Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2850 del 10 luglio 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2850/XII - Acquisizione da parte della Verrès S.p.a. di una importante commessa in Venezuela. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto della risposta dell'Assessore alle Finanze ad una recente interrogazione della Casa delle Libertà in merito alla situazione aziendale della Verrès S.p.A.;

Evidenziato il rilevante ruolo del settore commerciale in tale azienda, che opera in un mercato particolarmente difficile, in quanto la maggioranza dei suoi clienti non possono che essere Stati o Governi nazionali;

Sottolineato inoltre che l'importante commessa acquisita recentemente dal Venezuela è di un valore pari a circa il fatturato di un anno, e che pertanto la società potrebbe essere sottoposta ad uno stress finanziario, sia per le rilevanti provvigioni commerciali, sia per le forti anticipazioni ai fornitori, tipiche di questo settore ed ulteriormente appesantite dagli straordinari aumenti dei costi del rame, nonché ad uno stress produttivo, con il rischio di dover pagare pesanti penali per ritardi di consegna;

Tenuto conto che la capacità produttiva della Verrès S.p.A. non può superare di molto le 1.000 tonnellate al mese, livello totalmente coperto dalla commessa venezuelana;

Appreso che tale fornitura si riferisce a monete coniate e non a tondelli semilavorati;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

il Governo regionale per conoscere:

1) se corrisponda al vero che la quasi totalità degli ordinativi siano stati mediati da una società commerciale che tuttavia non pare abbia sempre garantito adeguati margini di utile industriale e finanziario;

2) quale sia l'esposizione finanziaria di Verrès S.p.A. con il sistema creditizio;

3) se la monetazione sia effettuata dalla Verrès S.p.A. se tale lavorazione sia data ad altre aziende e con quali impatti sui livelli di remunerazione;

4) se vi siano prospettive che l'ingorgo produttivo comporti penali per ritardi in alcune forniture di tondelli e se queste penali possano erodere completamente i relativi margini di utili già molto ristretti.

F.to: Sandri

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - È evidente che la Verrès S.p.a. rappresenta un'industria importante nel nostro panorama, quindi non possiamo che compiacerci nel momento stesso che questa azienda riesce ad ottenere una commessa importante come quella venezuelana.

Voglio ribadire alcuni dati che sono stati già comunicati, ma che è opportuno risottolineare. In questo caso il dato principale è proprio quello dei 42 milioni del contratto che la Verrès S.p.a. ha vinto nella monetazione del Venezuela. È una produzione, questa, che - come è stato già detto - avverrà a partire dal secondo semestre dell'esercizio in corso, quindi con un termine che dovrà essere considerato nel primo semestre, la fine del primo trimestre e comunque entro il primo semestre del prossimo anno. Questa commessa, per il suo importo, ma anche per il momento in cui viene ottenuta, è una commessa di primaria importanza per la società, quindi è importante sottolineare come non è solo importante per i volumi che essa porta, ma anche per i contatti e il coordinamento di attività che viene intrapreso con altre numerose zecche europee, proprio per la fornitura completa di moneta a questo Paese; quindi apre ulteriormente degli sviluppi e opportunità di lavoro.

Nella sua interpellanza lei pone la questione delle modalità commerciali. Credo che su questo sia opportuno precisare che la Verrès S.p.a. si è dotata di una struttura commerciale per il mercato estero, e questa struttura, che ha l'incarico di fornire le informazioni, i contatti, quindi segue con attenzione le varie zecche del mondo, in questo caso ha svolto bene il suo lavoro. È da sottolineare come qualunque aggiudicazione e trattativa venga portata avanti, viene sancita solo dalla decisione finale della Verrès S.p.a.. Qualunque informazione venga ottenuta o qualunque visita di clienti esteri o partecipazioni ad eventi quali convegni, conferenze, fiere e attività che questa attività commerciale svolge, non possono che essere poi confermate e decise solo dalla società madre, cioè dalla Verrès S.p.a.. Non c'è alcuna struttura commerciale che possa avere un sopravvento rispetto agli indirizzi e alle decisioni della società madre. Sottolineo che le richieste di offerta, così come ottenute, vengono vagliate dalla società al suo interno e resta alla Verrès S.p.a. l'intera responsabilità della vendita, del prezzo, dei termini di consegna e anche della redditività della commessa stessa. Aggiungo che se anche le ultime commesse assunte dalla società non hanno ancora raggiunto il livello di attività del periodo dell'euro, gli impegni finanziari e produttivi attuali sono già stati sperimentati nel passato, con questo volevo dire, rispondendo a una delle sue domande, che la Verrès S.p.a. è già stata messa alla prova per ingenti quantitativi di produzione facendo riferimento all'euro, quindi anche in questo caso la produttività è una produttività, sì, elevatissima in un periodo di tempo ristretto, ma sulla quale lo stabilimento si è già testato nella produzione dell'euro.

Rispondendo ad un'altra sua domanda, le dirò che è vero che si rischia di fare confusione fra la redditività degli ordini che è direttamente connessa al valore aggiunto dei singoli ordini e al risultato economico dell'azienda, che è la differenza fra la somma dei margini di contribuzione di tutti i singoli ordini e la somma dei costi fissi, e altri oneri aziendali; così che un consistente numero di ordini a bassa redditività, può dare un risultato finale aziendale migliore di quello ottenibile con pochi ordini ad alta redditività, ma insufficienti a coprire tutti i costi fissi aziendali.

All'altra sua domanda le risponderò che va tenuto presente, nella valutazione complessiva, che ogni 100 tonnellate circa di produzione comportano il lavoro di un operatore in più, questo per dare una proporzione del numero dei dipendenti; comunque poi le fornirò le risposte che le sto dando in modo sintetico.

Lei pone una domanda molto delicata in merito alla solidità finanziaria dell'azienda: è evidente che ci sono dei dati legati a una privacy aziendale, ma le dirò che l'azienda ha un'esposizione consistente nei confronti delle banche per qualche milione di euro.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Mi sembra che l'Assessore alle attività produttive non conosca la Verrès S.p.a.... se vuole le posso passare io alcune informazioni che le potrebbero essere utili!

La Verrès S.p.a. è in una situazione pre-Tecdis ed è gravissimo che questo Assessore non si renda nemmeno conto di questa situazione! Quel qualche milione di euro di affidamenti, l'esposizione bancaria è superiore al doppio del capitale sociale, è più di 21 milioni di euro contro un capitale sociale di 10! Ci troviamo in una situazione grave di esposizione bancaria, in cui i tassi sono oltre il 4,5% con una netta riduzione, proprio perché c'è questo aggravio dei tassi bancari sui conti della Verrès S.p.a., ma la situazione è talmente grave, perché proprio lei non fa il suo mestiere: quello di stare a monitorare una delle principali aziende valdostane, che ha bisogno di interventi immediati per 3 motivazioni.

La prima: questa commessa del Venezuela sta impallando completamente il sistema produttivo perché, uno occupa tutta la produzione di 1.000 tonnellate, che è la massima produttività che ha la Verrès S.p.a., al massimo riesce a produrre 1.000 tonnellate di tondelli al mese per 9 mesi, con il risultato che stiamo avendo una serie di ritardi e di penali su altre forniture che non si riescono a fare. Allora, penali su penali che la Verrès S.p.a. sta pagando, comportano un'ulteriore riduzione dei crediti. Quello che lei racconta come una serie di acquisizioni di minore reddito, ma che riducono l'importanza dei costi fissi, è una "bufala", perché sono state fatte delle acquisizioni per conto di questa società commerciale che, di fatto, dirige la politica di acquisizioni della Verrès S.p.a. ad un prezzo inferiore ai costi. Vada a vedere cosa hanno accettato come produzione per l'Argentina... si renderà conto che la fornitura all'Argentina costa molto di più di quanto non sia il prezzo di vendita, quindi la Verrès S.p.a. produce in perdita pur di acquisire qualcosa!

Da dove viene questa attività commerciale? Viene da una società svizzera fondata da ex dirigenti della EUROCONS tedesca, che era una concorrente della Verrès S.p.a., quindi come Verrès S.p.a. ci siamo affidati ad una ditta di ambito della concorrenza che, per mettere in difficoltà la Verrès S.p.a., si è anche comprata la quota di minoranza della Verrès S.p.a. da cui può controllare tutte le cose che ci sono qua dentro! È una situazione molto delicata, su cui lei non sa nulla! È di un'ignoranza totale, e questo è grave, perché mette a repentaglio tutti i posti di lavoro della Verrès S.p.a.! Bisogna che lei si metta di buzzo buono e si studi la situazione e "studiare la situazione" significa immediatamente portare la Verrès S.p.a. a fare un aumento di capitale, per poter controbattere alla difficoltà finanziaria che ha, perché una ditta che ha 10 milioni di capitale non può essere esposta per 21, non può pagare penali, non può pagare delle agenzie commerciali per avere dei contratti in perdita, cosa che sta succedendo! È vergognoso questo tipo di disattenzione e noi ci stiamo avviando verso "Tecdis 2"!

Ci sono dei dati molto preoccupanti, anche perché con il mercato che è cambiato, con l'aumento dei costi del metallo, queste commesse che sono di tondini che contengono anche rame ai fornitori la Verrès S.p.a. deve anticipare i soldi per andare a comprare le materie prime; quindi tripla esposizione bancaria: per la lavorazione, per l'acquisizione delle commesse e per i fornitori, perché se tu vuoi il rame devi anticipare al fornitore, altrimenti non ti arriva, e quindi altri soldi da tirar fuori, e questi... da dove escono? La Verrès S.p.a. ha bisogno immediatamente di un intervento forte, abbisogna di un aumento di capitale, in modo che questo abbatta i costi del denaro che in questo momento sono furibondi.

L'ultima questione è il problema della manutenzione. Ho l'impressione che la commessa sul Venezuela andrà a ramengo, perché hanno preso una commessa non per fare dei tondelli, che sono capaci a fare, ma per fare delle monete; allora vorrei sapere dalla Verrès S.p.a. qual è la zecca che batterà queste monete sui suoi tondelli e quanto gliela farà pagare, e se alla fine, rispetto al Venezuela, ci sarà un guadagno o una perdita, perché con i tempi che non saranno rispettati, con il costo della zecca che non sono in grado di fare, ho l'impressione che non si riuscirà a dare una risposta alla commessa del Venezuela, per cui sarà quella la commessa che porrà fine alla Verrès S.p.a.!

Chiedo che il Governo regionale cambi marcia, si interessi di più di questa iniziativa, ci metta le mani dentro e chieda al Poligrafico dello Stato, in quanto azionista di maggioranza, pubblico, di fare un aumento di capitale che consenta di dare un po' di respiro: questo è l'elemento determinante. Altra cosa: poiché in commissione abbiamo convocato il rappresentante di Finaosta all'interno della Verrès S.p.a., chiedo che venga anche lei a relazionarci più diffusamente, perché quello che ha detto stamani è letteralmente nulla!