Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3015 del 4 ottobre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3015/XII - Accordo tra le varie istituzioni scolastiche della città di Aosta per l'utilizzo delle palestre funzionanti per attività sportiva e motoria. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che il piano di messa a norma (per ottemperare al DL 626/94 e alla necessità di rimozione delle barriere architettoniche) delle palestre scolastiche, che ne prevede la chiusura a rotazione - ogni palestra per un solo anno scolastico - genera un disagio a studenti e insegnanti delle scuole interessate, che debbono fisicamente spostarsi in altre istituzioni scolastiche per poter svolgere il loro programma;

Constatato che questo disagio si è negli ultimi anni aggravato poiché, mentre la scadenza d'inizio dei lavori di messa a norma di ogni palestra è stato rispettato, la durata degli stessi si è protratta oltre l'anno, portando alla contemporanea indisponibilità di ben più di una palestra;

Ricordato che la scossa sismica del 3 marzo 2007 ha causato l'inagibilità della sede dell'ISIP in Viale Federico Chabod, sottraendo ulteriori due palestre al sistema scolastico della città di Aosta;

Ricordato che da anni è stata chiusa, ma non si conosce lo stato dell'arte dei lavori, la seconda palestra, sita in Via E. Bich, della Scuola denominata all'epoca "Nuova Cerlogne";

Rammentando che le palestre scolastiche, in virtù di una Convenzione Regione-Coni prevista per legge regionale, sono distribuite nell'orario extracurriculare alle società sportive, e che la loro indisponibilità danneggia perciò pesantemente l'attività sportiva di tutti i cittadini e del volontariato che la sostiene;

Preso atto delle dichiarazioni dell'Assessore all'Istruzione e alla Cultura Laurent Viérin rilasciate ai media locali, secondo le quali, per poter svolgere la regolare attività dell'ISIP, si sarebbe realizzata una "scuola polmone";

Preso atto delle dichiarazioni dello stesso Assessore Laurent Viérin in Consiglio regionale il 19 settembre il quale, rispondendo all'interrogazione presentata dai Consiglieri Ugo Venturella e Secondina Squarzino, ha dichiarato che le attività dell'ISIP sono temporaneamente spostate in locali da lui elencati, e che sarà successivamente realizzata la citata "scuola polmone", mentre, relativamente all'educazione motoria dell'ISIP, questa sarà distribuita sulle palestre delle altre Istituzioni scolastiche della città di Aosta, con le quali sarebbe stato raggiunto un soddisfacente accordo in merito;

Essendo stato personalmente oggetto delle vibrate e ripetute proteste di numerosi insegnanti che sostengono di non essere in condizione di svolgere il loro lavoro e realizzare il programma previsto a causa dell'insufficiente disponibilità di palestre, nonché di quelle di numerosi genitori, i quali lamentano il disagio dei loro figli che frequentano varie scuole di Aosta;

Assistendo quotidianamente alle migrazioni di frotte di studenti, accompagnati dai loro insegnanti, intere classi che si spostano a piedi ogni mattina da un punto all'altro di Aosta per recarsi in una palestra lontana dalla propria scuola;

Ricordando che la legge regionale 3 del 2004 all'articolo 1 configura di fatto l'attività motoria e sportiva giovanile come un vero e proprio diritto dei cittadini;

Sottolineando l'importanza dell'educazione dei giovani all'attività motoria e sportiva quale fondamentale strumento di prevenzione dell'obesità e di tutta una serie di patologie degenerative, in particolare cardiovascolari, con importanti ricadute sul contenimento della spesa sanitaria;

Deprecando che le sole due ore settimanali di attività motoria previste dai programmi ministeriali già facciano dell'Italia il fanalino di coda dei paesi occidentali in questo settore;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

L'Assessore competente per sapere:

1) se l'accordo raggiunto con le istituzioni scolastiche abbia avuto l'approvazione di tutti gli insegnanti interessati;

2) se detto accordo preveda anche un efficace piano di trasporti che garantisca l'effettivo svolgimento del programma da parte di tutte le classi di ogni scuola di Aosta;

3) se sinora tutte le lezioni di educazione motoria si siano svolte regolarmente in palestra per il numero di ore previste e se ogni modulo orario sia stato interamente svolto;

4) se, per alleviare il disagio di insegnanti e studenti non ritenga opportuno che si identifichino immediatamente, come per le altre attività didattiche dell'ISIP, palestre alternative e che, oltre alla "scuola polmone" siano realizzate anche almeno due "palestre polmone".

F.to: Ottoz

Président - Je vois qu'il y a dans la salle la présence du collègue Ottoz.

La parole au Conseiller Ottoz.

Ottoz (GM) - Una brevissima premessa per dire che le rilevazioni annuali o biennali, che vengono fatte a livello europeo sulla qualità delle scuole dei vari Paesi, da tempo danno la scuola elementare italiana come una delle migliori d'Europa, credo al 4° o 5° posto, le scuole medie molto più indietro, le scuole medie superiori assai indietro, in coda: questa è una situazione strutturale. Potremmo chiederci perché e scopriremmo che i maestri elementari sono gli unici in Italia che studiano per insegnare, tutti gli altri finiscono ad insegnare per motivi vari spesso legati alla disoccupazione e poi si "incrostano" attraverso corsi abilitanti e situazioni sindacali varie. In ogni caso c'è un'altra categoria di persone che studia come insegnare, quindi tirocinio, didattica, pedagogia, e sono gli insegnanti di educazione fisica. Non esiste nessun altro che fa questo, salvo un gruppo di insegnanti di lettere che provengono dal magistero e che avevano fatto le magistrali. Ciononostante gli insegnanti di educazione fisica, scienze motorie, educazione motoria - ogni tanto si cambia nome -, sono considerati in tutte le scuole insegnanti di serie B, il Collegio degli insegnanti non li considera, come se fossero dei paria, e l'educazione motoria dei giovani non è considerata nobile, forse perché, essendo noi cattolici, il corpo è corruttibile, l'anima no, non si capisce bene, insomma c'è una tradizione che forse nasce da Agostino, per cui tutto quello che ha relazione con il corpo e i muscoli è visto... Detto questo, mi ha stupito la risposta dell'Assessore alla collega Squarzino nell'altro Consiglio, in cui, facendo il quadro di come si ridistribuivano a causa del sisma le attività, ossia l'ISIP, o IPR come lo chiamano ancora tutti, ha detto che per le palestre non ci sono problemi, perché sono rispalmate sul sistema di tutte le altre palestre ed è stato raggiunto un accordo soddisfacente. Il che cozza pesantemente con le cose che sento dire dagli insegnanti - con i quali parlo quasi quotidianamente al campo sportivo "Tesolin" e in altri ambiti, sempre sportivi - perché gli insegnanti di educazione fisica fanno parte "à part entière" del mondo sportivo valdostano seguendo i giovani - e poi con genitori che si lamentano per situazioni che purtroppo si verificano e avendo costantemente sotto gli occhi classi intere di studenti che si spostano da est ad ovest, da nord a sud per Aosta, capitanati da 1 insegnante o 2, che vanno alla ricerca di una palestra da un'altra parte della città. Aggiungo che, ancorché la situazione della distribuzione delle ore sia stata presentata sulla carta in modo apparentemente funzionale, gran parte di queste ore sono oggi utilizzate al "Tesolin" e gli insegnanti sono lì che dicono: "speriamo che non piova! Quando farà freddo, dove andremo?". Premetto che la messa a norma delle palestre è sempre stata rispettata scrupolosamente nel piano di inizio lavori, ossia ogni anno si iniziava una palestra nuova. Non la si chiudeva però entro l'anno, come previsto, per cui con le ricoperture mancano sul sistema molte palestre. Non è sicuramente questa la prima interpellanza che viene presentata sulle palestre, sicuramente la chiusura dell'ISIP mette allo stremo il sistema, poiché non bisogna dimenticare che, in forza dell'articolo 23 della legge regionale n. 57/1983, l'uso al di fuori dell'orario scolastico delle palestre e delle attrezzature sportive esistenti negli edifici, sedi di scuole... è concesso con priorità assoluta per lo svolgimento delle normali attività preparatorie delle società regolarmente affiliate a federazioni sportive nazionali, sulla base di apposita convenzione da stipularsi fra Regione e la delegazione regionale del CONI. La convenzione da allora è firmata e viene rinnovata. Nel frattempo è intervenuta la legge 2000, autonomia scolastica, articolo 9, che parla dell'autonomia didattica e articolo 10, autonomia organizzativa, che viene interpretata dai presidi come "la palestra è mia e me la gestisco io".

Nelle palestre scolastiche nell'orario non scolastico vengono fra l'altro organizzate una serie di simpatiche attività fra l'altro socialmente utilissime come consigli di quartiere, corsi di gastronomia tailandese ecc., quindi ulteriori ore vengono sottratte ai giovani che devono fare sport, perché le palestre pagate dalla Regione per la Comunità hanno questa doppia funzione per legge: sono riservate alla scuola nell'orario curriculare, nel quale sono compresi i cosiddetti "gruppi sportivi scolastici", ma devono essere messe a disposizione nell'orario extrascolastico delle società sportive perché esse non sanno in un posto climaticamente disagiato come la Valle d'Aosta dove andare a parare. La situazione sia delle scuole che delle società sportive non è assolutamente brillante e vorrei capire... Quindi la prima parte dell'interpellanza è "self-explaining"... tutte le constatazioni, ciò che si rammenta, ciò di cui si prende atto... e permettetemi di sottolineare l'importanza che sta aumentando in questi ultimi anni della lotta all'obesità e della prevenzione delle patologie degenerative, specialmente di tipo cardiovascolare, per le quali lo sport e il movimento sono così importanti. Questo è un fatto accettato ormai da tutta la politica, che quindi ha un impatto virtuoso sui costi del sistema sanitario. Senza dire che tutto ciò si inserisce nel quadro di un'Italia che è fanalino di coda dei Paesi occidentali, l'unico posto insieme al Ruanda Burundi (che non è un Paese occidentale) che fa solo 2 ore di educazione motoria alla settimana, mentre in Nigeria, Costa d'Oro, Marocco, Camerun, da tutte le parti se ne fanno di più; comunque in Europa due ore di educazione fisica si vedono credo solo in Italia, anche se non sono pratico sull'allargamento dell'Unione.

Vorrei sapere dall'Assessore se gli insegnanti fruitori di questo soddisfacente accordo ne sono a conoscenza e lo hanno approvato; se è stato messo a punto un efficace piano di trasporti, poiché, se prendo interpellanze precedenti, trovo riferimenti a questo; se finora tutte le lezioni di educazione fisica ad oggi si sono svolte interamente per tutta l'ora e in locali aventi le caratteristiche richieste... ossia in aula o in locali non aventi le caratteristiche richieste... e se non ritenga, avendo opportunamente - iniziativa alla quale io plaudo - ipotizzato e messo in piedi un'operazione per realizzare una "scuola polmone", tenuto conto della cronica mancanza di palestre in Aosta, aggravata da questa situazione emergenziale causata dalla chiusura dell'ISIP, di organizzare almeno due "palestre polmone", poiché oggi sul sistema palestre della città di Aosta mancano quattro palestre, che sono sottratte al sistema scolastico e al sistema sportivo. Concludo chiedendo se l'Assessore ci può dire che fine abbia fatto la palestra cosiddetta "Nuova Cerlogne", sita in Via Bich, fra Via Parigi e Via Saint-Martin de Corléans, la quale quattro anni fa è stata chiusa per il normale ciclo di rimessa a norma e doveva essere riaperta dopo un anno. Dopo 2 mesi è stata tutta coperta di ponteggi, fogli di nylon per poter lavorare, si è installato insomma il cantiere. Dopo otto mesi il cantiere è stato smontato e da quattro anni la palestra è lì e piove fino nel locale caldaie, come ho potuto constatare, e sta andando in totale degrado. In sostanza chiedo quale sia il futuro che si vuole dare a questa palestra, che è un altro problema sul sistema palestre di Aosta, che ripeto mette in grossa difficoltà sia gli insegnanti per svolgere il loro programma. Capisco che l'educazione motoria per i presidi non è una cosa importante, capisco che il Collegio dei docenti ha altre priorità di tipo più culturale - e ne vediamo i risultati -, ma ritengo che anche l'educazione motoria, come da tutti a parole ritenuto, abbia una sua dignità e una grande utilità per i giovani e le famiglie.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Viérin Laurent.

Viérin L. (UV) - Je prends acte qu'aujourd'hui on inaugure un nouveau cours des interpellations de majorité, qui est quelque chose de positif, mais qui dénote probablement qu'on ne se parle pas assez aux réunions de majorité ou que peut-être on est souvent absents, mais je crois que c'est une législature un peu bizarre donc un élément en plus d'instabilité ce n'est pas rien de grave. Je crois qu'en plus les facteurs d'instabilité permanents maintiennent un peu vif le débat au Conseil. Je remercie en tous cas le collègue Ottoz et je réponds volontiers à son interpellation, car elle me donne la possibilité de faire le point de la situation, en répondant à Madame Squarzino c'était un discours un peu plus général sur le début de l'année scolaire, mais cela me donne la possibilité d'illustrer aussi le très bon travail du Bureau sport à l'intérieur de l'Assessorat de l'éducation et de la culture, qui entre autres a été renforcé à mon arrivée à l'Assessorat avec une unité: l'enseignante Elena Barmaschi a été détachée, qui a été de support à Marco Luksch et qui sont en train de faire un très bon travail dans le domaine de la conjugaison entre sport et école et entre sport et monde des jeunes.

Je tiens d'abord à préciser et à rappeler que, depuis que la responsabilité de cet Assessorat m'a été confiée, j'ai placé le binôme sport et culture au centre de mon action. Je ne veux pas ennuyer l'Assemblée en revenant sur toutes les choses qu'on s'est déjà dites en Ve Commission, entre autres le collègue Ottoz en fait partie et ces choses les connaît, mais je veux rappeler tout ce que par le biais du Bureau du sport on est en train de faire: l'organisation des classes de neige, la première expérience dans l'histoire de la Vallée d'Aoste d'une section étudiants-élèves-skieurs, qui cette année, grâce à la collaboration du Dirigeant scolaire Ballerini et de l'Institut "Maria Adélaide d'Aoste", voit la lumière. Pour la première fois ce qu'il n'a pas été possible de faire dans le passé a été fait dans une forme un peu réduite, c'est une section, ce n'est pas un institut pour skieurs, mais une classe qui débute entre autres avec un grand nombre d'inscriptions - presque 100 cette année - et qui va aller constituer une section skieurs, classes de neige... le portail télématique pour les élèves qui pratiquent le sport à un certain niveau; l'application, pour la première fois dans la Vallée, de dispositions en matière d'éducation motrice à l'école primaire, vous parliez d'obésité, pour la première fois nous avons fait un appel à candidature, nous irons sélectionner cette semaine 3 jeunes qui ont eu leur maîtrise en "Scienze motorie" et nous les enverrons dans les écoles de base pour faire l'éducation physique - car je partage avec vous l'idée que l'éducation physique a toujours été reléguée en deuxième plan, c'est-à-dire: "pour vous punir vous ne faites pas l'éducation physique" -, nous aurons ces jeunes qui sont des instruments pour nos enseignants dans la pratique de l'éducation physique; les activités de formation pour les professeurs d'éducation physique et puis cette année, cher collègue Ottoz, pour la première fois depuis 11 ans la réunion à la rentrée des classes organisée avec tous les représentants des écoles de gymnastique - réunion à laquelle je ne vous ai pas vu, vous n'y êtes par présent -, j'ai relaté face aux enseignants de gym sur les perspectives et sur ce que nous étions en train de faire; les activités sportives destinées à favoriser l'intégration des handicapés, car je crois que le sport n'est pas simplement fait pour les athlètes, mais il doit être pour tout le monde, même pour ce qui ont des difficultés d'un point de vue physique; le "Ski pour tous" qui a donné la possibilité de reprendre le ski sur les pistes, c'était un engagement de la Ve Commission, nous avons offert gratuitement, en collaboration avec ASIVA et les moniteurs de ski, toute une série d'activités sur la neige pour nos jeunes.

Cela dit, le problème des gymnases de la ville d'Aoste est bien réel et je veux aussi rappeler qu'il ne date pas d'aujourd'hui. La fermeture des 2 gymnases de l'ISIP a seulement accentué ce problème considérablement, je le reconnais, ainsi que les difficultés liées à une situation qui dure depuis trop longtemps, mais la situation de l'ISIP est aussi une situation qui s'est vérifiée à la suite d'un événement qui ne pouvait pas être prévu. Conformément à la loi n° 23 du 11 janvier 1996, l'Administration régionale est tenue de mettre des locaux à la disposition des écoles secondaires du 2e degré et uniquement de celles-ci. Vous avez fait un discours un peu général, mais c'est surtout sur les écoles du 2e degré où vous avez mis l'accent et où il y a des difficultés en effet. Les institutions scolaires de base - écoles primaires et secondaires du premier cycle - doivent s'adresser aux Communes.

Depuis une bonne vingtaine d'années la programmation de l'utilisation des gymnases d'Aoste et de Charvensod est définie d'un commun accord lors d'une réunion généralement organisée avant le début de l'année scolaire. Cette procédure permet notamment d'éviter toute forme de négociations entre les dirigeants ou les écoles disposant d'un gymnase et ceux qui n'en ont pas, ou qui ont besoin de plus d'espace pour organiser les activités d'un groupe sportif, et vise à une gestion coordonnée, transparente et efficace des équipements. Les convocations pour cette réunion sont adressées aux dirigeants scolaires qui peuvent, si cela leur semble bon, donner aux professeurs d'éducation physique de leur établissement mandat de les représenter, mais c'est les dirigeants scolaires qui participent. Ce n'est généralement pas le cas dans la mesure où il s'agit là d'une tâche organisationnelle qui relève de la responsabilité dudit dirigeant. Vous parlez de l'autonomie scolaire, mais l'autonomie scolaire c'est cela: il y a un dirigeant scolaire, le dirigeant scolaire est convoqué et puis c'est à lui de décider s'il veut déléguer ou non son ou ses enseignants d'éducation physique. A titre d'exemple, je peux vous dire que le 27 août, quand nombreux parmi nous étaient en vacance, à 9 heures la réunion a été convoquée et sur les 12 représentants des institutions convoqués il n'y a qu'un seul enseignant délégué par son dirigeant. La 1e question donc est posée dans des termes auxquels je peux répondre en partie, dans le sens que c'est d'un point de vue organisationnel comme je vous ai dit que cela se passe, étant donné qu'aucun texte de loi n'envisage cette réunion. C'est une réunion que comme Assessorat il y a la bonne coutume de faire depuis des années et c'est une initiative positive et établie cette réunion de concertation avec les dirigeants scolaires, mais c'est une démarche purement locale, car hors de notre Région cela ne se passe absolument pas et c'est donc un moment de synthèse avec les dirigeants scolaires pour trouver une solution pour les gymnases.

Pour ce qui est de la deuxième question, il n'y a à Aoste que 2 institutions scolaires dont les élèves bénéficient d'un service de transport spécial (aller-retour) de l'école au gymnase et ce sont les 2 structures totalement dépourvues d'installations adéquates dont les élèves doivent se rendre dans des gymnases relativement éloignés: je me réfère au Lycée scientifique, qui fut construit en 1930, et à la section comptabilité du Lycée technique, commercial et pour géomètres, anciennement "Manzetti", qui fut construit en 1958 sur un site où la réalisation d'un gymnase n'a même jamais pu être envisagée. Pour ce qui est des transports, ce sont des services de transport qui sont certainement efficaces et fonctionnels puisque la passation des marchés y afférents a été gérée intégralement par les institutions scolaires concernées et non de façon centralisée, ce sont les écoles qui s'en occupent, la Région se limitant à rembourser les frais et, à moins que l'on ne décide de remettre en question les compétences professionnelles de ces 2 dirigeants scolaires, nous pouvons être certains que ceux-ci auront prêté la plus grande attention aux besoins de leurs établissements.

Pour ce qui est du point n° 3, il semble bien que tous les cours d'éducation physique organisés dans le cadre de l'horaire provisoire se soient déroulés régulièrement, en dépit des inconvénients dus à la fermeture des 2 gymnases de l'ISIP et à la restructuration du gymnase de l'Institut pour géomètres qui est en cours. Je ne suis pas certain de ce que le Conseiller Ottoz entend par "régulièrement", c'est-à-dire ce "régulièrement" se place du point de vue didactique et donc conformément au programme ou bien du point de vue des conditions de sécurité? Je crois que vous entendiez les deux. Je peux quand même vous préciser que, selon le Professeur Loris Botticini, Directeur du terrain "Tesolin" - je ne vais pas souvent courir au terrain "Tesolin", malheureusement je n'ai pas toujours l'occasion de parler avec les enseignants d'éducation physique -, un grand nombre d'élèves fréquentent régulièrement cette structure. C'est en tout cas aux dirigeants scolaires qu'il revient de veiller à la régularité des cours et pour le moment nous n'avons aucune signalisation d'anomalie, c'est-à-dire que, s'il y a des anomalies, moi je peux les vérifier, mais normalement les dirigeants scolaires nous les signalent et alors nous intervenons. Pour ce qui est de cette année scolaire, les problèmes de l'ISIP affectent plus particulièrement 3 des 10 établissements scolaires de la Commune d'Aoste et de ce fait 16 des 38 professeurs qui enseignent dans les écoles d'Aoste. Je vous ferai avoir le schéma des gymnases pour vous répondre à la question de Via Bich, et cetera, des gymnases où des travaux sont en cours de réalisation, quels problèmes, quelles remarques et le nombre d'enseignants en service pour chaque endroit. Des 16 professeurs qui enseignent dans ces 3 écoles 2 seulement - tous 2 travaillent au Lycée scientifique - ont exposé au Coordinateur de l'éducation physique certains inconvénients liés à la fermeture de l'ISIP et il semblerait que quelques enseignants auraient évoqué l'éventualité d'utiliser le "Palaindoor" (peut-être vous vouliez arriver là) de Tzambarlet, moyennant le remboursement des frais y afférents. Ces enseignants donc c'est probablement les enseignants avec lesquels vous avez parlé, parce que j'ai vu aussi une note, parce que nous avons inauguré aussi les interpellations avec le communiqué de presse y afférent, c'est-à-dire qu'il y a un communiqué de presse du collègue Ottoz où il demande de donner diffusion de son interpellation, donc vous écrivez: "ricevo in questi giorni proteste da molti insegnanti", je voudrais aussi rappeler que l'Assessorat aussi est disponible à recevoir des protestations. Je sais que le collègue Ottoz est le référent unique du monde du sport, mais nous sommes à disposition pour accepter des critiques et nous sommes ici aussi pour résoudre les problèmes. Afin de contribuer à résoudre les difficultés engendrées par la situation de l'ISIP, la Commune d'Aoste a fait preuve d'une générosité sans précédents et mis à la disposition des élèves près de 100 heures par semaine dans ses diverses installations, heures qui sont exclusivement réservées aux cours d'éducation motrice et physique et auxquelles il faut ajouter les heures libérées à cette même fin par le gymnase du Consortium de l'Envers, à Charvensod. Je trouve donc bien étrange que le Conseiller Ottoz soit personnellement en butte à tant de violentes récriminations, car moi je suis perplexe sur le fait de l'évocation de ce qu'il appelle les "migrations" des élèves qui vont dans la ville chercher des gymnases, car moi je ne sais pas où vous avez étudié, mais moi quand j'ai fait l'école on se déplaçait du Lycée classique et on allait Place de la République faire gymnastique, c'était là aussi de l'activité en se déplaçant, ce n'est pas une chose de l'autre monde! J'espère donc qu'avec ce terme grandiloquent certains déplacements qui ont lieu depuis des années ne soient pas quelque chose d'abnorme, donc les élèves de l'Institut d'art, qui vont de leurs locaux de la Rue Matteotti à ceux de l'internat, ou ceux du Lycée classique, qui se déplacent de la Rue des Capucins au Collège Saint-Joseph... ce sont des déplacements qui du moins quand moi j'allais à l'école - et il n'y a pas 50 ans - se passaient déjà ainsi.

Pour ce qui est du point n° 4, il est bien évident que nous aimerions tous qu'il existe des "gymnases temporaires", c'est une bonne idée, que les institutions scolaires pourraient utiliser à tour de rôle pendant que les leurs sont en travaux, même si ce système comporterait bien évidemment quand même des déplacements pour les élèves, mais là encore il faudrait que nous soyons d'accord sur le concept et sur ce que veut dire le Conseiller Ottoz, c'est-à-dire on envisage la réalisation d'une nouvelle structure? Ou bien ce n'est pas qu'on envisage l'utilisation de structures existantes mises aux normes comme le gymnase de la "nouvelle école Cerlogne"? Ou autre chose encore que je ne connais pas et qui pourrait rentrer dans les sphères de connaissance bien plus approfondies du collègue Ottoz?

Président - La parole au Conseiller Ottoz.

Ottoz (GM) - Apprezzo l'ironia dell'Assessore Viérin, un po' meno il sarcasmo. La frontiera è molto sottile. Intanto le sue considerazioni sul nuovo corso delle interpellanze non hanno niente a che vedere con le palestre. Lamenta che io sono sovente assente alle riunioni di maggioranza, almeno di questo sono stato accusato. Mi risulta che in 2 anni - perché io negli altri anni precedenti lei non mi ha mai visto perché non ero eletto, non ero in Consiglio, forse si è perso un passaggio - sono mancato 2 volte. Vorrei sapere chi, qui in aula, è mancato meno di due volte, poiché una cosa è la fisiologia un'altra la patologia. Sull'ottimo lavoro dell'Ufficio sport non ho alcun dubbio. Potrei in un'altra interpellanza parlare del disagio di tutte le altre 42 federazioni per il fatto che il rafforzamento sembra aver toccato solo lo sci, dire che le classi di sci, che non si fanno in palestra, ma in classe, servono a sistemare l'orario in modo più flessibile per i ragazzi e a dar sostegno a chi fa gare di sci. Ma non sto parlando oggi di sport agonistico: sto parlando di educazione fisica nelle scuole, di sport per tutti, l'agonismo è un altro "volet", ne possiamo parlare quando lei vuole.

Tutte cose queste, alle quali plaudo e sulle quali sono d'accordo e che sono fatte molto bene... sono un grande estimatore di Elena Barmasse e di Marco Luksch. Cose che riguardano aspetti agonistici di uno sport come lo sci, di un calendario ASIVA che è importantissimo favorire. Sarebbe anche utile qualche direttiva che raccomandi agli insegnanti di non massacrare il lunedì tutti quelli che fanno gli altri sport: calcio, pallacanestro, palla a volo, in cui succede di tutto, sempre per quella pregiudiziale che l'attività fisica deve essere punita poiché sottrae tempo alla cultura. Fra l'altro, conosco persone che non fanno attività fisica, con le quali sul piano della cultura mi misurerei volentieri senza nessun imbarazzo, eppure di attività fisica credo di averne fatta molta! Classe "de neige", tutte queste attività che non si fanno peraltro in palestra sono fuori tema: l'interpellanza riguarda le palestre, parliamo delle palestre; la formazione - un'ottima cosa i 3 insegnanti che vanno ad insegnare - è fuori tema. Quanto al fatto che io non avrei partecipato alla riunione - "cher collègue Ottoz, je ne vous ai pas vu", - ho l'abitudine purtroppo di andare alle riunioni alle quali mi invitano e di non presentarmi ospite inatteso a quelle a cui non sono invitato; quindi, non essendo stato invitato, lei mi deve scusare, non ho partecipato. La prego di sorvolare sulla questione dei disabili perché l'Assessore Fosson sa benissimo quanto facciamo, quanto fanno altri membri della mia famiglia per lo sport dei disabili, ma ciò non riguarda di nuovo le palestre... poi "Le ski pour tous", "okay"... "ceci dit..." e a questo punto lei ha cominciato a parlare delle palestre. Come direbbe Paul Verlaine: "tout le reste est littérature", adesso parliamo delle palestre, che era la domanda. È interessante il collegamento Aosta Charvensod, perché la palestra di Charvensod, che è stata fatta con i soldi della Regione, è stata data a un consorzio che fa pagare prezzi allucinanti alle società sportive e vorrei sapere se per caso nel fare questo accordo con il consorzio, esso sia stato fatto a titolo oneroso o a titolo gratuito. È interessante che tutte le palestre il Comune le dia a 2,70 euro l'ora e che il Consorzio di Charvensod le dia a 25-30 euro l'ora e vorrei sapere se ve le hanno date gratis, perché è una curiosità, è lei che è entrato sul tema, io non ne avrei parlato.

Lei ha detto poi che l'autonomia è questa: vengono i presidi. La sussidiarietà cos'è: vengono i presidi ad occuparsi di educazione fisica? La sussidiarietà è che di educazione fisica si occupa l'insegnante di educazione fisica perché è la cosa che può fare, il preside si occupa delle cose di cui l'insegnante di educazione fisica non può occuparsi. Il dirigente si occupa delle cose che può fare, ma l'Assessorato si occupa delle cose che il dirigente non può fare: questa si chiama, come ci hanno insegnato, sussidiarietà verticale. Chi ha detto quindi che gli insegnanti non devono partecipare? Ma se non partecipano gli insegnanti, se c'è un solo insegnante alle riunioni dei presidi, ricadiamo nel problema dell'opinione che hanno i presidi, che normalmente non sono insegnanti di educazione fisica, sull'educazione fisica o motoria. "Noi facciamo riunioni non previste per legge": grazie a Dio! Vorrei vedere se le leggi dovessero prevedere le riunioni. Ma lei ha mai visto una legge con scritto che si fa una riunione? Sì? La conferenza dei servizi... lasciamo stare la concertazione che è un concetto previsto, ma la riunione per legge deve essere prevista? Lei dice: "siamo bravi perché facciamo le riunioni non previste per legge". Mi fa piacere, le fanno anche fuori Valle. In tutto il mondo si fanno riunioni! Quando c'è un problema, si convoca una riunione e nessuno dice: "siamo bravi a convocarla perché non è prevista per legge"!

"Solo 2 istituzioni hanno i trasporti": esatto, le altre no... cosa vuol dire? Solo 2 istituzioni hanno i trasporti, ossia "le Lycée scientifique" e la "comptabilité" del "Manzetti"? Gli altri non ce l'hanno perché, se quelle ce li hanno e sono le uniche, le altre non ce li hanno. Lei quindi mi ha risposto che non esiste un piano di trasporti e ha ripreso il tema alla fine. Mi ha detto anche che "à la partie comptabilité" del "Manzetti" non può esserci palestra, non si sa perché... e glielo spiego io il perché: perché le scuole venivano fatte una volta in base a una legge che prevedeva l'obbligatorietà della palestra. Siccome era una legge fascista, dopo la guerra fu inventato il secondo lotto: "intanto fate la scuola, con il secondo lotto si farà la palestra" e così non si sono fatte più le palestre. La palestra che c'era, al Manzetti, era quella del "Saint-Bénin", che lei conosce... io ci sono andato a scuola, adesso è diventato un locale culturale, perciò non c'è più neanche quella che c'era! Una volta il "Manzetti", perché c'era l'avviamento dove c'è il "Saint-Bénin", poi il "Manzetti" lo hanno fatto vicino, utilizzava questa palestra, ma non c'è più la palestra: non c'è più da 30 anni! Non solo quindi non si può fare, ma è stata tolta quella che c'era!

Lei non deve seminare zizzania dicendo che metto in dubbio le competenze di questi 2 dirigenti, di questi 2 presidi: io non metto in dubbio la competenza di nessuno! Io metto in dubbio il fatto che manchi una volontà precisa con precisi obiettivi di far fare ai giovani l'attività motoria che gli spetta come diritto, perché ricordo che, se rileggiamo l'articolo 1 della legge regionale n. 3/2004, che perfeziona ulteriormente l'articolo 1 della legge n. 3/1998, si prefigura finalmente un vero e proprio diritto civile nuovo allo sport, come sostiene l'Unesco o l'OMS e come ormai hanno accettato tutti i Paesi.

Lei mi ha detto che "pare" che tutto si sia svolto regolarmente. Si è svolto regolarmente o no? Cosa vuol dire "pare"? Le lezioni si sono svolte in palestra o in classe, in palestra o nei locali caldaie? Questo le chiedo. Lei mi risponda, faccia una ricerca, interroghi i suoi dirigenti e si faccia dire se non è mai accaduto che abbiano fatto una lezione in un locale caldaie oppure in classe perché non c'era la palestra, magari sostenendo che l'educazione fisica è una materia teorica astratta che si può fare senza palestra. Avrei gradito una risposta diversa: "sì, c'è un problema, cerchiamo di risolverlo", non una risposta che mi prende in giro, fa dell'ironia. Le conosciamo queste cose, sono mezzucci dialettici che abbiamo imparato anche noi e che ogni tanto utilizziamo.

Lei dice poi che solo 2 insegnanti su 16 si sono lamentati. Sono 2 su 16, faccia lei, faccia il conto: 2 diviso 16% e le viene subito qual è la percentuale di gente che ha il coraggio di lamentarsi, perché gli altri - 1, 1 e mezzo, 2, 3 o 4 - che potrebbero lamentarsi non lo fanno poiché hanno paura di ritorsioni, che ne so... ma anche solo 2 su 16 lei faccia la percentuale e vedrà che non è una percentuale fisiologica.

La ringrazio di avere una sua idea precisa su come devo fare i miei comunicati stampa, continuerò a farli come mi pare e non credo che lei sia competente anche sui comunicati stampa personali dei Consiglieri.

Se il Comune con generosità "sans précedents" ha dato 100 ore, da dove vengono fuori queste 100 ore? Il sistema palestre di Aosta è un sistema algebrico a somma zero, non è che nascono le ore, il tempo è la risorsa democratica per eccellenza, perché tutti abbiamo solo 24 ore al giorno: Bill Gates, Bush, Prodi, Luciano Caveri, Teresa Charles, io, lei... e quindi, se saltano anche le palestre hanno 24 ore al giorno, togliamo pure le 12 di notte, ne rimangono un numero finito. Da dove saltano fuori queste 100 ore, dov'erano prima? Vi è allora qualcuno che teneva le palestre e non le dà? Non capisco questa generosità senza precedenti!

Sulla gratuità del Consorzio dell'Envers mi sono già espresso. Lei è perplesso sulla questione dei trasporti, ma tutti noi da bambini... Alle medie partivo da Piazza Saint-François, che allora si chiamava Piazza del Mercato, e andavo alla "Immacolata" a far ginnastica, ma quando suonava la campanella... se non ero alla "Immacolata" entro 5 minuti il Prof. Cossard mi segnava assente, la campanella suonava a '55, se non tornavo in classe in tempo, se non ci mettevo 5 minuti, mi segnavano di nuovo assente! Le scuole sono cambiate, qui c'è gente che si sposta perché gli hanno fatto, anziché il modulo di 2 ore, tutto in una volta, che già non va bene, 2 moduli di un'ora, ci mette mezz'ora ad uscire dalla scuola, va all'altra palestra, arriva lì e torna a scuola: sono cambiati i tempi, Assessore! Non abbiamo la possibilità di dire agli studenti: "in 5 minuti devi essere all'Immacolata" (adesso non c'è più l'"Immacolata", non se se c'è ancora la palestra!).

La ringrazio per il termine "grandiloquent", non sapevo di essere così eloquente, la ringrazio perché la "palestra polmone" la considera una buona idea, ma poi non si è capito bene. Le do un consiglio: c'è una struttura geodetica al campo sportivo "Puchoz" che può essere utilizzata come palestra per 2 classi ristrutturiamola!

Chiudo dicendo che del "Palaindoor" ha parlato lei, così come ne ha parlato nella risposta precedente ad un'interpellanza del collega Frassy, io non ne ho parlato e non ne voglio parlare. Sono tutti i giorni, salvo oggi o quando ho impegni di altro genere, al "Tesolin" e sento non quei 2... o sono così fortunato che becco gli unici 2 insegnanti che si lamentano, oppure pensa che io vada lì a stuzzicarli perché si lamentino... Non è così, ma oggi che piove, cosa fa Botticini al "Tesolin"?

Ritengo quindi di non aver avuto risposta ai quesiti, perché la sua risposta è stata fumosa, ironica e sarcastica e mi dichiaro insoddisfatto della risposta alla mia interpellanza.