Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2881 del 11 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2881/XII - Interventi di carattere preventivo di regimazione idraulica di corsi d'acqua. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che:

- il maltempo dei giorni scorsi ha provocato l'ennesima scarica di detriti e terriccio dalle pendici del Monte Zerbion, provocando l'esondazione del torrente Grand Valey a Châtillon;

- in analoghe condizioni si trova sovente il torrente Neran, che scorre nel medesimo luogo;

- nelle immediate adiacenze dei bacini di questi due corsi d'acqua sorgono edifici, o sono in previsione nuove costruzioni, e si snodano strade di diversa importanza;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere

1) se siano stati ipotizzati interventi di regimazione idraulica dei torrenti citati in Premessa: in caso affermativo, quali;

2) se intende adottare altre iniziative di carattere preventivo per evitare situazioni che, in futuro, possano compromettere la stabilità dei fabbricati esistenti, o di quelli in fase di progettazione o costruzione, e la percorribilità delle strade che si trovano nelle vicinanze.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi

Président - La parole au Vice-président Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Direi che il testo dell'interpellanza è chiaro, i quesiti anche, quindi ascolto la risposta dell'Assessore.

Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - I torrenti di Saint-Vincent (Biègne, Saint-Valentin, Grand Valey) sono oggetto della prima tornata di studi della pericolosità per colate di detrito su conoide affidati con la deliberazione della Giunta regionale n. 2585 del 12 agosto 2005 a 15 gruppi di professionisti. Questi incarichi prevedono la redazione di specifici studi di valutazione della pericolosità per colate di detrito e dell'efficacia delle opere di difesa eventualmente esistenti, nonché della progettazione di massima dei possibili interventi di sistemazione idraulica per 50 bacini regionali individuati come maggiormente pericolosi per i diversi centri abitati regionali, per un costo complessivo di circa 1,5 milioni di euro. Il lavoro dei 15 gruppi di studio e di progettazione è coordinato dal punto di vista tecnico e scientifico da uno studio tecnico altamente specializzato in questo settore delle risorse idriche, per avere un'omogeneità di valutazione e determinazione dei risultati, che altrimenti potrebbero essere fra di loro non dialoganti. Gli studi sono stati consegnati al 30 aprile come previsto e sono attualmente in corso le procedure di validazione degli stessi, mentre a breve inizieranno gli incontri di presentazione e di confronto con i Comuni interessati, visto che si rideterminano gli ambiti di pericolosità di cui alla legge regionale n. 11/1998...

(interruzione del Vicepresidente Tibaldi, fuori microfono)

... non sempre, sovente può succedere che con tali studi si vada a restringere o allargare zone, ma questo è sempre previsto dalla legge n. 5 sulla protezione civile, non è una procedura nuova.

Con riferimento al primo quesito, sono state quindi consegnate le ipotesi di intervento di sistemazione dei bacini dei torrenti Biègne, Saint-Valentin e Grand Valey che sono attualmente in fase di verifica da parte delle strutture competenti.

Facendo riferimento a quanto avvenuto il 15 giugno sul torrente Grand Valey, occorre richiamare comunque l'intervento in corso di realizzazione, operazioni di disalveo a parte, da parte del Servizio sistemazioni idrauliche e dissesti di versante che a partire dagli ultimi giorni di maggio, data alla quale veniva segnalato, da parte delle autorità comunali e dal Corpo forestale, un forte accumulo di materiale nella parte alta del bacino del torrente stesso, si attivava per la realizzazione di 3 briglie selettive - sono degli sbarramenti - in rete per il contenimento di eventi di colata detritica. I tempi tecnici di progettazione e commerciali di produzione delle barriere in rete - non sono delle barriere in muratura, ma sono delle barriere elastiche in rete, devono essere modellate sui profili del torrente - non hanno permesso di cominciare i lavori prima del venerdì 15 giugno e, quindi, di ridurre i danni occorsi durante tale evento di colata detritica. Attualmente sono comunque in corso di realizzazione queste 3 opere che in un contesto di "back-analisis" ci permettono di dire che sarebbero state in grado di contenere un fenomeno pari a quello verificatosi. Sono opere che non consentono di contrastare completamente i fenomeni potenziali che si possono scatenare su questo torrente, ma si inseriscono... per non dire che sono propedeutiche alla realizzazione di altre opere indirizzate alla riduzione e al contenimento delle portate.

Con riferimento al secondo quesito, è necessario ricordare che il sistema regionale inerente i rischi idrogeologici si basa su misure di salvaguardia articolate: perimetrazione delle aree a rischio con le cartografie degli ambiti inedificabili; sistema di allertamento per rischi idrogeologici: bollettini di allertamento meteo e dei dissesti; realizzazione di interventi di protezione strutturale. Questo sistema è attualmente attivo anche per le situazioni oggetto dell'interpellanza e compete al Comune, oltre che alla Regione per le sue competenze, gestirlo. Esso costituisce l'unica strategia effettivamente da perseguire proprio per ottenere gli obiettivi che sono citati nel secondo quesito. Evidentemente adesso, ottenuti i risultati di questi studi, sapremo cosa fare, oltre a quegli interventi di messa in sicurezza con quelle 3 briglie selettive a rete, per ridurre al minimo la pericolosità di tali torrenti. Teniamo presente che si tratta comunque di torrenti che interferiscono sul tessuto urbano: questo pone dei problemi dal punto di vista dell'efficienza degli interventi stessi, perché, quando tali torrenti interferiscono con le abitazioni e con le infrastrutture, non è semplice azzerare completamente il rischio.

Président - La parole au Vice-président Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Alcune considerazioni, ringraziando l'Assessore per le informazioni che ha fornito. Vogliamo con questa interpellanza focalizzare l'attenzione su una problematica di regimazione idraulica di corsi d'acqua, che in apparenza, se uno li osserva quando sono in condizioni normali, appaiono poco più di ruscelli, mentre, quando c'è un minimo di precipitazioni, questi 3 ruscelli, complice a monte una conca morenica piuttosto fragile e franosa, diventano fonte di problemi... che si riversano... soprattutto nella fase terminale del corso d'acqua che coincide con una parte dell'abitato di Saint-Vincent e con una parte dell'abitato di Châtillon. Si tenga presente che lungo l'alveo di questi torrenti, in particolare del Grand Valey, vi è l'insediamento del "Billia"; è vero che è collocato a livello altimetrico più in alto rispetto al letto del torrente, dove vi è la congiunzione del Biègne con il Grand Valey, comunque vi è una zona urbana, dove insiste questo insediamento, che è drasticamente interessata dai fenomeni di esondazione e trascinamento a valle dei detriti, come è accaduto qualche settimana fa. Abbiamo visualizzato le cartografie del PAI, che sono state realizzate a suo tempo, apprezziamo il fatto che possono essere oggetto di revisione, quindi di prevenzione proprio in virtù del fatto che questi corsi d'acqua sono apparentemente tranquilli, ma in realtà pericolosi in caso di precipitazioni anche modeste. Apprezziamo che siano state messe in cantiere queste 3 biglie selettive, attendiamo le risultanze di tali 15 studi consegnati nell'aprile scorso ai competenti uffici e vedremo le rideterminazioni effettuate in merito, sottolineando che ci vuole precauzione, anche perché nella parte terminale dove vi è la confluenza dei 3 corsi d'acqua, la zona rossa è particolarmente estesa, è più esigua nella parte intermedia in coincidenza delle aree abitate.

Credo che queste considerazioni, che, se vogliamo, sono banali, fatte da una persona che non ha un'esperienza tecnica come i professionisti incaricati, siano supportate da una serie di eventi ripetitivi che si sono verificati e constatati da tutti, dalle autorità comunali, dalla Forestale, che sono intervenuti prontamente nel corso dell'ultimo evento alluvionale e immagino dal suo Assessorato e dai tecnici da esso dipendenti.