Oggetto del Consiglio n. 3315 del 20 febbraio 2008 - Resoconto
OBJET N° 3315/XII - Communications du Président de la Région.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Chers collègues, je veux au début de cette séance dédier une petite réflexion sur les événements internationaux de ces derniers jours, c'est peut-être la première fois que je le fais lors de mes déclarations, mais j'y tenais à souligner que dimanche le Premier Ministre Hashim Thaci, lors d'une séance extraordinaire du Parlement de la Province serbe du Kosovo, a proclamé l'indépendance du Kosovo. Depuis longtemps les habitants du Kosovo, Province serbe dans laquelle les Albanais sont majoritaires, à plus de 90% réclament l'indépendance de leur territoire. Le peuple kosovar a tout le droit d'affirmer son droit d'autodétermination et j'ai été heureux d'apprendre que l'Union européenne a approuvé samedi l'envoi de "EULEX Kosovo", une force de police et de justice de 2.000 hommes, qui prendra le relais des Nations Unies aux termes d'une période transitoire de 120 jours suivant l'indépendance. La cause du peuple kosovar, qui a eu pas mal des contacts avec la Vallée d'Aoste dans l'après-guerre, quand elle était une Région autonome dans le cadre de l'ex Jugoslavie - et personnellement j'ai suivi le parcours à Montecitorio et par la suite à Bruxelles de cette requête d'indépendance -, doit être soutenue et accompagnée et j'espère personnellement que l'UE sera à même de trouver un accord unitaire pour relever ce défi.
Jeudi 14 février il y a eu la cérémonie d'inauguration de l'année académique 2007-2008 de l'Université de la Vallée d'Aoste. Je voudrais rappeler que notre Université confirme son attrait aussi pour l'année académique en cours, les étudiants inscrits sont aujourd'hui 1.264 dont 1.139 à des cours de maîtrise, 51 à la SSIS et 74 à des parcours "post lauream". Les étudiants non résidants en Vallée d'Aoste sont au nombre de 189 et donc on peut souligner une légère augmentation de ceux qui viennent de l'extérieur. Au cours de mon intervention j'ai rappelé les lignes directrices que nous avons tracées au cours de ces derniers mois, des lignes qui évoquent, d'une part, l'autonomie de l'Université et, d'autre part, son ancrage à la réalité valdôtaine par une série d'arguments forts, qui nous reviennent de notre histoire: la francophonie, le fédéralisme et la vocation à l'ouverture européenne.
J'ai même rappelé l'importance de la Caserne "Testafochi", j'ai confirmé que nous sommes en train de procéder à grande vitesse, l'Assessorat du territoire est en train de suivre l'étude de faisabilité pour le projet qui donnera une nouvelle dimension à la caserne, projet qui rentrera dans le cadre de l'accord de programme à signer avant le 22 mai prochain. J'ai également lancé un appel à la Commune d'Aoste pour poursuivre cet important projet, qui nous a été confirmé par le Syndic d'Aoste Grimod.
Infine si è tenuta lunedì scorso l'Assemblea dei soci della "Casino de la Vallée S.p.a.", che ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione. Come stabilito dal Governo regionale, nella medesima giornata Enrico Cheillon e Riccardo Varvello sono stati indicati rispettivamente quali nuovo Presidente e Amministratore delegato. Il Consiglio sarà inoltre composto da Walter Lillaz (vice Presidente) e dai Consiglieri Roberto Oggiani e Sergio Vitali. Per garantire il passaggio di consegne il "CdA" diventerà operativo dal 1° marzo. Le nomine sono state fatte su indicazione della Giunta regionale, che ha proceduto in conformità a quanto previsto dalla legge regionale n. 36/2001. La decisione del Governo regionale è quindi stata assunta, come mi ero impegnato a fare in quest'aula durante l'ultima seduta del Consiglio, dopo che lo stesso Governo si era espresso in IV Commissione martedì 12 in merito alle proposte di legge n. 198 e n. 200. Ho qui lo sbobinamento della seduta del 7 febbraio e non c'è alcun dubbio, lo dico a chi ha polemizzato sui giornali dicendo che non avevo rispettato i patti, che avevo detto qui - è virgolettato -: "posso prendere l'impegno che fino a quella data..." - la data della convocazione della Commissione - "... le nomine non ci saranno", questo era un impegno ufficiale che ho assunto in questa aula.
Depuis 10 heures 11 c'est le Vice-président M. Lanièce qui remplit les fonctions de Président de la séance.
Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Facciamo un breve commento a quanto annunciato dal Presidente - che peraltro abbiamo già appreso dagli organi di stampa -: l'avvenuta nomina del nuovo quintetto - "nuovo" lo dico fra virgolette - che sta al vertice del Casinò. Una logica che sinceramente non riusciamo a capire è quella che ha portato all'individuazione dei 5 personaggi che sono stati messi nel Consiglio di amministrazione; l'unico criterio che ci pare rinvenibile con una certa semplicità è quello di una lottizzazione, di una spartizione razionale fra le parti che concorrono alla maggioranza regionale. Come detto altre volte, ha prevalso la logica della appartenenza e non della competenza per cercare di individuare coloro che meglio potevano scaldare le 5 poltrone d'oro del Casinò. Siamo purtroppo convinti che questo metodo non giovi al rilancio di un'azienda, che è ormai il fanalino di coda dell'Italia, che soffre anche a livello europeo e che in questo stato di cose sta peggiorando a causa delle pesanti interferenze politiche che ci sono state in tale legislatura. Credo che la "Giunta Caveri" abbia collezionato in questi anni con l'ausilio del super Assessore Marguerettaz un singolare primato: quello di avvicendare il maggior numero di persone alla guida di tale società, di utilizzarle e "bruciarle" anche sulla base di certe competenze, che potevano essere anche prestigiose, perché non hanno potuto esprimere a causa delle interferenze subite... e ovviamente oggi si cimenteranno questi 5 nomi in un'impresa assolutamente ardua, difficile perché non ha i presupposti per poter risollevarsi dalla situazione in cui versa. Il nostro gruppo ha presentato tempestivamente una soluzione, si è permesso di indicare una strada, senza avere la presunzione di dire che questa è la verità, assolutamente no; siamo liberali e, di conseguenza, non abbiamo presunzioni come qualcun altro pensa di avere. Avevamo chiesto, attraverso una risoluzione unanimemente condivisa e cofirmata da tutti i gruppi dell'opposizione, che la Giunta procedesse alla nomina solo dopo l'approvazione o la reiezione di 2 proposte di legge, che saranno all'esame nel corso di questa seduta. Il Presidente non solo non ci ha ascoltato, ma è andato avanti "a tambur battente", procedendo secondo una logica di equilibrio politico partitico che deve riuscire a tenere in piedi quella sua Giunta traballante, che in questi 2 anni ha cercato di amministrare una Regione che chiede ben altre risposte dalla classe politica dominante. La sua Giunta regionale si è distinta - vedi "Il Sole 24Ore" e altri giornali locali e nazionali - per una grande capacità nel nominare le persone sia per numero, sia per spesa ponderosa che grava sui bilanci pubblici. Lei, Presidente, penso che sarà ricordato per sua questa "capacità", purtroppo le persone nominate non hanno sempre l'autorevolezza e la possibilità di dimostrare le loro professionalità nei luoghi dove sono state indicate e il Casinò di Saint-Vincent è un'azienda che ha subito pesantemente questa logica spartitoria, di cui voi come politici decisori ve ne assumerete fino in fondo tutte le responsabilità.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Intanto una precisazione, perché il Presidente Caveri si era impegnato in questo Consiglio, se noi ritiravamo quella risoluzione sul Casinò, a rinviare le nomine a dopo l'esame delle 2 proposte di legge. È venuto poi in Commissione a dire: "siamo d'accordo a discutere queste proposte di legge, ma non per quanto riguarda le nomine che effettueremo a spron battuto". Noi 3 avevamo capito un'altra cosa: che prima si esaminavano le proposte di legge e poi si sarebbero fatte le nomine, anche perché tutto l'impianto almeno da parte nostra partiva dal presupposto che con il vecchio Consiglio di amministrazione abbiamo perso un sacco di tempo, abbiamo chiesto le dimissioni di quel Consiglio di amministrazione, le dimissioni sono state date e accolte con 2 anni di ritardo, alla vigilia del rinnovo del Consiglio regionale; la nostra proposta era di nominare una figura monocratica, un commissario, un amministratore delegato ed è per quello che erano state depositate le 2 proposte di legge per modificare la legge istitutiva della "Casinò S.p.a." e lo Statuto, traghettare con questa figura al Casinò al nuovo Consiglio regionale. Traghettare il Casinò con un vincolo di mandato ben preciso a questa figura e i vincoli erano che: in 4-5 mesi non si potevano decidere grandi cose, ma si poteva decidere sul contratto unico per la Casa da gioco che riguardi tutti i dipendenti e non 4 contratti di lavoro, sulla rimozione di chi gestisce all'interno il Casinò perché gestisce dismissioni e assunzioni in modo assolutamente clientelare e non confacente agli interessi e alle necessità della Casa da gioco e questa figura doveva dare mandato per dare piena applicazione al disciplinare che abbiamo approvato 2 mesi fa, alla scadenza del 2007, disciplinare - ne parleremo al punto n. 9 dell'ordine del giorno - che appena approvato già non viene attuato per quanto riguarda il controllo delle mance, che è uno dei punti delicati e nodali di una nuova gestione della Casa da gioco.
Ora queste nomine - è già stato detto dal collega Tibaldi - sono nomine non di competenza, ma di appartenenza, sono nomine di persone - almeno per quanto riguarda 4 di loro - che non conoscono la Casa da gioco, mentre da anni continuiamo ad insistere nel dire che la Casa da gioco non è un'azienda normale, va diretta da persone competenti e non nominate in base alle appartenenze politiche, perché questo significa che prima che il Consiglio nuovo della Casa da gioco sia in grado di decidere alcune cose perlomeno passerà un anno (ad essere ottimisti). Per un altro anno ci troveremo di fronte ad un periodo di gestione della Casa da gioco con dirigenti che dovrebbero essere stati rimossi da mesi e invece ancora una volta comanderanno più di prima, senza che questo Consiglio di amministrazione sia in grado di percepire le decisioni da prendere per rinnovare l'intera gestione della Casa da gioco, perché è lì il presupposto! È lì che bisogna intervenire, è all'interno della Casa da gioco: possiamo decidere tutte le cose che vogliamo, non serve a niente se non rimuoviamo le direzioni interne della Casa da gioco che operano sulla stessa, con pressioni, indicazioni e ordini che arrivano dall'esterno e nulla hanno a che fare con gli interessi della Casa da gioco e della Valle d'Aosta!
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Solo una battuta sul Kosovo. Credo sia l'ennesima dimostrazione che in questa Regione c'è chi pensa all'autodeterminazione dei popoli purché siano lontani da noi. Quando c'è l'autodeterminazione del popolo di Carema e di Noasca, l'atteggiamento cambia penosamente.
Passando "all'argomento Casinò", prendo atto di una delle scelte più chiare che si potessero fare. Siamo una maggioranza politica che ha drammatiche necessità elettorali e facciamo una scelta di piena lottizzazione e questo non è solo grave per quanto già detto da altri colleghi, ossia che non sono stati scelti per merito, ma per capacità di rendere dal punto di vista elettorale, ma perché all'interno della Casa da gioco queste persone saranno ostaggio proprio dei meccanismi che invece dovrebbero essere combattuti per risanare il Casinò, mi spiego. Da una parte la troppa vicinanza con il Casinò, persone che vivono qui, che hanno conoscenze qui, che sono radicate qui, anzi nel caso del Presidente appena nominato del Consiglio di amministrazione talmente radicato nel Casinò per esserci stato lui, ma casualmente perché con lo stesso cognome abbiamo un controllore della Casa da gioco, dipendente regionale... abbiamo 2 dipendenti: uno che lavora alle casse e uno che lavora all'Ufficio clienti che alla domanda ieri che ho fatto al Direttore del personale mi ha detto: "sì, dovrebbero essere i figli del nuovo Presidente, ma forse c'è anche un cognato....", siamo a questi livelli che abbiamo messo un Presidente che già di per sé il nepotismo lo impersonifica pienamente! L'altra motivazione... che si dovrebbe cercare di mettere in difficoltà riguarda le interferenze esterne... ossia la politica che, al posto di occuparsi di Casinò come azienda, si occupa di Casinò per piazzare una serie di opportunità per sé o per la propria parte politica. Questi allora sono i "figli" di queste 2 scelte che sono state fatte e che invece dovrebbero essere combattute; noi ci aspettiamo dei risultati ancora peggiori, perché non sono nelle condizioni di dare conto.
Per chiarezza e per iniziare a spiegare la proposta di legge che andremo a discutere in questa seduta consiliare, in altri tempi il Presidente della Giunta - parlo del 1999 - quando si passò dal Commissario unico alla Gestione straordinaria a 3, interpellò i partiti politici su 2 questioni, ci disse: "devono essere 3 persone con queste caratteristiche, una deve essere capace del "marketing", l'altra nell'organizzazione aziendale, l'altra nei rapporti con lo Stato", ci diede delle indicazioni: "non devono essere Valdostani e comunque non collegati in alcuna maniera con la Casa da gioco", per evitare i condizionamenti che le "lobbies" interne, la parcellizzazione sindacale... che gli interessi che ci sono stratificati possano condizionare l'operato di questi. È chiaro che c'era una scelta della maggioranza e, secondo me, quello non andava bene, perché in queste importanti aziende è bene che sia rappresentata anche la minoranza consiliare, quindi fu un errore delimitare solo alla maggioranza regionale quella scelta, ma almeno alcuni parametri rispetto a questi 2 problemi erano stati evidenziati e fu una scelta felice anche per i risultati. Quello fu il sistema che l'Assessore Marguerettaz combatté con tutte le sue forze, riuscendo a vincere, perché era un sistema indipendente dalla politica, focalizzato ai risultati dell'azienda. Oggi si è voluti tornare al controllo diretto, quindi i risultati saranno obbligatori. Ne prenderemo atto e, come ho detto ieri rilasciando una piccola dichiarazione, il prossimo Consiglio regionale si dovrà occupare delle macerie della gestione della Casa da gioco.