Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3168 del 19 dicembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3168/XII - Parere sullo schema di decreto legislativo concernente norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste recante trasferimento di funzioni esercitate da uffici periferici del Ministero della sanità in materia di controlli veterinari.

Il Consiglio

Considerato che l'articolo 48 bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta dispone che il Governo è delegato ad emanare uno o più decreti legislativi recanti le disposizioni di attuazione dello Statuto stesso e le disposizioni per armonizzare la legislazione nazionale con l'ordinamento della Regione Valle d'Aosta, tenendo conto delle particolari condizioni di autonomia attribuita alla Regione, e che gli schemi dei decreti legislativi sono elaborati da una commissione paritetica composta da sei membri nominati, rispettivamente, tre dal Governo e tre dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta e sono sottoposti al parere del Consiglio stesso;

Rilevato che, con nota in data 8 novembre 2007, il Ministro per gli Affari regionali ha trasmesso, ai fini dell'acquisizione del parere di cui all'articolo 48 bis dello Statuto speciale, lo schema di norme di attuazione concernente il trasferimento di funzioni esercitate da uffici periferici del Ministero della Sanità in materia di controlli veterinari, approvato dalla Commissione paritetica in data 17 ottobre 2007;

Visto l'articolo 48bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta;

Visto il parere della I Commissione consiliare permanente;

Esprime

parere favorevole sullo schema di decreto legislativo concernente norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste recante trasferimento di funzioni esercitate da uffici periferici del Ministero della Sanità in materia di controlli veterinari.

Allegato

(Omissis)

Presidente - Colleghi, in data 8 novembre 2007 il Ministro per gli affari regionali ha trasmesso, ai fini dell'acquisizione del parere di cui all'articolo 48bis dello Statuto speciale, lo schema di norme di attuazione recante trasferimento di funzioni esercitate da uffici periferici del Ministero della sanità in materia di controlli veterinari approvato dalla Commissione paritetica in data 17 ottobre 2007. Ricordo che a questo proposito la I Commissione ha espresso parere favorevole all'unanimità. Dichiaro aperta la discussione generale.

La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Come ha già ricordato il Presidente, lo schema in questione ha per oggetto il trasferimento alla Regione delle funzioni degli uffici periferici del Ministero della salute che si occupano di controlli veterinari e che sono la conseguenza dell'abolizione dei controlli alle frontiere fra i Paesi membri della CE dopo l'attuazione del mercato unico. Sono il PIF (posto di ispezione frontaliera) e l'UVAC (Ufficio veterinario per gli adempimenti degli obblighi comunitari). I posti di ispezione frontaliera sono abilitati ad effettuare i controlli veterinari su animali vivi, prodotti di origine animale, mangimi destinati agli animali provenienti da Paesi terzi e destinati al mercato comunitario in transito verso altri Paesi terzi. Gli uffici veterinari per gli adempimenti degli obblighi comunitari (UVAC) assicurano la corretta applicazione della legislazione veterinaria e zootecnica mediante controlli a destino sulle merci di provenienza comunitaria. Attualmente in Valle d'Aosta tutte le attività di controllo sono svolte presso l'autoporto di Pollein in collaborazione con l'USL della Valle d'Aosta. La struttura ha un costo/beneficio in passivo in quanto l'operatività è limitata a pochissimi controlli. Con la presente proposta adempiamo al comma 661 della legge finanziaria del 2007, dove si dice che le Regioni a statuto speciale concorrono al riequilibrio della finanza pubblica e possono contribuire con l'assunzione dell'esercizio di funzioni statali attraverso l'emanazione di specifiche norme di attuazione, ciò anche in riscontro all'invito del Ministro per gli affari regionali e per le autonomie locali che aveva esortato la Paritetica a dare priorità a schemi normativi che si ponessero in ottemperanza a questa disposizione finanziaria. Si tratta, sotto il profilo della valutazione politica, di una misura particolarmente significativa laddove si consideri che lo Stato affida alla Regione funzioni relative alla "frontiera" ed agli obblighi comunitari, normalmente sono funzioni che vengono conservate gelosamente in capo allo Stato medesimo in quanto "guardiano" della sovranità territoriale. A conferma di tale importanza, sebbene prevalentemente simbolica, si rileva come nemmeno la Provincia autonoma di Bolzano sia ancora titolare delle funzioni in oggetto, risultando quindi la nostra la prima esperienza del genere in Italia.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Abbiamo letto con attenzione la relazione di accompagnamento alla sintetica norma di attuazione che ci apprestiamo a votare e abbiamo ascoltato anche la relazione del Presidente Caveri, sintetica e chiara, rispetto alle funzioni di tipo amministrativo che vengono svolte da queste 2 strutture, che oggi sono strutture statali e a libro paga dello Stato, sono funzioni meramente tecniche. A conclusione della sua illustrazione poi ha fatto una breve valutazione politica e ha espresso un parere positivo a questa norma di attuazione in virtù del fatto che funzioni di frontiera che lei ha definito gelosamente custodite dallo Stato vengono trasferite alla nostra Regione.

Vorrei fare alcune considerazioni su questa norma di attuazione, perché le norme di attuazione sono norme che trasferiscono competenze alla nostra Regione, spesso sono competenze che hanno dei riflessi concreti nella gestione di certe procedure amministrative. Da un certo punto di vista, il trasferimento di queste funzioni poco consente in termini di autonomia di manovra gestionale amministrativa alla Regione Valle d'Aosta, perché, come correttamente scritto nella relazione di accompagnamento alla norma di attuazione, tutto ciò che viene fatto da questi 2 uffici di frontiera sta scritto in regolamenti comunitari e di conseguenza quello facevano e quello continueranno a fare. È citata la norma della finanziaria 2007, che dice che lo Stato può trasferire alle Regioni a statuto speciale e alle Regioni in generale ulteriori funzioni a condizione che esse determinino un risparmio per lo Stato e i colleghi che avranno avuto modo di leggere la relazione vedranno che il risparmio per lo Stato è quantificato in circa 167mila euro, cifra di tutto rispetto in considerazione di quanto rappresenti la cifra stessa. Riteniamo che la motivazione politica, ossia il fatto di dire che siamo i primi ad assumerci l'onere e l'onore di queste funzioni, sia relativamente poca cosa, perché è evidente che, a fronte di quello che è un risparmio dello Stato, non vi è nessun vantaggio per la Regione che si andrà ad accollare... e su questo chiedo a lei, Presidente, o all'Assessore Marguerettaz di integrare i dati forniti, perché vorremmo capire questo maggior risparmio dello Stato in quali maggior costi per la Regione si sostanzia. Nei costi così indicati nella relazione di accompagnamento si fa riferimento alla locazione di un immobile, a 1 veterinario e a 3 amministrativi, vorremmo capire come verrà gestito il passaggio, immaginiamo che questi funzionari transiteranno nei ruoli regionali e che di conseguenza la maggior parte di tali oneri verranno trasferiti in capo all'Amministrazione regionale. Ecco allora che la nostra considerazione politica è difforme dalla sua. Non sarebbe stato il caso di utilizzare questo tipo di accollo di oneri... perché non abbiamo né un interesse politico, né un interesse amministrativo a gestire questo tipo di servizio... che fosse stato oggetto di qualche ragionamento su materie per le quali abbiamo dei contenziosi? Mi riferisco ai tagli paradossali che dobbiamo subire per l'Università della Valle d'Aosta pur essendo completamente a carico del nostro bilancio. Non sarebbe stato il caso che nell'ambito dei "pourparlers" vi fosse l'accordo politico... che non necessariamente doveva essere recepito nella norma di attuazione, perché ci rendiamo conto che gli argomenti sono completamente distinti... ma di avere una liberatoria sulla possibilità di investire risorse regionali sull'Università della Valle d'Aosta, facendola uscire da quella norma che la scorsa finanziaria ha penalizzato equiparandola alle università dello Stato. Vorremmo capire se ragionamenti di questo tipo non potrebbero compensare tali maggiori oneri che ci accolliamo a tutto vantaggio dello Stato. Ecco perché esprimiamo qualche perplessità sulla valutazione politica, perché la valutazione politica di dire: "abbiamo un veterinario che sta a presidiare il confine e lo paga la Regione" non ci sembra sia un grande investimento in termini politici e sicuramente meno ancora in termini amministrativi e finanziari. Prima di esprimere una valutazione complessiva su questo provvedimento perciò vorremmo avere un quadro dei costi per la Regione di tali nuove funzioni e capire se il Presidente ritenga che questo tipo di contrattazione in termini politici possa essere avviato in contrappeso a tale norma, che ci trasferisce esclusivamente degli oneri.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Lei ha scelto un esempio sbagliato, che è quello dell'Università, deve essersi perso qualche puntata, nel senso che, come lei sa, nella legge finanziaria dello Stato che dovrebbe essere votata fra oggi e domani l'Università rientra pienamente nel Patto di stabilità che la Regione dovrà stipulare con lo Stato. A meno di fatti stupefacenti, quindi tale questione è stata risolta, restano alcune questioni irrisolte di applicazione del decreto della cosiddetta "legge Bersani", ma, rispetto alla situazione funerea dei mesi passati, va riconosciuto che la questione dell'Università è risolta.

Quanto è stato "chiffré" questo risparmio per lo Stato... sono circa 167mila euro annui, che vuol dire la locazione di un immobile: circa 21mila euro, 1 veterinario e 3 amministrativi: 140mila euro, 6mila euro per le spese di missione di dirigente e ragioniere, ma queste verranno meno perché non ci saranno più tali trasferte; quindi sono circa 160mila euro, naturalmente noi però tali servizi li ottimizzeremo all'interno delle strutture già esistenti dell'USL, dunque in realtà a noi costerà meno.

Ora, se sia una norma decisiva per l'autonomia della Valle d'Aosta, non sono così stupido da dire che questa è una svolta epocale. Sa che il lavoro della Paritetica, avendolo voi indirizzato per alcuni mesi nel periodo più "basso" del lavoro della Paritetica quando non è sortita nessuna norma di attuazione, se non in limine della legislatura... e devo dire che almeno 2 dei membri della Paritetica - uno è disponibile anche a dirlo pubblicamente - mi hanno detto di aver dato le dimissioni dalla Paritetica perché erano stufi dei "diktat" di "Forza Italia", che intendeva frapporre degli ostacoli alla concretizzazione delle norme di attuazione; quindi, se volete, lo porto "per un orecchio" a testimoniare questo. Voglio dire... è chiaro che le norme di attuazione importanti sono altre e sono attualmente in fase di discussione; vi chiederei di votare favorevolmente a questa norma di attuazione, che, pur non essendo storica o epocale, per la prima volta pone per una serie di controlli di tipo comunitario e internazionale - quindi non solo sul confine comunitario, ma anche sul confine con la Svizzera - in capo alla Regione delle funzioni che hanno un valore concreto basso, ma hanno un valore simbolico significativo.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Solo per annunciare il voto positivo del gruppo "Partito Democratico", che condivide l'importanza su questi temi di ottenere il massimo dei risultati nella concertazione con lo Stato... ma dell'attribuzione di più importanti compiti per quanto riguarda tutto ciò che può essere attuato attraverso le norme di attuazione. Sfrutto l'occasione per richiamare il Presidente della I Commissione ad attuare quella audizione dei membri della Paritetica, perché su questi temi vorremmo essere più informati, richiesta giacente da un "momentino", per varie cause non è stata fatta, non certo per sua cattiva volontà, ma peroriamo ancora la causa di poter avere quanto prima un'audizione dei membri valdostani della Paritetica in Commissione.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Penso che si imponga una breve replica alla provocazione del Presidente Caveri, perché non potremmo definire diversamente la sua affermazione come una provocazione per certi versi gratuita. Non so se lei, Presidente, ha mai avuto occasione di monitorare l'andamento delle riunioni delle Commissioni paritetiche negli anni, io le dico che ci sono stati degli anni in cui la Commissione paritetica non ha lavorato per nulla e non sono sicuramente gli anni nei quali è stata presieduta dalla parte governativa che rappresentava la nostra parte politica. Le ricordo che si è lavorato in quel periodo che è durato dal febbraio-maggio 2002 fino al 2005, è stato messo in piedi lo schema di attuazione sulla Corte dei Conti, è stato definito lo schema sui beni culturali che non è stato approvato, è stato discusso, non approvato lo schema sul catasto, sono state invece approvate le norme sulla previdenza complementare, sono state approvate le norme sul foro competente per quanto riguarda i contenziosi, poi sono state approvate altre norme di cui in questo momento non ho gli appunti, ma le posso garantire che non è stata quella la fase meno produttiva dei lavori della Paritetica.

Prendiamo atto di quanto lei ci ha riferito, non saremo sicuramente noi a disconoscere tale norma di attuazione, nella consapevolezza che non è una di quelle norme di attuazione che possa scrivere la storia dell'autonomia politica e amministrativa di questa Regione. Prendiamo atto che il "somaro" dell'autonomia si fa carico di ulteriori costi ed oneri e speriamo che, dopo gli oneri e i carichi del "somaro", vi siano anche maggiori considerazioni che possano dare una maggiore concretezza ed attuazione a problematiche che afferiscono ad una più piena gestione dell'autonomia in termini politici, ma soprattutto amministrativi. In particolar modo le facciamo i nostri più convinti auguri per la riunione del Consiglio dei ministri di venerdì, dove lei ha l'onere di rappresentare l'impegno che questa aula le ha conferito in materia di schema di attuazione sulla gestione degli archivi storici. Questo Consiglio ha votato dandole mandato di portare a casa ulteriori competenze in materia di trasferimento di quella parte di archivi che afferiscono a vicende valdostane, ma che, avendo un interesse nazionale, rischiano con quella norma di prendere altre strade.

Presidente - Pongo in votazione l'atto in questione:

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 32

Il Consiglio approva all'unanimità.