Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2609 del 4 aprile 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2609/XII - Conseguenze per le imprese della liquidazione della Società Centro Sviluppo S.p.a. (Interpellanza)

Interpellanza

Vista la DGR n. 524 del 2 marzo 2007 recante "Autorizzazione a Vallée d'Aoste Structure s.r.l. all'insediamento temporaneo della società Attiva S.r.l. in un lotto dell'immobile denominato Pépinière d'Entreprises situato nel comune di Aosta";

Vista la DGR n° 3770 con la quale si risolve la convenzione in essere con la "Centro Sviluppo S.p.a." per quanto concerne il progetto "Aiuto alla consulenza", affidandone nel contempo la prosecuzione a Finaosta S.p.a.;

Considerato che la Centro Sviluppo S.p.a. è stata posta in liquidazione il 18 luglio 2006;

Considerato che la stessa società ha tenuto l'incarico di gestire sia la struttura ricettiva denominata Pépinière d'Entreprises e localizzata a Pont-Saint-Martin, sin dall'anno 1997, sia quella localizzata nell'area Cogne di Aosta, dall'anno 2004;

Atteso che, nella gestione della Pépinière di Aosta, alla società "Centro Sviluppo S.p.a." si è sostituita la società Vallée d'Aoste Structure S.r.l., proprietaria dell'edificio stesso;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per conoscere:

1) per quali motivi è stata posta in liquidazione la società "Centro Sviluppo S.p.a.";

2) in quali prospettive si muove la società Attiva S.p.a., che ha assorbito una parte del personale della "Centro Sviluppo S.p.a.", occupa una parte dei locali già utilizzati da quest'ultima ed ha per oggetto finalità analoghe ad essa;

3) quali imprese sono attualmente locate nelle strutture immobiliari denominate Pépinière d'Entreprises in Pont-Saint-Martin e Aosta;

4) quali obiettivi di sviluppo si ritiene di aver conseguito a attraverso la gestione di questa cosiddetta "struttura in house" attualmente in liquidazione.

F.to: Bortot

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - L'interpellanza è molto breve, anche se si colloca in un contesto che ci ha occupato buona parte della mattinata: riguarda le iniziative in merito all'attività imprenditoriale nella nostra Regione, di conseguenza i livelli occupazionali, le aziende in crisi. Questa società era stata costituita per fare la consulenza per una serie di attività, da volano, da consulenza, da promotrice. In realtà, non si è mai capito se si è voluto non far funzionare, perché parlo di 10-12 anni fa quando è nata, l'intenzione era quella di creare una struttura di supporto alle aziende, poi per vicende politiche si è preferito collocarla in una specie di limbo e non farla funzionare più di tanto. È stata messa in liquidazione e nel frattempo si crea con la deliberazione n. 524 una società denominata "Attiva S.r.l.", che si colloca in sostituzione all'interno della "Pépinière". Con l'interpellanza si vorrebbe capire per quale motivo si è liquidata la "Centro Sviluppo" e si è voluto far nascere tale società e soprattutto che ruolo avrà quest'ultima.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Credo che questo tema sia stato già affrontato a varie riprese, ma poco male. Prima avevamo delle interpellanze o interrogazioni che ci venivano fatte per capire e approfondire l'attività di "Centro Sviluppo", diversi interventi furono fatti nel passato per criticare tale attività, per dire che faceva un'attività inutile, in concorrenza con i privati o che si sovrapponeva ad attività degli stessi associati. Mi ricordo in questa sala addirittura fu fortemente criticato il fatto che "Centro Sviluppo" partecipò ad un appalto in concorrenza con le imprese valdostane. Adesso abbiamo la cosa contraria: si chiede perché abbiamo liquidato "Centro Sviluppo". "Centro Sviluppo" era, e lo è ancora, una società che aveva sì come capitale prevalente quello di "Finaosta", ma era anche una società dove partecipavano tutti i rappresentanti delle varie associazioni: l'Associazione industriali, dei commercianti, degli artigiani e, rispetto a questo, bisogna prendere atto, dopo un certo numero di anni, degli sforzi fatti.

Consigliere Bortot, non sono d'accordo sul fatto di una scelta politica, ma politica perché? Perché ogni volta si semplifica dicendo che è una volontà politica? Bisogna prendere atto che quella società ha cambiato tante volte l'obiettivo, cercando una sua definizione e in questo "bouquet" di attività ha cercato di fare consulenza a livello europeo, di occuparsi di innovazione, di insediamenti, di appalti, di qualità, un'attività che nel cercare una sua definizione ha portato, da un lato, alla valorizzazione di alcune professionalità, ma nel frattempo ha creato doppioni nella stessa amministrazione. Mi ricordo delle discussioni fatte all'interno del Governo regionale su "Centro Sviluppo" che faceva delle attività in ambito agricolo e che non erano conosciute dall'Assessorato dell'agricoltura, che si occupava di appalti e l'Assessorato dei lavori pubblici non lo sapeva. Rispetto a questo, quindi abbiamo solo fatto una considerazione che era rivolta non a penalizzare le professionalità presenti, ma ad evitare delle duplicazioni dal punto di vista degli organi. La liquidazione quindi non è stata fatta contro qualcuno: è stata una liquidazione che aveva come obiettivo quello di prendere quelle attività e quelle professionalità che "Centro Sviluppo" aveva sviluppato correttamente per ricollocarle in un ambito più adeguato e corretto e soprattutto con una "governance" più armonica. Rispetto a questo, l'attività di "Centro Sviluppo" è stata improntata ad individuare tali attività con una certa armonia e trovare delle collocazioni: siano esse delle collocazioni in INVA, siano essere collocazioni in "VDA Structure", quindi, se posso dire, niente di quello che era positivo è andato perso.

Lei poi nell'ambito dell'interpellanza pone la sua attenzione su "Attiva S.p.a.". "Attiva" è una società che è totalmente costituita dalla "Chambre", quindi devo dire che non conosco nel dettaglio, né abbiamo ruolo per conoscere nel dettaglio il ruolo svolto dalla "Attiva", poi è un dettaglio... non è una s.p.a. o una s.r.l.... però poco conta, quello che conta è che è una società con un socio unico: la Camera di commercio. Le posso dire però che parte dell'attività che faceva "Centro Sviluppo", che erano più propriamente attività che venivano attratte nella sfera di competenza della Camera di commercio, sta continuando e, per quello che so io, le faccio 2 esempi a titolo di esemplificazione: sono i servizi comunitari per le imprese dell'"Eurosportello" e quelli della "Innovation center". La società "Attiva" quindi è una società "in house" che svolge attività sotto il controllo della Camera di commercio, che ha degli organi, che ha il suo Consiglio, il suo direttivo, i suoi sindaci e che ritengo utilizzerà al meglio tutte quelle professionalità che nel tempo sono state valorizzate.

Nell'interpellanza si chiedono anche dei dati che io ho e che posso fornire per quanto riguarda l'insediamento nella "Pépinière" di Pont-Saint-Martin o in quella di Aosta: sono 12 le aziende ad Aosta e sono 6 le aziende a Pont-Saint-Martin. Rispetto a questo, le potrei leggere l'elenco... credo sia la cosa... i totali dei metri quadri allocati sono 2.356, quindi abbiamo delle aree importanti e abbiamo uno spazio occupato da 18 aziende. Il fatto che "Attiva" occupi quello spazio è, da un lato, una conseguenza del fatto che è stata acquistata parte dell'azienda che costituiva un'attività della "Centro Sviluppo" e in parte perché la Camera di commercio deve avere ancora una sua definizione per quanto attiene la sede, perché, nel momento in cui la Camera di commercio dovesse avere una sua sede con degli spazi adeguati, essendo questa una società "in house", verrà attratta nel complesso immobiliare che ospiterà la "Chambre".

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - "Centro Sviluppo" era nata per fare consulenza europea, perché in quel momento andavano in porto le direttive europee per quanto riguarda gli appalti soprattutto nei lavori pubblici, aveva un ruolo di consulenza in quella direzione. Adesso lei mi dice che la società creata dalla "Chambre" svolge la stessa attività di consulenza, lei l'ha chiamata "Eurosportello", ma, Assessore, il motivo per cui ho chiesto della liquidazione della società "Centro Sviluppo" era legato al fatto che, secondo noi, "Centro Sviluppo" non svolgeva o non aveva un ruolo ed era anche giusto metterla in liquidazione. Se poi la "Chambre", che è pagata dalla collettività valdostana, dal Consiglio, sono soldi dell'Amministrazione regionale di fatto, crea un'altra azienda per fare la stessa attività, lei, Assessore c'entrerà anche poco, ma mi sembra che la confusione "sotto il cielo" sia grande! È vero che dalla confusione può nascere la chiarezza, ma vorrei capire in questa confusione quando arriviamo a toccare il fondo, perché si creano situazioni di scatole cinesi dentro altre scatole cinesi e non si capisce fin dove si va a finire, il modo con cui vengono fatte le assunzioni all'interno di queste aziende...

La "Chambre" cosa l'abbiamo creata a fare? Già per me non era da fare, ma è un'opinione personale. Adesso non abbiamo più l'Assessorato che svolge quel tipo di attività, la svolge la "Chambre"; vedo che la "Chambre", dal punto di vista della visibilità, non si fa mancare niente: convegni, riunioni, iniziative di tutti i colori, ma alla fine da quando è stata istituita mi sembra che incida poco nelle attività delle nostre imprese... proprio legato a quelle situazioni di crisi che abbiamo discusso stamani... dalla "Tecdis" in avanti non se ne viene fuori, non si capiscono gli indirizzi, sembra che tutto sia dovuto al mercato se arriva un imprenditore o non arriva, ci mettiamo a litigare perché Mastella fa un insediamento nel napoletano, piuttosto che da noi. Mi sembra che manchi una strategia e non capisco se le strategie sul comparto produttivo se le deve dare la "Chambre" o se le devono dare il Governo e il Consiglio regionale. Creiamo questa ulteriore società, abbiamo creato la "VDA Structure" per gestire i beni immobiliari della Regione, creiamo tutto quello che vogliamo, ma vediamo di darci delle strategie per fare degli investimenti per creare formazione, occupazione e venire fuori da questo tipo di crisi, dove la mano destra non sa quello che fa la sinistra, ognuno "va alla carlona": uno telefona a destra l'altro a sinistra, uno contatta Tizio e l'altro contatta Caio, però, di fatto, non vi è una visione di insieme sulla crisi industriale che attraversa la nostra Regione!