Oggetto del Consiglio n. 3030 del 17 ottobre 2007 - Resoconto
OBJET N° 3030/XII - Communications du Président de la Région.
Président - La parole au Président de la Région, Caveri.
Caveri (UV) - Vendredi 12 octobre, la Commission intergouvernementale de contrôle du Tunnel du Mont Blanc s'est réunie à Paris, sous la présidence de l'Ambassadeur d'Italie en France, Arduino Fornara. A l'ordre du jour de la réunion, figuraient - entre autres - le rapport du GEIE et des sociétés concessionnaires quant à l'évolution de la circulation et aux retombées de celle-ci sur l'environnement, mais aussi les questions tarifaires, et notamment la possibilité de moduler les tarifs sur la base de la classification "Euro" des poids lourds. A ce propos, la CIG a demandé aux sociétés concessionnaires - qui se sont penchées sur ces problèmes de concert avec les sociétés concessionnaires du Tunnel du Fréjus - de formuler, à partir de leurs réflexions, des propositions concrètes qui pourront être soumises aux représentants des 2 Gouvernements lors de la réunion sur l'adaptation des tarifs du 1er juillet prochain. Par ailleurs, et en réponse aux requêtes du Gouvernement valdôtain, la CIG, a indiqué qu'il serait nécessaire à cette occasion de tenir compte du fait que le nombre des poids lourds en transit classés "Euro 1" est proche de zéro (0,7%) et que la Région Vallée d'Aoste aimerait que l'accès du tunnel leur soit totalement interdit, comme il l'est déjà aux véhicules "Euro 0". La CIG a enfin souligné que les nouveaux tarifs devraient être modulés de façon à favoriser les poids lourds les moins polluants ("Euro 4"), et à pénaliser fortement ceux qui polluent le plus ("Euro 2").
L'édition 2007 des Open Days s'est déroulée à Bruxelles du 8 au 11 octobre dernier. Comme pour les éditions passées, celle-ci à aussi enregistré un grand succès de participation. La Région autonome Vallée d'Aoste était insérée dans le partenariat Green Motors for Growth, comprenant les Régions faisant partie de l'Eurorégion Alpes Méditerranée (Liguria, Piemonte, Rhône-Alpes et Provence-Alpes-Côte d'Azur), auxquelles se sont ajoutés les Cantons Suisses, la Région polonaise Malopolska, la Région espagnole Catalogne, le Land allemand Baden-Wurtemberg et la Région Lombardia. La Région Vallée d'Aoste, avec le support technique et logistique de son Bureau de représentation à Bruxelles, a organisé un premier atelier de réflexion et d'échange de bonnes pratiques sur le thème de la gestion de l'éco-innovation dans les clusters régionaux. Le deuxième atelier a pris en examen la promotion du tourisme durable dans les politiques de développement régional. A l'occasion des Open Days, s'est dérouléé la conférence de presse donnée par les Présidents des 5 Régions membres de l'Eurorégion Alpes-Méditerranée le 10 octobre au Comité des Régions. La conférence de presse, qui a été ouverte par le Président du Comité des Régions Michel Delebarre, a vu la participation de plusieurs dizaines de journalistes en représentation de la presse écrite journalière et périodique, ainsi que de la télévision. Lors de la conférence on a présenté le protocole d'entente signé le 18 juillet dernier au Fort de Bard. Le projet d'Eurorégion, crée notamment grâce au nouveau mécanisme juridique communautaire qu'est le GECT, le groupement européen de coopération territoriale, créé en juillet 2006 par un règlement de l'UE, se donne des but ambitieux, entre autre celui de réfléchir déjà à son "élargissement". Comme a eu l'occasion d'écrire Richard Werly du "Temps" de Genève, le but de l'Eurorégion sera de "forger l'Europe, quitte à déborder des frontières de l'Union: pour les fondateurs de l'Eurorégion Alpes-Méditerranée, les coopérations transfrontalières futures ne doivent pas se limiter aux 27 Pays membres de l'UE". Il a été évidemment évoqué la question de l'adhésion des cantons romands à notre Eurorégion. Finalement, après avoir reçu le nullaosta par le Ministère aux Affaires étrangères italien, j'ai pu procéder à la signature du protocole d'entente pour une coopération renforcée avec la Région de Liberec en République tchèque.
Concludo con una breve dichiarazione riguardante la visita, ieri, al Presidente della Regione, così come era avvenuto con i Capigruppo, del Sottosegretario al lavoro Rosi Rinaldi, per discutere della "questione rischio amianto" nello stabilimento siderurgico di Aosta. Ritengo che sia stato un incontro molto utile in un clima di grande pacatezza e di riflessione sulle strade più adatte per giungere ad una soluzione. Mi sembra che si sia individuata come strada interessante e intelligente quella di creare, come già auspicato a suo tempo dallo stesso Consiglio regionale nel proprio documento, un tavolo ministero, Regione, INAIL e aziende, che possa consentire di trovare una soluzione ragionevole per i lavoratori finora esclusi.
Président - La parole au Conseiller Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Su questa ultima comunicazione del Presidente del Governo, successivamente a tutti gli incontri con i Capigruppo, con il Presidente della Giunta e con le organizzazioni sindacali, c'è stata un'assemblea degli operai della Cogne e alcuni anche della ex "ILSSA" e "Verrès S.p.a.", e tutti dopo l'illustrazione fatta dell'esito degli incontri, illustrazione fatta da parte del Sottosegretario Rosi Rinaldi, tutti hanno dichiarato che è percorribile questa ipotesi, per cui diciamo che sono sospese le "belligeranze" cioè si rientra al lavoro, non si assumono più iniziative e si aspetta che questo percorso speriamo porti a dei frutti e si concluda positivamente.
Effettivamente anche noi, come gruppo "Arcobaleno", siamo soddisfatti di come sono andate le cose. Dimostra anche che, nella misura in cui il Consiglio regionale con quella risoluzione impegna il Governo e il Governo si è impegnato sia nei confronti della "CAS" sia a promuovere e partecipare a un tavolo che dovrebbe trovare soluzioni utili per le problematiche della "CAS", da non esportare all'esterno, nella misura in cui il Consiglio si impegna c'è anche una traduzione pratica e positiva sui diretti interessati, in questi casi i diretti lavoratori esclusi per adesso dall'applicazione di questa legge.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Solo due osservazioni in riferimento alle comunicazioni del Presidente della Regione, che riguardano la riunione del CIG. Credo che, anche se siamo soddisfatti dell'iniziativa che vede la richiesta che "Euro 0" e "Euro 1" siano definitivamente...
Caveri (UV) - (fuori microfono) ... lo "0" non c'è già più...
Venturella (Arc-VA) - ... mi scusi, sì, "Euro 1" che sia definitivamente reso analogo come emissioni agli "Euro 0", quindi gli "Euro 1" vietati completamente; però, ci permetta, Presidente, di esprimere il nostro rammarico, perché crediamo che solo lo strumento tariffario, cioè l'applicazione di tariffe in funzione dei limiti di emissione, delle emissioni reali, non sia o sia uno strumento parziale, che non va ad incidere sul problema di tipo economico e sulle ricadute in campo sanitario e ambientale, che è il traffico nel suo insieme. Non è che se noi diminuiamo la tariffa per i TIR "Euro 4" perché ne aumentiamo invece il carico per i TIR "Euro 2" o "Euro 3", quelli meno performanti dal punto di vista di alcune tipologie di emissioni... perché mi pare che sarà oggetto di una iniziativa in questa seduta, il fatto che vi sono dei problemi di dati e di risultati dal punto di vista ad esempio dei filtri antiparticolato. Alcuni studiosi - cito anche la commissione scientifica a cui è stato commissionato un lavoro dall'UE - pongono alcuni problemi sul fatto che ad esempio i filtri antiparticolato fermano, sì, le polveri sottili, ma non quelle ultrasottili, anzi ne producono di più.
Signor Presidente, lei quindi sicuramente su questo tema parziale ha fatto il suo dovere, ma noi crediamo non fino in fondo, in quanto lo strumento tariffario, ripetiamo, non può essere l'unica leva per risolvere o almeno attenuare il grave problema dell'assalto dei TIR alla nostra Regione. Ora stiamo pericolosamente raggiungendo pian piano il limite dei 2.000 TIR al giorno e il fatto che essi siano "Euro 4" o "Euro 5" o "Euro 12" non ha alcuna importanza; quello che contestiamo è la modalità in generale di trasporto, è il fatto che vi siano dei corridoi quasi quasi presi come corridoi di solo transito che non portano nulla, se non qualcosa in più nelle casse della società che gestisce il Tunnel del Monte Bianco, ma ai Valdostani non portano nulla, o meglio, in uno studio recente sulle ricadute effettive sulla salute e sull'ambiente del trasporto delle merci su gomma vi sono delle interessanti conclusioni.
Pertanto, se da un lato possiamo esprimere la nostra parziale soddisfazione, Presidente, dall'altra invece esprimiamo il nostro rammarico ed eleviamo la nostra vigorosa protesta, perché assolutamente non si vuole risolvere il problema del trasporto delle merci su strada attraverso il tunnel del Monte Bianco.
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Credo che sia stata semplicemente una dimenticanza di chi ha predisposto le comunicazioni dei Presidenti, ma sono sicura che nel loro cuore c'era la volontà di ricordare i 7 anni del fenomeno dell'alluvione... il comunicato lo avete fatto voi come Consiglio e soprattutto accanto alla constatazione e al riconoscimento di tutto il lavoro enorme fatto, anche ricordare le vittime dell'alluvione. Un attimo di ricordo di queste vittime vorrei che implicitamente fosse fatto.
Presidente - Collega, constato con amarezza che il suo gruppo non perde quella che io considero "una pessima abitudine", di fare delle strumentalizzazioni su questa vicenda. Lo aveva già fatto il suo collega Curtaz in un'altra occasione, cosa che mi era parsa estremamente spiacevole. Se vogliamo fare i primi della classe a ricordare le vittime, le assicuro che siamo tutti bravi. A me e al Presidente era parso di stare "nelle righe" ricordando nella stessa giornata, in un comunicato congiunto, il triste avvenimento che aveva colpito questa Regione ed esprimendo solidarietà alle famiglie... nulla di più; poi, se vogliamo divertirci a fare i primi della classe, possiamo farlo, c'è anche chi in questa sala ha perso dei parenti e non ha mai fatto prime pagine sui giornali. Disapprovo questo metodo, quindi non trova, collega, la mia approvazione. Abbiamo fatto, 7 anni dopo l'accaduto, un comunicato stampa esprimendo, a nome delle istituzioni, la vicinanza alla popolazione e ricordando il duro dramma che aveva colpito la Valle d'Aosta; non mi trova d'accordo che quest'aula faccia altre commemorazioni di questo genere.
La parola al Consigliere Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Voglio intervenire rispetto alla comunicazione del Presidente della Regione sulla tematica dell'amianto, ringraziandolo a nome del gruppo dell'"Union" e della maggioranza regionale per l'intervento forte che ha fatto nei confronti del ministero. Intervento che è servito per fissare questo incontro con il Sottosegretario Rinaldi, che a mio parere è stato un incontro positivo, perché fondamentalmente è uscito con chiarezza finalmente che il ruolo della Regione non è un ruolo decisivo nella risoluzione della vertenza, è un ruolo che possiamo definire di tipo politico, un ruolo di impulso e di sostegno ai lavoratori. La Sottosegretaria Rinaldi ha escluso infatti in modo chiaro che le competenze siano del Consiglio regionale ed ha escluso in modo altrettanto chiaro che ci sia, allo stato, la possibilità di un intervento legislativo per modificare la normativa del 1992; pertanto sono stati posti due punti fermi che a nostro parere sono importanti: siamo tutti vicini ai lavoratori, siamo tutti dell'idea che sia obbligatorio un pari trattamento a parità di condizioni. Questa è la cosa che ci interessa fondamentalmente. Decisivo sarà il prossimo incontro che verrà fissato con la "CAS" e con l'azienda e l'INAIL, in modo da capire esattamente come siano stati preparati i curricula, quali possibilità di intervento ci siano per i rimanenti operai e lavoratori che hanno lavorato negli stessi reparti che sono stati oggetto di intervento per alcuni altri colleghi. Intervento positivo, quindi, e questa è la dimostrazione che quando si lavora assieme - e la risoluzione votata all'unanimità al mese di luglio lo dimostra - e non si fanno fughe in avanti, si possono ottenere risultati.
Attenzione però; per ora non c'è alcun risultato concreto, non vendiamo la pelle dell'orso prima di averlo cacciato, non c'è alcun risultato. Diciamo chiaramente ai lavoratori che è stata aperta una via, che potrebbe portare a dei risultati positivi anche per questi lavoratori. Se così non fosse, dovremmo poi prendere atto che il ruolo delle istituzioni può arrivare fino a un certo punto, dopodiché rimarrebbe solo più l'intervento legislativo e su questo dovrebbero poi intervenire i Parlamentari. Mi riferisco alla modifica della normativa del 1992, ma questa è un'ipotesi remota che - come ha sottolineato il Sottosegretario - non è fattibile in questa fase politica; per cui molta cautela da parte di tutti, noi vigileremo, vogliamo seguire con attenzione questa procedura e vigileremo, ma chiediamo fin d'ora a tutti di lavorare nella logica istituzionale di collaborazione reciproca.
Président - La parole au Conseiller Ferraris.
Ferraris (PPD-VDA) - Vorrei intervenire anch'io sulla questione dell'amianto.
Ieri volutamente non ho partecipato alla riunione, perché poco prima della riunione stessa ho visto un comunicato del collega Bortot, che nel caso specifico si è costituito come comitato operaio, dove si dicevano delle profonde inesattezze, soprattutto si rischiava di prendere in giro i lavoratori. Quando si dice che la "Feramianto" è stato usato per rottamare capi, dirigenti, lavoratori, impiegati e tutto inizia riducendo arbitrariamente le aree e i reparti a rischio amianto all'interno dello stabilimento, e poi partiti male e si prosegue peggio, e poi si dice che sono state sotterrate delle tonnellate di amianto che prima erano a cielo aperto sotto il naso dei lavoratori... si dicono delle enormi inesattezze! Se non è così, il collega Bortot sarebbe pregato di andare a denunciare il tutto alla Procura della Repubblica, perché nella sua funzione di pubblico ufficiale, come Consigliere, è tenuto a fare questo.
Siccome questa vicenda l'ho seguita dall'inizio, devo dire che un modesto Assessore di provincia aveva avviato un tavolo con il Ministero del lavoro, con l'INAIL, con l'INPS, con le organizzazioni sindacali e con l'azienda. Cosa è venuto fuori da questo contesto? Che si è riusciti a trovare dei curricula in modo corretto e legittimo per più di 900 persone, dati che c'erano su "Panorama" dell'altro giorno. Illudere le persone... credo che ci sia un problema di responsabilità della politica... fare della cattiva politica fa male ai politici, e fa male anche alle persone!
Se ci sono dei lavoratori che hanno lavorato tutta la vita in un reparto in cui l'amianto non c'è, non possiamo prenderli in giro dicendo che chiamiamo il Sottosegretario e risolviamo i problemi, anche perché il Sottosegretario, onestamente, è venuto a dire in televisione che non si modifica la legge. Nel momento in cui non si modifica la legge, se in un reparto non ci sono le 100 fibre/litro, possiamo fare tutti i comitati operai di questo mondo, ma abbiamo illuso le persone! Credo che un principio di responsabilità ci debba essere; dopodiché ci saranno delle situazioni al limite, che vanno esaminate; ma non illudiamo 100-150 persone dicendo che si risolve questo problema! Per questo motivo non sono andato, non perché non sono preoccupato dell'amianto, ma perché quando si prende in giro la gente credo che un minimo di sdegno personale possa essere denunciato. Non sono andato per quel motivo: non perché non sono preoccupato per i lavoratori, che, in molti, hanno la mia età. Sapete qual è il problema? Nella siderurgia si andava in pensione a 50 anni negli anni '80 con 10 anni di contributi, perché c'era la crisi della siderurgia; poi si è passati dai 30 anni di contributi ai 5 di abbuono, dopodiché si sono trovate alcune persone della mia età che purtroppo non hanno potuto usufruire dell'amianto, ma... qui ci sono dei vincoli di legge, non possiamo aggirarli con delle operazioni demagogiche!
Mi ricordo che il Consigliere Beneforti ha costruito le sue "fortune politiche" sui silicotici, ma... come è stata risolta la questione? È stata risolta da una legge dello Stato, e i Parlamentari della Valle d'Aosta di allora... cosa hanno fatto? Hanno fatto un provvedimento legislativo in Parlamento! Quando il Sottosegretario viene a dirmi che la legge non si modifica, stiamo illudendo le persone! Il tavolo servirà per qualche limitato caso, come diceva il collega Vicquéry, ma non pensiamo di risolvere la generalità dei casi. Credo che un minimo di responsabilità dobbiamo averla, perché fare della cattiva politica porta dei danni a tutti.
Président - La parole au Conseiller Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Proviamo a tenere i toni bassi, come hanno fatto i colleghi Vicquéry e il Presidente Caveri.
Intanto conosco personalmente Valerio Beneforti, il quale, le sue "fortune" politiche se le è costruite con decenni di militanza sindacale e non facendo demagogia sul problema della silicosi, perché in parte è stato risolto. Se il "problema silicosi" è stato gestito in decenni come in parte - e tengo il tono basso - è stato gestito il "problema amianto" dentro la "Cogne", e amici e compagni del Consigliere Ferraris hanno usufruito di quella legge, senza aver visto per 30 anni la "Cogne"...
Ferraris (PPD-VDA) - (fuori microfono) ... alla Procura della Repubblica...
Bortot (Arc-VA) - Non vado alla Procura della Repubblica, non è nella nostra cultura politica andare alla Procura della Repubblica!
Il problema è che ognuno ha diritto di cambiare idea, di dimenticare le proprie origini, rinnegarle, ma insultare 50 lavoratori che hanno più di 50 anni, e quello che ne ha meno ha 25 anni di anzianità della "Cogne", facendoli passare da degli scemi di turno che si fanno imbeccare dal Consigliere Bortot, questa è un'accusa gravissima, perché la dice lunga sulla considerazione che ha il collega Ferraris delle persone che usufruiscono dei diritti civili! Sono cittadini di questa Regione e sono dei lavoratori che hanno sempre lavorato onestamente all'interno della "Cogne"!
Vi racconto la storia del comunicato. Il sottoscritto ha fatto una bozza di quel comunicato, l'ha distribuita ai 50 lavoratori, sono state apportate delle correzioni e i 50 lavoratori - fra cui il più giovane ha almeno 40-45 anni - hanno apposto, di loro spontanea volontà per impegnarsi tutti, in calce la loro firma su quel documento - l'ho in ufficio - che era stato loro distribuito prima, sul quale hanno proposto delle bozze e poi è stato sottoscritto. Se la considerazione che ha il collega Ferraris è questa, perché non si ricorda che invece la sua carriera è partita all'interno della "Cogne", e si dimentica ora che la sua carriera è all'apice di dove è partito e chi ha fatto demagogia in quei luoghi, finché gli ha fatto comodo, salvo poi dimenticarsi completamente di questi lavoratori e di questi problemi... il "caro collega" dimentica che la legge non è fatta molto bene, e il "caro collega" probabilmente ha partecipato ad una gestione a dir poco... non uso alcun termine, a quel tipo di legge e a rottamare qualche lavoratore all'interno della "Cogne". Certo che adesso deve difendersi! Quando un caporeparto usufruisce della legge sull'amianto e non ne usufruiscono i lavoratori, di cui lui è capo... e i lavoratori erano esposti 8 ore al giorno all'amianto, il capo un poco meno, perché qualche volta andava da altre parti... credo che sia una questione di diritto alla salute, perché ricordo al collega Ferraris che la legge sull'amianto è venuta a sanatoria di attività collegate all'amianto, e l'amianto era stato dichiarato pericoloso e cancerogeno ben 40 anni prima!
Questa legge arriva a sanatoria dopo aver disperso nei cimiteri di tutta Italia e di tutta Europa, e prima ancora negli USA, che ci hanno regalato questa tecnologia dell'amianto obsoleta... perché quando loro se ne sono accorti ci hanno rifilato l'ethernit... allora, ricordo al collega che i cimiteri d'Italia sono pieni di persone che hanno preso il cancro con l'amianto, e se qualcuno pensa: "ma guardate mai questi lavoratori che non stanno al loro posto"... ecco, questi lavoratori che non stanno al loro posto, che non accettano tutto quello che capita loro, quando decide la politica e l'azienda, e si ribellano, e sono indisciplinati, perché chiedono di usufruire di un sacrosanto diritto per tutelare la loro salute... ebbene, "caro collega" Ferraris, la mia sarà demagogia, ma io preferisco fare demagogia stando dalla parte dei lavoratori che chiedono di usufruire di un diritto!
Può anche succedere che il riconoscimento al diritto della legge sull'amianto venga riconosciuto ad un operaio in più piuttosto che a uno in meno e non mi scandalizzo affatto! Preferisco che la legge venga applicata ad un operaio in più che non ne ha diritto, che a un operaio in meno che ne ha diritto! Questa è l'idea che ho della politica, dei diritti, dell'applicazione delle leggi, delle modifiche delle leggi quando sono ingiuste ed escludono delle persone.
Président - La parole au Conseiller Ferraris.
Ferraris (PPD-VDA) - In effetti, per fatto personale, anche se il collega Bortot mi chiama "caro collega", ma mi pare che non fossero molto affettuosi i contenuti della sua comunicazione... Non sono in grado di competere in demagogia con Sandro... devo dire che lui è l'università, da questo punto di vista, mentre io sono al massimo alla scuola elementare... ma vorrei ricordare alcune cose.
Ho detto prima, abbiamo iniziato la vicenda dell'amianto, l'INAIL aveva riconosciuto 25 persone, siamo arrivati ad oltre 900 sulla base di un lavoro che è stato messo in piedi. Non solo, ieri in televisione ho sentito un'intervista ad un lavoratore che ha detto: "amianto = malattia" e "voglio uscire dalla fabbrica per non morire". Un Consigliere serio cosa fa? Va a vedere i dati epidemiologici di questa Regione. Ho fatto per anni parte del comitato per la sicurezza nei luoghi di lavoro e una preoccupazione, nel momento in cui è nato il "problema amianto", è stato quello di vedere se c'erano dei dati statisticamente significativi per morti legate a mesotelioma pleurico derivante dall'amianto.
I dati statistici della Valle d'Aosta non ci indicano assolutamente una correlazione o dati statisticamente diversi e più elevati rispetto al contesto nazionale. Si è verificato, nel periodo in cui seguivo la vicenda, un solo caso che difficilmente è collegabile alle vicende della siderurgia, per cui quando si parla e si dicono alcune cose ai lavoratori, bisogna avere anche il senso di responsabilità di dire le cose in modo corretto. Quando mi sono occupato della vicenda, la "Cogne" è stata impegnata a portare avanti un piano di bonifica dell'amianto, quindi le condizioni all'interno dello stabilimento oggi non sono condizioni di emergenza, ma si è intervenuti per modificare e risanare gli ambienti di lavoro.
Credo sia facile andare ad illudere i lavoratori... quando la loro aspettativa è andare in pensione, qualunque strumento può essere utile; dopodiché, se qualcuno riesce ad andare in pensione più contento oltre a lui è il sottoscritto, ma fare della demagogia in questo campo non vuol dire dimenticarsi di cosa si è stati nel passato, vuol dire che penso di essere stato una persona responsabile del passato e vorrei cercare di esserlo anche adesso. Illudere le persone non è un atteggiamento responsabile, perché se uno non è stato in un ambiente dove l'amianto non c'era, possiamo fare tutti i comitati operai presieduti dal collega Bortot, ma abbiamo creato qualche illusione e, nel momento in cui diventa disillusione, è un altro elemento di "antipolitica" che aggiungiamo a questa Regione.
Il Consigliere Bortot è d'accordo? Benissimo, lo vediamo anche a livello nazionale: l'82% dei lavoratori vota un accordo sul Welfare e adesso andiamo, lì, a ridiscuterlo, perché c'è una minoranza in questo Paese che vuole imporre la sua posizione. La democrazia non è la dittatura delle minoranze, soprattutto quando queste giocano sulla demagogia e soprattutto sulla buona fede dei lavoratori.
Président - La parole au Conseiller Cesal.
Cesal (UV) - Non volevo intervenire, ma il tono che ha assunto il dibattito relativo all'amianto merita qualche precisazione. Intanto, per dire che sono molto preoccupato per la deriva che sta assumendo questo dibattito... ieri, sono uscito dall'incontro con il Sottosegretario Rinaldi rinfrancato, perché credo che la questione sia stata affrontata in maniera corretta, da una giusta prospettiva da parte del Sottosegretario, che ha sottolineato tutti gli aspetti di questa vicenda. La cosa che mi preoccupa è il senso di solidarietà di classe da parte del collega Bortot, il quale dice: "risolviamo il problema di Aosta, poi degli altri chi se ne frega"... in buona sostanza era questo che si voleva dire...
(protesta del Consigliere Bortot, fuori microfono)
... sono molto preoccupato di questa vicenda, perché conosco molte persone, so che probabilmente hanno ragione quando sottolineano certi aspetti e certe vicende poco chiare del passato, probabilmente non ho alcun elemento per dire questo, ma mi sembra che questa sia una vicenda che è nata male e che ha continuato ad andare male. Volevo sottolineare la correttezza del comportamento del Sottosegretario, così come la correttezza del Direttore dell'INAIL di Aosta, la quale ha rappresentato la situazione nella sua prospettiva effettiva.
Personalmente, questi tuoi toni tribunizi, caro Sandro, e anche il tono del tuo comunicato, che hai mandato anche ai colleghi, non aiutano a risolvere questo problema - lo dico con tutta l'amicizia che ho per te -, perché è un problema molto delicato e dobbiamo cercare di approcciarci a queste problematiche in maniera razionale, non in maniera emotiva. La vicenda, a detta del Sottosegretario, può essere affrontata rivedendo alcuni curricula individuali, perché la situazione della "Cogne" di Aosta riguarda soprattutto i lavoratori del "PRS", reparto da cui, secondo perizie tecniche, 7, l'amianto risulta assente... perizie tecniche effettuate dagli uffici tecnici dell'INAIL.
Se noi riusciamo a dimostrare che invece in questo reparto c'era la presenza dell'amianto, sarei molto felice di risolvere questo problema e di mandare a casa questi lavoratori, che sono stati soggetti a rischio amianto per tanti anni, ma, al momento attuale, è stato rappresentato molto correttamente anche dalla Direttrice dell'Ufficio INAIL di Aosta che il "PRS" è escluso nel rischio amianto. Noi abbiamo quindi la possibilità di risolvere un problema molto limitato relativamente a quei lavoratori che non possono avvalorare l'esattezza del proprio curriculum professionale, perché sappiamo tutti che gli archivi della "Cogne" sono spariti o comunque difficilmente rintracciabili. Direi che su questo problema sia opportuno cercare di affrontarlo in maniera seria e corretta, aprendo forse un ulteriore tavolo - era già stato fatto, erano i tempi in cui il collega Ferraris occupava ancora un posto nel Governo regionale -, potremmo riprenderlo questo discorso, per verificare se ci sono ulteriori strade, potremmo sostenere i lavoratori che ritengono di non aver avuto soddisfazione e di non vedere riconosciuto quello che è un loro diritto, facendo però molta attenzione. Non possiamo poi pretendere dei comportamenti illegittimi o non in linea con le norme che regolano questa materia!
L'indagine di "Panorama" pubblicata questa settimana credo sia molto evidente. È chiaro che qualcuno ha interpretato la questione dell'amianto come un ammortizzatore sociale, ha cercato di dare una valenza di ammortizzatore sociale a questo provvedimento legislativo; se ha questa funzione, va bene, cerchiamo di far modificare la legge a livello nazionale, poi ci adeguiamo di conseguenza. Sappiamo tutti: un percorso di questo genere è stato escluso da parte del Sottosegretario, quindi chiederei un minimo di correttezza, teniamo i toni bassi, cerchiamo di sostenere i lavoratori in una giusta rivendicazione di un loro diritto, se questo esiste, ed evitiamo i toni tribunizi che non aiutano nessuno!
Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.
Viérin M. (SA) - Anche noi, per ringraziare il Sottosegretario Rinaldi per l'incontro che abbiamo avuto come Capigruppo, per quello che può essere utile per trovare delle soluzioni. Questo incontro è stato positivo, grazie alla volontà sia dei singoli Consiglieri che del Governo regionale. Non va fatta alcuna strumentalizzazione su questo argomento, perché la questione è molto delicata. Noi lo abbiamo detto fin dall'inizio e quello che è emerso ieri è che questo tema va affrontato a livello nazionale, il Consiglio regionale ha fatto bene a fare quella risoluzione, perché è stato un impegno di tutti per cercare di venire incontro e risolvere questo problema che tocca tanti lavoratori.
In questi incontri sono emerse due cose ben definite: che non si può pensare di arrivare ad una legge nazionale che modifichi quella del 1992 - come ha ricordato il collega Vicquéry - e che, se si troveranno delle soluzioni, non le potremo trovare per tutti i 290, ma solo per una parte di essi. Dobbiamo quindi evitare tutti di fare degli interventi di tipo strumentale, questo è un messaggio che ho sempre rivolto anche all'amico Bortot - dico "amico", perché alcune cose le condividiamo pienamente -, poiché bisogna stare attenti che la nostra posizione, che è unitaria a difesa dei lavoratori e di chi vive in questa Regione, non diventi un "taccone" che cerchiamo di mettere solo per coprire un buco e che poi, questo, faccia affondare la nave!
Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Solo due annotazioni. A noi spiace che il collega Ferraris non sia venuto ieri alla riunione dei Capigruppo, perché avrebbe visto che si è partiti a discutere dalla risoluzione del Consiglio, quindi era questo il punto fermo da cui partire per analizzare la situazione. Era un tentativo per attuare quello che questo Consiglio aveva deciso e mi sembra che i risultati ci siano stati con valutazioni diverse, ma positivamente una strada è stata individuata, ripresa e si ha la volontà politica per verificare fino in fondo i risultati positivi che può dare.
Vorrei ricordare poi... non tocca a me difendere il collega Bortot, che è capace di difendersi tranquillamente... che non si può parlare di strumentalizzazione, in questo momento non ce l'ho con Marco Viérin che ha usato questa parola, ma è uscito un po' da tutti, perché se ricordiamo la genesi di questa risoluzione, c'era una mozione sull'amianto firmata dal gruppo "Arcobaleno" e dai "DS", cioè dai colleghi Bortot e Sandri. Si è voluto, insieme al Presidente Caveri, rivedere tutta la questione e i 2 proponenti della mozione hanno detto: "noi abbiamo posto la mozione perché il Consiglio riprenda questo tema"; quindi non hanno voluto strumentalizzare, sarebbe stato più facile per loro dire: "siamo i più bravi, mentre gli altri sono i cattivi ". No, hanno voluto chiedere al Consiglio di affrontare questo problema, va dato atto che il Presidente della Regione ha capito il problema, il Consiglio lo ha capito...
(interruzione del Consigliere Vicquéry, fuori microfono)
... va bene, diciamo... che lo ha formalizzato? Lo ha condiviso, giusto! È vero, cancello "ha capito" e dico "ha condiviso", e ha formalizzato, diciamo così, in un atto politico quello che aveva già capito da molto tempo; quindi c'è stata la ripresa di questo tema, solo questo volevo dire e solo ricordarci l'un l'altro che è inutile che facciamo i "distinguo", ciascuno ha il suo stile per esprimere le proprie idee, condivisibile o non condivisibile lo stile, ma la cosa importante è che riusciamo insieme ad analizzare la questione per individuare una strada... questa volta mi sembra che siamo riusciti e di questo sono molto contenta!
Président - La parole au Conseiller Ottoz.
Ottoz (GM) - Si dice sovente che la vittoria ha tanti padri e la sconfitta ne ha uno solo... in politica le vittorie talora sono temporanee e parziali, ma in questo caso parrebbe, ieri, che si sia aperto un potenziale spiraglio, quindi una piccola vittoria. Non mi interessano le polemiche interne alla Sinistra valdostana, gli attacchi reciproci, ma nel caso che questa cosa porti ad una vittoria parziale, cioè al recupero di qualche posizione di lavoratori che chiedono il riconoscimento del rischio corso per la coabitazione con l'amianto, spero che fra i padri di questa vittoria parziale, al di là delle polemiche di stamani, sia chiaro che c'è anche Piero Ferraris che, molto di più e molto prima, ha fatto per questa vicenda e questo gli va riconosciuto. Direi che il documento del Consigliere Sandro Bortot - oppure fatto da altri, ma firmato da lui, collega Squarzino, questo non mi interessa - conteneva dei veleni e delle offese che sicuramente il collega Piero Ferraris non meritava!