Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1585 del 24 ottobre 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1585/VIII - DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE: "RIFINANZIAMENTO PER L'ANNO 1985 DELLA L.R. 28.12.1984, N. 76, CONCERNENTE LA COSTITUZIONE DI FONDI DI ROTAZIONE PER LA RIPRESA DELL'INDUSTRIA EDILIZIA".

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alle Finanze Martin, ne ha facoltà.

MARTIN (A.D.P.): Il provvedimento riguarda, come si legge nel titolo, il rifinanziamento della legge n. 76, relativa alla possibilità di contrarre mutui a tasso agevolato con la Regione per l"acquisto o la costruzione o la ristrutturazione della prima casa. Il rifinanziamento previsto è di venti miliardi.

C'è da dire che questa legge ha avuto gli effetti che ci eravamo proposti: le domande presentate nel primo trimestre sono state 488, di cui 462 hanno potuto essere ammesse a finanziamento, per soddisfare le quali sarebbero necessari circa 30 miliardi.

Come ricorderete, vi era un primo stanziamento di venti miliardi per l'anno 1984 e, con questo provvedimento, prelevando dai fondi globali, si intenderebbe rifinanziare la legge per altri 20 miliardi. Questo dovrebbe consentire di riuscire a finanziare tutte le domande pervenute fino ad oggi ed anone quelle che venissero presentare entro la fine dell'anno. Nel prossimo bilancio di previsione poi si provvederà a rifinanziare ulteriormente questa legge per poter soddisfare anche le domande che perverranno nell'anno 1986.

PRESIDENTE: E' aperta la discussione. Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Semplicemente per dire che voteremo a favore di questo provvedimento, poichè si tratta di un rifinanziamento e non ci sentiamo in contraddizione con la posizione che venne tenuta dal mio predecessore in occasione della votazione di questa legge. Tale posizione fu allora motivata dalla richiesta, non accolta, di dedicare questo tipo di finanziamento esclusivamente al recupero o all'acquisto di alloggi non di nuova costruzione.

Il discorso che a suo tempo venne fatto è quello che noi sosteniamo: cercare di evitare il più possibile il consumo di territorio con nuove costruzioni di qualsiasi genere, nel caso specifico di nuove costruzioni edilizie, perchè riteniamo che il nostro territorio sia già eccessivamente compromesso dalla cementificazione che aumenta di anno in anno. Naturalmente, trattandosi di un rifinanziamento di una legge che comunque va a fornire una buona fascia di popolazione della nostra Regione, non possiamo che essere favorevoli, anche se manteniamo le nostre perplessità riguardo all'utilizzo di questi fondi per l'acquisto di case di nuova costruzione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.): Naturalmente siamo favorevoli al disegno di legge. Voglio ribadire in questa occasione che l'avere escluso i centri storici da questi finanziamenti ha creato delle grosse disparità e dei grossi problemi. Ho l' esperienza diretta di ieri sera, durante una piccola riunione a Pont-Saint-Martin sul problema della casa: ebbene, malgrado la concorrenza della Juventus impegnata in Coppa dei Campioni, sono ugualmente venute le persone a protestare perchè hanno il progettino o il lavoro iniziato nel centro storico e non possono utilizzare i finanziamenti.

Chiedo che la Giunta rispetto a questo problema, presenti rapidamente una proposta che sani una disparità evidente, che a nostro avviso non è più giustificabile. Tre mesi sono abbondantemente passati, siamo ormai a nove mesi, c'è un'attesa che secondo me non è giusto disattendere.

Per quanto riguarda questo provvedimento siamo d'accordo e credo che si potrà anche cominciare a parlare di alcune piccole modifiche al regolamento. Alcuni problemi sono emersi, ne dico uno perchè anche questo è fresco della riunione di ieri sera, ed è quello della richiesta presentata entro un anno dalla concessione edilizia. Anche questa è una rigidità che forse dovremo rivedere: i lavori devono iniziare entro un anno, ma per la mancanza di informazione e per problemi di tipo diverso alcuni hanno l'esigenza di fare la richiesta di mutuo dopo l'anno.

Quindi questo ed altri problemi potrebbero essere affrontati; sottolineo però che oggi l'urgenza è quella di un provvedimento che riguardi anche i centri storici.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE (U.V.): Simplement pour dire que nous aussi, nous sommes d'accord sur ce financement. D'ailleurs en Commission nous avons longuement parlé de ce problème et moi je ne sais pas qu'est-ce que je dois dire: si je dois exprimer un voeu, si je dois avoir quelque espoir dans la providence. Quand même nous étions de l'avis de M. Tonino: au moment dans lequel nous avons préparé ce projet de loi et après, on nous a priés d'attendre que dans un bref délai on aurait présenté un autre projet de loi au sujet des centres historiques.

Malheureusement le temps passe; d'ailleurs nous étions tous convaincus de la complexité d'un projet de loi qui puisse concerner seulement les centres historiques. Au contraire nous pensons qu'on aurait pu insérer les emprunts aussi pour les centres historiques, parce qu'il y avait des cas qu'on pouvait résoudre avec cette loi, ainsi qu'on l'avait fait d'ailleurs avec l'ancienne loi dans le passé.

Même si l'Assesseur ne nous écoute pas, je le dis pour qu'il soit au procès-verbal de ce Conseil régional: avec l'Assesseur nous en avons parlé longuement dans la réunion des Secrétaires de parti.

(...INTERRUZIONE...)

Moi, je me ne suis pas tracassé, mais j'espère vraiment que l'Assesseur Martin, qui d'ailleurs en ce moment nous écoute avec attention, sera notre porte-parole à l'intérieur de notre Gouvernement régional, pour faire de façon que cette modification, cette nouvelle loi soit faite dans des temps relativement brefs. Malheureusement dans ce même Conseil, il y aura à l'ordre du jour un autre projet de loi concernant l'argument. Je ne sais pas ce qu'il se passera et qu'est-ce que fera notre ami Viberti à ce sujet, mais évidemment le problème reste avec toute son urgence.

J'espère que le Gouvernement régional nous prépare ce projet, autrement je crois qu'une initiative ou de l'Union Valdôtaine, ou d'autres partis mis ensemble, il se révèle indispensable dans le sens que je comprends la complexité, mais d'autre part nous ne pouvons que donner une réponse. Autrement aussi la crédibilité que les gens ont quand nous disons de vouloir conserver notre patrimoine, baissera encore et probablement nous ferons une mauvaise figure.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Per esprimere il voto favorevole del nostro partito a questo provvedimento di rifinanziamento. Però devo rivolgermi alla sensibilità dell'Assessore Fosson perchè ci sono nuclei familiari in attesa da anni del mutuo dei 44 milioni, della famosa legge dello Stato.

Non voglio accusare nessuno, però sia mo ormai a tre anni dalla definizione di quella legge, a circa due anni dalla definizione delle ultime due graduatorie e questi nuclei familiari sono in attesa di ricevere da parte della Regione una lettera di concessione del mutuo e quindi che venga trasmessa alla banca la relativa documentazione.

Forse questo dipende dalla mancanza di personale o forse da altre situazioni interne dell'Assessorato, però qui faccio una raccomandazione particolare perchè sappiamo tutti qual'è la lievitazione dei prezzi, per cui ohi ha preso un impegno nel 1982, oggi si trovava ad affrontare una spesa maggiore rispetto ad allora: in questo modo viene vanificata la volontà di quella legge di venire incontro ai cittadini che desideravano a vere la prima casa.

Ecco, questa è una raccomandazione che faccio alla Giunta, pur esprimendo parere favorevole a questo rifinanziamento.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Per dire del voto favorevole su questo provvedimento di rifinanziamento alla legge e per ricordare a tutti noi che nel regolamento che abbiamo approvato per quanto riguarda l'attuazione di questa legge, c'era scritto che entro tre mesi il Consiglio sarebbe stato chiamato a deliberare un provvedimento di legge per i centri storici.

Ho presentato a nome del gruppo socialista una interpellanza su questo argomento, anche perchè mi sembrava, dal momento che il Consiglio si era dato una scadenza, che fosse giusto rispettarla, pur evidenziando in quella occasione la complessità del problema, che nessuno di noi vuole disconoscere; però adesso i ritardi....

(...Interruzione...)

...io mi siedo, smetto di parlare così vediamo un pò se una volta tanto il silenzio è più efficace delle parole.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Certamente come voi avete riconosciuto, questa legge è molto complessa e non si potrà venire in Consiglio regionale con una legge di finanziamento per i centri storici, se non ci sarà stato un confronto diretto non solo con i Comuni e con le Comunità Montane che sono organo indispensabile per un confronto diretto, ma in modo particolare con le forze economiche e le forze sociali.

Ho già fatto una proposta in Giunta, e spero che ci sia l'accordo a livello politico, di presentare una integrazione alla legge dei fondi di rotazione per definire al più presto, quindi entro novembre, il discorso della prima casa nei centri storici.

TORRIONE (fuori microfono): Tu avevi detto questo autunno nel rispondere ad una mia interpellanza.

BORBEY (D.C.): Quindi mi sembra che riguardo alle attese che sono state espresse dai Consiglieri che hanno preso la parola, ci sarà questo intervento sul quale ritengo che da parte del Consiglio potrà venire un giudizio favorevole, perchè è inutile far aspettare inutilmente il cittadino che ha un fabbricato nel centro storico, quando c'è la difficoltà obiettiva di fare una legge quadro completa nel breve tempo, che potrà essere entro il mese di novembre.

E' inutile che continuiamo a dire che può bastare un mese o due, in quanto esiste la difficoltà della mancanza di una legge quadro perché non c'è ancora stato un confronto con il Comune di Aosta. D'altra parte il Comune di Aosta solo oggi costituirà una Giunta definitiva, per cui fino ad oggi non abbiamo avuto un interlocutore per questa problematica ed era inutile iniziare il discorso con un Assessore all'Urbanistica che era a termine.

Riteniamo che ci sarà un iter minimo di alcuni mesi per questa legge quadro e non possiamo più fare aspettare, per quanto è stato detto prima, dei cittadini che attendono un mutuo nel centro storico. Questo non è in contrasto con la nostra posizione di allora, di quando abbiamo chiesto il rinvio, perchè se noi avessimo approvato la legge come era stata impostata allora, i progetti del contro storico sarebbero andati esclusivamente all'attenzione della Commissione del Lavori Pubblici e della Commissione dei mutui dei 70 milioni. Invece è logico che in questi progetti vengano visti solo dall'unico ufficio che ha la competenza specifica dei beni culturali e del centro storico, che è l'ufficio che cura in questo momento i mutui della legge 33 dei fondi di rotazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson, ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): L'osservazione che faceva il Consigliere Baldassarre al riguardo della legge dei 44 milioni, la legge 31, ha una validità. Voglio sottolineare che molti dei ritardi sono imputabili proprio al meccanismo della legge, perchè il trasmettere alla banca tutti i documenti per l'erogazione del mutuo fa sì che i soggetti che richiedono il mutuo si scontrino con le norme e con la legislazione bancaria che è molto rigida e vincolante.

Ritengo che la maggior parte delle difficoltà siano dovute a questo, senza con questo nascondere che ci possono essere state altre mancanze che comunque saranno in breve tempo superate.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Non avevo affrontato questo tema perché avevo in programma di farlo in occasione della discussione della proposta di legge che abbiamo presentato proprio relativa a questo problema, però alcune affermazioni fatte dall'Assessore Borbey mi costringono a riprendere la parola.

Credo che non si possa imputare ai problemi di maggioranza del Comune di Aosta il fatto di affrontare questa soluzione; tanto meno penso che lo si possa imputare al fatto che l'Assessore sia una persona piuttosto che un'altra, perchè altrimenti se prima potevano esserci delle difficoltà perché l'Assessore era a termine, adesso le difficoltà, visto che cambierà l'Assessore, potrebbero essere di altro genere e relative alle competenze specifiche, per cui dovremo aspettare che questo nuovo Assessore entri nella materia, dopo di che fra un anno o due saremo in grado di andare a discutere. Queste sono cose che mi paiono assurde. Visto che la discussione può avvenire anche a livello tecnico, sarei stupito se a questo riguardo non ci fossero già stati dei contatti fra Amministrazione regionale e Comune di Aosta.

E poi non dimentichiamoci che, per quanto importante, il Comune di Aosta non rappresenta tutta la Regione; ci sono altri 73 Comuni nella nostra Regione: le Comunità Montane non sono mica in attesa della Giunta del Comune di Aosta. Ma se siamo a questo punto, altro che al mese di novembre, arriveremo al mese di novembre del prossimo anno, se tutto va bene. Non mi sembra questo l'atteggiamento giusto per arrivare a una soluzione: a parole si dice che si vuole risolvere il problema, ma nei fatti mi pare che non ci si sia neanche impegnati per andare in questa direzione.

Mi auguro che verranno fatte delle precisazioni in merito perchè c'era da parte nostra l'intenzione di soprassedere ancora una volta rispetto alla discussione di questo disegno di legge, ma se le cose sono a questo punto non so più che aggettivi usare; infatti dopo essere dispiaciuti e rammaricati, poi si finisce con il perdere la pazienza e non usare più dei termini civili. Qui sembra quasi che si voglia prendere in giro il Consiglio, addirittura dai banchi della maggioranza arrivano degli inviti che mi sembrano più che espliciti. Ad un certo punto la collegialità di questa Giunta dove è andata a finire? Sembra che se l'Assessore Borbey non riesca a mandare avanti una cosa il resto della Giunta resti immobile in attesa di chissà quali manne dal cielo.

Non riusciamo a comprendere perchè non si affronti seriamente questo problema e siamo stupefatti che giustificazioni tipo quella che al Comune di Aosta non ci fosse una maggioranza precisa o comunque fosse una maggioranza a termine, abbiano bloccato la discussione in merito. Qui c'è proprio una mancanza di cultura rispetto al problema urbanistico, che si è evidenziata anche sul come è avvenuta la trattativa per la Giunta al Comune di Aosta. Quest'ultima ha visto accapigliarsi le forze politiche che hanno costituito la maggioranza, su un Assessorato quale è quello dei Lavori Pubblici, che non ha certo la portata ed il peso che ha l'Assessorato all'Urbanistica per i prossimi venti anni nella città capoluogo della nostra Regione. Qui è evidente la carenza culturale, la pochezza proprio a livello politico del quadro regionale, perchè non sono giustificazioni che possono essere addotte queste! Gridano vendetta! E' una cosa inconcepibile!

La distrazione continua anche rispetto ai temi del genere dibattuti in Consiglio da parte dell'Assessore Borbey, io la denuncio come hanno fatto altri colleghi: non solo fuori dal Consiglio, ma addirittura in Consiglio quando si dibattono certi temi, non questa attenzione. Capisco che ci siano dei colleghi che nel mezzo di un intervento decidono di sedersi perchè forse a quel punto il silenzio vale più delle parole.

PRESIDENTE: E' chiusa la discussione generale. Si passa all'esame dell'articolato. Do lettura dell'art. 1:

Art. 1

(Rifinanziamento fondi di rotazione)

La L.R. 28.12.1984, n. 76, concernente la costituzione di fondi di rotazione per la ripresa dell'industria edilizia è rifinanziata per l'esercizio 1985 con lo stanziamento di lire 20.000 milioni.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'art. 1:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 2:

Art. 2

(Norme finanziarie)

L'onere di lire 20.000 milioni derivante dall'applicazione della presente legge graverà sul cap. 25355 della Parte Spesa del Bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1985.

Alla relativa copertura si provvede mediante riduzione di pari importo del cap. 50050 "Fondo globale per il finanziamento di spese per l'adempimento di funzioni normali - Spese di investimento" - (Allegato n. 8 - Settore 1 - Assetto del territorio e tutela dell'ambiente) del bilancio di previsione per il corrente esercizio.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'art. 2:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 3:

Art. 3

(Variazioni al bilancio di previsione)

Al bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1985 - Stato di previsione della Spesa - sono apportate le seguenti variazioni:

in diminuzione:

Cap. 50050 "Fondo globale per il finanziamento di spese per l'adempimento di funzioni normali (Spese di investimento) " £ 20.000.000.000

in aumento:

Cap. 25355 "Spese per la costruzione di fondi regionali di rotazione per la ripresa dell'industria edilizia

- L.R. 28 dicembre 1984, n. 76" £ 20.000.000.000

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'art. 3

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Do lettura dell'art. 4:

Art. 4

(Dichiarazione di urgenza)

La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del 3° comma dell'art. 31 dello Statuto Speciale ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Metto in approvazione l'art. 4

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: Metto in approvazione la legge nel suo complesso per scrutinio segreto:

VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti 31

Votanti 31

Favorevoli 30

Contrari 1

Il Consiglio approva