Oggetto del Consiglio n. 47 del 5 aprile 1948 - Verbale

OGGETTO N. 47/48 - LAVORI DI SOPRAELEVAZIONE DELLO STABILE SEDE DELL'ISTITUTO MATERNO ED INFANTILE DI AOSTA - RATIFICA DI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA - DELEGA ALLA GIUNTA. (Oggetto trattato in seduta privata)

L'Assessore Geom. Nicco riferisce al Consiglio in merito alle deliberazioni n. 268 in data 17 marzo, n. 291 in data 26 marzo, n. 319 in data 31 marzo e n. 353 in data 2 aprile 1948, adottate dalla Giunta regionale, relative ai lavori di sopraelevazione dello stabile sede dell'Istituto Materno ed Infantile di Aosta, deliberazioni di cui le copie sono state distribuite ai Signori Consiglieri quali allegati all'ordine del giorno dell'adunanza odierna. L'Assessore Geom. Nicco fa presente che un primo progetto di stralcio per la sopraelevazione dello stabile di cui in oggetto, fu già predisposto dal suo predecessore, Geom. Cuaz e che in base ad appalto l'esecuzione dei lavori era stata in un primo tempo affidata all'Impresa Ramella & Pais; senonchè successivamente l'appalto fu annullato, per ragioni procedurali, con deliberazione del Consiglio n. 148 b. delli 1/8/1946. Con successiva deliberazione consiliare n. 102 del 26 giungo 1947 fu nuovamente approvato il progetto di stralcio e l'appalto dei lavori per la sopraelevazione e per la parziale sistemazione dell'Istituto di assistenza materna ed infantile di Aosta, progetto che prevedeva la sopraelevazione del tetto e la parziale sistemazione dei locali della parte di levante del secondo piano, per un importo presunto di spesa di Lire 11.500.000, di cui Lire 10.580.000 per lavori principali edilizi a base d'asta e Lire 920.000 a disposizione dell'Amministrazione per opere da affidarsi a trattativa privata per impianti idro-termo-sanitari ed elettrici. Ricorda che i lavori a base d'asta furono appaltati all'Impresa Geom. Chatrian, di Aosta, come da deliberazione della Giunta n. 1173 del 12 settembre 1947. Trattasi di lavori la cui esecuzione era indispensabile ed urgente al fine di evitare che le copiose infiltrazioni di acqua provenienti dal tetto e causate da deficiente scarico delle acque di sgelo e piovane, contenute dall'attico, provocassero ulteriori gravi danni alle strutture ed ai locali sottostanti, con pregiudizio quindi della conservazione dello stabile e del normale funzionamento dell'Istituto, data la inutilizzazione di alcuni locali danneggiati. Precisa che il progetto completo che non fu approvato per ragioni di ordine finanziario, prevedeva la sistemazione totale dello stabile con la costruzione di nuovi locali da ricavarsi in tutto il secondo e nel terzo piano (sottotetto). Il progetto di stralcio parziale, che fu approvato dal Consiglio, prevede invece la costruzione dei soli muri perimetrali del secondo piano e del sottotetto e la sistemazione definitiva dei locali della parte a levante del secondo piano e del sottotetto dello stabile. Nel corso di esecuzione dei lavori si rilevò che il progetto di stralcio, approvato dal Consiglio, era incompleto e praticamente di non conveniente attuazione perché non prevedeva alcuni lavori indispensabili, quali, ad esempio, la demolizione dell'attico, la costruzione di una scala (indispensabile allo scopo di rendere possibile l'accesso al sottotetto per le necessità dei lavori di sopraelevazione ed in vista della necessaria esecuzione dei lavori di definitiva sistemazione del terzo piano), la soffittatura del sottotetto (la cui esecuzione era indispensabile e per evitare che venisse pregiudicato l'isolamento estivo e il riscaldamento invernale dei locali del sottotetto).

Precisa che l'esecuzione di tale opere fu ordinata dall'Ing. Turrini, Ingegnere Capo dell'Ufficio tecnico della Valle, direttore dei lavori. L'Assessore Geom. Nicco comunica ancora che nel corso di esecuzione dei lavori l'Ingegnere Capo, per motivi tecnici e ad evitare sicure notevoli maggiori spese in previsione della successiva completa sistemazione dell'Istituto, ha ritenuto opportuno disporre l'esecuzione di una soletta in elementi S.A.P. nella parte di ponente del secondo piano, nel quale furono altresì costruiti muri divisori. L'Assessore Geom. Nicco fa presente che nei confronti della previsione di spesa per i lavori deliberati in Lire 11.500.000 si è così ottenuta una eccedenza (maggiori spesa) di circa L. 4.800.000, di cui Lire 4.200.000 circa per lavori eseguiti non compresi in appalto e Lire 600.000 per maggiori lavori inerenti alle opere oggetto di appalto nonché per gli ordinari imprevisti. Aggiunge che l'Ing. Turrini ha disposto l'esecuzione dei lavori non previsti in appalto, oltre che per le ragioni tecniche anzidette, anche in seguito alle reiterate richieste sia del Direttore sanitario che della direttrice amministrativa dell'Istituto. Rileva che l'Ing. Turrini riteneva che il Consiglio della Valle avrebbe approvato tali maggiori spese per il fatto che la definitiva sistemazione del secondo piano e del sovrastante sottotetto era ed è giustificata dalle sempre crescenti necessità dell'Istituto, essendo notevolmente aumentato, in questi ultimi tempi, il numero delle persone ricoverate. Aggiunge, a parziale discolpa dell'Ing. Turrini, di ritenersi in parte personalmente responsabile, quale Assessore ai Lavori Pubblici dell'attuale situazione dei lavori, in quanto l'Ing. Turrini gli aveva, a suo tempo, sottoposto un referto-proposta per l'approvazione dei nuovi necessari lavori e della maggiore spesa, da sottoporre all'approvazione del Consiglio. Rileva che la questione avrebbe dovuto essere esaminata in primo luogo dalla Giunta, ciò che non potè allora avvenire, perché gran parte dei componenti la Giunta si trovavano a Roma per la discussione del progetto dello Statuto regionale. Precisa che allorché, successivamente, la Giunta esaminò la questione, il Presidente Avv. Caveri contestò la irregolarità e la responsabilità nelle quali era incorso l'Ing. Turrini per avere autorizzato l'esecuzione di nuovi rilevanti lavori non previsti in appalto. L'Assessore Geom. Nicco, pur concordando sulla gravità del fatto, rileva che l'esecuzione dei soli lavori previsti dal progetto di stralcio approvato dal Consiglio non rispondeva alle necessità e alle esigenze dell'Istituto, per cui il Consiglio avrebbe necessariamente dovuto disporre l'esecuzione dei nuovi lavori previsti nel primo progetto completo per la sistemazione definitiva dello stabile.

L'Assessore Geom. Nicco dà lettura dell'elenco dei lavori eseguiti extra-appalto, contabilizzati a tutto il 18 marzo 1948, nonché del riepilogo generale delle spese sostenute e del computo estimativo delle opere occorrenti per la sistemazioni totale dell'Istituto secondo il progetto completo compresi gli impianti tecnologici (idro-termo-sanitari elettrici e telefonici).

L'Assessore Geom. Nicco propone, quindi, che il Consiglio ratifichi le sottoelencate deliberazioni adottate dalla Giunta in via di urgenza, in merito ai lavori di sopraelevazione dello stabile sede dell'Istituto di assistenza materna ed infantile di Aosta:

a) Deliberazione n. 319 in data 31 marzo 1948, con la quale la Giunta, in via di urgenza, ha deliberato:

1) di approvare, in via di sanatoria, l'esecuzione dei lavori non compresi in appalto per l'importo complessivo di Lire 4.155.200 (quattromilionicentocinquantacinquemila-duecento), come da computi metrici della Divisione Lavori Pubblici, con imputazione della spesa all'apposito seguente Residuo passivo dell'esercizio 1945: "Residuo Passivo n. 51 - Lavori di sopraelevazione dell'Istituto di assistenza materna ed infantile".

2) di approvare la esecuzione di lavori di completamento delle opere oggetto di appalto in corso di esecuzione, per l'importo di Lire 600.000, come da computi metrici della Divisione Lavori Pubblici, con imputazione della spesa, per Lire 344.800 (trecentoquarantaquattromilaottocento), al Residuo Passivo n. 51 dell'esercizio 1946 "Lavori di sopraelevazione dell'Istituto di Assistenza materna ed infantile di Aosta" e per Lire 255.200 (duecentocinquantacinquemiladuecento), all'apposito fondo residuato dell'esercizio 1947 "Lavori di sopraelevazione dell'Istituto di assistenza materna ed infantile".

3) di approvare l'esecuzione dei lavori di cui ai precedenti numeri 1) e 2) a mezzo dell'Impresa appaltatrice Geom. Chatrian Osvaldo di Aosta, alle condizioni tutte ed ai prezzi unitari previsti nel contratto di appalto n. 819 in data 17/10/1947, delegando all'Assessore ai Lavori Pubblici, Geom. Nicco, di definire con l'Impresa suddetta le trattative per la stipulazione di un regolare contratto aggiuntivo, che costituisca atto di accettazione (sottomissione) da parte dell'Impresa.

b) Deliberazione n. 353 in data 2 aprile 1948, con la quale la Giunta, in via di urgenza, ha deliberato, a parziale modificazione della precedente deliberazione n. 319 delli 31/3/1948:

1) di ordinare la sospensione dei lavori da parte dell'Impresa appaltatrice Geom. Chatrian Osvaldo, di Aosta, la quale aveva già eseguito lavori per un importo superiore a quello previsto nel contratto di appalto.

2) di approvare l'esecuzione dei lavori di ripristino ai locali del piano rialzato e del primo piano del fabbricato, per l'importo complessivo di Lire 520.000 (cinquecentoventimila), come da computo estimativo della Divisione Lavori Pubblici, affidando, a trattativa privata, all'Impresa appaltatrice Geom. Chatrian Osvaldo, di Aosta, l'esecuzione dei lavori di ripristino di cui si tratta alle condizioni tutte ed ai prezzi unitari del contratto di appalto n. 819 in data 17 ottobre 1947, previo atto di accettazione (sottomissione) dell'Impresa, e finanziando la relativa spesa in Lire 520.000 mediante imputazione all'apposito fondo residuato dell'esercizio 1947 (lavori di sopraelevazione dell'Istituto di assistenza materna ed infantile di Aosta).

L'Assessore Geom. Nicco propone, inoltre, che il Consiglio esamini l'opportunità di stanziare in bilancio la somma di Lire 18.320.000 per il finanziamento dei lavori ancora da eseguirsi per il completamento delle opere comprese nel progetto definitivo, nonché per le opere e gli impianti occorrenti per il funzionamento dei vari servizi, come da richiesta del Direttore sanitario. Rileva, a tale proposito, che la Giunta, nella riunione del 2 aprile 1948, ha espresso in via di massima, parere favorevole in ordine alle opere ed ai lavori da eseguirsi per la completa sistemazione dello stabile, con esclusione delle opere accessorie (lavanderia, pozzo ed acquedotto), che comportano una spesa di Lire 6.800.000.

Il Presidente Avv. Caveri comunica di voler fare alcune premesse e precisamente di carattere generale prima che il Consiglio proceda all'esame di merito della questione relativa ai lavori di sopraelevazione dell'Istituto di assistenza materna ed infantile di Aosta. Rileva di aver in un primo tempo assunto informazioni dirette presso il personale dell'Ufficio tecnico della Valle e che, pur avendo constatato che il personale stesso non sempre era propenso a dire la verità, ha potuto tuttavia stabilire la realtà dei fatti. Occorre, anzitutto, tener presente che lo stabile in oggetto era composto di un piano terreno (rialzato) di un primo piano e di un sottotetto. Informa che, essendogli stato riferito che il progetto parziale (di stralcio), approvato dal Consiglio, non prevedeva l'esecuzione di alcuni lavori indispensabili, quali ad esempio la scala per l'accesso al sottotetto, la soffittatura dello stesso, la pavimentazione in graniglia di alcuni locali, ecc..ecc. egli si recò sul posto, visitò lo stabile e conferì con i tecnici dell'impresa, rendendosi così edotto della questione. Riferisce che l'Ing. Fiorio ha redatto in un primo tempo un progetto completo, il quale prevedeva la trasformazione dell'esistente sottotetto in un secondo piano e la costruzione di altro piano sottotetto. Successivamente, l'Ing. Fiorio ha redatto un progetto parziale, il quale prevedeva la costruzione di un secondo piano e del sottotetto soltanto con sistemazione dei locali compresi nella parte di levante del secondo piano dello stabile, mentre per la parte di ponente prevedeva soltanto la costruzione dei muri perimetrali, lasciando così un vuoto dal pavimento del costruendo secondo piano al tetto. L'Ing. Turrini, il quale aveva assunto la direzione dei lavori e non aveva preso i necessari contatti con il progettista Ing. Fiorio, ordinò alla Impresa appaltatrice di procedere all'esecuzione di lavori di sistemazione di locali anche per la parte di ponente dello stabile e così, praticamente, di propria iniziativa ordinò l'esecuzione di nuovi lavori che non erano stati appaltati e ammontanti ad alcuni milioni di Lire. Rileva che l'Ing. Turrini è incorso in una grave mancanza e irregolarità dal punto di vista amministrativo-contabile e dei suoi doveri di ufficio, per cui la Giunta ha stabilito di contestargli gli addebiti ai fini del procedimento disciplinare. Precisa che i lavori di cui sopra furono ordinati dall'Ing. Turrini prima che il medesimo presentasse all'Assessore ai Lavori Pubblici il referto-proposta del dicembre 1947 per l'approvazione delle maggiori spese. Passando all'esame dei referti dell'Ing. Turrini, rileva che vi sono discordanze di cifre fra i vari referti successivamente presentati dal medesimo in merito ai lavori in oggetto. A tale proposito e riferendosi ad altri preventivi di spesa, informa che, avendo fatto rilevare al personale dell'ufficio tecnico l'esiguità delle somme preventivate per le spese di manutenzione ordinaria nonché di sgombro neve sulla strada consorziale Châtillon-Valtournanche, in rapporto ad esempio, alla spesa che gli albergatori del Breuil avevano nell'inverno 1947-1948 sostenuto per lo sgombro neve sulla strada Valtournanche-Breuil, gli fu risposto che l'ufficio tecnico aveva preventivato spese inferiori alle previsioni reali allo scopo di ottenere più facilmente l'approvazione delle spese da parte della Giunta e del Consiglio.

Il Presidente Caveri comunica che la Giunta, in considerazione del fatto che la spesa occorrente per la sistemazione totale dell'Istituto è di molto superiore alla spesa approvata per la sistemazione parziale dello stabile, ha ritenuto opportuno proporre di procedere all'appalto dei lavori previsti per la sistemazione totale dello stabile. Su invito del Presidente, l'Assessore Geom. Nicco fornisce delucidazioni e chiarimenti circa la maggiore spesa incontrata (L. 2.000.000), per l'esecuzione di lavori non contemplati nel progetto di stralcio e nell'appalto, circa la maggior spesa incontrata (L. 4.500.000) per maggiori lavori e maggiori spese sulle opere oggetto di appalto, nonché circa gli imprevisti; aggiunge che esiste un'eccedenza di spesa di Lire 592.000 sulla somma autorizzata di L. 11.500.000. Illustra, quindi, brevemente le varie spese previste dall'ufficio tecnico per la completa sistemazione dello stabile. Su richiesta dell'Assessore alla Pubblica Istruzione Geom. Bionaz, l'Assessore Geom. Nicco precisa che la sistemazione completa dell'Istituto e delle dipendenze comporta una spesa presunta in 34 milioni circa, compreso in tale cifra l'ammontare della spesa in precedenza già autorizzata. Il Consigliere Ing. Binel rileva che la mancanza dell'Ing. Turrini non è eccessivamente grave in quanto la maggiore spesa è di sole 600 mila lire circa.

Il Presidente Avv. Caveri ribadisce che la colpa dell'Ing. Turrini è assai grave in quanto il medesimo ha ordinato l'esecuzione di lavori per alcuni milioni di lire; precisa, infatti, che con la somma autorizzata si è proceduto all'esecuzione, parziale dei lavori previsti in appalto mentre si è proceduto all'esecuzione, pure parziale, di lavori non autorizzati né appaltati.

Il Consigliere Ing. Binel obietta che, ammontando la somma autorizzata a Lire 11.500.000 ed essendo stata eseguiti lavori per l'ammontare di Lire 12.000.000 circa, in effetti la maggior spesa incontrata sarebbe di circa Lire 600 mila.

Il Consigliere Geom. Cuaz ribadisce quanto affermato dal Presidente Avv. Caveri e cioè che se è vero che sono stati eseguiti lavori per l'ammontare di Lire 12 milioni circa, è altresì vero che rimangono da eseguire parte dei lavori compresi in appalto e che dovrebbero essere, invece, ultimati, per un ammontare di conseguente maggiore spesa di alcuni milioni di lire.

Il Presidente Avv. Caveri rileva che i referti redatti dall'Ing. Turrini possono indurre in errore in quanto non sono precisi.

Il Consigliere Avv. Torrione precisa che, a parer suo, non si riscontrano gli estremi del dolo nell'operato dell'Ing. Turrini ma soltanto gli estremi di una colpa, giustificata in parte dall'errore iniziale in cui si è incorsi con l'approvazione del progetto di stralcio o parziale; rileva che la gravità della colpa consiste nel fatto che l'Ing. Turrini si è autonominato direttore dei lavori; aggiunge che la nomina del direttore dei lavori è di competenza della Giunta, la quale avrebbe potuto affidare l'incarico al progettista, Ing. Fiorio. Dichiara di concordare sulla proposta fatta dall'Assessore Geom. Pareyson, nella riunione della Giunta del 26 marzo 1948, proposta in base alla quale, prima di decidere in merito all'esecuzione dei lavori in oggetto, dovrebbe essere redatta una relazione tecnica sulla situazione particolareggiata dei lavori (con relativi computi estimativi) distintamente per le seguenti voci:

a) lavori oggetto di appalto, eseguiti e da eseguirsi.

b) lavori non compresi in appalto, già eseguiti ed in corso di esecuzione.

c) nuovi lavori non previsti in appalto e non iniziati, dei quali si propone il finanziamento e l'esecuzione per il completamento e la sistemazione definitiva del fabbricato principale.

d) nuovi lavori accessori (extra fabbricato principale) di cui si propone il finanziamento e l'esecuzione.

Il Consigliere Avv. Torrione ritiene che l'incarico di redigere la dettagliata relazione tecnica in merito debba essere affidato non già al personale tecnico della Amministrazione della Valle, ma ad un tecnico non dipendente dall'Amministrazione; ribadisce che, a parer suo, non esistono gli estremi del dolo; dichiara però inammissibile che una Impresa abbia a procedere all'esecuzione di lavori non appaltati, per oltre 4 milioni di lire, senza contratto e senza avere ricevuto un ordine scritto. Aggiunge che, attenendosi alle disposizioni stabilite dal codice civile, l'Amministrazione della Valle potrebbe non approvare la spesa relativa all'avvenuta esecuzione dei lavori non appaltati o quanto meno non autorizzati per iscritto. Ritiene che, pur non dovendosi giungere a tali estremi, sia necessario chiarire la situazione. Dichiara di riconoscere, nel merito, la necessità dell'esecuzione dei nuovi lavori occorrenti per la sistemazione totale dello stabile; ritiene che la Giunta avrebbe dovuto procedere alla nomina del direttore dei lavori.

L'Assessore Geom. Nicco dichiara di assumere la responsabilità personale di aver permesso che l'Ing. Turrini assumesse la direzione dei lavori senza riferirne espressamente alla Giunta.

Il Presidente Avv. Caveri, ribadendo quanto detto in precedenza, rileva che il direttore dei lavori. Ing. Turrini non ha mai preso contatto con il progettista Ing. Fiorio.

Il Consigliere Ing. Binel fa presente che l'Ing. Turrini e l'Ing. Fiorio non sono fra di loro in ottimi rapporti e che, pertanto, spetta agli amministratori di intervenire e di chiarire la situazione nell'interesse dei servizi.

Il Consigliere Avv. Torrione obietta che anche il progettista ha la sua parte di responsabilità per non aver chiesto al direttore dei lavori notizie circa l'andamento dei lavori; insiste sulla necessità di fare compilare una situazione tecnica esatta dei lavori eseguiti e di quelli da eseguirsi e di fare eseguire tutti i lavori occorrenti per la sistemazione completa e definitiva dello stabile, previo appalto dei lavori stessi e previo accertamento delle eventuali responsabilità.

Il Presidente Avv. Caveri riferisce che, a sua discolpa, l'Ing Turrini ha fatto presente di aver inoltrato nel mese di dicembre 1947 un referto all'Assessore ai Lavori Pubblici, con il quale si proponeva l'approvazione della maggiore spesa per la esecuzione di nuovi lavori: fa presente al riguardo, che il referto è stato inoltrato soltanto nel mese di dicembre mentre invece i lavori sono stati ordinati dall'Ing. Turrini sin dal mese di settembre 1947; aggiunge che tale referto è molto vago e generico; non vi è precisato che l'Ing. Turrini aveva ordinato l'esecuzione di lavori per la sistemazione totale del piano e del sottotetto anche nella parte di ponente.

Il Consigliere Avv. Torrione insiste nuovamente sulla necessità che sia affidato ad un tecnico estraneo all'Amministrazione l'incarico di procedere al computo estimativo ed al controllo dei lavori eseguiti e da eseguirsi. Il Presidente Avv. Caveri fa presente l'opportunità che l'Assessore ai Lavori Pubblici delimiti le mansioni dei due Ingegneri e del personale dipendente dall'ufficio tecnico; il Consigliere Avv. Torrione ed il Consigliere Sig. Savioz si associano alla proposta del Presidente; il Consigliere Ing. Binel obietta che non è possibile stabilire a priori e con esattezza le mansioni di ogni dipendente dell'ufficio tecnico anche in quanto, molto spesso, per tali lavori, è necessaria l'opera di parecchi dipendenti.

L'Assessore Geom. Nicco fa presente che già in un primo tempo, in sede di Giunta, era stato proposto di determinare le mansioni di ogni tecnico dipendente, ma che si era ritenuto di soprassedervi in attesa che l'Amministrazione della Valle assorbisse i servizi del Genio Civile; assicura che procederà quanto prima a stabilire le mansioni di ogni dipendente dell'ufficio tecnico non essendo previsto dallo Statuto della Valle l'assorbimento totale dei servizi del Genio Civile.

Il Presidente Avv. Caveri prega l'Assessore ai Lavori Pubblici di voler provvedere al più presto in merito.

Il Consigliere Geom. Arbaney rileva che, a parer suo, la responsabilità è tanto dell'Ing. Capo, che ha ordinato l'esecuzione dei lavori non autorizzati quanto dell'Impresa, che ha eseguito lavori non appaltati per un importo di oltre 4 milioni di lire. Propone, pertanto, che siano adottati provvedimenti sia nei confronti del direttore dei lavori, Ing. Turrini, quanto nei confronti dell'Impresa, che ha eseguito i nuovi lavori.

Il Presidente Avv. Caveri comunica che, su decisione della Giunta, la Presidenza ha già ordinato all'Impresa appaltatrice la sospensione dei lavori ed ha sottoposto l'Ing. Turrini a procedimento disciplinare; aggiunge, inoltre, di ritenere opportuno che i lavori ancora da eseguirsi siano messi in appalto.

Il Consigliere Geom. Arbaney propone che l'Impresa appaltatrice Chatrian non sia invitata a partecipare al nuovo appalto.

L'Assessore Geom. Nicco rileva che l'Impresa appaltatrice ha tuttora i suoi impianti di cantiere e che, pertanto, l'Impresa stessa, in sede di appalto, potrebbe, più di ogni altra Impresa, effettuare maggiori ribassi d'asta.

Il Consigliere Geom. Cuaz concorda sulla necessità che si proceda all'appalto dei nuovi lavori; fa però presente che è opportuno che il progetto dei lavori da eseguirsi, come pure i compiti estimativi, siano dettagliati e compilati con molta precisione, ad evitare che, in sede di esecuzione dei lavori, si debba superare la spesa preventivata; rileva, ad esempio, che le sezioni di scavo e le previsioni di spese effettive per i lavori in corso di esecuzione sulla strada Aosta-Valpelline non corrispondono a quelle previste in progetto; il Consigliere Geom. Arbaney precisa che le sezioni e altezze dei muri non corrispondono a quelle previste in progetto.

Il Presidente Avv. Caveri deplora che il personale dell'ufficio tecnico della Valle non lavori con la dovuta serietà e con precisione per cui molto spesso si deve constatare che gli elaborati sono errati; cita il fatto che un dipendente dell'Ufficio tecnico ha ammesso che, nel compilare un preventivo di spese per la manutenzione straordinaria di strade, ha sottovalutato le spese occorrenti allo scopo di indurre la Giunta ed il Consiglio ad approvarle. Ribadisce, inoltre, che il referto in data 20 dicembre redatte dall'Ing. Turrini è molto vago e compilato ad arte in modo generico in modo che non era possibile all'Assessore di rilevare la reale situazione dei lavori.

L'Assessore Geom. Nicco fa presente di essersi più volte recato a visitare i lavori di sopraelevazione dello stabile sede dell'Istituto materno ed infantile, e di non avere verificato i computi e le misure, in quanto aveva ragione di ritenere e di presumere che i tecnici dipendenti lavorassero in modo regolare e preciso.

Il Presidente Avv. Caveri rileva che, qualora il Consiglio deliberi di affidare ad un tecnico estraneo alla Valle l'incarico di effettuare il computo dei lavori eseguiti e da eseguirsi, non sarebbe possibile, nell'adunanza odierna, adottare alcun provvedimento in merito alle spese e agli ulteriori lavori per la totale sistemazione dello stabile in oggetto.

Il Consigliere Avv. Chanu chiede se vi sia un progetto completo delle opere occorrenti per la sopraelevazione e la sistemazione definitiva dello stabile; il Presidente Avv. Caveri comunica che vi è un progetto completo, redatto dall'Ing. Fiorio, dell'ufficio tecnico della Valle.

L'Assessore Ing. Fresia dichiara che, a parer suo, non vi sono gli estremi della frode o del dolo nell'operato dell'Ing. Turrini e della Ditta appaltatrice; che trattasi invece di pratica male espletata dal punto di vista della regolarità amministrativa.

Il Presidente Avv. Caveri obietta che l'Ing. Turrini avrebbe dovuto far rilevare all'Assessore ai Lavori Pubblici che il progetto di stralcio per la sopraelevazione dello stabile era incompleto e inattuabile ed osserva che, personalmente, è del parere che quantunque dal lato esclusivamente tecnico nulla siavi da eccepire circa i lavori eseguiti extra-contratto, l'Ing. Capo non poteva ordinare l'esecuzione dei suddetti lavori senza preventiva autorizzazione dell'Amministrazione. Aggiunge che per l'esecuzione di lavori finanziati da amministrazioni pubbliche occorre sempre seguire la procedura stabilita dalla legge e cioè predisporre i progetti ed i computi estimativi e metrici dei lavori, ottenere l'approvazione e il finanziamento degli stessi - e così dicasi per gli eventuali nuovi e maggiori lavori e delle nuove e maggiori spese - e che soltanto successivamente si può dare corso all'esecuzione dei lavori. Rileva, a questo proposito, che in data 31 dicembre u.sc., il Consiglio regionale ha deliberato (deliberazione n. 242) in via di massima di finanziare i lavori di costruzione di un tratto di variante della strada di Roisan e che gli risulta che a tutt'oggi non è stato redatto il relativo progetto, per cui non sarebbero più giustificati eventuali prematuri atti o trattative per tali lavori.

Il Consigliere Sig. Savioz riferisce di essersi recato, a suo tempo, con i tecnici del municipio di Aosta ad effettuare una visita sopralluogo sulla strada di Roisan per accertare la consistenza dei lavori da eseguirsi, e ciò su richiesta del Sindaco di Roisan, il quale gli aveva fatto presente che per la costruzione del tratto di strada avrebbe potuto disporre dei fondi già assegnati ad altro Comune, che vi aveva rinunciato.

L'Assessore Geom. Nicco precisa che la questione concerne un tratto di strada franata nei pressi di Roisan e che si prospettò l'opportunità di costruire un muro di sostegno per una variante della strada nel tratto di frana. Aggiunge di essersi recato sul luogo con il sindaco di Aosta, con il Consigliere Ing. Binel e con il sindaco di Roisan, per la compilazione di un preventivo di spese alle quali si sarebbe dovuto far fronte con i fondi a disposizione e che in tale occasione si stabilì di far compilare un progetto dei lavori.

Il Presidente Avv. Caveri rileva che l'esecuzione dei lavori e il relativo progetto non sono ancora stati approvati; precisa, peraltro, che non intende muovere alcun addebito al riguardo, ma solo di rilevare la necessità di non deliberare su lavori senza i relativi progetti completi. Il Presidente Avv. Caveri invita il Consiglio a decidere in merito ai lavori di sopraelevazione dell'Istituto di assistenza materna e infantile.

Il Consigliere Geom. Arbaney dichiara di concordare con il Consigliere Avv. Torrione sulla necessità che i lavori per la sopraelevazione dello stabile in oggetto siano ultimati e fatti a regola d'arte; ritiene però che il Consiglio debba accertare le irregolarità amministrative compiute ed adottare i provvedimenti del caso contro i responsabili.

Il Presidente Avv. Caveri comunica di aver già contestato per iscritto gli addebiti all'Ing Turrini, con invito a presentare le sue eventuali controdeduzioni entro dieci giorni dalla ricezione della lettera e fa presente che il procedimento disciplinare è già in corso.

Il Consigliere Sig. David chiede se l'Amministrazione regionale possa o non procedere legalmente nei confronti della Ditta appaltatrice; il Consigliere Avv. Torrione osserva che la Ditta appaltatrice potrebbe sollevare la questione dell'utile gestione da parte dell'Amministrazione della Valle.

Il Presidente Avv. Caveri rileva che i lavori già eseguiti extra-appalto sono necessari, in relazione alla prospettata sistemazione definitiva dell'Istituto, secondo il progetto completo a suo tempo compilato; insiste sull'opportunità che sia affidato ad un tecnico estraneo all'Amministrazione della Valle l'incarico di fare una dettagliata relazione della situazione dei lavori, distinguendo i lavori appaltati eseguiti, i lavori eseguiti extra-appalto ed i lavori appaltati che ancora rimangono da eseguire.

L'Assessore Geom. Pareyson rileva che il tecnico si troverà indubbiamente in gravi difficoltà nel compilare la relazione, in quanto dovrà prima accertare i lavori che sono stati contabilizzati e quelli che sono stati liquidati.

Il Presidente Avv. Caveri comunica che, allorché fece presente all'Ing. Turrini l'opportunità di affidare ad un tecnico estraneo l'incarico di procedere ad un controllo dei lavori eseguiti e da eseguire, l'Ing. Turrini espresse il timore che ciò avrebbe potuto sollevare critiche e dubbi sul proprio operato. Ritiene invece che tale controllo sia necessario anche per sfatare le varie dicerie poco benevoli che corrono nei confronti dell'Ing. Turrini.

L'Assessore Ing. Fresia rileva che il controllo porterà come logica conseguenza alla sospensione dei lavori per due mesi. Il Consigliere Sig. Savioz si dichiara contrario alla sospensione dei lavori e propone che la questione sia divisa e trattata in due tempi (parte finanziaria e parte amministrativa) e che si proceda alla redazione di un nuovo progetto relativo ai lavori tuttora da eseguire.

L'Assessore Geom. Nicco ritiene che non sia necessaria la redazione di alcun progetto, in quanto esiste già la struttura del fabbricato.

Il Consigliere Avv. Torrione osserva che, comunque, è necessaria una relazione precisa sulla situazione dei lavori.

L'Assessore Geom. Pareyson rileva che la situazione è troppo complessa e che, pertanto, a suo parere, sarebbe più opportuno di rivedere il computo estimativo dei lavori predisposto dall'ufficio tecnico.

L'Assessore Ing. Fresia ritiene sufficiente la compilazione di una situazione tecnica particolareggiata dei lavori eseguiti in modo che dal confronto della stessa con il progetto completo di definitiva sistemazione, sia possibile di precisare i lavori che rimangono ancora da eseguire nonché la spesa relativa.

Il Presidente Avv. Caveri dichiara di concordare con l'Assessore Ing. Fresia.

L'Assessore Geom. Nicco fa presente, in relazione alla urgente necessità di ultimare i lavori per la sopraelevazione e la sistemazione dello stabile, che il Consiglio designi subito il nominativo del tecnico al quale dovrà essere affidato l'incarico di cui si tratta.

Il Presidente Avv. Caveri esprime parere che l'incarico al tecnico potrebbe essere affidato dalla Giunta, su delega del Consiglio.

Il Consigliere Geom. Cuaz fa presente che, come logica conseguenza, l'Impresa appaltatrice dovrà sospendere i lavori.

Il Segretario Dr. Brero dichiara che si rende, comunque, necessario ed urgente che la Ditta appaltatrice esegua i lavori di ripristino di locali per l'importo di Lire 520.000, autorizzati dalla Giunta con deliberazione n. in data 2 aprile 1948, da sottoporsi alla ratifica del Consiglio.

Il Presidente Avv. Caveri dichiara che qualsiasi decisione circa la prosecuzione dei nuovi lavori debba essere rinviata ad avvenuta presentazione della relazione del tecnico e che il Consiglio debba unicamente deliberare, in via di massima, sulla opportunità della sistemazione completa e definitiva dello stabile.

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Si dà atto che, su proposta del Presidente Avv. Caveri, l'adunanza viene sospesa alle ore dodici e minuti cinquanta e rinviata alle ore quindici pomeridiane.

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Si dà atto che l'adunanza viene riaperta alle ore quindici e minuti venti sotto la presidenza del Presidente Avv. Caveri e con l'intervento dei Consiglieri Signori:

1) Ing. Fresia Luigi

2) Geom. Pareyson Enrico

3) Geom. Nicco Giulio

4) Sig. Nouchy Renato

5) Geom. Bionaz Ferdinando

6) Avv. Torrione Carlo

7) Sig. Dujany Leone

8) Ing. Binel Lino

9) ------------

10) Geom. Cuaz Enrico

11) Sig. Armand Beniamino

12) Geom. Arbaney Flaviano

13) Geom. Vesan Luigi

14) Sig. Vacher Candido

15) Sig. David Francesco

16) Sig. Manganoni Claudio

17) Sig. Thomasset Ezechiele

18) Col. Ferrein Giuseppe

Si fà menzione che i Signori Consiglieri Not. Thiébat Giuseppe, Sig. Chabloz Giovanni e Sig. Guerraz Aldo intervengono all'adunanza durante la discussione dell'oggetto n. 48 "Lavori di sopraelevazione dello stabile sede dell'Istituto di Assistenza Materna ed Infantile" e che il Consigliere Avv. Aureliano Chanu interviene all'adunanza alla fine della discussione relativa all'oggetto suddetto.

Si fà, altresì, menzione che il Consigliere Sig. Savioz interviene all'adunanza durante la discussione dell'oggetto n. 49 "Assunzione di un controllore presso la Casa da Gioco di Saint Vincent" e precisamente prima della seconda votazione per l'assunzione del controllore.

Funge da Segretario il Dr. Attilio Brero, Vice-Segretario Generale ff. di Segretario Generale dell'Amministrazione della Regione.

Assiste il Segretario Dr. Enrico Brunod.

Riconosciuta la validità dell'adunanza, essendo presenti oltre i due terzi dei Consiglieri (18 su 25), il Presidente dichiara aperta l'adunanza per la continuazione - in seduta privata - della discussione sugli oggetti iscritti all'ordine del giorno.

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