Oggetto del Consiglio n. 61 del 24 settembre 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 61/XIII - Interpellanza: "Acquisizione da parte della Regione della maggioranza delle azioni della Società Cervino S.p.a.".
Président - Les points n° 23 et n° 24 sont renvoyés à demain. Point n° 25 à l'ordre du jour.
Interpellanza
Acclarata l'importanza del comprensorio sciistico della Valtournenche e del ruolo strategico di Breuil-Cervinia nello stesso;
Appreso dai media nei primi giorni del mese di agosto 2008 che l'Amministrazione regionale ha provveduto ad acquisire il 64,98% delle azioni della Cervino Spa, società che gestisce gli impianti di risalita di Breuil-Cervinia;
Constatato che l'Assessore al Turismo non ha ritenuto importante informare la Commissione competente di tale decisione, pur essendo iscritto all'ordine del giorno di tale commissione, riunitasi il 29 luglio 2008, un punto inerente alle linee strategiche dell'Assessorato in ambito turistico;
Visto che i costi dell'operazione vanno ben al di là dei 3 milioni di euro necessari per rilevare le azioni ma si renderanno necessari lavori di ristrutturazione degli impianti che comporteranno investimenti che ad oggi sono stimati superiori ai 20 milioni di euro;
Rilevato che si era prospetta l'ipotesi di una cordata di imprenditori locali, prontamente smentita dal Presidente di Finaosta che negava le possibilità reali di tali imprenditori di far fronte agli impegni complessivi di ammodernamento degli impianti;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Regione per sapere:
1) perché non si sia maggiormente valorizzato il ruolo dell'imprenditoria locale nella definizione di tale operazione e come si intenda recuperare la partecipazione dei soggetti privati;
2) sulla base di quali progetti e prospettive di sviluppo della Stazione si sia provveduto a procedere in tempi così stretti all'acquisto;
3) se vi sia allo studio un piano per ricondurre ad un'unica Società a partecipazione pubblica regionale le diverse Società di gestione degli impianti di risalita in cui l'Amministrazione regionale è l'azionista di maggioranza.
F.to: Donzel - Fontana Carmela
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Grazie, Presidente. Durante l'estate si sono verificate delle emergenze... sembra che ormai da tempo viviamo in un clima di emergenza totale in Valle d'Aosta! Ci si chiede come mai ci si è ridotti in queste condizioni di emergenza in qualsiasi settore e quindi rispetto ad alcune scelte che sono state compiute in questa condizione di emergenza, che giustificava il fatto di non discutere neanche in commissione dell'acquisizione importante degli impianti di Breuil-Cervinia, non essendoci stata la possibilità di un dibattito... solo attraverso piccole notizie riportate sulla stampa sono stato additato come colui che avrebbe voluto chiudere l'attività sciistica di Cervinia e impedire che la stazione e tutta la Valtournenche beneficiasse degli impianti di sci. Devo dire che l'atteggiamento è piuttosto curioso; quello che si voleva far capire... chiaramente condivido quello che hanno detto molti assessori questa mattina - che non è certo sui giornali che si deve discutere di certe scelte delicate -; è però vero che se altri luoghi non ci sono dati, qualche piccola rimostranza la facciamo attraverso la carta stampata.
Cos'è che muove questa interpellanza? Innanzitutto una riflessione che, a mio avviso, è doverosa in Val d'Aosta: abbiamo deciso in Valle d'Aosta di acquisire tutte le possibilità di espressione dell'imprenditoria sotto le ali dell'Amministrazione regionale o abbiamo ancora la volontà di tentare fin dove è possibile di dare spazio all'iniziativa privata? Questa è una domanda a cui deve essere data una risposta, perché tutte le iniziative di entrambi gli schieramenti in campagna elettorale andavano nell'idea di chiedere alla politica di fare un passo indietro, per dare spazio alla società civile. Per noi era importante che in una gestione come quella degli impianti figurassero dei soggetti privati, perché spesso, quando ci si trova con i manager pubblici a gestire delle realtà imprenditoriali, le logiche di mercato cominciano a venir meno, soprattutto quando la politica interviene a controllare queste società.
L'altro aspetto - che non è meno importante - è che al fine di radicare le imprese su certi territori, è importante che esse facciano parte di un sistema: se le imprese che operano nel comprensorio della Valtournenche non interagiscono con il sistema degli impianti, è anche vero che in situazioni di difficoltà possono tranquillamente fare altre scelte e lasciare gli investimenti della Valle d'Aosta.
L'altra questione è che non è chiaro, ovviamente essendo stata fatta la scelta in una situazione di emergenza, quale sia il piano che sta dietro queste scelte; forse in questi giorni e di nuovo attraverso interventi che sono fatti fuori dalle sedi istituzionali, si adombra l'idea di una grande società che raccolga in sé tutte le società che in questo momento gestiscono gli impianti della Valle d'Aosta. Sarebbe quel processo di semplificazione che è stato annunciato anche per le AIAT... però le due cose sono piuttosto diverse fra di loro. Rispetto a questa scelta si è fatto poi fra l'altro riferimento alla necessità di salvare anche la proprietà in termini di valdostanità, e vorrei ricordare qui cosa ha scritto recentemente Gad Lerner in relazione al falso mito del patriottismo, riferito alla "vicenda Alitalia". Diceva Gad Lerner: "Se si dà per scontato che la sopravvivenza della compagnia di bandiera rappresenti una priorità vitale della nostra economia, ne consegue che le alterazioni delle regole di mercato e gli esborsi di denaro pubblico siano tollerabili come male minore, necessario per il perseguimento di una non meglio precisata strategia paese. In fondo anche stavolta pagheremo senza accorgercene". E più avanti puntualizza: "Una visione meramente liberista sarebbe irresponsabile, ma di qui a illudersi che le crisi aziendali si superano ricorrendo al finanziamento pubblico..." - in questo caso a "mamma Regione" - "...è chiaro che di questo passo non si andrà molto lontano!". Chiediamo che su queste come altre vicende che seguiranno, ci sia ampio coinvolgimento, ampia possibilità di intervenire prima che le decisioni siano assunte, di modo che invece di uno sterile dibattito sulla carta stampata, ci sia la possibilità da parte di tutti di dare il proprio contributo alle scelte che vengono compiute.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Merci, M. le Président.
Pour la première question de cette interpellation: "perché non si sia maggiormente valorizzato il ruolo dell'imprenditoria locale nella definizione di tale operazione e come si intenda recuperare la partecipazione dei soggetti privati", vous devez savoir que, dans le cadre du rachat de la majorité du capital social de la Cervino S.p.a., l'Administration régionale et Finaosta ont tenté pendant plus d'une année de favoriser l'intervention de structures privées et ont, pour ce faire, apporté leur appui aux négociations avec les entrepreneurs qui s'étaient dit intéressés. La seule négociation concrète qui a été engagée, a eu comme protagonistes des groupes privés extérieurs à la Région, à savoir: d'une part, la société des remontées mécaniques de Zermatt et, de l'autre, des actionnaires minoritaires de la Cervino S.p.a., face aux vendeurs du paquet d'actions majoritaire. Les discussions se sont poursuivies sans qu'aucune proposition acceptable par les différentes parties, vendeurs et acheteurs, ait jamais été formalisée. Par ailleurs les différentes solutions envisagées comportaient toutes d'importantes interventions financières et patrimoniales de la part de la Région, c'est-à-dire eux achetaient et la Région payait. Pour autant que la Région et Finaosta sachent, aucun représentant de l'entreprenariat local n'a jamais présenté aux vendeurs du paquet d'actions majoritaire de la Cervino S.p.a. la moindre proposition d'achat formelle; donc, au-delà des intentions, jamais - pour ce qui est de ma connaissance ou de celle de Finaosta - des entrepreneurs n'ont formalisé. La porte reste cependant ouverte à la participation des structures privées, des particuliers peuvent soit racheter toutes ou une partie des actions que contrôle désormais la Région - via Finaosta -, soit souscrire à une prochaine augmentation de capital, ce qui en proportion de parts acquises leur permettra de participer activement à la gestion de la société. Evidemment pour acheter, il faut avoir des projets qui sont partagés de la part de la Région et surtout de la Commune de Valtournenche.
Pour ce qui est du second point: "sulla base di quali progetti e prospettive di sviluppo della Stazione si sia provveduto a procedere in tempi così stretti all'acquisto", la Région et Finaosta ont décidé d'acquérir sans attendre la majorité du capital social de la Cervino S.p.a., et ce parce que, vu l'échec des négociations avec les deux seuls interlocuteurs intéressés, la situation financière de la Cervino S.p.a. était telle que l'ouverture du domaine skiable de Cervinia pouvait s'en trouver compromise, ce qui jetait une ombre considérable sur la saison hivernale 2008-2009. Je rappelle que le domaine skiable de Cervinia, qui est associé à ceux de Valtournenche et de Zermatt, est le plus étendu de la Vallée d'Aoste et que, compte tenu de ses problèmes financiers, la société avait besoin d'une forte injection de capitaux. La programmation financière sur laquelle s'est fondée l'opération, tient compte de tous les investissements jugés nécessaires au maintien de l'entreprise et sa modernisation. Si on veut, ici on peut voir tous les investissements dans le détail.
Pour ce qui est de la dernière question: "se vi sia allo studio un piano per ricondurre ad un'unica Società a partecipazione pubblica regionale le diverse Società di gestione degli impianti di risalita in cui l'Amministrazione Regionale è l'azionista di maggioranza", comme on avait déjà dit, pour le moment nous n'avons aucun plan concret pour la création d'une unique société regroupant les sociétés de gestion et de remontées mécaniques, mais évidemment on cherche d'analyser tous les bénéfices et les problèmes qu'une société unique peut avoir. Vous l'avez dit tout à l'heure, c'est-à-dire une seule société évidemment a des aspects positifs, mais est sûrement une société qui va se placer dans la concurrence internationale; donc une société de ce genre ne pourra pas bénéficier des contributions que jusqu'à présent nous accordons à toutes les sociétés, sauf deux: Cervinia et Courmayeur. Aujourd'hui, pour toutes les autres stations de ski, nous intervenons à hauteur de 80% sur les investissements, s'il y a une société unique, ça pourra être mis en discussion; donc le dossier est lourd et très intéressant.
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Ravviso la necessità di ribadire, pur ringraziando l'Assessore per la risposta che ha fornito in questa sede, che non è impossibile convocare - anche con una certa urgenza - le commissioni competenti, che le cose che vengono qui, oggi, riferite, ovviamente con ampio ritardo rispetto a quelle decisioni, potevano essere riferite in quelle sedi più opportune, in quanto questo mi sembra sia stato l'impegno di un rapporto proficuo e costruttivo fra chi fa maggioranza e chi fa minoranza. Questo mi sento assolutamente di ribadirlo: alla luce di come questa materia sia oggetto di studi e di verifiche, sarebbe opportuno che di queste cose fossimo informati, in modo che quando ci troveremo - e ne sono convinto, purtroppo - ad esaminare di nuovo una situazione di emergenza, non sia che una persona sola decida per tutti, ma che tutti insieme siamo consapevoli di questi importanti investimenti che vengono fatti con la speranza di rilanciare il turismo in Valle d'Aosta.