Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2898 del 25 luglio 2007 - Resoconto

OBJET N° 2898/XII - Communications du Président de la Région.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Je voudrais d'abord participer moi aussi à la commémoration de la disparition du notaire Colombo, ancien membre du Gouvernement valdôtain, et du musicien Pinuccio Cerutti, que je connaissais dès mon enfance.

Pour ce qui est des événements politiques les plus remarquables, je voudrais rappeler que mercredi 18 juillet, au Fort de Bard, le Président de la Région Piémont, Mercedes Bresso, le Président de la Région Ligurie, Claudio Burlando, le Président de la Région Rhône-Alpes, Jean-Jack Queyranne, le Président de la Région Provence-Alpes-Côte d'Azur, Michel Vauzelle et moi-même avons signé le protocole d'accord marquant la constitution de l'Eurorégion Alpes-Méditerranée. Il ne fait aucun doute que cette entente représente une étape importante dans l'histoire de notre Région puisqu'elle entérine formellement la volonté de ces terres voisines de renforcer les liens tissés au fil de milliers d'années. Du point de vue politique ce choix, qui concerne un territoire de 110.000 kilomètres carrés et 16 millions et demie de personnes, est clair, mais sur le plan juridique les choses sont décidément plus compliquées. L'Eurorégion est née d'un protocole d'entente multilatéral, c'est-à-dire d'un instrument traditionnel du droit international, étant donné que nous ne disposons pas encore du moindre renseignement quant à l'application du règlement communautaire n° 1082 de 2006 relatif au Groupement européen de coopération territoriale (GECT). Ledit règlement, qui se présente plutôt comme une directive, laisse en effet aux différents États le soin de légiférer en la matière et d'établir eux-mêmes les procédures et les structures nationales dans ce domaine. En dépit du fait que le règlement en question entrera en vigueur le 1er août prochain, à l'heure où nous parlons l'Italie ne s'est pas encore exprimée à ce propos et ce en dépit des nombreuses requêtes des Régions. Au cours de la réunion politique qui a précédé la signature de ce protocole il a donc été décidé d'amorcer immédiatement un "parcours de pilotage", qui sera coordonné par la Vallée d'Aoste et qui - nous l'espérons, du moins - pourrait nous amener d'ici le début 2008 à la constitution du premier GECT d'Europe. Je pense qu'il faut ajouter que cette Eurorégion sera présentée officiellement à Bruxelles le 10 octobre prochain à l'occasion des "Open Days", lors d'une conférence de presse conjointe à laquelle prendront part le Président du Comité des Régions, Michel Delebarre, et - probablement, du moins - le Président de la Commission européenne, José Manuel Barroso.

Au cours de la réunion nous avons établi de lancer les procédures en vue de l'extinction de la Communauté de travail des Alpes occidentales (COTRAO), cet organisme de concertation transfrontalière créé au début des années '80 et dont l'utilité cesse du fait même de la création de l'Eurorégion. Nous n'avons bien entendu pas oublié que les Cantons de la Suisse romande font eux aussi partie de la COTRAO: tous les signataires du protocole d'entente ont exprimé le souhait que ces territoires puissent eux aussi intégrer au plus tôt l'Eurorégion Alpes-Méditerranée.

Pour conclure je voudrais souligner devant cette Assemblée la portée politique de ce document: l'Eurorégion Alp-Med est appelée à devenir un organisme juridique reconnu à l'échelon européen et, au-delà de toutes les questions techniques et formelles qui restent à régler, cela signifie que Bruxelles se trouvera face à un nouvel interlocuteur, par le biais duquel nous pourrons soutenir encore plus efficacement notre position sur les différents dossiers qui nous intéressent et qui relèvent des institutions communautaires.

Un breve cenno a 2 fatti di cronaca particolarmente significativi. La nostra Protezione civile è da ieri allertata per un sostegno alle altre Regioni italiane che sono state duramente colpite dagli incendi, in particolare ieri, come avviene ogni tanto per degli elementi casuali, essendo Collepietro, un Paesino dell'Abruzzo, minacciato da un incendio e non potendo gli abitanti di quella zona raggiungere i telefoni della Protezione civile dell'Abruzzo, la nostra Protezione civile invece, stranamente raggiunta dalle telefonate di questo Paesino, ha potuto fare in modo di fornire istruzioni alla popolazione locale che era gravemente minacciata dall'incendio. In queste ore un nostro elicottero è pronto a partire, la Protezione civile ci dovrà indicare se questo avverrà in Abruzzo o se verrà tale elicottero messo a disposizione di altre autorità regionali.

Viva preoccupazione in queste ore, sempre da parte della Protezione civile, per le morti avvenute in alta quota, a causa di alpinisti che sono morti congelati durante le loro escursioni in alta montagna. Nelle prossime ore diffonderemo con grande rapidità un "dépliant", nel quale cercheremo di dare delle istruzioni agli alpinisti sia in collaborazione con le Autorità francesi, sia con le Autorità svizzere, perché questa estate notiamo con vivissima preoccupazione che molti alpinisti raggiungono le alte quote senza tener conto delle previsioni del tempo. Questa è una novità che preoccupa molto i nostri esperti della Protezione civile e del Soccorso alpino valdostano, perché vi è un approccio della montagna assolutamente immaturo e privo di spessore, che porta a sottovalutare quello che può avvenire, come è capitato nelle scorse ore, in cima al Monte Bianco o al Monte Rosa, ossia il fatto che i bruschi cambiamenti climatici possono portare delle persone non sufficientemente equipaggiate, come è avvenuto, a perdere la vita.

Un cenno conclusivo alle dichiarazioni in Consiglio rese dall'amico Eddy Ottoz, è il suo un percorso che ha spiegato qui, che non ha bisogno di interpreti o di esegeti, come qualcuno ha cercato di fare. Prendiamo atto come Governo regionale della scelta effettuata dal collega Ottoz di continuare in maniera leale un sostegno al Governo che ho l'onore di presiedere, naturalmente credo si debba tener conto di una serie di osservazioni che il collega Ottoz ha fatto sia sulla politica locale, ma anche all'inquadramento molto suggestivo rispetto all'evoluzione della politica in Europa.

Président - La parole au Conseiller Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Prendiamo atto dal Presidente della Regione della costituzione dell'Euroregione, della presentazione a Bruxelles, che Bruxelles e l'Europa hanno un nuovo interlocutore, ma vorrei chiedere al Presidente se nei prossimi Consigli potrà essere più preciso su cosa fare dell'Euroregione. Creiamo consorzi, interagiamo sull'economia, su una serie di politiche sociali? Non è ben chiaro, forse non mi sono informato bene, ma mi resta questo dubbio. Faccio l'esempio sul problema della salute. Sabato c'è stata un'assemblea degli operai della "Cogne" sul problema dell'amianto, hanno valutato positivamente la risoluzione approvata mercoledì 11, hanno deciso di chiedere un incontro al Ministro che sarà presente venerdì prossimo nella nostra Regione. In quel contesto si parlerà molto di lavoro senza i diretti interessati, senza gli interlocutori. Non so se è stato voluto nell'organizzare quella manifestazione, non credo che la responsabilità sia del Presidente della Regione, voglio sottolineare il fatto che gli accordi politico-istituzionali, economico-sociali con altre istituzioni dovrebbero vedere anche una maggiore concretezza, ossia capire per quale motivo si creano questi organismi, capire la traduzione dal punto di vista dei benefici delle popolazioni, delle sinergie e delle opportunità che possono emergere. Su queste cose staremo molto attenti, perché il rischio è una sovraesposizione mediatica e poi senza capire bene in che atti concreti si tradurrà.