Oggetto del Consiglio n. 1587 del 24 ottobre 1985 - Resoconto
OGGETTO N. 1587/VIII - ORDINE DEI LAVORI DEL CONSIGLIO.
PRESIDENTE: Alla Presidenza sono giunte richieste di chiudere stamani i lavori. Pur ricordando che la convocazione prevede due giorni di dibattito, si ritiene, anche per le esigenze che sono state manifestate dalla Giunta e da alcuni Consiglieri - oggi scade anche il termine per la presentazione di interpellanze, interrogazioni e mozioni - anche se dedichiamo ancora un quarto d'ora ai lavori del Consiglio si possa assieme decidere gli argomenti da rinviare e quelli da approvare se non c'è discussione.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Signor Presidente, Colleghi, non è per fare il rompiscatole di turno, però come qualcuno sotto sotto mi dice: fallo, fallo ...
(... Ilarità dell'Assemblea ...)
mi sembra il caso di sottolineare il fatto che abbiamo stabilito un calendario concordemente relativo ai lavori del Consiglio. Ci troviamo tutte le volte a rinviare mozioni, disegni di legge, ecc.; capisco che a volte possono esserci degli impedimenti che rendono evidente l'impossibilità di avere un dibattito, ma vorrei sapere quali sono questi impedimenti perché voglio che ci si renda conto che questo non è un modo troppo corretto di operare. Se mettiamo due giorni di Consiglio e poi in effetti questi due giorni erano necessari, ciascuno di noi deve avere la coscienza di non prendere degli impegni.
... INTERRUZIONE ...
Se il Presidente ritiene che questo sia un modo corretto di operare ha tutta la possibilità di esprimersi. Ho delle difficoltà di carattere personale a restare qui in questo momento, caro Presidente, che sono relative alla conduzione della mia famiglia; preferirei essere a casa a guardare i miei bambini, perché mia moglie da nove minuti dovrebbe essere al suo posto di lavoro. Non sono forse cose che interessano al Presidente, però nonostante questo mantengo l'impegno che mi è stato dato dalle elezioni regionali che si sono tenute e sono in questo Consiglio a fare il mio mestiere. So che non è colpa del Presidente della Giunta, però mi stupisce che il Presidente Rollandin continui ad avallare un andazzo che non ritengo corretto.
... INTERRUZIONE ...
A volte valgono più certi atteggiamenti che non tante parole...
...(Ilarità dell'Assemblea)...
Perchè gli occhi di questo Presidente sono così espressivi che sono in grado di colpire al cuore non solo di questo Consiglio.
PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, credo che se il Consiglio ritiene di dedicare un quarto d'ora, possiamo fare un esame di questi oggetti ed in modo comune trovare una soluzione.