Oggetto del Consiglio n. 64 del 13 marzo 1947 - Verbale

OGGETTO N. 64/47 - COMMISSIONE INTERNA DEI DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE VALLE - SCIOPERO DEI DIPENDENTI ENTI LOCALI.

Il Presidente riferisce al Consiglio in merito alla questione che è stata sollevata a proposito della Commissione Interna dei dipendenti dell'Amministrazione della Valle; premette che i singoli dipendenti possono rivolgersi direttamente al Presidente od ai Signori Assessori, ogni qualvolta ne abbiano necessità, per esporre e fare valere le loro ragioni nella forma riguardosa che i dipendenti di Enti pubblici debbono sempre osservare nei rapporti con i loro superiori.

Precisa quindi che, da un po' di tempo, ha notato come la Commissione Interna - sobillata forse da un gruppo di persone aventi rancori personali - intralcia il regolare funzionamento della Amministrazione con pretesti d'ogni genere che non hanno consistenza. Parecchi ordini del giorno sono stati inviati alla Presidenza: in uno di essi si chiede l'abolizione dell'orologio a firma per il controllo delle presenze e dell'orario, orologio definito ....."oggetto inumano". Il Consiglio è a conoscenza che alcuni Consiglieri avevano già rilevato la poca osservanza per l'orario da parte di vari dipendenti dell'Amministrazione; nulla di straordinario quindi che vi sia questa forma di controllo. In altro ordine del giorno, che è stato affisso nell'anticamera riservata al pubblico, si impartiscono lezioni di libertà democratica agli amministratori. Il Presidente fa presente che, pur essendo propenso a considerare con spirito di comprensione fraterna le richieste degli impiegati, in relazione ai principi sociali e democratici praticati, non può giustificare tale comportarsi da parte della Commissione Interna, e riferisce di aver fatto chiamare il Presidente della Commissione Interna - firmatario dell'ordine del giorno - e di avergli comunicato che lo stile usato negli ordini del giorno non si addiceva a dipendenti di pubbliche amministrazioni e che gli amministratori non potevano accettare lezioni di democrazia da un ex-fascista già sottoposto a giudizio di epurazione. In merito poi alla legalità delle Commissioni interne degli Enti pubblici il Presidente fa presente di aver ricevuto, mesi or sono, dal Ministero dell'Interno un telegramma col quale si comunicava che le Commissioni interne non sono ancora legalmente riconosciute; rileva che i dipendenti possono sempre rivolgersi direttamente alla Presidenza ed agli Assessori, usando modi e forme rispettosi. Per quanto riguarda il trattamento economico rileva che gli stipendi dei dipendenti della Valle sono superiori agli stipendi dei dipendenti degli altri Enti pubblici locali.

Il Presidente Avv. Caveri comunica, inoltre, di aver ricevuto nei giorni scorsi, nonostante gli ammonimenti fatti, un ordine del giorno con il quale dal locale Sindacato dei dipendenti pubblici locali viene proclamato lo sciopero dei dipendenti dell'Amministrazione della Valle e dei Comuni, per un'ora al giorno a partire dal 17 marzo e per due ore al giorno a partire dal 24 marzo, fino ad epoca indeterminata. I motivi addotti nell'ordine del giorno sono: 1°) il licenziamento di taluni dipendenti dei Comuni addetti al servizio annonario; 2°) la ineleggibilità dei Segretari Comunali a Consiglieri della Valle.

Per quanto riguarda il licenziamento di personale comunale addetto ai servizi annonari, il Presidente Avv. Caveri, fa presente che la riduzione del personale annonario deriva dalla graduale generale riduzione dei servizi annonari e che è da augurarsi, nell'interesse generale, che tali servizi, creati nel periodo bellico, possano venire presto soppressi. Per quanto riguarda la ineleggibilità dei Segretari Comunali a Consiglieri della Valle rileva che tale ineleggibilità è stata sancita dal Consiglio della Valle, che non può riesaminare il provvedimento; rileva inoltre che tale ineleggibilità è anche sancita dalla legislazione generale vigente (art. 25 T.U. Legge Comunale e provinciale 4-2-1915 n. 148). Il Presidente fa rilevare che per le ragioni di cui sopra risulta evidente che lo sciopero proclamato non è motivato né giustificato. Comunica, inoltre, che, nell'ordine del giorno si è anche dichiarato che i dipendenti comunali non presteranno la loro opera per il lavoro preparatorio relativo alle operazioni per le elezioni dei Consiglieri della Valle. Il Presidente Avv. Caveri precisa che tale comportamento è intollerabile nei confronti del Consiglio che agisce democraticamente, e che i rappresentanti degli impiegati non debbono ignorare i limiti dettati dal buon senso e dall'educazione in quanto democrazia non significa anarchia.

Prende la parola il Consigliere Sig. Manganoni il quale riconosce che il linguaggio usato dalla Commissione Interna dei dipendenti dell'Amministrazione della Valle è poco riguardoso, mentre per quanto concerne il non riconoscimento della Commissione interna ritiene che in regime democratico non dovrebbe essere tenuto in considerazione il telegramma del Ministero dell'Interno in quanto si dovrebbe riconoscere ai lavoratori il diritto di associarsi e si dovrebbero esaminare le proposte dei rappresentanti dei dipendenti; dichiara di non approvare che gli impiegati del Gabinetto della Presidenza non appongano la firma di presenza e di controllo d'orario all'orologio di controllo, come prescritto per tutti gli altri impiegati; per quanto riguarda lo sciopero il Consigliere Sig. Manganoni fa presente che è dovere e interesse dei lavoratori di astenersi dal lavoro a titolo di solidarietà con gli altri lavoratori della categoria allorché tale ordine viene impartito dal Sindacato, perché in caso contrario non otterranno il riconoscimento delle loro rivendicazioni. In merito all'ineleggibilità dei Segretari Comunali precisa che essa è stata approvata dal Consiglio in applicazione delle leggi vigenti per cui non può costituire motivo plausibile per lo sciopero che è da disapprovare; sostiene ancora che debba essere riconosciuta e sentita la Commissione Interna. Il Presidente Avv. Caveri fa osservare che la questione della Commissione Interna è già stata risolta in occasione di una visita dei Sigg. Pepellin e Negro della Camera del Lavoro. Il Consigliere Avv. Torrione fa presente che la Amministrazione della Valle dovrebbe essere ambientata come una famiglia nel senso che negli uffici e nei rapporti tra amministratori e impiegati dovrebbe esserci affiatamento e comprensione; le richieste degli impiegati dovrebbero essere, pertanto, inoltrate nei dovuti modi. Il Consigliere Sig. Chabloz insiste per il riconoscimento della Commissione Interna. Il Presidente Avv. Caveri fa presente che, in linea di principio, la Commissione Interna per gli Enti pubblici non può a' sensi di legge essere attualmente riconosciuta, come già ammesso dal Sindacato stesso. Il Consigliere Sig. Manganoni fa osservare che i dipendenti dell'Amministrazione della Valle debbono essere sentiti per conoscere quali sono le loro richieste e che nell'ordine del giorno fra altro è scritto che non sono stati riconosciuti e concessi i miglioramenti economici nella misura prevista dalle leggi. L'Assessore Sig. Nouchy comunica che la Commissione Interna sarà sentita nella prima riunione della Giunta come già è stato deciso. L'Assessore Avv. Page e il Consigliere Geom. Arbaney fanno rilevare che effettivamente gli ordini del giorno sono compilati in forma perentoria. L'Avv. Page precisa poi di aver ricevuto parecchi ordini del giorno dal Sindacato locale dei Maestri nei quali non si chiedono provvedimenti ma si impartiscono ordini al Consiglio della Valle; a tale proposito il Presidente Avv. Caveri fa rilevare che, com'è noto, il Consiglio della Valle ha concesso un'indennità mensile a favore degli insegnanti e che la notizia di tale concessione è stata accolta in un primo tempo favorevolmente, mentre in un secondo tempo sono state elevate critiche al riguardo su un giornale locale su cui si è anche affermato che l'indennità concessa sarebbe stata dagli insegnanti erogata a favore di opere pie, il che dimostra l'incoerenza di taluni rappresentanti di categoria dei dipendenti.

IL CONSIGLIO

prende atto della relazione del Presidente e della opportunità che la Giunta prenda in esame le richieste dei dipendenti, interpellandone i rappresentanti che debbono essere invitati ad usare modi corretti e riguardosi verso gli Amministratori.

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