Oggetto del Consiglio n. 256 del 5 dicembre 1946 - Verbale

OGGETTO N. 256/46 - PROGETTO DI DECRETO PER LE ELEZIONI DEI CONSIGLIERI DELLA VALLE D'AOSTA - SISTEMA DA ADOTTARSI PER L'ESPRESSIONE DEL VOTO E PER LA DESIGNAZIONE DEI CANDIDATI ELETTI.

Il Presidente Avv. Caveri, premesso che il Consiglio è chiamato oggi a decidere sulla scelta fra i sistemi maggioritario, proporzionale e misto per le elezioni dei Consiglieri della Valle, in esecuzione della deliberazione n. 234 in data 28 novembre 1946, riassume brevemente i termini della questione come segue:

Nel prendere in esame la questione del sistema di votazione e di scrutinio da adottarsi per le elezioni dei Consiglieri della Valle, il Consiglio si è giustamente preoccupato: 1°) di assicurare agli elettori la massima libertà di scelta dei candidati a cui dare il proprio voto, indipendentemente da ogni e qualsiasi vincolo di lista o di tendenza politica. 2°) di dare modo a tutte le liste di minoranza di essere rappresentate nel Consiglio. Dalle discussioni della precedente adunanza in merito ai pregi ed ai difetti rispettivamente del sistema proporzionale e del sistema maggioritario, ritiene di poter dedurre che il sistema proporzionale, atto a consentire che tutte le tendenze possano essere rappresentate in seno al Consiglio, costituisce peraltro un vincolo alla libertà di scelta dell'elettore, in quanto lo costringe, praticamente, a scegliere i candidati fra un numero ristretto di persone, designate non già dalla volontà popolare ma dalle Segreterie dei partiti. Per contro, il sistema maggioritario, se offre agli elettori la possibilità di scegliersi liberamente nelle varie liste le persone che essi ritengono più idonee ad assolvere determinate funzioni, consente, d'altro canto, l'esclusione delle minoranze.

È stata, pertanto, ravvisata l'opportunità di ricercare, come via di mezzo fra i due sistemi anzidetti, un sistema misto che ne abbia i pregi e ne elimini, o quanto meno ne temperi, le manchevolezze; un sistema che dia, ad un tempo, la più ampia libertà di scelta agli elettori e la possibilità alle minoranze di essere rappresentate nel Consiglio.

Il Presidente, richiamate le due proposte di sistema misto da lui stesso suggerite nell'adunanza del 28 novembre u.sc. (1°: assegnazione di metà più uno dei seggi alla lista che ha riportato il maggior numero di voti e ripartizione proporzionale dei rimanenti seggi fra tutte le altre liste. 2°: facoltà all'elettore di cancellare un numero considerevole di nominativi di candidati, ad esempio otto su diciotto, e di sceglierne altrettanti su altre liste), osserva che egli stesso nutre dubbi circa le possibilità pratiche di attuazione della prima proposta.

Invita quindi i Signori Consiglieri ad esporre a turno la propria opinione e a formulare eventuali concrete proposte per una forma di sistema misto rispondente ai suaccennati criteri.

Il Consigliere Geom. Bionaz fa osservare che il sistema maggioritario non presenta tutti quegli inconvenienti che gli sono stati attribuiti nel corso della discussione avvenuta nell'adunanza del 28 novembre u.sc. e accennati poc'anzi dal Presidente, e che le recenti elezioni amministrative nei vari Comuni della Valle hanno dimostrato che il sistema maggioritario non pregiudica affatto la possibilità per le minoranze di essere rappresentate; precisa che in molti Comuni, ove le liste presentate erano più di due, sono risultati eletti candidati di tutte le liste.

Il Consigliere Sig. Manganoni obietta che è invece in molti Comuni avvenuto il contrario. In quasi tutti i Comuni, ove le liste presentate erano più di due, una o più d'una sono state escluse.

Il Presidente Avv. Caveri dà lettura dei risultati ufficiali delle elezioni nei Comuni della Valle; ultimata la lettura, fa rilevare che su ventiquattro Comuni ove le liste presentate erano più di due, in tredici i seggi sono stati ripartiti fra i candidati di due sole liste, mentre nei rimanenti undici Comuni tutte le liste (o comunque più di due liste) hanno avuto qualche candidato eletto. Conclude pertanto che, in base a queste risultanze, non si può affermare che il sistema maggioritario costituisca, normalmente, un pregiudizio per le minoranze.

Il Consigliere Geom. Bionaz fa ancora osservare che, a suo giudizio, è alquanto pericoloso introdurre un sistema nuovo, per la complessità delle operazioni elettorali, e dichiara di ritenere più opportuno di attenersi ad uno dei sistemi di Stato già conosciuti, al fine di semplificare lo svolgimento delle operazioni elettorali e di evitare che si debbano annullare troppe schede. Dichiara di ritenere il sistema maggioritario come il più adatto e il più gradito al corpo elettorale, in quanto lascia all'elettore la massima libertà di scelta; ad evitare poi che una lista entri in maggioranza, si potrebbe abolire il voto di lista. In tal modo gli elettori potrebbero veramente scegliere fra i candidati delle varie liste quelli che essi ritengono più idonei ad essere eletti, e i candidati che avranno raccolto il maggior numero di suffragi entreranno a far parte del Consiglio.

Il Consigliere Sig. Thomasset fa presente di aver studiato un sistema atto, a suo giudizio, a temperare le due forme del sistema maggioritario e del sistema proporzionale. Si tratterebbe di adottare il sistema maggioritario per le votazioni, salvaguardando così la piena libertà di scelta da parte degli elettori e di applicare invece il sistema proporzionale agli effetti dello scrutinio e della ripartizione dei seggi. Per precisare meglio, il Consigliere Sig. Thomasset fa la seguente esemplificazione:

"Supposto che vi siano cinque liste (A, B, C, D, E) ognuna di esse otterrà un dato numero di voti; si divide la somma dei voti delle cinque liste per il numero dei seggi disponibili e si ottiene un primo rapporto-quoziente. Si divide quindi il numero dei voti conseguiti da ogni singola lista per questo rapporto-quoziente e si ottengono nuovi quozienti i quali rappresentano il numero dei seggi spettanti ad ogni lista. Se detti quozienti abbiano frazioni decimali, il numero dei seggi spettanti alle liste è dato dal rispettivo numero intero e, qualora, sommando gli interi, rimanga ancora un seggio disponibile, questo è assegnato alla lista che ha per quoziente il numero decimale con frazione più alta."

Il Presidente Avv. Caveri dichiara di ritenere che il sistema enunciato dal Consigliere Sig. Thomasset debba essere preso in esame ed invita i Consiglieri a formulare eventuali osservazioni in merito.

Il Consigliere Avv. Chanu fa osservare che con tale sistema non si avrebbe praticamente una maggioranza che permetta al Consiglio di funzionare regolarmente.

Il Consigliere Geom. Bionaz e il Consigliere Geom. Arbaney fanno rilevare che il sistema proposto dal Consigliere Sig. Thomasset presenta un altro inconveniente in quanto può avvenire che risultino eletti candidati che abbiano ottenuto un numero inferiore di voti rispetto ad altri candidati di altre liste che rimarrebbero esclusi; in tal caso i risultati delle elezioni non rispecchierebbero più l'esatta volontà del corpo elettorale.

Il Consigliere Geom. Vesan, premesso che l'andamento della discussione non fa prevedere la possibilità di un sollecito accordo sulla questione fra i Consiglieri, propone che, qualora tale accordo non fosse raggiunto, il Consiglio si rimetta alle decisioni degli elettori indicendo apposito referendum fra la popolazione o, quanto meno, fra le nuove amministrazioni comunali.

Il Presidente Avv. Caveri fa osservare che, pur essendo personalmente favorevole, per principio, alla formula del "referendum", non ritiene che la proposta del Consigliere Geom. Vesan possa essere presa in considerazione in quanto il referendum che non è ancora previsto dalle leggi vigenti, troverebbe nel caso specifico particolari difficoltà di formulazione e di pratica attuazione; non solo, ma ritarderebbe ulteriormente l'approvazione dello schema di legge elettorale, la cui emanazione ha carattere d'urgenza.

Il Consigliere Sig. Manganoni contro le affermazioni del Geom. Bionaz circa i vantaggi che presenterebbe il sistema maggioritario, afferma che il sistema proporzionale è il più democratico in quanto consente la rappresentanza nel Consiglio di tutte le minoranze, mentre il sistema maggioritario tende ad escludere una parte delle minoranze stesse e comporta, fra l'altro, una notevole dispersione di voti. Dichiara accettabile, come forma conciliativa delle due tendenze, il sistema misto proposto dal Consigliere Sig. Thomasset.

Il Consigliere Sig. Chabloz, richiamandosi alle affermazioni fatte da taluni Consiglieri nell'adunanza del 28 novembre u.sc. sul carattere essenzialmente amministrativo delle elezioni dei Consiglieri della Valle, fa rilevare che, a parer suo, dette elezioni rivestono anche importanza politica, in quanto ogni partito ha determinati programmi politici ed economici della cui realizzazione si è reso in certo qual modo garante verso una parte più o meno grande del popolo.

Osserva inoltre che non è esatto affermare, come taluno afferma, essere antidemocratica la designazione dei componenti le liste dei candidati da parte delle Segreterie dei Partiti in quanto i membri della Segreteria dei Partiti sono eletti democraticamente da tutti gli appartenenti ai partiti, ed è da ritenersi, pertanto, che siano persone di fiducia. I partiti, d'altronde, hanno tutto l'interesse di includere in una lista di candidati persone capaci e gradite alla popolazione.

Per quanto riguarda la scelta del sistema, il Consigliere Sig. Chabloz, si dichiara favorevole alla forma di sistema misto proposta dal Consigliere Sig. Thomasset.

Su proposta dell'Avv. Caveri, l'adunanza, data l'ora avanzata, è sospesa alle ore dodici e quindici minuti e rinviata alle ore quattordici e trenta pomeridiane.

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Si dà atto che l'adunanza è riaperta alle ore quattordici e quarantacinque minuti, presenti tutti i Consiglieri intervenuti alla riunione del mattino.

Riconosciuta la validità dell'adunanza, essendo presenti oltre i due terzi dei Consiglieri, il Presidente dichiara aperta l'adunanza.

È ripresa la discussione sulla scelta del sistema di votazione e di assegnazione dei seggi per le elezioni dei Consiglieri della Valle.

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Su invito del Presidente, il Consigliere Sig. Thomasset illustra, con opportuni chiarimenti, la forma di sistema misto proposta nella riunione del mattino. Precisa che il voto di lista, secondo questo sistema, è calcolato come voto individuale ad ognuno dei componenti la lista stessa il cui nominativo non sia stato cancellato.

L'Assessore Avv. Page chiede che il Consigliere Sig. Thomasset, al fine di rendere più agevole la comprensione del sistema enunciato, faccia un esempio pratico, in cifre.

Il Consigliere Sig. Thomasset dà l'esempio seguente:

"Si suppongano cinque liste; di cui:

la prima lista (A) ha ottenuto

80.000 voti

la seconda " (B) " "

70.000 "

la terza " (C) " "

50.000 "

la quarta " (D) " "

90.000 "

la quinta " (E) " "

10.000 "

Totale dei voti

300.000

Il totale di 300.000 si divide per il numero dei Consiglieri (31) e dà un primo rapporto-quoziente di 9.687.

Si divide quindi il numero dei voti conseguiti da ciascuna lista per il rapporto-quoziente 9.687 e si ottengono i seguenti nuovi quozienti, che danno, nel loro intero, il numero dei seggi a cui ogni lista ha diritto:

Lista (A) - Voti 80.000 : 9.687 = 8,26

" (B) - " 70.000 : 9.687 = 7,23

" (C) - " 50.000 : 9.687 = 5,16

" (D) - " 90.000 : 9.687 = 9,30

" (E) - " 10.000 : 9.687 = 1,03

La lista (A) ha diritto a numero 8 seggi

" " (B) " " " " 7 "

" " (C) " " " " 5 "

" " (D) " " " " 9 " + 1

" " (E) " " " " 1 "

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Totale 30 seggi + 1

Il trentunesimo seggio è assegnato alla lista (D) in quanto ha come quoziente il numero decimale con frazione più alta."

I Consiglieri Geom. Bionaz, Geom. Arbaney, Avv. Chanu ed altri fanno ancora presente gli inconvenienti derivanti da questo sistema, già rilevati nella riunione del mattino.

I Consiglieri Geom. Arbaney e Sig. Manganoni fanno osservare che con il suddetto sistema potrà essere presentato un numero troppo elevato di liste di candidati, e propongono che si stabilisca un numero minimo di firme adeguato per la presentazione di dette liste.

Il Presidente Avv. Caveri, riferendosi agli inconvenienti lamentati, che il sistema misto proposto dal Consigliere Sig. Thomasset presenterebbe, fa osservare che, purtroppo, nessun sistema può essere perfetto; personalmente dichiara di ritenere che, fra i sistemi presi in esame, il suddetto sia il più idoneo a conciliare le due necessità rappresentate all'inizio della discussione, vale a dire la libertà massima di scelta per l'elettore e la possibilità a tutte le minoranze di essere rappresentate nel Consiglio.

Propone che siano messi in votazione i tre sistemi, nel seguente ordine: proporzionale, misto e maggioritario.

Sorgono divergenze fra i Consiglieri circa l'ordine di votazione dei sistemi suddetti.

Dopo animata discussione, su proposta del Consigliere Sig. Vacher, si decide di procedere anzitutto alla votazione per l'accettazione o meno del sistema misto, proposto dal Consigliere Sig. Thomasset, indi, per il caso in cui detto sistema non sia approvato, si procederà alla votazione per la scelta fra sistema proporzionale e sistema maggioritario.

Sorge breve discussione fra i Consiglieri circa il sistema di votazione che il Consiglio deve adottare nel caso presente.

Il Presidente Avv. Caveri ed altri insistono perché la votazione avvenga a scrutinio segreto al fine di assicurare maggior libertà ai votanti.

Il Consigliere Sig. Manganoni ed altri fanno osservare che non vi è ragione alcuna, nel caso specifico, di ricorrere alla votazione segreta, dato che, per il passato, in casi consimili, la votazione è avvenuta per appello nominale. Il Consigliere Sig. Manganoni osserva inoltre che, a suo giudizio, la popolazione deve poter conoscere la posizione che ogni Consigliere assume nei confronti di determinati problemi.

Il Geom. Bionaz ed altri dichiarano di ritenere che, qualora un Consigliere intenda dare il proprio voto segretamente debba avere il diritto di farlo. Propongono pertanto che, nel caso specifico, la votazione sia segreta, salva la facoltà ad ognuno di dichiarare il proprio voto.

Dopo animata discussione, si procede alla votazione a scrutinio segreto per il sistema misto proposto dal Consigliere Thomasset.

La votazione dà i seguenti risultati:

Voti favorevoli n. 12

Voti sfavorevoli n. 10

È APPROVATO IL SISTEMA MISTO PROPOSTO DAL CONSIGLIERE SIG. THOMASSET COME DA SPECCHIO ESEMPLIFICATIVO SURRIPORTATO.

IL CONSIGLIO

Preso atto di quanto sopra;

Ad unanimità di voti;

Delibera

di dare mandato alla Giunta di predisporre e sottoporre al Consiglio per l'approvazione il nuovo testo del progetto di decreto per le elezioni dei Consiglieri della Valle, in sostituzione del testo approvato dal Consiglio in data 7 giugno 1946, tenendo conto delle decisioni prese in materia dal Consiglio nelle adunanze 28 novembre u.sc. e odierna.

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