siano adottati provvedimenti contro i propalatori di notizie false e che la popolazione venga edotta della reale situazione finanziaria dell'Ente.

Il Consigliere Avv. Torrione fa presente che il Consiglio e l'Amministrazione nulla hanno da smentire in quanto non è stato mai diramato alcun avviso o comunicazione in merito a quanto si discute.

Il Consigliere Sig. Chabloz, richiamandosi alla deliberazione in data 31 dicembre 1947, con la quale erano stati stanziati 580 milioni per l'esecuzione di opere pubbliche, rileva che, dalle dichiarazioni del Presidente Avv. Caveri e dell'Assessore alle Finanze Ing. Fresia, risulta che, attualmente, è possibile disporre solo di 250 milioni per l'esecuzione di parte dei lavori a suo tempo approvati. Dell'attuale situazione finanziaria egli fa colpa all'attuale Governo e chiede che di ciò sia resa edotta la popolazione.

In risposta al Consigliere Sig. Chabloz, il Consigliere Geom. Arbaney osserva che egli ha portato la discussione su un campo politico ed il Consigliere Col. Ferrein rileva che la proposta della Presidenza e dell'Assessore alle Finanze Ing. Fresia di tenere in riserva 250 milioni sino alla concessione del contributo integrativo per il 1948 od al riparto fra lo Stato e la Regione delle entrate erariali costituisce misura precauzionale.

Segue una vivace discussione fra i Consiglieri appartenenti al gruppo democristiano ed i Consiglieri appartenenti al gruppo comunista-socialista.

L'Assessore Geom. Bionaz rileva che ancora non vi sono i progetti per l'esecuzione delle opere pubbliche di cui al programma a suo tempo approvato e pertanto propone che sia riveduto il programma e che si predispongano i progetti per le prime opere pubbliche di più urgente necessità per l'importo di Lire 250 milioni; in un secondo tempo, e cioè ad avvenuta concessione del contributo statale per il 1948 o ad avvenuto riparto delle entrate erariali, si potrà dare esecuzione alla seconda parte del programma di lavori.

Il Presidente Avv. Caveri rileva che il Consiglio regionale deve regolarsi e amministrare con prudenza come un buon padre di famiglia; aggiunge che non bisogna pregiudicare la situazione finanziaria e di cassa della Regione per il 1948 e che, pertanto, occorre per ora limitare l'esecuzione dei lavori ad un primo importo di 250 milioni.

Il Consigliere Sig. Savioz ribadisce che egli ha chiesto unicamente di essere informato sulla situazione finanziaria dell'Amministrazione e che, come lui, ogni cittadino ha diritto di esserne edotto.

Il Presidente Avv. Caveri, su richiesta del Consigliere Sig. Vacher, dà lettura del dispositivo del deliberato del verbale in data 31 dicembre 1947.

Il Consigliere Sig. Manganoni rileva che l'aver stanziato fondi per l'esecuzione di lavori significa che l'Amministrazione deve erogare tali fondi.

Il Consigliere Geom. Vesan contesta l'asserzione del Consigliere Sig. Manganoni dimostrando che i finanziamenti e l'esecuzione delle singole opere sono subordinati alle esigenze di cassa.

Il Consigliere Sig. David osserva che un'amministrazione pubblica, in base al proprio bilancio, può adottare una deliberazione di impegno per il finanziamento di un programma di lavori in previsione di entrate che deve avere; ciò non significa - egli dichiara - che essa debba senz'altro eseguire i lavori; precisa che l'esecuzione dei lavori può essere revocata o rinviata se, per ragioni varie, i fondi non vengono introitati ovvero se non vengono introitati entro il termine previsto.

Il Consigliere Sig. Savioz ed il Consigliere Sig. Vacher rilevano che la deliberazione di impegno è stata adottata dal Consiglio alla fine dell'esercizio 1947.

Il Consigliere Sig. David osserva che l'Amministrazione, pur avendo impegnato i fondi, non può attualmente eseguire i lavori se non ha ancora introitato le somme previste. Si dichiara d'accordo sulla opportunità di procedere subito alla erogazione di sussidi per impianto di acquedotti, trattandosi di lavori della massima urgenza e per i quali le popolazioni dei vari Comuni interessati potrebbero contribuire anche con prestazioni in natura; propone che si dia subito inizio ai primi lavori più urgenti per l'importo di Lire 250 milioni di cui l'Amministrazione può disporre attualmente.

Il Consigliere Sig. Manganoni rileva che altra cosa è ridurre il programma delle opere e altra cosa è mantenere invariato il programma di lavori e dare subito esecuzione ad una prima parte dei lavori rinviando a più tardi l'attuazione della seconda parte dei lavori.

Il Presidente Avv. Caveri precisa che trattasi di attuare in due tempi il programma di lavori.

Il Consigliere Sig. Savioz prende atto alla dichiarazione del Presidente e comunica che a coloro che gli chiederanno chiarimenti egli riferirà che il contributo statale di 580 milioni è stato concesso ma che, per ragioni contingenti, l'Amministrazione della Regione ha deliberato di eseguire, per ora, lavori per soli 250 milioni e di tenere prudenzialmente in cassa la differenza per eventuali necessità di ordinaria amministrazione.

Il Presidente Avv. Caveri afferma che si può altresì fare presente che ancora non è definita la situazione finanziaria dell'esercizio 1948 e che il Consiglio ha prudenzialmente stabilito di accantonare provvisoriamente parte dei fondi, nell'attesa di conoscere i provvedimenti che adotterà il nuovo Governo che si costituirà dopo le prossime elezioni del 18 aprile.

Il Consigliere Sig. Savioz prende atto della proposta di accantonare per misura prudenziale 250 milioni per le esigenze di ordinaria amministrazione e chiede su quali cespiti e somme l'Amministrazione della Regione possa fare affidamento per il suo funzionamento.

L'Assessore Ing. Fresia riferisce che le entrate dell'Amministrazione regionale sono costituite dai gettiti delle sovrimposte provinciali, dai contributi statali nonché dai proventi della Casa da Gioco di St. Vincent ammontanti a circa 250 milioni annui.

Il Consigliere Sig. Savioz esprime la sua meraviglia in quanto gli era stato riferito che i proventi della Casa da Gioco di St. Vincent ammontavano a circa 700 milioni annui.

Il Consigliere Geom. Vesan ricorda che il Consiglio deve ancora esaminare ed approvare i conti consuntivi per gli esercizi 1946 e 1947 ed aggiunge che, dall'esame degli stessi, i Signori Consiglieri potranno avere esatta conoscenza della reale situazione finanziaria dell'Amministrazione regionale. Fa voti affinché i consuntivi suddetti siano sottoposti al più presto all'esame del Consiglio; l'Assessore Ing. Fresia prende atto dando assicurazione e rilevando la opportunità, nell'interesse dell'Amministrazione della Regione, che non sia data notizia al pubblico delle cifre esposte e che saranno esposte al Consiglio.

Il Consigliere Sig. Savioz rileva che i Consiglieri sono in grado di mantenere il necessario riserbo.

Il Presidente Avv. Caveri osserva che, purtroppo, notizie e cifre anche riservate sono state rese di pubblico dominio.

Il Consigliere Sig. Savioz fa presente che desidera essere messo al corrente della reale situazione finanziaria dell'Amministrazione della Regione non già per criticare l'operato della Giunta ma per essere in grado di poter rispondere alle numerose domande di chiarimenti che gli sono spesso rivolte, nonché per poter difendere il prestigio del Consiglio.

Il Presidente Avv. Caveri riferisce al Consiglio in merito alle spese dell'esercizio 1947 distinte nelle varie categorie; riferisce, inoltre, in merito alle entrate dell'esercizio 1947.

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Si fa menzione che lasciano la sala dell'adunanza (ore 19.10) i Consiglieri Not. Thiébat, Geom. Vesan e Sig. Dujany.

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Il Presidente Avv. Caveri osserva che i Signori Consiglieri, dopo le delucidazioni fornite loro dalla Presidenza e dagli Assessori, sono edotti della attuale situazione finanziaria della Regione e possono a loro volta chiarire taluni malintesi.

L'Assessore Ing. Fresia comunica che lo Stato, dal 1° gennaio 1946 ad oggi, ha incassato per attività inerenti la Valle d'Aosta tributi per oltre 2 miliardi ed ha sin'ora versato alla Regione in tutto 150 milioni; aggiunge che l'Amministrazione della Regione ha dovuto far fronte alla maggior parte delle spese con i proventi della Casa da Gioco di St. Vincent.

I Consiglieri Sig. Savioz e Sig. Manganoni insistono sulla necessità che la Presidenza renda nota, con un comunicato, la reale situazione finanziaria della Amministrazione della Regione allo scopo di sfatare varie inesattezze e voci non corrispondenti al vero.

Il Consigliere Col. Ferrein osserva che un comunicato non raggiungerebbe lo scopo voluto in quanto, purtroppo, vi sono persone che hanno interesse a spargere notizie tendenziose sull'operato degli amministratori.

Il Presidente Avv. Caveri riferisce in merito ai contributi statali sino ad ora avuti dalla Regione in luogo del non ancora avvenuto riparto delle entrate erariali previsto dalla legge fondamentale 7-9-1945 n. 545 e dallo Statuto.

L'Assessore Ing. Fresia riferisce in merito ai proventi della Casa da Gioco di St. Vincent.

Il Consigliere Sig. Savioz rileva che effettivamente, allo stato attuale delle cose, riesce difficile compilare un definitivo bilancio preventivo dell'Amministrazione della Regione.

Il Presidente Avv. Caveri si dichiara lieto che la discussione avvenuta abbia permesso di chiarire ai Signori Consiglieri qual è l'attuale situazione finanziaria dell'Amministrazione della Regione in seguito all'approvazione da parte della Costituente dei due emendamenti allo Statuto regionale proposti dall'On.le Einaudi; aggiunge che, dall'esame della situazione e delle proposte, i Signori Consiglieri avranno potuto comprendere che la Giunta della Regione non poteva fare al Consiglio proposte diverse da quelle illustrate.

Il Consigliere Geom. Cuaz associandosi alle proposte del Presidente e dell'Ing. Fresia, propone che la Giunta riesamini il programma dei lavori approvato dal Consiglio nell'adunanza del 31 dicembre 1947 e predisponga un nuovo programma dei primi lavori più urgenti per l'importo complessivo di Lire 250 milioni, da sottoporre all'esame ed all'approvazione del Consiglio. Aggiunge che, successivamente, e cioè allorché lo Stato avrà erogato il contributo al bilancio 1947 e al bilancio 1948, il Consiglio regionale potrà approvare un secondo programma di lavori per la rimanente somma di lire 250 milioni.

L'Assessore Ing. Fresia dichiara che il lavoro della Giunta è semplificato dal fatto che esiste già un programma dei lavori.

Il Consigliere Sig. Manganoni prega la Giunta di predisporre subito il programma dei lavori più urgenti di modo che il Consiglio, nella prossima adunanza, possa approvarlo e disporre subito per l'inizio dei lavori.

Il Presidente Avv. Caveri dà assicurazione in merito alla proposta avanzata dai Consiglieri Geom. Cuaz e Sig. Manganoni; ribadisce che, allorché egli propose che la questione sulla situazione finanziaria venisse trattata in seduta segreta era mosso non già da ragioni o da preoccupazioni di carattere personale, ma dalla convinzione e dal desiderio che, per ovvie ragioni, in seduta privata la discussione potesse svolgersi in modo più sereno e più esauriente, ciò che non è attualmente possibile in seduta pubblica.

IL CONSIGLIO

richiamata la deliberazione n. 242 del 31 dicembre 1947;

ritenuta la necessità di dare urgente immediata attuazione ad una prima parte del programma di lavori pubblici a suo tempo predisposto dall'Amministrazione regionale e di rinviare per contingenti difficoltà di cassa e di bilancio la attuazione della seconda parte dei lavori pubblici programmati;

ad unanimità di voti;

DELIBERA

1) di delegare alla Giunta di predisporre d'urgenza un programma dettagliato, corredato dei relativi progetti esecutivi, di una prima parte dei lavori più urgenti compresi nel programma a suo tempo approvato e da eseguirsi con sollecitudine per un ammontare complessivo di lire 250/300 milioni, nonché di sottoporre all'esame ed all'approvazione del Consiglio il programma parziale ed i progetti esecutivi ai fini dell'approvazione, del finanziamento e dell'esecuzione dei singoli lavori pubblici;

2) di rinviare l'approvazione, il finanziamento e l'esecuzione della rimanente parte del programma di lavori pubblici in attesa dell'incasso dei contributi statali straordinari ai bilanci della Regione per gli esercizi 1947 e 1948 e alla definizione della pratica relativa al riparto delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione.

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