Oggetto del Consiglio n. 242 del 27 novembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 242/XIII - Ritiro di mozione: "Interventi per il ripristino di strade regionali dimesse da destinare al transito pedonale e ciclabile".
Mozione
Preso atto che la percorrenza delle arterie principali rappresenta un serio rischio per i ciclisti, rischio che è particolarmente accentuato nei tratti di galleria;
Constatato che sulla statale 26, come su alcune strade regionali, si potrebbe, senza particolare difficoltà, utilizzare la precedente sede viaria, attualmente dismessa, per il transito delle biciclette. A titolo esemplificativo si segnala la galleria di Arvier-Leverogne-Avise;
Verificato che alcuni tratti delle sopracitate strade dismesse versano in profondo stato di degrado;
Considerato che il ripristino al transito pedonale e ciclabile dei summenzionati tratti di strada rappresenterebbe, oltre ad una utilità per pedoni e ciclisti, un importante intervento di riqualificazione ambientale, senza rilevanti oneri finanziari;
Il Consiglio regionale
Impegna
la Giunta regionale a:
1) promuovere il censimento della situazione delle strade dismesse in seguito all'esecuzione di varianti su strade statali e regionali;
2) promuovere un programma d'intervento che ne favorisca il ripristino, stabilendo un ordine di priorità in relazione al maggior contenimento del rischio e al miglioramento ambientale che l'intervento comporta.
F.to: Cerise Giuseppe - Bertin - Chatrian - Louvin - Morelli Patrizia
Président - La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.
Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président. Questa mozione si propone di impegnare la Giunta a mettere in atto una serie di iniziative che sono complementari fra di loro, con un duplice obiettivo: uno, quello di migliorare la sicurezza stradale da un lato e favorire il recupero ambientale di alcuni siti particolarmente degradati che allo stato attuale non contribuiscono certamente a favorire una immagine positiva della nostra regione. Credo che tutti noi abbiamo potuto verificare l'oggettivo rischio che comporta la presenza sempre più numerosa di ciclisti sulle strade di grande percorrenza in particolare, rischio che poi ognuno di noi vede in una ottica diversa quando pedala rispetto a quando è al volante e viceversa. Negli scorsi anni ho vissuto le due esperienze e posso dire che il rischio è più o meno elevato, anche a seconda del comportamento e del rispetto delle regole sia da parte di chi pedale che di chi è al volante. Ma indipendentemente da questa variabile, credo che il rischio sia fortemente accentuato nei tratti in galleria, ad esempio le gallerie di Arvier, di Leverogne, di Avise sono pericolose sotto questo aspetto. L'altro aspetto che vogliamo porre all'attenzione di questa Assemblea è lo stato di degrado in cui versano alcuni tratti di strada dismessi, in seguito alla realizzazione di gallerie o altre varianti alle arterie precedenti, alcuni di questi tratti anche di particolare interesse paesaggistico, e che crediamo che con modesti interventi a limitati costi potrebbero essere riqualificati e destinati ad aree di sosta, percorsi pedonali e ciclabili. Il bilancio di questi interventi sarebbe sicuramente positivo, se si considerano gli importanti risultati che si possono ottenere sotto il profilo del recupero ambientale e paesaggistico e della sicurezza, e la conseguente restituzione alla fruizione da parte dei cittadini di un bene comune rispetto ai contenuti impegni finanziari che sono necessari a questo. Noi vogliamo pertanto con questa mozione impegnare la Giunta su una proposta costruttiva sicuramente utile e formulata nell'esclusivo interesse del bene comune.
Vorrei citare come esempio il progetto di pista ciclabile della Comunità Monte Emilius - alcuni lotti già realizzati, alcuni in fase di realizzazione - che parte da Sarre e Jovençan nella parte alta, per arrivare al confine di Fénis e Chambave, sulla parte bassa, e che coinvolge tutto il centro valle, e poi dal confine di Fénis e Chambave è in atto il progetto della Comunità Montana Monte Cervino, che va a connettersi con questo. Ecco questi interventi per una buona parte sono stati realizzati su delle strade in qualche modo riqualificazione delle strade esistenti, strade poderali, strade dismesse, eccetera, e credo che nei lotti che sono stati realizzati danno anche una certa immagine e raccolgono un buon consenso da parte di chi vuole andare a farsi la sua pedalata ma anche una passeggiata a piedi. Dunque l'impegno che chiediamo è quello di promuovere un rilievo della situazione delle strade dismesse in seguito alla realizzazione di varianti su strade regionali, statali e non so se comunali (un rilievo potrà portarci meglio a conoscenza di qual è la situazione) e promuovere un programma di intervento che ne favorisca il ripristino. Sappiamo che non si può fare tutto e subito, dunque questo programma dovrebbe stabilire poi anche secondo le disponibilità un ordine di priorità, che chiaramente dovrebbe essere definito in relazione al maggior contenimento del rischio e al miglior recupero ambientale che ne deriva. Sappiamo che detto così può sembrare abbastanza semplice. Sicuramente trascina qualche problema che è relativo alla competenza e alla proprietà di alcuni di questi tratti di strada, che possono variare da regionali a comunali, dell'ANAS e quant'altro, sia in termini di proprietà che di competenza, dunque il tutto dovrà essere coordinato. Comunque non per questa difficoltà che c'è, dobbiamo rinunciare a guardare in prospettiva su un intervento come quello che proponiamo.
Président - La discussion générale est ouverte.
La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Viérin Marco.
Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Grazie, Presidente. Ringrazio anche il collega Cerise e gli altri firmatari di questa iniziativa perché è un argomento al quale la Giunta e la maggioranza sono sensibili, cioè cercare di eliminare eventuali rischi o diminuire sempre più i rischi anche per l'attività ciclabile in Valle, come anche il fatto di recuperare o dare maggiore efficienza a recuperi ambientali possibili. Questo tema però è un po' complicato anche da un punto di vista normativo, perché questi tratti sono per la maggior parte conseguenti a interventi sulla rete viaria dell'ANAS ed eventualmente a tratti ex ANAS recentemente dismessi e quindi trasferiti alla Regione, come l'ex statale per la Valle del Lys la 505, l'ex statale per la Valtournenche la 405, l'ex statale per Cogne la 507. Fatto questo ragionamento, nella prefazione della iniziativa viene richiamata soprattutto la SS 26, il tratto che va da Aosta verso Courmayeur, lì abbiamo nel dettaglio quattro tratti che sono già stati by-passati rispetto alla vecchia strada, di cui due sono già stati trasmessi formalmente come reliquati ai Comuni e agli enti locali interessati, perché il nuovo codice della strada prevede che questi tratti siano trasferiti agli enti locali. Qui si complica la questione, perché gli enti locali poi dovranno fare loro stessi dei ragionamenti sia per quello che sono le gestioni e gli interventi da farsi anche in indirizzo a quanto detto (che è condivisibile) dal collega Cerise. Per quel che attiene la Regione, la legge regionale 26/2006 prevede all'articolo 4 un analogo dispositivo come del resto la legge nazionale, il codice della strada di declassificazione automatica, che ha già trovato applicazione in due casi. Sono stati trasferiti al Comune di Villeneuve il primo tronco della strada di Valsavarenche in corrispondenza del passaggio a livello e al Comune di Avise il tratto iniziale della strada regionale di Cerellaz. Anche qui c'è un discorso di interessamento degli enti locali. Posso essere anche più preciso, perché sono dati che possono servire: i due tratti che l'ANAS ha trasferito agli enti locali sono i due tratti a monte verso Courmayeur e due gallerie a monte, quella di Avise e l'altra.
Quindi fatte queste considerazioni, ci sembra più opportuno rispetto a redigere un programma di interventi o quant'altro, fare una forte riflessione con gli enti locali interessati e con l'ANAS sulla destinazione finale dei predetti reliquati, perché se poi abbiamo visioni diverse alla fine il risultato pratico sarebbe non quello che tutti noi auspichiamo. Pertanto chiedo ai colleghi presentatori, visto che condividiamo le sensibilità, se possono ritirare questa iniziativa, tenendo conto che mi prendo l'impegno di poter venire in aula in primavera e fare un ragionamento riprendendo questa situazione, ma avendo dati più definitivi sulle intenzioni degli enti locali. Questa è la richiesta che faccio anche a nome della maggioranza, altrimenti ci asterremo perché non è che non condividiamo gli obiettivi.
Président - Est-ce que je peux fermer la discussion générale? La discussion générale est fermée.
La parole au Conseiller Cerise Giuseppe.
Cerise G. (VdAV-R) - Merci, M. le Président. In seguito ad alcuni approfondimenti che avevo fatto, già nell'illustrare la mozione avevo messo in evidenza alcuni aspetti di difficoltà burocratici e di responsabilità varie che si intersecano in questo contesto. Potrei anche vedere di ritirare la mozione, se c'è un impegno dell'Assessore a promuovere questo incontro fra l'ANAS (per quanto di sua competenza) e gli enti locali - alcuni colleghi interessati a questo ragionamento li avevo sentiti - e poi riferire in Commissione sulla evoluzione di questi incontri e dare seguito all'impegno che l'Assessore ha annunciato nei primi mesi dell'anno di riferire a questa Assemblea.
È chiaro che se questi impegni saranno disattesi, saremo nuovamente là a riproporre in termini molto più stringenti gli impegni che chiediamo alla Giunta in questo senso.
Président - La parole à l'Assesseur aux ouvrages publics, à la protection des sols et au logement public, Viérin Marco.
Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Ringrazio i presentatori della iniziativa, in particolare il relatore Cerise e riconfermo che nei primi mesi dell'anno, entro la primavera, potremo raccogliere tutti i dati che già abbiamo, perché è questo il concetto: è inutile che diamo degli incarichi per fare una ricerca, quando lo possiamo fare internamente, risparmiando anche delle risorse. Quindi lo faremo quando avremo questa mappatura che interessa quattro o cinque enti e potremo come Assessorato fare un incontro fra tutte le parti interessate e vedere se abbiamo qualche opportunità, tenendo conto di tutti i fattori di rischio, perché Cerise lo ha detto chiaramente, abbiamo in parecchi tratti dei fattori di rischio naturali che sono geologici, di frana o caduta massi. Quindi è anche un discorso di difendere l'incolumità delle persone che utilizzano eventuali opere che noi andiamo a realizzare.
Questo è il ragionamento che dobbiamo fare e su cui essere molto attenti. Io la ringrazio e ci aspetteremo su questo argomento di qui a qualche mese.
Président - Si j'ai bien compris avec cet engagement de l'Assesseur la motion est retirée.
Le Conseil prend acte.
Chers collègues, nous avons achevé les travaux de cette séance, je vous rappelle que le Conseil est convoqué pour lundi 1er décembre à 15 heures 30.
La séance est levée.
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La réunion se termine à 12 heures 15.