Oggetto del Consiglio n. 146 del 31 luglio 1947 - Verbale
OGGETTO N. 146/47 - COMUNICAZIONE DELLA PRESIDENZA - PROPOSTA DELLA GIUNTA COMUNALE DI AOSTA PER L'ISTITUZIONE DELL'AMMASSO SUI PRODOTTI LATTEO-CASEARI DELLA VALLE D'AOSTA.
Il Presidente Avv. Caveri dà lettura al Consiglio di una lettera con la quale il Sindaco di Aosta comunica che la Giunta Comunale di Aosta ha deliberato di proporre alla Presidenza della Valle l'ammasso obbligatorio della fontina e del burro nonché il conferimento obbligatorio del latte nella misura del 50% della produzione. Il Presidente Avv. Caveri comunica che, data l'importanza della questione, ha ritenuto opportuno di sentire il parere del Consiglio della Valle in merito, prima di adottare qualsiasi decisione al riguardo.
1°) Conferimento all'ammasso della fontina e del burro - Il Presidente Avv. Caveri fa presente che le due proposte vanno trattate distintamente ed invita il Consiglio ad esprimere in primo luogo il proprio parere in merito all'ammasso della fontina e del burro; fa però rilevare che attualmente non vi sono disposizioni per l'ammasso di tipo di formaggio, per cui ritiene che non si possa legittimamente imporre l'ammasso solo in Valle d'Aosta. Aggiunge che nell'ultimo periodo di guerra e di regime fascista si è constatato che il sistema dell'ammasso e quello vincolistico annonario hanno avuto effetti disastrosi. L'Assessore Sig. Nouchy e i Consiglieri Sig. Armand e Geom. Bionaz esprimono parere che con l'istituzione dell'ammasso la fontina verrebbe a scarseggiare sempre più. Il Consigliere Sig. Vacher fa rilevare che nelle città di Torino e Milano la fontina trovasi in libera vendita mentre in Valle d'Aosta scarseggia da più di due anni. Il Consigliere Col. Ferrein ed il Consigliere Geom. Bionaz fanno presente che l'ammasso della fontina sarebbe possibile soltanto se in Valle d'Aosta vi fossero convenienti attrezzature (cooperative e magazzini) per tali ammassi. Il Presidente Avv. Caveri fa rilevare che nel momento attuale è tanto meno possibile l'ammasso della fontina, in quanto la malattia dell'afta, da cui è affetta gran parte del bestiame, costituirebbe buona scusa per i conduttori di alpeggi a non conferire fontina all'ammasso; aggiunge di non ritenere che eventuali sanzioni possano essere efficacemente applicate. Il Consigliere Sig. Manganoni esprime, invece, parere che tali sanzioni raggiungerebbero lo scopo se applicate rigidamente nei confronti dei grossisti e dei commercianti. Il Consigliere Geom. Vesan fa rilevare che nello scorso anno fu accantonato a favore degli abitanti della Valle il 20% della produzione locale della fontina, ma che, in effetti, alcuna distribuzione di fontina venne effettuata nella Valle ma solo in Aosta. Il Consigliere Geom. Arbaney fa presente che in Aosta, nello scorso anno, fu distribuito soltanto formaggio magro di scadente produzione e non fontina. Il Consigliere Sig. Manganoni fa rilevare che tale inconveniente è dovuto al fatto che da parte degli Enti responsabili non si è proceduto al controllo dei quantitativi e della qualità di fontina da trattenersi in Valle a favore della popolazione; per quanto concerne l'ammasso proposto dalla Giunta Comunale di Aosta, ritiene che il Consiglio non debba adottare alcun provvedimento in merito, in quanto sarebbe illegale, non essendovi attualmente disposizioni sull'ammasso di prodotti caseari. Il Consigliere Geom. Bionaz esprime analogo parere. Il Presidente Avv. Caveri fa rilevare che il Consiglio è invitato ad esprimere unicamente il proprio parere in merito all'opportunità o meno dell'ammasso in Valle d'Aosta e ritiene, quindi, che il Consiglio possa procedere ad una votazione in tal senso; propone quindi che il Consiglio proceda alla votazione per alzata di mano.
IL CONSIGLIO
unanime, esprime parere sfavorevole all'ammasso della fontina e del burro in Valle d'Aosta.
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2°) Conferimento del latte da parte dei produttori nella misura del 50% . Il Presidente Avv. Caveri invita il Consiglio ad esprimere parere anche in merito alla proposta per il conferimento del latte da parte dei produttori nella misura del 50% del latte prodotto. Il Consigliere Geom. Arbaney fa osservare che il Comune di Aosta non ha mai provveduto a limitare la distribuzione del latte a favore dei vecchi e dei bambini, ma ha sempre permesso la distribuzione del latte a tutti gli abitanti della Città. Il Consigliere Avv. Torrione informa il Consiglio che nello scorso anno l'Amministrazione comunale di Aosta ha ovviato alla scarsità del latte in parte con distribuzione di quantitativi di latte in polvere e in parte con distribuzione di quantitativi di latte requisito con decreto dell'autorità competente. L'Assessore Geom. Pareyson rileva che alcun decreto di requisizione del latte era stato emanato, ma che il rifornimento del latte alla popolazione di Aosta è stato sempre assicurato con trattative svolte direttamente con i produttori. Il Consigliere Geom. Bionaz esprime parere contrario alla proposta di conferimento del 50% del latte, anzitutto perché togliendo al conduttore dell'alpeggio il 50% del latte prodotto, il conduttore non potrebbe più confezionare la fontina, ed in secondo luogo perché un provvedimento del genere dovrebbe essere applicato nei confronti di tutti i conduttori, il che non è possibile, trovandosi molti alpeggi a notevoli distanze da Aosta; ne deriverebbe che soltanto alcuni conduttori di alpeggi sarebbero di fatto chiamati a conferire il latte all'ammasso. Il Consigliere Col. Ferrein fa presente che, con il conferimento del latte all'ammasso, i produttori del latte non potrebbero corrispondere al personale ingaggiato per la stagione estiva i quantitativi in natura di burro e di fontina concordati quali compensi in natura in corrispettivo del salario.
Il Presidente Avv. Caveri fa osservare che se si vuole trovare sul mercato una determinata merce occorre che per questa merce sia corrisposto un prezzo economico e non un prezzo politico; ritiene, pertanto, che il prezzo del latte debba essere fissato in proporzione al prezzo della fontina. Su rilievo del Consigliere Sig. Manganoni, il quale fa osservare che il latte a Torino è posto in vendita a sole Lire 62, il Presidente Avv. Caveri precisa che nelle vicinanze di Torino esistono molte grandi cascine ove la produzione del latte abbonda; precisa, inoltre, che il latte prodotto nella pianura è molto più magro di quello prodotto in Valle, per cui i produttori di latte della Valle d'Aosta (come di altre vallate alpine) hanno più interesse a confezionare la fontina, mentre invece i produttori di latte della pianura hanno più convenienza a vendere il latte anziché confezionare e vendere formaggio. I Consiglieri Sigg. Col. Ferrein e David fanno rilevare che, come per altri formaggi, anche la fontina si può attualmente acquistare al libero commercio nella Valle; i Consiglieri Sigg. Manganoni e Chabloz fanno però osservare che il prezzo di vendita della fontina è elevato, per cui non è nella possibilità di tutti gli abitanti di poterla acquistare.
Il Presidente Avv. Caveri fa nuovamente rilevare che il prezzo del latte deve essere fissato in proporzione economica al prezzo della fontina se si vuole che sia reperibile al libero commercio e aggiunge che è molto difficile stabilire un piano di ripartizione del latte; comunica che, comunque, conferirà in merito con il Sindaco della Città di Aosta.
IL CONSIGLIO
prende atto.
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