Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2656 del 17 aprile 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2656/XII - Situazione di crisi dello stabilimento Rossignol e opportunità offerte ai lavoratori di continuare la produzione. (Interpellanza)

Interpellanza

Verificata l'opportunità e l'urgenza di affrontare la particolare situazione di crisi nella quale versa lo stabilimento della "Rossignol Ski Poles" di Verrayes, le cui tormentate vicende degli ultimi mesi hanno posto fortemente in pericolo il posto di lavoro di circa 40 persone;

Viste le recenti notizie di stampa, dalle quali è emersa nettamente l'eventualità di una chiusura dello stabilimento, dopo il definitivo fallimento dell'accordo tra la Rossignol e la Spf Scott di Gignod;

Constatato che, al di là di una fragile garanzia di non immediata chiusura della fabbrica, non vi sono al momento concrete possibilità di garantire la continuazione della produzione, anche attraverso il coinvolgimento di altri imprenditori, stante la disponibilità della Rossignol ad affidare anche a imprese locali la gestione dell'attività;

Considerato che lo stabilimento di Verrayes risulta attivo da almeno 20 anni ininterrottamente tramite la produzione attuale e che ha potuto offrire in questo frattempo un importante contributo all'occupazione del comprensorio;

Atteso inoltre che l'Amministrazione regionale è impegnata a risolvere, con una propria politica industriale, i nodi di una più vasta crisi del settore;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

Il Presidente della Regione e l'Assessore competente per sapere:

1) se la Giunta sia a conoscenza dell'opportunità offerta dall'azienda ai lavoratori stessi di gestire l'attività e continuare la produzione;

2) quali siano le condizioni, verificata tale opportunità, alle quali la società Rossignol Ski Poles darebbe in gestione l'azienda ai dipendenti;

3) in che modo l'Amministrazione intende comunque intervenire per garantire l'occupazione a questi dipendenti (che sarebbero peraltro sfavoriti in maggioranza da un'età di problematica ricollocazione lavorativa), agevolando questo tipo di accordo;

4) se non si ritenga, anche alla luce dell'accordo recentemente sottoscritto con la Finmeccanica, di poter cogliere, in questo progetto di gestione da parte dei lavoratori della Rossignol, anche un'opportunità per realizzare progetti innovativi di ricerca e diversificazione della produzione.

F.to: Bortot - Venturella

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Riassumo brevemente la situazione, lo abbiamo già fatto stamani in IV Commissione in audizione con l'Assessore. Abbiamo una crisi industriale che si perpetua da diversi anni, abbiamo degli alti e bassi nel settore industriale, alcune aziende che vanno bene e altre che non riescono ad emergere o a superare la crisi, occorrono interventi di tipo strategico, vi sono problemi di risorse finanziarie che mancano all'Assessorato delle attività produttive, vi è la possibilità di attingere a dei fondi della formazione, vi è la possibilità di travasare fondi da diversi Assessorati quali quello dell'agricoltura o quello dei lavori pubblici; il problema per il Consiglio è di mettere l'Assessorato in grado di avere le risorse finanziarie per far fronte alla crisi industriale e di investire in settori innovativi. Lo ripeto, perché vedo che c'è qualcuno che sorride: occorre smettere di foraggiare una pletora di "mangia-mangia" in agricoltura, dove i soldi non vanno alle piccole aziende, ma vanno ad associazioni, consulenze, incarichi e via dicendo, occorre smetterla di "buttare soldi dalla finestra" per foraggiare le clientele: parlo del comparto agricolo e del comparto lavori pubblici, per impegnare invece i soldi nei settori produttivi che creano lavoro e ricchezza e non creano solo burocrazia, incarichi, consulenze fasulle perché qualcuno è amico dell'amico o parente del parente. Ho alzato il tono perché qualcuno smetta di sorridere, perché su questo ci ricava dei bei soldi a scapito dell'interesse di tutti i Valdostani! All'interno di questo contesto c'è la "Rossignol" che è in crisi, non sono riusciti a trovare un accordo con la "Scott" e l'azienda ha offerto l'opportunità di far gestire direttamente ai lavoratori la produzione. Tale problema l'ho già sollevato il Consiglio scorso in tono informale, ho voluto presentare un'interpellanza per capire se questo Consiglio, l'Assessore, il Governo regionale, viste le tradizioni di cooperazione, di consorzi di questa Regione, ritiene perlomeno opportuno verificare se esiste una possibilità che questa cosa "vada in porto", perché forse avremmo risolto un problema a un sacco di dipendenti, che hanno tutti più di 35-40 anni, difficilmente da riformare professionalmente e collocare in altri settori se non in cassa integrazione, dove da 2 anni parcheggiano già i lavoratori di "Tecdis". Se esiste - perché conosciamo i rischi e la pericolosità di questa manovra che è un modo elegante della "Rossignol" per defilarsi - la possibilità in questi 2 anni che avrebbero i lavoratori di gestirsi l'azienda di accompagnarli in una diversificazione produttiva che alla fine dei 2 anni, quando cessa l'acquisto della produzione da parte della "Rossignol" che la garantisce per 2 anni, abbiamo creato le condizioni per una diversificazione produttiva in tale azienda. Chiedo al Consiglio e al Governo di verificare con i lavoratori, che hanno costituito un comitato, se esiste questa possibilità e, in caso affermativo, di accompagnarla con un intervento non tanto di tipo finanziario, quanto di tipo professionale, di consulenza, di sostegno e di altro genere, per verificare questa opportunità. Potrebbe non essere facile o potrebbe essere che molti lavoratori non sono d'accordo, ma potrebbe darsi che ci si possa "attaccare" a questa soluzione e possano nascere dei percorsi e delle soluzioni che potremmo percorrere per altre situazioni meno precarie come lo è la "Rossignol" in questo momento.

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - La sua interpellanza sottolinea un'attenzione che da parte mia c'è nei confronti della "questione Rossignol" dagli ultimi 2 mesi. Non solo abbiamo convocato più volte la "Rossignol" in modo ufficiale, addirittura 2 volte negli ultimi 30 giorni e sempre all'ultimo minuto ha fatto pervenire telegrammi di scuse e non si è presentata. In tal senso diventa difficile, in mancanza dell'interlocutore, andare ad approfondire il tema e le reali intenzioni da parte dell'azienda. Di fatto l'unica verifica che abbiamo potuto fare è stata attraverso la convocazione della "Scott", che invece si è presentata con i suoi riferimenti svizzeri e dove ci ha comunicato che non è stato possibile raggiungere l'accordo con la "Rossignol" perché loro sarebbero in grado di assorbire la produzione e fare degli accordi con "Rossignol", ma il vero problema sarebbe che andarsi ad appesantire di tutti i dipendenti della "Rossignol" metterebbe forse in crisi la loro funzionalità stessa. Loro hanno un punto di equilibrio, potrebbero ampliare la loro produzione, ma non si potrebbero permettere di assorbire tutti i lavoratori: questo ha fatto sì che in prima battuta il possibile accordo è venuto meno. Conseguentemente si dice che la "Rossignol" avrebbe offerto ai lavoratori questa opportunità. Come le ho detto stamani, non solo intendo verificarla, ma convocherò la "Rossignol" e anche il Comitato dei lavoratori, anche perché né a noi come Assessorato, né a "Finaosta" è mai pervenuta alcuna informazione di offerta della "Rossignol" nei confronti del Comitato di lavoratori. Se sono state fatte, sono state fatte a voce e a noi non risulta che ci siano documenti e, se questi documenti ci sono, spero siano nelle mani del Comitato dei lavoratori di modo che possiamo prenderne visione. Conseguentemente, non solo quello che lei dice è interessante, se vi fossero queste proposte, è opportuno che il Comitato dei lavoratori, prima di fare qualunque passo, debba essere tutelato in quello che potrebbe essere un percorso che deve essere messo sotto osservazione. La "Rossignol" innanzitutto non è un'azienda che va male a livello internazionale, va bene a livello internazionale; è un'azienda quotata in borsa e comunque, prima di procedere a dismissioni e a chiusure di stabilimenti, deve presentare i suoi progetti all'azionariato e deve passare attraverso diverse fasi, quindi non credo sia facile per loro dare il via ad un disimpegno, pertanto, prima di incentivare il loro disimpegno, dobbiamo fare in modo che vi sia un disimpegno a fronte di un impegno reale della "Rossignol" di tutelare poi chi dovesse subentrare e questo nell'interesse dei lavoratori... e non farli ritrovare "con il cerino in mano" fra un anno e mezzo. Da parte nostra c'è l'attenzione e la disponibilità di andare ad approfondire tutto fino in fondo.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Grazie alla disponibilità dell'Assessore, ovviamente ripeto non credo sia un problema del sottoscritto, ma riguarda tutto il Consiglio. Adesso mi viene un dubbio, perché l'ultimo Consiglio ho dato un foglio di posta elettronica all'Assessore Marguerettaz e al Presidente Caveri e forse non l'ho dato a lei, perché lì c'erano le condizioni, ovviamente informali, con le quali la "Rossignol" diceva che era disponibile a lasciare ai lavoratori la gestione. In sostanza, garantiva l'acquisto della produzione a un prezzo da concordare per 2 anni + 2, però i + 2 si potrebbero cancellare; chiedeva la quota di ammortamento dei macchinari a suo tempo acquistati e non ancora ammortizzata, evidentemente spendere dei soldi per comprare le quote non ammortizzate di macchinari che magari fra 2 anni sono obsoleti solleva dei grandi problemi. In sostanza, vi sono delle problematiche; ripeto: questa cosa "non andrà in porto", ma se esiste una possibilità, dobbiamo giocarcela, perché il tipo di professionalità interna, la lavorazione dell'alluminio, se parliamo anche solo di canne da pesca o di diversificazione produttiva... siccome la lavorazione dell'alluminio e settori comparati "tirano", se andiamo a scavare dentro la convenzione firmata con la "Finmeccanica", potrebbero emergere delle opportunità. Chiedo al Consiglio di dare l'appoggio all'Assessore per verificare questa cosa fino in fondo, a quel punto se questa cosa "non va in porto", ce la siamo "giocata", ci possiamo presentare a testa alta da qualsiasi parte andiamo perché perlomeno l'abbiamo verificata.

Presidente - Vista l'ora, tenuto conto che le prossime iniziative comporterebbero una discussione ampia, dichiaro chiusi per questa giornata i lavori dell'odierna seduta del Consiglio. I lavori riprenderanno domattina alle ore 9,00 con la discussione delle leggi elettorali.

La seduta è tolta.

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La séance se termine à 19 heures 47.