Oggetto del Consiglio n. 273 del 17 dicembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 273/XIII - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'acquisto del nuovo locale destinato ad ospitare l'Espace Vallée d'Aoste a Parigi".
Interpellanza
Premesso che la delibera di Giunta n. 3070 del 24 ottobre 2008 ha assegnato a Finaosta S.p.a,. in gestione speciale, il mandato di acquistare e ristrutturare il nuovo locale individuato per Espace Vallée a Parigi, per una somma non superiore a 2.100.000,00 euro;
Visto che l'articolo 1 comma 594 e seguenti della legge 296 del 2006 (Legge Finanziaria 2007) vieta l'acquisto e la gestione da parte delle Regioni di sedi e rappresentanze all'estero, al di fuori di quelle presso gli organi dell'Unione Europea;
Considerato che, aldilà delle rassicurazioni verbali pronunciate dal Presidente della Regione nel corso della riunione del Consiglio regionale del 12 novembre scorso, esistono comunque dei fondati dubbi interpretativi circa l'inapplicabilità di tale norma dello Stato nei confronti della Valle d'Aosta;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere se, indipendentemente dalla liceità dell'acquisto, visto il particolare momento di recessione economica in atto e considerato tale immobile certamente non essenziale né foriero di particolari ricadute benefiche, non ritenga opportuno annullare od almeno sospendere l'operazione di compravendita, in vista anche dell'impegno assunto volto a discutere quanto prima in questo Consiglio regionale il tema dei costi della politica.
F.to: Zucchi - Benin
Président - La parole au Conseiller Zucchi.
Zucchi (PdL) - Grazie, Presidente. Questo argomento è già stato affrontato in questo consiglio il 12 novembre, quando i colleghi di Vallée d'Aoste Vive - Renouveau, in particolare il collega Chatrian ha posto all'attenzione l'acquisto di questo ufficio a Parigi. Il taglio di quella interpellanza era su discorsi diversi rispetto a questa, che vuole affrontare due tipi di diverse sfumature: una dal punto di vista legale, formale, l'altra (per me più importante) dal punto di vista del merito.
Nel corso della discussione e delle risposte sue, signor Presidente, in ordine all'interpellanza posta all'attenzione dal collega Chatrian e colleghi, che verteva su questioni di diverso tipo e che, lo ricordo, riguardavano l'opportunità o meno di passare questo acquisto in questo Consiglio, quindi chiederle perché questo acquisto era stato deciso che fosse posto in essere da parte di Finaosta, piuttosto che passare nel piano acquisti della Regione, lei in questo senso aveva già dato delle risposte, ma si era spinto oltre. E vengo al punto giuridico che desta qualche preoccupazione, cioè il contrasto presunto, potenziale, con la norma della legge finanziaria 2007, che vieterebbe da parte della Regione l'acquisto di immobili per sedi di rappresentanza che siano al di fuori delle sedi UE.
Mi sono andato a rivedere le sue risposte, che hanno anticipato questo argomento che ci preoccupa, e lei sostiene che questa norma non si applichi alla regione Valle d'Aosta, in quanto la legge finanziaria, parlando di Regioni, sembra non doversi applicare al nostro ordinamento a statuto autonomo, pertanto come tale dovrebbe uscire da questo tipo di raccomandazione. Noi ci permettiamo non di dissentire, ma di alzare il livello di guardia, perché comunque una legge finanziaria che comporta un'attenzione sui meccanismi di spesa riteniamo che si debba applicare anche alle Regioni a statuto speciale, perché la legge finanziaria in questo senso ha voluto innestare questa norma proprio per limitare. In questo senso non era una limitazione volta alla nostra Regione, ma più propriamente anche alle altre Regioni, che hanno abusato in passato in acquisti di immobili ad abundantiam, per evitare che ci fossero da parte di altre Regioni (una a caso, la Sicilia che è autonoma come noi) acquisti di vari immobili sparsi nel territorio europeo. Allora in una ottica di invito alla sobrietà, crediamo che questa norma, che ricordo è stata inserita dal governo Prodi, andasse in questa direzione; lei sostiene invece che questo tipo di norma non si debba applicare. Noi riteniamo che è possibile, ma questo presuppone un possibile contenzioso che potrebbe venire posto in essere nel caso in cui si addivenga all'acquisto di questa sede.
Questo è il discorso giuridico formale che ho tenuto ad evidenziare che si allaccia con quello, secondo me più importante, dettato da una questione di opportunità. Già in occasione della discussione sul bilancio, Presidente, ho avuto modo di anticipare questo ragionamento, proprio affrontando la questione più generale e complessa della situazione che stiamo vivendo, della situazione che inviterebbe a una maggiore sobrietà e a un contenimento dei costi, soprattutto visto e considerato che abbiamo tutti quanti deciso, e lei si è impegnato solennemente in quest'aula, di portare in una ottica di condivisione il discorso dei costi della politica al più presto all'esame della commissione presieduta dal collega Rosset e che dovrebbe vedere tutti quanti noi impegnati nell'esame dei pacchetti che riguardano la questione dei costi della politica. Ci chiediamo in questo senso - visto il perdurare di questa crisi, e ci rendiamo conto che quando è stata affrontata questa materia, non erano così delicate le ripercussioni economico finanziarie che si stanno invece verificando e che a detta di tutti gli esperti del settore dovranno perdurare sine die, e che quindi la ricaduta di questa recessione mondiale possa essere grave nei confronti di tutti - se non sia opportuno (è questo il senso della interpellanza) che si sospenda, non che si annulli, io ho scritto si annulli o si sospenda, ma quanto meno si sospenda questa decisione di andare ad investire 2,1 milioni di denaro pubblico per una sede che, a ben guardare, non è così determinante per l'attività della nostra Regione. Anche se si tratta di un acquisto immobiliare che presuppone un buon investimento che avrà dei ritorni, riteniamo che compito precipuo dell'istituzione, a maggior ragione in questo momento, sia quello di verificare come impiegare i soldi della collettività nei confronti del territorio e dei cittadini. E questo allacciato al discorso del ragionamento che dovremo fare sull'impiego delle risorse che sono già state stanziate (3 milioni), a cui potrebbero essere aggiunte altre risorse, per poterle meglio destinare in questo momento di crisi alle necessità che insieme (mi auguro) dovremo andare a verificare di porre in essere per i nostri cittadini.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Merci, M. le Président. Tout d'abord il faut préciser qu'on ne peut pas parler d'achat illicite pour les nouveaux locaux de l'espace Vallée d'Aoste à Paris. Comme cela a été précisé au sein du Conseil du 12 novembre dernier, la norme à laquelle il est fait référence dans l'interpellation (la loi de finances italienne pour 2007) prévoit seulement qu'aux fins de l'achat ou de la gestion des bureaux de représentation à l'étranger ou de la création et de la gestion de l'institut pour la promotion économique, commerciale et touristique, les dépenses soutenues par les Régions et qui par conséquent ne sont pas illicites, pour reprendre l'expression utilisées, ne peuvent être couvertes par des fonds dérivant des transferts de l'Etat. C'est l'unique limitation qui existait sur la finanziaria 2007 et ce n'est pas notre cas. On n'utilise pas de fonds qui sont transférés de l'Etat, c'est ce qui est écrit. La chose a été vue et analysée dans les détails et sur ce point il n'y a pas de problème.
Cela dit, je vous rappelle que la décision du gouvernement régional a été dictée par l'intention du propriétaire des locaux actuellement occupés par l'espace Vallée d'Aoste de vendre tout l'immeuble, ainsi que par les recherches effectuées sur le marché immobilier parisien, afin de trouver un endroit optimal pour notre structure. J'ai déjà exposé le 12 novembre les raisons de l'achat de cet immeuble. Cette acquisition nous permettra de réduire les coûts de fonctionnement de l'espace Vallée d'Aoste, qui consistait jusqu'ici pour une partie essentielle dans la location de l'immeuble. Les ressources disponibles serviront à rendre plus efficace l'action de l'espace, ainsi qu'à développer de nouvelles activités de promotion commerciale e touristique.Cette démarche n'a pas de retombées directes sur l'espace, mais renforce l'image de notre région dans la capitale française et dans toute la France en général. D'ailleurs Finaosta mandaté à cet effet par l'Administration a déjà signé le contrat d'achat de ces nouveaux locaux: le transfert de propriété est prévu à la fin de l'année.
Enfin nous estimons que cette opération doit être considérée en tant qu'un investissement pour faire connaître toujours mieux notre réalité et les produits de notre région sur le marché transalpin, qui présente un intéressant pôle pour l'économie de notre vallée, et non dans le contexte des coûts de la politique. Je partage le fait qu'on aille discuter des coûts de la politique, mais ici il s'agit d'un investissement fait dans une direction. On n'a pas acheté des immeubles n'importe où dans l'Europe, on l'a acheté à Paris pour les raisons qu'on a expliquées. Je crois qu'il y a là un marché et une sensibilité par rapport au discours économique, touristique de la vallée qui est connu et on peut, si le Conseiller voudra bien, donner un rapport sur l'activité qui a été menée à Paris et les résultats des rapports avec Paris. Donc c'est un investissement et heureusement on a choisi une zone très intéressante et j'inviterais, si comme d'habitude les Conseillers participerons à l'Arbre de Noël de Paris, de voir la disponibilité des locaux et le placement pour comprendre quel est le sens de cet acquis, qui va donner des résultats importants pour l'économie valdôtaine. Même les associations des émigrés nous sollicitent depuis toujours d'avoir un point de repère et n'oublions pas que dans ce siège l'association régulièrement tient ses réunions pour examiner avec les responsables...
(Interruption de M. Zucchi, hors micro)
...mais ce n'est pas dans le sens de se réunir pour discuter de problèmes qui ne concernent pas la Vallée d'Aoste, mais de se réunir pour discuter des problèmes concernant les immigrés!
Quelqu'un pourra sous-évaluer ces problèmes, mais pour nous la chose est importante car il y a là des thèmes qui peuvent être partagés et aussi de donner des conseils pour un marché qui se passe à Paris et dans la France.
On estime important cet achat et si on pourra le visiter, on se rendra compte que l'achat a été bien ciblé.
Président - La parole au Conseiller Zucchi.
Zucchi (PdL) - Prendiamo atto che la cosa è stata fatta, però alcune precisazioni. Dal punto di vista legale, sostenere che questi fondi non siano trasferiti dallo Stato mi sembra anche lì una questione di interpretazione, perché allora tutti i fondi di cui disponiamo, bisogna vedere quali di queste parti di fondi sono stati trasferiti a Finaosta in regime speciale. Adesso sostenere che ci siano da parte dello Stato dei fondi trasferiti, pensiamo alla compensazione, voglio dire non possiamo certamente sostenere... è una questione di interpretazione...
(Interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...per carità, la finanziaria l'ho letta anche io, si parla di fondi trasferiti dallo Stato alle regioni, ma lei come fa a pensare con certezza assoluta che questi 2,1 milioni che noi abbiamo trasferito a Finaosta, non facciano parte, in ogni caso dal punto di vista interpretativo, di quella parte di fondi che comunque lo Stato trasferisce alla Regione? Penso alla miriade di altri soldi, oltre ai nove decimi, perché non sono trasferiti. É comunque una questione interpretativa, è una questione tecnica. Ma non era tanto su questo: ormai prendiamo atto che l'acquisto è stato fatto e non è mia intenzione andare a polemizzare; se lo facciamo è perché abbiamo dei dubbi su questa questione, che potrebbero essere anche fondati. Lei, la vediamo sicurissimo per l'aspetto della finanziaria, quindi sulla liceità; noi ne prendiamo atto, ma avanziamo dei dubbi perché riteniamo che sulla questione del trasferimento dei fondi dallo Stato alla Regione ci possono essere dei dubbi interpretativi, che in questo caso imporrebbero una maggiore attenzione.
Venendo poi all'opportunità, è logico che se lei fa il paragone fra quello che c'era prima e quello che c'è adesso, c'è una soluzione migliorativa, perché andiamo a fare un investimento e non paghiamo l'affitto. Ma il dubbio è: effettivamente è così importante fare questo tipo di investimento, non si può trovare una soluzione sobria per soddisfare certe esigenze? Lei mi ha fatto la proposta, io sicuramente avrò il piacere di avere un'analisi dettagliata e approfondita di quelle che sono state e che saranno soprattutto le attività che potranno dare delle ricadute positive per la nostra regione anche a seguito di questo investimento, indipendentemente dall'investimento immobiliare perché sennò non sarebbe opportuno, ma se facciamo questo investimento lo facciamo con delle intenzioni, come ha spiegato, per dare un'accoglienza alle persone che sono lì e soprattutto per fare una attività di promozione turistica.
Abbiamo dei dubbi. L'unica esperienza che ho visto in quella sezione, se lo ricorderà il Presidente Cerise con il quale ho avuto un battibecco, non con lui personalmente: sono andato solamente una volta a Parigi quando ero consigliere comunale ad Aosta, all'Arbre de Noël. Quando la signora qui presente è venuta a chiedere se avevo intenzione di partecipare alla prossima edizione de l'Arbre de Noël, ho decisamente rifiutato perché avevo giurato che non avrei mai più messo piede lì. E le spiego il perché. Perché quando sono andato lì qualche anno fa, ho visto lo sperpero e la costruzione di un qualcosa, ho visto dei pullman che venivano dalla Valle d'Aosta; ho visto dei ricevimenti dove di francesi lì dentro ce ne saranno stati tre o quattro, tutto il resto erano gruppi folcloristici con i pullman organizzati dalla Regione che andavano a Parigi. Quando ho visto quella situazione mi sono profondamente indignato e mi sono rifiutato di entrare in quella occasione, dove c'era praticamente l'esemplificazione della ipocrisia...
(Interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...lei non c'era, non c'entra nulla, sto parlando di una questione che risale a tempo fa, ma non credo che sia cambiata, perché il mantenimento della tradizione va bene, ma ce lo possiamo permettere? Il senso è questo: che in quella circostanza... se lo pagano, mi conforta... magari non tutti...
(Nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...Presidente, in quella occasione ho visto una serie di persone, e lei sa benissimo perché lo sa, che venivano da tutte le parti della regione, dalle società partecipate, collegate, Finaosta, dirigenti, nani, ballerine, cortigiani, tutto: c'era di tutto in quella circostanza e mi sono indignato! Se lo ricorderà il Presidente Cerise, che eravamo lì di fronte, sono rimasto sbigottito, mi sono rifiutato di andare.
Forse memore anche di quella situazione e per evitare che un investimento del genere vada... ma lo dico perché lei mi ha stimolato, mi ha fatto ricordare l'argomento de l'Arbre de Noël, dove ho visto l'elegia della ipocrisia. Sì, mantenere le tradizioni, ma ho avuto la sensazione che lì ci credono pochi di quelli veri. I tempi cambiano, le situazioni evolvono, ci sono forse delle altre priorità e allora su questo punto - tanto ormai la cosa è stata fatta - sarò molto curioso di valutare quale sarà veramente l'attività. Andrò a vedere a spese mie, la prima volta che capiterò a Parigi, magari quando non è stato organizzato con tutti i fuochi di fila dietro, quindi non si fanno vedere le cose quando si arriva in delegazione, cercherò di andare a vedere nell'arco dell'anno.
Oltretutto mi sembra che questo ufficio, lei aveva detto nel corso della discussione del 12 novembre, si trova in rue de Rivoli, ma è una traversa di rue de Rivoli. Rue de Rivoli si conosce in tutto il mondo, una traversa di rue de Rivoli è già diversa; forse da un punto di vista di attrazione e turistico potrebbe essere diverso se si vuole veramente puntare su una vetrina, che testimonia la presenza della Valle d'Aosta nella capitale francese. Ormai la cosa è stata fatta, a questo punto vediamo cosa saranno in grado di fare i nostri amici che saranno impegnati a Parigi e quindi speriamo in bene.