Oggetto del Consiglio n. 3003 del 3 ottobre 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 3003/XII - Interventi manutentivi operati nell'ultimo ventennio sulla strada regionale per Cogne. (Interrogazione)
Interrogazione
Ricordato che ancora recentemente la strada regionale per Cogne, nel tratto tra Pondel ed Epinel, è stata interessata da dissesti geologici e che comunque negli ultimi anni, a varie riprese, è stata interessata da chiusure al traffico, totali o parziali, anche in relazione allo stato di innevamento delle pendici montane ad essa adiacenti;
Constatato che le numerose opere di consolidamento dei versanti sovrastanti la strada e quelle relative alla difesa delle valanghe non sono sino ad ora stati sufficienti a mettere in sicurezza tale strada regionale;
Tenuto conto che il trenino di Cogne, nemmeno a regime, potrà consentire un efficace collegamento tra la nota stazione turistica e il fondo valle, che possa rappresentare un'alternativa sicura e praticabile alla strada regionale
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Governo regionale per conoscere:
1) le spese di investimento e di manutenzione operate sulla strada regionale per Cogne, tra Aymavilles e Cogne, negli ultimi 20 anni;
2) quali siano le attuali problematiche geologiche di tale tratto di strada e quali interventi siano stati ipotizzati per garantirne la sua transitabilità;
3) se esistano progetti o ipotesi di massima di alternative stradali all'attuale sede, in particolare dirette a collegare il tratto a Nord di Epinel alla valle centrale attraverso una galleria di collegamento con la strada regionale Aosta-Pila.
F.to: Sandri - Fontana Carmela
Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.
Cerise (UV) - La Strada regionale n. 47 di Cogne, precedentemente denominata "Strada statale n. 507", è stata classificata regionale nel 1994 e consegnata all'Assessorato il 1° gennaio 1995: da allora gli importi sono quelli che riguardano gli interventi fatti dall'Amministrazione regionale, non disponendo di quelli dell'ANAS, fanno riferimento al periodo compreso fra il 1995 e il 2007. Per l'ammodernamento della strada e per l'esecuzione di interventi strutturali a difesa della sede viaria, quali valanghe, caduta massi e frane, anche in conseguenza degli eventi alluvionali dell'ottobre 2000, includendo gli interventi in corso, le spese ammontano a complessivi 41 milioni di euro circa. La manutenzione ordinaria dal 1995 ad oggi ha assorbito circa 5 milioni di euro compresi gli interventi di sgombero detriti, ripristini di pavimentazioni stradali, murature e sicurvia a seguito dell'alluvione del 2000. La spesa complessiva possiamo valutarla in 46 milioni di euro.
Per quanto riguarda la seconda domanda, dopo la regionalizzazione della strada di accesso alla Valle di Cogne sono stati effettuati, tra la zona del Pondel e Epinel, 2 importanti studi sul rischio di caduta blocchi: uno del CREALP del 1998 e l'altro del 2000. Tenuto conto delle indicazioni e delle priorità individuate da tali studi e delle criticità rilevate a seguito degli eventi alluvionali del 2000, sono stati avviati ed eseguiti numerosi interventi infrastrutturali di protezione attiva e passiva della sede stradale, per garantire condizioni accettabili di transitabilità. Attualmente i tratti a maggior rischio, sia per quanto riguarda gli studi CREALP che dagli effettivi fenomeni di dissesto che si sono manifestati durante l'alluvione 2000, sono stati protetti da opere e la strada ha avuto una transitabilità sostanzialmente garantita.
Non vi sono, al momento, progettazioni avviate di nuovi interventi di protezione e sono ancora in corso di esecuzione 4 interventi di protezione sui versanti - Vallo paramassi in loc. Bivio di Ozein, sistemazione versante franoso a monte dell'abitato di Pondel, messa in sicurezza versante il località Bois du Ronc, vallo paramassi in località Pont di Laval in fase di ultimazione - mentre gli interventi sulla sede viabile sono sostanzialmente conclusi ad eccezione del tratto compreso nella zona limitrofa del ponte di Chevril. Lo studio CREALP specificava che nella zona situata a monte di Chevril fosse necessario adottare tempestivamente misure di protezione lungo il tracciato, e tali opere sono già state eseguite, ma nel contempo evidenziava che il pericolo poteva essere eliminato in maniera definitiva solo con la costruzione di un tunnel in destra orografica. Su tale settore è stata quindi approfondita la fattibilità di una variante che potesse porre definitivamente in sicurezza il transito dei veicoli: da qui l'individuazione di un progetto, inserito nel "Primo piano di interventi che comportano la realizzazione di opere di rilevante interesse regionale" ed il relativo studio di fattibilità, che è sottoposto all'esame del NUVVOP. L'intervento complessivo prevede una spesa di circa 40 milioni di euro.
Non esistono, al momento, progetti alternativi stradali diretti a collegare il tratto a Nord di Epinel alla valle centrale mediante una galleria di collegamento con la strada Aosta-Pila. Questa ipotesi però è stata analizzata fra le alternative previste dallo "Studio comparativo di soluzioni per la messa in sicurezza della Strada regionale n. 47 di Cogne", redatto dall'ing. Sergio Ravet nel novembre 2001 su incarico dell'Amministrazione regionale. Tale ipotesi prevede un tunnel bidirezionale con una lunghezza di circa 7 km. ed uno sviluppo parallelo alla galleria ferroviaria esistente. I costi di questo intervento erano stati stimati in circa 200 milioni di euro, ma è un importo che, alla luce delle attuali norme per la sicurezza nelle gallerie stradali, è sicuramente da considerarsi in difetto.
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Ringrazio l'Assessore per la dovizia di particolari, è un tema complicato, difficile, non credo che nessuno abbia la bacchetta magica per dare una soluzione, certo che i dati che ci ha fornito sono inquietanti, perché non solo abbiamo speso forse oltre 50 milioni di euro dal 1995 ad oggi per questa strada, poco più di 10-12 anni, perché i 46 milioni a cui lei fa riferimento sono in euro magari del 1995-1997-1998, quindi tenendo conto dell'attualizzazione in euro di oggi siamo sopra ai 50 milioni di euro, ma non solo ci sono i 50 e oltre milioni di euro buttati via per il trenino di Cogne, che siamo già a 100, ma ce ne sono altri 40 che bisognerà prevedere per mettere in sicurezza.
Siamo quindi a 140 milioni di euro, che un po' meno, ma grosso modo, sono il costo di quella che sarebbe la soluzione definitiva: chiudere la questione del trenino facendo un museo alla stazione di arrivo o di partenza, intitolandolo a quei 2 o 3 miti che hanno pensato quel trenino, che sono stati i maggiori responsabili di quel trenino, in particolare l'ex Sindaco di Cogne: "Il museo ai soldi sperperati", e riutilizzare non in parallelo, ma la galleria della ferrovia, per evitare che qualcuno ci ricaschi e butti via dei soldi in futuro, come galleria di imbocco di questa nuova strada, così come è stata progettata dall'ing. Ravet nel 2001. Questo consentirebbe di dare finalmente agli abitanti di Cogne e agli abitanti della Val d'Aosta che si vogliono recare a Cogne, la garanzia assoluta di poter transitare 24 ore su 24 in ogni tempo e in ogni giorno dell'anno, per i "cogniens", nella valle centrali e per tutti i Valdostani a Cogne per le attività turistiche. Naturalmente è un'ipotesi da valutare con grande attenzione, ma credo che sia giunto il momento di mettere sul piatto tutta la situazione di Cogne, non prendendo più pezzo per pezzo: il trenino, la strada, la funivia..., ma mettere insieme un gruppo di lavoro - in tal senso la proposta che faccio all'Assessore, per evitare di buttare di nuovo via soldi in situazioni che non si risolvono, in accordo con l'Assessore ai trasporti ovviamente - che faccia una ricognizione di quello che è costato quanto è stato fatto finora, quello che rischiamo di dover pagare nei prossimi anni per il funzionamento del trenino, per la manutenzione dell'attuale regionale ex statale... per il contenimento della montagna e, invece, vedere una soluzione definitiva e alternativa che è il collegamento via tunnel, io preferirei ancora che utilizzasse come galleria esplorativa quella del trenino, in modo da dare una risposta certa.
Credo che questo lavoro di paragonare le varie ipotesi e poi di presentare in commissione o in Consiglio le risultanze, consentirebbe di arrivare a una posizione condivisa e quindi condividere i carichi di responsabilità legati alle scelte che questo Consiglio in passato purtroppo ha fatto: quello di avviare questa questione del trenino che ancora oggi non ha dato soluzione, mettendo in tutto questo piano di lavoro anche il problema dei collegamenti funiviari, che potrebbero essere un'alternativa almeno per garantire il collegamento turistico con Pila attraverso la valle centrale. Penso che da questo punto di vista non si debba aver paura di dire un progetto non ha funzionato, ma continuare a buttare in questo collegamento decine di milioni di euro ogni 4-5 anni, credo sia demenziale! Certo, 200 milioni di euro sembra una cifra grossa, a parte che mi piacerebbe verificarla perché mi sembra che abbia i costi dell'autostrada della Calabria (con tutto quello che ciò vuol dire...), però le gallerie sono una cosa complicata, studiamocela con un poco di attenzione! La cosa che mi stupisce è rispetto al chilometraggio di 7 km.... non so quale sia stato il progetto, può essere che si possano trovare delle soluzioni meno lunghe e meno costose.
Con un invito a fare una riflessione globale su tutti i temi, richiamo l'Assessore su queste cose a confrontarsi di più con il Consiglio regionale.